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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ora è ufficiale: sarà lo stadio Piergiovanni Mecchia di Portogruaro ad ospitare il Mestre nella stagione calcistica di serie C 2017/18, con l’opzione di estendere l’accordo anche per l’anno successivo. L’annuncio è arrivato ieri attraverso il comunicato redatto dalla società, dando definitiva risposta alla domanda che da giorni teneva sulle spine i sostenitori mestrini. Oltre al Mecchia, anche lo stadio Baracca figura nel documento inviato in federazione ieri in cui il Mestre ha specificato gli impianti dove disputare le proprie gare interne, tenendo aperto uno spiraglio per un possibile rientro sul suo campo di gioco. La società ha infatti specificato come siano ancora in corso le valutazioni per cercare di riportare il Mestre a casa, specificando come il problema principale non sia il costo dell’operazione (stimata in oltre 500 mila euro, più di quanto è costato ridare l’agibilità), bensì ai tempi legati ai lavori di adeguamento alle normative della categoria e alla questione riguardante la sicurezza. […]
Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) Quelle che all’inizio erano solo ipotesi sono diventate realtà. Come Stefano Serena aveva promesso Serie C doveva essere e Serie C sarà, ma lontano dal Baracca. Ovvero allo stadio “Mecchia ” di Portogruaro. Il Mestre ha comunicato alla Lega i nominativi dei due impianti di gioco in cui la prima squadra disputerà le gare interne del prossimo campionato tra i professionisti. Prima scelta il Baracca, seconda il Mecchia. Le ipotesi dell’Euganeo (Padova) e del Menti (Vicenza) sono naufragate sia per aspetti economici sia per problemi di ordine pubblico visto il rischio di scintille tra tifoserie. Nonostante tutto la società arancionera non molla la presa sul “suo” stadio e continuerà – come ha promesso il presidente Serena – a vagliare tutte le strade percorribili per poter far tornare la squadra di Mestre al Baracca. I problemi, comunque, non sono legati soltanto ai costi di adeguamento dell’impianto ma anche ai tempi molto lunghi di consegna e il superamento delle questioni che riguardano la sicurezza di un impianto che ormai ha oltre novant’anni. […]
Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Il giroVita potrebbe allungarsi di una quarantina di km facendo tappa stavolta ai piedi del Grappa. Sì perché sulle piste dell’esterno offensivo nell’ultimo triennio al Vicenza ma ancora controllato dal Sassuolo ci sarebbe adesso il Bassano. Il 4-3-3 caro a Magi richiede interpreti offensivi di un certo tipo, con almeno un’alternativa per ruolo. Ecco allora che il Soccer Team sta dragando il mercato sui laterali d’attacco e ieri ha sondato specificatamente l’ex biancorosso Alessio Vita, giocatore di qualità ma frenato sinora da due limiti evidenti: la poca continuità di rendimento e una certa fragilità fisica, due aspetti che ne hanno stoppato il decollo a un certo livello. […] In via Piave stanno valutando più profili per le mansioni di cursori offensivi. Tra questi spicca anche Francesco Lisi, 28 anni da compiere a settembre, nativo di Roma, un metro e 81, le ultime due stagioni alla Juve Stabia in C con 8 reti in 35 gare quest’anno e 4 in 13 partite negli ultimi 6 mesi dell’annata precedente iniziata a Rimini, sempre in C con due sigilli in 15 gettoni. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tedino in Sicilia. Perché? La possibilità che il tecnico delle due semifinali playoff in neroverde andasse in B, al Palermo, girava da qualche giorno. Ma era legata all’ipotesi che il closing rosanero (che andava per le lunghe) saltasse e che Zamparini rimanesse in sella alla società sicula. Ieri tuttavia l’acquirente Paul Baccaglini e il cedente Maurizio Zamparini hanno rilasciato un comunicato congiunto. Affermano che l’accordo è stato ratificato e che, solo a causa di ritardi bancari, il closing avverrà entro il 30 giugno. Cosa cambia? Forse nulla. Sino a tre giorni fa però l’uomo indicato da Baccaglini per la panca rosanero era Massimo Oddo. Zamparini assicura che Baccaglini ora condivide la sua scelta. Fra il clan Zamparini e Tedino, in ogni caso, al momento, non c’è stata alcuna firma. Il nuovo sigillo sull’intesa rosaneroverde, dicono, dovrebbe avvenire entro il fine settimana. E se Zamparini avesse contattato Bruno Tedino per far uscire allo scoperto proprio Baccaglini? Dietrologia? Può essere. Un’altra domanda sorge spontanea. Perché Lovisa si è affrettato a pubblicizzare la richiesta di svincolo di Tedino subito dopo il suo contatto con l’ex patròn del Venezia? Che fretta c’era? Tanta solerzia potrebbe far credere al desiderio di re Mauro di ufficializzare la separazione addossando al mister, amatissimo dal popolo neroverde, ogni responsabilità. […] In sintesi: quella verso Palermo sembra una via di fuga gradita a entrambi. […] Se così non fosse, difficilmente Tedino avrebbe ascoltato le sirene sicule. Tra l’altro Zamparini, come presidente, è stato recentemente iscritto nel registro degli indagati per omesso versamento dell’Iva (1,8 milioni di euro), in seguito alle indagini del sostituto procuratore Andrea Fusco. Il legale dei siciliani Enrico Sanseverino ha spiegato che «l’ipotesi di reato si estinguerà automaticamente quando il debito verrà saldato». Anche sotto il profilo del tifo, Palermo è piazza calda. La notizia del possibile arrivo di Bruno al Barbera non è stata accolta con entusiasmo. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Ha sofferto a prendere questa decisione. Ma alla fine ha prevalso il buon senso. Così, a malincuore, il presidente del Pordenone Mauro Lovisa ha accettato di liberare Bruno Tedino, il tecnico delle due semifinali playoff consecutive di Lega Pro, atteso ora alla firma col Palermo in serie B. Il numero uno neroverde, col trainer, si è incontrato con Maurizio Zamparini e insieme hanno definito in linea di massima l’affare. A quanto pare non ci sarà alcun esborso di denaro per la risoluzione del contratto di Tedino (la scadenza era fissata per il 2019), ma da quest’affare nascerà una collaborazione tecnica col Palermo, che prevede la cessione (in prestito o ad altro titolo) di alcuni giocatori. I primi potrebbero essere Antonino La Gumina e Accursio Bentivegna, entrambi classe 1996, reduci da una stagione in serie B rispettivamente con Ternana e Ascoli. […] Dai ramarri arriverà anche Andrea Ingegneri, difensore classe 1992 che il trainer ha “consacrato” in via Stadio. Rimarranno invece in neroverde, forti di due stagioni ulteriori di vincolo, il collaboratore Andrea Toffolo e il “prof” Adalberto Zamuner. […] Tornando all’asse col Palermo, oltre a La Gumina e Bentivegna, non è escluso l’arrivo a Pordenone di Fabrizio Alastra, portiere classe 1997 la scorsa stagione in forza al Matera in Lega Pro.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone sembra avere già scelto il successore di Tedino: è Cristian Stellini, tecnico del Genoa Primavera uscito ai playoff dopo aver perso con la Roma, che ieri si trovava a Pordenone per parlare con il presidente Mauro Lovisa dopo essere stato a colloquio il giorno precedente ad Alessandria col ds Pasquale Sensibile. E l’accordo sembra essere stato trovato. Classe 1974, nativo di Busto Arsizio, è stato un difensore di buon livello di serie A e B e, soprattutto, è stato assistente tecnico di Antonio Conte al Siena nel 2010-2011 per poi approdare alla Primavera della Juventus la stagione successiva. Sembrava in procinto di raggiungere l’ex ct della nazionale al Chelsea, per fare parte nuovamente del suo staff dopo l’esperienza in Toscana, invece adesso è a un passo dal Pordenone, al cui presidente piace il suo calcio offensivo declinato col 4-3-3. Nelle ultime due stagioni il tecnico lombardo si è fatto apprezzare alla guida del Genoa, dove ha lanciato tra gli altri Pietro Pellegri, 16enne genovese che ha debuttato in serie A col Grifone contro la Roma e ha segnato nella giornata dell’addio al calcio del grande capitano giallorosso Francesco Totti. […]
Ore 15.40 – Padovagoal news: Pierpaolo Bisoli si prepara a diventare il nuovo allenatore del Padova. Dopo l’incontro di ieri in Liguria, il tecnico di Porretta Terme ha dato massima disponibilità e, con entusiasmo, vuole ripartire da Padova. Pare proprio che ci siamo, a breve potrebbe arrivare la fumata bianca definitiva.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Oggi andrà in cena un’altra puntata della trattativa tra i soci di Vi. Fin. spa, che detengono la maggioranza delle quote del Vicenza, e Boreas Capital, la holding lussemburghese che ha delegato l’ingegner Francesco Pioppi a trattare l’acquisto del club. Lunedì Pioppi ha chiaramente fatto sapere che attenderà oggi pomeriggio una risposta dai proprietari della società: qualora non fosse definitiva e positiva si ritirerebbe. Cosa accadrà, visti i precedenti, è difficile dirlo, ma ieri i soci di Vi.Fin. hanno lavorato, pare con profitto, per adempiere agli oneri per l’iscrizione al campionato. […] La holding lussemburghese, se tutte le condizioni poste saranno rispettate, non entrerà nel Vicenza dal 1 luglio, come previsto all’inizio, ma in un secondo momento, lasciando le incombenze tecniche all’attuale proprietà: scelta di direttore sportivo e allenatore, oltre al rifacimento della squadra. Un contesto al momento solo teorico, ma che lascia stupiti e preoccupati i tifosi. […]
Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Le sensazioni positive raccolte dopo la riunione dei soci di Vi.Fin. di lunedì devono ora trovare conferme. Della serie: i buoni propositi devono sfociare in fatti concreti. Se non sarà così entro stasera, massimo domani, si sarà punto e a capo. Meglio non pensarci per ora altrimenti si rischia un attacco di nervi. Entro oggi, lo ha dichiarato Marco Franchetto presidente di Vi.Fin., saranno raccolti i soldi tra i soci per pagare gli stipendi fino a maggio e i contributi. La cifra è di circa 1 milione e 500 mila euro, nelle intenzioni ogni socio sottoscriverà una somma in proporzione al valore delle azioni che possiede della finanziaria. Dunque, se tutto andrà come deve, entro stasera ci saranno sul piatto i soldi per superare il primo scoglio, quello del 26 giugno. Poi si dovrà trovare la copertura per la fideiussione di 350 mila euro da depositare entro il 30 giugno per iscriversi al campionato di serie C. Nell’ipotesi peggiore, cioè che i soci non trovassero l’accordo per arrivare al pagamento della prima scadenza, si penserà ad iscrivere la squadra e accettando di incappare in due-tre punti di penalizzazione. […] Ieri Pioppi ci ha ribadito stavolta con una certa insofferenza: «Qui ogni ora che passa ci dà sempre meno possibilità di manovra e questo non va bene. L’interesse di Boreas per questa operazione c’è però è ovvio che se nei prossimi giorni non dovesse più combaciare con le nostre esigenze saremmo costretti a mettere la parola fine». […] Ma l’aspetto tecnico, cioè quello che interessa davvero ai tifosi, quello relativo insomma al rettangolo verde, chi lo gestirà in questo periodo? È lo stesso Pioppi a spiegarlo: «Ovvio che ci dovrà essere condivisione tra noi e Vi.Fin., dunque fino a quando non ci sarà il passaggio delle azioni le decisioni per la prossima stagione sportiva saranno prese di comune accordo. Noi un’idea della struttura che vogliamo ce l’abbiamo ma parlarne oggi non avrebbe senso. Ormai è questione di ore, vediamo se i soci chiudono le pendenze relative alla passata stagione e iscrivono la squadra. Solo dopo si parlerà di tutto il resto». […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) É una storia di grande sensibilità e affetto quella che arriva da Foggia e che nei giorni scorsi ha visto protagonista l’allenatore del Venezia Pippo Inzaghi. L’ex bomber di Milan e Juventus è da sempre un idolo di Angelo Riccio, 24 anni il prossimo 13 luglio, affetto da neurofibromatosi e da complicanze sorte in seguito ad un delicato intervento. I suoi genitori, Franco e Lucia, nei giorni scorsi hanno pensato di lanciare un appello al tecnico arancioneroverde per vedere Superpippo esaudire un desiderio di Angelo: conoscere il suo idolo dal vivo. […] Inzaghi quando è venuto a conoscenza della storia del giovane pugliese non ci ha pensato su due volte: si è messo in contatto con il presidente del Foggia Lucio Fares ed ha interrotto le vacanze per andare a trovare Angelo, incontro che è avvenuto due giorni fa. Quando ha varcato la soglia della cameretta di Angelo l’allenatore lagunare l’ha trovata tappezzata di manifesti e poster di ogni genere che lo ritraevano nella sua carriera di giocatore ma non solo. Con Angelo è rimasto a parlare per mezz’ora come se fossero vecchi amici. «Angelo – hanno commentato i genitori – non parla ma siamo sicuri che ha capito tutto, il suo battito cardiaco, costantemente monitorato, è schizzato appena ha visto Pippo, e poi i suoi occhi hanno cominciato a lacrimare». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Ci sono azioni che valgono come una Champions League da giocatore o una promozione in Serie B da allenatore, e testimoniano la bontà d’animo di una persona. Una settimana fa, Franco Riccio, papà di un 23enne ragazzo di Foggia afflitto dalla nascita da una grave malattia, aveva manifestato il desiderio del figlio, costretto da novembre a letto in coma vigile, di vedere da vicino Filippo Inzaghi, suo idolo fin da bambino. Una settimana dopo il tecnico del Venezia, accompagnato dal team manager Alessandro Servi e da Lucio Fares, presidente del Foggia, è andato a trovare Angelo Riccio nella sua camera tappezzata da foto e poster del bomber del Milan. «Sono felice di aver esaudito il desiderio di Franco» ha raccontato Pippo Inzaghi alle emittenti locali, «e sono molto emozionato, sono situazioni molto difficili anche da commentare. Gli sono molto vicino, ho visto tutte le mie foto nella sua camera, so che è un mio grande tifoso. Ringrazio il presidente Fares e la società rossonera per essersi messi a disposizione e avermi accompagnato. Spero che Angelo abbia riconosciuto la mia voce, spero d’essere riuscito a strappargli un sorriso». Inzaghi ha donato ad Angelo Riccio una maglia del Venezia autografata. «Ci lamentiamo, a volte, per niente. Queste situazioni ci fanno capire la forza che hanno le famiglie che affrontano questi problemi. Mi auguro che Angelo possa migliorare. Quando verrò a Foggia a giocare con il Venezia, tornerò a trovarlo».
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) La morte di Michael Groppello riunirà tante tifoserie, anche alcune di quelle storicamente divise sugli spalti degli stadi calcistici. E per l’ultimo saluto sarà cantata la sua canzone, quella che lui aveva scritto per la stagione in serie B del Venezia. Giovedì alle 16, al centro sportivo Taliercio, per l’ultimo saluto al ventenne di Marghera ci saranno pure i supporters del Padova, che si uniranno a quelli veneziani della Curva Sud, ai mestrini e a tanti altri, come gli ‘amici’ in arrivo da Modena, Andria, Lanciano, Bolzano e, ovviamente, da San Donà e Chioggia. Quella di giovedì vuole essere soprattutto una festa per ricordare il giovane tifoso del Venezia morto sabato mattina in un incidente stradale sulla tangenziale di Mestre, quando l’auto guidata da un amico è finita contro la cuspide dell’uscita per la Carbonifera. […] E’ la prima volta che un funerale viene celebrato in questo contesto, ma è stato un segnale forte che la stessa società arancioneroverde ha voluto dare a tutto l’ambiente, per ricordare un ragazzo che è sempre stato un esempio sugli spalti della Curva Sud. Aveva solo vent’anni ma era destinato a diventare un leader della tifoseria veneziana, così come storicamente lo è lo zio Andrea Vianello, dal quale ha ereditato la passione per il calcio, così come dal nonno, anche lui impegnato da anni in prima persona sulle tribune degli stadi. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Il mercato del Venezia attraversa una fase di stallo, in attesa che si animino le trattative in vista della prossima stagione di Serie B. Anche ieri il direttore sportivo Giorgio Perinetti, a Milano, ha proseguito i colloqui con i colleghi delle altre società alla ricerca dei pezzi migliori da mettere a disposizione di Inzaghi, ma anche di concretizzare eventuali cessioni o assicurarsi conferme preziose come quella di Moreo. Sempre ieri la Lega di Serie B ha ratificato le prime date utili per la stagione sportiva 2017-18. Il campionato inizierà sabato 26 agosto e terminerà venerdì 18 maggio 2018. […] La prima giornata sarà aperta, come ormai avviene da tempo, dall’anticipo in notturna venerdì 25 agosto alle 20.30. Prevista poi la sosta nel periodo invernale tra l’1 e il 20 gennaio 2018.
Ore 11.30 – (Gazzettino) L’obiettivo è quello di dare a Roberto Venturato un Cittadella il più completo possibile per il raduno di metà luglio, e Stefano Marchetti dopo i primi rinnovi di giocatori-chiave come capitan Iori e il portiere Alfonso, ha concluso altre due importanti trattative, per completare il reparto offensivo: «Dopo aver annunciato l’intenzione del Cittadella nel riscattare il cartellino di Christian Kouame dal Prato, ho deciso di fare lo stesso anche per Andrea Arrighini». Inizialmente sull’attaccante il diggì granata non si era espresso, quasi a pensare che il Cittadella potesse lasciar cadere l’opzione sul prestito per poi rinegoziare il trasferimento, invece la trattativa ha subito un’accelerata nelle ultime ore, tanto da portare Marchetti all’annuncio: «Arrighini con noi ha fatto molto bene, mi sembra che alla prima esperienza a Cittadella abbia dimostrato il suo valore, integrandosi bene nell’ambiente». […] Con la conferma di Arrighini e Kouame, aggiunti a Litteri e Strizzolo, l’attacco granata può definirsi completo. «Abbiamo quattro giocatori validi, se stanno bene il reparto è buono e bene assortito», prosegue Marchetti. Le indiscrezioni di mercato, inoltre, indicano il Cittadella interessato a Massimiliano Pesenti, attaccante di 30 anni in scadenza di contratto con il Pro Piacenza. Una figura di spessore, con tanta esperienza sulle spalle, autore nell’ultima stagione di 14 gol in Lega Pro. Proprio lo status di svincolato a fine mese potrebbe attirare tanta attenzione. »È un buon calciatore, senza dubbio, ha fatto bene a Piacenza, ma non posso muovermi tra gli over 21 anni avendo la lista dei diciotto già completa. Vedremo magari più avanti cosa dirà il mercato», commenta il diggì granata. […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Arrighini (e Kouamé) sì, Camigliano quasi. Il Cittadella versione 2017/18 prende ulteriore forma. I termini per riscattare i due attaccanti scadono oggi e il direttore generale Stefano Marchetti conferma che chiuderà positivamente entrambe le operazioni. Se, per quanto riguarda il giovane ivoriano, già da tempo il d.g. aveva chiarito che avrebbe fatto valere la propria opzione, prelevandolo a titolo definitivo dal Prato, per la punta pisana, che Novellino avrebbe allenato volentieri ad Avellino, la questione era più “aperta”. E invece Arrighini tornerà sotto le Mura, a quanto si dice per una cifra molto più bassa rispetto a quella che a suo tempo era girata: “solo” 80 mila euro. «Nella scorsa stagione Arrighini ha fatto bene, è un giocatore forte e voglio tenerlo», la considerazione di Marchetti. Che si sbilancia anche sul probabile ritorno di Agostino Camigliano, difensore centrale di proprietà dell’Udinese, nella scorsa stagione alla Juve Stabia e ora prossimo a (ri)vestire la maglia granata. «Lo sto trattando», ammette. «La formula e i tempi per arrivare ad una firma non dipendono solo da me, ma ci stiamo lavorando». […] Ed è facile a questo punto fare 2+2: se arriva lui – e arriverà, così come arriverà Settembrini per il centrocampo- non sarà riconfermato Pascali. In questo caso non ci sono ancora un “sì” o un “no”, ma parole e significati che possono essere letti tra le righe: «Vale per Pascali, per Iunco e per Pedrelli: vorrei tenerli, ma ho una lista di 18 giocatori under 21 tesserabili per regolamento, di cui tener conto nel comporre una rosa che vorrei ringiovanire». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Sono sullo stesso piano, li sto valutando – spiega Zamuner – Anche se entro domani sera (oggi, ndr) o giovedì faremo la nostra scelta. Sono profili giusti e spendibili per il progetto che abbiamo a Padova». […] Padalino ha già incontrato Zamuner proprio a Milano una settimana fa, mentre ieri si trovava in Puglia. E proprio sulla sua posizione contrattuale ci rilascia un flash. «Se ci fosse questa possibilità, mi auguro che prevalga il buon senso». Toscano invece ieri si trovava a Reggio Calabria, ed è libero da vincoli dato che ha rescisso a gennaio con l’Avellino. La sua chiacchierata con Zamuner era andata in scena due domeniche fa in un ristorante di Verona. «Un incontro durato alcune ore – racconta Toscano – nel quale ho avuto il piacere di conoscere il direttore, una persona competente». In gioco per la panchina biancoscudata ci sono anche Bisoli, sfortunato quest’anno al Vicenza, e anche Foscarini, reduce dall’esperienza con il Livorno. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Se avessi saputo di perdere tutto questo tempo, non avrei neanche iniziato la trattativa, che tra l’altro non è partita da me perché mi hanno cercato. Deluso? No, perché nel calcio ci si può aspettare sempre di tutto. Ma è chiaro che quando una persona ti dice che non ti devi preoccupare, e che vuole venire a Padova perché è una piazza ideale e perché c’è una proprietà importante, mi sentirei di avere pochi dubbi. Poi se è cambiato qualcosa strada facendo non lo so, anche se non c’è da stupirsi». La giornata è proseguita con un blitz a Milano, nel quale il diggì è stato affiancato dal vice presidente Edoardo Bonetto in rappresentanza della proprietà, essendo il padre Roberto in Indonesia per motivi di lavoro. E nel capoluogo lombardo sono stati riallacciati i contatti con persone vicine a Padalino, Toscano, Bisoli, oltre che con Foscarini: ovvero i candidati dai quali uscirà il nome del nuovo allenatore biancoscudato.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Gaetano Auteri resta al Matera dopo il lungo faccia a faccia di lunedì sera con il patron Saverio Columella, il Padova spazientito cambia rotta puntando con decisione su un quartetto di papabili formato da Pasquale Padalino, Domenico Toscano, Claudio Foscarini e Pierpaolo Bisoli. Tutti al momento sullo stesso piano, anche se una decisione sarà presa al massimo entro domani. E’ stata una giornata campale quella di ieri per Giorgio Zamuner, iniziata di buon ora con il diggì biancoscudato che ha mollato il tecnico siciliano. «Già nella notte tra lunedì e martedì ho parlato al telefono con Auteri e con Columella dicendo che non avrei aspettato più, e ho ribadito il concetto ad Auteri questa mattina (ieri, ndr)».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Un déjà vu che sa di autogol. Speriamo bene”) Sembra un déjà vu, e il quadro d’insieme non è esaltante, anzi. Il Padova ha perso il treno per Auteri, inseguito a lungo (e incontrato direttamente), trovandosi alla fine con un pugno di mosche in mano. Al 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, sembra di vivere un clima da “grande freddo” dalle parti di viale Rocco. Che la trattativa per strappare al Matera il tecnico siciliano non fosse facile l’avevamo capito proprio per il tira-e-molla eccessivo in Lucania, seguito al “faccia a faccia” tra il d.g. Zamuner e lo stesso Auteri, ma buttar via oltre 20 giorni per approdare al nulla non ci pare un grande risultato, tutt’altro. A Padova ci ritroviamo, dopo le tante novità dell’ultimo mese, con una situazione da status quo che lascia perplessi. Fra l’altro con il presidente in pectore Roberto Bonetto che è partito per l’Indonesia, delegando al figlio Edoardo e al direttore, appunto, il compito di arrivare al dunque, fra contatti con personaggi sotto contratto, che hanno più richieste o che pretendono troppo (uno di questi era Mandorlini). Non è un bell’inizio, eppure in passato si è visto di peggio. […] Speriamo che il classico repetita iuvant stavolta partorisca qualcosa di meglio. Perché, se si vuole stare in alto, un salto di qualità in panchina è necessario.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Zamuner ieri si è visto in viale Rocco solo la mattina presto, dopodiché è sparito. E si è capito il motivo: con il vicepresidente Edoardo Bonetto si è spostato in Emilia proprio per andare a parlare con Bisoli. […] In serata lo sfoglio della “margherita” è arrivato ad un punto di svolta: il prossimo tecnico del Padova sarà uno tra Bisoli, appunto, e Domenico Toscano. C’è anche Padalino, ma è più difficile perché sotto contratto con il Lecce sino al giugno 2018. Foscarini è fuori gioco. «Vorremo decidere entro domani sera (oggi, ndr) o giovedì al massimo», la telegrafica dichiarazione di Zamuner. «In questo momento non ce n’è uno in vantaggio sugli altri». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) E il club biancoscudato, che già l’anno scorso si era rifiutato di pagare i 300 mila euro che aveva preteso Lovisa del Pordenone per liberare Tedino, ha dovuto virare su obiettivi diversi. È stato proprio Zamuner, quando ha capito che il braccio di ferro sarebbe andato per le lunghe, a chiudere il collegamento e a volgere lo sguardo altrove. A quel punto sono tornati attuali tutti i nomi circolati nelle ultime settimane, più quello – mai fatto prima – di Pierpaolo Bisoli. Allenatori incontrati da Zamuner – Toscano, Foscarini e Padalino – e scivolati all’indietro dopo l’apparente accelerata di una settimana fa con Auteri.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il grande rifiuto, e tre candidati tra cui scegliere: la panchina del Padova è ancora vacante, ma non rimarrà taleper molto. Dopo un colloquio infinito, che ha tenuto con il fiato sospeso l’ambiente, ieri mattina da Matera è arrivata la “doccia fredda” che si temeva: Gaetano Auteri rimarrà in Basilicata anche l’anno prossimo, e la società biancoscudata, che nel tecnico siciliano aveva individuato il profilo giusto per tentare l’assalto alla Serie B nella prossima stagione, è rimasta con il cerino in mano. […] Lunedì, nell’incontro-fiume andato in scena nella città dei Sassi, tutto si è ribaltato: Columella ha chiesto al Padova un indennizzo, unica via per liberare Auteri un anno prima della naturale scadenza del suo contratto (fissata a giugno 2018).
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un voltafaccia che ha lasciato tutti di stucco, ma nemmeno troppo. Il Padova ha incassato nella notte fra lunedì e martedì il dietrofront di Gaetano Auteri, che non ha raggiunto la rescissione con il Matera e che ha lasciato il direttore generale Giorgio Zamuner con il cerino in mano. Ma nemmeno poi troppo, perché lo Special One di Floridia, come è stato soprannominato l’allenatore siciliano, ha spiazzato con le su presunte certezze e le rassicurazioni cadute nel vuoto fino a un certo punto il club di Roberto Bonetto. Che si è messo subito alla caccia del nome giusto per raccogliere la successione di Oscar Brevi. Il favorito a questo punto sembra poter essere Domenico Toscano, che si è liberato dall’Avellino e che era stato incontrato due volte nei giorni scorsi. La prima richiesta economica era stata troppo alta, poi pare che ci sia stato un avvicinamento. La novità di giornata è anche l’incontro avvenuto a Firenze con Pierpaolo Bisoli, reduce dalla tormentata stagione a Vicenza ma con un pedigree di razza. Bisoli viene ritenuto un profilo importante, ma ha richieste economiche elevate. Insomma, una pista non semplice, come pare in salita la strada che porta a Pasquale Padalino, sotto contratto con il Lecce. Non si vuole rischiare un Auteri bis e Padalino ha il problema di liberarsi dal club salentino, un’opzione tutt’altro che semplice e che richiederebbe tempo. […]