Live 24! Padova, inizia la seconda settimana di ritiro: non si molla di un centimetro…

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Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Veniamo da una settimana di carichi molto pesanti, ma sono soddisfatto di quello che hanno fatto vedere i ragazzi». Mauro Zironelli usa quello che è quasi un refrain in questo periodo stagionale. Finita la sgambata contro i dilettanti avianesi, l’allenatore del Mestre resta piuttosto cauto sulle considerazioni. In generale, tranne una. «Mi dispiace molto per gli infortuni di gioco, in particolare per quel che riguarda Neto Pereira. Speriamo se la cavi presto». Gli altri assenti, come Sodinha e Sottovia? «Tutti i giocatori si è visto come siano pesanti, naturale dopo questi giorni di preparazione. Sodinha si e fermato sabato, per indolenzimento alla schiena, conseguenza anche quello dei carichi sopportati. Sottovia fermo precauzionalmente, niente di particolare, una piccola contrattura per lui. Per il resto si è notato come le gambe fossero di legno. Poi, più si andava avanti con il gioco più si scioglievano». […]

Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Una sgambata di allenamento che lascia sul campo la prima vittima. Neanche a metà del primo tempo Neto Pereira subisce un colpo al naso, conseguente un fortuito contrasto aereo con la nuca di un avversario, ed è obbligato ad uscire. Portato all’ospedale di Pordenone per accertamenti, il primo sospetto riferisce di una possibile frattura al setto nasale. Non è questo un bel preludio per il Mestre di Zironelli, che in altura svolge una sgambata di allenamento contro i dilettanti avianesi di Seconda categoria. La quaterna di reti realizzate è solo un parziale indicatore del buon lavoro svolto nella prima settimana. […]

Ore 19.50 – (La Nuova Venezia) Poco più che una sgambata, la partita d’allenamento ieri sul campo di Piancavallo contro i dilettanti dell’Aviano, che quest’anno faranno il campionato di Seconda categoria. Risultato finale 4-1, ovviamente per gli arancioneri, grazie ai gol di Spagnoli, Pozzebon e doppietta di Bonaldi, mentre per l’Aviano punto della bandiera firmato da Nicoli.Clima sereno nel gruppo, gli allenamenti procedono secondo la tabella di marcia prevista da Zironelli e nelle pause concesse tra le sedute in palestra e lo scarico muscolare in campo, molti giocatori attraverso i social network informano i tifosi sull’ambiente e le loro condizioni. Anche il presidente Stefano Serena nei giorni scorsi ha fatto un blitz in ritiro, ha assistito all’allenamento e si è fermato a cena con la squadra. «Li ho trovati carichi e in ottima forma» parole di Serena -«il gruppo lavora con entusiasmo. Ho già visto belle cose e mi sembra che i ragazzi abbiano già imparato a stare in campo secondo gli schemi di Zironelli». […]

Ore 19.40 – (La Nuova Venezia) Per anni è stato considerato uno dei migliori centrocampisti offensivi della Serie D, tanto che il Real Vicenza, nel 2013 l’aveva presentato come il grande colpo di mercato. Classe ’86, destro di piede, veloce e con buona attitudine al gol, Luca Lavagnoli arriva dal Renate dove ha disputato lo scorso campionato in Lega Pro ma anche due stagioni tra i professionisti con la squadra vicentina. Insieme a Sodinha, Neto e Pozzoben è uno dei pezzi di mercato più pregiati del Mestre che si accinge a confrontarsi con il professionismo. Lavagnoli, nato a Verona e cresciuto calcisticamente nella Sanbonifacese, alto 175 cm, fisico esile, fa della velocità e dell’uno contro uno le sue armi migliori. «Mi sto trovando molto bene con i miei nuovi compagni e mi sono inserito subito. È stato facile, sono ragazzi che ti accettano con il sorriso e hanno una qualità umana difficile da trovare in altre società. Un gruppo molto affiatato per qualità tecniche e caratteriali».Cosa ti ha portato in arancionero? «Ho scelto Mestre proprio per questo motivo e per lo staff visto che conoscevo già l’allenatore. E conoscevo già Gritti, Boscolo, Aladin, mentre altri li avevo affrontati da avversari, come ad esempio Beccaro».Obiettivi immediati?«Siamo una neo promossa, l’obiettivo è salvarsi senza affanni ma con le qualità che abbiamo si può puntare in alto e sono certo che daremo filo da torcere a squadre che puntano alla promozione diretta. Ancora non ci conoscono e ci toglieremo sicuramente certe soddisfazioni. Ho avuto per allenatore Zironelli all’Altovicentino due anni fa e so che ha premuto molto per farmi arrivare qui. Preferisco fare il quinto di destra dove sfrutto le mie potenzialità». […]

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Federico Gerardi si è presentato per primo all’appuntamento con il gol. Una frazione iniziale con qualche movimento, sostituito nell’intervallo, in serata lo si è visto con un’evidente fasciatura alla gamba destra, all’altezza del polpaccio. Una botta e nulla più, riferiscono dall’entourage pordenonese, non da compromettere la ripresa degli allenamenti oggi.
ATTESI – Un centrale difensivo, almeno. L’arrivo dello spagnolo Sain Maza aiuta a rimpinguare l’attacco del Pordenone, ma il popolo chiede anche altro. Al momento si profila una coperta ancora corta. Gli 11 mandati in campo nel primo tempo da Colucci di fatto hanno avuto solo gli estremi mutati rispetto al passato. In porta Perilli, centrale offensivo Gerardi, Boniotti non è una novità nella struttura. Il fulcro nella zona centrale è come un tridente che vale almeno 15 punti. Sui ricambi si può migliorare. Anche se i giovanotti si son mossi bene e hanno tanta voglia di farsi considerare. Marco De Anna in primis, per il quale saranno luccicati a distanza gli occhi di Denis Fiorin. Fautore del suo passaggio dalla Sacilese, quando era al tramonto l’era Presotto Nadal, al Pordenone, mentre lui ancora non ne era il direttore sportivo titolato. […]

Ore 18.50 – (Messaggero Veneto) Chiunque abbia sostenuto una preparazione atletica si è trovato di fronte l'”incubo”delle ripetute. Ogni giocatore le detesta: si tratta di correre una distanza (500, 600, 1.000 metri) per più volte (anche dieci). Un tipico strumento che si usa per migliorare la capacità aerobica o per innalzare la velocità della soglia anaerobica. Da quest’anno il Pordenone le ha abolite. Il preparatore atletico Adalberto Zamuner, al terzo anno con la prima squadra dei neroverdi, ha stabilito assieme allo staff che per il carico “a secco” si usano solo i lavori intermittenti.Di cosa si tratta? «Di un tratto di corsa a un’intensità massimale per un breve periodo – spiega il “prof” – seguito da un periodo di riposo altrettante breve. Con questo tipo di strumento l’atleta è molto vicino alla sua Vam, ovvero la velocità aerobica massima. Se riprodotto con più ripetizioni il lavoro è stimolante e tiene alta l’intensità per un periodo più lungo». […]

Ore 18.40 – (Messaggero Veneto) La priorità assoluta per il Pordenone, ora, è il difensore centrale. Ma l’altro obiettivo da centrare – la società spera entro il fine settimana – è quello relativo a un attaccante, da aggiungere a Sainz-Maza il cui acquisto sarà ufficiale nei prossimi giorni.I nomi sull’agenda del dirigente Matteo Lovisa, oltre ai soliti Juri Cisotti (’93) dello Spezia e Loris Tortori (’88) del Venezia, sono Patrick Ciurria (’95) e Marco Guidone (’86), con quest’ultimo che torna nel radar dopo un breve periodo di lontananza. Il primo, di proprietà dello Spezia ma nell’ultima stagione tra Alto Adige e Siena in C, è un attaccante esterno; il secondo, ora alla Reggiana, può giocare come prima punta. Da chi si riuscirà a ingaggiare si stabilirà anche come giocherà il Pordenone nel reparto offensivo. Il tecnico Leo Colucci a riguardo è stato chiaro: la base è il “4-3”, davanti può essere “rombo” (quindi 1-2) oppure tridente in linea oppure il “2-1”, con due mezze punte a supporto del centravanti.Dopodiché gli obiettivi si sposteranno sul terzino sinistro giovane e sul secondo portiere, considerato che sia Galli (esterno ex Venezia), sia Buiatti (ex numero uno del Tamai) difficilmente proseguiranno il loro percorso in neroverde. […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Il pieno di tifosi alla prima uscita (pur amichevole) e alla presentazione della squadra, il rotondo 8-0 nel test-match con i dilettanti austriaci del Mauthen, frutto della prestazione di una compagine che dimostra già di stare bene: si è chiusa positivamente la prima settimana di ritiro ad Arta Terme del Pordenone. Oggi comincia la seconda e ultima, che porta al debutto nella Tim Cup domenica prossima col Matelica di serie D (alle 20.30 al Bottecchia). C’è però un urgenza, con un nome ben preciso: serve un difensore centrale.Necessità. Il nuovo tecnico Leonardo Colucci ne ha bisogno immediato, perché al momento nel ruolo ci sono solamente capitan Stefani e Parodi. Oggi parte così l’assalto finale a Paolo Rozzio (’92) della Reggiana, da sempre obiettivo numero uno del tecnico e del Pordenone. Tra il giocatore e la società neroverde c’è già l’accordo. Bisogna ora trovarlo con il club granata, che non intende privarsi facilmente del protagonista della trattativa nonostante vada in scadenza (giugno 2018). La richiesta è ancora alta e, quindi, sarà determinate il pressing che Rozzio farà per rescindere e andare a firmare per il Pordenone, dove il suo ex mister è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. […]

Ore 17.50 – Padovagoal news: Luis Alfageme si prepara a tornare alla Casertana. La trattativa fra il club campano e il Padova viene segnalata in questi minuti in dirittura d’arrivo. Mancano soltanto pochi dettagli e nella giornata di domani si potrebbe arrivare alla fumata bianca.

Ore 17.20 – Qui Masen di Giovo: Biancoscudati in campo per l’allenamento pomeridiano.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Mister Inzaghi e i suoi ragazzi si ritrovano questa mattina in Comelico per iniziare la seconda parte del ritiro. Il lavoro riparte a Sappada dopo i tre giorni di riposo concessi per smaltire l’impegnativa trasferta negli States: lo staff medico sarà chiamato a verificare i vari acciacchi, da Pinato (affaticato e non impiegato a Detroit), a Moreo (caviglia) e Garofalo (polpaccio) che assieme a Domizzi (in permesso nei primi giorni di ritiro) e al portiere Russo erano rimasti in Italia. Inzaghi premerà sull’acceleratore e, in vista dell’esordio in Tim Cup di domenica 6 agosto (al Penzo, orario da definire, contro la vincente di Pordenone-Matelica del 30 luglio) avrà a disposizione tre amichevoli tutte a Sappada: giovedì 27 luglio alle ore 17.30 con l’Union Feltre (serie D), domenica 30 alle 17 col Bisceglie (serie C), giovedì 3 alle 17.30 contro il Cjarlins Muzane (serie D). […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’impressione, quando gli si chiede cosa ne pensi della possibilità di giocare con Gilardino, è che da un momento all’altro stia per scappargli un magari. Infatti a Simone Bentivoglio piace la prospettiva che il cannoniere biellese sbarchi in arancioneroverde. «Fa gola giocare con un attaccante che incute rispetto e soggezione agli avversari conferma il centrocampista piemontese lo so bene avendolo affrontato in serie A quand’ero al Chievo. Gilardino è un bomber vero, in attività ne sono rimasti pochi prolifici quanto lui. Se sta bene sarebbe un acquisto davvero ottimo, staremo a vedere» Atterrato con i compagni venerdì mattina da Detroit, Bentivoglio per smaltire il fuso orario ha usato il trattamento d’urto a base di jogging. «Correre non fa mai male e soprattutto è necessario, d’altra parte da oggi torneremo a lavorare in ritiro e alla prima gara di Tim Cup mancheranno poco più di una decina di giorni. Il tempo comincia a stringere, sentire che pian piano sale la tensione verso le partite che contano è una sensazione irrinunciabile per un calciatore. Pordenone o Matelica? Basta cominciare». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Aggredire finalmente il mercato chiudendo con Gilardino (o Zigoni), oppure prendere tempo sperando che gli oggetti del desiderio abbassino le loro pretese? Per il Venezia è più che mai questo, a meno di due settimane dal debutto ufficiale nella nuova stagione, l’interrogativo cui deve rispondere il presidente Joe Tacopina. Finora il calciomercato è stato particolarmente oculato, con innesti di giovani in prestito (Audero, Vitale, Mlakar) o di svincolati (Bruscagin, Pinato, Russo). Il tecnico Pippo Inzaghi, chiarito subito che «il nostro scudetto sarà rimanere in serie B», attende però in ogni reparto un big per la categoria. «Inzaghi durante la trasferta a Detroit ha parlato di mercato con la proprietà, al suo rientro abbiamo fatto il punto, ora nei prossimi giorni conto di approfondire o concludere per la punta e il difensore centrale si augura il ds Giorgio Perinetti . Comprare o aspettare? Io aspetto indicazioni, entrambe le strategie hanno i loro pro e i loro contro, magari attendendo i giocatori finiranno per costare meno, ma c’è anche il rischio che preferiscano accasarsi altrove». Evidente come a decidere quando e quanto aprire il portafoglio debba essere il patron Tacopina. «Quello che potevamo fare, individuare più alternative nei tre reparti che vogliamo rinforzare, l’abbiamo fatto precisa il ds . Giovani forti e di prospettiva li abbiamo presi e siamo a posto così. Il mercato degli svincolati era ed è il nostro pane quotidiano, ora però occorrono tre pedine di esperienza che possano essere guida per i compagni senza smarrirsi davanti alle difficoltà. Che ci saranno, perché come ho sempre detto la serie B non sarà una cavalcata trionfale per nessuno». […]

Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia risale in pullman e punta stamattina nuovamente verso Sappada per la seconda fase del ritiro precampionato, che terminerà venerdì 4 agosto. Pippo Inzaghi avrà a disposizione tutti i giocatori, anche quelli che non hanno partecipato alla trasferta in Michigan. Solo Garofalo dovrà pazientare ancora due-tre giorni prima di rientrare in gruppo. La settimana propone anche due amichevoli, sempre a Sappada: giovedì 27 luglio contro l’Union Feltre (Serie D) e domenica 30 contro il Bisceglie, neopromossa in Lega Pro. Poi l’ultimo test in quota sarà giocato giovedì 3 agosto contro il Cjarlins Muzane, la squadra udinese di Carlino reduce dalla promozione in Serie D. Inzaghi punta ad avere in settimana almeno due dei tre rinforzi attesi con priorità assoluta per l’attaccante (Gilardino e Zigoni in pole position) e il difensore, già messi nel mirino dal direttore sportivo Perinetti, che sta aspettando il via libera dagli Stati Uniti da parte del presidente Joe Tacopina per mettere nero su bianco sugli accordi. Oggi è in programma a Ca’Farsetti l’incontro per ottenere i due documenti (Tulps e Scia) da allegare al verbale di agibilità dello stadio Penzo e da presentare entro il 28 luglio per aver la possibilità di giocare a Sant’Elena già la sfida di Coppa Italia Tim (domenica 6 agosto) contro la vincente di Pordenone-Matelica. […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Salire verso il vertice, e non solo sul campo. Joe Tacopina vuole portare il Venezia in Serie A, in due anni ha centrato due promozioni e vinto la Coppa Italia di Lega Pro, ma punta anche a consolidare l’apparato societario perché una squadra competitiva deve avere alle spalle un club con fondamenta solide e una programmazione precisa. Così, da inizio luglio, nella stanza dei bottoni di viale Ancona, si è insediato Andrea Rogg, definito da Tacopina “un acquisto che per il Venezia Fc vale come un grandissimo attaccante”. Il manager di Arona, arrivato in laguna dopo l’esperienza alla Fiorentina, ha partecipato alla trasferta a Detroit. «È stato un soggiorno molto positivo» commenta il nuovo amministratore delegato del Venezia, «perché ha permesso ai giocatori di vivere un’esperienza internazionale che non capita spesso e, soprattutto, di confrontarsi con una realtà e con un calcio diversi dai nostri. Torniamo tutti molto più arricchiti dal viaggio negli Stati Uniti. Abbiamo anche avuto la possibilità di vivere l’atmosfera del Detroit Tigers, sensazioni bellissime e particolari». Giorni accattivanti in un contesto fuori dall’abituale per i giocatori, ma anche per lo stesso Ceo arancioneroverde. «Ho avuto la possibilità di stare vicino al presidente Tacopina e conoscere alcuni degli investitori nel Venezia» spiega Andrea Rogg, «ma anche di vivere quotidianamente accanto allo staff tecnico e ai giocatori. Sarebbe stato più complicato con loro in ritiro a Sappada e io in sede a Mestre. Venezia come città non ha bisogno di presentazioni al mondo, ma abbiamo iniziato a far conoscere anche il calcio arancioneroverde a Detroit e negli Stati Uniti. La diffusione e la conoscenza del marchio Venezia saranno fondamentali nelle prossime stagioni». […]

Ore 14.10 – (Gazzettino) Ritiro del materiale sportivo e prima sgambata veloce in mattinata, pranzo tutti insieme e poi nel pomeriggio il primo vero allenamento agli ordini di Franco Gabrieli. Per l’Abano le vacanze sono terminate, visto che oggi scatta un nuovo corso all’insegna di una rosa completamente rivoluzionata e della linea verde. Saldo al timone del club c’è sempre il presidente Gildo Rizzato, che festeggia le nozze d’argento: per lui è la venticinquesima stagione alla guida degli aponensi. «L’Abano è sempre nel mio cuore. Siamo ripartiti con un progetto nuovo, abbiamo allestito una squadra per la maggiore parte formata da giovani che hanno però alle spalle già esperienze in serie D. Nella costruzione della rosa ci siamo mossi seguendo le indicazioni dell’allenatore, e sono molto contento di ciò che abbiamo fatto. Senza dimenticare il prezioso apporto di Albieri e Moro, persone fortemente animate dalla volontà di portare avanti l’Abano». Sull’obiettivo da raggiungere il patron neroverde è eloquente: «Puntiamo alla salvezza. La squadra è equilibrata e ci possiamo togliere delle belle soddisfazioni». Un flash sul nuovo allenatore. «Ho avuto modo di conoscerlo in queste settimane e l’impressione è ottima. È alla prima esperienza come tecnico in serie D, anche per lui questa è una grande opportunità. Di sicuro ha grande grinta e voglia di operare al meglio».

Ore 13.50 – (Gazzettino) «Nonostante il grande caldo di questi giorni, i ragazzi sembrano rispondere bene ai primi allenamenti. I test fisici hanno evidenziato uno stato di forma generalmente buono, anche perché, nelle scorse settimane, molti di loro hanno lavorato in autonomia per farsi trovare pronti». Sono passati pochi giorni dall’inizio della stagione ufficiale dell’Este avvenuto mercoledì, sotto gli occhi attenti di dirigenza, autorità cittadine, sponsor e alcune decine di tifosi ma l’allenatore Michele Florindo sembra soddisfatto della condizione del gruppo giallorosso, che da oggi si trasferirà sui campi di Galzignano, ormai da alcuni anni casa degli atestini. Il menù prevede doppia seduta al martedì e giovedì e conclusione della settimana con un’amichevole, ogni sabato. Anche se fin dal primo minuto di preparazione lo staff tecnico ha alternato esercizi fisici ed esercitazioni con la palla, anche per facilitare la conoscenza tra i giocatori, in questi primi giorni si punterà soprattutto sulla resistenza fisica. Pertanto, non è difficile ipotizzare gambe parecchio imballate in occasione del primo test, previsto per sabato prossimo al Vallini di Piove di Sacco, contro la locale formazione di Eccellenza, fino a due anni fa diretta proprio da Florindo. Nelle settimane successive, sono in programma altre amichevoli contro pari categoria quali Clodiense, Adriese e Delta Porto Tolle, che il sodalizio della Bassa potrebbe trovare come avversarie anche in campionato (la definizione dei gironi è attesa per l’inizio di agosto). Si proseguirà così fino a dopo ferragosto, con l’esordio in Coppa Italia di serie D previsto per il 20 o 27 agosto, mentre la prima giornata del torneo 2017-18 sarà il 3 settembre. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) Non sarà il capitano dei biancorossi visto che la fascia spetta di diritto per militanza ad Aliù, ma non c’è dubbio che Omar Leonarduzzi è già un leader del nuovo Campodarsego che punta a recitare un ruolo di primo piano nel prossimo campionato. Di esperienza alle spalle ne ha, eccome. Basti pensare alle sette stagioni con la Feralpi Salò, con tanto di vittoria dei play off proprio in serie D, alla quale hanno fatto seguito sei stagioni nei professionisti. Ora, però, tutte le sue attenzioni e le sue energie sono rivolte al progetto biancorosso, nel quale si pone come un elemento cardine della difesa a tre insieme a Colman Castro e a Daniel Beccaro. «In questi primi giorni di allenamento ho trovato ragazzi molto bravi come giocatori e come persone. Naturalmente dovremo fare gruppo e trovare il giusto equilibrio: non sarà facile, ma abbiamo un mese di tempo per riuscirci. Ho avuto modo di conoscere Fonti, del quale già mi avevano parlato molto bene. La società è seria e ambiziosa, per cui le sensazioni sono senza dubbio positive». Il suo ruolo è anche quello di essere un punto di riferimento per i compagni. «Sono il più vecchio, e insieme agli altri compagni con maggiore esperienza dobbiamo trascinare i più giovani e aiutarli». Nella difesa a tre sarà il perno centrale. «È un modulo che ho fatto poco in carriera, ma che mi piace molto dato che ti dà tante opzioni nella fase di possesso palla, fermo restando che conta attuare al meglio anche la fase difensiva insieme agli interpreti degli altri reparti. Fonti ci chiede di cercare sempre la soluzione con il palleggio, e questo mi piace».

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Il “Campo” da sabato è salito in altura a Paluzza, piccola località della Carnia, per iniziare una serie di sedute d’allenamento doppie (e addirittura triple!) agli ordini di mister Gianfranco Fonti, uno che, quanto a preparazione atletica, ha fatto scuola (e storia) nei suoi tanti anni di Serie D. La squadra non avrà “tregua” fino a mercoledì quando, ad Arta Terme, affronterà il Pordenone di mister Leonardo Colucci per la seconda delle amichevoli di lusso in agenda, dopo quella con la Spal di mercoledì scorso (finita 4-0 per i ferraresi, neopromossi in Serie A). […] ESTE. L’Este è tornato al lavoro mercoledì scorso, con tanti volti nuovi e qualche vecchia conoscenza. A disposizione di mister Michele Florindo, fra le new entry, ci sono il difensore scuola Juventus e Pro Vercelli Andrea Ferrando (classe 1998), il portiere Davide Magrini (ex Bastia Umbra) e l’esterno Nicolò Dri (preso dalla Primavera del Cittadella) oltre allo stopper Fabio Niero (dal Mestre), altro ritorno dopo quelli di Roberto Rondon e Andrea Boron, che però verrà valutato nelle prossime settimane, avendo saltato per infortunio l’ultimo campionato. […] ABANO. Infine, è giunto il momento di rimettere gli scarpini pure per l’Abano, rinnovato in tutto e per tutto nella dirigenza, nello staff tecnico e, ovviamente, nell’organico. Oggi pomeriggio, agli impianti sportivi “Ceron” di Selvazzano Dentro (alle 17), gli uomini di mister Franco Gabrieli – alla prima esperienza nell’attuale Serie D – inizieranno a fare sul serio, con le prime sedute di allenamento prima di buttarsi a capofitto nel calcio d’agosto, tra amichevoli (il 5 agosto con l’Arcella, 12 agosto con la Primavera del Cittadella e 19 agosto con la Berretti della Spal) e Coppa. […]

Ore 12.40 – (Gazzettino) Il Cittadella ha raggiunto ieri mattina Lavarone, sede del ritiro, e nel pomeriggio ha disputato la prima delle cinque gare amichevoli previste durante la preparazione estiva. Dopo pochi giorni di lavoro in pianura, alla prima uscita stagionale non si poteva pretendere granché, e nemmeno la modesta levatura dell’avversario poteva restituire grandi indicazioni a Venturato, ma il 10-0 finale è il miglior modo per cominciare i quindici giorni di lavoro in montagna. In grande spolvero Kouame, autore di tre gol e due assist per Arrighini: il giocatore ivoriano (coinvolto nell’inchiesta della Polizia di Prato sull’immigrazione illegale) è apparso già in forma. In evidenza pure Litteri, anch’egli tre volte a segno nel secondo tempo, mentre Arrighini ha realizzato una doppietta. Cinque gol per tempo, nel tabellino dei marcatori figurano pure Pasa e Bizzotto. Tenuto precauzionalmente a riposo il portiere Alfonso: per lui esami approfonditi a un ginocchio. […]

Ore 12.20 – (Gazzettino) […] Scaglia sabato sera è stato uno dei granata più applauditi quand’è salito sul palco, lanciando un messaggio semplice e diretto: «Tra quindici giorni torno». Il difensore ieri mattina non è partito con la squadra alla volta di Lavarone, sede del ritiro del Cittadella, ma tornerà nella sua Torino per concludere le terapie alla tibia destra, in modo di riabbracciare la squadra quando scenderà in pianura. «Ancora un paio di settimane di pazienza. Completerò il lavoro a Torino, poi toglierò il tutore alla gamba e inizierò a correre, ma a livello muscolare sono già a buon punto». In questi due mesi il difensore è pure dimagrito. «Cinque chili, tanto per restare in forma…». Ma la vedremo ancora con la maglia granata? «Ho sentito dire che avrei il mal di pancia, non è assolutamente vero, io non ho mai detto niente, di voler andare via». Una riflessione, sì. «Con il direttore ci siamo detti che dopo due stagioni disputate a buon livello, se dovesse arrivare una richiesta di un certo tipo, la discuteremmo, questo sì».
Vedere il proprio nome al centro di vere o presunte trattative, è stimolante. «Fa indubbiamente piacere, significa che ho fatto bene – conferma Scaglia – Però non ho mai sbattuto i pugni sulla scrivania di Marchetti, lo ripeto». Elemento di spicco della rosa, il Cittadella inevitabilmente fisserà una cifra consistente sul suo cartellino. «Potrebbe arrivare o no, chissà». Direttamente al giocatore non si è fatto vivo nessuno: «Con me no». Magari con il suo agente. «Sinceramente lo sento davvero poco in questo periodo, il mio unico pensiero è quello di guarire al meglio, stiamo procedendo senza fretta per evitare qualsiasi tipo di rischio o complicazione. Abbiamo deciso così, di comune accordo con il direttore e il tecnico». Scaglia, che ha altri due anni di contratto, a Cittadella ci rimarrebbe senza problemi, niente musi lunghi. «Qua mi trovo bene, l’ho sempre detto». Snoccioliamo i nomi delle presunte pretendenti: il Cagliari pare essersi defilato, il Foggia non sembra una pista così percorribile, resta il Parma. «L’avete detto voi, io non ho fatto nomi. Vedremo, non lo so davvero», se la cava Scaglia.

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Considerato come l’unico raffronto tecnico a disposizione sia quello con il risultato dell’anno scorso, viene voglia di dire che la difesa è più solida. Ma in realtà è poco più di una battuta: all’alba del ritiro 2016 il Citta travolse per 10-1 gli amatori trevigiani del Lovadina; ieri pomeriggio la prima amichevole estiva degli uomini di Venturato a Lavarone, contro il medesimo avversario, è invece terminata 10-0, con 5 reti messe a segno nella frazione iniziale e altrettante nella seconda.Più significativo, al di là del dato statistico, è che il primo gol sia arrivato da un vivace Kouamé, abile a liberarsi in area avversaria dopo 8 minuti e a trafiggere il portiere Mussato. Proprio lui, che da qualche giorno si è tinto di biondo, finito suo malgrado al centro della vicenda sulle immigrazioni irregolari legate a Prato e Sestese, è stato il miglior marcatore (assieme a Litteri), terminando i 45′ a sua disposizione con tre gol e due assist per Arrighini. «Mi è piaciuto l’atteggiamento e la capacità di stare in campo, abbiamo tenuto un certo equilibrio», il commento del mister. «Da domani (oggi, ndr) cominceremo un certo lavoro tecnico-tattico per arrivare pronti al debutto in Coppa Italia». E mercoledì pomeriggio ci sarà già un nuovo test, con il Real Vicenza.

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Tra serenate, cori, brindisi e… rombi di Kawasaki. La festa del Cittadella, sabato sera, è andata avanti così, nell’entusiasmo degli oltre 500 aficionados granata presenti in piazza Pierobon. Un’iniezione di fiducia in vista della parte più faticosa dell’anno, visto che da ieri mattina gli uomini di Roberto Venturato sono a Lavarone per le due settimane più intense della preparazione pre-campionato.Scaglia non dice di no. A Cittadella si è rivisto anche Filippo Scaglia, che sta proseguendo con la riabilitazione della frattura alla tibia rimediata nel derby con il Vicenza dello scorso campionato e che si è presentato sul palco con il tutore. «Mi serviranno ancora 10-15 giorni per riprendere a correre, ma il tono muscolare l’ho recuperato quasi tutto e ho anche perso 4 o 5 chili, rimettendomi in forma». Inevitabile approfittare dell’occasione per chiedergli delle “voci” di mercato che vedono soprattutto il Parma, ma anche il Foggia, sulle sue tracce. «Io non ho mai espresso la volontà di andarmene, ma arrivo da due stagioni fatte in un certo modo e, se mai si presentasse l’opportunità che mi può cambiare la vita e che può andar bene anche al Cittadella, ascolteremo ciò che ci viene proposto. È quello che ci siamo detti con il direttore Stefano Marchetti. So che a chi lo ha contattato ha chiesto una cifra alta (a quanto risulta, 2 milioni di euro, ndr): se qualcuno vorrà versarla, magari si siederà ad un tavolo con lui a trattare. Se accadrà o meno non lo so, per quanto mi riguarda, fa piacere che ci sia l’interessamento di diverse squadre nei miei confronti. Una nuova esperienza potrebbe essere stimolante, ma di sicuro io non ho mai sbattuto i pugni per andar via da Cittadella, qui sto bene e l’ho sempre detto. Con me direttamente nessuno si è fatto avanti, in questo momento sto pensando soprattutto a rimettermi in forma, con una certa prudenza, per evitare ricadute». […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Biancoscudati in campo con il 4-3-1-2, e spazio nei primi quarantacinque minuti all’undici al momento più vicino a quello titolare: Bindi tra i pali; Madonna e Zivkov esterni bassi con Cappelletti e Russo al centro del pacchetto arretrato; De Risio davanti alla difesa supportato da Mandorlini e Pulzetti; Candido trequartista alle spalle del tandem avanzato Altinier e Capello. Iniziativa costantemente nei piedi dei biancoscudati, con Madonna e Zivkov molto alti nell’accompagnare la manovra. La squadra cerca sempre il palleggio anche partendo dalle retrovie, con pochi tocchi per cercare di velocizzare il giro palla, e qualche verticalizzazione improvvisa per cogliere di sorpresa gli avversari, sempre molto chiusi. […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Sei gol, tanta applicazione e grande impegno. Va in archivio così la prima amichevole del Padova nel ritiro di Masen di Giovo con la rappresentativa del posto formata da dilettanti, davanti a oltre cinquecento tifosi saliti in terra trentina per fare sentire tutto il loro calore ai propri beniamini. Un test sul campo che ha chiuso la prima settimana di lavoro in quota: condizione atletica inevitabilmente ancora non ottimale, come è giusto che sia in questa fase della preparazione caratterizzata da carichi atletici importanti, però la squadra ha cercato di seguire le indicazioni di Bisoli, peraltro sempre prodigo di consigli a bordo campo. Il tecnico ha dato lo stesso minutaggio a tutti gli effettivi a disposizione, con eccezione per Chinellato (affaticamento) e Dettori (infiammazione alla pianta del piede destro) che non hanno partecipato alla sgambata.

Ore 10.40 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Due squadre che fanno sognare. E non si esagera”) […] Partiamo dal Citta. Ripetersi, si sente ripetere spesso non solo nel mondo del pallone, è sempre difficile, ed in effetti lo è. Capitan Iori, il veterano del gruppo con i suoi 35 anni, sabato sera in piazza lo ha ripetuto pubblicamente, davanti a dirigenti, tecnici, compagni e tifosi: «Se pensiamo che, solo per essere arrivati dove siamo arrivati, sia automatico ritrovarci ancora lassù, non abbiamo capito niente. Dimentichiamo tutto e ripartiamo da zero, ma da zero sul serio». Messaggio chiarissimo: il Citta dovrà guadagnarsi i titoli della ribalta solo lavorando duro, sposando la filosofia dell’umiltà e della compattezza, soffrendo quando ci sarà da soffrire e osando quando sarà possibile farlo. […] Quanto al Padova, al di là della “cura Bisoli” (un tecnico stile “sergente di ferro” era proprio necessario…), ce lo aspettiamo davvero in grado di recitare un ruolo di primo piano nella prossima Serie C. Certo, molto dipenderà dalla qualità (tecnica e di lignaggio) delle avversarie che si troverà nel girone, ma se le prime indiscrezioni sulla composizione dello stesso dovessero essere confermate, si potrebbe davvero coltivare un pensierino al primo posto. Bisogna cambiare registro nel modo di ragionare attorno e dentro al pianeta biancoscudato: smetterla, ad esempio, di lamentarsi (per ciò che poteva essere e non è stato) e guardare con una migliore predisposizione d’animo al futuro, immediato e prossimo. La squadra, non ancora completa, appare buona, il mister sa il fatto suo ed è animato da una forte voglia di riscatto (la C obiettivamente gli va stretta), i giocatori – specialmente quelli che sono rimasti -manifestano un condivisibile desiderio di rivincita (troppo fresco ancora il ricordo dell’eliminazione a sorpresa dai playoff da parte dell’Albinoleffe). Se alcuni mal di pancia scompariranno in fretta, si potrà puntare ad un avvio di campionato ben diverso da quello di dodici mesi fa. Un auspicio va formulato adesso, quando tutti, per l’appunto, sognano ad occhi aperti: a Padova la svolta dovrebbe esserci soprattutto nell’approccio alla partita. Con la diffidenza e l’ipercriticismo non si va lontano. È troppo chiedere di pensare positivo già da subito e sostenere convinti la squadra? Chissà che cambi qualcosa sul serio…

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Pierpaolo Bisoli si sgola sin dai primi minuti, grida, si agita, vive la partita con una partecipazione che l’intera tifoseria apprezza molto: è lui, in fin dei conti, il vero protagonista della giornata. Ma la sua non è solo psicologia. Sul campo la mano del tecnico si vede, e anche se nella prima mezz’ora le trame sono solo raffazzonate, i movimenti cardine della sua “filosofia” di gioco sono chiari a tutti: la seconda punta che si abbassa a ricevere palla spalle alla porta, la discesa sul fondo dei due terzini, l’inserimento dei due interni di centrocampo alle spalle della difesa avversaria, il pressing alto sin dagli attaccanti. […] Idee precise, studiate e concrete, che con il tempo saranno anche efficaci. Il Padova parte, dunque, nel segno di Pierpaolo Bisoli: il primo vero, e unico, punto fermo di questa squadra.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Manca Chinellato per un affaticamento, ma soprattutto non c’è Dettori: ai box per un’infiammazione alla pianta del piede la versione ufficiale, anche se vederlo confabulare tutto il giorno con il d.g. Zamuner prima, e con il presidente Roberto Bonetto poi, qualche dubbio lo lascia. Se rimarrà in biancoscudato anche quest’anno lo si capirà con il tempo, per ora rimangono un’offerta della FeralpiSalò e un interesse del Lecce non ancora concreto. Senza il play sardo, in ogni caso, in cabina di regia giostra (e bene) Carlo De Risio, cui Bisoli affianca Mandorlini e Pulzetti: gambe e polmoni nella zona centrale del campo, tecnica più indirizzata alla verticalizzazione e all’inserimento. In difesa la coppia centrale è composta da Cappelletti e Russo, con Sbraga almeno inizialmente fuori dall’undici-base, mentre in attacco, senza Chinellato, Capello fa la seconda punta con Altinier, ed è Candido ad agire sulle trequarti

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Sei gol, buone trame di gioco, tanta intensità e qualche comprensibile errore di troppo. Il Padova debutta con un 6-0 rifilato ai dilettanti trentini del Verla, formazione infarcita di giocatori dalla Prima Categoria in giù, e lo fa davanti ai suoi 500 tifosi giunti a Masen per la prima amichevole stagionale. Ad una settimana dall’esordio ufficiale in Tim Cup la “prima” è positiva e le impressioni sono buone. Anche se non manca qualche “neo”, che andrà necessariamente estirpato al più presto. Il primo Padova della nuova stagione poggia su un 4-3-1-2, e su questo c’erano pochi dubbi: sarà il modulo che domenica all’Euganeo debutterà contro il Rende, e che nel corso della stagione verrà utilizzato come impostazione tattica di base.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Il più applaudito e acclamato dai tifosi non è un giocatore, bensì mister Pierapolo Bisoli. Il suo approccio con la piazza è stato positivo, adesso, dopo la prima uscita stagionale, il tecnico biancoscudato non si nasconde, professa ottimismo senza negare i difetti: «Questa gara mi lascia buone sensazioni», sottolinea subito. «La squadra ha sostenuto ritmi alti e provato sempre la giocata, ma ci è mancata la precisione sotto porta. Abbiamo sbagliato troppe occasioni, probabilmente a causa degli alti carichi di lavoro che hanno appesantito le gambe e diminuito la lucidità. Ma nel complesso ho visto un Padova che ha cercato di mettere in pratica quanto provato, giocando spesso a due tocchi e in velocità come piace a me. Dev’essere il nostro marchio di fabbrica, soprattutto contro le tante avversarie che ci aspetteranno nella loro metà campo».Un giudizio sui tre reparti?«La difesa ha ancora qualche scoria del passato, quando giocava a tre. Gli esterni scappano un po’ troppo e a volte non si posizionano bene. Le due mezzali devono arrivare sempre in area e cercare la superiorità numerica, mentre in attacco abbiamo fatto dei pregevoli uno-due, ma spesso ci è mancato il passaggio finale». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La giornata di ieri, così come il sabato sera, è filata via tra musica, mangiate e bevute. Ad accogliere la prima uscita stagionale della formazione di Bisoli c’erano quasi 500 tifosi, un numero leggermente inferiore a quello fatto registrare 12 mesi fa a Mezzano. Ma c’era da aspettarselo, vista la freddezza con la quale i padovani hanno accolto la location del ritiro e soprattutto la scarsa capacità recettiva della zona. […] I tifosi arrivati a Masen hanno assistito alla partita quasi tutti seduti e senza cantare. Gli ultras della Tribuna Fattori, tuttavia, si sono voluti far sentire in altro modo, esponendo uno striscione che recitava: “L’Euganeo uccide il Padova, mantenete la promessa: curva a bordo campo”. Un anno dopo la questione stadio è sempre presente. La società ha ribadito che sul tema si esporrà più approfonditamente a settembre: novità in vista?

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Lupi, disciplina e la solita “questione stadio”. Anche quest’estate si è consumato il classico bagno di folla con i tifosi nel ritiro del Padova. Occasione buona per il primo intenso contatto tra la piazza e una squadra chiamata obbligatoriamente a riscattare lo scorso, disastroso finale di stagione. Come ogni anno, il week end di festa in montagna non può che rivelarsi come cartina di tornasole dell’impatto che la campagna acquisti e la nuova gestione societaria hanno avuto sui tifosi. La prima impressione? Buona, non esaltante, ma nemmeno negativa. Insomma, la piazza pare aver digerito senza particolari sussulti il cambio al vertice tra Bepi Bergamin e Roberto Bonetto, il mercato pur privo di colpi ad effetto sembra convincere, ma, prima di sbilanciarsi sulle effettive possibilità di questa formazione, si attendono i test più probanti e la composizione dei gironi.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Tra ventiquattr’ore Pierpaolo Bisoli potrebbe accogliere il nuovo terzino sinistro. Sono ore decisive sul fronte del mercato: oggi, dopo la prima settimana di ritiro e le prime considerazioni sulla rosa, il d. g. Zamuner affonderà il colpo cercando di chiudere un accordo di massima con Paolo Frascatore, 25 anni, difensore mancino di proprietà della Roma: la distanza tra domanda e offerta non è incolmabile, si cercherà una formula che soddisfi anche il club capitolino, che pare intenzionato a chiedere una percentuale sulla futura vendita del giocatore, e, se si arriverà ad un compromesso che stia bene a tutte le parti in causa, domani potrebbe essere il giorno buono per le firme sui contratti e gli annunci ufficiali. […]




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