Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) I problemi legati allo stadio Baracca, inadeguato ad ospitare la serie C, le difficoltà nel trovare un impianto provvisorio, individuato a poche ore dalla scadenza del termine nel Mecchia di Portogruaro, il sospiro di sollievo e la consapevolezza di poter guardare al futuro con serenità. «Siamo sulla strada giusta» ha affermato il presidente arancionero Stefano Serena, che risolti i problemi più spinosi ha consentito ad ogni parte dell’organico di poter concentrarsi unicamente sulla prossima stagione. Il mercato continua a muoversi, la sede del ritiro è stata scelta, la rosa prende forma ogni giorno che passa, dando fiducia ad un ambiente carico e pronto ad affrontare le sfide che verranno. Anche stavolta ci si dovrà spostare da Mestre, ma Serena invita i sostenitori a fare quadrato attorno alla squadra chiedendo di restare al fianco degli arancioneri. […]
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Normale che andasse così. La remota, a oggi remotissima ipotesi, che Simone Iocolano possa tornare a Bassano ha agitato i sonni e i sogni dei supporter giallorossi. Ma per adesso illudersi è un esercizio inutile. Perché è vero che qui hanno preso informazioni sulla situazione di Ioco, che in Piemonte danno in rotta con l’Alessandria, tuttavia ci sono altre squadre che sono nettamente più avanti nei lavori per approdare a al ricciolone di Rivoli.Tra queste ce ne sono due che stanno muovendosi concretamente per arrivare al giocatore. Si tratta del Padova che col general manager Zamuner ha già incontrato l’agente del ragazzo e altrettanto farà questa settimana per sferrare l’attacco decisivo, mentre l’altra è il Trapani che, come i biancoscudati, punta senza mezzi termini a ritornare immediatamente in B e necessita di interpreti di primissima fascia come Ioco. I siciliani sono un passo indietro rispetto al Padova poiché l’avvicendamento sulla poltrona di diesse (Magalini si è dimesso improvvisamente per motivi personali ed è stato richiamato Fabrizio Salvatori) ha tardato le operazioni ma per loro Iocolano rimane un obiettivo sensibile.
Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Otto figurine a farla grossa per finire la collezione. Al 26 di giugno Bassano si accorge di non avere neppure troppa fretta di chiudere il prossimo roster. Sono più gli elementi già arruolati infatti, che quelli da firmare. […] DIFENSORI. Al centro Bassano se la passa benone: capitan Bizzotto e Pasini con un portiere di qualità a copertura sono due certezze. E come rincalzi i rientranti Barison e Bonetto danno ampie garanzie. In più c’è Trainotti, che ha utilizzato questi mesi per completare l’ambientamento e recuperare il ritmo gara dopo l’infortunio dei tempi del Mantova. […] CENTROCAMPISTI. Le certezze sono Nicolò Bianchi e Gianluca Laurenti. Poi ci sono gli esterni jolly, da Mattia Minesso ad Alberto Tronco, oppure il ruggente mediano di prospettiva Trento, di rientro dalla felice esperienza a Feltre in D. Nella zona nevralgica c’è parecchio da mettere mano: va designato l’erede di Proietti in regia. Si tratta di chiamate cruciali nell’assemblaggio del Bassano che sarà. Poi occorreranno rincalzi opportuni. ATTACCANTI. Qui volendo Magi non è in pensiero: c’è Ciccio Grandolfo, il capocannoniere giallorosso dello scorso torneo con 11 reti nonostante oltre due mesi trascorsi in infermeria, c’è il partner offensivo Michael Fabbro, che ha tutto per incrementare la sua produzione sottoporta, trasformandosi da punta con 6 gol attuali nel carniere a pistolero in grado di accarezzare la doppia cifra. Ormai a 21 anni, il furlano studia per diventare grande. Primo cambio d’area c’è il Toro Maistrello, un altro che possiede tutti i mezzi per imporsi ma che a 24 anni compiuti l’altro giorno deve andare dentro con inaudita cattiveria, facendo valere fisico e stazza nonché doti di palleggio non disprezzabili per uno della sua taglia. Chiaro che non è un modello di rapidità, ma un metro e 90 e spiccioli e oltre 85 kg di peso vanno sfruttati sulla potenza e in quota, non sullo stretto. In più c’è quel saltapicchio di Ardit Gashi che può sbocciare del tutto dopo le fiammate e le sfuriate per cui è stato applaudito a scena aperta dalla gente del Mercante nell’ultimo scorcio di stagione. Un laterale d’attacco di fascia alta delineerebbe la prima linea, tenuto conto che Minesso e Tronco possono viaggiare indistintamente tra zona centrale e batteria d’assalto nel 4-3-3. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Tre o quattro società sono a forte rischio iscrizione». La rivelazione, fatta alla Gazzetta dello Sport, è di Gabriele Gravina. Il presidente non fa nomi e nemmeno esclude che altri sodalizi possano trovarsi in difficoltà. Il ventaglio però è noto e comprende Como, Mantova, Catanzaro, Messina, Akragas, Fondi, Maceratese e le due retrocesse dalla B Trapani e Vicenza (quest’ultimo però avrebbe trovato in extremis i soldi per proseguire l’attività). Evidentemente il presidente della Lega Pro conosce la situazione delle sue affiliate. […] Non è detto che rimarrà la suddivisione dei tre raggruppamenti adottata la passata stagione: centronordoccidentale (girone A), centronordorientale (girone B) e meridionale (girone C). «Cercheremo anticipa Gravina – di comporre tre gironi equilibrati come in questa stagione». Il presidente, dopo essersi definito la scorsa settimana orgoglioso della formula della passata stagione con il pass concesso a ben 27 formazioni più la vincente della Coppa Italia e con semifinali e finali in gara unica concentrate a Firenze, sede della Lega Pro, ora fa un passo indietro. «Credo afferma infatti – che vada salvaguardato di più il piazzamento in classifica al termine della stagione regolare. Dobbiamo ragionare su varie cose. In campo neutro aggiunge – forse potremo fare soltanto la finale. E non so conclude – se la faremo ancora a Firenze». Un Franchi semideserto in diretta tv nelle semifinali e, tutto sommato anche nella finale, oltre ad aver privato gran parte dei tifosi della gioia di assistere alle sfide dal vivo, non è certo stato uno spot per la Lega Pro.
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il destino di Rachid Arma, l’assalto delle big alla gioielleria neroverde, le mosse in entrata per costruire una squadra in grado di continuare a camminare sul sentiero tracciato da Bruno Tedino, oggi nuovo allenatore del Palermo. Ma anche e soprattutto la firma di Leonardo Colucci, nuovo allenatore neroverde, prevista per oggi. Inizia stamattina una settimana cruciale per il futuro del Pordenone. Perché è vero che da qui al ritiro di Arta Terme mancano ancora lunghe settimane, ma lo è altrettanto il fatto che quest’anno Mauro e Matteo Lovisa vogliano allestire la rosa in anticipo rispetto alle scorse due stagioni. Nell’estate 2015 il Ramarro era da rifondare: retrocesso e ripescato, costruì la squadra in agosto; l’anno scorso invece si è assistito alla partenza di molti elementi reduci dalla semifinale contro il Pisa e si è dovuti tornare sul mercato in modo prepotente. L’oggi racconta un’altra storia: ci sono contratti biennali da rispettare e solo alcune situazioni sulle quali intervenire. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) È stata una settimana intensa quella appena trascorsa in casa Pordenone. Molti gli eventi che si sono verificati, tanto che vale la pena riassumerli. Il primo atto lunedì scorso, quando Bruno Tedino chiede alla famiglia Lovisa di andare a colloquio con il Palermo e quindi di essere liberato per poter accettare l’offerta avanzata dall’ex presidente Maurizio Zamparini. Il giorno successivo il passo verso i rosanero: l’imprenditore di Aiello afferma che il trainer dei neroverdi «allenerà il Palermo», dopo che Tedino ha avuto il via libera da parte del Pordenone per firmare con i siciliani un contratto biennale (con opzione per i due successivi). Assieme a Tedino sull’isola sbarcano dai ramarri il suo vice, Carlo Marchetto, il preparatore dei portieri Paolo Lenisa e il difensore Andrea Ingegneri (che firmerà poi un quadriennale). Lo stesso giorno la famiglia Lovisa incontra Cristian Stellini, trainer della Primavera del Genoa ed ex componente dello staff di Antonio Conte: sembra tutto fatto, ma la mattina successiva il rossoblù declina l’offerta. Vorrebbe portare il suo preparatore atletico nello staff, ma i ramarri dicono no. Stellini va così ad Alessandria (sempre in C) e il Pordenone vira su Leonardo Colucci, ex Reggiana. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) È tutto pronto. Dovrebbe cominciare oggi – salvo sorprese – l’era di Leonardo Colucci al Pordenone. Il tecnico di Cerignola è infatti atteso per la firma del contratto che lo legherà per i prossimi due anni al club neroverde. Sarà lui il successore di Bruno Tedino, che la scorsa settimana è stato ufficializzato come nuovo trainer del Palermo in serie B. Colucci porterà con sé il suo vice, Gianni Migliorini, mentre il resto dello staff sarà composto da persone già sotto contratto con la società. Balla soltanto la posizione di preparatore dei portieri, che sarà definita nei prossimi giorni e che vede il bolognese ed ex numero uno dei ramarri Gianni Careri in vantaggio. […] La settimana che si apre sarà inoltre importante per quanto riguarda i giocatori: il primo passo è stato fatto con il rinnovo di Stefani, che segue quello di Berrettoni. Si definiranno le posizioni di De Agostini (in scadenza, ma c’è la volontà di proseguire), Cattaneo, Burrai (da prolungare o eventualmente lasciare andare) e degli altri. In uscita ci sono Tomei, Pellegrini, Arma, Pietribiasi (che hanno scadenza nel 2018). Con Semenzato si deve trovare una soluzione visto che il terzino ha rifiutato la proposta della società, mentre Suciu è richiesto dal Palermo (come Burrai), Misuraca e Buratto sembrano poter rimanere. Rientrano alle rispettive società i giocatori in prestito (Parodi, Zappa, Bulevardi, Padovan), mentre sono da valutare Martignago e Marchi, entrambi in scadenza come D’Arsiè che però non rimarrà. Rientra dal prestito alla Lucchese Raffini, che ha ancora due anni di contratto come Gerbaudo. In entrata oggi è previsto l’incontro tra il procuratore Nicola Locatelli e la società per il centravanti Federico Gerardi.
Ore 17.00 – (Giornale di Vicenza) Per settimane si è parlato solo di sopravvivenza del Vicenza, che adesso si ricominci a pensare alla squadra e a chi dovrà guidarla è un altro segnale nella direzione dell’uscita dal tunnel. Ma anche qui bisogna correre, perché le ben note vicende societarie hanno provocato un ritardo che si deve recuperare. Il progetto tecnico diventa una priorità alla quale dedicarsi insieme, soci di Vi.Fin. e futuri azionisti di maggioranza di Boreas. Non a caso ieri è stata una giornata intensa su questo fronte per l’avvocato Gian Luigi Polato, socio di Vi.Fin. e consigliere del Vicenza, impegnato a lavorare ma sempre d’intesa con l’ingegner Francesco Pioppi, delegato di Boreas. In pratica siamo ai primi passi del progetto tecnico per la stagione 2017-18, ma cosa prevede in concreto? Lo stesso Polato comincia fa chiarezza sul punto. «Il progetto – dice – prevede l’azzeramento con il passato nella costruzione di una squadra con giocatori che nulla abbiano a che vedere con un campionato che purtroppo non ci appartiene più come la serie B. Altri giocatori dunque rispetto a quelli che nella scorsa stagione, a parte alcuni, non hanno fra l’altro risposto alle aspettative e all’investimento effettuato su di loro». Concetto chiaro, si vuole voltare pagina per una serie di valutazioni non solo tecniche, ma anche di carattere economico, come spiega ancora l’avvocato Polato. «Si tratta – sottolinea – di ottimizzare il rapporto tra entrate e uscite, tenuto conto del fatto che la discesa di categoria comporta anche una svalutazione nel valore dei calciatori in rosa e che tra l’altro alcuni di loro hanno ingaggi parametrati alla B e quindi fuori portata nella gestione che ci vedrà impegnati l’anno prossimo in Lega Pro». […]
Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) […] In questo momento i giocatori sotto contratto nel Vicenza sono davvero pochi, una quindicina in tutto, e praticamente nessuno di loro può essere considerato inamovibile, anzi. Si prenda ad esempio un calciatore come Salvatore D’Elia: è chiaro che non è destinato a rimanere in serie C, per questioni economiche e motivazionali. Ma lo stesso si potrebbe dire di Fabinho, così come sono da considerare probabilmente con le valigie in mano altri tre giocatori importanti nel campionato scorso, Francesco Urso, Andrea Esposito e il capitano Stefano Giacomelli: in particolare per l’attaccante umbro, l’impressione è che le pesanti contestazioni personali seguite al derby di Verona abbiano segnato una frattura difficilmente conciliabile con la piazza. Peraltro tutti e tre hanno il contratto in scadenza nel 2018, quindi questa è l’ultima finestra di mercato in cui la società biancorossa può tentare di ottenere un tornaconto economico da un’eventuale cessione. Scadrà nel 2018 anche il contratto di Nicholas Siega, che tuttavia, dopo un stagione condizionata dal gravissimo infortunio muscolare, potrebbe anche vedere nella permanenza in biancorosso una bella occasione di ripartenza personale: saranno dello stesso avviso la nuova proprietà e dirigenza biancorosse? […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Lavori al Penzo con il vento in poppa, tutto tace invece dal Comune sul Taliercio. Notizie agrodolci per il Venezia sul fronte impianti, con le buone nuove riguardanti lo stadio Penzo dove procede senza intoppi l’adeguamento in vista del ritorno in serie B. A Sant’Elena, infatti, nei giorni scorsi sono stati consegnati anche i tornelli proprio questo risulterà l’intervento più evidente i cui lavori di posa agli ingressi dei vari settori sono già ben avviati. Al contrario il Venezia anche ieri ha confermato di non aver avuto alcuna novità dal Comune a proposito della pubblicazione del bando per la gestione del complesso sportivo di via Vendramin. Venerdì prossimo, 30 giugno, scadranno i dodici mesi di proroga concessi dall’amministrazione al club arancioneroverde del presidente Joe Tacopina, intenzionato ad investire sul Taliercio per migliorare campi, palestra e spogliatoi, come richiesto esplicitamente a più riprese anche dal tecnico Pippo Inzaghi per poter lavorare come si deve in serie B. […]
Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La stagione è terminata un mese fa ma le sue vacanze sono iniziate da appena un paio di giorni, una volta conclusi gli impegni scolastici dei figli. Evans Soligo si gode meritatamente il mare di Rimini e la famiglia seppur con il groppo in gola dovuto all’incertezza sulla sua permanenza o meno nel Venezia in serie B. «Di sicuro un anno fa di questi tempi ero più tranquillo, però si sa, il calcio è fatto anche di momenti d’incertezza come quello in cui mi trovo oggi – non perde il sorriso il 38enne capitano lagunare -. Venerdì scorso mi sono incontrato con il ds Perinetti che mi ha ribadito la situazione, sono in stand by e devo avere pazienza aspettando come si evolverà il mercato del club». I dubbi sulla conferma del centrocampista di Marghera (in scadenza di contratto il 30 giugno) sono legati alle valutazioni tecniche di mister Inzaghi alla luce del tetto di 18 over (i giocatori nati prima del 1996) imposto dal regolamento a tutte le rose del campionato cadetto. Un aiuto a Soligo come si sa potrebbe arrivare da Cernuto, se il difensore siciliano (classe ’92 fresco di prolungamento biennale di contratto) dovesse ottenere il riconoscimento di giocatore bandiera anche in serie B, uscendo così dalla lista degli over. […]
Ore 15.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «L’accostamento Inzaghi-Nazionale albanese? Io di questa cosa non ne so nulla». A questo telegrafico commento dello storico procuratore di Pippo Inzaghi, Tullio Tinti, si aggiunge quello di Giorgio Perinetti «Io sono convinto che non ci andrà» non prima di aver ribadito di non esser mai stato informato di questa ipotesi dall’allenatore del Venezia. Tuttavia il continuo rincorrersi di voci sul futuro di mister Inzaghi non piace granché al ds lagunare, il quale nelle scorse settimane aveva ufficializzato assieme al presidente Joe Tacopina che Inzaghi onorerà il contratto che già lo lega al Venezia (con tanto di premio in caso di salvezza) per la prossima stagione. «Stiamo lavorando per la serie B secondo le indicazioni che ci siamo dati, io alle voci non presto grande attenzione però è anche vero che una volta uscite Inzaghi dovrebbe smentirle la stoccata di Perinetti . Non so se la Federazione albanese andrà da lui a Formentera né se saprebbe esaudire le sue richieste. A prescindere da questo non è che si può aspettare all’infinito. Tra oggi e domani conto di riparlare con Inzaghi». […] «Siamo contenti della sua permanenza perché abbiamo visto quanto Moreo, preso con un ingaggio basso, sia cresciuto e sia stato importante per la promozione in serie B. Per il resto prosegue Perinetti stiamo ricevendo molte richieste da Alessandria, Padova, Pordenone e Sambenedettese, normale considerato il rendimento avuto dai nostri bravi giocatori». […]
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Il presidente Joe Tacopina farà ritorno a Venezia per il raduno della squadra, che dovrebbe essere il 6 o 7 luglio. Sabato 8 luglio staff tecnico e giocatori raggiungeranno Sappada, in provincia di Belluno, per la prima parte del ritiro precampionato, interrotto per la trasferta negli Stati Uniti. Il Venezia volerà oltre oceano il 16 luglio, due giorni dopo affronterà in amichevole il Detroit City Fc al Keyworth Stadium di Hamtramck (ore 19. 30 locali). Al ritorno in Italia il Venezia salirà nuovamente nel ritiro di Sappada, gli arancioneroverdi alloggeranno all’Hotel Valgioconda, in Borgata Fontana. La seconda parte del ritiro a Sappada durerà dal 23 luglio al 4 agosto. Due giorni dopo il Venezia esordirà nel secondo turno della Coppa Italia Tim. Amichevoli. Sono finora 4 le amichevoli fissate, oltre al Detroit City: il Venezia nella prima fase del ritiro a Sappada affronterà venerdì 14 luglio la Rappresentativa locale, al rientro dagli States, test mercoledì 26 luglio contro l’Union Feltre, squadra di Serie D, sabato 29 luglio partita in famiglia, anche se potrebbe essere sostituita da un avversario, chiusura mercoledì 2 agosto contro il Cjarlins Muzane, squadra del campionato di Eccellenza friulana. […]
Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) Stefano Moreo è un giocatore del Venezia. Scoccata la mezzanotte, senza che la Virtus Entella presentasse il contro riscatto per l’attaccante milanese, la pratica si è definita. Anche se non c’erano dubbi su come sarebbe terminata la vicenda. Oggi o domani sarà definita anche con la Lega la posizione di Moreo, che va ad aggiungersi a Geijo, Marsura e Fabiano nel reparto degli attaccanti, mentre Ferrari, Tortori e Caccavallo sono nella lista dei partenti. Sul fronte mercato settimana decisiva per gli annunci degli under del portiere Emil Audero dalla Juventus, del centrocampista Mattia Vitale dalla Juventus e dell’attaccante sloveno Jan Mlakar dalla Fiorentina. Per quanto riguarda l’attacco sotto osservazione Pablo Granoche, 12 reti in 35 presenze con lo Spezia nella passata stagione, e Gianmarco Zigoni (Spal), 33 reti in due stagioni e mezza con la Spal con cui ha effettuato il doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A. La Sambenedettese vorrebbe Alessandro Malomo, sondaggio anche dell’Alessandria per Davide Facchin. […]
Ore 14.10 – (Gazzettino) «Anche se non è nel nostro stile fare proclami, e forse può sembrare anche avventato visto che siamo solo a giugno, sono convinto che possiamo disputare una stagione di alto livello. Sicuramente aspiriamo ad un campionato diverso rispetto a quello da poco concluso, terminato comunque in posizione onorevole». Parole e musica del presidente dell’Este Renzo Lucchiari, confermate anche dal suo vice, Stefano Marchetti, entrambi solitamente poco inclini alle sparate. Cosa c’è, dunque, alla base della baldanza mostrata dalla dirigenza atestina? Una buona dose di conforto viene sicuramente dalla certezza di aver confermato un nucleo forte di giocatori, a partire dalla difesa che sarà quasi la stessa dell’ultimo torneo. L’unico nuovo tassello sarà un centrale che sostituirà Nicolò Montin, passato al San Donà in Eccellenza e che, per motivi di regolamento, sarà probabilmente un under, classe ’98. Praticamente fatto anche il centrocampo, con Edoardo Faggin che sarà affiancato dagli esperti Stefano Pozza e Luca Viviani, primi acquisti del mercato estivo. Solo punti di domanda, invece, dalla cintola in su. Ma proprio per l’attacco in via Monte Cero hanno promesso gli investimenti più consistenti, che già nelle prossime ore dovrebbero concretizzarsi con le firme di due elementi che inducono all’ottimismo la dirigenza. Grande riserbo sui nomi, anche per evitare intromissioni di squadre concorrenti, ma nessuna smentita su quelli circolati nei giorni scorsi, ovvero Damien Florian che dal Renate vorrebbe avvicinarsi a casa (abita proprio a Este) e Paolo Carbonaro, in uscita dall’Altovicentino. Oltre a loro, pare essere emerso un interesse per Gianluca Stiso, trequartista del Fontanafredda (Eccellenza friulana), con le antenne ben tese anche verso la Lombardia, dove le difficili situazioni di molte società, tra cui Como e Mantova, potrebbero liberare alcuni bocconi appetibili.
Ore 13.50 – (Gazzettino) Manca l’ufficialità, ma l’accordo tra le parti è stato già raggiunto. Stiamo parlando dell’imminente approdo al Campodarsego di Edoardo Picozzi, laterale di fascia mancina classe 1998 proveniente dalla Primavera della Spal. La fumata bianca arriverà non appena sarà possibile dal punto di vista federale, ma appare tutto fatto: c’è l’intesa tra i due club, come anche tra i biancorossi e il giocatore. Quanto alle caratteristiche tecniche di Picozzi, è stato impiegato nelle sue precedenti esperienze come esterno sulla corsia sinistra, agendo sia come quinto di centrocampo e sia come terzino arretrato. Calcisticamente è cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, prima di passare per una stagione nel 2014 negli squadra degli allievi nazionali della Lazio. Riscattato nel giugno 2015 dai nerazzurri e aggregato alla formazione Berretti allenata da Salvatore Cerrone (la seconda squadra del vivaio nerazzurro), un anno fa è stato prelevato a titolo definitivo dalla Spal. Con gli estensi nell’ultima stagione ha collezionato ventiquattro presenze nel campionato Primavera, partecipando anche al Torneo di Viareggio chiuso ai quarti di finale nella sfida persa con l’Empoli allenato dall’ex tecnico biancoscudato Dal Canto. Di sicuro si tratta di un fuoriquota di lusso per il campionato nazionale dilettanti, e l’operazione è stata imbastita in virtù degli ottimi rapporti che intercorrono tra il direttore generale Attilio Gementi e il direttore sportivo spallino Davide Vagnati. […] Intanto, mancano tre settimane all’inizio della preparazione agli ordini del nuovo allenatore Gianfranco Fonti. Si comincia lunedì 17 luglio, e due giorni più tardi è già in programma la prima amichevole di lusso proprio con la Spal a Tarvisio. La sede del ritiro dei padovani sarà sempre in Friuli, per la precisione a Paluzza. E mercoledì 26 è in programma un altro test con il Pordenone.
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Manca poco meno di un mese all’inizio dei raduni delle tre squadre padovane di Serie D, Campodarsego, Este e Abano, che stanno cercando di allestire rose competitive in vista della stagione 2017-2018. Il Campodarsego, che punta dritto al vertice, si è già assicurato almeno diverse pedine per ruolo mentre l’Este è partito dalla regia. Lavora sottotraccia, invece, l’entourage aponense, che mantiene il massimo riserbo sugli obbiettivi. Campodarsego. Josè Colman Castro, Omar Leonarduzzi, Christian Beccaro, Matteo Marcolini, Mehdi Kabine. Il “Campo”, manco a dirlo, ha messo a segno veri e propri “colpi” per anticipare le dirette pretendenti. […] E non solo: è in dirittura d’arrivo la trattativa per portare a casa Edoardo Picozzi, terzino sinistro 19enne, cresciuto nelle giovanili di Inter, Lazio e Spal. Con il club ferrarese c’è già l’accordo di massima, così come con il procuratore dell’esterno. Inoltre, prenderà parte al ritiro – che avrà inizio il 17 luglio – anche un portiere, sempre “under” (18 anni): si tratta di Carlos Vinicius Pirana, brasiliano proveniente dal vivaio del Palmeiras. «[…] Este. Sono attesi per oggi e domani gli annunci dei nuovi attaccanti a disposizione di mister Michele Florindo. Paolo Carbonaro e Damien Florian sono i nomi che circolano ormai da settimane, ma la società di via Monte Cero ha promesso qualche sorpresa. […] Abano. La stagione dei neroverdi, dopo la rivoluzione estiva, inizierà il 24 luglio (prima settimana a seduta doppia) agli impianti di Selvazzano agli ordini di mister Franco Gabrieli. Il tecnico romano sta lavorando fianco a fianco con Massimo Albieri e Fabio Moro per portare a casa giocatori funzionali al budget (ridimensionato dopo l’ottima gestione Maniero-Tiozzo, approdati al Matelica) e alle idee tattiche dell’ex Padova. «Per ora non c’è ancora nulla di concreto, ma siamo vicini ad alcuni giocatori», afferma Gabrieli. «Ripartiremo dai ragazzi che hanno ben figurato nella passata stagione. Hanno 18-19 anni, ma già due stagioni da titolari in Serie D. A loro affiancheremo altrettanti “giovani”, perché, a mio parere, è sbagliato considerare “vecchi” calciatori di appena 25 anni per una questione di regolamento». […]
Ore 12.50 – PIERPAOLO BISOLI: “Sono molto felice di essere qua oggi, per me venire a Padova era un’opportunità importante e speravo di chiudere l’accordo! Questa è una piazza importantissima, e so che voi siete esigenti ma remando tutti dalla stessa parte otterremo i risultati sperati! Abbiamo degli obiettivi, e ho un’idea: agli allenamenti non bisogna venire per timbrare il cartellino, ma per onorare il proprio lavoro e la gloriosa maglia che si indossa! All’inizio il lavoro sarà duro, vedrete… Lo staff? L’ho cambiato completamente, col mister Groppi avevamo un rapporto consolidato di vecchia data e avevo bisogno di qualcuno che portasse tecnologia ed entusiasmo! Col preparatore atletico Chiodi ho già lavorato per due anni conquistando due promozioni, e questo cambiamento di staff gioverà anche a me… Ripetere quanto ho fatto a Cesena? Non posso promettervi di vincere il campionato, ma posso promettervi che i giocatori usciranno stremati dal campo in ogni partita ed allenamento, questo lo posso assicurare! Oggi parte un nuovo ciclo… Sono sceso in Lega Pro in primis perché è una piazza importantissima, e secondo perché mi fido molto delle sensazioni e con Bonetto e Zamuner mi sono subito sentito a mio agio! Per me scendere di categoria non è un problema, anzi sono convinto che mi possa servire… Io vorrei ripetere quanto fatto altrove, ma ci vuole pazienza perché i miei metodi di lavoro sono differenti da quelli di molti altri… Per vincere le partite ci vogliono più attributi, gamba e carattere che talento, ne sono convinto! Io ho visto la rosa del Padova ed è importante, ma chi rimane qua deve sapere che deve sudarsi e guadagnarsi il posto dal martedì perché in campo ci vanno i giocatori, non le carte d’identità… Se un ragazzo del ’98 fa meglio di uno esperto per me gioca il ragazzo del ’98! Il bene del Padova è più importante di quello del singolo giocatore… Controllare i giocatori fuori dal campo? Ho già due figli a casa, non voglio averne altri 24 qua… Anche perché tanto me ne accorgo in campo se fanno la “bella vita”. E comunque ci sono delle regole date dalla società che vanno rispettate. Non posso pretendere di avere 24 preti, ma chi vuol vivacchiare con me ha sbagliato. Anzi, chi vuole farlo chieda subito la cessione a Zamuner! Il modulo? Parto dal 4-3-1-2, ma ve lo dico subito: abituatevi ai cambiamenti. Di cosa ha bisogno questa squadra? Di mentalità e cattiveria, perché quella dell’anno scorso era una bella squadra. Bisogna capire che si può vincere giocando anche male, perché i campionati si possono vincere anche non essendo per forza belli da vedere. Cosa mi ha dato il ‘la’ per venire a Padova? Perché Zamuner ed Edoardo Bonetto si sono fatti 400 chilometri per raggiungermi a Lerici dov’ero in vacanza per parlare con me, e lì ho capito che questa società vuole fare le cose sul serio. Ma con pazienza, per questo mi hanno dato due anni… Madonna? È confermatissimo. Io farò pochi allenamenti a porte chiuse! E lavorerò 24 ore per il Padova…”.
Ore 12.45 – GIORGIO ZAMUNER: “Do il benvenuto al mister, è un allenatore importante che ha sin da subito sposato il nostro progetto. È il primo passo per coltivare le ambizioni della società e della piazza. Favalli? L’ho visto stamattina, ci incontriamo ancora mercoledì insieme al procuratore e decidiamo se continuare su questa strada o se cambiarla. Ottimista? No, realista. Lui ha l’ambizione di giocare in serie B, ma noi non possiamo aspettare oltre a mercoledì…”.
Ore 12.40 – ROBERTO BONETTO: “Bisoli? Il curriculum è la riprova che abbiamo scelto un allenatore importante. Gli obiettivi? La scelta di un allenatore di prim’ordine parla da sé, vogliamo fare meglio dell’anno scorso. Colgo l’occasione per fare l’in bocca al lupo a Sergio Giordani, spero che possa esservi vicino come lo è stato Bitonci, quindi grazie Massimo e benvenuto Sergio. E i tifosi stiano tranquilli, perché vogliamo riportare il Padova in alto! Se vogliamo iniziare a scrivere e a parlare di serie B in questa stanza dobbiamo essere tutti uniti… Dateci una mano! Lo Store Biancoscudato? A breve apriremo questo punto vendita, abbiamo chiuso un accordo venerdì per un negozio in pieno centro storico. Ho letto delle cose brutte dette dal presidente del Matera, è stata una caduta di classe e stile ma la classe e lo stile non si comprano al supermercato”
Ore 12.10 – (Gazzettino) Stefano Marchetti gioca d’anticipo. Seguendo la strategia degli ultimi anni, che ha sempre portato buoni frutti, il diggì granata intende restituire a Roberto Venturato un Cittadella già plasmato per il 23 luglio, giorno di inizio ritiro a Lavarone. Il calciomercato aprirà ufficialmente soltanto tra una settimana, però Marchetti non perde tempo: lui gli obiettivi da seguire e raggiungere li ha bene chiari in testa e sul suo taccuino, e all’apertura delle liste intende depositare i contratti già confezionati. Niente rincorse, nessuna attesa. «Io non posso aspettare quello che decideranno le altre società, anche se magari possono avere quel giocatore che mi interessa: il Cittadella deve invece cominciare la preparazione con la squadra quasi fatta, sicuramente con un’ossatura e un’identità ben precisa», spiega il direttore generale. Che prosegue: «Chi arriverà a Cittadella sarà una prima scelta, un giocatore funzionale, per caratteristiche, al gioco di Venturato». […] Analizzando reparto per reparto, in difesa il Cittadella ha preso Pezzi, in settimana sarà la volta di Camigliano. Poi? «Prenderò due mezzali, in attacco siamo a posto con i quattro che abbiamo». Manca un trequartista da affiancare a Chiaretti: ci sarebbe già in casa, Antimo Iunco, che Stefano Marchetti ha ripreso a gennaio dimostrando tutta la stima verso il giocatore, il problema è farlo rientrare tra i diciotto. Forse il dilemma sarà risolto più avanti. «Andrò in ritiro a Lavarone con la squadra fatta, magari la ciliegina sulla torta, l’innesto di qualche giovane, potrà avvenire più in là», tiene a ribadire il diggì. […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, qualcuno dice che il prossimo, più che un campionato di Serie B, sarà una sorta di A/2, visto il lotto delle partecipanti. Lo crede anche lei?«L’impressione è quella», concorda il tecnico del Cittadella dalla sua casa di Cremona, dove sta trascorrendo assieme alla famiglia gli ultimi giorni in Val Padana prima di spostarsi da giovedì a Stintino, lembo di terra sarda proteso verso l’Asinara, dove abitualmente passa le vacanze. «Non lo dico solo riferendomi alle tre squadre scese dalla Serie A, Empoli, Pescara e Palermo, ma anche a quelle salite dalla Lega Pro, Foggia, Cremonese, Venezia e Parma, tutte realtà con alle spalle piazze che hanno tradizione, possibilità di investire e tifoserie importanti. Il livello del prossimo campionato sarà più alto di quello scorso». E il Citta in questo quadro come s’inserisce?«Il Citta è una realtà anomala in questo contesto. Ha possibilità economiche minori ma conta su una proprietà solida, grazie alla famiglia Gabrielli, e su un direttore come Marchetti, che ha qualità da Serie A e non a caso ha ricevuto offerte dalla categoria maggiore. Questa è già di per sé una base importante, a cui aggiungere entusiasmo e umiltà. Dovremo essere bravi a ripartire da zero dopo una splendida stagione, senza lanciare proclami, che non servono a nulla, e consapevoli che il primo risultato da raggiungere sarà il mantenimento della categoria». Intanto è già arrivato il primo rinforzo ufficiale per la difesa, Pezzi, specialista in promozioni, reduce da tre stagioni a Benevento. «Non lo conosco personalmente, ma sotto l’aspetto tecnico sarà sicuramente un elemento prezioso, anche per la sua duttilità, molto utile in una stagione lunga come quella di B: può giocare da esterno basso sia a destra che a sinistra e, all’occorrenza, potrà essere impiegato come difensore centrale». Altre due pedine annunciate: Camigliano e Settembrini.«Mi chiedete di parlare di giocatori che non sono ancora innesti ufficiali… Dico solo che abbiamo cercato di individuare elementi che, oltre ad essere validi, si possano inserire nel nostro contesto, aiutandoci a crescere». […]
Ore 11.20 – (Gazzettino, editoriale di Claudio Malagoli dal titolo “La ‘missione’ del nuovo allenatore”) Quanto incide un allenatore sui risultati della sua squadra? Il dibattito è più che mai aperto: c’è chi dice un 10 per cento, chi si spinge al 15 o anche al 20, chi addirittura oltre. Di sicuro rappresenta un valore aggiunto, nel bene e nel male. […] Da Bisoli, che oggi si appresta a cominciare la sua avventura al timone del Padova, è giusto pretendere di più nelle scelte, nell’approccio e nell’interpretazione delle partite, puntando su quell’aspetto umano e psicologico che nelle fasi decisive della scorsa stagione si è rivelato inadeguato. La forza del Padova dovrà essere quella di essere squadra sempre, nei momenti belli e in quelli difficili. Il tutto al prezzo di una quotidiana fatica che rafforzi la credibilità tecnica e soprattutto la solidità morale del gruppo. Altrimenti la svolta resterebbe senza direzione.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Oltre al trequartista, il Padova, relativamente ai fuoriquota, è alla ricerca di una seconda punta, di un elemento fisicamente prestante da far giocare davanti alla difesa e di un centrale del pacchetto arretrato adatto al modulo con i quattro dietro, ma per raggiungere tali obiettivi ci sarà anche da sfoltire la rosa, alla luce dei nuovi regolamenti che prevedono al massimo 14 over. Per questo motivo non verranno rinnovati i contratti di Emerson e Neto Pereira e si cercherà una sistemazione al rientrante Petrilli, ad Alfageme e Berardocco, che non ha le caratteristiche fisiche richieste da Bisoli per il ruolo di regista. In questo caso gli over, considerando pure Favalli, sarebbero dunque undici (Bindi, Cappelletti, Sbraga, Russo, Madonna, Mandorlini, De Risio, Dettori, Altinier e De Cenco) ma con quattro acquisti pianificati, uno sarebbe di troppo.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Sarà un lunedì decisamente intenso quello che attende il direttore generale biancoscudato Giorgio Zamuner, pronto a operare a pieno regime nel mercato per costruire un Padova a immagine e somiglianza del nuovo tecnico Pierpaolo Bisoli. Per l’allenatore alle 12 all’Euganeo l’attesa presentazione: al suo fianco il presidente Roberto Bonetto e lo stesso diggi per il quale, prima e dopo, sono in agenda altri appuntamenti. Di mattina presto incontrerà a Bologna Marco De Marchi, agente di Favalli il cui contratto scade il 30 giugno. Il Padova proporrà un biennale. «Le sensazioni sono positive – commenta Zamuner – perché il giocatore vuole restare e noi vogliamo confermarlo. Speriamo non ci siano sorprese». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) D’ora in poi chiamatelo dottor Giacomo Bindi. Un titolo che il portiere biancoscudato si è conquistato con pieno merito, portando a compimento la scorsa settimana un lungo e impegnativo percorso di studi. Mercoledì l’attesa laurea in Psicoeconomia, con il voto di 99 su 110 nella sede di Novedrate (Como) dell’Università Telematica E Campus. Insieme a lui c’erano la fidanzata Giada, mamma Antonella e papà Claudio. «È stata più emozionante l’attesa del giorno prima racconta rispetto a quella del momento perché, avvicinandomi alla proclamazione, prevaleva la soddisfazione per il traguardo raggiunto. Non ero teso o impaurito in quanto la tesi è stata presentata telematicamente e dunque non era prevista la sua discussione». L’elaborato finale verteva sulle tecniche di comunicazione legate alle attività di ricerca fondi, argomento che vede Bindi impegnato in prima persona, dato che l’estremo senese è vicepresidente della Live Onlus, associazione che mira a sostenere le società sportive, fornendo attrezzature e defibrillatori con i proventi delle proprie iniziative. «Si è trattato di un bellissimo momento, essendosi completato un percorso durato tanti anni e molto dispendioso, a livello economico, ma soprattutto mentale in quanto c’erano da conciliare più aspetti». […] Un’avventura ora targata Bisoli. «Non lo conosco di persona, ma tutti dicono che sul campo lavora bene e che darà qualcosa di suo alla squadra. Ho voglia di incontrarlo e lavorare insieme a lui per apprendere cose nuove» E ad allenare i portieri ci sarà ancora Adriano Zancopé. «Non vedevo una soluzione diversa. Quanto mi è successo è soprattutto per merito suo».
Ore 10.30 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Parlar chiaro significa indicare obiettivi precisi”) Se c’è un aspetto su cui, prima come adesso, non finiremo mai di insistere a proposito del Padova è la necessità di sapere con chiarezza, e massima trasparenza, dove si va a parare. In società c’è stato un ribaltone, conosciamo chi comanda e chi è in minoranza e attendiamo con curiosità come si articolerà la gestione dei Bonetto, attorno ai quali si muoverà l’universo biancoscudato. Squadra e allenatore sono, invece, tutti da scoprire: non che ci si aspettino rivoluzioni dal nuovo corso di Pierpaolo Bisoli, ma certo qualcosa succederà, e speriamo siano segnali che testimonino la ferma volontà, già espressa peraltro dal neo-presidente, di allestire una rosa che sia protagonista sino alla fine della lotta per la promozione in Serie B. […] A noi basta che si parli chiaro, indicando obiettivi, strategie per arrivare a tagliare quei traguardi, e rapporti da tenere con l’ambiente, inteso come tifosi e mass media. A Padova la terza serie sta stretta: serve davvero un’iniezione di entusiasmo per ripartire con il vento in poppa.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) «A centrocampo, confermati Mazzocco, De Risio e Mandorlini, punteremo su un regista basso diverso da Berardocco. Dettori? È da valutare, Bisoli vuole un trequartista e noi lo stiamo cercando (Iocolano, dell’Alessandria), ma “Ciccio” potrebbe restare». Cambierete molto in attacco, giusto? «Penso proprio di sì. Punto fermo Altinier, per il resto, De Cenco a parte (che dovrà recuperare dopo la frattura al perone destro), andremo su due punte rapide e veloci. Alfageme non rientra più nei piani, Neto pure, così come Petrilli. La lista degli “over” ridotta da 16 a 14 ci impone tagli dolorosi». Per capirci, un attaccante con le caratteristiche del vicentino De Luca (ex Varese e Bari) le piacerebbe? «Sì, uno così ci starebbe. Alla Di Natale, meglio». […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «A quel punto abbiamo virato su Bisoli, l’avevo incontrato alla final four di Firenze e incrociandomi mi aveva detto: “Perché non pensi un po’ a me per il Padova?” . La mia risposta era stata: “Già, e chi ti paga?”. “Ma nooo, non fare i conti senza l’oste”, aveva ribattuto. Insomma, era stato possibilista. Con Edoardo (Bonetto, il vice-presidente, ndr) lo abbiamo raggiunto subito dopo aver capito che con Auteri il discorso si era chiuso e ci è bastato poco per convenire che poteva fare al caso. È vero, i due sono diversi, ma abbiamo preso un allenatore che dà garanzie sul piano caratteriale, è esperto ed è in grado di reggere al meglio la pressione della piazza». […] Bisoli è ben diverso, nel modulo, da Auteri e Brevi: l’idea, ci sembra di capire, è di andare su un “4-3-1-2”. Che Padova sarà in tal senso? «I portieri ci sono e non si toccano. In difesa il mister è intenzionato a giocare a 4, con Madonna esterno destro e Favalli (oggi dovrebbe firmare il rinnovo) terzino sinistro, per cui i due centrali usciranno dal terzetto Sbraga, Russo e Cappelletti, più un giovane (Ravanelli, capitano della Primavera del Sassuolo, ndr) che prenderà il posto di Monteleone. Emerson ci lascerà».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Giorgio Zamuner, il Padova ha scelto Pierpaolo Bisoli dopo aver aspettato (inutilmente) Gaetano Auteri. Sia sincero, è un cambiamento di rotta radicale o no? «Allora, chiariamo bene. Il primo obiettivo era Andrea Mandorlini, un tecnico importante, oltreché un amico: le condizioni, tuttavia, erano difficili, parliamo di un mister da Serie A. Anche su Bisoli avevo fatto un pensierino, ma la logica mi aveva portato ad escluderlo inizialmente dalla rosa dei papabili perché era stato pure lui in A e in B. Auteri era, invece, di categoria, oltretutto mi era stato proposto, e a tutti noi, sfumato Mandorlini, pareva l’uomo ideale per guidare il Padova. Cos’è successo? Che le cose sono andate avanti troppo per le lunghe, e alla fine mi sono sentito preso in giro. Lunedì scorso, a mezzanotte, mi hanno chiamato da Matera: si poteva fare, parlo dell’ingaggio di Auteri, solo se avessimo pagato un indennizzo economico al club lucano».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il grande giorno è arrivato. Oggi si alza il sipario sul nuovo corso tecnico del Calcio Padova. Alle 12, nella sala-stampa dell’Euganeo, è prevista la presentazione ufficiale di Pierpaolo Bisoli, il successore di Oscar Brevi sulla panchina biancoscudata. Ufficiale già da giovedì scorso, pronuncerà le sue prime parole da mister proprio stamattina, alla presenza del presidente Roberto Bonetto, nel frattempo rientrato dal viaggio in Indonesia. Insieme a lui, dovrebbero presentarsi alla stampa anche i componenti del nuovo staff tecnico: il vice di Bisoli sarà Simone Groppi, classe 1976, veneziano di nascita ma con importanti trascorsi proprio nel vivaio del Padova, che ha percorso per otto stagioni arrivando solo ad accarezzare la prima squadra nel ’96, e il preparatore atletico Danilo Chiodi. Nella veste di preparatore dei portieri dovrebbe rimanere Adriano Zancopè, mentre non è ancora chiaro se sarà ancora Wais Baron, dopo tre stagioni al seguito della squadra, a ricoprire il ruolo di massaggiatore-fisioterapista. La giornata, però, sarà importante anche sul fronte del mercato: nella prima mattinata è fissato a Bologna l’incontro tra il d.g. di viale Rocco, Giorgio Zamuner, ed il procuratore di Alessandro Favalli, Marco Antonio De Marchi. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Pur seguendo in modo marginale il vivaio, non ci ha mai fatto mancare nulla. Ma il vero limite, che purtroppo coinvolge la grande maggioranza delle società italiane, è sempre lo stesso: si è concentrato troppo sulla prima squadra e poco sull’attività di valorizzazione e “costruzione” dei giocatori. In questi anni a Padova è sempre mancata la pazienza per portare i giovani in prima squadra». Il nuovo presidente Bonetto ha detto di voler immettere ogni anno in prima squadra almeno un paio di giocatori dal vivaio. Ce la può fare?«Me lo auguro. Io credo che attualmente nel settore giovanile ci siano almeno una ventina di profili, dai 2000 ai 2006, che promettono bene. Ma per riuscire a farli sbocciare serve un piano specifico e ben studiato di valorizzazione interna». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo 13 anni sul ponte di comando del settore giovanile biancoscudato, è arrivato il momento dell’addio per Giorgio Molon, il cui contratto in scadenza venerdì non sarà rinnovato, dando vita ad una “rivoluzione” che porterà Fulvio Simonini ad essere il nuovo responsabile del vivaio del Padova. Molon è stato il dirigente più longevo del terzo millennio in viale Rocco e, come in ogni saluto che si rispetti, è prodigo di ringraziamenti: «A tutti i collaboratori, allenatori, giocatori e famiglie con i quali ho avuto modo di interagire in queste stagioni. Mi ritengo fortunato perché sono riuscito a coronare il mio sogno. Quando ho iniziato ad allenare nelle giovanili del Padova, puntavo a diventare responsabile del vivaio. Ce l’ho fatta, lo sono stato per 13 anni e sono felice».Ha iniziato praticamente assieme a Cestaro: che giudizio dare del Cavaliere? «Una persona che ha dato tantissimo a Padova e si era innamorato di questi colori».