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Ore 21.10 – (Giornale di Vicenza) Dopo quattro campionati intensi con la maglia biancorossa, Salvatore D’Elia non si vuole rassegnare alla fine ingloriosa di una retrocessione. «In questa città e in questa squadra sono diventato calciatore e uomo, ho vissuto momenti bellissimi e altri difficili, ma finora con i miei compagni ne sono sempre uscito a testa alta – ricorda il terzino campano cresciuto nelle giovanili della Juventus, arrivato a Vicenza nell’estate del 2013 per disputare il campionato di Lega Pro con Giovanni Lopez in panchina -. Per questo non mi arrenderò fino a quando la matematica non ci darà per spacciati: abbiamo il dovere di provarci fino alla fine, io per primo che con convinzione pochi mesi fa avevo prolungato il mio contratto in biancorosso sento di dover mettere tutto me stesso nelle ultime due partite, che dobbiamo vincere a tutti i costi, alternative non ne abbiamo». Ci consenta: purtroppo è un ritornello che dopo le sconfitte di questo campionato abbiamo sentito spesso… “Infatti mi rendo conto che le mie parole possono suonare come frasi fatte, ma credetemi: noi per primi non vorremmo più sentirle. Purtroppo, però, la realtà è che in questo momento non c’è altro di sensato che possiamo dire, e d’ora in poi potranno parlare solo i fatti”. […] Adesso poter acciuffare i playout non dipende più solo da voi. C’era rassegnazione nello spogliatoio a fine partita? “Tanto scoramento, quello era inevitabile, perché ci rendiamo conto che la situazione è molto compromessa. Però non può subentrare la resa, non possiamo considerarci già morti: lo dobbiamo alla storia di questa società, ai suoi tifosi, e poi ognuno di noi, credetemi, ha solo da rimetterci anche a livello personale, e molto, in caso di retrocessione”. Si ha l’impressione che, nei momenti decisivi, questo gruppo sia mancato anche nella personalità. “Purtroppo abbiamo fallito tutte le sfide determinanti, questo è un dato di fatto e non lo possiamo contestare. Non possiamo cercare alibi o scuse, nemmeno quella della condizione fisica: è vero, abbiamo avuto tanti infortuni, ma quale squadra nel corso di un campionato lungo come la serie B non li ha?”. […]
Ore 20.50 – (Giornale di Vicenza) La partita che non si doveva sbagliare si è sbagliata clamorosamente. È chiaro a tutti: se il Vicenza sarà retrocesso, non sarà certo a causa di una singola prestazione; ma poiché il resto del campionato aveva condannato i biancorossi a dare per forza il meglio nello “spareggio anticipato” con la Ternana, ecco che il tonfo clamoroso – e per certi versi inatteso, considerando gli incontri precedenti – di sabato Menti è diventato il passo falso decisivo, salvo incastri di risultati altamente improbabili negli ultimi 180 minuti. Quello che stupisce e sconforta maggiormente è che la squadra di Torrente non possa nemmeno appellarsi alla sfortuna, alla palla che proprio non ha voluto saperne di infilarsi in fondo al sacco al termine di una partita gagliarda e arrembante. Al contrario, dopo una decina di minuti iniziali di buon piglio, i biancorossi si sono spenti per non riaccendersi più, cadendo al cospetto degli avversari umbri che hanno meritatamente fatto loro l’importantissima posta in palio: 5 tiri nello specchio della porta per gli ospiti contro soli 2 del Lane, che nonostante un maggior possesso palla (58% a 42%) e una presenza più costante nella metà campo d’attacco (quasi 12 minuti e mezzo contro poco più di 8 dei rossoverdi) non si è quasi mai proposto con efficacia nell’area avversaria, come certifica l’indice sintetico di pericolosità (riassuntivo di tiri, occasioni da rete, verticalizzazioni) fermo a 27,6, a fronte del 40,2 totalizzato dalla Ternana. […]
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Dopo la sconfitta con la Ternana il Vicenza ha più di un piede in serie C. Anche l’aritmetica a cui ci si appella per rinviare l’abbandono delle armi ormai lascia spazio a speranze ridottissime. Il sorpasso di slancio subìto al Menti ad opera dei rossoverdi umbri ha reso il quart’ultimo posto una specie di miraggio: raggiungerlo pare un sogno quasi proibito, ma proviamo comunque a definirne i contorni. Il Latina e il Pisa sono già condannati; il Vicenza si è pericolosamente avviato a seguirli. Per aggrapparsi ai playout i biancorossi negli ultimi 180 minuti del campionato dovrebbero scavalcare almeno una squadra: il disastroso rendimento negli scontri diretti e la pessima differenza reti (-16 il saldo negativo tra i 33 gol fatti e i 49 subiti), infatti, condannerebbero comunque il Lane in qualsiasi caso di arrivo a pari punti. Vincere, allora, prima di tutto: occorre fare 6 punti contro Cittadella e Spezia, altrimenti ogni ipotesi di spareggio è fuori discussione. […]
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Una sconfitta è sempre difficile da digerire. Anche quando cambia solo l’avversario di un playoff, che ad un certo punto sembrava il Gubbio e che poi è diventato il Pordenone. È che ai playoff il Bassano avrebbe preferito arrivare sullo slancio di quattro vittorie consecutive e, ad una decina di minuti dalla fine, desiderio e realtà stavano coincidendo. Poi è arrivato invece il pareggio del Fano, con Bastianoni non al meglio, e nei minuti di recupero il 2-1 sulla paperissima del portiere. «È stato un infortunio e sono molto dispiaciuto per lui. Bisognerà stargli vicino. Non è però colpa sua se abbiamo perso – è l’analisi del tecnico Valerio Bertotto -. Avevamo incanalato la gara sul binario voluto, ma poi abbiamo smesso di giocare. Peccato davvero perché, fino all’1-1, il Fano non era praticamente mai stato pericoloso». Per l’allenatore della Virtus è un monito per i play off. «La squadra sta bene – assicura – e cerca il risultato con il gioco. Questo però lo sapevamo già prima di venire qui. Adesso sappiamo anche che non basta arrivare ad un centimetro dalla vittoria, ma bisogna prendersela». Ora il calendario presenta il Pordenone, da battere in casa sua. «Per me non esistono partite in cui l’obiettivo non debba essere la vittoria. E quindi per noi cambia poco. A prescindere dall’avversario che ci tocca, il nostro atteggiamento non può cambiare. Certo, il Pordenone potrà giostrare sapendo di avere dalla sua due risultati su tre, è forte ed è allenato bene, ma noi abbiamo acquisito conoscenze e fiducia. Dobbiamo solo evitare cali di tensione, che in una partita secca sarebbero fatali, e tenere alta l’intensità del nostro gioco». […]
Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Chiude male la propria regular season il Bassano. L’ultimo atto è la clamorosa papera di Bastianoni al 92′, che fa contento il Fano. La squadra marchigiana trova ai playout il Forlì, sconfitto clamorosamente in casa dall’Ancona già retrocesso, e potrà affrontarlo col vantaggio della classifica. La sconfitta del Mancini, invece, evita al Bassano Virtus il derby con il Padova nel primo turno playoff. Domenica prossima i ragazzi di Valerio Bertotto se la vedranno al Bottecchia contro il Pordenone, che ha mantenuto la terza piazza. Il Bassano chiude quindi al decimo posto il proprio campionato, l’obiettivo minimo stagionale per i giallorossi che hanno vissuto una stagione decisamente tribolata. Ma ora in questa settimana dovranno recuperare tutte le energie fisiche e mentali per prepararsi al meglio all’appuntamento da dentro o fuori contro i ramarri neroverdi.Nel primo tempo è gara tattica al Mancini, anche perché l’interesse è per le altre sfide. Il Fano, pur sapendo che solo una vittoria potrebbe alimentare le speranze di salvezza diretta, quasi rinuncia a giocare ed agisce di rimessa. Ma l’undici di Cuttone non trova mai lo spiraglio giusto, anche perché il Bassano fraseggia bene e lascia poco spazio alla manovra dei marchigiani. Il problema della squadra di Bertotto è la troppa imprecisione in zona gol, perché arriva molto spesso in area di rigore (o comunque ai margini), ma sbaglia parecchio. […]
Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «È stata comunque una grande stagione regolare Tedino ha commentato la sconfitta -. Dopo il secondo posto dell’anno scorso è arrivato questo terzo che vale ancora di più perché ottenuto in un raggruppamento con Venezia, Parma, Reggiana, Padova e la stessa Sambenedettese, tutte società di grandi tradizioni e forza economica». Bruno trova cose positive anche nella sconfitta al Delle Palme. «Nonostante le assenze ha detto abbiamo disputato una gara gagliarda onorando il calcio. Sembravamo due pugili senza guardia che volevano vincere e se le davano di santa ragione». La vera nota negativa è stata l’espulsione di Burrai. «Salvatore ha fatto una cretinata scuote la testa Bruno che mi ha fatto veramente incavolare. E’ inconcepibile che un ragazzo maturo come lui si sia lasciato andare a un simile gesto. Adesso, però, dobbiamo preparare il match col Bassano. Faremo una grande partita anche senza di lui». Dubbi dei cronisti locali sul penalty (quattordicesimo stagionale) concesso per un fallo dubbio su Misuraca. «C’era garantisce il giocatore – sono arrivato sulla palla e Grillo mi è arrivato addosso facendomi perdere l’equilibrio». Poi a Gianvito hanno rimproverato di aver scelto Pordenone invece di San Benedetto. «Effettivamente sorride la Samb era arrivata prima, ma ho preferito Pordenone. E ora conto di salire in B vestito di neroverde».
Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Secondo stop consecutivo per i ramarri, che perdono al Delle Palme con lo stesso risultato (1-2) dell’ultima partita disputata allo stadui Bottecchia contro il Feralpisalò. Poco male dal punto di vista della classifica perché anche vincendo non avrebbero strappato il secondo posto al Parma che ha avuto la meglio (1-0) al Tardini nel derby con la Reggiana. I ducali restano quindi secondi e salteranno i sedicesimi dei playoff. I ramarri invece entreranno in scena subito, domenica di nuovo in casa al Bottecchia, gara secca, con il vantaggio del doppio risultato. Anche il pareggio infatti li qualificherebbe per gli ottavi. Meno positivo il fatto che l’avversario sarà il Bassano (che ha chiuso decimo classificato) voglioso di vendicare l’umiliante 0-6 subito lo scorso 27 febbraio e che bisognerà affrontare senza Burrai, espulso nel recupero al Delle Palme, per un’assurda gomitata rifilata a Candellori. Si sa quanto importante sia il metronomo nell’economia del gioco neroverde. La sconfitta forse è eccessiva, ma spiegabile anche perché i ramarri hanno giocato praticamente senza attacco. Assenti Arma e Berrettoni, Tedino si è affidato a Padovan e Bulevardi, i rinforzi di gennaio, nell’occasione praticamente impalpabili. Inutili quindi le iniziative di Cattaneo (unico a regalare sprazzi di vitalità). Burrai, predicatore nel deserto, aveva disputato un buon match sino al momento in cui ha perso la testa compromettendo non una gara già decisa, ma forse il cammino dei compagni nell’overseason. In difesa gli assenti De Agostini e Stefani sono stati sostituiti da Zappa e Parodi. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Per chiudere al secondo posto serviva un successo e un ko (o un pareggio) del Parma. Invece non accade nulla di tutto ciò, anzi. Nell’ultima giornata del girone B di Lega Pro, il Pordenone perde con la Sambenedettese e termina la stagione regolare al terzo posto, a quota 66 punti in compagnia del Padova (quarto per il peggior rendimento negli scontri diretti). Gli emiliani vincono il derby con la Reggiana (1-0) e così rimangono soli alle spalle del Venezia, saltando il primo turno playoff. I ramarri cominceranno già domenica prossima in casa col Bassano, match in cui sarà necessaria una prestazione di spessore. A San Benedetto la squadra di Tedino perde meritatamente, pur essendo decimata (fuori quattro titolari). Nel finale, dopo aver incassato la rete che costa il ko, rimedia un’altra beffa: l’espulsione diretta, ingenua, da parte di Burrai. Così, al cospetto del Bassano, oltre al “genio” Berrettoni – infortunato – mancherà anche il regista, forse il miglior neroverde della stagione. Se a questo si aggiunge la striscia di tre gare senza vittorie (e un solo punto), si può dire che il Pordenone non si avvicina certo nel migliore dei modi alla post-season.Rivoluzione. Sulla riva del Tronto i ramarri arrivano privi di Gerbaudo, Pellegrini e dei titolari Arma, Berrettoni, De Agostini e Stefani. Il capitano viene lasciato in panchina all’ultimo per scopo precauzionale. I neroverdi si presentano così con una coppia centrale inedita (Parodi e Marchi), un terzino al debutto dal 1′ (Zappa) e con un 4-5-1 con Padovan unica punta e Cattaneo nel “vecchio” ruolo di esterno d’attacco. La Samb, priva anch’essa di numerosi titolari, si affida a un 4-3-3 con il capocannoniere Mancuso al centro del reparto avanzato. […]
Ore 18.00 – Programma allenamenti dal 08 al 14 Maggio: Lunedì 08/05 riposo Martedì 09/05 allenamento alle ore 15.30 a porte chiuse presso Stadio Appiani Mercoledì 10/05 allenamento alle ore 10:00 a porte chiuse e allenamento alle ore 15.30 a porte chiuse presso centro sportivo Memo Geremia (Guizza) Giovedì 11/05 allenamento alle ore 15.30 a porte chiuse presso Stadio Appiani Venerdì 12/05 allenamento alle ore 15.30 a porte chiuse, location da definire Sabato 13/05 allenamento alle ore 11.00 a porte chiuse, location da definire Domenica 14/05 ore 14:30 gara di Playoff Primo Turno Padova-Albinoleffe.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Al termine della partita persa all’inglese contro la Maceratese, a presentarsi in conferenza stampa per il Venezia è il vice allenatore Maurizio D’Angelo: «Siamo venuti a Macerata per disputare la nostra partita e per mantenere un’imbattibilità che durava da 16 partite. Ci tenevamo a far bene, ma l’episodio dell’espulsione di Galli ha compromesso la gara. I ragazzi hanno mantenuto bene il ritmo e sono stati in partita fino al termine del match». Per il Venezia il gusto della sconfitta in campionato era stato dimenticato, ovviamente si riscopre amaro nonostante l’importanza nulla dell’incontro per la storia calcistica. Al contrario un successo di grande prestigio per Federico Giunti, altro grande ex giocatore all’inizio degli anni 2000. Il secondo di Filippo Inzaghi prosegue la sua analisi: «Abbiamo colto l’occasione per far esordire giovani provenienti dal settore giovanile aggregati spesso alla prima squadra – continua D’Angelo – La partita a porte chiuse? Dispiace, quando il calcio viene disputato a porte chiuse mancano le emozioni e le passioni di un tifoso. È stata difficile trovare la carica agonistica. È andata così». Uno sguardo anche agli avversari di turno che sono riusciti ad andare avanti tra mille difficoltà, tra la cessione del club e problemi di liquidità: «Bisogna fare un plauso alla Maceratese per il campionato disputato nonostante le difficoltà incontrate – sempre D’Angelo – Forse senza tutti i problemi della società, la squadra avrebbe potuto fare qualcosa in più. La partita dell’andata fu particolare e terminò 3-3, nel ritorno il risultato contava meno». […]
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia chiude la stagione regolare con una sconfitta all’inglese in casa della Maceratese. Verdetto netto che non inficia la stagione splendida dei lagunari. All’Helvia Recina gli ospiti hanno giocato in dieci uomini per tutta la gara, l’espulsione di Galli, infatti, arrivata dopo soli 10′ di gioco, ha pesantemente condizionato una partita che sembrava in pugno ai ragazzi di Inzaghi. In avvio, infatti, il Venezia era riuscito ad impensierire Moscatelli ed a cogliere un palo con Ferrari. Dopo l’espulsione, Inzaghi ha dovuto ridisegnare la difesa accentrando prima Fabris e poi Galli, optando per l’inserimento di Garofalo in luogo di Acquadro, Tortori è scalato a centrocampo con Caccavallo impegnato nel duplice compito di sostenere la mediana e dare una mano al solitario Ferrari. Ne è venuto fuori un primo tempo accettabile dove la Maceratese non è riuscita a combinare quasi nulla ma, nella ripresa, l’ingresso di un lottatore come Malaccari ha dato la spinta ai biancorossi. Il Venezia ha perso progressivamente sicurezza finendo con il consegnarsi agli avversari. Il raddoppio di De Grazia è arrivato quasi sui titoli di coda con le due squadre che erano stanche e vogliose, probabilmente, di finire sotto la doccia al più presto. […] Vince la Rata, perde un Venezia che ha giocato tutta la partita in dieci e che aspetta soltanto di chiudere la stagione con il triplete, Foggia e Cremonese permettendo.
Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) Pippo Inzaghi non si fa vedere in sala stampa. Al suo posto si presenta D’Angelo, braccio destro del tecnico. «Volevamo chiudere in un altro modo, mantenendo l’imbattibilità che durava da 16 partite» ammette l’allenatore in seconda del Venezia «per cui tenevamo a far bene. Del resto siamo partiti bene, ma l’episodio dell’espulsione di Galli ha compromesso la gara. I ragazzi sono rimasti in partita fino alla fine, abbiamo fatto esordire anche alcuni giocatori del nostro settore giovanile». Il tutto in una gara però condizionata, a livello ambientale, dalle porte chiuse. «Dispiace sempre quando il calcio si gioca senza tifosi» riprende D’Angelo, «è un calcio non bello, nsenza passione, senza l’emozione che il tifo ti regala, quindi è stata una gara in cui è stato difficile trovare la carica agonistica. Abbiamo cercato di fare la partita, poi è andata come è andata». […]
Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) La più indolore sconfitta della stagione del Venezia arriva sul campo della Maceratese. Con il campionato già in tasca e la Coppa Italia in bacheca, l’undici di Filippo Inzaghi si prende una settimana di pausa e perde 2-0. Crolla dopo quasi cinque mesi d’imbattibilità ma si presenta alla Supercoppa con energie rinnovate e tanta freschezza nelle gambe. Inzaghi risparmia qualche uomo, regala minuti a chi fin qui ha trovato meno spazio ma non stravolge lo schieramento. L’atteggiamento iniziale è il solito, il 4-3-3 offensivo e propositivo, ed anche quando le cose sembrano mettersi per il verso sbagliato il Venezia non rigetta le sue idee, anzi. Dopo dieci giri di lancette e due occasioni che potevano mettere in discesa la pratica Maceratese (Caccavallo al 2’ sfiora il vantaggio, poi Ferrari con il sinistro sfiora l’incrocio dei pali) i lagunari si complicano la vita da soli. Palmieri è lanciato a rete, Galli lo stende al limite dell’area, inevitabile cartellino rosso che cambia improvvisamente le carte in regola. […]
Ore 16.00 – E’ stato comunicato pochi istanti fa l’orario di inizio di Padova-AlbinoLeffe: la sfida valevole per il primo turno dei playoff si disputerà allo stadio “Euganeo” domenica 14 maggio alle ore 14.30.
Ore 15.30 – (Calcio Padova) Il calciatore Caio De Cenco è stato sottoposto questa mattina a consulto medico. Allo stato attuale la caviglia destra risulta troppo gonfia per permettere il regolare svolgimento di un’operazione chirurgica. Per questo motivo l’intervento è stato rimandato a giovedì, se le condizioni cliniche lo consentiranno.
Ore 15.20 – (Mattino di Padova) Il Mestre finisce il campionato con un 4 a 4 in cui ha dimostrato di non perdere la testa e di risalire la china sotto di due gol e in 10. Sinceramente la Vigontina non ha rubato niente; ha fatto il suo gioco e punito la capolista sui suoi errori. Sarà stata anche l’ultima partita della regular season ma di certo Zironelli non aveva voglia di trasformare l’ultimo appuntamento in casa in una passeggiata. A dimostrarlo la formazione che schiera dal 1’ come unica novità Pusca. All’8’ la Vigontina apre la partita. Contropiede gestito da Casagrande per Minozzi che si trova solo davanti a Pusca. Dribbling e palla dentro. Al 18’ ci pensa Sottovia a riportare la partita sui binari giusti; dribbling in area di Pettarin, Kabine fa da sponda e Sottovia non perdona. […] Al 36’ il Mestre ribalta il risultato grazie a una magia di Kabine che salta due difensori con una serie di finte, arriva all’altezza del rigore e fulmina Vanzato. […] La ripresa inizia come non ti aspetti. Passa solo 1’ e l’arbitro assegna un rigore agli ospiti che Siega trasforma. Gritti non riesce a frenare la corsa e va addosso ad Episcopo: per l’arbitro giusto il penalty ma senza il giallo. […] Al 15’ Mestre in 10 per l’espulsione di Dell’Andrea che prende un giallo per un fallo sulla trequarti, protesta e l’arbitro lo allontana dal campo. Sulla punizione, la Vigontina passa con Casagrande che buca la barriera e infila Pusca non esente da colpe. Il Meste cede e Siega lo punisce a 21’ in contropiede. Espiscopo serve il centravanti che, di prima, colpisce rasoterra. […] Il Mestre non molla e al 31’ Kabine accorcia con un rasoterra che sbatte sul palo e finisce in rete. Il Mestre ci crede e al 35’ gli sforzi vengono premiati da Beccaro che in scivolata, servito da Zecchin, infila sul secondo palo. […]
Ore 15.00 – (Mattino di Padova) Dopo la partita, il tecnico dell’Este Michele Florindo, pur soddisfatto per la prova dei suoi, non si dilunga nei commenti: «Sarebbe stato più bello chiudere con una vittoria davanti al nostro pubblico», dice. «Abbiamo comunque disputato una buona partita. Peccato per quel gol al novantesimo». Con l’ultima giornata si è conclusa la prima stagione da allenatore in Serie D dell’ex allenatore della Piovese: «Va dato merito a questi ragazzi che hanno fatto una gran cavalcata nel girone di ritorno salvando la categoria con onore», sottolinea Florindo. «Per me è stata un’annata di crescita personale. Affrontare qualche difficoltà nel girone d’andata, con quelle sei sconfitte consecutive, mi è servito per migliorare». […]
Ore 14.40 – (Mattino di Padova) Prendete due squadre, Este e Union Feltre, già salve e con tanta voglia di staccare la spina. Aggiungete un campionato piuttosto snervante da archiviare: sponda Este un girone d’andata complicato e un ritorno degno dei playoff. Sponda Union Feltre, un’andata a ridosso delle prime cinque e tanti (troppi) k.o. nell’atto secondo. Ne esce fuori un 1-1, manco ci fosse un algoritmo a stabilire gli equilibri fra chi, tra l’altro, calcoli cervellotici non ne deve più fare. Perché le due compagini, che chiudono la regular season al nono posto (43 punti a testa), non devono manco preoccuparsi del Montebelluna (4-4 col Vigasio), che rosicchia una posizione, l’ottava, ma non fa male a nessuno. Al Nuovo Stadio, in ogni caso, non ne esce una partita da storcere il naso: al limite della godibilità, certo, ma non soporifera. Manca l’intensità, quella sì. […] A ridosso del novantesimo è Madiotto a offrire l’assist all’ex terzino del Padova Michael Salvadori, pronto ad infilare Lorello da pochi passi.
Ore 14.20 – (Mattino di Padova) L’Abano perde a Vigasio subendo un gol al secondo minuto di recupero e si dovrà giocare i playoff in casa della Triestina. Fino ad allora, infatti, la squadra di Tiozzo era in vantaggio sulla Virtus Vecomp, con all’orizzonte il derby contro il Campodarsego, e invece il gol dei veronesi ha riportato la situazione come prima del fischio d’inizio. […] Nel recupero poi il gol che ha deciso la partita, firmato da Edeobi, bravo ad infilarsi tra le maglie aponensi e battere l’incolpevole Croce.
Ore 14.00 – (Gazzettino) Prosegue il matrimonio tra il Campodarsego e il direttore generale Attilio Gementi. La fumata bianca sul rinnovo del contratto è stata raggiunta nelle ultime ore, epilogo inevitabile di un connubio costellato di soddisfazioni negli ultimi tre anni: vittoria del campionato di Eccellenza e della Coppa Veneto alla prima stagione, secondo posto e vittoria dei play off un anno fa nel primo storico campionato in serie D del Campodarsego e terzo posto quest’anno con tanto di play off nel torneo appena concluso alle spalle delle corazzate Mestre e Triestina. Una mentalità vincente che Gementi aveva già messo in mostra ai tempi del vecchio San Paolo, tanto da centrare tre volte i play off di serie D con il quinto posto.
«Sono felice di potere continuare a lavorare con il Campodarsego – esordisce Gementi – e credo che sia lo stesso anche per il club. In questi tre anni ci siamo tolti tante belle soddisfazioni, e l’anno prossimo punteremo a fare un certo tipo di campionato per centrare almeno i play off, in attesa di conoscere le nostre contendenti. Qui ho trovato una società che ha sposato il mio modo di fare calcio, e per questo devo ringraziare i vertici del club. Con i quali c’è un rapporto che va al di là dell’aspetto calcistico, e questo mi permette di lavorare in serenità». Poi aggiunge: «La società si sta anche rafforzando grazie agli sponsor storici e nuovi che vanno ringraziati per quello che stanno dando, senza dimenticare che sta investendo molto nel settore giovanile tanto che nell’ultima partita di campionato hanno esordito alcuni ragazzi cresciuti nel nostro vivaio. Anche questo è senza dubbio motivo d’orgoglio e di grande soddisfazione». […]
Ore 13.40 – (Mattino di Padova) […] È comunque soddisfatto al termine della partita il tecnico Cristiano Masitto: «Sono contento di come hanno giocato i tanti giovani, nonostante alcuni peccati di ingenuità. Siamo partiti bene, trovando il vantaggio; poi alcuni nostri errori hanno determinato la vittoria del Tamai, comunque una squadra forte, esperta e motivata. Adesso pensiamo alla sfida di domenica prossima con la Virtus Vecomp», continua il trainer. «Sarà una gara impegnativa con un avversario tosto: speriamo di recuperare più uomini possibili e di giocarcela fino in fondo».
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Un Campodarsego sperimentale, infarcito di giovani, cade a Tamai nell’ultima gara della stagione regolare del girone C di serie D. La squadra di Masitto perde per 3 a 1, una sconfitta che ci può stare vista la giovane età degli undici titolari e le maggiori motivazioni dell’avversario, impegnato a ottenere la miglior posizione possibile per affrontare i play-out. Beccaro e compagni chiudono il campionato al terzo posto con 60 punti, dietro a Mestre e Triestina, e si preparano ora ad affrontare i play-off del proprio raggruppamento: si comincia domenica prossima con la sfida in casa con la Virtus Vecomp, valida per le semifinali (esattamente come una stagione fa). In caso di parità al 90’, lo si ricordi, si procederà con i tempi supplementari. Se il risultato non si schioda neanche dopo i 30’ di extra-time avanza la formazione meglio classificata durante il campionato (il Campodarsego, in questo caso). A Tamai debuttano in serie D il portiere Cazzaro, Fantin, Nalesso e il classe 2000 Coppola. Sono otto in totale gli indisponibili nelle fila del team padovano. Il Tamai lascia riposare Paladin e Bezzo in vista dei play-out e parte con l’obiettivo di vincere la gara. […]
Ore 12.50 – (Gazzettino) Con i risultati maturati nell’ultimo week end, ora i play off non dipenderanno più soltanto dal Cittadella. Il Frosinone che ha vinto con il Trapani ha scavato un solco profondo 10 punti con la quarta squadra in classifica, il Perugia, proprio il distacco necessario per evitare la disputa degli spareggi, con la promozione diretta in serie A delle prime tre classificate. Finora è successo soltanto una volta, nell’anno post Calciopoli (2006-2007), con Juventus, Napoli e Genoa che salirono nella massima serie senza dover ricorrere ai play off. Sarebbe una beffa atroce per il Cittadella, che sta disputando – da neopromossa – una stagione entusiasmante. E gli spareggi sarebbero il giusto premio per il lavoro portato avanti da Venturato e dai suoi giocatori. Lo stesso tecnico, però, è consapevole del rischio: «Vincendo con Verona e Spal potevamo giocarci la promozione diretta in serie A, adesso i play off dipenderanno dalle nostre prestazioni nelle ultime tre gare e non solo, dovremo sperare nei risultati di quelle che ci stanno davanti. La classifica, ora, dice che gli spareggi non ci sarebbero: è un’eventualità possibile». Venturato ci spera sino all’ultimo, l’ha sempre fatto. «Ho esordito quest’anno in serie B, ma sapevo che il campionato era lungo, imprevedibile e molto difficile, ci sono dei mesi dove si giocano tante partite ravvicinate. Io credo che per quanto fatto vedere in campo il Cittadella avrebbe meritato la giusta gratificazione, ma dobbiamo conquistarci le cose da soli, con grande determinazione». Inutile fare calcoli se il Cittadella non dovesse fare il proprio dovere. «Dobbiamo provarci sino in fondo. Per noi giocare i play off sarebbe fantastico, sappiamo però che l’impresa è difficile, ci attende un finale rovente, a cominciare dalla gara con il Pisa, che giocherà davanti al proprio pubblico, molto caloroso». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato ci crede ancora. E, a poche ora dal posticipo di stasera a Pisa, invita tutto l’ambiente granata a farlo. «Abbiamo lavorato tanto in questi mesi per arrivare qui, e questo gruppo merita soltanto applausi. Ora conta la fame. E noi ne abbiamo, perché qualificarsi ai playoff per il Cittadella non è “normale”, è qualcosa di straordinario. Sarà difficile riuscirci, ma proprio le difficoltà e le sfide contro se stessi sono l’aspetto più bello dello sport. Abbiamo dimostrato di poter stare in alto e ora dobbiamo crederci, tutti. A noi tocca mettere in campo quel qualcosa in più che serve per centrare l’obiettivo». Il tecnico di Atherton non si fa dunque scoraggiare dai risultati delle gare già disputate, che hanno messo a rischio la stessa possibilità di disputare i playoff, visto che il successo del Frosinone (1-0 sul Trapani), unito allo 0-0 tra Perugia e Spezia, ha allargato a 10 punti il divario fra terza e quarta in classifica. Venturato è partito verso Pisa in pullman, portando con sé 21 uomini e lasciando a casa oltre a Litteri (che lunedì riprenderà a lavorare in palestra dopo l’operazione allo zigomo fratturato) anche Kouamé, tornato ad avvertire il fastidio al piede che si trascina dal pestone rimediato a Latina, a causa di un edema osseo che gli rende doloroso correrci sopra. Mister, il guaio è che al Citta non basta vincere tutte e tre le prossime gare: deve anche sperare in un passo falso di Frosinone o Verona. Avvertite la sensazione che il traguardo playoff possa sfuggire sul più bello? «Avessimo vinto a Verona o a Ferrara avremmo avuto la possibilità di giocarci la promozione in Serie A diretta. Adesso le cose sono cambiate e tutto dipende da noi, ma anche dai risultati delle altre. Sappiamo che non sarà facile, ma vogliamo provarci. Conoscere i risultati di chi ha già giocato dà ancora più importanza a questa sfida, ma il nostro atteggiamento rimarrà lo stesso di sempre: quello di una squadra che vuole giocarsi la partita ed evitare di ricadere negli errori che anche nelle ultime prove ci sono costati punti». […]
Ore 12.00 – Le pagelle del Padova (Gazzettino, Andrea Miola): Bindi 6.5; Cappelletti 6.5, Sbraga 6, Emerson 6.5, Favalli 6 (Tentardini sv); Bobb 6, Mandorlini 6.5, Beradocco 6, Dettori 6; Altinier 7 (Cisco 6), Alfageme 5.5 (Mazzocco sv).
Ore 11.50 – (Gazzettino) Dall’Euganeo sono arrivate tre notizie importanti. La prima è che il Padova è tornato alla vittoria dopo un preoccupante digiuno lungo sei partite (cinque ko e un pareggio) che aveva creato qualche fibrillazione nell’ambiente. La seconda è che nel primo turno dei play off, domenica prossima all’Euganeo, la squadra affronterà l’Albinoleffe. E basterà un pareggio al termine dei novanta minuti per proseguire la corsa. La terza è che la truppa di Brevi ha chiuso la stagione regolare a quota 66 punti, risultando la migliore quarta classificata dei tre gironi. Requisito che al secondo turno (con gare di andata e ritorno) consentirà ai biancoscudati di poter eventualmente accedere ai quarti di finali sia grazie a un doppio pareggio e sia in caso di vittoria e sconfitta con uguale scarto. Pochi i brividi regalati dalla partita. Il Padova, privo dei diffidati Russo, De Risio e Madonna, ha ovviamente tenuto di più il pallino del gioco rispetto al Lumezzane (con la testa già ai play out) riuscendo però solo di rado ad accelerare i ritmi. Nel 4-4-2 scelto per l’occasione da Brevi ha funzionato soprattutto la catena di destra, dove Bobb e Cappelletti hanno spesso indovinato i tempi delle sovrapposizioni. […] Prima del 2-0, realizzato da Mandorlini con un tocco sotto misura su assist di Emerson, sono arrivati i fischi di una parte dei tifosi della tribuna ovest ad Alfageme, reo di qualche giocata maldestra. Fischi ingenerosi e soprattutto poco utili alla causa biancoscudata vista l’emergenza in attacco che sta vivendo la squadra. E lo stesso trattamento è stato riservato a Brevi nel momento che ha richiamato in panchina Altinier e non l’argentino (sostituito poi in un secondo momento) per inserire il giovane Cisco, acclamato e applaudito. Una scelta, quella del tecnico, più lungimirante che mai perchè dettata dall’esigenza di preservare il bomber in vista dei play off. Il finale è stato al piccolo trotto. E sulla sfida è calato il sipario.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Il tema degli spareggi resta il piatto forte anche quando in sala stampa arriva Oscar Brevi. «Di sicuro è una partita difficile, ma non avevo preferenze a incontrare Albinoleffe o Bassano. Ci tocca l’Albinoleffe e ce lo prendiamo. Abbiamo due risultati a disposizione e dobbiamo fare risultato sfruttando le nostre qualità. Giocare presto o tardi? È un bel rebus, ne parleremo anche con la società. Se capita una giornata calda, non hai certezze sulle risposte. Di sicuro i ritmi non sono quelli di due mesi fa per tutti, ma una squadra che deve recuperare il risultato fa più fatica». […] Un flash su Cisco, il cui ingresso è stato invocato proprio da qualche tifoso in tribuna. «È un giovane che deve crescere. Si allena con noi da un po’ perché non abbiamo tutti gli attaccanti a disposizione». A proposito di punte, il tecnico si sofferma sulle condizioni di Neto Pereira che oggi tornerà all’Isokinetic di Bologna. «Ha una visita e li capiremo qualcosa di più. Ma non so se sarà disponibile domenica, non abbiamo certezze».
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Come società abbiamo fatto quello che c’era da fare, adesso tocca ai giocatori metterci la concentrazione e la cattiveria agonistica che servono. Sono fiducioso». Il presidente Giuseppe Bergamin è già proiettato al primo turno dei play off, nel quale i biancoscudati affronteranno l’Albinoleffe. Con riguardo al possibile orario della sfida all’Euganeo, si punta a una soluzione che non penalizzi l’afflusso di tifosi, ma anche che tenga conto dello sforzo fisico nel caso in cui domenica faccia caldo. «Sarei per giocare nel tardo pomeriggio, alle 18.30 o alle 20.30. Comunque ci vuole anche il parere favorevole degli avversari». Sui play off aggiunge: «A questo punto i valori tecnici tendono a livellarsi, penso che a fare la differenza siano soprattutto la resistenza fisica e mentale. Dobbiamo giocare meglio di quanto fatto oggi (ieri, ndr) sul piano dell’organizzazione, con la mentalità di fare la partita. Abbiamo due risultati su tre? Meglio giocare per vincere, perché così acquisisci entusiasmo e autostima che possono mettere in soggezione l’avversario nel turno successivo».
Ore 11.20 – (Gazzettino) «Quella con il Lumezzane era una gara importante per riassaporare il gusto della vittoria e ritrovare un po’ noi stessi». Così a fine gara Cristian Altinier che chiude la stagione regolare con un bottino di 14 reti (senza rigori), dedicando l’ultima marcatura a mamma Graziella che ha compiuto gli anni. «I gol non sono mai abbastanza – replica l’attaccante – e potevo farne qualcuno in più; conta che la squadra abbia raggiunto l’obiettivo, con un cammino di rilievo. Ora viene l’importante e vediamo dove arriveremo in un altro torneo, quest’anno con una formula ancora più difficile».
Così il brasiliano Emerson: «Non eravamo abituati a passare un momento del genere e una vittoria, pur importante, non cambia molto le cose. Un campionato è finito e ne inizia un altro, con una partita secca e altri fattori che possono portare a vincere o mettere in difficoltà. Siamo reduci da gare in cui abbiamo sbagliato tanto, qualche volta ci hanno punito gli episodi ma siamo stati polli anche noi a non portarli dalla nostra parte». Il ritiro? «C’era da guardarsi negli occhi senza dire niente; un provvedimento non punitivo per ricordare le cose belle fatte in campionato e dimenticare quelle brutte». […]
Ore 11.10 – (Gazzettino) Sarà dunque l’Albinoleffe, giunto al nono posto, l’avversario dei biancoscudati domenica prossima nella sfida secca all’Euganeo valida per il primo turno dei play off. Un verdetto arrivato dopo una serie di combinazioni che, a seconda dei risultati che maturavano negli altri campo, hanno visto come possibili antagoniste pure Santarcangelo, Feralpi e Bassano. Nella stagione regolare il Padova ha pareggiato per 1-1 all’Euganeo e vinto 3-0 a Bergamo. Domenica, per passare il turno, basterà anche un pareggio e non ci saranno tempi supplementari. Al tempo stesso rimane però il ricordo negativo legato ai play off di serie C1 della stagione 2002-2003 in cuin bergamaschi eliminarono i biancoscudati di Frosio in semifinale vincendo all’Euganeo per 2-1, con inutile successo del Padova per 1-0 nella gara di ritorno. […]
Ore 10.50 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Spareggi sicuri e spareggi in bilico, che finale thrilling”) Sembravano sicuri entrambi, invece i playoff di Serie B rischiano di saltare. Quelli di Lega Pro, per la loro formula particolare (28 squadre in lizza, comprendendo tutte quelle che hanno concluso la stagione dal secondo al decimo posto, ma anche l’undicesima del girone C, avendo il Matera disputato la finale di Coppa Italia, poi persa con il Venezia), erano ampiamente garantiti al Padova, ma tra i cadetti in pochi avrebbero scommesso su una fuga a tre Spal-Verona-Frosinone tale da scavare un divario di punti che ora mette seriamente in discussione la disputa degli spareggi per la A. […] Il Padova vivrà da oggi la nuova avventura tesa a realizzare un’impresa difficilissima: il salto di categoria. Al di là dei problemi emersi ad aprile, i giocatori di Brevi devono ragionare con l’idea di fare un passo alla volta. C’è il turno preliminare, poi la seconda fase. Se si andrà avanti, una volta nei quarti bisognerà dimostrare di avere la mentalità giusta per puntare alla final four di Firenze. Ha ragione il presidente Bergamin, però: tanto per iniziare, bisogna giocare meglio. È su questo particolare, di non poco conto, che si basa la scommessa per il futuro.
Ore 10.40 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Bindi 6; Cappelletti 6.5, Sbraga 6, Emerson 6.5, Favalli 6 (Tentardini sv); Bobb 6.5, Mandorlini 6.5, Berardocco 6.5, Dettori 6.5; Altinier 7 (Cisco 6), Alfageme 5.5 (Mazzocco sv).
Ore 10.30 – (Mattino di Padova) L’ultima partita della regular season di Lega Pro ha portato in dote al Padova ben più di quanto sarebbe stato lecito attendersi: innanzitutto il ritorno alla vittoria (sperato, ma non scontato), che per le statistiche aggiorna il conto finale a 19 successi (oltre a 9 pareggi e 10 sconfitte), e questo dopo un periodaccio coinciso con 5 k.o. nelle precedenti 6 giornate; poi il fatto di aver raggiunto quota 50 gol realizzati (quinto attacco del girone), contro i 31 subìti (seconda difesa, dietro solo a quella del Venezia); ma soprattutto una posizione finale che già si conosceva – il quarto posto, anche se il Pordenone, agganciato a 66 punti, è terzo unicamente per i migliori risultati negli scontri diretti – eppure che avrà un peso specifico non indifferente se, come tutti si augurano, i biancoscudati dovessero avanzare nel mini-campionato degli spareggi per la Serie B. Fra le squadre finite appena giù dal podio, infatti, quella di Brevi è stata la migliore (l’Arezzo ha chiuso con 65 punti nel girone A, la Juve Stabia con 64 in quello C), e tale piazzamento, nel caso in cui si superi la prima fase, comporterebbe un vantaggio non trascurabile dovendo affrontare poi lo stesso Arezzo o la Lucchese, uno di fronte all’altra domenica. […] Insomma, bisogna essere ottimisti, tantopiù se, come sembra assai probabile, in attacco rientrerà Neto Pereira, classe e fantasia al servizio dei compagni. Il cambio di modulo. L’epilogo del torneo si è consumato in uno stadio con larghi vuoti – molti dei 3.019 abbonati hanno scelto di disertare l’appuntamento – ma vivacizzato dalla presenza di tanti bambini, coinvolti grazie ad un’intelligente (e riuscita) operazione di promozione nelle scuole da parte della società. Contro un Lumezzane già sicuro di non sfuggire ai playout per provare a salvarsi, Brevi ha lasciato fuori i diffidati (Russo, Madonna e De Risio), rimescolando uomini e disposizione tattica. Ne è uscito un 4-4-2 con Cappelletti e Favalli terzini, Bobb e Dettori più esterni, Berardocco regista e Mandorlini a dargli supporto in mezzo, mentre davanti il tecnico si è affidato ai soliti Altinier ed Alfageme, con baby Cisco in panchina. Rispetto al 3-5-2 abituale si è registrata minor spinta sulle corsie esterne ma una tendenza superiore ai lanci, con Berardocco e Bobb che sono piaciuti. […]
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Una valutazione, quella sull’orario, che sta coinvolgendo anche lo staff tecnico biancoscudato. L’allenatore Oscar Brevi ha la sua opinione: «Un bel rebus, anche perché finora non abbiamo mai giocato con il caldo vero e non sappiamo quali siano le risposte delle varie formazioni. Di sicuro una squadra chiamata a fare la partita e a tenere alti i ritmi deve spendere più energie e potrebbe avere maggiori difficoltà con le temperature più alte». […] I fischi ad Alfageme? «Ognuno allo stadio è libero di esprimere la propria opinione e non spetta a me giudicare. È normale che il giocatore non sia contento, ma per noi è una pedina molto importante e dal punto di vista dell’impegno non gli si può imputare niente».
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Penso che ai playoff i valori tecnici tendano a livellarsi. Vincerà chi avrà la resistenza fisica e mentale migliore. In quanto a noi, dovremo giocare meglio rispetto a quanto visto con il Lumezzane, soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione. Dovremo avere la mentalità di fare la partita perché, specie domenica prossima, non avremo prove d’appello». La sfida cruciale, per il patron, sarà proprio quella con l’Albinoleffe: «Basta anche il pareggio, ma dovremo giocare per vincere. Se approcceremo bene la partita, quello che verrà dopo sarà una naturale conseguenza. Potremo acquisire ancor più entusiasmo ed autostima, mettendo in soggezione gli avversari. Questa sarà la strada da percorre e ho fiducia. Preferenze d’orario? Valuteremo la soluzione migliore, pensando anche a favorire l’afflusso di pubblico».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Vincere aiuta a vincere, dice il detto. Per il momento in casa Padova aiuta a ritrovare quella serenità completamente smarrita dopo un aprile nero. E così anche il presidente Giuseppe Bergamin, molto critico nelle ultime settimane, riscopre sorriso e fiducia, guardando con ottimismo ai playoff, ma pretendendo ancora qualcosa in più dai suoi giocatori: «Penso che il ritiro fosse necessario soprattutto per rinsaldare il gruppo e avere conferme sul fatto che la squadra fosse unita», sottolinea. «Bene, il gruppo c’è, stare insieme quattro giorni è stato utile e tutti hanno accettato la decisione con entusiasmo. Come società quello che c’era da fare l’abbiamo fatto, adesso sono i ragazzi che dovranno tenere alta la concentrazione e la carica agonistica».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il 14º gol stagionale porta con sè una dedica speciale. Per Cristian Altinier, che anche quest’anno ha chiuso in doppia cifra e che, al netto dei calci di rigore, nel girone B, sarebbe secondo assoluto tra i goleador dietro a Mancuso della Samb, la rete al Lumezzane è indirizzata a mamma Graziella: «La dedico a lei, che proprio oggi compie gli anni», rivela il bomber mantovano a fine gara. «Spero che questa vittoria sia di buon auspicio per il prosieguo del nostro cammino, perché avevamo davvero bisogno di ritrovare i tre punti dopo un mese in cui il clima e l’aria intorno a noi si stavano facendo un po’ pesanti a causa naturalmente di questi benedetti risultati che non arrivavano più. Con il Lumezzane ci siamo riusciti, ma, se la gara poteva sembrare già scritta sulla carta, nella realtà non è stato così, visto che anche altre volte avevamo sbagliato in situazioni incredibili. Con questi ultimi tre punti siamo anche davanti all’Arezzo, e se dovessimo incontrarlo ai playoff questo non sarebbe un vantaggio irrilevante». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dopo i risultati di ieri, nel girone B si registrano questi verdetti: Venezia vincitore del campionato e promosso in Serie B, Ancona retrocesso in Serie D. Il Parma, secondo, salterà il primo turno dei playoff, che prevede questi abbinamenti in gara unica, domenica 14: Pordenone-Bassano, Padova-Albinoleffe, Reggiana-FeralpiSalò e Gubbio-Sambenedettese (a parità di punti in classifica, 66, il Pordenone è risultato in vantaggio sul Padova negli scontri diretti: 4-3 e 1-0). In caso di parità al 90’, sarà ammessa alla seconda fase la squadra meglio piazzata nella classifica finale. All’Euganeo si dovrebbe giocare alle 18.30 o alle 20.30, dipenderà dagli accordi fra le due società. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il derby emiliano Parma-Reggiana di Lega Pro è iniziato con una serie di scontri all’esterno dello stadio Tardini, protagonisti in particolare i tifosi ospiti. Un gruppo di circa 200 ultras granata, arrivati a Parma in treno, è sfuggito al controllo delle forze dell’ordine, riversandosi nelle vie del centro storico e provocando danni a negozi ed auto in sosta. C’è stato anche un confronto a colpi di bastoni e sassi con gli ultras del Parma, ma non si sono registrati feriti grazie all’intervento immediato della Polizia. […] Sugli incidenti è intervenuto il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, scrivendo su facebook: «Nonostante le misure di sicurezza previste dalla questura, il disagio causato ai residenti, gli sforzi per autobus e altre misure, oltre alle forze dell’ordine, alla fine un piccolo numero di incivili ha tentato di rovinare l’ennesima partita. Hanno violato tante regole, sono scesi prima dal treno, e invece di prendere i bus preparati per il trasporto hanno voluto fare i fenomeni. Spero che gli venga impedito di entrare allo stadio, perché serve dare l’esempio. Allontaniamo queste persone e diamo allo sport il clima che merita».