Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Il desiderio di uno sta diventando il desiderio di tanti. Per Desiderio Garufo, terzino trentenne del Parma, già in B con il Trapani e salito in cadetteria con il Novara, non c’è solo il Bassano all’orizzonte. Nelle ultime ore la Samb è virata decisamente su di lui. Di sicuro il Soccer Team non prenderà parte nè ad aste nè tantomeno a giochi al rialzo. Non fosse possibile approdare a Garufo, in via Piave si tengono di scorta l’opzione che conduce a Ferdinando Vitofrancesco, 29 anni, l’ultima stagione con la maglia del Lecce, ma già titolare per due anni in B a Cittadella. Sullo sfondo resta in piedi anche la soluzione relativa a Stefano Avogadri, 32 anni, quest’anno al Pisa in serie B, ma è indiscutibilmente l’ipotesi di ripiego. Al momento sono i primi due i nomi caldi. Non è un mistero che allo scacchiere di Magi manchino ancora due pedine importanti: un terzino marcatore di destra che sappia garantire anche spinta ed appoggio alla manovra e un jolly che rileverà Maistrello e che qua decideranno solo nell’ultima settimana di trattative. «C’è grande sintonia con il digì Seeber – recita Magi – valutiamo assieme tutte le possibili soluzioni, anche se io sono più concentrato a lavorare sul materiale che ho a disposizione, cercando di tirare fuori il meglio dai miei uomini. Però lui sa ciò che occorre».«Di sicuro – chiarisce subito Magi – non prendiamo nessuno tanto per prendere, bensì prendiamo in considerazione ogni opportunità sapendo che il mercato è fatto così: quello che oggi non si può agguantare magari si presenta domani e viceversa. Siamo vigili e svegli. Intanto ho sperimentato Bortot sulla fascia mancina e Bonetto a destra, vediamo». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ci misureremo con squadre storiche che hanno fatto A e B. È senza dubbio gratificante per chi manca da tanti anni dal calcio che conta». Leggere il nome Mestre tra le 18 compagini del girone B di Serie C ha emozionato il presidente Stefano Serena. Certo, ammette che le ferite per le enormi difficoltà del fare calcio a Mestre sono apertissime, tuttavia il fischio d’inizio del prossimo 27 agosto inizierà a dargli un po’ di sollievo. «Tre anni fa eravamo in Prima categoria, oggi contiamo i giorni che ci separano dal ritorno tra i pro, quindi una certa soddisfazione è innegabile conferma il numero uno arancionero . Non mi addentro nelle considerazioni tecniche, però essere in un raggruppamento da 18 anziché da 20 è positivo, come pure è una buona notizia che nel nostro girone B dovrebbe esserci una sola retrocessione diretta in Serie D. Dico questo perché, come per tutti penso, il nostro primo obiettivo sarà avere la certezza di salvarci per poi guardare oltre». Serena nel valutare la Serie C sottolinea «forse con più realismo avrebbe più senso fare due soli gironi, in ogni caso, ripeto, poter affrontare Triestina, Padova, Modena, Reggiana, Vicenza, Bassano, Pordenone e via dicendo spero sia stimolante anche per i tifosi a seguirci in casa. In trasferta entrare in certi stadi sarà bello e deludente al tempo stesso, date purtroppo le nostre condizioni». […]
Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Nemmeno il tempo di tornare da Piancavallo che il Mestre ha sciolto i muscoli in quel di Chioggia, sotto un caldo infernale ma dominando il primo tempo. Pressing alto a tutto campo a iniziare da Bonaldi, controllo palla e 3 gol in meno di 40′. Poi solo cambi e un giusto calo che ha permesso ai clodiensi di andare a segno due volte. Ce ne è abbastanza per capire come gira la squadra e abbiamo fatto il punto della situazione proprio con il mister arancionero Mauro Zironelli. «Sono contento intanto del girone in cui siamo finiti. È rimasto quello dell’anno scorso e a livello strategico è comodo. Nel giro di 150 km abbiamo la maggior parte delle squadre e sarà facile muoversi anche per i tifosi. Solo tre squadre su 18 risultano lontane ma accettiamo volentieri la composizione. Non neghiamolo, siamo stati fortunati». […] Che spirito si respira in spogliatoio? «Non vediamo l’ora che si inizi perché siamo consapevoli della nostra forza ma non facciamo proclami ai quattro venti anche perché serviranno 2/3 partite per vedere e studiare gli avversari». Novità sul mercato? «Mercato chiuso e sono contento della rosa che abbiamo. Aspettiamo il ritorno di Ayoub che sarà pronto per l’inizio del campionato. Comunque la porta è ben difesa. Ci fossero problemi ci penseremo a gennaio. Non dimentichiamoci che Ayoub è portiere della sua Nazionale». […] Ha un messaggio per i tifosi? «Dico solo una cosa ai tifosi: allacciatevi bene le cinture di sicurezza perché ne vedrete delle belle».
Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) I temporaloni di ieri portano via Lucifero ma non i Satanelli. Previsioni rispettate sotto ogni punto di vista, quindi: l’ondata di caldo africano finisce, al pari dell’avventura del Vicenza nella Coppa Italia dei grandi. Il Foggia, neopromosso in B, passa il secondo turno e si regala la sfida di lusso (in programma domenica) sul campo della Sampdoria.I VERDETTI. Il dato del presente dice che la squadra di Colombo è eliminata. Il dato del futuro è però confortante. Questo Vicenza è un cantiere interessante. Incompleto, rivedibile e bisognoso di innesti importanti, certo. Ma qualcosa di buono si vede. La B2, prima di tutto. Beruatto e Bangu. Suprattutto Beruatto. Il figlio d’arte sfreccia sulla sinistra che è una meraviglia. Piace, non solo ai molti tifosi biancorossi che ieri hanno popolato il Menti (oltre 3.500 il 6 di agosto…. chapeau). Piace anche altrove, al punto di essersi meritato una convocazione per uno stage con la Nazionale Under 20. E poi c’è Bangu: il baby ex viola è un incursore mica male, è rapido e ha buoni tempi d’inserimento. Se non si pensa di costruire il centrocampo attorno a lui può funzionare. Il “se non si pensa” è pleonastico: la linea a tre di Colombo dovrà essere plasmata eventualmente attorno a Romizi (che ieri ha debuttato nel finale, troppo poco per farsi un’idea). Gli altri, chi più chi meno, combatteranno attorno. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bella rivincita per Leonardo Colucci sul Venezia. A gennaio, quando allenava la Reggiana, lo 0-3 con i lagunari gli era costato l’esonero dalla panchina granata. «Ma no, per carità, nessuna rivincita sorride il tecnico neroverde . Anche perché, finché c’ero io, eravamo a 6 punti dal Venezia, che poi ha chiuso a +21». Sul colpo grosso al Penzo, gonfia il petto. «Il Pordenone non ha passato il turno perché l’avversario ha demeritato, ma perché ha fatto meglio precisa . Avevamo lavorato tanto sulle palle inattive, sapendo quanto siano un punto di forza dei lagunari. Abbiamo vinto con organizzazione e una grande pressione sui loro portatori di palla, tenendo la linea alta». Colucci sottolinea poi la crescita di condizione rispetto al successo sul Matelica. «Lì venivamo da un grosso lavoro di carico fisico – spiega -. In 7 giorni siamo cresciuti, com’è normale che sia, giocando più partite vere. Oggi siamo al 70-80% di condizione. Bisogna avere pazienza: penso che sarà ottimale dopo 3-4 partite di campionato». Usa bastone e carota. «Maza? L’avrei voluto allenare già alla Reggiana – dice -. Ha fatto bene, ma forse ha festeggiato troppo le vittorie con il Foggia sorride , lavorando poco. Lo aspettiamo perché ci crediamo. Martignago? Si è fatto un bel regalo di compleanno. Le paste però le aspettiamo doppie: deve pagare pegno per l’espulsione». […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Nel calcio nulla è impossibile». Leonardo Colucci lo aveva detto la scorsa settimana e lo dimostra in casa degli ambiziosi lagunari di SuperPippo Inzaghi. I suoi ramarri battono il blasonato Venezia di serie B e si guadagnano il terzo turno della Coppa dei grandi, sabato contro il Lecce, che ha avuto la meglio sulla Pro Vercelli. Grande giornata per Martignago, che nel giorno del suo compleanno firma il primo gol e causa il rigore che poi deciderà il match. Leo manda in campo il suo 4-3-2-1, come previsto, con Buratto a centrocampo insieme a Burrai e Misuraca e con Martignago e Sainz Maza (all’esordio) posizionati alle spalle di Gerardi. Inzaghi risponde con un 4-3 e tridente formato da Fabiano, Geijo e Moreo. Clima da contestazione al Penzo. In Curva Sud è esposto uno striscione che recita: Forza, ragazzi giocate con il cuore, sarà una bolgia se riconoscenanno l’Unione. Firmato: i figli del 1987 (anno della fusione). Con il cuore gioca però il Pordenone che sembra in palla, più pronto alla sfida dei padroni di casa, e s’impossessa subito del pallino del gioco. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Leonardo Colucci gonfia il petto a fine partita, e ne ha ben donde. I neroverdi cominciano a dimostrare il loro valore e da oggi, sicuramente, ci sarà più fiducia nei confronti suoi e del rinnovato Pordenone. Che, lo ribadiamo, ha i mezzi per ripetere gli exploit delle due scorse annate. «È vero – esordisce il mister – che domenica scorsa col Matelica abbiamo faticato di più, però avevamo fatto lavoro sulla forza due giorni prima e le gambe erano imballate. È stata una tappa di avvicinamento al campionato, come lo è stata questa di Venezia, con una vittoria che ci riempie d’orgoglio, ottenuta meritatamente. A che livello di forma siamo. Direi al 70-80 per cento, ma la forma si trova giocando».Due parole sul debutto di Sainz-Maza e su Martignago: «Lo spagnolo – dice Colucci – è un giocatore importante, che volevo già l’anno scorso a Reggio Emilia, deve solo migliorare la condizione. Martignago? Ha festeggiato il compleanno con un gran gol, ma anche con un’espulsione, porterà un doppio vassoio di paste. Ma devo fare un plauso a tutti, è stato un successo del collettivo e dell’organizzazione di gioco, dell’attenzione nel non possesso e del pressing sul portatore di palla per 96 minuti. La società sta completando il gruppo, noi continuiamo a lavorare col massimo impegno». […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Se contro il Matelica di serie D aveva vinto senza convincere, il Pordenone sul campo del Venezia di Pippo Inzaghi, neopromosso in B, s’impone con merito, dimostrando ottime trame di gioco è una notevole crescita tattica e atletica, grazie a cui supera brillantemente il secondo turno di Tim Cup approdando per la prima volta nella sua storia al terzo turno. Sabato, in anticipo, sfiderà il Lecce al Bottecchia. Successo di ottimo auspicio per la squadra di Colucci, che si conferma in grande progresso, pur ancora privo dei nuovi acquisti Bassoli, Lulli e Ciurria. Allo stadio Penzo il tecnico schiera il suo ormai consueto 4-3-2-1, con Sainz-Maza al debutto in coppia con Martignago a supporto del centravanti Gerardi. Lo spagnolo fa subito vedere ottime cose quanto ad atleticità e idee. I ramarri senza alcun timore reverenziale prendono in mano le redini del gioco e mettono in seria difficoltà i padroni di casa. […] Succede poco altro fino alla fine: i pochi tifosi neroverdi possono esultare per questo pieno d’entusiasmo: il miglior viatico possibile alla vigilia dell’apertura della campagna abbonamenti, con la vendita libera che comincia proprio oggi.
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Giusto un paio di cori Venezia-Venezia accompagnati con battimani dalla tribuna. Tutto qua il saluto ricevuto dagli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi alla prima uscita dopo la trionfale scorsa stagione. Un saluto glaciale ampiamente previsto, data l’assenza della Curva Sud pronta al muro contro muro con la società per le maglie macchiate dal 110 della discordia. Solo a fine primo tempo il clima si è scaldato quando un centinaio di ultras, dal ponte della tribuna centrale, si sono fatti sentire dalla squadra assicurando Siamo sempre con voi non vi lasceremo mai, ma anche ribadendo alla dirigenza che C’è solo VeneziaMestre. Prima del fischio d’inizio gli ultras si sono intrattenuti a colloquio con il dirigente ed ex capitano Mattia Collauto, ma in sala stampa dove non si è visto il presidente Joe Tacopina nessun dirigente ha voluto rilasciare alcun commento sul caso spinoso. La situazione resta quindi a dir poco elettrica, anche perché la Curva Sud in un duro volantino distribuito fuori dal Penzo ha ribadito che lo sciopero sarà ad oltranza fino a correzione delle maglie inserendo il 1987 della fusione. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È ripartito con il piede giusto Stefano Moreo, esploso nella scorsa stagione e subito a segno nel primo match ufficiale della stagione. Un gol che però non è bastato ad evitare al Venezia l’eliminazione contro un avversario di categoria inferiore. «Peccato, ci tenevamo molto a fare strada per trovare magari qualche squadra di Serie A il rammarico dell’attaccante milanese Purtroppo abbiamo sbagliato l’approccio e dobbiamo imparare immediatamente la lezione, perché in B non puoi mai permettertelo, è necessario lavorare sul nostro modo di scendere in campo. Il mio gol spero sia di buon auspicio, un punto di partenza, perché voglio rifarmi dopo che l’infortunio con l’Entella mi aveva rovinato la mia prima volta tra i cadetti». Sensazioni agrodolci anche per Emil Audero, beffato da Burrai al quale aveva appena respinto il rigore decisivo. «La sconfitta rovina tutto ma ci dovrà dare ancor più spinta nella preparazione al campionato. Sono stato sfortunato perché la mia ribattuta è rimasta lì, proprio centrale, a portata dei piedi di Burrai. Fossimo rimasti sull’1-1 ne avremmo ricavato l’entusiasmo giusto per trovare la seconda rete e vincere. Il nostro inizio era stato un po’ timoroso, poi però siamo usciti alla distanza e l’1-1 di Moreo ci aveva dato una grande scossa. Peccato». […]
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Peccato, ho visto un Venezia in palla, dispiace uscire così dalla Coppa Italia per due ingenuità». Si trova a dover commentare un’amara sconfitta Pippo Inzaghi. Inizia infatti con il piede sbagliato la stagione arancioneroverde, il Pordenone fa festa tra i pochi intimi del Penzo e conferma come, tra preparazione e calciomercato, la strada che il Venezia dovrà percorrere è ancora molto lunga. «No, non parlerei di un Venezia distratto, anche se sull’1-0 è stato in effetti troppo facile per Martignago andare al tiro, mentre il 2-0 è venuto sugli sviluppi di un rigore. Non è poi che il Pordenone abbia molto altro, noi invece abbiamo creato molto». Ad un certo punto nella ripresa ha gettato nella mischia giocatori di spinta come Fabris e Marsura, più Mlakar che alla prima palla toccata ha sfiorato il 2-2. «Stavamo perdendo e volevamo ribaltare la partita, abbiamo pareggiato a mezzora dalla fine con Moreo continuando a premere moltissimo, ma come tutti hanno potuto vedere è stata la classica partita in cui la palla non vuole saperne di entrare. Sono dispiaciuto io, sono dispiaciutissimi i ragazzi, ma dobbiamo accettare il risultato che purtroppo non consente di continuare un po’ il cammino in una competizione importante». […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia inizia male la nuova stagione, quella del ritorno in serie B dopo la lunga assenza: subito fuori dalla Tim Cup. In un Penzo semivuoto anche a causa dello sciopero della tifoseria che si riconosce nella Curva Sud, impegnata a contestare la patch 110 sulla maglia che ricorda gli anni trascorsi dalla nascita del Venezia neroverde – gli uomini di Pippo Inzaghi rimediano una misera figura contro un Pordenone più determinato e concreto che li estromette dal prosieguo della Tim Cup. Brutto esordio per una formazione che si è schierata al via con nove undicesimi della passata stagione (Audero tra i pali e Pinato in difesa le due uniche novità) e con una condizione fisica non ancora al meglio. Probabilmente Pippo Inzaghi ha preferito tenere ancora fuori squadra i nuovi elementi non ancora al passo e non sufficientemente affiatati con il resto del team, fatto sta che il risultato finale pone molti punti interrogativi sulla solidità del Venezia e sulle prospettive future. Indubbiamente si tratta della prima uscita ufficiale, di una partita non così sentita per quanto possa essere catalogata come derby – di un avvenimento, la Tim Cup, che non pare stimolare particolari entusiasmi in casa arancioneroverde. La sterilità a livello di gioco organizzato si è comunque notata ed è parsa un passo indietro rispetto a quanto proposto nella passata stagione: è vero che il Pordenone ha chiuso ogni spazio con tempestività ma è altrettanto vero che il Venezia non si è certo sprecato più di tanto nel cercare e costruire soluzioni efficaci. Si è visto un po’ di carattere, certamente: in entrambe le occasioni nelle quali si è trovato ad inseguire il Venezia ha tirato fuori le unghie, così come nel finale, ma è stato un timido segnale. […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Come successo spesso nella passata stagione, il Venezia ha lasciato l’iniziativa agli avversari in avvio di partita, ha preso gol ed è stato costretto a inseguire sprecando molte energie. Filippo Inzaghi, al termine della gara contro il Pordenone, è dispiaciuto per il risultato. «Peccato, perché su volontà e impegno non possiamo dire nulla alla squadra. Siamo stati puniti da due ingenuità, non per distrazione, ma ne è emersa una sconfitta forse immeritata, e si deve ripartire ritrovando la giusta concentrazione. Abbiamo fatto tanti cross e creato occasioni da gol. La palla faceva però fatica a entrare. Dispiace, ci tenevamo ad andare avanti in Coppa Italia e sarebbe stato bello passare qualche turno per giocare magari in uno stadio di Serie A. Cercheremo di essere pronti per il campionato. L’unico peccato di oggi sono i primi dieci minuti in cui abbiamo faticato a entrare in partita. Poi l’abbiamo comandata. Non so, forse perché era la prima ufficiale, ma non eravamo noi all’inizio, non saprei dire il motivo. Dispiace tanto anche ai ragazzi. A volte le sconfitte sono salutari, magari ci farà alzare subito le antenne. L’assenza della Curva Sud? Clima strano, dispiace giocare in uno stadio vuoto e abbiamo bisogno di tutti i nostri tifosi. Mi auguro che la situazione si risolva presto». Maurizio Domizzi spiega meglio la situazione. «C’è stato un po’di nervosismo, forse perché si è in agosto e per il caldo, ma alla fine la partita è stata combattuta, leale ed equilibrata. Peccato aver preso due gol in due circostanze in cui potevamo comportarci meglio. Sul rigore, errore mio, potevo chiudere prima. Il Pordenone è stato un avversario di valore, noi per nove undicesimi gli stessi della passata stagione. Non dobbiamo preoccuparci troppo per il risultato in sé, ma dobbiamo riprenderci». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Il Pordenone piega 2-1 al Penzo un Venezia non ancora al top della forma e si guadagna il terzo turno di Coppa Italia Tim. Lo stadio di Sant’Elena è rimasto avvolto in una atmosfera surreale, senza il tifo della Curva Sud e oltretutto in gran parte vuoto tra chi ha privilegiato la spiaggia o ha preferito starne alla larga per le minacce del maltempo. Inzaghi ha schierato la sua squadra con il classico modulo 4-3-3 visto nella passata stagione e che tante soddisfazioni ha dato. La squadra era la stessa per nove undicesimi, con i soli innesti di Pinato in difesa e Audero tra i pali. In panchina il nuovo arrivato Suciu, proprio dal Pordenone; assenti come previsto Garofalo e Bruscagin infortunati. I friulani hanno presentato come modulo l’albero di natale prediletto da Leonardo Colucci. Un 4-3-2-1 in cui Gerardi ha fatto da centro boa per sfruttare gli inserimenti rapidi di Maza e Martignago. Una scelta che si è rivelata azzeccata, specie nel primo tempo. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino) […] ABANO. Il pareggio per 1-1 con l’Arcella nella prima uscita stagionale ha fatto vedere che dopo due settimane di lavoro la squadra sta iniziando ad assimilare i dettami di Franco Gabrieli: «Sono soddisfatto perché al di là del risultato che in questa fase conta poco, i ragazzi hanno cercato di proporre quello che abbiamo provato in allenamento, e questo è un aspetto che dà morale. La squadra è nuova e formata da giovani, eccezione fatta per due-tre elementi di esperienza, e finora le risposte sono state positive. Naturalmente dobbiamo ancora lavorare e crescere tutti, compreso il sottoscritto. Però ho visto che ci sono le basi giuste e questo fa ben sperare». Mercoledì è fissata un’amichevole con l’Istrana. Intanto, sono stati ingaggiati nelle ultime ore due giocatori provenienti dal settore giovanile del Padova: il portiere classe 2000 Placido Castaldo, e il centravanti classe 1999 Gashi Shaban. CAMPODARSEGO. Nel test vinto 2-1 con il San Giorgio Sedico uno dei giocatori più in forma è stato Colman Castro. Non solo perché l’affiatamento con i compagni di difesa è già a buon punto, ma anche perché si è fatto valere sotto porta sbloccando il risultato di testa. Sigillo che bissa quello realizzato nell’amichevole con il Treviso. «Spero di ripetermi anche in campionato. In queste amichevoli è importante soprattutto crescere sul piano delle prestazioni e la squadra sta assimilando al meglio quello che ci chiede l’allenatore. Stiamo raggiungendo un po’ per volta la forma migliore, l’obiettivo è farsi trovare pronti per l’inizio delle partite ufficiali». […] ESTE. Continua senza grossi intoppi la preparazione dei giallorossi che sabato, nell’amichevole disputata contro i pari categoria della Clodiense, hanno dimostrato di essere già in condizioni atletiche accettabili, nonostante i carichi di lavoro cui il gruppo viene sottoposto dallo staff di mister Florindo. Lo stesso tecnico polesano ha espresso la propria soddisfazione per come sta lavorando il gruppo: «Della gara di sabato vorrei sottolineare l’impegno messo dai ragazzi, nonostante le condizioni climatiche non facili. Soprattutto nella ripresa hanno provato a mettere in pratica quanto avevamo provato in settimana e questo è un segnale molto positivo». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. La vittoria di misura con il San Giorgio Sedico (2-1 il risultato finale al “Gabbiano”) ha dato ottimi spunti sia al tecnico Gianfranco Fonti sia all’entourage coordinato dal direttore generale Attilio Gementi, soddisfatto della prestazione: «Mi è piaciuto tantissimo l’atteggiamento dei “vecchi”», le parole di Gementi, «ma soprattutto mi hanno convinto i giovani, veramente all’altezza, anche quelli provenienti dal nostro settore giovanile come Zanon, Coppola e Nalesso. Con questi ragazzi possiamo stare veramente tranquilli». […] ESTE. Con la Clodiense è arrivato “soltanto” un pareggio, ma l’Este sta acquisendo sicurezza e compattezza. Ecco quanto emerso dal test con i pari categoria veneziani, che sono riusciti ad imporsi nel fraseggio ma non ai punti. La squadra atestina, orfana di alcuni pezzi grossi del mercato (Pozza e Florian su tutti), è riuscita a dire la sua: il playmaker Viviani ha garantito tanta quantità e gestione della palla mentre in fase offensiva Fioretti e Rondon si sono cercati spesso, anche se bisognerà aspettare proprio il ritorno di Florian (bloccato da un fastidio muscolare) per vedere il trio d’attacco al completo. «Con questo caldo non si può fare altro che apprezzare l’impegno e il carattere dei ragazzi», il commento di Michele Florindo, allenatore dei giallorossi. «Nel secondo tempo, con l’ingresso in campo di altri giocatori, si è vista qualche combinazione in più. Riuscivamo ad attaccare bene la profondità. È stato un ottimo test per mettere chilometri nelle gambe». […] ABANO. La prima amichevole dall’inizio della preparazione ha dato indicazioni importanti a mister Franco Gabrieli. Contro un’Arcella a dir poco peperina i neroverdi hanno espresso un buon gioco, veloce e basato sulle percussioni degli esterni. Per vedere un Abano ancora più tosto ci vorrà del tempo: la squadra è stata rivoluzionata nel mercato estivo e i “baby”, tralasciando quelli riconfermati e già di “casa Abano”, sono veramente tanti. Nel frattempo, il dg Massimo Albieri si è assicurato due innesti: Placido Castaldo, portiere 17enne, scuola Padova ma originario di Torre del Greco, e Shaban Gashi, attaccante di origini kosovare. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Con qualche sofferenza di troppo, ma il Cittadella passa il turno e sabato prossimo andrà a sfidare il Bologna di Donadoni nel terzo turno della Tim Cup. Sicuramente più pimpante l’undici visto nel primo tempo che non quello della ripresa, che ha pagato i carichi di lavoro delle settimane di ritiro in altura. Settembrini, Siega, Schenetti, apparsi più scattanti nei primi 45 minuti, sono calati vistosamente con il passare del tempo, e l’Albinoleffe, oltre al pareggio, ha rischiato di far male anche in pieno recupero con Montella. Venturato deve rinunciare a sei giocatori: gli infortunati Alfonso, Scaglia e Strizzolo, e gli acciaccati Chiaretti, Iunco e Lora. Dei volti nuovi arrivati dal mercato, trovano posto Pezzi in difesa e i due centrocampisti Siega e Settembrini, che affiancano capitan Iori, in avanti Litteri e Arrighini. C’è una piacevole brezza che soffia sul Tombolato, regalo del temporale del pomeriggio, e il Cittadella, rientrato in mattinata dal ritiro di Lavarone, sembra trarne giovamento perché parte subito convinto, con Iori che non inquadra lo specchio della porta dopo una manciata di secondi dall’inizio della gara. […] Arrighini – imbeccato da Kouame – non sbaglia al 32′: supera in velocità un paio di difensori e infila il portiere con un preciso diagonale. Può bastare per la qualificazione.
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) «Mi spiace solo per il gol preso. Per il resto è stata una partita giocata con discreta intensità, tenendo conto che siamo tornati da Lavarone solo in giornata. Per fortuna il forte temporale del pomeriggio ci ha aiutato rinfrescando il clima». Roberto Venturato si gode la qualificazione al terzo turno di Coppa Italia, cosa che non era riuscita l’anno scorso. «Almeno a tratti abbiamo espresso il calcio che sappiamo, anche se c’è ovviamente ancora molto da lavorare, ma è logico che sia così a questo punto della stagione». C’era curiosità per l’undici che il tecnico granata avrebbe schierato. «Qui tutti sono importanti, se lo ripeto spesso è perché lo penso. Ogni volta cercherò di mettere in campo la formazione più in condizione, ma il modo in cui abbiamo lavorato in ritiro, gettando le basi per il campionato, mi lascia ben sperare». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Si va a Bologna. Le gambe saranno pure pesanti per il lavorod’allenamento svolto in altura, i ritmi non possono essere sempre forsennati e in difesa qualche scricchiolio si avverte, ma il Dna è quello che i tifosi granata ben conoscono e, contro l’Albinoleffe, basta per portare a casa il risultato. I gol di Schenetti e Arrighini, rispettivamente al 32’del primo e del secondo tempo, con in mezzo la rete bergamasca di Ravasio, proiettano il Citta al terzo turno di Tim Cup, sabato prossimo in terra emiliana, unica squadra veneta a passare questa fase. Avversario rognoso, questo Albinoleffe. Tecnicamente tutt’altro che eccelso, ma pur sempre in grado di dare fastidio, perché sempre “attaccato” alla partita, come sanno bene i tifosi biancoscudati, che hanno visto questa squadra, in campo con un undici molto simile a quello di ieri sera, eliminare il Padova negli scorsi playoff di Lega Pro. Merito ulteriore agli uomini di Venturato, dunque. C’era curiosità per i nuovi arrivati, sinora testati soltanto in amichevole. Ebbene, l’impressione è che in mezzo al campo la qualità sia aumentata. Siega e Settembrini, schierati ai lati di capitan Iori, sembrano completarsi alla perfezione. Più vivace il secondo, sempre pronto a metterci la gamba e a tirare non appena ne ha la possibilità, dote particolarmente preziosa in una squadra che, nelle ultime due stagioni, ha sempre avuto la tendenza di voler arrivare in porta con la palla. Il primo, invece, ha mezzi tecnici importanti, come si è visto a un paio di giri di lancetta dall’intervallo, quando ha lanciato un contropiede sul centrodestra, ha dialogato con Schenetti e, dopo aver fintanto sul diretto marcatore, rientrando, è andato al tiro di sinistro, colpendo il palo. […]
Ore 10.50 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Bindi 6.5; Madonna 6, Russo 6, Cappelletti 6, Contessa 6; Mandorlini 6 (Capello 6), De Risio 6.5, Tabanelli 7 (Mazzocco sv); Candido 5.5 (Chinellato 6,5), Pulzetti 7; Guidone 6.5.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Vince il Brescia ma applausi tutti per il Padova che combatte e lotta con grinta e coraggio sfiorando il pareggio. I biancorossi si sono resi protagonisti di un secondo tempo tutto coraggio, condito da occasioni, 45′ in cui le rondinelle hanno rischiato seriamente in difesa. Certo va detto che nella prima frazione il Brescia ha meritato il vantaggio e, forse, qualche rimpianto, per i veneti, resta proprio qui quando gli ospiti avrebbero potuto fare indubbiamente qualcosa di più. Ma va detto, però, che vedere combattere questo Padova su ogni pallone, in questo periodo di agosto, lascia presagire un futuro roseo per i biancoscudati. […] Secondo tempo con Chinellato subito in campo, Bisoli prova un piatto al volo, palla alta. Guidone reclama un rigore (10′) per un’entrata scomposta di Somma, un tiro di Tabanelli (18′) finisce alto. La partita si mantiene sempre equilibrata e godibile. […] È ormai un assedio che continua con una girata ancora di Guidone, la difesa lombarda continua a far buona guardia. L’ultimo tentativo è di Pinzi da trenta metri. Velleitario. Si chiude così, con il minimo vantaggio del Brescia che basta a superare il turno.
Ore 10.30 – (Gazzettino) L’ingaggio di un difensore centrale, e le cessioni di Berardocco e Petrilli. Sono queste le priorità sul mercato per i biancoscudati, che in settimana potrebbero fare registrare novità. Tanto per cominciare, in entrata manca all’appello un elemento per rinforzare il pacchetto arretrato, tanto più alla luce della partenza di Sbraga con direzione Siena. Al momento Bisoli può contare su Russo e Cappelletti, oltre al giovane Ravanelli. Questo per dire che anche numericamente serve un ulteriore tassello di esperienza che andrebbe a coprire l’ultimo posto libero nella lista dei quattordici over. E anche se il club si sta guardando attorno, il principale indiziato a vestire biancoscudato è Trevor Trevisan che già da una settimana si è aggregato alla squadra. Il suo sarebbe un ritorno, avendo già alle spalle 120 gare (sette gol) dal 2009 al 2014. Per di più vive proprio in città. «Penso che la situazione per il difensore si possa sbloccare in settimana – spiega Giorgio Zamuner – dato che è anche legata all’uscita di Sbraga. Qualche nome in ballo c’è, però ci sono da verificare alcuni aspetti, incluso quello economico. Trevisan? È un profilo che piace a Bisoli. Vuole un giocatore mancino e strutturato fisicamente, e Trevisan ha quelle caratteristiche». […]
Ore 10.10 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Bindi 6.5; Madonna 6, Russo 5.5, Cappelletti 6, Contessa 6; Mandorlini 5.5 (Capello sv), De Risio 6, Tabanelli 6.5 (Mazzocco sv); Candido 6 (Chinellato 6), Pulzetti 6.5; Guidone 5.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Dagli spogliatoi esce una squadra ridisegnata: Bisoli a sorpresa lascia fuori Candido, inserendo Chinellato per dare maggior peso all’attacco. E la mossa sembrerebbe pagare: il Padova riesce con maggiore insistenza a puntare l’area bresciana, il problema è che negli ultimi quindici metri continua a mancare il guizzo decisivo. Dopo le proteste (vane) per un contatto sospetto tra Guidone e Coppolaro nell’area lombarda, Tabanelli e Pulzetti non riescono a trovare il bersaglio grosso dal limite dell’area. […] Il Padova saluta la competizione, ma a testa alta.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La corsa in Tim Cup si interrompe a Brescia. Il Padova saluta la Coppa Italia, ma non esce del tutto ridimensionato dal terreno del ‘Rigamonti’: le Rondinelle passano al terzo turno con uno striminzito 1-0, firmato da Torregrossa, ma la squadra di Bisoli non demerita, e anzi, dopo un inizio da incubo che pregiudica la gara e regala alla formazione di Boscaglia la qualificazione, il pareggio sarebbe stato meritato. I primi 20′ del Padova sono di pura sofferenza: non che il Brescia faccia cose trascendentali, ma i biancoscudati ci mettono sicuramente del loro per farsi mettere sotto pressione. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Si apre una settimana importante per il prossimo campionato: giovedì 10 agosto alle 18, a Pescara, verranno svelati i calendari per la prossima stagione, e contestualmente sono attese anche le decisioni della Figc riguardo alla nuova regolamentazione di playoff e playout, necessaria vista la riduzione a 56 squadre della prossima Serie C e lo “sfalsamento” dei tre gironi, con il raggruppamento A composto da due club in più rispetto agli altri due. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Archiviata una settimana di grandi movimenti sul fronte del mercato, da oggi il Padova ragiona soprattutto sul versante delle uscite. Andrea Sbraga ha già salutato la settimana scorsa, direzione Siena, mentre per Luca Berardocco è arrivato il momento della scelta: sulle sue tracce, visto che sembra svanita l’ipotesi Carrarese, sono rimaste la Fermana, inserita nel girone B insieme al Padova, e la Sicula Leonzio. Per Nicola Petrilli non ci sono ancora certezze, mentre potrebbe diventare a rischio la posizione di Caio De Cenco: il Padova non si è del tutto fermato, nella sua ricerca di attaccanti, e se si riuscisse a trovare una soluzione in prestito per il brasiliano, che ha altri due anni di contratto ma sarà pronto solo ad ottobre, Bisoli sarebbe ben contento di poter ricevere un nuovo attaccante pronto per giocare subito.