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Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Al Mestre piace Coralli, in scadenza con la Reggina, fra i giocatori in odore di conferma Gagno, Gritti, Boscolo, Sottovia, Beccaro e Zecchin; Kabine andrà via.
Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) L’Osvaldo ora prova a guidare dai banchi comunali nella sua adorata Civitanova, che l’ha accolto quasi 40 anni fa e dalla quale lui non si è più staccato. Jaconi appoggia una lista civica nelle imminenti elezioni in appoggio al candidato sindaco Ghio. Sfondato il tetto dei 70, il baffo comasco, marchigiano d’adozione si divide tra il ruolo di nonno e la panchina che (forse) verrà. «Precisiamo, posso dire per la prima volta che con la panchina ho chiuso con questa ultima stagione – rivela – ma non con il calcio». Come come? «Sì, sono in trattativa con un club di Lega Pro per un incarico diverso. Tempo 15 giorni al massimo e saprete se andrà tutto a buon fine. Diciamo che dovrò occuparmi del vivaio, ma non solo come supervisore ma anche come formatore dei tecnici del settore giovanile, una sorta di allenatore-educatore». […] Lo informiamo dei programmi al rialzo del Bassano per l’anno che verrà. «Mi fa enormemente piacere – ribatte – a Bassano c’è tutto per fare calcio di qualità: ambiente, solidità societaria, serenità. È anche ora di uscire dal cono della squadra rivelazione e provare a concorrere per qualcosa di diverso e più stimolante. Mi dite voi che è mutato l’assetto del club con un parco di soci molto più ricco e qualificato ad affiancare la famiglia Rosso. Benissimo. Quando c’ero io non esisteva una compagine così compatta e referenziata. Allora con questi presupposti è lecito pianificare un domani molto più robusto e consistente. So anche che vi state adoperando per progettare un nuovo stadio e in tal caso vuol dire che se andasse in porto anche questa operazione ci sarebbero tutte le basi per aprire un nuovo ciclo e non più limitarsi all’accesso ai playoff come traguardo massimo. Sì, io faccio il tifo per voi, Bassano rappresenta un pezzo del mio cuore». […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il pallone come metamorfosi, allegoria, demanio dell’anima, senso d’identità, confine aperto. Per edificare questi concetti sopra un rettangolo verde c’è bisogno dell’ingegno di un professore. Infatti sono di Luigi Natale, poeta e scrittore, nonché ex professionista del calcio, con un passato in serie A, B e C. È il signore con la camicia chiara e la criniera al vento che, da qualche settimana, affianca Mauro Lovisa e Sergio Bolzonello all’ingresso della curva del Bottecchia, destando l’interesse dei fan. Con tanto di bufala. «È lui il ricco imprenditore – si mormorava sui gradoni – che affiancherà economicamente il presidente quando saremo in B». «La fantasia è una bella cosa – sorride Natale, diretto come la sua terra, la magica Sardegna, protagonista in versi a Pordenonelegge.it -. In realtà sono soltanto un tifoso in più. Mi avevano detto che i neroverdi giocavano a calcio, che è una cosa ben diversa rispetto al fatto di correre per il campo con il pallone tra i piedi. L’ho verificato e devo dire che è vero. Da più di 30 anni non vedevo una partita allo stadio, sono contento di averlo fatto con e per il Pordenone». […] – Cos’è il Pordenone per lei? «Un’idea in movimento. Mi fa pensare agli scrittori friulani, al loro senso d’identità. Rappresenta bene questa terra, chi la racconta e chi la abita, facendone un incrocio di lingue ed etnie. Ha un’armonia d’orchestra, un suono comune da ensemble capace di fondere le singole voci, rendendole migliori».
– Quale ruolo vede nel gruppo per Veleno Cattaneo, con le sue intuizioni? «Quello del violinista virtuoso. Ama gli assoli, ma crea gli spazi per gli altri, come Berrettoni, anche dove sembrano non esistere. Soltanto i suoi occhi possono vederli. E noi dalla tribuna scopriamo all’improvviso, con sorpresa, che c’erano davvero». […] – Ma contro il Parma sarà una missione impossibile o no? «Intanto è un’occasione meritata, per il cammino fatto. Questa dei ramarri è una compagine che ha gloria, gioca con gli altri e non contro, vincendo e convincendo. Certo, poi, il risultato resta un eterno mistero: la sconfitta nasce anche dalla forza della prestazione altrui, non solo dai propri limiti ed errori». – Il presidente Lovisa? «Mi ricorda altri massimi dirigenti d’antan che ho avuto da calciatore. Ha motivazioni e passione, vive e chiede un sacrificio che può essere totalizzante, è dedito al peso della parola data e non a quella sorta di oligarchia finanziaria che contraddistingue il calcio di oggi, dove ogni cosa ha un’etichetta e un prezzo». – E mister Tedino? «Uno che molti vorrebbero come guida. Possiede la mentalità della vittoria da raggiungere attraverso la partecipazione comune del gruppo, nella coralità, rispettando i ruoli. Lo definirei un fautore del calcio totale. Per rendersene conto basta vedere che nel Pordenone al tiro vanno tutti e segnano tanti giocatori diversi». […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bruno Tedino sarà regolarmente in panchina a Firenze. La squalifica inflittagli dal giudice sportivo per la gara di Cosenza è stata tramutata dalla Corte sportiva nazionale d’appello in ammenda di 500 euro. Il reclamo quindi è stato parzialmente accolto. Ma ciò che conta è la sostanza: il condottiero sarà al suo posto, e la notizia scalza tutte le altre dalla classifica delle priorità dei tifosi. Al secondo posto ci sono i biglietti, finalmente disponibili. Ai fan è stato riservato un sotto-settore della tribuna centrale del Franchi. Niente curva Fiesole, quindi. Si chiamerà Tribuna Pordenone e sarà orientata verso l’area occupata dai fiorentini. I biglietti costeranno 8 euro, più i diritti (un euro e 50), e per acquistarli non servirà la Supporter card. Si possono già trovare al Bar Libertà e in diverse altre rivendite, sul circuito Listicket. Ci si attendono almeno 500 tifosi, ma ieri il presidente Mauro Lovisa ha alzato il tiro, chiedendone almeno mille. Eccolo, l’uomo giusto per scaldare Pordenone-Parma. Lovisa ieri ha voluto radunare tutti al De Marchi, seduto al fianco dei rappresentanti dei principali sponsor e del presidente onorario Giampaolo Zuzzi. Ha parlato di tutto: calcio, futuro, imprenditoria del pallone e vision aziendale. Un maremoto d’idee e ambizione. Prima però viene l’immediato, che in casa Pordenone si legge serie B. «Ogni tanto ci trattano da piccoli – attacca Lovisa – e forse volevano una semifinale tra Parma e Cosenza, per avere le curve piene. Ma la storia non si compra e noi dobbiamo fare il salto sul campo. Stiamo vivendo il momento sportivo più alto in 100 anni. A Firenze mi auguro un’onda neroverde: non vogliamo sentirci la squadretta, mi dà molto fastidio. Ho visto i ragazzi in allenamento e il nostro maghetto (Tedino, ndr) sta preparando delle belle sorprese. Chi si lamenta delle assenze è un debole: daremo filo da torcere al Parma e faremo un grandissimo risultato. Venderemo carissima la pelle. La B non è un sogno, ma il coronamento di un percorso. La pressione sarà tutta sul Parma». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Uno storico marchio pordenonese troverà spazio sulle maglie neroverdi che saranno indossate nel match col Parma. Si tratta di Sèleco che, dopo essere comparso sulle maglie della Lazio (contratto da 4 milioni di euro per comparire nelle divise dei biancocelesti), decide di apporre il suo brand anche in quelle dei “ramarri” con il marchio “Sèleco easy life”, «il più giovane della nostra linea», ha spiegato il presidente Maurizio Pannella. La firma troverà spazio sotto lo sponsor principale, Assiteca, che sarà presente anche nella stagione 2017-2018. Non è finita: sulla manica destra ci sarà Ascotrade – fornitore di gas naturale ed energia elettrica – e sui pantaloncini il logo di Turismo Fvg. […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Giustizia è fatta, hanno pensato molti tifosi dopo aver appreso la notizia. Perché Bruno Tedino sarà regolarmente in panchina martedì al Franchi per la semifinale dei playoff di Lega Pro che il Pordenone disputerà col Parma. La squalifica del tecnico – appiedato per essersi rifiutato di partecipare al cosiddetto terzo tempo – è stata convertita dalla Corte sportiva d’appello nazionale in un’ammenda di 500 euro. La società non ha voluto dare le motivazioni per cui è stata accolto il ricorso: sicuramente si tratta di una vittoria per il club. Con Tedino a bordo campo il Pordenone mantiene il suo condottiero, assolutamente un valore aggiunto in molte fasi della partita. C’è da dire che anche senza il trainer fisicamente presente a bordo campo i neroverdi sono sempre andati alla grande, vincendo tutte e cinque le gare in cui s’è dovuto far sostituire.Ieri intanto la squadra ha sostenuto la solita seduta d’allenamento pomeridiana. Presenti tutti eccetto Arma e Berrettoni, ai box. Tedino sta ancora valutando chi inserire in prima linea al posto del centravanti marocchino e inoltre lo schieramento del reparto arretrato: quindi se mantenere la linea a 3 vista nelle ultime tre gare o tornare all’antico (reparto a 4). […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Sarà nuovamente piazzetta Calderari a ospitare il maxi-schermo che trasmetterà Pordenone-Parma, semifinale dei playoff di Lega Pro (il via alle 20.45). È quanto è emerso dal vertice tra amministrazione comunale, questura, prefettura e polizia locale. Ma sarà una location “blindata”: solo 600 i posti disponibili e tutti a sedere, nessuna possibilità di assistere al match in piedi. Intanto, da Firenze, è giunta la notizia relativa all’annullamento dell’obbligo della Supporter card (tessera del tifoso) per assistere al match: ha vinto la linea delle società. Qualunque cuore neroverde potrà così essere al Franchi, naturalmente acquistando il biglietto nella “Tribuna Pordenone” (non più la curva Fiesole) a 8 euro (+ 1,5 di diritti): prezzi, dunque, popolari. […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) L’acquisto del Vicenza calcio da parte di Vi.Fin. sembrava avesse chiuso la lunghissima serie di trattative, tutte fallite, che aveva caratterizzato gli ultimi quattro anni della gestione Cassingena. Invece a distanza di anni e di una serie lunghissima di trattative fallite, ci si ritrova oggi con la società biancorossa che sta trattando con la holding lussemburghese Boreas Capital che potrebbe acquisire le quote di maggioranza di Vi.Fin. appena un anno dopo l’acquisto del 30 maggio scorso da parte della finanziaria vicentina. Anche ieri le parti si sono confrontate e hanno discusso i punti in cui ci sono le diversità di valutazione che bloccano la fumata bianca. Il tempo però stringe e entro lunedì si deve arrivare all’accordo oppure alla rottura. Ma il cambio societario è stato l’argomento centrale degli ultimi anni in cui le soddisfazioni sportive, stagione a parte con Pasquale Marino in panchina, sono state molto rare. Negli anni i tentativi di acquisire il Vicenza sono stati molti, a partire dall’avvocato romano Angelo Massone che, appoggiato dall’ex presidente del club berico Danilo Preto, tentò più volte senza mai riuscirci anche perché non gradito alla piazza. Non hanno avuto maggior fortuna i tentativi del manager Paolo Di Stanislao e nemmeno quelli di Massimo Masolo, poi diventato presidente del Vicenza, insieme all’imprenditore vicentino Luca Moretti. Ci ha provato a lungo anche Lino Diquigiovanni che poi col suo Real Vicenza è arrivato fino al professionismo. […]
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Impossibile negare l’evidenza di una fotografia che lo ritrae allo stadio Menti vicino all’avv. Gian Luigi Polato e all’ing. Francesco Pioppi, il dirigente della ‘Boreas Capital Sarl’ che sta trattando l’acquisto del Vicenza. E infatti Riccardo Guffanti non lo fa. Disponibile e cortese ma fermo nel fissare da subito i paletti dell’intervista. «In questo frangente- ci dice Guffanti- non posso e non voglio entrare nel merito di cose coperte da un patto di riservatezza, ma posso senza dubbio confermare che non sono un dipendente della Boreas, così come ho visto scritto da qualche parte, ma solo un consulente tecnico dell’ing. Pioppi».Consulente tecnico di una persona che sta trattando l’acquisto del Vicenza.«E non può farmi che piacere essere stato chiamato per valutare gli aspetti tecnico-sportivi di una società gloriosa come il Vicenza, perchè non importa la categoria dove militi, il club biancorosso rimane squadra dal fascino particolare, fascino che gli è riconosciuto non solo in tutta Italia ma anche all’estero». […] Guardi i ricordi sono belli, ma i tifosi sono anche stufi di doversi ormai aggrappare solo a quelli.«Posso capire e devo ammettere che il Vicenza si ritrova in una categoria che non gli compete e, al di là del fatto che io rientri o meno in un progetto biancorosso, mi auguro che presto possiate riappropriarvi di una categoria più consona alla grande tradizione calcistica che vi appartiene».Veniamo al presente: quando è stato a Vicenza ha conosciuto anche alcuni soci di Vi.Fin. «Certo, persone serie che si capisce subito vogliono il bene del Vicenza».I tifosi biancorossi invece non conoscono l’ing. Franceso Pioppi della Boreas, lo può descrivere?«Siamo in costante contatto e posso assicurare che è una brava persona. Nel calcio a volte qualcuno scivola dalla parte sbagliata ma mi piace sottolineare che i più imboccano la via giusta, ecco l’ing.Pioppi è una di queste ed ha idee, tra virgolette, sane. E’ mosso pure da una certa passione per questo sport ma di sicuro è uomo che non si fa prendere da facili entusiasmi, perchè credere in un progetto è giusto ma lo è altrettanto mantenere un certo equilibrio. Mi pare scontato aggiungere che mi farebbe molto piacere continuare a collaborare con lui».I tempi stringono, entro fine mese bisognerà adempiere ad alcune incombenze economiche per potersi iscrivere senza penalizzazioni alla Lega Pro.«Credo si sappia e dunque penso che nel giro di pochi giorni chi dovrà deciderà cosa fare, perchè è ovvio c’è tutta una riorganizzazione da affrontare, insomma se l’esito sarà positivo ci sarà da correre e tanto». […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Abbiamo stravinto la Lega Pro perché avevamo già molti giocatori da serie B, ed ora ne arriveranno altri. Totti? È bastato uno scherzoso fotomontaggio per far parlare del Venezia in tutto il mondo». Non parlava da quasi due mesi ma la carica di Joe Tacopina è quella di sempre, al pari della fiducia nei confronti del ds Giorgio Perinetti al quale ha rinnovato carta bianca per mettere a disposizione del tecnico Pippo Inzaghi un Venezia in grado di farsi valere nel prossimo campionato cadetto «Parliamo da un mese di come rendere migliore una rosa che già ha sotto contratto tanti elementi da serie B, come Domizzi, Zampano, Falzerano, Geijo, Moreo (quest’ultimo andrà riscattato dall’Entella, ndr) Garofalo, Bentivoglio, Fabiano e Marsura i nomi snocciolati dal presidente lagunare . Veniamo da due stagioni trionfali, quest’anno però non c’è alcun motivo per ripartire da zero. L’ossatura per la B è solida e la rinforzeremo senza stravolgere. A Venezia sappiamo cosa vogliamo». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) E’ in programma lunedì mattina l’incontro tra Joe Tacopina e Filippo Inzaghi. Il presidente del Venezia vedrà dunque faccia a faccia l’allenatore, che dietro le quinte ha espresso più volte il suo timore di non poter guidare una squadra a vincere. Nel frattempo c’erano giocatori (Pegolo e Di Gennaro) bloccati che non arriveranno e c’è una campagna acquisti da costruire che presenta già i primi nomi: Signori (Vicenza), Caputo (Entella) e Cacia (Ascoli). Ma l’ossatura è già fatta, serviranno 4 o 5 innesti di spessore per competere ad alti livelli. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Sistemate le posizioni di Giorgio Perinetti e di Pippo Inzaghi con il ritorno in Italia del presidente Tacopina, il Venezia osserva gli ultimi giorni di relax in vista dell’avvio delle operazioni, che avverranno lunedì quando il responsabile dell’area tecnica arancioneroverde incontrerà il tecnico piacentino. La lista dei riconfermati è pronta da giorni, tanto che anche Tacopina ha sciorinato i nomi nel corso della conferenza stampa di giovedì. Servirà un portiere che “copra” Facchin e un paio di innesti per reparto, ma lo zoccolo di 11-12 giocatori esiste già, mentre c’è da risolvere la posizione di Moreo, che il Venezia vuole riscattare dalla Virtus Entella, anche se l’ultima parola spetta al club ligure. Sul fronte mercato, il Venezia ha messo nel mirino l’esperto difensore Manuel Pascali, classe 1981, in scadenza di contratto al Cittadella, dove è arrivato nel 2015 dopo un’esperienza di 7 anni al Kilmarnock in Scozia. Tra meno di un mese inizierà la prima fase del ritiro a Sappada (8-16 luglio), che precederà la trasferta negli Stati Uniti (16-21 luglio) per disputare l’amichevole (18 luglio) con il Detroit City. A inizio settimana è attesa l’ufficialità del ritiro nel bellunese, siamo ai dettagli nella stesura del contratto, poi il Venezia cercherà di allestire una serie di amichevoli in vista dell’esordio ufficiale in Coppa Italia Tim il 6 agosto. […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Davvero mi tengono a Cittadella?», ci chiede quasi con stupore Christian Kouame. «Ho letto le notizie, ma non ho ancora sentito nessuno della società», ci spiega il giocatore originario della Costa d’Avorio. Sì – gli rispondiamo – Stefano Marchetti ha detto e ribadito che farà valere il diritto di riscatto, quindi resterà in maglia granata. Contento? «Contentissimo. Aspetto quindi la chiamata e la conferma del direttore». […] E’ filato tutto liscio come se lo sarebbe aspettato al momento della firma per il Cittadella? «Quando ho scelto questa maglia, nell’estate scorsa, non mi volevo immaginare qualcosa perché non sapevo cosa avrei trovato a Cittadella. Invece dal primo giorno di lavoro sono accolto nel migliore dei modi, da tutti. Adesso posso dire che la scelta fatta un anno fa è stata la migliore che potessi operare». E l’anno prossimo? «Migliorare si può sempre, specie per un giovane della mia età. Per quanto riguarda la squadra mi piacerebbe confermare tutto il buono evidenziato quest’anno e, perché no? Fare qualcosina in più». Sa che fare qualcosa in più significherebbe puntare dritto alla serie A? «Confermarsi è difficile, ma nemmeno l’ultimo campionato è stato una passeggiata per il Cittadella. Non bisogna dimenticarsi che eravamo una neo promossa, che è arrivata ad accarezzare il sogno-promozione. Ci conoscono, ma anche noi adesso conosciamo meglio la categoria, con un anno di esperienza in più sulle spalle». […]
Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) […] A Cittadella sembra più lontana la conferma di Manuel Pascali. La società sta ancora valutando se esercitare l’opzione di rinnovo del difensore centrale, ma le ultime notizie sembrano orientare la scelta dei granata verso il no. In entrata verrà presa presto una decisione per Settembrini, in uscita dalla Feralpisalò, piacciono anche Candellone e Zanchi, che potrebbero quindi lasciare il Gubbio.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Il tecnico ha già comunicato al club lucano di volere cambiare aria, ma almeno per il momento il patron Saverio Columella non ha alcuna intenzione di liberarlo, alla luce degli interessamenti anche di Pisa e Lecce. Quanto all’aspetto economico, ingaggiare un profilo come il suo vuole dire mettere mano pesantemente al portafoglio, per cui magari si dovrebbe procedere a un’opera di mediazione per arrivare a un’eventuale intesa anche su questo punto. Naturalmente il diggì biancoscudato tiene in piedi anche altre piste, già battute negli ultimi giorni. Tra le quali c’è anche quella che porta all’ex tecnico granata Foscarini. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Del resto è un allenatore con un certo pedigree, non solo in termini di esperienza ma anche di vittorie: nel Benevento che ha appena raggiunto la serie A c’è in parte il suo zampino dato che due campionati fa ha portato i giallorossi in serie B impostando la squadra con una certa idea di calcio fatta di corsa, velocità e pressing, e sempre in cadetteria ha fatto approdare qualche stagione prima la Nocerina. L’inghippo può essere rappresentato dal fatto che Auteri è attualmente legato da un altro anno di contratto al Matera.
Ore 10.00 – (Gazzettino) Un contatto c’è stato nelle ultime ore, e nei prossimi giorni potrebbe esserci anche un seguito. Questa volta con un incontro faccia a faccia. Gaetano Auteri è il profilo attualmente più accattivante nella corsa alla panchina del Padova, ed è in questa direzione che Giorgio Zamuner sarebbe intenzionato a muoversi nell’auspicio di trovare la quadra. Nel suo giro di chiamate il direttore generale biancoscudato ha sentito anche il tecnico siciliano: una chiacchierata che sarebbe stata proficua, al termine della quale sarebbe stato fissato un vero e proprio appuntamento. Perché Auteri sarebbe stuzzicato dalla prospettiva di diventare l’allenatore del Padova, e il suo profilo piace molto alla proprietà biancoscudata.
Ore 09.40 – (Corriere del Veneto) La proprietà ha deciso di puntare su uno di questi tre, visto che arrivare a Bruno Tedino rimane un’opzione molto complicata, per non dire del tutto impossibile. Ci sarà presto un incontro con Auteri, probabilmente fra lunedì e martedì, con il tecnico siciliano che ha lanciato segnali di forte disponibilità nei confronti del Padova. E intanto esce di scena pure Cristian Brocchi, che aveva avuto più di qualche colloquio con Zamuner: andrà in Cina, da capire in quale club. Una scelta importante, quella dell’ex allenatore del Brescia, che ha deciso di tentare l’esperienza all’estero. E intanto per la panchina del Padova potremmo essere a una svolta, da certificare entro la giornata di mercoledì, oltre la quale la società non vorrebbe andare. […]
Ore 09.30 – (Corriere del Veneto) L’indicazione emersa sembra chiara. Niente scommesse, si va sul profilo esperto. Potrebbe essere a una svolta il futuro della panchina del Padova, ormai prossima a conoscere il proprio nuovo padrone. E’ di queste ore la notizia di un contatto fra il direttore generale Giorgio Zamuner e Gaetano Auteri, sotto contratto con il Matera ma che vorrebbe fare un’esperienza al Nord in un grande club. Zamuner aveva inizialmente pensato a un allenatore emergente (Magi, Grassadonia, Colucci), ma poi ha virato sul profilo che fornisce garanzie su indicazione della società. E adesso sono stati individuati i tre allenatori che possono fare al caso del Padova: Gaetano Auteri, Serse Cosmi e Domenico Toscano.