Parliamo con il più forte difensore del campionato? «Così dicono», sorride Filippo Scaglia, stando al gioco. Che poi non è un semplice modo di dire, visto che “Pippo” riceverà sul serio il riconoscimento di miglior difensore della Serie B nell’ambito di “Italian Sports Awards – Gran Gala dello sport italiano”, evento che si sarebbe dovuto svolgere proprio oggi a San Benedetto del Tronto e che invece è stato rinviato al 18 settembre. «Mi hanno avvisato una settimana fa che la cerimonia è stata spostata e a me fa solo comodo. Per settembre riuscirò ad essere presente senza aver bisogno di accompagnatori», spiega il centrale del Cittadella, ancora alle prese con il recupero dalla frattura alla tibia rimediata dopo uno scontro con Pucino nel derby con il Vicenza. Lei si sarebbe votato?«Diciamo che so di essere stato autore di una buona stagione, per quanto finita nel peggiore dei modi con questo cavolo di infortunio e l’uscita ai playoff. Il premio, che è stato assegnato da una giuria di giornalisti e tecnici dei campionati di A e B, è una delle poche notizie positive recenti».
[…]In ritiro ritroverà il tecnico Venturato e il d.g. Marchetti. Come sa, quest’ultimo è stato davvero vicino a cambiare aria.«La sua permanenza ha dato un segnale importante: credo si possa dire senza troppi giri di parole che è il primo vero acquisto per la prossima stagione. Il direttore ha un ottimo rapporto con noi ed è un punto di riferimento. Non so quanto sia stato vicino al Chievo, ma di sicuro non se ne sarebbe mai andato sbattendo la porta». La base per ripartire c’è. «Guardate, ci siamo nascosti per un anno intero e adesso non ho problemi a dirlo: ripartiremo provando a salire in Serie A. Questo gruppo ha mostrato quanto vale e credo possa bastare qualche ritocco per renderlo ancora più competitivo, anche perché si ripresenterà al via con quella maturità che, nella scorsa stagione – in cui tanti si sono ritrovati a competere a questi livelli per la prima volta in carriera – non poteva esserci. Ovviamente la fiducia nei nostri mezzi non deve far venir meno la consapevolezza di quanto sarà difficile: come ricordava Iori, l’esempio del Trapani, retrocesso l’anno dopo i playoff deve servire da monito».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)