Roberto Venturato, qualcuno dice che il prossimo, più che un campionato di Serie B, sarà una sorta di A/2, visto il lotto delle partecipanti. Lo crede anche lei?«L’impressione è quella», concorda il tecnico del Cittadella dalla sua casa di Cremona, dove sta trascorrendo assieme alla famiglia gli ultimi giorni in Val Padana prima di spostarsi da giovedì a Stintino, lembo di terra sarda proteso verso l’Asinara, dove abitualmente passa le vacanze. «Non lo dico solo riferendomi alle tre squadre scese dalla Serie A, Empoli, Pescara e Palermo, ma anche a quelle salite dalla Lega Pro, Foggia, Cremonese, Venezia e Parma, tutte realtà con alle spalle piazze che hanno tradizione, possibilità di investire e tifoserie importanti. Il livello del prossimo campionato sarà più alto di quello scorso». E il Citta in questo quadro come s’inserisce?«Il Citta è una realtà anomala in questo contesto. Ha possibilità economiche minori ma conta su una proprietà solida, grazie alla famiglia Gabrielli, e su un direttore come Marchetti, che ha qualità da Serie A e non a caso ha ricevuto offerte dalla categoria maggiore. Questa è già di per sé una base importante, a cui aggiungere entusiasmo e umiltà. Dovremo essere bravi a ripartire da zero dopo una splendida stagione, senza lanciare proclami, che non servono a nulla, e consapevoli che il primo risultato da raggiungere sarà il mantenimento della categoria». Intanto è già arrivato il primo rinforzo ufficiale per la difesa, Pezzi, specialista in promozioni, reduce da tre stagioni a Benevento. «Non lo conosco personalmente, ma sotto l’aspetto tecnico sarà sicuramente un elemento prezioso, anche per la sua duttilità, molto utile in una stagione lunga come quella di B: può giocare da esterno basso sia a destra che a sinistra e, all’occorrenza, potrà essere impiegato come difensore centrale». Altre due pedine annunciate: Camigliano e Settembrini.«Mi chiedete di parlare di giocatori che non sono ancora innesti ufficiali… Dico solo che abbiamo cercato di individuare elementi che, oltre ad essere validi, si possano inserire nel nostro contesto, aiutandoci a crescere».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)