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Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Garauno dei quarti di finale dei playoff l’altra sera è stata densa di sussulti. Lecce e Alessandria hanno pareggiato 1-1, il Parma ha piegato in rimonta la Lucchese 2-1, il Pordenone ha battuto 1-0 il Cosenza (con rete al 96′ dell’ex giallorosso Semenzato) e la Reggiana ha fatto il colpo passando 2-1 a Livorno (dove ha segnato l’ex ripudiato biancorosso Maritato). In luce le squadre del girone B , a dimostrazione che era il raggruppamento più competitivo.[…]
Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Cuore infranto e oggi vagamente sanguinante, l’avvocato Sergio Campana si aggrappa all’abituale raziocinio di uomo di legge per mettere ordine tra i pensieri sfilacciati del suo Vicenza in disarmo, obbligato a vedersela ora col Bassano che gli colora l’altra metà dell’anima.«A dire il vero per mesi ho sempre pensato il contrario – confida Sergio – e cioè che il Bassano salisse in serie B e che affrontasse il Vicenza soltanto in serie superiore. Ma ad essere sincero non solo negli ultimi mesi, la credevo un’eventualità possibile anche in passato». Non è andata esattamente così. «No e non avete idea di quanto mi dispiaccia, è proprio una cosa che fa stare male – riattacca Campana – perchè il Bassano rappresenta la mia giovinezza, il tempo degli esordi, mentre il Lanerossi ha attraversato tutta la mia maturità calcistica e l’affermazione professionale. Insomma, sono la mia vita sportiva e affettiva. Beh, vederle una contro l’altra mi mette in difficoltà». Difficile anche decidere da che parte schierarsi quando verrà il giorno del derby. «Semplice, non mi schiero proprio – taglia corto – né tiferò per chi avrà più bisogno di punti in quel momento. Me la caverò col canonico… Vinca il migliore». […] Nel frattempo il club di via Piave continua a dragare il mercato degli allenatori in cerca dell’erede di Bertotto. Come previsto, l’investitura del nuovo timoniere avverrà indicativamente entro la prima settimana di giugno. Il presidente Stefano Rosso è atteso per un breve break in città a metà mese, prima di rientrare negli Usa e per quella data presumibilmente la scelta sarà già stata compiuta. Il radar della Virtus si muove a 360 gradi e così sia la proprietà che il direttore generale Werner Seeber monitorano anche il mondo delle formazioni Primavera di serie A dove non mancano gli emergenti di successo. Ora la società tiene d’occhio gli addestratori di giovani più apprezzati anche in ragione di un altro aspetto. Questo: la quota over verrà abbassata da 16 a 14 elementi per squadra, una regola che sarà ufficializzata a luglio e che spingerà le varie formazioni a lavorare forte con gli under. Serviranno istruttori in grado di valorizzare i ventenni in organico e non marpioni al capolinea per quanto esperti. L’ideale sarebbe un profilo futuribile ma già con un minimo di appeal. L’ex Gubbio Magi è bravo ma ha poco nome. Anche se è opportuno badare al sodo.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Gara due è già cominciata. I 400 calabresi che erano al Bottecchia, appena scesi dal pullman che dopo 18 ore di viaggio li aveva riportati a casa, stavano già organizzando coreografie per il ritorno di domenica (20.30). Convinti loro, convinti quelli che hanno preferito maxischermi o strumenti privati per assistere al match di Pordenone, convinti giocatori e addetti ai lavori rossoblù e tutti gli sportivi del Sud che lo 0-1 subito si può ribaltare. Ma c’è chi soffia sul fuoco. […] I ramarri domenica giocheranno fra quattro mura rossoblù. Sicura la presenza di 10 mila tifosi. Qualcuno ipotizza 12 mila. Altri addirittura 14 mila. Certo sarà tifo caldo. In molti sui social si sono scatenati contro i ramarri che hanno continuato a giocare, con Baclet svenuto a terra in area neroverde. In realtà lo hanno fatto solo quelli che, frastornati dal chiasso del tifo neroverde e rossoblù, non si erano accorti della gravità del fatto. Sul sito Fb Pordenonecalcio sono stati postati dal Sud autentici insulti: «Baclet poteva rimetterci la pelle, quindi vaffa ai giocatori del Pordenone, che riceveranno la stessa cortesia se non peggio»; «Pagliacci: uomo a terra e continuate a giocare?! Proprio del Nord siete», «Vi aspettiamo nella tana dei lupi», «Vergogna, a Cosenza ne prendete 4». Voci isolate. Gli ultrà dei bruzi sono caldi ma corretti e rispettano gli avversari. Non solo: molti fan calabresi, sempre via internet, hanno ringraziato i supporter neroverdi per la bella accoglienza ricevuta e il duello a suon di cori. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Una vittoria per Vittoria. Daniel Semenzato ha dedicato il prezioso gol realizzato al 98′ di gara uno con il Cosenza mercoledì sera alla piccola Vittoria, nata poco più di un anno fa dall’unione con Nicole Mosole. Non è la prima volta che Daniel va a segno. Aveva già fatto dediche analoghe in occasione dei suoi centri con Venezia, Sudtirol, Maceratese e Ancona. Sulla copertina del suo sito Facebook ha postato una foto che lo ritrae con il pollice in bocca, proprio a indicare la destinataria delle dediche. […] Incontenibile mercoledì sera l’entusiasmo suo, dei compagni e di tutto il popolo dei ramarri dopo il gol giunto all’8′ del recupero come un’autentica liberazione. «La porta cosentina racconta Daniel sembrava stregata. La palla non voleva saperne di entrare. È ovvio che una rete decisiva, arrivata proprio alla fine, abbia scatenato tanta gioia. Lo meritavamo, per come abbiamo giocato. È stata una partita preparata benissimo sottolinea Daniel e interpretata alla perfezione». Andare al San Vito-Marulla con un gol di vantaggio è importante. «Sì ammette il laterale goleador -, ma non rappresenta una garanzia. Noi abbiamo ribaltato in casa (3-1) il vantaggio che la Giana aveva ottenuto (2-1) a Gorgonzola. Dovremo dimenticare la vittoria indica la via Semenzato e cercare di fare ancora noi la partita». Con l’assenza di Berrettoni e la crisi sottoporta di Arma, sono importantissimi gli acuti di centrocampisti e difensori. Al riguardo sarà pesante l’assenza del cursore Michele De Agostini, squalificato. Con ogni probabilità sarà out anche Andrea Ingegneri, nuovamente infortunatosi a un ginocchio. Tedino dovrà rimescolare ancora le carte. Sa farlo e troverà la soluzione giusta anche per gara due, che varrà l’accesso alle finali di Firenze. Arbitrerà Valiante di Salerno, già protagonista di Pordenone-Padova 1-0. Maxischermo in piazzetta Calderari con match trasmesso da Udinese Tv. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Raggiunta ieri l’intesa tra Udinese Tv e Comune per trasmettere sul maxischermo in piazzetta Calderari il match dello stadio San Vito, alle 20.30 di domenica, tra Cosenza e Pordenone. Nel primo pomeriggio è stata comunicata l’acquisizione dei diritti sportivi della partita di ritorno da parte dell’emittente che aveva già trasmesso la trasferta del Pordenone nel turno precedente contro la Giana Erminio. Udinese Tv regalerà così alla città, in partnership con il Comune, la partita che può avvicinare i neroverdi al sogno della serie B. Previsto il pienone. Sullo stesso maxischermo, domani sera, sarà “proiettata” la finale di Champions tra Juventus e Real MadridCi sarà un tifoso speciale, domenica, allo stadio San Vito di Cosenza: l’assessore alla sicurezza e alla polizia municipale del comune di Pordenone, Emanuele Loperfido. Il membro della giunta Ciriani, supporter del Pordenone e dell’Udinese, più volte in prima linea allo stadio Bottecchia, ha deciso nel giro di un attimo di scendere in Calabria e di seguire così dal vivo i ramarri in una delle gare più importanti di quasi 100 anni di storia della società. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) La squadra ha ripreso ieri ad allenarsi in vista di gara-2, in programma domenica al San Vito alle 20.30. Chi non ha giocato ha svolto una normale seduta, chi invece è sceso in campo ha sostenuto un lavoro defaticante. Tutti a disposizione di Tedino anche se destano preoccupazione le condizioni di Ingegneri: uscito malconcio dal campo, il difensore romagnolo lamenta dei fastidi alla gamba. Sarà valutato meglio nelle prossime ore ma è chiaro che la sua presenza in Calabria è in dubbio. Anche Misuraca è da tenere sotto osservazione, visti i problemi al braccio che l’hanno fatto giocare mercoledì scorso con un sostegno rigido. La squadra già da oggi lavorerà a porte chiuse: anche la rifinitura di domani mattina sarà lontana da occhi indiscreti. Nel pomeriggio la partenza per Cosenza. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Sta bene Allain Baclet. Il giocatore è ripartito per Cosenza ieri, dopo aver passato la notte al Santa Maria degli Angeli e dopo che la Tac a cui si è sottoposto ha dato esito negativo. A salvare l’attaccante francese, come riporta il sito cosenzachannel. it, ci hanno pensato l’attaccante rossoblù – e pordenonese d’adozione – Criaco e il portiere del Pordenone Tomei, che hanno estratto la lingua del giocatore per garantire la pervietà delle vie aeree. Subito dopo è toccato al medico sociale Nino Avventuriera praticare dei massaggi cardiaci per rianimare il calciatore. Baclet a quel punto è stato trasportato in ospedale per maggiori controlli. Con il giocatore, sino a ieri mattina, sono rimasti anche il presidente Guarascio, il dg Federico (ripartiti in mattinata) e anche il doppio ex Alberto Filippini. […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Nei playoff tre vittorie portano la firma degli uomini del reparto arretrato. Se col Bassano, a risolvere il match, ha pensato capitan Stefani con una doppietta e nel ritorno con la Giana Erminio due firme decisive le hanno apposte De Agostini e Marchi, con il Cosenza l’opera del successo ha portato il marchio di Semenzato. Un terzino che ha sempre avuto il vizio del gol e che in neroverde si sta confermando (5 centri stagionali). All’appello mancherebbe Ingegneri, ma è solo nella post-season che il giocatore non ha timbrato: durante il campionato il centrale romagnolo ha messo a segno 3 gol. Una linea “esplosiva”, la cui punta di diamante è Semenzato. Il terzino destro trevigiano, classe 1987, è nettamente uno degli elementi più forti a disposizione di Tedino e lo sta dimostrando ogni giorno di più, tanto che per molti è davvero strano che non abbia frequentato stabilmente negli anni categorie superiori. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Sarà dura, domenica, al San Vito. Perché il Pordenone è atteso allo stadio di Cosenza da un clima infuocato. È già iniziata ieri, di fatto, la partita di ritorno dei quarti di finale dei playoff di Lega Pro, con i ramarri che partono comunque da una situazione di vantaggio, avendo vinto l’andata per 1-0. La gestione della palla dei neroverdi dopo l’infortunio di Baclet (di cui si riferisce nell’articolo in basso) ha scaldato gli animi dei tifosi rossoblù, sia su Facebook sia su altri social network, facendo inoltre infuriare la società calabrese che ha così trovato terreno fertile per caricare al massimo l’ambiente e di conseguenza la gara che deciderà il passaggio alle semifinali. […] C’è chi si è lamentato per il tempo extra – 10 minuti – concesso dall’arbitro, ritenuto fuori misura: in realtà il direttore di gara è stato addirittura parco, perché la partita è stata ferma a lungo e sono state effettuate tutte le sostituzioni a disposizione. Tanti tifosi invece hanno definito anti-sportivo il comportamento del Pordenone, che avrebbe dovuto tornare la palla al Cosenza in seguito alla punizione concessa per un intervento falloso fatto solamente per fermare il gioco e permettere di effettuare le cure a Baclet: in realtà è stato l’arbitro a non riuscire a gestire la situazione, tanto che addirittura aveva fatto riprendere il gioco con l’attaccante del Cosenza ancora in campo assistito dai sanitari del 118. Insomma, nei minuti finali al Bottecchia si è scatenato l’inferno, proseguito anche sui social con intimidazioni da parte dei supporter cosentini nei confronti del Pordenone e dei suoi tifosi. «Complimenti, proprio un esempio di sportività. Vi aspettiamo a Cosenza, restituiremo tutto con gli interessi» ha scritto un fan rossoblù sulla pagina ufficiale del Pordenone. «Portatevi i caschi domenica sera… e pregate» ha risposto un altro. Commenti che si leggono spesso sulle fan page dei club ma che hanno suscitato scalpore: d’altronde i ramarri sono nuovi a questi livelli, sino a quattro stagioni fa il massimo della stagione era rappresentato dal derby con la Sacilese, non di certo dal clima infuocato dei match del Sud Italia o con gare al cospetto di rivali con storia e una tifoseria ben nutrita. […]
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Tornando alla stagione stupenda appena conclusa uno spazio particolare lo merita Massimo Lotti che a salire in B ci aveva provato da calciatore e ci è riuscito dieci anni dopo da allenatore. Prospettive differenti ma stessa gioia per il preparatore dei portieri dopo aver difeso i pali del Venezia per cinque campionati, con una promozione in Lega Pro1 e la chiusura della sua lunga carriera nella serie D 2009/10. «La semifinale playoff del 2006/07 col Pisa è ancora nitida, oggi però sorpassata dalla soddisfazione per il ritorno del Venezia in serie B. Abito qui ormai da undici anni, ho vissuto l’entusiasmo dell’era-Poletti poi vanificato dal fallimento. Si è toccato il fondo ed è stato tutto molto triste, ora con Tacopina e Perinetti si è riaperto un ciclo finalmente con una società solida, un aspetto assolutamente fondamentale». Vasco Lotti tre anni fa affiancava Michele Serena nell’ultima Lega Pro targata Korablin, lo scorso anno ha lavorato con Favaretto e Favarin per la vittoria della serie D e in questa stagione è stato l’unico intruso nel team di lavoro di Pippo Inzaghi. «Il mister ha trasmesso a tutti qualcosa di straordinario, aver lavorato nel suo staff è stato una grande esperienza professionale e umana. L’aspetto più positivo è percepire che sta tornando l’entusiasmo della gente, bisognerà essere bravi ad alimentarlo sapendo che i risultati da soli non bastano e che non si può vincere sempre. Qui non ci saranno mai numeri stratosferici, quella al Penzo è sempre una trasferta, la richiesta dei tifosi di una copertura per la curva è sacrosanta: di sicuro però si può fare di più». […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non ci sono ancora i contratti firmati ma l’accordo, nella sua sostanza, è stato raggiunto ieri. Il Venezia andrà in ritiro a Sappada, nell’alto bellunese, dall’8 al 16 luglio e dal 23 luglio al 4 agosto. Nei prossimi giorni è attesa la firma, oltre all’annuncio ufficiale, per altro comparso ieri per qualche ora sulla pagina facebook dell’Apt sappadina. Si è, dunque, conclusa positivamente la questione relativa alla località che ospiterà la preparazione precampionato del Venezia di Joe Tacopina e Giorgio Perinetti. Nel frattempo sembra essersi improvvisamente raffreddata la pista che portava a Davide Di Gennaro. Per il fantasista, in scadenza di contratto con il Cagliari, è stata formulata una proposta triennale ma, allo stesso tempo, il giocatore punta a rimanere in serie A dopo il buon campionato e i contrasti avuti con la società e ha ricevuto due offerte dalla massima serie. Insomma, la smentita di Giorgio Perinetti potrebbe avere una sua concretezza: vero che l’interesse per Di Gennaro è molto forte, così come reale è l’offerta fino al 30 giugno 2020, ma non sarà facile convincere il giocatore a scendere di categoria. Una delle due pretendenti della massima serie è il Verona, che cerca un regista di valore e che lo prenderebbe molto volentieri. E che pare aver anche rilanciato nelle ultime ore. […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Manca solo la firma sul contratto, che arriverà entro fine settimana, ma la nuova stagione del Venezia Fc inizierà a Sappada con un doppio soggiorno nella località montana tra Veneto e Carnia. Le date scelte dal Venezia per il ritiro di Sappada, e riportate dalle pagine Facebook di SappadaDolomiti e di Alte Dolomiti Sappada Valcomelico, sono dall’8 al 16 luglio nella prima fase, poi gli arancioneroverdi faranno ritorno a Mestre per volare negli Stati Uniti, dove il 18 il Venezia disputerà l’amichevole con il Detroit City Fc, mentre la seconda parte del ritiro si svolgerà dal 23 luglio al 4 agosto, a 48 ore dall’esordio nel secondo turno della Coppa Italia Tim, previsto domenica 6. Giorno più giorno meno, visto che anche l’anno scorso Inzaghi modificò leggermente la partenza per Piancavallo. Sappada è stata la sede del ritiro del Cagliari di Massimo Rastelli un anno fa, ma anche dei rossoblu nel biennio 2013-2014, e in precedenza anche il Torino di Gianpiero Ventura. Adesso non resta che aspettare l’ufficializzazione dopo la firma sul contratto, Sappada ha battuto la concorrenza di Moena e di Pinzolo, dopo che era “saltata” la location Piancavallo.Mercato. Alex Pederzoli, che a gennaio era stato escluso dalla lista dei 16 over presentata in Lega e ancora sotto contratto con il Venezia, è seguito dal Gubbio, mentre il Padova sta tornando all’assalto di Loris Tortori, che aveva seguito anche un anno fa prima che l’ex Feralpisalò accettasse l’offerta arancioneroverde.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A lui sono legati alcuni dei ricordi più emozionanti della storia del Vicenza, come quel gol segnato al Chelsea nella semifinale di andata di Coppa delle Coppe. Lamberto Zauli con la maglia del Vicenza ha vissuto momenti belli e brutti, ma quando gli si parla della sue esperienza biancorossa la sua espressione lascia pochi dubbi sul fatto che il ricordo è senza dubbio positivo. «Ci mancherebbe — precisa Zauli — a Vicenza ho vissuto momenti bellissimi, sono cresciuto molto come calciatore e come uomo, e i ricordi belli sono molti di più di quelli brutti. E poi a me piaceva molto anche la città, mi sono proprio trovato bene». […] In un momento in cui si parla più dei problemi societari che di futuro, circolano comunque alcuni nomi per la panchina biancorossa, tra cui proprio quello di Zauli. «Sono sincero – precisa – non mi ha chiamato nessuno da Vicenza ma ammetto che avere anche solo la possibilità di avere un colloquio mi farebbe piacere. In questo momento mi pare di aver capito che ci siano problemi più importanti da risolvere, credo sia giusto che venga fatta chiarezza sull’aspetto societario prima di andare a scegliere l’allenatore». Zauli a Vicenza potrebbe portare la sua esperienza di tanti campionati in Lega Pro. «È necessario che ci sia una società forte, con idee chiare e buona disponibilità economica – spiega – poi occorre costruire un gruppo con giocatori di buon valore, che abbiano fame e voglia di fare bene. Serve un mix di giovani e giocatori esperti che siano accumunati dal ritenere Vicenza un traguardo importante della loro carriera e dove l’obiettivo è giocare per le prime posizioni della graduatoria». […]
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Il 31 maggio il direttore generale Andrea Gazzoli ha chiuso il suo rapporto con il Vicenza e a breve verrà annunciato il suo ingresso alla Spal, neopromossa in seria A. Per Gazzoli i tre anni passati in biancorosso sono stati importanti e dice: «Lavorare in una piazza che ha tutto da serie A mi ha fatto diventare ‘grande’ e questo mi resterà nel cuore». Uomo schivo e di poche parole l’ormai ex direttore generale lascia una squadra retrocessa in Lega Pro. «E’ il mio rammarico più grande, mi dispiace tantissimo sia finita così, per tre anni ho dedicato anima e corpo a questa società, purtroppo il mio impegno, e quello degli altri, non ha portato ai risultati sperati». Fino all’ultimo Gazzoli non pensava che il Vicenza retrocedesse: «Che sarebbe stata dura lo sapevo, però credevo fosse possibile almeno agganciare i playout; ho perso le speranze dopo la sconfitta subita al Menti dalla Ternana, quel giorno ho capito che non ce l’avremmo fatta». E’ uomo di calcio Gazzoli e sa che cambiare tre allenatori in un campionato non è cosa positiva: «E’ matematico che qualcosa si è sbagliato, ma vorrei restare fuori dall’aspetto tecnico che non è di mia competenza». […] In chiusura Gazzoli ha un messaggio di speranza per i colori biancorossi: «Complice l’ingresso della nuova proprietà si è compiuto un passo avanti importante nel risanamento societario, ad esempio con il piano di ristrutturazione dei debiti, e a prescindere dalla categoria, a mio avviso, il Vicenza è un club su cui scommettere per la storia calcistica che rappresenta, certo si deve avere un progetto sportivo e un programma almeno quinquennale, ma se uno ci crede è operazione che consiglierei subito».
Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) È come sentire un tonfo e non capire da dove proviene. La notizia che Nicolò Brighenti è stato operato d’urgenza a Vicenza mette tutto a soqquadro, sconvolge i tifosi che battono sulla tastiera e producono sui social messaggi carichi d’affetto per il giocatore, lascia sorpreso un amico e un ex compagno di squadra come Stefano Giacomelli. Il capitano biancorosso non ha molte parole, rimane di stucco e dice: «Ma come, operato d’urgenza a Vicenza? L’avevo sentito non più tardi di sei giorni fa e soprattutto dovevamo vederci questa settimana, volevo conoscere il suo bambino, ritrovarlo parlargli. “Brighe” ha una sfortuna pazzesca, ma ce la farà come sempre. Lui è l’esempio che porto sempre con me, di lui parlo sempre a tutti. Abbiamo condiviso tanto e ci conosciamo bene sia come calciatori che come persone. Spero che la vita, prima o poi, gli torni tutto quello che gli sta togliendo e che è davvero tanto». Poi Giacomelli aggiunge: «È stato un anno tremendo dal punto di vista calcistico, terminato con una retrocessione che nessuno voleva, però quando sento queste cose anche il risultato sportivo passa in secondo piano. Ora, ancora una volta, siamo tutti con Brighenti. Io gli starò sempre vicino». […]
Ore 12.00 – (Giornale di Vicenza) Quando ci si mette, il destino sa essere tenace e bastardo nell’accanirsi contro una persona. Impossibile non essere sfiorati da questo pensiero, apprendendo la notizia di un nuovo intervento chirurgico d’urgenza subìto da Nicolò Brighenti, ex difensore e capitano del Vicenza. Il giocatore veronese domenica è tornato inaspettatamente nel capoluogo berico, purtroppo non per una visita ai tanti amici vicentini: è stato trasferito al San Bortolo dall’ospedale di Frosinone per monitorare l’evoluzione di una formazione cistica in corrispondenza del pancreas, l’organo che gli era stato salvato ma di fatto quasi diviso in due con l’operazione effettuata proprio a Vicenza nel settembre 2015, resa necessaria per salvargli la vita in seguito al gravissimo infortunio traumatico subìto al Menti nella partita contro il Como. Gli esami e le valutazioni effettuate dal primario di Chirurgia, Francesco De Marchi, assistito dal dottor Giuliano Scalco e dalla loro équipe, hanno evidenziato un grave rischio di imminente rottura della cisti, quindi nel pomeriggio di martedì si è proceduto con l’intervento per la rimozione chirurgica. L’operazione è perfettamente riuscita, la prognosi resta riservata, ma il decorso postoperatorio è molto incoraggiante, quindi dovrebbe essere sciolta a breve. Brighenti al momento è ricoverato al sesto piano del San Bortolo nel reparto di Chirurgia, accudito con amore dalla moglie Silvia e dai familiari. […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Adesso sotto con lo studio. Marco Varnier è appena rientrato dallo stage con l’Under 21 di Luigi Di Biagio, prima tappa di avvicinamento al campionato Europeo di Polonia 2017 e, salvo un’improbabile convocazione per il torneo continentale, adesso potrà veramente dedicarsi soltanto alla maturità, oramai alle porte. Con il Cittadella eliminato dai play off, Varnier aveva già staccato la spina con il calcio: «La chiamata nell’Under 21 mi ha sorpreso, ho dovuto riprepararmi mentalmente prima ancora che fisicamente, ma una chiamata in Nazionale non si rifiuta mai. Adesso sotto con lo studio, anche perché sono bersagliato dalle ultime verifiche e interrogazioni. Non è un periodo facile, ma voglio raggiungere la maturità, è importante la scuola». Anche Venturato ha dato una mano a Varnier in questo senso: «Durante l’annata, nei momenti di maggior pressione dello stadio mi concedeva di saltare un allenamento per concentrarmi sui libri. Lo ringrazio». […] Varnier chiuderà con il liceo, intanto sta per concludersi un anno favoloso per un diciottenne (l’8 giugno farà 19 anni): «Mai mi sarei aspetto di ritagliarmi un posto tra gli undici titolari della prima squadra». Poi le convocazioni nell’Under 19, nell’Under 20 e adesso nell’Under 21. «I meriti della mia ascesa vanno tutti al Cittadella, ai miei compagni. Ognuno ha cercato di infondermi serenità per potermi allenare al meglio, senza pressioni». Già l’anno scorso qualche capatina in prima squadra l’aveva fatta in Coppa di Lega Pro, è stato più facile il salto definitivo: «Facile proprio no, perché all’inizio è stata dura, andavano tutti a ritmi ben più elevati dei miei. Ho preso anche qualche parola, che fa sempre bene, ti aiuta a crescere. Devo tutto al Cittadella». Un compagno di squadra in particolare si è preso Varnier sotto la propria protezione: «Filippo Scaglia mi è stato tanto vicino, mi ha aiutato sin dall’inizio, nei movimenti, nel modo di propormi in campo perché io tenderei ad abbassare la testa e lui mi ha migliorato in questo senso. Dopo un errore era il primo a rincuorarmi e ridarmi la forza per ripartire. E’ il giocatore con il quale ho legato di più a Cittadella».
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Loro, il campionato, per certi versi l’hanno vinto, anche se la corsa del Citta si è fermata al primo turno dei playoff. Sono Filippo Scaglia e Manuel Iori, primo e secondo nelle classifiche relative, rispettivamente, ai migliori difensori e ai migliori centrocampisti della Serie B nella stagione regolare 2016-2017. Al termine del torneo manca solo la doppia finale tra Carpi e Benevento, ma è già possibile stilare un bilancio relativo al rendimento dei singoli, utilizzando l’Ivg, un complesso Indice di valutazione generale elaborato dalla Panini Digital per la Lega B. […] Tra i difensori, sono state analizzate l’abilità nel recupero della sfera, la percentuale dei passaggi utili e la quantità di palle perse e falli commessi, con un premio attribuito per ogni tiro. E qui davanti a tutti c’è Scaglia, che termina il campionato con un indice di 19.9, davanti a Pagliarulo del Trapani (19.4) e Balzano del Cesena (19.3). A centrocampo, invece, i parametri considerati sono le palle recuperate, quelle perse e i passaggi utili, oltre ai tiri e agli assist: a primeggiare è Troiano dell’Entella (21.2), di pochissimo davanti a Iori, che si ferma a 21.0 punti e che supera Fossati del Verona (20.2). In attacco, infine, contrariamente a quanto ci si poteva attendere, a spiccare non è il capocannoniere Pazzini, ma Galabinov, del Novara, premiato per la partecipazione alla manovra. Nell’ideale classifica tutta granata dei “fedelissimi” di Venturato, invece, a imporsi è il portiere Alfonso, utilizzato per 3.707 minuti in questa stagione, con capitan Iori secondo a quota 3.637 e Salvi medaglia di bronzo con 3.076 minuti trascorsi in campo. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Prima di tutto però va individuato il nuovo allenatore. E Zamuner è già passato all’azione. «Ho un po’ di idee, e le sto valutando. Deve essere un tecnico che accontenta la piazza come nome, gioco e atteggiamento. Non sarà semplice, ma bisogna provare a fare qualcosa di diverso rispetto a quest’anno». Concetto che approfondisce. «Ho capito che il tifoso apprezza di più una squadra garibaldina, che va all’attacco e che gioca bene cercando in tutti i modi la vittoria piuttosto di una compagine sparagnina che ottiene risultati tirati per i capelli. Per cui bisogna prendere un allenatore che faccia un gioco propositivo e arrembante». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) A proposito di giocatori over 21 in lista, se quest’anno erano al massimo sedici in vista della prossima stagione si va verso una riduzione. «Probabilmente saranno quattordici, e allora magari si potrebbero prendere due giocatori bandiera che quest’anno non avevamo a differenza di altre squadre (Soligo e Cernuto nel Venezia, ndr). Sarebbe un’opportunità da sfruttare se si potessero trovare giocatori di un certo livello. Comunque nel prossimo campionato non vorrei avere una rosa corta come quest’anno, ma farla più numerosa e con più alternative forti, anche se giovani». Quanto ai giocatori bandiera, i nomi caldi potrebbero essere Carraro, Trevisan e Bovo, quest’ultimi due seguiti da Zamuner quando faceva l’agente.
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Sono molto contento, fare calcio a Padova è per me motivo d’orgoglio ed è un’esperienza che mi fa crescere». A parlare è il direttore generale Giorgio Zamuner che per il secondo anno di fila sarà il responsabile del progetto tecnico biancoscudato. D’accordo il rinnovo automatico in virtù del migliore posizionamento finale in classifica rispetto alla passata stagione, ma la conferma ufficiale è arrivata l’altro ieri per bocca del nuovo presidente Roberto Bonetto che ha sottolineato la bontà del lavoro svolto dal dirigente. «Essere riconfermato indipendentemente dal contratto è una soddisfazione e mi dà la carica per ripartire cercando di non ripetere, o quantomeno ridurre al minimo, gli errori commessi quest’anno per fare un campionato di un certo tipo, e migliorare ciò che abbiamo fatto. Padova è una piazza un po’ particolare, in un anno ho capito tante cose e poter continuare mi rende felice». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Bruno Tedino, che lei aveva cercato un ano fa, può tornare un nome d’attualità? «Sinceramente non voglio perdere tempo. È sotto contratto col Pordenone, sta facendo i playoff e ha sirene che arrivano dalla Serie B: devo cercare da un’altra parte. Rimane intatta la mia stima nei suoi confronti, ma lo escludo al cento per cento, perché so che il presidente neroverde Lovisa lo lascerà libero solo per un’opportunità importante». Potrebbe arrivare un tecnico dalla Serie B, allora? «Alcuni non scendono di categoria, altri hanno costi e aspettative completamente distanti da ciò che possiamo offrire. Quando avrò le idee chiare stringerò il cerchio su un paio di nomi». Per i tre giocatori in scadenza, infine? «Solo quando ci sarà l’allenatore faremo un’analisi profonda della rosa, in base anche alle nuove regole sugli over. Fino ad allora, è un discorso prematuro».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Per ora stiamo prendendo in esame in generale l’idea per la prossima stagione, ragionando a 360 gradi su cosa migliorare e su come ottimizzare i costi. Per ciò che riguarda l’allenatore, invece, stiamo pensando a profili che possano andar bene per Padova, facendo dei colloqui con qualcuno di questi per capirne motivazioni, aspettative, costi e quant’altro. Per questa piazza serve il profilo giusto, e non è detto che l’età anagrafica sia un problema: possiamo spaziare dall’esperto al giovane, l’unica certezza dev’essere poi quella di potergli offrire materiale per lavorare. Il budget per la prima squadra sarà sulla falsa riga di quello dell’anno scorso, ma ci sono ancora tante valutazioni da fare». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «La nuova stagione è partita. Magari non a cento all’ora, ma piano piano ci siamo messi in moto», le parole di Zamuner, pronto ad iniziare il suo secondo anno al timone dell’area tecnica biancoscudata. «L’allenatore è l’unico aspetto sul quale ci stiamo concentrando in questi giorni: la squadra ha una buona base da cui ripartire e qualche contratto in scadenza di cui discutere, ma lo si farà solamente con il nuovo tecnico, è normale che ci sia un confronto a riguardo con chi poi guiderà il gruppo. Vorrei non andare oltre il 10 giugno, massimo il 15: nel giro di due settimane, avremo il nome». In B e in Lega Pro ci sono ancora i playoff in atto. Come vi state muovendo?
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Ragion per cui è ragionevole ipotizzare una sorpresa in arrivo, magari un tecnico esperto che possa anche riscaldare la piazza. Chi potrebbe essere? Andrea Mandorlini, che pure ha il figlio Matteo sotto contratto con il Padova, sembra oggettivamente fuori portata, per ragioni economiche e pure legate alle scelte della squadra. Tra gli allenatori esperti sulla piazza ci sono Claudio Foscarini, impegnato ai playoff con il Livorno, Piero Braglia e Serse Cosmi. Tutti con un curriculum di razza e che potrebbero assomigliare all’identikit tracciato da Bonetto. […] Nel frattempo si muove il mercato. Neto Pereira ed Emerson , se verrà confermata la limitazione dei 14 giocatori «over» in rosa, potrebbero non essere confermati, mentre la società ha già comunicato a Luis Alfageme che non rientra nei piani tecnici per la prossima stagione. Il rinnovo per Favalli potrebbe essere possibile, mentre sul piede di partenza potrebbe esserci pure Sbraga. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Le dichiarazioni di Roberto Bonetto in quello che, di fatto, è stato il suo primo giorno da presidente del Calcio Padova, lasciano pensare che ci possa anche essere una sorpresa sul nuovo allenatore biancoscudato. Una figura che sparigli totalmente le carte rispetto ai profili di cui si sa, con ragionevole certezza, che c’è un interesse da parte del club di viale Rocco e dello staff dirigenziale guidato da Giorgio Zamuner. Bonetto, che nelle ultime ore ha offerto la presidenza onoraria a Giuseppe Bergamin, rimasto in società con il 20% delle quote, ha specificatamente parlato di una volontà di «non fare scommesse, sono sicuro che è un profilo che piacerà». Ora, se si esclude Bruno Tedino che nelle ultime due stagioni ha fatto qualcosa di davvero importante con il Pordenone, gli altri nomi usciti e che incontrano il gradimento di Giorgio Zamuner (Leonardo Colucci, Gianluca Grassadonia e Giuseppe Magi) pur se ottimi professionisti sembrano essere più lontani dalla descrizione del numero uno di viale Rocco.