Chi si ferma è… pronto a ripartire. C’era anche Luca Strizzolo domenica a Lavarone per la “Festa del tifoso”. Ma era presente solo nelle vesti di spettatore, dopo aver lasciato il ritiro del Cittadella nella città trentina già da alcuni giorni, per scendere “a valle” e sottoporsi a un trattamento infiltrativo al tendine rotuleo del ginocchio destro. «L’infiammazione si trascinava dal girone di ritorno dello scorso campionato e così, per affrontare al meglio la stagione alle porte, assieme allo staff tecnico e medico abbiamo pensato che fosse meglio fermarmi adesso» spiega l’attaccante friulano. L’idea è quella di riaverla a disposizione per l’inizio del campionato. «Sì, ma i tempi di recupero ancora non li sappiamo con certezza, li valuteremo man mano che si andrà avanti con le terapie. Intanto ho iniziato a lavorare al centro Fisio&Sport per tornare a disposizione quanto prima. E a farmi compagnia c’è anche Alfonso (reduce dall’operazione al menisco del ginocchio sinistro, ndr)».Quanto le manca il clima del ritiro? «Non avete neanche idea. Questo è il periodo in cui più cementi il gruppo, perché condividi la fatica assieme ai compagni. Restare in disparte fa soffrire, perché se ti anima la passione per il calcio che ho io, devi viverlo 24 ore su 24».In questa fase si immagazzinano le energie per tutta la stagione, teme di potersi ritrovare in debito di forze? «Non lo so, è un’esperienza che non ho ancora fatto. Ma io confido nello staff, che saprà rimettermi al meglio. Sono sicuro che non mi farà mancare la benzina».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Pit stop ai box, per poi ripartire alla grande. Luca Strizzolo la settimana scorsa si è sottoposto a un trattamento infiltrativo al tendine rotuleo destro, che gli causava noie dalla seconda parte dell’ultimo campionato, e lunedì ha cominciato la terapia riabilitativa a Cittadella con l’obiettivo di tornare per l’inizio del campionato, a fine mese. I tempi di recupero, però rimangono tutt’ora incerti: «L’infiammazione durava da un po’ di tempo, per cominciare la stagione nel modo migliore abbiamo optato per una preparazione mirata a risolvere il problema. Non so ancora quando potrò tornare a giocare, mi auguro presto». Saltare il ritiro di Lavarone – al pari di Alfonso – è davvero frustrante: «Non avete idea di quanto mi secchi il fatto di non essere con la squadra – ammette Strizzolo – questo è il periodo più importante dell’anno, ti ritrovi con i compagni, vecchi e nuovi, si cimentano le amicizie, si costruisce il gruppo, si condividono gioie e fatiche della preparazione. Lavorare in disparte fa soffrire me e anche la squadra, credo, perché allenarsi con la rosa incompleta non ti permette di provare certi movimenti, determinati meccanismi. Poi stare fermi adesso, a guardare i compagni di squadra correre e sudare, non piace a nessuno».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)