Cittadella, Camigliano: “Ripetersi sarà difficile, ma non bisogna porsi limiti! E sono ansioso di mettermi alla prova…”

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«Quando sono sceso in Lega Pro, nella scorsa stagione, passata alla Juve Stabia, mi sono posto l’obiettivo di tornare il prima possibile tra i cadetti. E così, quando ho saputo che il Cittadella era interessato a me, non ci ho pensato due volte», risponde il quasi 23enne Agostino Camigliano, difensore centrale di Cologno Monzese. «Ringrazio il direttore Marchetti, che ha mostrato di credere in me. Non vedo l’ora di ricominciare per ripagarlo della fiducia». Cosa le viene in mente ripensando ai mesi della sua precedente esperienza al Tombolato?«Ho ancora l’amaro in bocca per quell’epilogo. Mi è rimasta, però, impressa la grande organizzazione del Cittadella. Chi non la conosce può pensare che sia una piccola società, ma, avendo girato molte squadre in questi anni, posso dire che di club del genere se ne trovano pochi. Ho buoni ricordi dei compagni rimasti e dello staff, c’è un clima molto familiare».

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«Ho seguito attentamente il cammino del Citta: ripetersi sarà difficile ma non bisogna porsi limiti».

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Marchetti dice che l’ha cercata perché, oltre ad essere fisicamente strutturato, lei è anche rapido, ideale per il gioco di Venturato. Conosce il tecnico?«L’ho incontrato prima di firmare, ma non posso dire di conoscerlo. Mi hanno parlato in tanti, però, del tipo di gioco che propone, in cui tutti vanno avanti e indietreggiano assieme. Sono ansioso di mettermi alla prova».

(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Più che un arrivo, si tratta di un ritorno. Agostino Camigliano passa al Cittadella a titolo definitivo – era in scadenza di contratto con l’Udinese – ripartendo da dove si era fermato un paio di stagioni fa.

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Quand’è nata l’occasione di tornare a Cittadella? «Qualche settimana fa, arrivo a titolo definitivo essendomi svincolato dall’Udinese». Camigliano non conosce ancora l’allenatore: «Ho incontrato Venturato in sede al momento della firma, mi hanno parlato del suo gioco, sempre propositivo. Non vedo l’ora di iniziare la preparazione». Camigliano, classe 1994, è un difensore centrale dal fisico importante, è alto 187 cm, ma è altrettanto veloce. Se si potesse descrivere? «E’ proprio quello che dicono di me, con le parole non mi piace parlare, spero di farmi valere in campo». Con lei saranno cinque i centrali difensivi, anche se Pascali è in scadenza: ci sarà competizione. «Non mi spaventa, anzi: è stimolante. E non dobbiamo dimenticare che prima di tutto viene la squadra». Il Cittadella è arrivato ai play off nel campionato appena conclusosi: «L’ho sempre seguito, non sarà facile ripetersi ma non bisogna porsi dei limiti, bensì puntare sempre al massimo».

(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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