Live 24! Padova, i Biancoscudati tornano ad “allenarsi” alla Guizza…

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Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Il messaggio a reti unificate al di là dell’oceano di Stefano Rosso che ha impiegato 24 ore per metabolizzare l’amarezza dell’uscita playoff, rigenerando invece alla sua maniera l’habitat virtussino, fors’anche perchè i traguardi primari erano stati entrambi agguantati, prelude alla riapertura di un nuovo ciclo sportivo. E se ieri annunciavano il nuovo corso attorno al direttore generale Werner Seeber, il mantenimento del management e del collaudato front office giallorosso, si completa oggi con la permanenza (sino a giugno 2018 come da contratto), del team manager e segretario generale Renato Schena, anch’esso come Seeber al sesto anno consecutivo di militanza al Soccer Team. […] A luglio – il tempo di definire alcune tempistiche tecniche e procedurali – entreranno in società altri due consistenti partner economici di rilievo che assicureranno ulteriore linfa. Si tratta di due imprenditori di rilievo, espressione come gli altri componenti della cordata, di floride realtà produttive del territorio. Con loro s’incrementerà la quota dei soci da 19 a 21. Senza contare coloro che supportano in altra maniera, oltre una trentina di soggetti, attivi con la cartellonistica allo stadio o con altre forme di sostegno, anch’essa una percentuale cresciuta in maniera costante nell’ultimo quadriennio. Questo era esattamente il format di club auspicato 4 anni fa da Renzo e Stefano Rosso che in assenza di una risposta concreta dalla comunità non sarebbero andati avanti nell’avventura del pallone, non perché non ne disponessero i mezzi, ci mancherebbe, quanto piuttosto poiché non volevano proseguire da soli, invocando un’adesione partecipata dalle forze industriali dell’intera area bassanese. CHI VA E CHI VIENE. […] I due portieri, per cominciare, sono in scadenza di contratto, Rossi a differenza di Bastianoni è una bandiera, ma nel suo caso i tanti guai fisici recenti ne minano le chance di prolungamento, mentre Soprano, Crialese, Zibert, Gerli e Ruci escono per fine prestito, Bernardi va in scadenza e Proietti ha firmato col Pescara in B. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Giana-Pordenone sarà anche una sfida tra bomber veri: da una parte Rachid Arma, che sta concentrando le sue forze nel rush finale prima del Ramadan che inizierà il 26 maggio; dall’altra Salvatore Bruno, il vero trascinatore della stagione vissuta dagli uomini di Cesare Albe. E la gara a due partirà in assoluta parità: 17 a 17, per una lunga rincorsa iniziata con l’avvio della stagione e terminata nelle ultime giornate della fase regolare dei due rispettivi gironi. Al momento Sasà Bruno e Rash Arma sono ancora a secco nei playoff: la vittoria dei ramarri e il pareggio-qualificazione dei lombardi sono arrivati senza il contributo dei due attaccanti titolari delle rispettive squadre. Ma nella doppia sfida che inizierà sabato alle 18.30 i loro gol inizieranno a servire eccome. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Anche l’As Giana Erminio, smaltita la sbornia d’entusiasmo per il passaggio del turno grazie al 2-2 con la Viterbese, sta preparando con molta attenzione il doppio confronto degli ottavi con il Pordenone. Mister Cesare Albè (come Bruno Tedino) ha concesso il lunedì di riposo ai suoi ragazzi, che si sono ritrovati ieri al Centro sportivo Seven Infinity dove svolgono gli allenamenti, festeggiatissimi dai loro supporter. Da oggi (nel calcio tutto il mondo è paese) sedute a porte chiuse, compresa la rifinitura di venerdì. La Giana non era mai approdata prima agli ottavi dei playoff per la promozione in B. Una grande soddisfazione per Albè, che ha iniziato ad allenare la formazione di Gorgonzola nel 1994 in Promozione lombarda, portandola sino alle soglie della cadetteria. «Abbiamo messo un altro mattoncino – ha dichiarato il Ferguson della Giana – su una storia già bellissima. Dopo il 2-2 con la Viterbese ho fatto i complimenti ai miei ragazzi. Questo è un gruppo con grande carattere che, quando va sotto, sa reagire con orgoglio e recuperare». Il tecnico si riferisce al modo in cui i biancolesti hanno reagito domenica al vantaggio della Viterbese già al 1′. Veemente la reazione della Giana, che in 40 secondi si è subito riportata in parità. Ora Albè guarda alle due gare con i ramarri: «Il Pordenone è un’ottima squadra. Noi però non ci sentiamo inferiori e proveremo con tutte le nostre forze a vincere per continuare il nostro sogno». […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Nonostante l’ottima stagione regolare, il passaggio del turno, le dichiarazioni di Lovisa («Bravo Bruno a cambiare disposizione tattica, viste le assenze di Berrettoni e Burrai») e quelle di Tedino («Abbiamo risposto alle voci di mercato; io e i miei ragazzi pensiamo solo a portare in alto il Pordenone»), si continua a respirare aria di disagio. Non sono molti a scommettere sulla permanenza in neroverde del tecnico e dei pezzi da 90 dell’attuale rosa neroverde. Anche al termine della scorsa stagione, che vide il Pordenone chiudere al secondo posto e arrivare sino alla semifinale playoff, furono molti gli ammiratori di Tedino che si fecero avanti. Lui preferì però la tranquillità del De Marchi e la vicinanza alla famiglia. Da dicembre, tuttavia, l’atmosfera è cambiata e oggi Bruno ha ancora più estimatori anche in B. Una situazione ben percepita fra gli addetti ai lavori. Si sarebbero fatti vivi Favaretto (ex Venezia), Stellini (ex secondo di Conte, già squalificato per le vicende del Calcioscommesse), entrambi presenti domenica al Bottecchia, e Petrone (ex Bassano, Ascoli, Empoli e Catania). Allungano la lista che includerebbe già Longo (Pro Vercelli, vecchio pallino di Lovisa) e Vivarini (ex Latina), con i quali ci sarebbero già stati contatti preventivi in caso di separazione delle strade fra tecnico e società.

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Dovrebbe partire oggi la prevendita dei biglietti degli ottavi di finale. Da Firenze, sede della Lega Pro, informano che saranno acquistabili da stamani sia i ticket relativi alla gara d’andata (in programma sabato a Gorgonzola alle 18.30) sia quelli per il ritorno (al Bottecchia alle 20.30 di mercoledì 24 maggio). I tifosi sono in ansia, sia per organizzare la trasferta in Lombardia, sia per essere presenti all’incontro di via Stadio che potrebbe dare la qualificazione ai quarti al team neroverde. Entrambi i club dipendono dalla Lega Pro, che organizza gli incontri dei playoff. […] La squadra di Tedino, intanto, ha ripreso a lavorare ieri dopo il giorno di riposo. Marchi, De Agostini e Stefani hanno lavorato a parte in quanto usciti acciaccati dalla gara col Bassano. Si sono allenati regolarmente gli altri, eccetto Berrettoni che ha finito la stagione. Da oggi cominciano le sedute a porte chiuse sino alla rifinitura dì venerdì. Stesso menù per la Giana.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Se i numeri non mentono, il doppio confronto tra Pordenone e Giana Erminio sarà all’insegna dei gol e del divertimento. Si affrontano due squadre che, nel Dna, hanno il gioco offensivo e l’aggressione alla gara. I ramarri, tra campionato e post-season, hanno realizzato 70 reti e mandato in gol 16 giocatori; la Giana ne ha messi a segno 58 e portato con 14 elementi. Nessuno dei due team pratica un calcio speculativo, anzi: cerca di avere sempre il pallone tra i piedi e vuole imporre il proprio credo. […] Il top è Arma (con 17), quindi ci sono Berrettoni (11, ora però infortunato), Cattaneo (8), poi Burrai (5), Martignago, Semenzato (4), Ingegneri, Misuraca e Padovan (3). A due reti seguono Stefani e De Agostini, a una troviamo Bulevardi, Marchi, Parodi, Suciu e Azzi (quest’ultimo non più presente in rosa). Il Pordenone ha avuto il miglior attacco del girone, cui ha fatto contraltare una difesa ballerina (42 reti subite). Un reparto arretrato “allegro” è anche quello della Giana: sono 45 (compresi i playoff) i gol incassati dai milanesi che, come detto, hanno però sviluppato una fase offensiva da tenere in considerazione. Muovendosi con i dettami del 3-4-1-2, con la mezzapunta (Chiarello) abile nell’inserimento e nel lavoro di raccordo col centrocampo (a volte il modulo diventa un 3-5-2), la squadra di Albè è riuscita a mandare in gol 17 volte Sasà Bruno, 8 Gullit Okyere (la coppia d’attacco) e cinque volte sia Perico (esterno di centrocampo) sia Marotta (interno). […]

Ore 17.00 – Qui Guizza: partitella a campo ridotto.

Ore 16.30 – Qui Guizza: lungo riscaldamento, tutti presenti.

Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, presenti solo cinque anziani tifosi.

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia in vetrina negli States a casa Tacopina come i top team del calcio internazionale. Il club arancioneroverde ha ufficializzato ieri che martedì 18 luglio alle ore 19.30 (1.30 di notte in Italia) disputerà un’amichevole al Keyworth Stadium di Detroit, ospite del Detroit City Fc militante nella quarta divisione statunitense (National Premier Soccer League). Ovviamente entusiasta il presidente Joe Tacopina perché «il Venezia Fc rappresenterà per la prima volta in America la città più bella e unica del mondo. Il meglio deve ancora venire e questa amichevole è l’ennesima prova dell’appeal globale del nostro club». Un appuntamento che il team calcistico del Michigan ha annunciato sul proprio sito internet come presentato dall’istituto di credito Quicken Loans (un colosso da 13 mila dipendenti) e dalla franchigia Nba dei Detroit Pistons, mentre il co-proprietario Sean Mann ha affermato: «Significa molto per noi che un club europeo vincente come il Venezia abbia scelto il Detroit City per la sua prima partita americana. Una società con una storia incredibile e un manager leggendario come Pippo Inzaghi. Ospitarli al Keyworth Stadium (costruito nel 1936 ma rinnovato nel 2016 nei suoi 7000 posti grazie alla più grande campagna di investimenti comunitari nella storia del Michigan, ndr) sarà un’esperienza meravigliosa per noi e la comunità, una straordinaria opportunità per aumentare il profilo di ogni club su entrambi i lati dell’Atlantico». […]

Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Ci sarà anche Filippo Inzaghi stasera allo stadio Olimpico a tifare per il fratello Simone in occasione della finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus. Una partita fondamentale nella stagione dei biancocelesti e l’allenatore del Venezia dirigerà la seduta in mattinata al Taliercio e poi partirà subito per la capitale. «Simone è un tecnico moderno — ha spiegato Superpippo al Messaggero — non esiste un modulo con il quale si vince altrimenti lo applicherebbero tutti, serve l’intelligenza per capire le qualità dei calciatori e la conoscenza degli avversari. È un meticoloso. Lui è sicuramente più bravo di me. Conoscevo la sua bravura, dimostrata nelle giovanili però ha stupito tutti, me compreso, nella gestione della squadra. La Juventus è fortissima, la Lazio ha qualità, gioco e organizzazione per sovvertire il pronostico. Forza Simone, puoi farcela e poi scendo negli spogliatoi ad abbracciarti». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia sbarca negli States. Prima o poi doveva capitare, con Joe Tacopina alla guida della società. Il Venezia sarà infatti ospite del Detroit City Football Club, membro dal 2012 della National Premier Soccer League, che ora milita nella Great Lakes Conference, è una delle squadre più conosciute del Nord America: la partita si giocherà martedì 18 luglio (inizio ore 19.30 americane) al Keyworth Stadium (7.000 posti), ad Hamtramck. Detroit City è reduce dal pareggio (2-2) ottenuto in trasferta il 14 maggio (seconda giornata) contro Michigan Stars e giocherà il 21 maggio contro la capolista Afc Ann Arbor. I biglietti per la partita di Detroit saranno in vendita dal martedì 23 maggio al costo di 15 dollari sul sito del Detroit City (tickets.detcityfc.com). «Siamo entusiasti di poter accogliere un grande club europeo come il Venezia», ha sottolineato Ben Pirmann, direttore generale del club, «che ha una storia incredibile e un manager leggendario. Per la nostra società ospitare il Venezia al Keyworth Stadium rappresenta un’esperienza straordinaria non solo per la nostra comunità». Grande entusiasmo anche da parte del presidente Joe Tacopina. “Il Venezia è entusiasta di giocare la sua prima partita negli States contro il Detroit», ha spiegato il numero uno arancioneroverde, «Venezia è la città più bella del mondo, unica, e noi siamo orgogliosi di rappresentarla. Siamo il primo club italiano che, dopo 56 anni, è riuscito nell’impresa di salire dalla Serie D alla Serie B in appena due anni. Ma non è finita qua, e l’amichevole con il Detroit è la prova dell’appeal globale della nostra società». […]

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] In questi giorni le prese di posizione della tifoseria biancorossa sono molteplici, ma tutte sono rivolte a chiedere spiegazioni sul perché la stagione si sia conclusa con una rovinosa retrocessione e sui problemi che hanno portato i soci di Vi.Fin. a posizioni in contrasto tra loro. Un comunicato proprio del Centro di coordinamento club biancorossi ritiene che la retrocessione sia figlia di «scelte di mercato fuori dalla logica, di una programmazione assente, di una gestione del settore giovanile deficitaria, di un atteggiamento molte volte arrogante. Una vergogna che nessuno che ama questi colori dovrebbe sopportare. Se 115 anni di storia sono veramente a rischio, è il caso che tutti i problemi vengano alla luce. Sono anni che ci tocca dire “non siamo mai caduti così in basso” e bisogna ripeterlo di nuovo, perché un fallimento del genere sotto tutti i punti di vista mai da queste parti lo si era visto. Adesso tutti i tifosi vogliono chiarezza e risposte subito». Ancora più duro è stato il comunicato della Curva Sud, che tramite il proprio profilo Fb ha reso noto il suo pensiero. «Siete tutti colpevoli, società, dirigenti e squadra, dal primo all’ultimo, la presunzione, l’arroganza, la spocchia con la quale in via Schio si è risposto dopo ogni sconfitta. Avete umiliato non solo una curva ma un’intera città, una piazza che tutto sommato vi ha accolto a braccia aperte e vi ha rispettato fino all’ultimo». I tifosi della sud indicano nel direttore sportivo Antonio Tesoro e nel presidente Alfredo Pastorelli i maggiori responsabili della retrocessione, e chiudono con l’invito rivolto a tutti i tifosi biancorossi di essere presenti domani sera allo stadio Menti nell’ultima partita della stagione contro lo Spezia del grande ex Mimmo Di Carlo. «Facciamogli capire il nostro disprezzo gridandolo più forte che possiamo e rendiamo alla nostra curva Sud e a tutti i tifosi che ci hanno creduto fino in fondo l’onore che meritano».

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) C’é stata l’adunata degli alpini e ci sarà l’adunata dei tifosi in Curva Sud. Come sempre del resto, perchè chi davvero non è mai mancato in questa sciagurata stagione biancorossa, è stato il tifo. La squadra è stata sostenuta fino a che è stato possibile (l’ultima prova d’amore, nel derby di Cittadella), ma ora che il Vicenza è retrocesso, basta, i tifosi non ci stanno più, hanno scelto di rompere, una volta per tutte, gli argini e dunque hanno divulgato un comunicato che, oltre ad incolpare e prendere severamente posizione circa squadra, società, allenatori e, su tutti, il presidente Alfredo Pastorelli, hanno chiamato a raccolta tutti i supporter biancorossi. La domanda sorge spontanea: come si manifesteranno «il disprezzo nei confronti della società» e la protesta dei tifosi domani sera, prima, durante e dopo Vicenza-Spezia, ultima di campionato? Verrà deciso probabilmente in serata, nel corso dell’appuntamento settimanale della Vicenza ultras al bar dello stadio. Certezze al momento non ce ne sono, l’unica è che i tifosi si presenteranno comunque numerosi per onorare i colori. I colori e non la società, non questa squadra da cui non sono stati rappresentati dignitosamente nella stagione che si chiuderà, scherzo del destino, contro lo Spezia guidato dalla bandiera Mimmo Di Carlo. […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Da mesi l’ex presidente Massimo Masolo e socio di Vi.Fin., la finanziaria proprietaria del Vicenza, era indeciso se parlare, ieri ha rotto gli indugi ed è stato un fiume in piena. «Basta, bisogna dire come stanno le cose davvero»: il suo esordio. Massimo Masolo si è esposto economicamente in prima persona per il Vicenza, lo ha guidato la passione ma oggi dice: «Siamo allo sbando totale sotto tutti i punti di vista». […] “L’idea era giusta: un gruppo di persone si erano unite per salvare il Vicenza dal fallimento, poi si è disgregato tutto. Io già in agosto avevo capito e avevo preso le distanze da Pastorelli dopo un’accesa discussione pubblica, era evidente che con una persona così non ci sarebbe potuto essere nessun rapporto di collaborazione”. Alfredo Pastorelli già a fine dicembre aveva dichiarato al nostro giornale: i soci mi hanno lasciato solo. “Vero, piano piano tutti si sono allontanati ma la colpa è sua, si faceva vivo solo per chiedere soldi. A me da mesi i conti non tornavano”. Cerchi di essere più preciso. “Una su tutte: a gennaio di un anno fa ha rifiutato per sua scelta personale 1 milione 800 mila euro dal Napoli per Raicevic che ce lo lasciava pure fino a fine anno e al mercato invernale scorso lo ha ceduto per circa 400 mila euro. E poi chi ha deciso di cambiare tre allenatori in una stagione? Lerda avrà avuto un brutto carattere, ma richiamarlo non ci sarebbe costato nulla e avrebbe avuto grandi motivazioni”. […] Pastorelli lo ha sempre dichiarato: non farò la cameriera di nessuno. Più chiaro di così. “Questo discorso lo può fare con i suoi soldi, non con quelli degli altri”. Ma se da mesi, come da lui più volte ribadito, paga solo lui… “Non è proprio così. Ad esempio mi pare che i soldi della Lega e della Fondazione li prenda direttamente la sua Colombo finanziaria, così come almeno sembra che sempre la Colombo abbia solo anticipato alcune somme ma che poi gli verranno restituite. Nessuno di noi invece temo rivedrà i suoi soldi”. Lei si assume la piena responsabilità di queste affermazioni? “Assolutamente sì, guardi che le stesse cose gliele possono dire anche gli altri soci, purtroppo a complicare molto le cose sono arrivati i problemi di salute di Marco Franchetto che è il socio di maggioranza relativa”. […] E il diesse Antonio Tesoro? “Stelvio Dalla Vecchia ha detto che non ha potuto svolgere il suo lavoro perchè alla fine decideva tutto Pastorelli, se è così doveva dare le dimissioni, restando è diventato corresponsabile di quanto avvenuto. Diverso il discorso relativo a Claudio Capuzzo che è un ottimo osservatore e a questo doveva limitarsi, invece è stato usato dandogli la delega: consigliere personale del presidente. Non avrebbe mai dovuto accettarla”.Guardiamo avanti, adesso cosa succederà, avete più parlato con Pastorelli? “Sparito, ma mi risulta che ci ha chiesto altri soldi entro fine giugno, circa 4 milioni di euro, ma mi chiedo anche a chi andranno i soldi della Lega e della Fondazione per i prossimi due anni?”. “No, non gli daremo più soldi e lui deve andare via dopo aver pagato i debiti correnti”. E se lui non se ne va? “Sarà una guerra, perchè adesso non gli lasceremo più fare quello che vuole. Non ci ha dimostrato nessun rispetto, ha solo chiesto soldi, ma la cosa più grave è che non ha rispetto nemmeno per i tifosi che sono il nostro patrimonio più grande. Pare voglia le loro scuse per i cori che gli hanno fatto, ma chiedersi perchè lo hanno contestato no? Guardi io prometto una cosa: se va via e la società è risanata come ha dichiarato noi, magari con l’entrata di qualche altro nuovo compagno di viaggio, siamo pronti a prenderci il Vicenza”. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) Luca Strizzolo, venticinquenne attaccante friulano, considera ogni traguardo il punto di partenza per la tappa successiva. Nell’andata con l’Entella giocò al Tombolato al posto di Litteri in coppia con Arrighini, furono loro due a segnare i gol della vittoria per 2-1. «Ricordo che fu una partita difficile – precisa l’ex Pordenone- come lo sarà il ritorno giovedì sera a Chiavari. Per loro sarà l’ultima di campionato davanti al loro pubblico, mentre per noi la vittoria garantirebbe il quarto posto nei play off». Il che non è la stessa cosa rispetto al quinto o sesto posto. «Eh no, – sottolinea – si salterebbe il primo turno con tanti piccoli vantaggi avendo più tempo per recuperare sotto tutti i punti di vista. Sono cose che possono incidere nell’esito finale». Guai dunque ad abbassare la guardia proprio adesso. «Il verbo mollare noi non lo conosciamo. Figurarsi ora, c’è il giusto entusiasmo e dobbiamo averlo fino in fondo». […] Sette gol realizzati finora, ecco dove punta l’attaccante granata: «Sono un po’ dispiaciuto perché qualche gol in più potevo farlo e avrei superato i nove gol messi a segno l’anno scorso con la maglia del Pordenone. Non è ancora finita la stagione, per cui tutto è ancora possibile. Ci proverò fino all’ultimo». Il suo cartellino è del Cittadella. «Ho un contratto fino a giugno 2018 – conclude Strizzolo – con opzione per un altro anno da parte della società. Non mi piace dare un voto su questa mia prima stagione in maglia granata. Posso considerarla un anno di crescita senza pormi punti di arrivo. Non mi sento arrivato perché ho da migliorare ancora tanto. Devo continuare a lavorare impegnandomi al massimo, la crescita deve proseguire sotto tutti gli aspetti».

Ore 12.30 – (Gazzettino) Ieri Kouame e Bartolomei si sono allenati in gruppo e sono disponibili per domani sera con l’Entella. Niente da fare invece per Benedetti, Varnier e Litteri che hanno svolto un lavoro differenziato. Stamattina la rifinitura e nel pomeriggio la partenza. L’esito di domani (ore 20,30 arbitra Sacchi) deciderà la corsa dei play off. Il Cittadella vincendo manterrà la quarta posizione e passerà in semifinale (andata 26 o 27 maggio; ritorno il 29 o il 30). In caso contrario giocherà lunedì prossimo (o martedì) il turno preliminare al Tombolato in gara secca. Va ricordato che l’abbonamento per il campionato non vale nei play off. […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) «Caro Citta, mi spiace ma non ti regaleremo nulla». Difficile pensare di poter udire qualcosa di diverso dalla bocca di un avversario. Ma se a parlare è Michele Pellizzer, per quattro stagioni in maglia granata, con al braccio anche la fascia da capitano, il concetto fa sempre un certo effetto. «Siamo reduci da cinque sconfitte di fila e abbiamo l’ultima opportunità per risollevarci», afferma il difensore centrale dell’Entella, che gli uomini di Venturato ritroveranno sulla propria strada domani sera, nell’ultimo turno di una stagione regolare che, in casa granata, tutti sperano possa proseguire ai playoff. «Anche se il drastico calo di rendimento che abbiamo avuto nell’ultimo mese ci ha ormai tagliato fuori da ogni gioco, vogliamo comunque salutare i nostri tifosi con una vittoria». «Lunedì, alla ripresa degli allenamenti, ci siamo confrontati in spogliatoio con il nostro allenatore Gianpaolo Castorina e ci siamo detti proprio questo: se il Cittadella ci batterà, lo farà perché sarà stato più bravo di noi, ma di sicuro non gli regaleremo nulla. Non possiamo permettercelo». S’immaginava di poter essere arbitro del destino della sua ex squadra? E, soprattutto, avrebbe mai scommesso sul quarto posto dei padovani a 90’ dall’epilogo del torneo? «Il Cittadella sta disputando un grande campionato e il merito in primo luogo è di mister Venturato, che sta facendo giocare un bel calcio ai suoi. L’ho conosciuto l’anno scorso (Pellizzer fece tutta la preparazione estiva ai suoi ordini, prima di trasferirsi in Liguria, ndr) e si è subito dimostrato molto preparato. Sinceramente pensavo che la sua squadra potesse essere una delle rivelazioni della stagione e potesse anche guardare ai playoff, ma che addirittura potesse issarsi al quarto posto, quello no. Il suo Citta ha anche saputo approfittare di un livellamento dei valori: l’anno scorso, ad esempio, noi rimanemmo esclusi dagli spareggi-promozione pur chiudendo il campionato con 64 punti, uno in più di quelli che hanno ora i granata». C’è un giocatore che toglierebbe alla sua prossima rivale? «Ce ne sono due: Iori, che è l’uomo che fa girare tutta la squadra e detta i tempi da vero metronomo, e poi Chiaretti, trequartista dal talento cristallino. In Serie B sono due top player». […]

Ore 11.30  – (Mattino di Padova) L’allenamento di ieri pomeriggio in casa Citta ha visto Bartolomei rientrare in gruppo, di nuovo abile e arruolato dopo l’indurimento all’adduttore sinistro che l’aveva costretto a fermarsi prima del derby con il Vicenza. Lavoro differenziato per Varnier, Litteri e Benedetti: sicuro il forfait degli ultimi due per la trasferta di Chiavari, ma sono remote anche le possibilità di avere a disposizione il giovane difensore. Stamattina gli uomini di Venturato affronteranno la seduta di rifinitura alle 10.30, per poi partire per la Liguria attorno alle 14.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Quanto all’entità della partecipazione, sono possibili ingressi con quote di minoranza o con sponsorizzazioni, ma si parla pure del possibile insediamento di un azionista di maggioranza. I nomi? Ancora top secret, ma fischiano sicuramente le orecchie ad Alessandro Banzato, titolare di Acciaierie Venete, una delle realtà più importanti della siderurgia nazionale e vicepresidente del Petrarca rugby, accostato da qualche settimana al Padova. Già nel 2014, prima della mancata iscrizione, era stata avviata con l’allora presidente Diego Penocchio una trattativa per l’acquisto della vecchia società, ma la cosa non era andata in porto per la pesante situazione d’indebitamento e soprattutto a seguito delle perquisizioni nella sede biancoscudata da parte della Guardia di Finanza. Nell’ipotesi che le attuali trattative non andassero a buon fine, si proseguirebbe con l’attuale assetto, ma con un probabile ridimensionamento degli investimenti.

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] Molto difficile pensare per il futuro a un Padova ancora con l’attuale assetto e lo stesso binomio Bergamin-Bonetto che ha caratterizzato la rinascita del biancoscudo appare tutt’altro che scontato. Come noto, i due nel 2014, quando il club è ripartito dalla serie D, si erano impegnato in un programma triennale che quest’estate giungerà a compimento. Il presidente Bergamin ha già pubblicamente dichiarato che proseguirà la propria esperienza nel sodalizio per garantire la continuità, anche se non necessariamente così ha fatto capire con l’attuale posizione di vertice. Quanto a Roberto Bonetto, azionista al 30% insieme al suo socio Moreno Beccaro e amministratore delegato, dopo le prime dichiarazioni a caldo di domenica si è preso qualche giorno di riflessione per valutare con minore emotività la situazione e forse per poter comunicare le proprie intenzioni solo una volta arrivati a compimento alcuni passaggi. Non è da escludere a priori una sua uscita di scena o un ridimensionamento del suo impegno, senza dimenticare tuttavia il discorso legato al nuovo Euganeo, progetto mai totalmente accantonato, che vedrebbe il rifacimento dello stadio con interventi dei privati e di cui proprio Bonetto è uno dei motori. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Siano play off o play out, il risultato non cambia. All’Euganeo questa tipologia di sfide ha sempre visto epiloghi amari e se in alcune occasioni poi il Padova ha poi raggiunto il traguardo, è stato solo grazie ai successivi exploit in trasferta. Su otto gare spareggio disputate nell’impianto di viale Nereo Rocco, solo una vittoria, a fronte di tre ko letali e quattro pareggi. La maledizione è iniziata il 6 giugno 1999, con i biancoscudati impegnati nei play out di C1. A Lecco pareggio per 1-1 e dunque basterebbe un pari, ma il gol di Bertolini a fine primo tempo fa sprofondare il Padova in C2. Nella stagione 2002-03 l’undici allenato da Frosio sogna la serie B, ma il traguardo sfuma nella semifinale play off, a vantaggio proprio dell’Albinoleffe per effetto di una rocambolesca sconfitta casalinga per 2-1. Inutile la vittoria per 1-0 a ritorno. Poi seguono tre pareggi all’Euganeo dal sapore dolce: quelli per 1-1 con il Ravenna e a reti bianche con la Pro Patria sono seguiti da due successi per 2-1 fuori casa che regalano al Padova di Sabatini la serie B nel 2009 e un anno dopo finisce ancora 0-0 il play out di andata con la Triestina, con la squadra che poi vince 3-0 al Rocco e si salva. Dodici mesi dopo in palio c’è la serie A e contro il Varese (semifinale play off) arriva l’unica vittoria (1-0) nel nuovo stadio in uno spareggio. Poi si torna all’antico, con un altro 0-0 nella finale con il Novara, poi promosso, davanti a 22 mila persone. Domenica scorsa l’ultimo tassello.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Con l’amarezza per l’uscita alla prima curva dai playoff e per non essere più protagonista nella corsa per la promozione, la squadra si ritrova questo pomeriggio alle 15.30 agli impianti della Guizza per la ripresa della preparazione. L’idea di massima dello staff tecnico e della società è quella di proseguire gli allenamenti fino alla fine di questo mese per evitare un periodo di inattività troppo lungo prima dell’avvio della nuova stagione. […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Discorso diverso, invece, per Emerson e Neto Pereira: per entrambi, in scadenza a fine giugno, in società si era proceduto ad un primo approccio per provare a dialogare. Non una proposta di rinnovo vera e propria, insomma, ma un semplice sondaggio sulle intenzioni dei diretti interessati. E il nodo principale, senza nulla togliere ad Emerson, la cui esperienza potrebbe certamente far comodo anche l’anno venturo, riguarda il contratto del capitano biancoscudato: l’intenzione di Neto Pereira, oggi 38enne, sarebbe quella di giocare un’altra stagione, per poi pensare eventualmente ad appendere le scarpette al chiodo. L’auspicio dell’attaccante sarebbe di chiudere la carriera a Padova, ma solo tra dodici mesi: se i nuovi regolamenti della terza serie non saranno troppo stringenti in materia di “over”, l’intesa si potrebbe trovare. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Tra le scadenze più impellenti, che da qui al 30 giugno comprenderanno ovviamente, in prima battuta, l’iscrizione al campionato di Lega Pro 2017/18, ci sono però anche i contratti in scadenza. Da Alessandro Favalli, l’unico dei tre interessati che sembrerebbe molto più vicino alla firma rispetto ai compagni, si attende solo una risposta. La proposta di rinnovo biennale, con adeguamento del contratto e relativi incentivi economici, è sul tavolo dell’entourage del terzino cremonese ormai da qualche settimana, e non appena arriverà l’ok del giocatore e dei suoi procuratori, si registrerà la tanto attesa fumata bianca. Il rinnovo di Favalli rappresenta una priorità per il Padova, e tutto fa pensare che si giungerà alla stretta di mano indipendentemente da quelli che saranno i futuri sviluppi (tecnici e societari) in viale Rocco.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il Padova perde e… paga. Può sembrare paradossale e, anzi, parrebbe quasi uno scherzo di cattivo gusto, invece è proprio così. Nonostante l’eliminazione dolorosa e inaspettata dagli spareggi-promozione per mano dell’Albinoleffe, alcuni giocatori ora passeranno in viale Rocco per ricevere quanto loro spetta. Si tratta dei premi playoff, fissati ad inizio stagione in caso di raggiungimento del quarto posto in classifica. Una cifra che, trattandosi di poche migliaia di euro per ciascuno dei 7-8 biancoscudati che avevano questa clausola sul contratto, non andrà ad incidere pesantemente sul bilancio del club, ma che, visto come si è conclusa la stagione, a qualcuno potrebbe tranquillamente apparire come una vera beffa. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) I due soci storici, la B&B che ha avuto meriti indiscussi nel ricostruire dalle fondamenta il Biancoscudo, scomparso nel luglio 2014 dalla scena del professionismo, sono arrivati al dunque. Tre anni si erano dati per raggiungere l’obiettivo del ritorno in Serie B, e adesso siamo alla scadenza del loro patto triennale. Il traguardo è stato mancato, in mezzo abbiamo vissuto una “rivoluzione”, tecnica e tattica, che non ha dato i frutti sperati, e ora, come si suol dire, un’analisi approfondita e completa si impone. […] Quanto a Brevi, sarà lasciato libero dopo il 30 giugno. Ma il vero dubbio da sciogliere è la convivenza fra Bergamin e Bonetto: e segnali sempre più attendibili dicono che forse siamo al divorzio più che all’unità d’intenti da confermare.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il silenzio, in momenti come questo, è scontato. Anche se l’altra sera sia il presidente Giuseppe Bergamin che il direttore generale Giorgio Zamuner ci hanno messo la faccia, rispondendo all’invito pervenuto loro dalle emittenti locali Tv 7 Triveneta e Telenuovo. Il Padova, inteso come società, starà fermo ancora qualche giorno, il tempo necessario per ammortizzare gli effetti di un finale di stagione incredibile e choccante, ma se tanto dà tanto le prossime due settimane saranno decisive per capire chi continuerà a guidare la Spa biancoscudata e, soprattutto, se entreranno nuovi azionisti, pronti a fare la loro parte per la gestione del club. Una cosa è certa, al di là delle tante “voci” che si rincorrono in queste ore.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Bisognerà attendere e pazientare ancora qualche giorno, probabilmente fino alla metà della prossima settimana (martedì o mercoledì potrebbero essere i giorni giusti), per conoscere il futuro societario del Padova. Tutto è nelle mani del presidente Giuseppe Bergamin, che ormai da diverse settimane ha avviato i contatti con diversi imprenditori per tentare di irrobustire il pacchetto azionario del club di viale Rocco. Con quali contorni, con quali scenari e con quali equilibri resta ancora tutto da stabilire e da verificare, fermo restando che la pista più concreta porta al momento ad Alessandro Banzato, ad di Acciaierie Venete. «Io vado avanti, voglio esserci perché voglio che ci sia continuità — ha detto il numero uno biancoscudato lunedì in tarda serata a Tv7 Triveneta — che poi sia io quello a detenere l’autorità maggiore è un altro discorso. Banzato? Il nome l’avete fatto voi… Sto seguendo diverse strade e sto facendo un percorso di approccio con persone che in qualche modo mi hanno dato ascolto — ha detto Bergamin — ma ci sono diversi nomi in ballo. Quando ci sarà qualcosa di concreto lo dirò, mi auguro che possa succedere presto. Magari la prossima settimana potremmo sapere qualcosa in merito. Sensazioni? Sono ottimista, perché vedo la luce anche dove c’è un po’ d’ombra…». Insomma, dietro le quinte qualcosa si muove. Ma se, fino a qualche settimana fa, i rumors erano più insistenti e circostanziati, ora attorno a Banzato pare essere calato il silenzio. Può volere dire tutto o nulla, quanto si sa è che l’attuale vicepresidente del Petrarca rugby in questi ultimi giorni è stato impegnato in un’importante acquisizione societaria nel ramo siderurgico e che il possibile ingresso nel mondo del calcio è rimasto, ovviamente, un argomento di secondo piano. […]




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