Non più interno di centrocampo, ma play davanti alla difesa. È il nuovo ruolo che Bisoli ha ritagliato in questo avvio di stagione a Carlo De Risio, che, per dirla con le parole del tecnico, deve mettere minuti in quella posizione per farla propria, non avendola mai ricoperta l’anno scorso. Una sorta di apprendistato iniziato nelle prime sgambate in ritiro, e proseguito negli impegni di Tim Cup con Rende e Brescia. «Mi piace giocare in questo ruolo che richiede molta personalità e responsabilità – esordisce De Risio – devi stare sempre nel vivo del gioco ed è fondamentale per fare girare la squadra. L’allenatore mi chiede di giocare a due tocchi, di chiudere tutte le linee di passaggio e di intercettare il maggiore numero di palloni possibile per poi fare ripartire il nostro gioco in maniera semplice. Devo sicuramente migliorare ancora, mi impegnerò al massimo». I progressi nell’interpretazione del ruolo si sono visti anche domenica. «Seguendo le indicazioni del tecnico si migliora tanto, lo sto appurando su me stesso. Ti ripete le cose anche cento volte, ma in questo modo è di grande aiuto. Sono convinto che crescerò ancora sotto tutti gli aspetti per svolgere il compito al meglio». Dopo Pillon e Brevi, Bisoli è il suo terzo allenatore da quando gioca all’ombra del Santo. Cosa l’ha più colpita di lui? «Senza dubbio la sua grande voglia di lavorare e il suo carisma. Vuole farti crescere lavorando molto sul campo. E vuole che le partite si vincano giocando in un certo modo. È un uomo di calcio, molto preparato. Per il Padova è un valore aggiunto».
[…]Il suo contratto scadrà a giugno. «Il mio unico pensiero è fare il bene del Padova. Mi aspetto di disputare un buonissimo campionato, poi vedremo per il futuro. Qui sto molto bene».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)