Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Paolo Rozzio è della Reggiana: lo vorrebbe nuovamente con sé il nuovo tecnico del Pordenone, Leonardo Colucci, ma la matassa è dura da dipanare. Come quella per Cattaneo al Brescia o Semenzato al Catania? Forse di più. Però le vie del mercato sono quasi infinite e non è detto che non si trovi la scorciatoia. Con i contratti in essere i movimenti non sono liberi, ma si possono liberare. Soprattutto quando gli interessi opposti diventano coincidenti. L’arrivo di Rozzio non è impossibile, come la partenza di Daniel Semenzato, tanto per restare nel reparto difensivo. Perché il Catania un accordo di massima con il giocatore già l’avrebbe. Così come la risposta alla prima proposta in casa Lovisa per liberare il terzino: troppo bassa. Il rilancio è in rampa di lancio e la prossima settimana può rivelarsi decisiva. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Non ruberò nessun giocatore al Pordenone». La promessa di Bruno Tedino fa cadere ogni ipotesi di passaggio di Misuraca (che aveva affermato di attendere una chiamata dal Palermo), Burrai e Suciu, molto apprezzati dall’ex tecnico dei ramarri, passato ora sulla panca rosanero. Bruno è tornato a casa, in famiglia, per tirare il fiato dopo i giorni intensi dell’approdo alla corte di Zamparini. «Stacco la spina dice . La riattaccherò il 12 luglio a Bad Kleinkirchheim, in Carinzia, per iniziare il ritiro austriaco con la mia nuova squadra». Dove, oltre a Ingegneri, non ci saranno altri ex ramarri. «Il passaggio di Andrea Ingegneri racconta Tedino faceva parte del pacchetto; non è venuto a Palermo in forma gratuita. Misuraca, Burrai e Suciu sono elementi importanti e potrebbero destreggiarsi bene anche in B, ma il presidente Lovisa mi ha chiesto espressamente di non toccare la rosa neroverde. E noi non lo faremo. È un impegno d’onore garantisce Bruno -. Lovisa si è comportato da gentiluomo nei miei confronti rispettando la parola data. Io rispetterò la mia». […] Già scordato il Bottecchia? «Assolutamente no assicura l’allenatore -. E come potrei, dopo due anni splendidi? Confesso che moralmente, insieme ai miei collaboratori e a tutti i giocatori neroverdi, ci sentiamo in B. Lo saremmo tutti, se non ci avessero penalizzato nella semifinale con il Parma. Pordenone ci può riprovare. Lo vuole il presidente Lovisa, che presenterà ancora una squadra valida, affidata a quello che io ritengo il miglior mister che potesse scegliere». E conclude la chiacchierata con un auspicio: «Il mio sogno? Un derby personale in serie A, prima del 2020, fra Palermo e Pordenone».
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto)
In attesa del “sì” di Federico Gerardi, pezzo forte del reparto avanzato, che dovrebbe arrivare la prossima settimana, il Pordenone guarda anche ad altri giocatori. L’attenzione di Matteo Lovisa, il dirigente che si occupa del mercato, si è spostata sulle corsie esterne. Così, dopo aver rinnovato il contratto a Michele De Agostini (’83) e non avendo ricevuto offerte per Daniel Semenzato (’87), i ramarri hanno messo gli occhi su Paolo Pellicanò, terzino classe 1995 proveniente dal Venezia ed esploso in serie D nel Belluno. Il giocatore è stato individuato come alter ego di “Dea”, considerato che Claudio Zappa (’97) tornerà alla Juventus per fine prestito: Lovisa sta trattando con il dg del Venezia Giorgio Perinetti per trovare il modo di trasferire in riva al Noncello l’esterno, visto che con i lagunari ha ancora un anno di contratto. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Fresco di rinnovo, e con la coscienza di aver disputato una grande stagione, capitan Mirko Stefani si sta rilassando a Jesolo con la sua famiglia. Tornerà in città per il raduno del 17 luglio. Il capitano del Pordenone, però, ha già iniziato a correre e messo nel mirino la nuova stagione, la terza in neroverde, dopo due, splendide, in cui ha totalizzato 79 presente e 4 gol, diventando un beniamino dei tifosi. Ha tante cose da dire e molti obiettivi da raggiunge, il 33enne di Borgo Valsugana: chiudere la carriera tra i ramarri («siamo verso quella direzione», rivela) e, in particolare, la serie B. «È l’unica categoria in cui non ho mai giocato – afferma -. Mi piacerebbe centrarla qui e, a mio parere, ci possiamo riuscire».Stefani, facciamo un passo indietro. Smaltita la delusione di Firenze?«Quel ko col Parma è così vicino (13 giugno, ndr), che ogni tanto la testa cade lì. Tuttavia bisogna voltare pagina: si riparte da zero. Da un lato dobbiamo tenere a mente le due semifinali playoff conquistate, il percorso che abbiamo fatto, ma dall’altro serve essere consapevoli che non si vive di ricordi».Ha rinnovato sino al 2019, con opzione sino al 2020: perché?«Pordenone, per me e il momento che sto vivendo, è il massimo. Mi sento apprezzato da tutti, società, compagni e tifosi; la mia famiglia e io viviamo bene in città, il nostro club ha ambizioni di salire sempre più in alto. Sono pienamente convinto della scelta». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] L’addio al Vicenza di Guffanti è stato sorprendente quanto rapido ma dopo le parole dell’ex osservatore dell’Udinese, è Marco Franchetto, presidente di Vi. Fin. Spa, a replicare e spiegare come sono andate le cose. «La cosa che è stata riportata correttamente un po’ da tutti è che Guffanti è stato inizialmente contatto da Pioppi come consulente tecnico di Boreas Capital per analizzare il valore del parco giocatori sotto contratto con il Vicenza calcio – precisa Franchetto – solo successivamente gli è stata chiesta la disponibilità di ricoprire il ruolo di direttore sportivo visto che Guffanti ha svolto negli ultimi anni un ruolo di scouting. Preciso che un sondaggio non prevede accettazione o meno ma solo disponibilità».
Fatte le precisazioni su quanto accaduto con Guffanti, il presidente di Vi. Fin. conferma che il nuovo allenatore sarà Alberto Colombo che, come avevamo reso noto nei giorni scorsi, ha firmato il contratto con il Vicenza giovedì mattina. «Sì – conferma Franchetto – ci siamo visti il giorno della firma e devo dire che mi colpito la sua serenità e il suo equilibrio, caratteristiche che in un momento come questo sono importanti. Per il valore da allenatore parlerà il campo, adesso noi dobbiamo lavorare per mettergli a disposizione un organico giovane e di valore». […]
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Il Vicenza, ahinoi, in questi anni è sempre parso d’argilla. A vari livelli, in campo e fuori. Ci sarebbe davvero bisogno… di acciaio. E chissà, forse stavolta le aspettative di chi a cuore i colori biancorossi potrebbero essere soddisfatte. Il nuovo sponsor del Vicenza potrebbe essere infatti Valbruna Group, colosso vicentino con 2.500 dipendenti e una produzione annua di 200 mila tonnellate di acciai speciali ad alta qualità.Se l’indiscrezione si rivelasse fondata si tratterebbe davvero di un’ottima notizia per il Vicenza, che potrebbe contare sul sostegno di un gruppo di assoluta importanza. Si arriverà a questo matrimonio? Gli indicatori, come si suol dire, sono positivi. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ultima domenica senza pallone per un Venezia che da sabato prossimo riprenderà il lavoro con il raduno e da domenica sarà in ritiro a Sappada, mentre il calciomercato deve ancora mollare il freno a mano. Il ds Giorgio Perinetti l’aveva detto subito che sarebbe servita molta pazienza, infatti le settimane trascorse dalla finale di Supercoppa del 27 maggio con il Foggia non hanno fatto registrare ancora alcun aggiustamento. Strategia dunque opposta rispetto a un anno fa, quando l’estate di passaggio dalla serie D alla Lega Pro aveva comportato una vera e propria rivoluzione. Stavolta niente di tutto questo, il Venezia ripartirà con lo stesso allenatore Pippo Inzaghi e con uno zoccolo duro di 13 giocatori, a partire dalla difesa titolare della promozione con i centrali Domizzi-Modolo (più Cernuto fresco di rinnovo biennale) e i terzini Zampano-Garofalo; tra i centrocampisti confermato il regista Bentivoglio, il furetto Falzerano e, almeno sino a fine ritiro, Fabris e Acquadro; in avanti si punterà sempre sulle torri Geijo-Moreo e sugli esterni Marsura-Fabiano. Tutti gli altri protagonisti del double campionato-Coppa Italia sono invece con la valigia in mano, a partire dal portierone Facchin (vicino al Pordenone) al quale il Venezia ha deciso di rinunciare per puntare sullo juventino Audero, classe ’97 ex terzo di Buffon in bianconero. Tra i difensori via Malomo (Padova o Sambenedettese), Baldanzeddu e Luciani (rientrati dai prestiti), Galli (tornato alla Cremonese) e Pellicanò (cercato da Bassano, Pordenone e AlbinoLeffe). […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il direttore sportivo Giorgio Perinetti è pronto ad annunciare cinque colpi, Mlakar (Fiorentina), Audero e Vitale (Juventus), Bruscagin e Pinato (Latina): «Su questi giocatori abbiamo delle opzioni – ammette Perinetti – e penso che le eserciteremo. Stiamo cercando di allacciare collaborazioni con le società di Serie A più importanti, mentre Pinato Inzaghi lo ha già allenato e Bruscagin è un giocatore che ci piace e può fare al caso nostro. Mexes, invece, è pura fantascienza, non lo acquisteremo, anche perché fra le altre cose non gioca da un anno». Dopo la brusca frenata per la cessione di Nicola Ferrari alla Feralpisalò, adesso la possibilità più concreta porta al Livorno. Che sta discutendo col Venezia da alcuni giorni tentando di trovare la quadratura economica. Un altro affare possibile è stato messo in piedi con la Lazio, a cui il Venezia ha chiesto l’attaccante Simone Palombi. Simone Inzaghi, però, lo vuole con sé nel ritiro di Auronzo, almeno nella prima parte. La trattativa potrebbe decollare più avanti.
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Emil Audero in arrivo, Davide Facchin in partenza, Nicola Sambo svincolato e Guglielmo Vicario in stand by: porte girevoli tra i portieri del Venezia, che potrebbe accogliere in arancioneroverde anche Danilo Russo, come vice di Audero, il cui arrivo potrebbe essere annunciato anche domani da Perinetti. Trent’anni l’8 luglio, giorno del raduno del Venezia, di Castellamare di Stabia, è stato il portiere di Michele Serena a La Spezia nella stagione del triplete ligure in Lega Pro nel 2012. […] Il Cosenza è in pole position per Caccavallo, il Livorno si è messo in corsa con la Feralpisalò per Nicola Ferrari, mentre il Padova aspetta il rientro dalle vacanze di Loris Tortori per trovare l’accordo definitivo con l’attaccante esterno del Venezia.
Ore 11.30 – (Gazzettino) Svanisce il sogno Luca Vido. Ieri l’attaccante è stato ceduto a titolo definitivo dal Milan all’Atalanta, che ha ufficializzato l’operazione sul proprio sito. […] Vido a parte, al direttore generale manca un tassello per ricomporre l’organico da consegnare a Roberto Venturato in vista del raduno della squadra: serve un centrocampista, una mezzala, da affiancare all’annunciato Settembrini e che prenda il posto di Paolucci, che ha scelto di andare a giocare a Terni. Sui presunti nomi ovviamente vige il massimo riserbo, ma adesso che Iunco, Pascali e Pedrelli si sono svincolati, ecco che Marchetti ha una slot libera nella famosa lista dei 18 giocatori over 21 anni: verrà impegnata da Mattia Maita, centrocampista del Catanzaro reduce da una brillante stagione in Lega Pro?
Ore 10.50 – (Gazzettino) La sua duttilità potrebbe dunque permettere di optare, come ulteriore opzione per quest’ultimo ruolo, su un giocatore under per evitare di dovere procedere a cessioni per rispettare la regola dei 14 over in lista. In tale ottica un’opzione seguita con interesse dal Padova riguarda Alessandro Capello, seconda punta e trequartista classe 95 di proprietà del Cagliari, a segno otto volte con l’Olbia quest’anno e undici con il Prato nella precedente stagione, sempre in C. Capitolo Favalli. «Ho parlato con il suo agente De Marchi spiega Zamuner e il suo desiderio è quello di provare ad aspettare un’opportunità in serie B e sembra che ci sia qualcosa in ballo in tal senso. A questo punto noi lo diamo per perso». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Per il centrocampo il Padova sta centrando un colpo importante, con l’ingaggio di un giocatore con esperienze alle spalle in serie A e già allenato da Bisoli ai tempi del Bologna. Pulzetti, 33 anni nato a Rimini, in scadenza di contratto con lo Spezia con cui nel campionato di B appena concluso ha collezionato 28 presenze, ha raggiunto un’intesa biennale con il direttore generale Giorgio Zamuner e nei primi giorni della prossima settimana arriverà il nero su bianco. «Siamo vicini – conferma il diggi – e lui sarà un valore aggiunto per il centrocampo, in termini di corsa e qualità, indipendentemente dal ruolo che potrà ricoprire». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) E l’analisi passa così sugli aspetti più strettamente tecnici: «La sconfitta ai play off con l’Albinoleffe ha rovinato tutto, ma va ricordato che il Padova è arrivato terzo a pari merito dietro a due corazzate poi salite in serie B. Si può discutere di tante cose, sul gioco bello o brutto, sulla simpatia o meno del tecnico o su altro, ma questo è un dato oggettivo e la squadra ha anche regalato emozioni intense, lottando a lungo per il primato. Resta l’amaro in bocca perché nell’ultimo match è mancata quella reazione nervosa che serviva e che i ragazzi avevano già dimostrato di potere mettere in campo». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) «È stato un anno positivo, tutt’altro che anonimo e piatto». Così Andrea Bergamo, nelle scorso torneo vice di Brevi in panchina, archivia la sua quarta esperienza nella portacolori della propria città, vissuta in maniera intelligente e senza protagonismi, appena terminata. […] Sul piano personale, l’emozione più grande è stata la partita all’Euganeo con il Fano in cui Bergamo ha sostituito lo squalificato Brevi, il Padova compiva gli anni e il soprano Stefania Miotto, sua compagna, ha cantato prima del Match il Nessun dorma: «A livello emotivo sono stati momenti forti perché si sommavano varie situazioni belle e poi si è vinto. Non è stata l’unica gioia, penso ai successi a Venezia e Parma».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Cosa si porterà via di quest’annata? «Mi sembra doveroso ringraziare il Padova per l’opportunità che mi ha dato. Venivo da un anno in cui avevo giocato pochissimo a causa di un grave infortunio, ma mi hanno dato fiducia mi hanno rimesso in gioco, e per una squadra che ambisce al salto di categoria non è affatto scontato affidarsi a un giocatore della mia età».Come vede il futuro del Padova? «Ho scoperto una piazza particolare, credo molto “scottata” dal fallimento di tre anni fa e per questo ancora scettica: la gente vive tutto con la fiducia al novanta per cento, come se inconsciamente si tirasse un po’ indietro invece che entusiasmarsi. Abbiamo vissuto un anno particolare, con mister Brevi che ha fatto fatica a rapportarsi con la gente e probabilmente senza grande coesione tra squadra e tifosi, ma è stato comunque positivo. La base c’è, e va solo puntellata per puntare ancora più in alto: Bisoli e Brevi sono molto simili, caratteriali e smaniosi di una squadra fisica e di corsa. Ma un salto di qualità è necessario, e in cuor mio spero che almeno Neto rimanga in squadra: se lo merita, sono sicuro che si riprenderà dagli acciacchi, e che può dare una grossa mano». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Da Nuoro, dove sta trascorrendo le vacanze in attesa di una nuova squadra, Emerson ha vissuto in tranquillità, pur se con la comprensibile delusione, la fine del suo rapporto col Padova. Probabilmente finirà alla Feralpi Salò, dove Michele Serena lo vuole fortemente, ma prima di iniziare la sua nuova avventura, per il “Puma” è giunto il momento dei saluti. «Se me l’aspettavo? Non lo so», ammette, «Sapevo che sarebbe potuto capitare, ma negli ultimi mesi si era anche cominciato a parlare di rinnovo, poi però qualcosa è cambiato. Io ho sempre pensato solo a giocare: se avessi rinnovato sarei stato molto felice, perché in città la mia famiglia si è trovata benissimo, e io sarei stato contento di rappresentare una piazza di prestigio». Com’è il suo stato d’animo? «Un po’ triste, perché rimanere a Padova sarebbe stata la soluzione ideale, ma me ne vado accettando la decisione della società. Vivo di calcio da vent’anni e capisco come funziona: a Livorno, dopo 4 anni indimenticabili, mi fece male venire scaricato senza nemmeno una telefonata, stavolta è diverso. Dopo la gara con l’Albinoleffe credo che sia cambiato qualcosa nei progetti societari, ma me ne vado senza rancore, un sentimento che non fa parte della mia vita, anche se non fa piacere dover ricominciare da capo a 36 anni». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Alessandro Favalli, alla fine, ha deciso di non accettare il rinnovo di contratto proposto dal Padova: due anni di prolungamento offerti a febbraio, e portati avanti fino al 30 giugno senza successo, col giocatore convinto di potersi giocare le sue chance in Serie B, e di ricevere presto un’offerta migliore. Il Padova, incassato il rifiuto, si è messo alla ricerca di un nuovo terzino sinistro, pur non nascondendo un po’ di insofferenza per il fatto che nessuno, né il giocatore né il suo agente, abbia alzato il telefono per comunicare al club la decisione. […] Il club ha ufficializzato che sarà Kappa il nuovo sponsor tecnico: contratto per le prossime tre stagioni
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Tar dell’Emilia Romagna ha sospeso 10 dei 17 Daspo emessi dalla questura ducale in gennaio a carico di altrettanti tifosi padovani. I fatti si riferiscono agli scontri tra ultras del Parma e del Padova avvenuti vicino a un bar al di fuori del Tardini il 19 novembre a seguito dei quali, a carico di 17 tifosi veneti, erano stati emessi tre daspo della durata di un anno, dieci da 2 anni e quattro da 5 anni. I dieci daspo di due anni, a seguito del ricorso presentato dai tifosi padovani, assistiti davanti al Tar di Parma dall’avvocato Giovanni Adami, e discusso nelle udienze del 17 maggio e 21 giugno, sono stati sospesi dal Tribunale Amministrativo, che ha motivato la sua decisione spiegando che l’effettiva partecipazione ai disordini contestati non sembrerebbe essere comprovata né da un riconoscimento diretto né dalle riprese delle telecamere di sicurezza. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Accordo raggiunto. Nico Pulzetti si prepara a diventare un giocatore del Padova. Il trentatreenne centrocampista dello Spezia ha raggiunto nelle ultime ore un’intesa biennale per le prossime due stagioni con il club di viale Nereo Rocco. Sarà a Padova martedì e, salvo sorprese sempre possibili fino al momento della firma, l’affare può considerarsi sostanzialmente chiuso. Pulzetti, che ha già parlato con Pierpaolo Bisoli, ha deciso di fare una nuova esperienza con una scelta di vita basata anche sul fatto che la moglie Jessica Visentin è originaria di Jesolo, nel veneziano. Ieri, intanto, è stata ufficializzata la rottura con Alessandro Favalli che, di fatto, non farà più parte del Padova 2017-2018. […] Al posto di Favalli ci sono due opzioni possibili, anche se una scelta definitiva deve ancora essere compiuta. La prima opzione porta a Marco Martin, che il Cittadella non considera incedibile e che Giorgio Zamuner ha già avuto a Pordenone. Le sue caratteristiche, però, non combaciano esattamente con le richieste di Pierpaolo Bisoli, che vuole un esterno basso meno offensivo e, in tal caso, Paolo Frascatore, lo scorso anno alla Reggiana, potrebbe essere un altro nome possibile. […]