Mercato Cittadella, Iunco: “Sto aspettando una chiamata, non posso fare altro…”

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«Nessuna novità. Non ho più sentito il direttore né il mister dalla cena di fine stagione a casa del presidente Gabrielli». C’è un che di fatalista nelle parole di Antimo “Mino” Iunco. Attualmente l’attaccante è a Verona, dove vive con la moglie Carla e i due bambini Andrea e Jacopo. Anche per lui, come per gli altri giocatori del Cittadella in scadenza di contratto, sono giorni di attesa. Per lui, come per Pascali, Pedrelli e Paolucci l’accordo in essere termina il 30 giugno, poi tutti e quattro, se non ci saranno novità dalla sede della società di via Ca’ dai Pase, si svincoleranno automaticamente. Paolucci ha ricevuto una proposta di rinnovo alle stesse condizioni dell’anno scorso, che il centrocampista abruzzese sta valutando con il suo procuratore; per gli altri lo stesso dg granata ha chiarito che si prenderà tutto il tempo a disposizione per ragionare sul da farsi. «Se l’ha dichiarato vuol dire che è così, personalmente preferisco non leggere quanto viene scritto in questi giorni. Sto aspettando una chiamata, non posso fare altro. Nel frattempo sto con i miei figli», afferma il trentatreenne attaccante brindisino, autore di 3 gol nella sua seconda avventura sotto le mura, iniziata a gennaio, quando fu prelevato dalla Paganese. «Alla cena che ha chiuso la stagione ci eravamo salutati dicendo che ci saremmo risentiti nei giorni successivi e spero che succeda, perché la mia volontà è quella di rimanere al Cittadella e il direttore lo sa. Già a gennaio, quando ho firmato per tornare a vestire questa maglia, ne avevamo parlato. Se mi sto guardando in giro? No, proprio perché vorrei restare. Sennò andrò in scadenza».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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