Clamorosa evoluzione in corso in queste ore della finale scudetto di calcio a cinque fra Pescara e Luparense. Attraverso un comunicato del suo presidente Danilo Iannascoli, il club abruzzese ha fatto sapere che non scenderà più in campo dopo la baraonda di gara uno, terminata con la vittoria dei Lupi e con una rissa dentro e fuori dal campo che ha coinvolto oltre trenta persone e causato l’intervento delle forze dell’ordine: “Il presidente Danilo Iannascoli – si legge in un comunicato – comunica che a seguito dei gravissimi fatti accaduti prima, durante e dopo la gara 1 di Finale Play Off, con aggressioni verbali e fisiche subite dai nostri dirigenti e giocatori, dell’ennesima inadeguata direzione arbitrale figlia di designazioni cervellotiche e non imparziali e dall’ormai ripetuta e inaccettabile preventiva richiesta di assistenza presentata dalla squadra avversaria alle forze dell’ordine e ai commissari e delegati, condita da lettere costruite su motivazioni fantasiose e offensive che non fanno altro che inasprire gli animi già prima dell’inizio delle gare, hanno purtroppo comportato un clima e un finale di gara che non posso ne accettare ne dimenticare e, quindi, dalla data odierna sono costretto a sospendere sia gli allenamenti della prima squadra che tutte le attività e competizioni ufficiali. Utilizzare il terzo tempo per aggredire un giocatore avversario, utilizzare le parole “terremotati” e “handicappato” da squallidi personaggi che nulla dovrebbero avere a che fare con lo sport, non possono passare impunite e non possono essere taciute. Il mio costante impegno nel sociale e la carica di Presidente del Panathon Adriatico, che sono onorato di rappresentare, non mi permettono di continuare dopo aver dovuto assistere a tutti i fatti accaduti che hanno calpestato i valori dello sport che giornalmente difendo e promuovo con ogni mezzo.
Le affermazioni e le offese dei tesserati e dei giocatori della Luparense verso la mia Regione, la mia Città e la mia Società, rappresentata in panchina dal Vice Presidente Matteo Iannascoli, non passeranno impunite e i miei legali sono già stati delegati e autorizzati a tutelarmi in tutte le sedi. Grazie a tutto il popolo biancoazzurro ed agli sportivi che hanno nuovamente riempito il Papa Giovanni Paolo II per averci sostenuto con calore, affetto e con il solito incitamento corretto e non offensivo nei confronto degli avversari”. Iniziativa sostenuta anche dal sindaco di Pescara: “Le ingiurie subite alla prima finale – si legge in una nota del sindaco Marco Alessandrini – non c’entrano nulla con lo sport, offendono la nostra regione, gli atleti e i tifosi. Ci attiveremo presso le sedi competenti perché i responsabili paghino”
“A poche settimane dal caso Muntari ci troviamo di nuovo increduli a dover manifestare piena solidarietà ad una esemplare presa di distanza, stavolta da parte del presidente del team della Pescara Calcio a 5, dopo i vergognosi fatti accaduti alla gara 1 dei Play Off contro la Luparense. Siamo pienamente con Iannascoli, il quale decidendo di ritirare la squadra da tutte le competizioni in corso per protesta, ha difeso non solo i valori dello sport ben impressi nel curriculum del nostro team, ma anche la nostra regione e la città di fronte a insulti e comportamenti inqualificabili, che con quei valori non hanno davvero nulla a che fare. Per questa ragione, esattamente così com’è accaduto con i cori razzisti rivolti a Muntari, invochiamo giustizia sportiva e ci muoveremo affinché sia assicurata anche in questo caso con le autorità del settore. L’Abruzzo esce provato dal terremoto e dai fatti dello scorso gennaio, ma di certo confortato dalla grande solidarietà che l’Italia in tanti modi ha tributato a comunità e territori colpiti.
Il valore di una squadra non viene stabilito con il disprezzo e la violenza e siamo certi che la Pescara Calcio a 5, con la forza che l’ha vista vincente e temuta durante gli scorsi campionati, non abbia davvero nulla da dimostrare quando si manifestano confronti di tale livello. Ai ragazzi e al Presidente giunga la vicinanza da parte dell’Amministrazione e la nostra stima e condivisione per le scelte che intraprenderanno, sapendo che queste continueranno a rappresentare anche la città che li sostiene e li affianca dentro e fuori dal campo”.