Live 24! Padova, si attende solo il summit Auteri-Columella per poi annunciare il nuovo allenatore Biancoscudato…

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Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) In un contesto particolarmente complesso da decriptare, a Mestre passano i giorni e ancora non ci sono certezze su dove giocherà la squadra nel prossimo campionato di Lega Pro. Assodato che la spesa per la rimessa a norma del Baracca sia troppo elevata, l’opzione che sta emergendo con sempre maggiore chiarezza dietro le quinte è quella di disputare le partite casalinghe del campionato 2017-2018 all’Euganeo di Padova. Dalla città del Santo, almeno inizialmente, sarebbe stata data una disponibilità solo per un determinato numero di partite, ma nel frattempo la situazione sarebbe cambiata. L’ultima parola spetterà al neosindaco, con il ballottaggio fra Sergio Giordani e Massimo Bitonci che scioglierà le ultime riserve anche su questo fronte. Alla data attuale non sembrano esserci soluzioni alternative. Sul fronte tecnico, il presidente Stefano Serena, inoltre, ha trovato una sorta di accordo con l’Entella, con cui ci sarà uno scambio proficuo di giocatori in arrivo dal club ligure che completeranno un accordo. É stato proposto Marchiori (Triestina), mentre in uscita ci sono diversi giocatori, fra cui Kabine (passato al Campodarsego), Pettarin e Politti (entrambi cercati dal Trento). […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Si parla molto bene di questa società – spiega Magi – e non appena sono stato contattato ho sperato di poter raggiungere questo obiettivo. L’obiettivo mio e dei miei giocatori dev’essere di conquistare la stima e l’affetto dei tifosi e di rispecchiare il più possibile l’identità e lo stile di questa società. Possiamo raggiungere obiettivi che forse oggi abbiamo anche il timore di dire e toglierci grosse soddisfazioni». Quanto al modulo, Magi ha confermato di privilegiare il 4-3-3: «Mi piace – ammette – ma sono i giocatori con le loro caratteristiche a dare l’input, perché magari si parte con un’idea ma poi la squadra dimostra di avere un rendimento migliore giocando in maniera diversa. Certo è che mi piace una squadra aggressiva, mi piace cercare di fare la partita, mettendo in campo le qualità dei giocatori, provando sempre a far risultato, avendo così l’orgoglio di averci provato, qualora non arrivassero i tre punti. Dobbiamo essere propositivi, cercando di andare oltre i nostri limiti e le nostre capacità, mi piace questo tipo di incoscienza, dobbiamo provarci sempre». Lusinghiero il benvenuto a Magi da parte di Stefano Rosso: «Il nostro obiettivo è sempre quello di far meglio – evidenzia il presidente – vogliamo migliorare sia a livello di risultato sportivo che a livello gestionale ed organizzativo. Vogliamo cercare di arrivare più in alto possibile. Da diverse stagioni stiamo cercando di crescere a livello di strutture e spero che anche a breve possiate vedere anche in piccole cose come cercheremo di essere sempre più vicini alla città e di gestire sempre meglio il momento della partita».

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Il vicepresidente Roberto Masiero ha il mirabile dono della sintesi. Questa su Magi, ad esempio, dice molto di quello che è e sarà il nuovo allenatore virtussino: «La cosa che più mi ha colpito di mister Magi è che quando è arrivato qui da noi – rivela Masiero – sembrava che non allenasse da anni e non da un mese soltanto. Tanta era la fame e la voglia di ricominciare che aveva. Ed è ciò che cercavamo anche noi. Ci è piaciuto subito». Dal canto suo il direttore generale Werner Seeber ha ampliato il concetto: «Come società ci prefiggiamo sempre come primo obiettivo quello di mettere nelle migliori condizioni di lavoro il nostro staff tecnico, chiaramente nel limite delle nostre possibilità. Da parte mia, poi, ci tengo a fare il migliore in bocca al lupo a Giuseppe, so che è animato da una fame e da un entusiasmo straordinario». […]

Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Bassano is Magi. Il prescelto della porta accanto non è magnetico e nemmeno rapinoso come qualche sultano con pedigree illustre e mascella volitiva. Ma ha la forza inesauribile delle idee. Quella che di solito sposta e traccia il solco e gli ha permesso di raccogliere un mucchio di successi. La Virtus riparte da Giuseppe Magi, il primo della lista. Dal primo giorno. Il presidente Stefano Rosso, rientrato appositamente a inizio settimana dagli Usa, esordisce così: «Siamo abituati a valutare prima il lato umano che l’aspetto tecnico, scegliamo gli uomini e soltanto dopo i calciatori o gli allenatori – argomenta il pres – perché nelle difficoltà affiorano innanzitutto gli uomini e solo dopo gli sportivi. E anche per la panchina abbiamo seguito questi criteri. Si è puntato dritti su una persona spinta da una grande fame e dal desiderio di emergere. Sorretto da una voglia smisurata di far risultato, ma con valori e spessore umano in cui ci riconosciamo. I traguardi? Intendiamo migliorare il piazzamento dell’ultima stagione perché il traguardo è sempre quello di fare meglio. Pure se la priorità non è soltanto il campo. Anzi, se vogliamo, quella è la componente minore, poiché miriamo a crescere sul piano organizzativo e strutturale. Che senso avrebbe, per dire, salire in B, senza essere pronti ad affrontare la categoria? Invece lavoriamo per progredire nell’impiantistica a ogni livello lievitando anche sotto il profilo gestionale e naturalmente sportivo. Già a breve vedrete sostanziali novità in tal senso, ma è un discorso che riguarda anche le piccole cose. Ad esempio curando con sempre maggiore attenzione l’evento della partita, in modo da essere sempre più vicini alla città in qualunque iniziativa. Personalmente – chiosa Rosso – cercherò di parlare un po’ meno ed esprimermi coi fatti. La squadra che verrà? Ci saranno più giovani ma anche qualche indispensabile veterano perché si è visto quest’anno che con qualche pedina navigata in più avremmo superato più rapidamente i frangenti di difficoltà». […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) L’autore del gol-vittoria contro il Catania non era certo uno sconosciuto. Nel mondo della Legapro Daniel Semenzato è un terzino apprezzato sin dai tempi del Bassano, da dove l’ha prelevato un anno fa il Pordenone. Ma le super prestazioni nei playoff gli sono valse la chiamata in serie B. Sulle sue tracce c’è il Foggia, vincitore del girone C di Legapro al lavoro per costruire la squadra che affronterà la serie cadetta. Semenzato ha ancora un anno di contratto con il Pordenone, ma una chiamata dalla serie B, da una piazza calda e storica, potrebbe farlo vacillare. Sul terzino veneto c’è anche il Catania, che vuole pure l’attaccante Rachid Arma, ma al momento il Foggia è in netto vantaggio per questioni di categoria. L’ultima parola, in caso di offerta congrua, spetterà al giocatore, che ha sempre dichiarato di star bene a Pordenone. Ieri, poi, è stato scritto un nuovo capitolo della lunga estate di Luca Cattaneo. Veleno, protagonista di un playoff scintillante, è cercato dal Carpi; ieri ha parlato il suo agente, Maurizio Casilli: «Il campo ha detto tutto. Nelle final four di Firenze ha dimostrato per l’ennesima volta di meritare la categoria superiore. Ha ancora un anno di contratto col Pordenone e per questo le società che lo vogliono dovranno giustamente confrontarsi col club neroverde. Però il giocatore dopo tre anni vorrebbe giocare in B e credo se lo meriti: anche perché sono sicuro che farà la differenza anche in cadetteria». […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bruno Tedino rischia di fare agli occhi dei supporter neroverdi la stessa figura che sta facendo Gigio Donnarumma agli occhi della Curva Sud della Milano rossonera. In questo scomodo tunnel lo ha infilato Mauro Lovisa venerdì quando, in occasione dell’incontro voluto dal sindaco Alessandro Ciriani per ringraziare i ramarri, ha dichiarato: «Per me Bruno è confermato. Ha un contratto sino al 2018. Adesso spetta a lui decidere se rimanere o andarsene». Dopo di che re Mauro ha aggiunto: «Con questo, per due mesi chiudo ogni canale di comunicazione. Ricomincerò a parlare ad agosto». Decisamente più contenuto il ritiro spirituale del tecnico. «Ho bisogno di un paio di giorni di riflessione ha replicato durante la stessa cerimonia in sala rossa – Da ora sino a lunedì stacco la spina». L’impressione è che il distiguo di Tedino non sia, come quello di Gigio e del suo abile e rapace procuratore, questione di soldi. Bruno ha firmato convinto a suo tempo il prolungamento del contratto con i ramarri sino a tutto giugno 2019. […] L’impressione è che il disagio sorto fra le parti (Lovisa rifiuta il termine tensione) sia dovuto principalmente alle limitazioni di responsabilità imposte al tecnico, allora manager all’inglese, lo scorso gennaio («Da oggi dichiarò re Mauro – Tedino deve pensare solo ad allenare»). In secondo luogo all’invasione dello stesso Lovisa e del suo clan nelle questioni strettamente tecniche, come successo anche nel post partita col Parma quando il presidente sentenziò: «Non sono stato contento della difesa a cinque, quando siamo tornati al 4-3-3 abbiamo pareggiato». Non è stata la prima volta, non sarà l’ultima. Ne sanno qualcosa oltre a Tedino anche i predecessori Parlato, Zauli, Foschi e Rossitto. […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) C’è un giocatore che desidera tornare a Pordenone. Ed è un elemento che ha lasciato un ottimo ricordo, in riva al Noncello. Il suo nome è Alex Pederzoli. Già, il regista classe 1984 vorrebbe vestire nuovamente il neroverde dopo averlo fatto nella stagione 2015-2016 (conclusa anch’essa con la semifinale playoff di Lega Pro). Non sarà uno scenario semplice da percorrere, però: il bolognese è in forza al Venezia e con il club lagunare ha ancora due anni di contratto a una cifra nettamente fuori portata dal Pordenone. Dallo scorso gennaio non rientra più nei piani di Filippo Inzaghi, tanto che la società l’ha messo fuori rosa e lui ha deciso di andare ad allenarsi col Montebelluna. Tuttavia Pederzoli dovrebbe risolvere il contratto – e si prevede una trattativa piuttosto lunga al riguardo – e poi eventualmente trovare un accordo col Pordenone, che peraltro ha Salvatore Burrai attualmente a disposizione nel suo ruolo. Da qui a fine agosto, tuttavia, può verificarsi di tutto: il mercato regala sempre storie inaspettate.Per quanto riguarda il tecnico, Bruno Tedino, e con lui tutto lo staff, ha un contratto che scade nel 2019. Ieri la Gazzetta dello sport ha riportato un interessamento nei confronti del trainer da parte del Palermo, appena retrocesso in serie B e che ha deciso di separarsi da Diego Bortoluzzi (nonché dal suo vice, il pordenonese ed ex ramarro Fabio Rossitto). Difficile si concretizzi la pista, anche perché al momento il candidato numero uno sembra Massimo Oddo, reduce dall’esperienza in serie A (con esonero) col Pescara. […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) La maggior parte del gruppo, la scorsa estate, ha firmato contratti biennali. Sono i casi di Tomei, Semenzato, Pellegrini, Ingegneri, Stefani, Burrai, Suciu, Buratto, Cattaneo, Pietribiasi e Arma. Per trattenere la maggior parte di questi servirebbe allungare il vincolo di almeno un altro anno (al rialzo, visto il torneo disputato) e alcuni potrebbero temporeggiare. Semenzato, per esempio, che attualmente ha mercato: il terzino, tra i migliori, è seguito dal Catania in Lega Pro e dal Foggia in B. Ma non solo: Ingegneri ha molti estimatori (si parla dell’Avellino in B), Suciu, Burrai e Arma (il Catania è sulle tracce del bomber) piacciono in Lega Pro mentre Cattaneo è un forte desiderio del Carpi in B. E il suo agente, Maurizio Casilli, preme perché il suo assistito salga di categoria. «Il giocatore – ha detto – dopo tre anni in Lega Pro vorrebbe salire in Cadetteria e credo se lo meriti. Le società che lo vogliono devono confrontarsi con i neroverdi: a Firenze però ha dimostrato di valere la categoria superiore». Tomei, Pellegrini e Pietribiasi potrebbero risolvere, Buratto e Stefani vorrebbero rimanere. […]

Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Lo abbiamo scritto giorni fa: a tirare troppo la corda si rischia che alla fine si spezzi. Lo ribadiamo oggi sempre più convinti che si sia ad un passo dal baratro. Quando si parla dei 115 anni di storia del Lane non è retorica, ma il patrimonio della cultura sportiva di un territorio e per questo va tutelato ad ogni costo come ben ha compreso il sindaco Achille Variati. Sarebbe ora che se ne ricordassero tutti, perchè alla fine bisognerà spiegare ai tifosi biancorossi come si possa essere arrivati a tanto scempio. Che si sia ormai alla stretta finale è evidente. Meno male che ci sono delle date da rispettare e quindi non si potrà rimandare oltre la decisione. Dall’assemblea di Vi.Fin. di mercoledì qualcosa si è mosso, ma ancora non si è arrivati ad una soluzione e questo è il sintomo che le cose non stanno andando per nulla bene. Di sicuro ci sono stati ulteriori incontri e verifiche, d’altra parte lunedì è ormai alle porte e stavolta l’assemblea di Vi.Fin. non potrà essere chiusa con un altro nulla di fatto. […] In questi giorni si è lavorato per trovare qualche via d’uscita. Giovedì l’a.d. Francesco Pioppi ha avuto una lunga giornata vicentina. Pare infatti che al mattino si sia visto con il presidente e a.d. di Vi.Fin. Marco Franchetto e che abbia chiuso la sua giornata addirittura con una cena al ristorante da Remo con il sindaco Achille Variati a testimonianza di quanto l’amministrazione vicentina abbia a cuore le sorti del club biancorosso. […] Una cosa è chiara perchè detta e ridetta dagli stessi soci di Vi.Fin.: non hanno più soldi per andare avanti. E dunque se non dovesse andare in porto la trattativa con ‘Boreas Capital Sarl’ che succederà? E si torna a quello che ormai andiamo scrivendo dal giorno della retrocessione del Vicenza in serie C, alla domanda delle domande: chi metterà i soldi? Perchè al di là di tante parole da subito si era capito che lo scoglio maggiore era all’interno della stessa Vi.Fin. con Alfredo Pastorelli da un parte e gli altri soci dall’altra. E se qualcuno non si metterà una mano sulla coscienza stavolta si rischia che la corda si spezzi e il Vicenza finisca nel baratro.

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il suo più grande desiderio è conoscere bomber Pippo Inzaghi e l’allenatore del Venezia trasformerà il suo sogno in realtà. La prossima settimana, infatti, il mister arancioneroverde scenderà a Foggia per fare felice il giovane Angelo Riccio, sfegatato tifoso milanista e di Pippo-gol in particolare, costretto ogni giorno a lottare per la vita essendo affetto fin dalla nascita da una terribile malattia come la neurofibromatosi. L’invito a Inzaghi lanciato dai genitori Franco e Lucia sta facendo il giro del web, un appello accorato e fiducioso in vista del ventiquattresimo compleanno di Angelo il prossimo 13 luglio. In quella data il Venezia sarà però già al lavoro nel ritiro di Sappada, quindi l’ex attaccante porterà personalmente il suo regalo all’inizio della prossima settimana. […] Informato da colleghi ed ex compagni dell’appello lanciato dalla famiglia Riccio, mister Inzaghi ha subito dato la sua piena disponibilità riuscendo ad incastrare la sua trasferta pugliese tra le vacanze a Milano Marittima e Formentera.

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia sta lavorando sottotraccia per la campagna trasferimenti, anche se tutto tace negli ultimi giorni. Da quanto trapela, il direttore sportivo Giorgio Perinetti sarà a Milano la prossima settimana soprattutto per cedere i giocatori in esubero: Pederzoli, Tortori, Caccavallo, Ferrari e Malomo sono sulla lista di partenza. In arrivo ci sono uno o due difensori centrali, almeno due centrocampisti, un centravanti e probabilmente alcuni giovani. Fra i nomi possibili ci sono Cherubin (Verona), Signori (a parametro zero da Vicenza), Caputo (Entella) e Cacia (Ascoli). Smentite sono arrivate su Pascali (Cittadella) e Diakite (Ternana), ma su quest’ultimo in realtà si sta lavorando a fari spenti. […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) In attesa delle prime operazioni di mercato, il Venezia ha definito intanto il programma delle prime cinque amichevoli che disputerà in vista dell’impegno di Coppa Italia in calendario domenica 6 agosto. Nella sede del ritiro di Sappada il primo avversario della squadra di Inzaghi sarà una rappresentativa locale il 14 luglio alle 17.30. Il 18 luglio, a Detroit negli Stati Uniti, il Venezia affronterà invece il Detroit City al Keyworth Stadium (ore 19.30 locali, le 13.30 in Italia). Con il ritorno a Sappada per la seconda parte del ritiro in alta quota, il 26 luglio toccherà all’Union Feltre; il 29 luglio è prevista invece una partitella in famiglia Venezia A – Venezia B; infine il 2 agosto avversario di turno saranno i friulani del Cjarlins Muzane. Queste ultime tre amichevoli saranno tutte giocate al campo di allenamento di Sappada e sempre alle 17.30.

Ore 11.30 – (Gazzettino) Pascali sì, Pascali no. Non sta sfogliando la margherita il Cittadella per decidere se tenere o lasciare libero il difensore centrale, ma sono molti i dubbi che attanagliano il diggì Marchetti, alle prese con la composizione della lista dei diciotto giocatori over 21 anni. E con il rischio – concreto – che nel frattempo Pascali trovi una sistemazione alternativa. Il giocatore infatti è in scadenza di contratto a fine mese e fino ad allora i granata vantano l’opzione per il rinnovo per un altro anno. «Non ci sono però novità all’orizzonte – confida il giocatore – Il mio agente si è confrontato con Marchetti, c’è grande stima reciproca, ribadita pure nell’occasione, ma nessun passo in avanti». Manco a dirlo, il Cittadella rimane la priorità per il difensore. «Sono arrivato in granata due anni fa, e ringrazierò sempre la società per la fiducia che mi ha dato. Tutti sanno la grande voglia che ho di restare in una realtà dove ho trascorso due anni fantastici, si è instaurato un grande gruppo, siamo tutti amici e lo spogliatoio è davvero molto unito». Sembrerebbero parole di addio. «Nel calcio, purtroppo, cambiano tante cose dall’oggi al domani. Chi fa parte di questo mondo sa come girano le cose. Io un’idea me la sono anche fatta». Sarebbe? «Il Cittadella deve fare i conti con la famosa lista dei diciotto giocatori over 21 anni. Su di me un anno fa non c’erano dubbi sull’inserimento nel gruppo, adesso invece se la società non si è ancora espressa, forse ritiene che non sono più una priorità, e sta facendo le proprie valutazioni». […] Le proposte alternative comunque non mancano. «Per mia fortuna ho ancora richiesto sul mercato. Ho ricevuto offerte, le sto valutando: dovesse saltar fuori quella buona…». Ma Cittadella non può perdere uno dei suoi mattatori. «Ho dato tanto a questa maglia e altrettanto ho ricevuto. Vorrò sempre un mare di bene a questi colori. Mi dispiacerebbe non far più casino a Cittadella e dintorni». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) «Nessuna novità. Non ho più sentito il direttore né il mister dalla cena di fine stagione a casa del presidente Gabrielli». C’è un che di fatalista nelle parole di Antimo “Mino” Iunco. Attualmente l’attaccante è a Verona, dove vive con la moglie Carla e i due bambini Andrea e Jacopo. Anche per lui, come per gli altri giocatori del Cittadella in scadenza di contratto, sono giorni di attesa. Per lui, come per Pascali, Pedrelli e Paolucci l’accordo in essere termina il 30 giugno, poi tutti e quattro, se non ci saranno novità dalla sede della società di via Ca’ dai Pase, si svincoleranno automaticamente. Paolucci ha ricevuto una proposta di rinnovo alle stesse condizioni dell’anno scorso, che il centrocampista abruzzese sta valutando con il suo procuratore; per gli altri lo stesso dg granata ha chiarito che si prenderà tutto il tempo a disposizione per ragionare sul da farsi. «Se l’ha dichiarato vuol dire che è così, personalmente preferisco non leggere quanto viene scritto in questi giorni. Sto aspettando una chiamata, non posso fare altro. Nel frattempo sto con i miei figli», afferma il trentatreenne attaccante brindisino, autore di 3 gol nella sua seconda avventura sotto le mura, iniziata a gennaio, quando fu prelevato dalla Paganese. «Alla cena che ha chiuso la stagione ci eravamo salutati dicendo che ci saremmo risentiti nei giorni successivi e spero che succeda, perché la mia volontà è quella di rimanere al Cittadella e il direttore lo sa. Già a gennaio, quando ho firmato per tornare a vestire questa maglia, ne avevamo parlato. Se mi sto guardando in giro? No, proprio perché vorrei restare. Sennò andrò in scadenza». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Era atteso nel pomeriggio di ieri il faccia a faccia decisivo tra Auteri e il presidente Saverio Columella del Matera, ma gli impegni di lavoro a Roma di quest’ultimo hanno fatto slittare l’appuntamento che si terrà oggi, o al massimo domani. Tanto che il tecnico siciliano aveva prenotato un volo aereo per la tarda mattinata, ma è rimasto nella sua Sicilia. Come noto, Auteri nell’incontro con il suo attuale datore di lavoro chiederà di essere liberato (un altro anno di contratto) per potere sposare la causa biancoscudata, che ormai è un chiodo fisso nella sua testa. Dietro le quinte i contatti con Giorgio Zamuner continuano ad avere cadenza quotidiana, con l’entourage del Padova sempre in attesa di ricevere la buona notizia. Si tratta di avere un pizzico di pazienza, questa è la sensazione. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Il consiglio d’amministrazione del club, andato in scena ieri all’ora di pranzo nella sede all’Euganeo, ha formalizzato il passaggio di consegne tra Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto. L’assemblea ha provveduto a ratificare le dimissioni di Bergamin come presidente, nonché come consigliere del Cda. Carica quest’ultima che è stata lasciata anche da Walter Tosetto. E contestualmente ha provveduto a eleggere Roberto Bonetto come presidente. Dopodiché è stata deliberata la riduzione del numero dei consiglieri da undici a nove, tra i quali figurano anche Giovanna Santi, moglie dell’ex patron Bergamin, e Roberto Vitulo, uomo della Sunglass. C’è anche Massimo Poliero, che però ha già annunciato la sua uscita di scena rimanendo al fianco della società come sponsor. Gli altri componenti sono il presidente Roberto Bonetto, il vice Edoardo Bonetto, il direttore generale Giorgio Zamuner, e i consiglieri Moreno Beccaro, Filippo Pancolini e Giampaolo Salot. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Il summit a Matera, molto probabilmente, dovrebbe registrare comunque un rilancio del presidente del club della città dei Sassi, che però difficilmente riuscirà a convincere l’allenatore a tornare sui suoi passi: convinto al cento per cento della scelta di salire a Padova, Auteri non si dice interessato a eventuali rilanci di Columella, e non appena firmerà la risoluzione salirà in Veneto per legarsi alla squadra biancoscudata. Rimane da capire solo la data: probabile che prenda il primo volo lunedì e che, dopo l’accordo con il Padova, venga anche presentato ufficialmente, nonostante l’assenza del nuovo presidente Roberto Bonetto che questa mattina partirà per un viaggio in Indonesia. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il via libera all’investitura di Gaetano Auteri a nuovo allenatore del Padova non è ancora arrivato. È slittata ancora, infatti, la riunione attesa da giorni tra il tecnico e il presidente del Matera, Saverio Columella, annunciata per ieri pomeriggio ma posticipata per impegni di lavoro del patron lucano a Roma. L’incontro avverrà oggi o domani, un rinvio che comunque non mette in allarme il Padova. L’agognata risoluzione contrattuale, fortemente voluta sia dal tecnico che, inevitabilmente, dal club biancoscudato, non appena arriverà spianerà la strada tra il Padova a Gaetano Auteri.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A quel punto, con l’uscita dall’assemblea dell’ex patron e di Walter Tosetto, entrato nel maggio del 2015, ma consigliere solo sulla carta, avendo messo la propria quota nelle mani di Bergamin, si è reso necessario nominare un nuovo Consiglio, ridotto da 11 a 9 componenti e così composto. Oltre a Roberto Bonetto (presidente), il figlio Edoardo (vicepresidente) e Giorgio Zamuner (direttore generale), scendono a sei i consiglieri: Moreno Beccaro, Filippo Pancolini, Massimo Poliero, Giovanna Santi, Giampaolo Salot e Roberto Vitulo. La famiglia Bergamin ora è in minoranza, assicurerà il suo contributo in base alle quote di cui rimarrà titolare (il 20%), ma non entrerà più nelle scelte tecniche e finanziarie, lasciando quindi ai Bonetto il compito di decidere le strategie future. Anche Beccaro, socio storico dei Bonetto, rimane senza una carica operativa, ma non è detto che l’acquisisca tra qualche settimana, quando il Cda si riunirà nuovamente per l’approvazione del bilancio. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La svolta è definitivamente compiuta. Diciotto giorni dopo il ribaltone, i nuovi assetti del Padova si concretizzano nelle decisioni approvate ieri dal Consiglio di amministrazione. Un consiglio convocato dopo la lettera in cui l’ex patron Giuseppe Bergamin annunciava al socio Roberto Bonetto l’intenzione di dimettersi, oltre che da presidente, atto inevitabile in considerazione del nuovo peso azionario nella compagine societaria, anche da quella di consigliere. Nella riunione di ieri mattina in sede allo stadio Euganeo, Bergamin ha formalizzato davanti agli azionisti la sua decisione, irrevocabile. L’effetto immediato è l’ufficializzazione, annunciata sin dal giorno successivo al summit che portò alla nuova ripartizione delle quote, dell’investitura di Roberto Bonetto a presidente della spa biancoscudata, ma anche la “scomparsa” della figura dell’amministratore delegato, carica che di fatto Bonetto continuerà a ricoprire, inglobandola nel nuovo ruolo.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) L’attesa comincia a diventare snervante e le notizie che arrivano a getto continuo non sono tutte concordanti. Gaetano Auteri, su questo convergono sia a Padova che a Matera, non ha intenzione di proseguire il suo rapporto con il club di Saverio Columella. E sia a Padova che a Matera concordano sulla sostanziale convergenza di intenti fra le parti. Il Padova vuole Auteri e Auteri vuole il Padova. Dov’è il problema allora? Il problema è che la rescissione contrattuale con il club lucano ancora non è stata formalizzata e i tempi si stanno allungando pericolosamente, perché ieri ci sarebbe dovuto essere un incontro risolutore fra le parti, e invece l’incontro non si è tenuto. L’esperienza insegna che le trattative che si trascinano sono a forte rischio intoppo, mentre dove le fonti non concordano è sulla data e sul luogo del faccia a faccia. In Basilicata sostengono che non ci sarà alcun incontro, che si sarebbe dovuto tenere ad Altamura, nella residenza del patron Columella. A Padova, al contrario, l’indicazione che arriva è che il summit fra presidente e allenatore si terrà oggi o al massimo domani. Qualcosa, in definitiva, non quadra, anche perché il Matera sarebbe pronto a presentare una controproposta per trattenere l’allenatore siracusano ed evitare che «salga» al Nord. Meglio, a questo punto, non dare nulla per scontato, anche perché il direttore generale del Padova, Giorgio Zamuner, non aspetterà all’infinito per dare un timone alla futura squadra, quindi alla progettazione della stagione che verrà. […]




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