Al momento, nonostante la buona annata appena conclusa, il giocatore più in bilico rimane Emerson, che ad agosto spegnerà 37 candeline. Anche il difensore dovrà aspettare di capire i progetti societari e quale sarà il prossimo allenatore. Fosse solo per lo stesso Emerson, non ci sarebbero dubbi: «A me piacerebbe rimanere», le sue parole. «Mi sono trovato molto bene in città, con la squadra e la società. Nei mesi scorsi avevo avuto alcuni colloqui per discutere di un possibile rinnovo, ma tutto si era fermato, visto che, giustamente, dovevamo dare la priorità al campo e al finale di stagione. Adesso vedremo cosa succederà. Capisco che la società debba fare le proprie valutazioni e che potrebbe cambiare il regolamento della Lega sull’utilizzo dei giovani». In ogni caso, Emerson non ha alcuna intenzione di appendere le scarpe al chiodo: «Voglio continuare a giocare. In questa stagione mi sono ripreso completamente dagli ultimi infortuni, fisicamente mi sono sentito veramente bene e finché starò così, voglio andare avanti in campo».
Le parole del centrale difensivo ricalcano quelle di molti compagni che vogliono restare a Padova. Quasi ci fosse stato un patto in spogliatoio per riscattare un’annata naufragata sul più bello: «Credo che in tutti noi ci sia grande voglia di riscatto. Adesso siamo ancora a pezzi per l’eliminazione dai playoff, nessuno si aspettava di uscire così. Abbiamo pagato la grande rincorsa, fisicamente non eravamo più al top e non siamo riusciti a mascherare i nostri problemi, usando altre armi per riprenderci. Brucia molto, siamo arrabbiati ed è un peccato. Ma adesso abbiamo tutti il dovere di guardare avanti. L’ossatura della squadra è solida e con questi giocatori si può fare qualcosa di importante. L’impegno non è mai mancato, credo che la società sappia da dove ripartire per costruire qualcosa di buono».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)