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Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) Alle selezioni per un posto di esterno offensivo del Bassano, dopo Alessio Vita e Francesco Lisi, si è iscritto ieri anche Vito Leonetti, barese, 24 anni, un metro e 79, quest’anno alla Reggina,ma di proprietà del Lumezzane, che essendo retrocesso, potrà perdere il giocatore a costo zero. Bassano dovrà battere la concorrenza di Gubbio e Andria per un giocatore che preferisce produrre assist e che qualche volta la imbuca (3 reti in 27 gettoni nell’ultimo torneo). Alla voce corsie di fascia, la quota giovani va incrementata per regolamento non solo lì (gli over 23 non devono superare le 14 unità) e allora qua hanno deciso di lavorare in proiezione futura rinnovando Albertino Tronco, aletta non ancora ventenne, svezzato in casa e cresciuto nella Primavera di Fiorentina e Verona. Dopo gli assaggi dello scorso torneo, biennale a scadenza 2019 per l’esterno, un contratto che lo responsabilizza e soddisfa Magi, uno che non ha timore a lanciare i prospetti di qualità. Lui e Gashi saranno la linea verde ai lati dello scacchiere Virtus. A dimostrazione che ai giocatori formatisi nella dispensa giallorossa si crede eccome, anche se in giro ci son tanti belli spiriti che se non squaderni almeno 8 titolari usciti dalle giovanili tiran su col naso. […]
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sulla richiesta dell’Ac Mestre di poter disputare gli incontri casalinghi nello stadio Pier Giovanni Mecchia di Portogruaro per la prossima stagione di LegaPro i dirigenti della Asd Velodromo, presieduti da Michele Zanet, hanno reso noto un comunicato nel quale è evidenziata la disponibilità alla collaborazione senza che, però, sia penalizzata l’attività ciclistica su pista alla luce del grande e intenso lavoro svolto negli ultimi anni per il rilancio della stessa come la 100 Giri, la Due Giorni. il Memorial Battiston e la 300 Giri. “Il Velodromo è interessato dalla vicenda – hanno rilevato – avendo già vissuto in passato una analoga situazione con l’allora ascesa fino alla serie B del Portogruaro Calcio e per questo abbiamo già avviato un tavolo di lavoro con l’Amministrazione Comunale per chiarire le necessità e sviluppare idee condivise.
Facendo tesoro delle vicende passate, e con l’esperienza più che positiva degli ultimi anni, si è deciso di procedere per tempo ad una costruttiva collaborazione che sia vincente per tutti gli attori in gioco. Riteniamo che un utilizzo più proficuo e intenso dell’impianto – hanno detto – non possa che migliorare le condizioni dello stesso, in termini di manutenzione, fruibilità e sicurezza e che una squadra professionistica che gravita sull’impianto può solo portare visibilità a livello regionale e nazionale”. […]
Ore 20.10 – (La Nuova Venezia) Il Mestre in campo al Mecchia di Portogruaro? Sì, ma nel rispetto dei diritti di tutti. Sulla vicenda della possibile migrazione della formazione arancionera allo stadio di Portogruaro per la prossima stagione di serie C, l’Asd Velodromo Mecchia, che gestisce l’attività del ciclismo su pista di Portogruaro, ha diffuso ieri un comunicato. Nella sostanza il presidente del velodromo, Michele Zanet, apre le porte a un più continuo e qualificato utilizzo dello stadio-velodromo Mecchia, che in tal modo beneficerebbe di una manutenzione più continua ed accurata, senza dimenticare che l’eventuale arrivo del Calcio Mestre porterebbe risonanza extra regionale alla stessa città di Portogruaro. Tuttavia, Zanet si rifà anche al non lontano precedente del Portogruaro calcio che ha vissuto una stagione in Serie B: «Il velodromo è interessato da questa vicenda» si legge nel comunicato «avendo già vissuto in passato una analoga situazione con l’allora ascesa fino alla serie B del Portogruaro Calcio, il cui triste epilogo è ormai storia». […]
Ore 19.40 – Qui Cesena, fischio finale: Como-Padova 3-0.
Ore 18.45 – Qui Cesena, fine primo tempo: Como-Padova 3-0, a segno Rossi, Vocale e De Santis.
Ore 18.00 – Qui Cesena: tutto pronto per l’inizio della finale scudetto Under 17 tra Padova e Como.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Leonardo Colucci è arrivato al De Marchi intorno alle 17 di ieri. Ha preso un volo da Lamezia Terme (si trovava a Tropea, in Calabria) ed è sbarcato a Venezia per incontrare Mauro e Matteo Lovisa. In poche ore ha bruciato Cristian Stellini, che probabilmente accetterà l’offerta dell’Alessandria, dopo essere stato a un passo dal Pordenone. Sono sopraggiunti anche problemi sullo staff, elementi in più che hanno fatto saltare il banco. Così Colucci ha preso il volo verso il Nord e stretto la mano al presidente. Sul tavolo del De Marchi gli è stato presentato un contratto biennale, che ha sostanzialmente accettato. «L’incontro – ha detto l’ex reggiano – è stato positivo, l’aggiornamento decisivo ci sarà tra qualche giorno». Il 44enne tecnico pugliese è così a un millimetro dal diventare il nuovo condottiero neroverde. Manca solo la firma ufficiale, che – si apprende da fonti presidenziali – sarà apposta sul contratto nel giro di 48 ore. Colucci ha superato anche Petrone e Colella. La cautela resta, perché le ore che sta vivendo il Pordenone sono convulse. Ma i giochi stavolta sembrano fatti. «Abbiamo scelto lui», conferma Mauro Lovisa. Ex giocatore di Bologna, Lazio, Cremonese e Verona, oltre alla Reggiana ha allenato Allievi nazionali e Primavera rossoblù. Perché non ha firmato ieri? In sostanza perché il Pordenone per ora ha ancora un allenatore. È Bruno Tedino, che oggi dovrebbe rescindere per dire definitivamente sì al Palermo. Intanto i rosanero hanno ingaggiato Fabio Lupo come ds, che ha già parlato con Zamparini e Tedino. […]
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) In attesa che Bruno Tedino rescinda ufficialmente il contratto con i neroverdi e il Pordenone scelga il suo sostituto, è pronta (almeno sulla carta) la nuova serie C. Sono 59 le squadre che hanno il diritto di chiedere l’iscrizione al campionato 2017-18: Alessandria, AlbinoLeffe, Bassano, Como, Cuneo, FeralpiSalò, Giana, Mantova, Mestre, Modena, Monza, Padova, Pordenone, Renate, Sudtirol, Vicenza, Reggiana, Piacenza, Pro Piacenza, Arezzo, Carrarese, Fano, Fermana, Gavorrano, Livorno, Lucchese, Maceratese, Fondi, Gubbio, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Prato, Ravenna, Robur Siena, Sambenedettese, Santarcangelo, Teramo, Viterbese, Olbia, Arzachena, Bisceglie, Casertana, Catania, Catanzaro, Cosenza, Akragas, Fidelis Andria, Juve Stabia, Lecce, Matera, Messina, Monopoli, Paganese, Reggina, Sicula Leonzio, Siracusa, Trapani e Virtus Francavilla. Tutta da decidere la composizione dei gironi. Sono 59 e non 60 perché al Latina, retrocesso dalla B e fallito, è stata revocata l’affiliazione alla Figc. In realtà alcune di queste (Como, Mantova, Catanzaro, Messina, Maceratese, Fondi, Vicenza, Akragas), come succede in ogni estate, starebbero incontrando difficoltà a presentare tutti i requisiti necessari per completare l’iscrizione. Ha invece risolto i problemi relativi allo stadio il Mestre, neopromosso dalla Lega D. Il Baracca, pur essendo appena stato ristrutturato, non è omologabile per la C. La società neroarancio ha tranquillizzato ieri i propri sostenitori rendendo noto di aver comunicato alla Lega Pro i nominativi di due impianti per le gare interne: lo stesso Baracca e, in attesa che si completino i lavori richiesti (soprattutto relativi alla sicurezza), il Mecchia di Portogruaro. Perso il derby con il Venezia, promosso in B, avremo dunque di sicuro quello con il team di Zironelli. […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) La notizia non è ufficiale, in quanto i nuovi quadri dell’Aia saranno resi noti ufficialmente il 1º luglio. L’indiscrezione però c’è e la si può definire ufficiosa. Luigi Pillitteri, l’arbitro della triste semifinale dei playoff di Lega Pro tra Parma e Pordenone, farà parte dalla Can B. Tradotto: passerà – come il club emiliano – dalla serie C alla serie B, nonostante il suo arbitraggio nel match del Franchi sia stato largamente insufficiente e zeppo di errori. Oltre al danno, una vera e propria beffa per il club neroverde e per tutti i suoi tifosi, che hanno assistito increduli alla sua direzione di gara. Una situazione che, inevitabilmente, fa scattare cattivi pensieri. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Non c’è solo la scelta dell’allenatore. Il Pordenone ha fatto un altro passo importante nella costruzione del suo futuro. La famiglia Lovisa ieri ha rinnovato il contratto a capitan Mirko Stefani: il vincolo, in scadenza nel 2018, è stato portato sino al 2019 con opzione sino al 2020. Il difensore trentino, classe 1984, sarà la colonna attorno a cui ruoterà lo spogliatoio (come successo nelle ultime due stagioni) e naturalmente il reparto difensivo. «Confermare Stefani, persona prima di tutto con grandissimi valori oltre che ottimo giocatore, è un forte segnale di continuità di una squadra che vuole continuare a restare ai vertici del campionato – ha affermato il presidente Mauro Lovisa -. Il suo è il primo di una serie di prolungamenti dei giocatori del gruppo di quest’anno, capace di arrivare sino a un soffio dalla finale playoff. Nei prossimi giorni annunceremo quindi nuovi importanti rinnovi». […] La società si concentrerà inoltre sui giocatori in uscita: si troverà un accordo per la rescissione con Matteo Tomei e Rachid Arma, che non rientrano più nei piani come Andrea Ingegneri, che raggiungerà Bruno Tedino al Palermo.
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un portiere e un attaccante. Si muove sull’asse Fiorentina e Juventus l’azione di mercato del Venezia in vista della costruzione della rosa per il prossimo campionato di serie B. Il diesse Giorgio Perinetti ha bussato alle porte della società gigliata e di quella bianconera per discutere di due giocatori ma non solo. Si tratta della giovane punta slovena Juan Mlakar che la società toscana ha messo sul mercato e che potrebbe fare al caso di Inzaghi come terminale offensivo. Mlakar, 1,83 di altezza, una torre alla Manzdukic, 18 anni potrebbe arrivare in Laguna con la formula del prestito con diritto di riscatto. «E’ un giocatore interessante che ci piace – ha confermato il ds Perinetti -. La trattativa è a buon punto ma non c’è ancora nulla di definitivo sul tavolo». Da Firenze a Torino, con la Juventus non sarebbe solo quella legata all’arrivo a Venezia del portiere Autero l’unica trattativa in piedi. Tra le due società corrono ottimi rapporti e Perinetti non nega di sapere di poter pescare sul sicuro. «Il portiere è un capitolo aperto ma non l’unico, in tutti i settori la Juve ha a disposizione giocatori di qualità e che potrebbero fare al caso nostro». […]
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia ha compiuto il primo passo: il riscatto di Stefano Moreo dalla Virtus Entella. «Noi puntiamo sul giocatore, in Lega Pro ha fatto molto bene» ha spiegato ieri il direttore sportivo Giorgio Perinetti, «e siamo convinti che possa ripetersi anche in Serie B. Ci siamo mossi in base ai tempi stabiliti, ma l’ultima parola spetta alla Virtus Entella che ha la possibilità di esercitare il contro riscatto entro la fine della settimana». In questi giorni Perinetti sta dialogando con tanti suoi colleghi. «Siamo alle premesse del mercato, ma ho avuto colloqui con quasi tutti i club di Serie A di primo livello, mi mancano solo Inter e Roma, che sentirò a breve, ho già avuto contatti con Fiorentina e Juventus». Ed ecco che spunta per la porta Emil Audero, ventenne estremo difensore italo-indonesiano della Juventus, arrivato in bianconero nel 2008 su segnalazione di Michelangero Rampulla con tanto di debutto in Serie A, il 27 maggio, nella partita di Bologna. Audero, nato a Mataram e 190 centimetri d’altezza, ha indossato la casacca di tutte le nazionali giovanili dell’Italia. «Se decidiamo di prendere un portiere under» parole di Perinetti, «Audero è uno dei profili che stiamo tenendo in seria considerazione». […] Il Venezia segue con interesse il giovane centrocampista Filippo Melegoni, classe 1999, dell’Atalanta, dove gioca fin dalla categoria Pulcini. Nazionale under 18, Melegoni ha esordito nell’ultima stagione anche in Serie A, utilizzato da Giampiero Gasperini per 45′ contro la Sampdoria.
Ore 13.30 – (Gazzettino) «Sono molto contento perché arrivo in una squadra forte e ritrovo Fonti». Sono le prime dichiarazioni biancorosse di Orlando Ndoj, nuovo centrocampista esterno del Campodarsego. Albanese di Tirana, classe 1998, si è messo già in luce negli ultimi due campionati di serie D rivelandosi tra i giovani più quotati in circolazione, tanto da finire nel mirino di diverse società. A lanciarlo nel campionato nazionale dilettanti è stato proprio il nuovo tecnico Gianfranco Fonti, quando due anni fa allenava al Montebelluna con tanto di trentacinque presenze. Numero di partite che Ndoj ha ripetuto anche nel campionato di quest’anno indossando la maglia del Calvi Noale, mettendo per di più a segno due sigilli. In precedenza aveva indossato la maglia dell’Union Quinto in Eccellenza giocando sempre con grande continuità. L’operazione è stata conclusa dal direttore generale Attilio Gementi. «L’anno scorso sulle sue tracce c’era anche la Spal, è senz’altro un elemento molto valido. Facciamo grande affidamento su di lui, può giocare indifferentemente sia a destra e sia a sinistra come quinto di centrocampo, e farà quindi coppia con Mattia Sanavia». […]
Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Il “Campo” (Serie D) inserisce un nuovo tassello nella rosa di mister Fonti: il giovane esterno Orlando Ndoj, l’anno scorso alla Calvi Noale (35 presenze, 2 reti). Nato come centrocampista esterno, ma duttile anche come terzino, Ndoj, albanese di Tirana, ha 19 anni. Nella prima stagione in Italia ha vestito la maglia del Montebelluna con 35 presenze in campionato.
Ore 12.40 – (Gazzettino) Dopo l’annuncio del diggì Marchetti, ieri è arrivata l’ufficialità delle operazioni: Andrea Arrighini e Christian Kouame diventano giocatori del Cittadella a titolo definitivo. La società granata ha esercitato il diritto di riscatto che aveva con l’Avellino per Arrighini, e con il Prato per Kouame. «Stefano Marchetti la sera della cena sociale mi aveva tranquillizzato, dicendomi che sarei rimasto a Cittadella», confida Arrighini, che prosegue: «Durante tutto l’anno il direttore mi ha sempre tenuto in grande considerazione, confermando la sua stima in ogni occasione. Devo tanto a lui e alla società, perché la scorsa estate sono stati gli unici che hanno creduto in me, e so che hanno faticato davvero tanto per portarmi via da Avellino, anche solo in prestito. Marchetti ha dimostrato fiducia, spero di essere riuscito a ricambiare. Sono davvero contento della conferma». Il Cittadella si tiene strette tutte e quattro le bocche di fuoco: Litteri, Strizzolo, ora lei e Kouame: «Ci conosciamo bene, è un vantaggio, e non parlo soltanto del reparto offensivo. So che la società punta a confermare più giocatori possibili della rosa, è un ottimo punto da cui ripartire». Arrighini pensa anche agli attuali compagni di squadra che, giocoforza, non ci saranno al via della nuova stagione: «Purtroppo le regole sono queste, più di 18 over 21 anni non li puoi avere in lista. Tutti hanno offerto un grande contributo alla causa granata in una stupenda stagione, mi spiacerebbe perdere qualcuno l’anno prossimo». […]
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Dalla conferma “a voce” a quella ufficiale. Come anticipato dal direttore generale Stefano Marchetti, sia Christian Kouamé che Andrea Arrighini sono stati riscattati dal Cittadella. La società ha completato l’operazione nella giornata di ieri, assicurandosi i due attaccanti a titolo definitivo. […] Qualcuno potrebbe arrivare ancora, ma per le prossime mosse Marchetti dovrà aver chiaro il quadro degli “over 21” da tenere in rosa, che non possono essere più di 18 (a cui aggiungere due “bandiere”, elementi in organico da almeno quattro stagioni, status che nel Citta attuale è di Paolucci, in scadenza, di Scaglia e di Lora). Chiaro che i giovani, in questo senso, fanno particolarmente gola: a riguardo, è stata sondata la posizione del promettente Alessandro Bordin, centrocampista della Primavera della Roma dai piedi buoni, che ha svolto tutta la trafila azzurra. La schiera delle sue pretendenti è, tuttavia, molto nutrita: per lui si è fatto avanti anche il Chievo, oltre ad Avellino e Ascoli, e, per quanto piaccia molto, è difficile che possa approdare alla corte di Venturato. Occhio poi agli svincolati, potenziali “colpi”, se resteranno libere caselle nella lista degli “over”: tra i giocatori accostati da radiomercato ai colori granata figurano Lambrughi, esterno del Livorno, nella scorsa stagione allenato da Foscarini, e Pesenti, 14 reti nell’ultimo campionato di terza serie alla Pro Piacenza.
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto) Giornata di importanti novità per il Cittadella, che ha messo a segno quattro operazioni per la prossima stagione. Si tratta di due conferme, quella di Cristian Kouamé e, soprattutto, quella di Andrea Arrighini, che pareva invece più incerta e che ha impegnato il dg Stefano Marchetti in una complessa trattativa. Alla fine l’Avellino, che ci aveva fatto qualcosa in più di un pensierino, è rimasto con il cerino in mano. La conseguenza di questo doppio riscatto è che Manuel Pascali non rimarrà nella città murata. Se per l’ex Kilmarnock si era capito, c’era più incertezza per Antimo Iunco: secondo quanto raccolto nella giornata di ieri, nonostante il doppio riscatto di Arrighini e Kouamé, ci sarebbe ancora spazio in rosa pure per Iunco. A questo punto la partenza di Litteri in direzione Catania, esclusa in un primo momento, potrebbe essere una pista percorribile. Le trattative stanno andando avanti da un po’, bisognerà capire nei prossimi giorni se ci potrà essere la fumata bianca. In entrata sono state perfezionate due operazioni: la prima riguarda Andrea Settembrini, centrocampista ex Feralpisalò, la seconda Agostino Camigliano, che tornerà dall’Udinese dopo l’esperienza in chiaroscuro della stagione 2014-2015, quando il Cittadella di Claudio Foscarini retrocesse in Lega Pro. […]
Ore 11.20 – (Gazzettino) Quanto allo staff, Bisoli sarà coadiuvato dal vice Simone Grotti e dal preparatore atletico Danilo Chiodi. Come preparatore dei portieri resterà invece Adriano Zancopé. Non si è ancora parlato in maniera approfondita di giocatori, ma nel Foligno agli ordini del tecnico giocava pure Manuel Pascali che ha il contratto in scadenza con il Cittadella. Dodici mesi dopo Cappelletti, non è da escludere un altro trasferimento dalla città murata.
Ore 11.10 – (Gazzettino) «Era un profilo che avevo valutato da tempo – racconta il direttore generale Giorgio Zamuner – ma lo ritenevo difficilmente raggiungibile. Lui invece ha dato piena disponibilità e la proprietà ha fatto uno sforzo importante. Bisoli non scendeva in Lega Pro da una decina di anni, ha voglia, determinazione e carattere». […] Nella sua carriera in panchina, iniziata come secondo di Dino Zoff a Firenze nel campionato 2004-05, ha lanciato un gran numero di giocatori, a partire da Diamanti, allenato a Prato tra il 2005 e il 2007, Parolo, ai suoi ordini nel Foligno nel successivo torneo di C1 in cui la squadra conquistò i play off, e Giaccherini, uno dei punti di forza del primo biennio vincente a Cesena. […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Pierpaolo Bisoli è il nuovo allenatore del Padova. Nel tardo pomeriggio di ieri l’ex tecnico di Cesena e Cagliari ha firmato il contratto che lo lega al biancoscudo per le prossime due stagioni, superando la concorrenza di Toscano, Padalino e Foscarini, possibili alternative dopo il venir meno della trattativa con Gaetano Auteri, trattenuto a Materà dal presidente Columella. Nato cinquant’anni fa a Porretta Terme, Bisoli ha conquistato tre promozioni, tutte con il Cesena (due in serie A e una in B) e, tra le sue doti umane, spiccano la personalità, la capacità di motivare i giocatori e di reggere l’urto anche con piazze e ambienti difficili. La lunga attesa da parte dei tifosi per conoscere il sostituto di Oscar Brevi è stata così ripagata.
Ore 10.50 – (Gazzettino) «La squadra sta bene – commenta il tecnico – e ha entusiasmo da vendere; arrivati a questo punto i ragazzi sanno a cosa vanno incontro e che è a portata di mano un traguardo importante dato che uno scudetto a Padova manca dal 1990. Questo però, più che un peso mentale, deve essere visto come un qualcosa di positivo». A centrocampo rientra dal turno di squalifica Gemini: «Il Como è una squadra molto fisica e in semifinale ha saputo sfruttare le situazioni favorevoli. Come già fatto nel resto della stagione, ci sarà da dare il meglio sul piano tecnico-tattico, ma anche su quello dell’atteggiamento e della cattiveria. È una gara secca, bisogna essere veloci di pensiero e mantenere la tranquillità nei momenti di difficoltà». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Finalmente è arrivato il grande giorno. Questo pomeriggio allo stadio Manuzzi di Cesena, con calcio d’inizio alle 18, la formazione under 17 Lega Pro biancoscudata affronterà la finale del campionato nazionale di categoria contro il Como, cercando di conquistare un prestigioso e storico titolo che arricchirebbe la bacheca del Padova e del proprio settore giovanile. L’undici allenato da Josè La Cagnina arriva a questo appuntamento grazie al successo per 1-0 ottenuto lunedì a San Mauro di Romagna a spese dei pugliesi del Monopoli, con rete di Telesi dopo quattro minuti di gara su rigore. Quanto ai lombardi, guidati da Cicconi, in semifinale hanno piegato per 3-2 la resistenza della Reggiana.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Grande lavoratore, ottimo motivatore, un vero “sergente di ferro”. Bisoli ha costruito la propria carriera da allenatore sul doppio salto con il Cesena dalla Lega Pro alla Serie A, tra il 2009 e il 2011, e su un’altra promozione nella massima serie, sempre con i romagnoli, attraverso i playoff nel 2014. […] È innanzitutto un tecnico che non ha paura di buttare nella mischia i giovani: a Cesena ha lanciato Djuric, Giaccherini, Gagliardini e Malonga. Dal punto di vista tattico, invece, in carriera ha spesso fatto affidamento sul 4-2-3-1 e sul 4-3-3, pur cambiando spesso pelle anche a gara in corso. Difficili le riconferme di Emerson e Neto. Quanto agli innesti, serviranno sicuramente esterni d’attacco: il Padova ne ha due, Alfageme e Petrilli, sulla cui permanenza c’è però un punto interrogativo.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Ci avevo pensato, ma non l’avevo mai preso seriamente in considerazione perché pensavo che economicamente fosse irraggiungibile», la spiegazione di Zamuner a trattativa conclusa. «Invece, quando ci siamo messi a cercare un tecnico di un certo spessore, la proprietà ha allargato i cordoni della borsa mettendo qualcosa in più di quanto non avrebbe fatto per Auteri. Rispetto agli altri profili, pensiamo che possa essere la persona giusta per questa piazza: ha vinto tre campionati, è abituato a certi ambienti e penso che per temperamento possa essere la scelta migliore». […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) La “telenovela” è finalmente terminata: Pierpaolo Bisoli, 50 anni, è il nuovo allenatore del Padova. Decisione presa nella mattinata di ieri dalla proprietà del club di viale Rocco, alla quale in serata è seguito un nuovo incontro fra il tecnico di Porretta Terme, il vice-presidente Edoardo Bonetto e il d. g. Giorgio Zamuner, incontro che si è svolto a Cesena: due anni di accordo, sino al 30 giugno 2019, firme sul nuovo contratto e annuncio ufficiale. Per la presentazione si andrà a lunedì 26, dopo il ritorno in Italia dall’Indonesia del presidente Roberto Bonetto. […] In biancoscudato porterà con sé il vice Simone Groppi (classe 1976, otto anni nel vivaio del Padova con il quale, però, non ha mai esordito in prima squadra) ed il preparatore atletico Danilo Chiodi.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Padovano al cento per cento non lo è ancora, perché, anche se dopo una sola stagione è già riuscito a farsi apprezzare dal pubblico biancoscudato, il sangue rimane toscano, e figuriamoci l’accento. Di certo, però, da ieri è “gran dottore”: un passo avanti nella costruzione della propria personale “patavinitas”. Giacomo Bindi, portiere del Padova, è stato proclamato dottore in psico-economia all’università E-Campus di Como, con la valutazione di 99 su 110. […] «Anche nell’economia ci sono sviluppi psicologici legati al modo in cui le persone si rapportano tra di loro. Dinamiche che si riscontrano anche in una squadra, soprattutto dal punto di vista motivazionale, come la predisposizione ad accettare il pensiero degli altri, e le motivazioni di un potenziale leader. Non so se io sia stato percepito come tale, ma ci ho provato: mi piacciono le persone che ad un gruppo diano qualcosa, oltre a riceverla».Adesso, dopo la laurea, le meritate vacanze a Tenerife, prima del ritorno a Padova per il ritiro. In futuro, invece, si vedrà. «Quando smetterò di giocare, mi piacerebbe mettere in pratica le cose che ho imparato, anche se non so ancora in quale ambito. Continuerò a studiare, farò altri corsi che magari mi indirizzeranno di più, e in futuro vedrò dove andare. Sarebbe utopia pensare che tutti i calciatori, finita la carriera, possano rimanere nel “giro”: conoscendo altre realtà, inserendomi nel lavoro, mi sono venuti stimoli diversi che mi piacerebbe coltivare». Congratulazioni, dottore!
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Se l’Under 17 è arrivata sino in fondo, buona parte del merito lo deve all’allenatore Josè La Cagnina, che ha plasmato il gruppo la scorsa stagione, alla sua prima esperienza in panchina, ottenendone i frutti migliori negli ultimi mesi. Per lui, ex centravanti in Serie C, la finale odierna avrà anche un sapore speciale, essendo nato e cresciuto proprio a Como. «Sarà particolare», sorride il tecnico. «Da un lato mi fa piacere, dall’altro ho un po’ di spirito di rivalsa, non essendo mai riuscito a giocare nel Como. Ma la cosa finisce qui, ora sono del Padova e ho soltanto voglia di coronare un sogno, riportando il Biancoscudo ad alzare uno scudetto».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ad un solo passo dalla gloria. Oggi pomeriggio, alle 18, allo stadio Manuzzi di Cesena gli Under 17 biancoscudati sfidano il Como per conquistare uno scudetto giovanile che a Padova manca dal lontano 1990. Allora furono i Giovanissimi Nazionali, allenati da Viscidi, e con in campo i vari Sartor e Tognon, quest’ultimo ancora in organico in viale Rocco come responsabile degli osservatori. Oggi, invece, è un gruppo di giocatori che, con un neologismo, potremmo definire “millennials”. Vale a dire giovani nati nel 2000 e 2001, che rappresentano il futuro prossimo di una società che, in attesa di definire i piani del nuovo settore giovanile, si è promessa di immettere in prima squadra ogni anno un paio di giocatori del vivaio. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Sono quasi le 20 quando dal comignolo che spunta dal tetto di viale Nereo Rocco arriva la conferma ufficiale e la fumata bianca: Pierpaolo Bisoli è il nuovo allenatore del Padova. Decisivo l’incontro andato in scena a Cesenatico nel pomeriggio di ieri, che ha seguito di un giorno quello avvenuto martedì a Lerici, in Liguria. E raggiungere l’intesa non è stato difficile, perché c’era convergenza d’intenti. Bisoli vuole l’immediato riscatto dopo una stagione tormentata a Vicenza, dove è stato esonerato a sei giornate dalla fine e, allo stesso tempo, vuole mettere in bacheca altre promozioni oltre alle tre (due dalla B alla A e una dalla Lega Pro) conquistate a Cesena. Dall’altra parte del tavole c’era poi il Padova, deciso nel volere un nome sicuro per garantire alla squadra una guida all’altezza delle ambizioni. Un primo contatto fra le parti era andato in scena a Firenze, durante la Final Four di Lega Pro, quando Bisoli aveva lanciato una sorta di invito a Zamuner: «Mi ha fatto una battuta – sorride il dg del Padova – io onestamente non pensavo che avrebbe accettato di venire qui, ma lui mi ha offerto immediata disponibilità nonostante siano tanti anni che non allena in Lega Pro e, di fronte a una simile opportunità, non appena ho capito che con Auteri non ci sarebbero state chance, mi ci sono fiondato immediatamente». Bisoli al telefono è raggiante, ma si lascia scappare soltanto un «sono veramente molto contento» che la dice lunga sulla sua voglia di rilancio. L’allenatore di Porretta Terme, 51 anni, ha battuto la concorrenza di Domenico Toscano e di Pasquale Padalino. […] Di sicuro verrà fatta una visita a Venezia dove ci sono in uscita Pederzoli, Tortori, Malomo, Ferrari e Caccavallo. Tortori, Caccavallo e Malomo sono i più appetiti, ma c’è anche Pederzoli, il cui ritorno stuzzica non poco. Intanto però la base su cui costruire un futuro all’altezza del blasone biancoscudato, c’è. […]