Live 24! Padova, il “comandante” Bisoli ha preso possesso della nave Biancoscudata: ora bisogna completare l’equipaggio…

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Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Per quanto riguarda il Mestre al momento non c’è la possibilità per la società del presidente Stefano Serena di far sottoscrivere contratti. Ieri si è diffusa una voce relativa a un interesse per il centrocampista Giacomo Cenetti, ex Venezia e Bassano, che però al momento non ha trovato riscontri. Per Sodinha la trattativa è ferma, anche se l’interesse e il placet di Mauro Zironelli sono stati confermati. Fuori portata il brasiliano del Padova Emerson e per adesso non c’è intesa nemmeno per Neto Pereira, che il club di viale Rocco non confermerà e che piace a Triestina e Treviso. Niente da fare, invece, per Claudio Coralli, che si era proposto ripetutamente nei giorni scorsi.

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un cantiere aperto e tante idee, a cominciare dal ruolo di vertice basso davanti alla difesa. I nomi che sono circolati a Bassano nelle ultime ore per il centrocampo (reparto che necessita dei correttivi più urgenti) mescolano diverse idee, fra cui quella che porta ad Alfredo Romano, esperto regista in scadenza di contratto con il Gubbio, mentre altre opzioni ipotizzano Stefano Botta, che rappresenterebbe un mix fra capacità di interdizione e di gestione della palla e il giovane Riccardo Gaiola, tornato all’Inter dopo l’esperienza in chiaroscuro dello scorso anno a Padova. Il Bassano ha fatto anche un sondaggio per Mazzocco, mezzala biancoscudata che piace da sempre a Werner Seeber, ma che il Padova dovrebbe tenere in rosa come giocatore bandiera nella prossima stagione. Vicino, intanto, il primo contratto da professionista per l’attaccante Ardit Gashi: la società sta discutendo negli ultimi giorni con il giocatore e a breve dovrebbe essere ratificato. […]

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Mettetevela via. Salvo opportunità golose che si presenteranno all’orizzonte a stretto giro di posta, Bassano, secondo prassi consolidata del periodo, completerà il mese chiudendo i rinnovi a cui tiene di più e comunicando a chi non fa più parte del progetto di cercarsi un’altra sistemazione. Funziona così da anni e non muteranno procedura adesso. Poi, da luglio via alle selezioni vere e proprie per concludere le addizioni che spostano sul mercato. Nel frattempo ieri sera il club ha provveduto, nei tempi stabiliti, il saldo delle ultime mensilità della corrente stagione e nelle prossime ore definirà anche gli incartamenti per l’iscrizione al prossimo torneo attraverso la fidejussione da 350 mila euro. Così la rumba dei rinnovi dentro e fuori dal campo ha toccato Tronco e Bonetto, Bortot e Bianchi, mentre Gashi è ovviamente confermatissimo al pari di Bizzotto, Pasini, Trainotti, Stevanin, Laurenti, Minesso, Grandolfo e Maistrello con Formiconi e Candido, ormai entrambi col foglio di via in mano. A vuoto, come già anticipato nei giorni scorsi, l’assalto ad Andrea Paolucci, lusingato dalla proposta biennale di via Piave ma propenso ad accettare il ricco triennale offertogli dalla Ternana in B.Alla voce uscite, sappiamo che Bastianoni, Rossi, Soprano, Crialese, Bernardi, Proietti hanno già il foglio di via. Idem, di fatto, anche Formiconi e Candido. Altri, infine, hanno trovato o stanno trovando sistemazione: si tratta di Fabio Gerli, la mezzala prelevata dalla Lucchese di Giò Lopez e di Urban Zibert, il mediano sloveno ora infortunato ma prenotato dalla matricola siciliana Sicula Leonzio. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un pordenonese a difendere i pali della squadra cittadina? Anche se dovesse partire Matteo Tomei, ipotesi sempre più probabile, potrebbe non essere solo un ricordo. Nelle ultime ore si è fatta strada l’ipotesi che uno dei prossimi estremi del Ramarro possa essere Davide Narduzzo, quest’anno alla Reggiana. È un classe 94 e ha giocato poco nell’ultima annata. Nativo di Vallenoncello, è cresciuto nelle giovanili del Milan. Ora potrebbe seguire il tecnico Leonardo Colucci nella sua nuova avventura in riva al Noncello, diventando così il secondo pordenonese in porta dopo Tomei. Sempre per la porta si continua a seguire Facchin (Venezia). Il mercato, soprattutto a giugno, offre suggestioni, più che certezze. Come l’idea nata ieri tra Pordenone e la Sardegna. Piace l’ivoriano Daniel Zinon Kouko, attaccante versatile che con la maglia dell’Olbia è reduce da una stagione da 36 presenze e 9 reti in Lega Pro. Nel suo passato ci sono anche le militanze con la Maceratese (14 gol in D e 8 nella Lega Pro 2015-16) e con lo Scandicci (sempre tra i dilettanti). Kouko ha 27 anni e lo cerca pure il Siena. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Contratto biennale. Con una nota sul sito, il Pordenone ha ufficializzato l’ingaggio di Leonardo Colucci. La ratifica dell’accordo era già data per scontata. La presentazione slitterà di qualche giorno, essendo il tecnico in vacanza con la famiglia in Puglia. […] In attesa di conoscerlo di persona, a raccontarci Colucci è Andrea Grammatica, direttore sportivo della Reggiana, sul punto di rescindere a sua volta il contratto che lo lega alla società di Mike Piazza. «Per me Leonardo è un predestinato esordisce Grammatica -. Un ragazzo straordinario, dal valore morale altissimo. Grande professionista e maestro di tattica individuale, sa insegnare a ogni giocatore le linee guida, ruolo per ruolo. In campo e nello spogliatoio crea un rapporto fantastico. Non per nulla, proprio ieri racconta il ds dimissionario Alessandro Sbaffo, uno dei nostri uomini di punta (7 anni di B e un paio di presenza in A con il Chievo, ndr), ha dichiarato alla Gazzetta di Reggio che l’errore più grande commesso dalla società è stato l’allontanamento di Colucci». Se è tanto bravo, perché è stato esonerato a gennaio dopo che a dicembre erano state respinte le sue dimissioni? «Leonardo racconta il dirigente aveva capito che la situazione stava cambiando a livello societario e che il gruppo ne risentiva. La squadra non giocava più con l’impegno e l’attenzione che voleva lui. In più, le critiche dall’esterno erano diventate addirittura feroci. Reggio è una piazza che non ti lascia lavorare tranquillo». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Alle 13.36 di ieri, con un volo proveniente da Fiumicino, è sbarcato all’aeroporto Falcone-Borsellino il nuovo tecnico del Palermo, Bruno Tedino. Il professionista pordenonese ha cominciato ufficialmente la sua avventura in Sicilia, accompagnato dal nuovo direttore sportivo Fabio Lupo, assieme al quale ha viaggiato. L’ex allenatore dei neroverdi rimarrà in Sicilia per un paio di giorni, per poter conoscere così la nuova realtà in attesa del ritiro, che si terrà in Carinzia, a Bad Kleinkircheim, e durerà dodici giorni (dal 12 al 23 luglio).«Sono contento e orgoglioso di essere in una piazza storica – ha affermato a Punta Raisi -. Siamo carichi e motivati. Il calcio è difficile anche nelle categorie inferiori, forse lo è di più. Creeremo uno zoccolo duro, abbiamo bisogno di tutti per costruire la casa mattoncino dopo mattoncino. La società? Non spetta a me parlarne. Però posso dire di aver visto molta motivazione e questo mi ha fatto scegliere una piazza del genere, rifiutando altre proposte che non nego di aver avuto. Non ho ancora parlato con i giocatori per ora, siamo scesi soltanto per avere i primi contatti diretti con la società».

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Adesso è ufficiale: Leonardo Colucci è il nuovo tecnico del Pordenone. È lui il successore di Bruno Tedino, dopo avere firmato un contratto biennale con scadenza a giugno 2019. […] La firma è arrivata e Colucci ha potuto parlare per la prima volta da tecnico dei ramarri. «Il Pordenone negli ultimi anni si è affermato ai vertici della categoria: sono orgoglioso che dopo un biennio così importante, con mister Tedino alla guida della squadra, la società abbia pensato a me per dare continuità al suo ambizioso progetto sportivo – ha affermato -. Il centro sportivo De Marchi mi sembra la location ideale dove lavorare forte e bene. Ringrazio la famiglia Lovisa e l’ambiente neroverde: con entrambi c’è stata subito intesa». Felice e soddisfatto il trainer, che riparte così dopo l’esonero – per molti ingiusto – di Reggio Emilia. Le idee di calcio collimano con quelle del suo predecessore e del proprietario del club. «Voglio un gruppo che proponga sempre – ha detto -. Il modulo? Vedremo, conta relativamente. Fondamentali, invece, saranno fame, spirito di sacrificio e applicazione del gruppo. Non ho dubbi che avrà qualità tecniche e morali adeguate». L’ultima battuta sui tifosi, che saranno i più tranquilli della sua pluriventennale carriera tra giocatore e trainer. «Sono una persona molto disponibile, non vedo l’ora di conoscerli», ha detto al riguardo.[…] Ieri il Carpi (serie B) è tornato all’assalto per Luca Cattaneo (classe ’89), trequartista reduce da una stagione con 9 gol. Il Lecce invece si è inserito per il regista Salvatore Burrai (’87). A entrambi scade il contratto nel 2018: la società vorrebbe rinnovare, ma deve trovare un punto d’incontro con i due. […]

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La prima scadenza fissata dalla Federazione per iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie C è stata onorata. Dopo le rassicuranti assicurazioni dei giorni scorsi di Marco Franchetto, presidente di Vi. Fin. Spa, la finanziaria che detiene del quote di maggioranza del club berico, dubbi ce n’erano pochi ma quando nel pomeriggio il capogruppo di Pulitalia e Caffè Vero ha confermato che tutto è stato pagato nei termini in molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Il puntuale pagamento della scadenza del 26 giugno però è solo il primo passo verso la regolare iscrizione del club berico al prossimo campionato che tornerà presto a chiamarsi serie C. Dopo lunedì, la società di via Schio sarà chiamata a rispettare anche la scadenza del 30 giugno che prevede il pagamento dei contributi dei mesi di marzo, aprile e maggio, e le ritenute di marzo e aprile. Inoltre entro la stessa data il Vicenza dovrà presentare la domanda di iscrizione contenente le risposte ai criteri di ammissione e infrastrutturali e relative certificazioni, contenente il pagamento della quota di iscrizione corredata dalla fideiussione di 350.000 euro. […]  Il contesto generale lascia ben sperare che tutto porti alla cessione del club berico, ma nel frattempo c’è una squadra da costruire quasi da zero visto che il delegato a trattare per conto di Boreas Capital Francesco Pioppi ha più volte fatto capire che del Vicenza della scorsa stagione potrebbe rimanere ben poco. Ad oggi però il club berico non ha nell’organico un direttore sportivo, non ha un allenatore (anche se Boreas ha già individuato come punto di riferimento per la parte tecnica l’ex osservatore dell’Udinese Riccardo Guffanti). Un diesse e un allenatore però bisogna prenderli: il tempo stringe e tra poco meno di venti giorni la stagione inizia. Federico Crovari potrebbe esseere l’uomo giusto per ricoprire il ruolo di ds, la sua candidatura ha avuto anche la benedizione di Guffanti che con Crovari ha da tempo un buon rapporto. Intanto l’ex mediano del Vicenza sta trattando il rinnovo con la Juventus dove lavora nell’area scouting con ottimi risultati. Difficile è anche la ricerca dell’allenatore con Federico Coppitelli, giovanissimo mister della Primavera del Torino, che sembra in pole, seguito dal più esperto Mario Petrone che due stagioni fa, con Crovari direttore sportivo, ha portato l’Ascoli in serie B. Non si escludono sorprese: Pasquale Padalino o l’ex difensore dell’Udinese Andrea Sottil.

Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Tutto come previsto, ieri il Vicenza ha effettuato i pagamenti entro i termini e dunque il primo step è andato a buon fine. Adesso l’a.d. di Vi.Fin. Marco Franchetto è già al lavoro per reperire la somma necessaria per il secondo step, quello del 30 giugno. In tutto per venerdì bisognerà trovare altri 405 mila euro, inoltre per l’iscrizione si dovrà anche ottenere una fideiussione di 350 mila. Ma come si arriva alla cifra di 405 mila euro? 20 mila euro servono per pagare i contributi relativi agli stipendi di marzo, aprile e maggio( la cifra sarebbe ben più alta ma il Vicenza ha ottenuto di poterla rateizzare ndr.)e se ne dovranno versare altri 310 mila per le ritenute fino al 30 giugno. Ma per essere iscritti al prossimo campionato di serie C c’è da pagare anche una tassa di iscrizione di 75 mila euro, oltre a ottenere una fideiussione di 350 mila. […]

Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Non ha fatto molta strada, Pierpaolo Bisoli, da quel 18 aprile scorso, quando il Vicenza lo ha sollevato dall’incarico. La sua avventura in Veneto prosegue ad una quarantina di chilometri di distanza, dopo una breve pausa, con la maglia biancoscudata del Padova. […] Della stagione passata a Vicenza non vuole parlare: «È acqua passata e non voglio fare polemiche – dice – ribadisco che al presidente Pastorelli avevo detto che avrei portato la squadra alla salvezza anche attraverso i play out. Quella passata è stata una stagione strana, in cui secondo me bisognava avere pazienza fino all’ultima giornata. Evidentemente la pazienza non c’era e si è cambiato».Come l’ha presa?«Sinceramente mi è dispiaciuto molto, non mi aspettavo un esonero a sei giornate dal termine anche perché, chiunque arrivava, che poteva fare in sole sei giornate? Chi materialmente le ha comunicato la notizia? Il direttore Tesoro. Però non fatemi parlare ancora, è ormai tutto dietro alle spalle.Di certo però anche a Padova di pazienza ne hanno poca: anche se il contratto biennale che ha firmato dà un margine di tempo accettabile, è chiaro che la società vuole tentare da subito la risalita ora che il girone è stato sgomberato dalle corazzate Venezia e Parma. Bisoli, si cala nella nuova realtà – dovrà farlo subito anche il Vicenza- e spiega che la Lega Pro non è un torneo facile: «La vince solo una e la formula dei playoff è terrificante».

Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’arancioneroverde compie trent’anni. Tanti infatti ne sono trascorsi dal 26 giugno 1987 che sancì la fusione di fatto del Venezia e del Mestre. Un’unione contestata, sofferta e tribolata, ma anche vincente, entusiasmante e arrivata al 2017 forte del nuovo slancio dato da Joe Tacopina. «Un bilancio? Sicuramente positivo, la fusione si è rivelata una mossa coraggiosa e azzeccata, non solo perché i tre colori sono troppo belli assieme – la voce di Paolo Poggi, bandiera del calcio lagunare- . L’era arancioneroverde ha avuto grandi risultati mostrando le potenzialità anche numeriche a livello di tifoseria. Soprattutto il gruppo trainante degli Ultras Unione fece un grande lavoro per portare stabilità, tant’è che la maggioranza degli appassionati capirono e si accodarono. Ora con Tacopina, al Penzo e in trasferta, ci si è già resi conto che si può tornare a quei livelli come partecipazione». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Fra mille smentite di circostanza e tante voci che si alimentano a fuoco continuo dietro le quinte, l’Albania non sceglierà Filippo Inzaghi come commissario tecnico e come successore di Gianni De Biasi. È questa la novità più importante di inizio settimana per il Venezia, che dovrebbe dunque proseguire, stavolta senza «se» e senza «ma» con il suo allenatore, sotto contratto, come tutto il suo staff fino al 30 giugno 2018. Certo, quanto accaduto nelle ultime settimane con le notizie rimbalzate dal triangolo Formentera-Italia-Albania, transitando per Sassuolo e Verona, raccontano di un allenatore che non pare convintissimo di proseguire l’avventura in laguna. Al di là delle dichiarazioni, la situazione dietro le quinte è cambiata varie volte, ma in ogni caso per forza di cose da ora in avanti non ci sarà più spazio per i ripensamenti. L’Albania, impossibilitata a soddisfare le richieste economiche di Inzaghi e del suo staff, sta valutando tre allenatori italiani e uno straniero. […] In uscita ci sono sempre anche Caccavallo, Tortori, Pederzoli e Malomo. Il Padova busserà presto alla porta per uno dei cinque giocatori, probabilmente già in settimana quando il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha in programma una puntata a Milano. Da quanto risulta, però, per gli acquisti nel reparto over, bisognerà aspettare qualche settimana, anche perché per Riccardo Bocalon, il nome che probabilmente è più alla portata anche finanziariamente parlando, serve prima una cessione. […]

Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Viaggio a Roma per Giorgio Perinetti con obiettivo di sondare il terreno sui giovani giallorossi in uscita per la prossima stagione. Una rimpatriata con Federico Balzaretti, responsabile dei prestiti della Roma ed ex giocatore del direttore sportivo del Venezia quando era al Palermo. Oggi Perinetti farà rientro a Mestre per spostarsi domani a Milano. «Sarà il giorno in cui inizieremo a raccogliere qualcosa di quello che è stato seminato in queste settimane», il suo commento. A cominciare da Audero e Vitale della Juventus e Mlakar della Fiorentina. Con l’arrivo di Audero appare improbabile la permanenza di Davide Facchin, che ha ancora due anni di contratto ed è seguito con attenzione da Pordenone, Reggiana e Feralpisalò in Lega Pro. News in entrata per far felice Pippo Inzaghi, in attesa di notizie da Formentera dopo che è svanita la voce della Nazionale albanese. «Credo che sia stata solo un’esposizione mediatica» ha tagliato corto Perinetti sull’argomento. Altri giovani sono sotto osservazione del Venezia: il ventiduenne centrocampista Jacopo Petriccione, ultima stagione alla Ternana, che però Stefano Pioli porterà in ritiro a Moena, sempre in rossoverde ha giocato il centrocampista slovacco Martin Valjent, reduce dall’Europeo under 21 e in gol contro la Polonia, seguito da Venezia e Parma. Tra gli attaccanti in fila i nomi di Zigoni, Granoche, Bocalon, che ritorna ogni estate d’attualità, ma che è legato all’Alessandria fino al 2018. […]

Ore 12.40 – (Gazzettino) Più che un arrivo, si tratta di un ritorno. Agostino Camigliano passa al Cittadella a titolo definitivo – era in scadenza di contratto con l’Udinese – ripartendo da dove si era fermato un paio di stagioni fa. […] Quand’è nata l’occasione di tornare a Cittadella? «Qualche settimana fa, arrivo a titolo definitivo essendomi svincolato dall’Udinese». Camigliano non conosce ancora l’allenatore: «Ho incontrato Venturato in sede al momento della firma, mi hanno parlato del suo gioco, sempre propositivo. Non vedo l’ora di iniziare la preparazione». Camigliano, classe 1994, è un difensore centrale dal fisico importante, è alto 187 cm, ma è altrettanto veloce. Se si potesse descrivere? «E’ proprio quello che dicono di me, con le parole non mi piace parlare, spero di farmi valere in campo». Con lei saranno cinque i centrali difensivi, anche se Pascali è in scadenza: ci sarà competizione. «Non mi spaventa, anzi: è stimolante. E non dobbiamo dimenticare che prima di tutto viene la squadra». Il Cittadella è arrivato ai play off nel campionato appena conclusosi: «L’ho sempre seguito, non sarà facile ripetersi ma non bisogna porsi dei limiti, bensì puntare sempre al massimo».

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) […] «Quando sono sceso in Lega Pro, nella scorsa stagione, passata alla Juve Stabia, mi sono posto l’obiettivo di tornare il prima possibile tra i cadetti. E così, quando ho saputo che il Cittadella era interessato a me, non ci ho pensato due volte», risponde il quasi 23enne Agostino Camigliano, difensore centrale di Cologno Monzese. «Ringrazio il direttore Marchetti, che ha mostrato di credere in me. Non vedo l’ora di ricominciare per ripagarlo della fiducia». Cosa le viene in mente ripensando ai mesi della sua precedente esperienza al Tombolato?«Ho ancora l’amaro in bocca per quell’epilogo. Mi è rimasta, però, impressa la grande organizzazione del Cittadella. Chi non la conosce può pensare che sia una piccola società, ma, avendo girato molte squadre in questi anni, posso dire che di club del genere se ne trovano pochi. Ho buoni ricordi dei compagni rimasti e dello staff, c’è un clima molto familiare». […] «Ho seguito attentamente il cammino del Citta: ripetersi sarà difficile ma non bisogna porsi limiti». […] Marchetti dice che l’ha cercata perché, oltre ad essere fisicamente strutturato, lei è anche rapido, ideale per il gioco di Venturato. Conosce il tecnico?«L’ho incontrato prima di firmare, ma non posso dire di conoscerlo. Mi hanno parlato in tanti, però, del tipo di gioco che propone, in cui tutti vanno avanti e indietreggiano assieme. Sono ansioso di mettermi alla prova».

Ore 12.00 – (Corriere del Veneto) […] Gianluca Litteri potrebbe salutare Cittadella nel caso in cui arrivi una proposta importante. Il dg Stefano Marchetti si sta muovendo e potrebbe puntare su un centravanti giovane nel caso in cui Litteri saluti e, al contempo, confermare Iunco. C’è anche la possibilità che arrivi Massimiliano Pesenti, in scadenza di contratto con il Pro Piacenza. In odor di partenza pure Martin, per cui potrebbe esserci una cessione in Lega Pro, mentre Paolucci sta riflettendo e in questi giorni potrebbe firmare per la Ternana, la squadra che ha mosso i passi più concreti offrendogli un contratto triennale. Ieri è stato perfezionato il ritorno di Agostino Camigliano dall’Udinese, mentre dopo il 30 giugno verrà annunciato l’acquisto di Settembrini dalla Feralpisalò, con l’accordo già raggiunto nei giorni scorsi.

Ore 11.30 – (Gazzettino) Quali caratteristiche cerca nei giocatori? «Per vincere le partite e i campionati ci vogliono più attributi e gamba che talento, soprattutto in Lega Pro. Ci vuole coesione e voglia di vincere, il singolo deve essere a disposizione della squadra». […] Sul modulo di gioco. «Il mio marchio di fabbrica è il 4-3-1-2, però cambio sempre molto durante la gara». Di cosa ha bisogno l’attuale squadra per diventare quella che ha in testa? «Di mentalità e cattiveria. C’è comunque una buona base che va rinfrescata». […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) A distanza di nove stagioni torna ad allenare in Lega Pro. Cosa l’ha spinta a rimettersi in discussione? «Innanzitutto Padova è una piazza importante, e poi vado a sensazioni. Quando ho incontrato il presidente e il direttore mi sono trovato subito a mio agio. Più della categoria, contano le persone. Per me scendere in Lega Pro non è un arretramento, anzi a cinquanta anni avevo bisogno di ritrovare quegli stimoli che avevo in passato, anche quando ero partito dalla Promozione. Vorrei rifare a Padova ciò che ho fatto in altre piazze».

Ore 11.10 – (Gazzettino) […] «So che questa è una piazza con una grande passione, e so che voi giornalisti siete esigenti. Per ottenere i risultati che ci siamo prefissati bisogna fare tutti squadra e remare dalla stessa parte. Anche se ci vuole pazienza dato che oggi inizia un nuovo ciclo. Ciascun allenatore ha la sua filosofia, e io ho solo un’idea in testa: lavorare in campo il più possibile, e tirare fuori il meglio da ciascun giocatore. Non bisogna venire al campo per timbrare il cartellino, ma per migliorarsi e mettere un mattoncino giorno dopo giorno costruendo qualcosa che renda tutti orgogliosi. All’inizio ci sarà qualche problemino, perché il lavoro sarà faticoso. Ma sono convinto che ci toglieremo quelle soddisfazioni che ci siamo prefissati in due anni. E quando incontreremo delle difficoltà, le supereremo insieme».

Ore 11.00 – (Gazzettino) Niente rinnovo per Neto Pereira ed Emerson, che a fine mese termineranno la loro esperienza biancoscudata. La decisione non è ancora ufficiale, ma quasi certamente si va in questa direzione. E le parole di Zamuner sono state eloquenti. «Avere quattordici over in lista porterà a fare scelte dolorose dato che qualcuno deve rimanere fuori». Dei due brasiliani, e non solo, il diggì ha parlato nel summit di mercato ieri pomeriggio con Bisoli. Tra i giocatori sotto contratto non rientrano nei piani Berardocco e Alfageme, dato che il tecnico vuole un vertice basso strutturato in mezzo al campo, e una seconda punta rapida e abile nell’uno contro uno. Valutazioni in corso anche al centro della difesa, dove l’allenatore gradisce un elemento di stazza fisica imponente: uno tra Cappelletti, Sbraga e Russo potrebbe fare le valigie. Quanto alla possibilità di rivedere Favalli in biancoscudato (proposto un biennale con ingaggio ritoccato in alto), è tutto rimandato a domani dopo l’incontro di ieri mattina con Zamuner a Bologna.

Ore 10.50 – (Gazzettino) «Dateci un po’ di tempo e una mano perché stiamo lavorando per portare il Padova più in alto possibile, con investimenti importanti». Messa sul tavolo una carta pesante con la scelta di Bisoli, Roberto Bonetto chiama a raccolta la piazza, chiedendo sostegno, serenità e fiducia verso il nuovo corso. «Con un allenatore così spiega il presidente l’obiettivo non può che essere quello di un campionato da protagonisti sino in fondo. Ha spessore ed esperienza, il suo curriculum parla da sé. Con il direttore allestiranno una squadra in linea con i traguardi prefissati, con due o tre innesti per fare il salto di qualità». Poi Bonetto tocca altri elementi: «Vogliamo lavorare per la crescita della struttura societaria, intervenendo dove necessario e dando il massimo, ma per svoltare serve l’aiuto di tutti». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Per Simone Groppi, vice di Bisoli, si tratta di un ritorno alle origini. «Sono orgoglioso – commenta – di essere tornato in questa società in cui ho vissuto otto anni. Padova mi ha costruito come uomo e calciatore e ho fatto tutta la trafila delle giovanili, arrivando anche in prima squadra ma senza riuscire a esordire fino al ’95. Dopo il ritiro ho fatto sette- otto anni da secondo, con Bisoli si è sempre collaborato e conosco molto bene la sua visione di gioco e la sua organizzazione». Il nuovo preparatore atletico è Danilo Chiodi. «Sono stato cinque anni a Bellaria si racconta partendo dalla promozione e fino alla serie D; poi sono stato dieci anni a Rimini di cui sette con Acori con il doppio salto dalla C2 alla B, due a Cremona e tre a Cesena». In tutto questo tempo ha lavorato e legato con giocatori poi approdati a Padova: da Tasso a Mastronicola, passando per Rabito, Vantaggiato e Succi, fino a Favalli che a Cremona ha esordito a 16 anni. […]

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Il Padova punterà in alto, e lo dichiara sin dal primo giorno. Ma ciò non significa proporsi immediatamente come la squadra da battere. «Non prometto la vittoria del campionato, ma garantisco impegno e dedizione da parte dei giocatori. Mi piacerebbe ripetere le imprese di Cesena, ho visto il Padova nel finale di stagione e credo che, al di là di un organico buono, abbia bisogno di acquisire una mentalità: ci vorrà pazienza, ma voglio creare un’identità importante. Ho visto Padova da giocatore e da allenatore, so la passione che c’è qui e sono contento di trovare una piazza importante. Se remeremo tutti dalla stessa parte, ci potremo togliere belle soddisfazioni». […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Non mi era mai capitato, di solito ero io a raggiungere i miei interlocutori, invece stavolta ho capito subito che avevo a che fare con una società seria e con gran voglia di lavorare. A quel punto ho sperato di chiudere subito l’accordo e sono contento oggi di essere qui: dopo 9 anni tra Serie A e B, tornare in Serie C non è un passo indietro, se si parla del Padova». Un dettaglio, da ieri, è immediatamente evidente: a Padova è arrivato un mister supportato da regole ferree, di vita e di gioco. «Per vincere le partite ci vogliono gli attributi e la corsa, il talento conta poco», le sue parole. «Il Padova ha già una rosa importante a disposizione, ma con me il posto ce lo si deve conquistare tutti i giorni. Se vedo un ventenne che corre più di un giocatore forte e affermato, sarà il primo ad andare in campo la domenica: il bene della squadra sarà sempre più importante di quello del singolo». […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) La panchina del Padova nelle mani di un uomo di polso. Schiena dritta, voce ferma e idee chiare: così ieri mattina Pierpaolo Bisoli ha parlato per la prima volta da tecnico biancoscudato. Alla presentazione ufficiale, andata in scena nella sala-stampa dell’Euganeo poco dopo mezzogiorno, alla presenza di tutto lo stato maggiore del club, l’allenatore di Porretta Terme (Bologna) si è presentato con un elegante look nero, ma soprattutto con la propria “filosofia”. Chiara, decisa e inappellabile. […] «Sapete qual è stata la vera ragione per cui sono venuto qui?», il retroscena raccontato dallo stesso Bisoli. «Il fatto che Edoardo Bonetto e Zamuner, la settimana scorsa, si sono presentati nell’albergo di Lerici, in Liguria, dove stavo trascorrendo le vacanze. Si sono fatti 400 km solo per incontrarmi, e ascoltarli era il minimo».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Una full immersion che toccherà vari punti. Anzitutto la costruzione di una squadra di vertice. «La scelta di un allenatore di spessore e con questo curriculum parla chiaro: l’obiettivo è fare un campionato da protagonisti sino alla fine, oltre a lavorare per la crescita e la ristrutturazione del Padova». […] La stilettata finale è per il presidente del Matera, Saverio Columella, che aveva dichiarato di farsi “grasse risate” quando leggeva dell’interesse per il tecnico Auteri: «Che caduta di stile! Ma caro Columella, la classe non si compra al supermercato». Ieri Giorgio Zamuner ha incontrato Alessandro Favalli per proporgli il rinnovo del contratto. L’incontro non lo ha soddisfatto appieno e le parti si rivedranno domani: «O concludiamo subito o cambiamo strada», le parole del d.g. «Il giocatore sta pensando alla possibilità di avere una chiamata dalla B. Non è una questione economica, ma di ambizione». In settimana potrebbero esserci novità anche sul fronte dello staff medico.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La presentazione del nuovo tecnico Pierpaolo Bisoli ha segnato di fatto anche l’inizio ufficiale della stagione 2017/18 in casa biancoscudata. È Il primo anno della presidenza Bonetto, una responsabilità che il nuovo numero uno sembra avvertire non poco, come dimostra una conferenza-stampa in cui è apparso piuttosto teso, sciogliendosi soltanto a lungo andare e dopo aver ripetuto più volte un concetto che gli sta a cuore: «Noi stiamo facendo la nostra parte e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti», l’incipit del presidente. «Se Padova vuole svoltare e ritornare dove è consono che sia, tutti i componenti di questo ambiente devono fare squadra. I tifosi stiano tranquilli, i Bonetto quando si prendono degli impegni li portano sino in fondo. Dateci l’opportunità di lavorare sereni, poi saremo giudicati dai risultati. In questo mese mi dedicherò completamente al Padova».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Ho voluto cambiare il mio staff», la spiegazione di Bisoli, che sino all’anno scorso era stato affiancato sempre da Michele Tardioli e Riccardo Ragnacci, «e portare una ventata di novità che può far bene anche a me. Con Groppi avevo un rapporto consolidato, aveva allenato mio figlio Dimitri e tante volte l’avevo visto all’opera. Io sono uno pratico, più “da campo”, avevo bisogno di una persona come Simone, che portasse tecnologia ed entusiasmo. Con Chiodi, invece, avevo già lavorato due anni, ottenendo due promozioni: all’epoca lui era addetto al recupero degli infortunati, ma so come lavora e lui sa di cosa io ho bisogno».

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Una scarica di adrenalina. Uno staff nuovo di zecca. E tanta voglia di far bene, arrossendo un po’ quando dalla platea arriva un accostamento, magari un po’ forzato, con Nereo Rocco: «Facessi anche solo un terzo di quello che ha fatto lui, sarei l’uomo più felice del mondo». Pierpaolo Bisoli, nel suo primo giorno da allenatore del Padova, sfodera la sua arma migliore: la carica. Dicono di lui che le sue squadre giochino male, in realtà il suo primo Cesena era una squadra spettacolare, rapida e allo stesso tempo concreta. Insomma, quando riuscì nell’impresa del doppio salto dalla Lega Pro alla A in Romagna, Bisoli faceva stare in campo i suoi con il piglio dell’allenatore pragmatico e allo stesso tempo piacevole da vedere. […] «Non posso promettervi – sorride, rivolto ai giornalisti e ai tifosi – di vincere il campionato, ma posso promettervi che i giocatori usciranno stremati dal campo in ogni partita e dopo ogni allenamento. All’inizio magari ci saranno problemi perché con me si lavora tanto, soprattutto quando si deve fare la preparazione. Oggi parte un nuovo ciclo, sono sceso in Lega Pro in primis perché è una piazza importantissima e secondo perché mi fido molto delle sensazioni e con Bonetto e Zamuner mi sono subito sentito a mio agio. Per me scendere di categoria non è un problema, anzi sono convinto che mi possa servire. Io vorrei ripetere quanto fatto altrove, ma ci vuole pazienza perché i miei metodi di lavoro sono differenti da quelli di molti altri». Bisoli ha ricordato la sua attitudine a lanciare giovani («l’ho fatto anche lo scorso anno a Vicenza, con me se un ragazzo di 19 anni dimostra di meritare di giocare, non ho problemi a preferirlo a un big», è il suo credo), ha confermato di voler giocare col 4-3-1-2 («La voglia è quella di partire con questo modulo ma abituatevi ai cambiamenti, perché io ne faccio tanti, anche a partita in corso») e di non ammettere sgarri nella vita extracalcistica («Sono stato calciatore anch’io, capisco perfettamente quando qualcuno sgarra, perché dopo dieci minuti di allenamento è in fondo al gruppo e si autoesclude»), chiudendo con una battuta: «Non voglio ventiquattro preti, ma ai figli ci devo pensare già per conto mio e non ne voglio altri. Bisogna sapersi autogestire». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Nella giornata di ieri il direttore generale Giorgio Zamuner ha incontrato l’agente di Alessandro Favalli, ma non è stata raggiunta un’intesa e le parti si aggiorneranno domani. L’impressione è che la fumata nera sia una prospettiva concreta, tanto che si è fatto il nome di Renzetti come possibile cavallo di ritorno, senza tuttavia trovare conferme. In uscita, Tentardini piace a Monza e Fano mentre Dettori dovrebbe restare ed essere impiegato come mezzala. Sono stati compiuti passi in avanti per Iocolano, in odor di cessione da Alessandria ed è ancora una volta stato smentito l’interesse per Pascali, che lascerà Cittadella e che è stato citato in conferenza stampa da Bisoli, ma che la società non ha intenzione di tesserare. […]




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