Ad un solo passo dalla gloria. Oggi pomeriggio, alle 18, allo stadio Manuzzi di Cesena gli Under 17 biancoscudati sfidano il Como per conquistare uno scudetto giovanile che a Padova manca dal lontano 1990. Allora furono i Giovanissimi Nazionali, allenati da Viscidi, e con in campo i vari Sartor e Tognon, quest’ultimo ancora in organico in viale Rocco come responsabile degli osservatori. Oggi, invece, è un gruppo di giocatori che, con un neologismo, potremmo definire “millennials”. Vale a dire giovani nati nel 2000 e 2001, che rappresentano il futuro prossimo di una società che, in attesa di definire i piani del nuovo settore giovanile, si è promessa di immettere in prima squadra ogni anno un paio di giocatori del vivaio.
[…]Se l’Under 17 è arrivata sino in fondo, buona parte del merito lo deve all’allenatore Josè La Cagnina, che ha plasmato il gruppo la scorsa stagione, alla sua prima esperienza in panchina, ottenendone i frutti migliori negli ultimi mesi. Per lui, ex centravanti in Serie C, la finale odierna avrà anche un sapore speciale, essendo nato e cresciuto proprio a Como. «Sarà particolare», sorride il tecnico. «Da un lato mi fa piacere, dall’altro ho un po’ di spirito di rivalsa, non essendo mai riuscito a giocare nel Como. Ma la cosa finisce qui, ora sono del Padova e ho soltanto voglia di coronare un sogno, riportando il Biancoscudo ad alzare uno scudetto».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
—
Finalmente è arrivato il grande giorno. Questo pomeriggio allo stadio Manuzzi di Cesena, con calcio d’inizio alle 18, la formazione under 17 Lega Pro biancoscudata affronterà la finale del campionato nazionale di categoria contro il Como, cercando di conquistare un prestigioso e storico titolo che arricchirebbe la bacheca del Padova e del proprio settore giovanile. L’undici allenato da Josè La Cagnina arriva a questo appuntamento grazie al successo per 1-0 ottenuto lunedì a San Mauro di Romagna a spese dei pugliesi del Monopoli, con rete di Telesi dopo quattro minuti di gara su rigore. Quanto ai lombardi, guidati da Cicconi, in semifinale hanno piegato per 3-2 la resistenza della Reggiana. «La squadra sta bene – commenta il tecnico – e ha entusiasmo da vendere; arrivati a questo punto i ragazzi sanno a cosa vanno incontro e che è a portata di mano un traguardo importante dato che uno scudetto a Padova manca dal 1990. Questo però, più che un peso mentale, deve essere visto come un qualcosa di positivo». A centrocampo rientra dal turno di squalifica Gemini: «Il Como è una squadra molto fisica e in semifinale ha saputo sfruttare le situazioni favorevoli. Come già fatto nel resto della stagione, ci sarà da dare il meglio sul piano tecnico-tattico, ma anche su quello dell’atteggiamento e della cattiveria. È una gara secca, bisogna essere veloci di pensiero e mantenere la tranquillità nei momenti di difficoltà».
[…](Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)