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Ore 21.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Abbiamo sbagliato la partita – spiega Vincenzo Torrente – non ci è riuscito quasi niente e dopo la bella anche se sfortunata partita di Verona non me lo aspettavo. Evidentemente abbiamo pagato lo sforzo fisico e mentale del derby, nel secondo tempo abbiamo fatto molti errori e pagato la giocata di Falletti». Anche i cambi effettuati non hanno portato cambiamento. «Ho provato a cambiare qualcosa ma non è andata – spiega Torrente – non era proprio giornata, eravamo scarichi e passivi e non siamo nemmeno stati fortunati perché il rigore su De Luca era evidente. Finché la matematica non ci condanna non dobbiamo mollare e ottenere due vittorie. Non sarà facile, ma nel calcio può succedere di tutto. Non mi capacito della metamorfosi che abbiamo avuto in pochi giorni: a Verona bene, con la Ternana male, quale sia il livello del Vicenza non si sa…».
Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Una sconfitta che ha il sapore amarissimo della condanna, o almeno ci siamo molto vicini. Gli oltre diecimila tifosi al Menti hanno assistito al «suicidio» sportivo del Vicenza; i biancorossi sbagliano la partita che valeva un campionato e gettano così al vento l’ennesima occasione concessa da un campionato piuttosto mediocre. La sconfitta con la Ternana potrebbe sancire la retrocessione in Lega Pro; stagione iniziata male e proseguita in modo peggiore, con scelte tecniche assai discutibili e che alla lunga si sono rivelate sbagliate. Fa male e aumenta ancor più la rabbia se si pensa che di possibilità per evitare il tracollo sportivo a cui si è assistito ce ne sono state: non averlo capito e non averle sfruttate è un errore madornale che meriterebbe delle risposte. Se non altro per la storia del Vicenza e per la civile passione che la città e i suoi tifosi hanno sempre dimostrato. La matematica ancora non condanna il Vicenza, certo, nel calcio tutto può succedere, certo, soprattutto nei bizzarri finali di torneo; non resta che seguire gli ultimi 180 minuti di campionato ma con la sensazione che, questa volta, l’epilogo non possa che essere negativo. […] Il Vicenza non c’è più, era la partita della vita ed è finita con la settima sconfitta casalinga. La cosa che più sorprende, ma forse nemmeno troppo, è che la gente nemmeno contesta: forse non ne ha più nemmeno voglia.
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) «Sono qui solo perchè ci obbligano. Ci sarebbe veramente poco da dire». Esordisce così Mauro Vigorito, con tono di voce precipitato in un baratro di amarezza. Nella ripresa un paio di suoi interventi hanno tenuto in pista il Vicenza che però non è riuscito a segnare nemmeno un gol e, anzi, ha tirato pochissimo. Il gol di Falletti è stato l’ennesimo tiro da fuori concesso dal Vicenza… “Non l’ho visto partire, era una bordata, c’era poco da fare. Sapevamo che era un buon tiratore ma non siamo riusciti a evitare quella conclusione”. Ennesimo scontro diretto perso in casa… “La situazione è sotto gli occhi di tutti, ci siamo tagliati i c… da soli. Nel girone di ritorno abbiamo buttato via troppe occasioni, non saprei cos’altro aggiungere”. […] La matematica tiene ancora in B il Vicenza, e ora? “Questa frase ce la ripetiamo da troppo tempo: mancano 5-6-7 partite… ma poi se alla fine rimangono zero partite poi non c’è più nulla da fare. Rimaniamo aggrappati a questo, va bene ma per colpa nostra questo ritornello”. Vicenza che si è suicidato, quindi? “Non dobbiamo prenderci in giro, dobbiamo chiedere solo scusa dopo una prestazione così. Le partite le prepariamo: poi a Verona prendiamo gol dai tiratori Siligardi e Bessa. Oggi da Falletti. Evidentemente ci manca qualcosa se non riusciamo a mettere in campo quello che si prepara. Ora ci serve un miracolo”.
Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Una settimana di attacchi e insulti hanno segnato nel profondo Stefano Giacomelli. Quel mancato passaggio del possibile 3-1 (con Signori liberissimo) durante il derby con il Verona, per molti è diventata la causa di una possibile retrocessione in Lega Pro. Non è così, come non lo è l’errore di Vigorito con la Pro Vercelli. Le difficoltà di questo Vicenza sono molto di più grandi e non si possono limitare (troppo facile) a un infortunio o un errore tecnico di un singolo. Questo giornale lo ha sempre ribadito. Ma Jack ha ancora in testa quell’azione e vuole togliersi qualche sassolino: «Tanti mi stanno crocifiggendo per un passaggio – spiega con amarezza – ma dare la colpa a un giocatore che considera questa retrocessione una delle cose peggiori, è ingiusto. Questa maglia me la sono conquistata e sudata per 5 anni. Ho dato il massimo. Un passaggio non può cambiare quello che ho fatto. In quel frangente, lo giuro sulla mia vita, non ho visto Signori. Altrimenti probabilmente gliel’avrei data, al 90′ sul 2-1 sarebbe stato facile darla, ma sono arrivato stremato e non l’ho proprio visto, lo dico col cuore in mano. I tanti attacchi, alcuni molto brutti, non credo di meritarmeli, ho sempre dato il massimo e lo darò fino alla fine. Ho guardato avanti anche se tante critiche hanno fatto male, ma sono un professionista e devo voltare pagina e pensare alle prossime gare».Parliamo della gara allora, il Vicenza è sembrato fuori fase. Che è successo?Di parole ce ne sono poche, perdere lo scontro diretto in casa così rischia di condannarti, però ci sono due partite e bisogna fare 6 punti per forza, speriamo di fare i play out. Non possiamo mollare. Retrocedere per me sarebbe una cosa terribile, per l’amore che ho per questa maglia». […]
Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Quelli rossi e verdi non erano i ternani. Erano i tifosi del Vicenza. Rossi di rabbia e verdi di bile. Per una sconfitta che instrada la squadra biancorossa verso la Lega Pro. Per una sconfitta meritata, orribile. Una rappresentazione sofferente che in poco meno di due ore di agonia sintetizza l’agonia di una stagione. È il fallimento di un’idea, di un progetto sportivo, di una pagina che doveva essere nuova e che invece compete tristemente con quella vecchia. Sì, perchè la Ternana batte il Vicenza 1-0 e lo scavalca al quartultimo posto, ma non è il gol di Falletti a mettere in ginocchio i biancorossi. La squadra paga sanguinosamente una serie lunghissima di errori della proprietà, dirigenziali, gestionali e tecnici che non conosce soste dall’estate. Campagne acquisti sbagliate, promesse non mantenute, difensori quattro volte più forti di altri, giocatori con questa categoria non c’entrano, punte che non arrivano, cessioni che non andavano fatte, battibecchi senza scopo e senza domani, una gestione dei portieri incomprensibile (Amelia, Amelia… ma cos’è ‘sta roba del permesso concordato…), allenatori che pagano colpe solo in parte (talora minima) loro… Si potrebbe andare avanti ancora a lungo. Ma per ora non lo faremo. Perchè questa squadra è ancora in B. Se il campionato fosse finito sarebbe retrocessa, ma il campionato non è ancora finito. Mancano due giornate: non si vede come possano arrivare i punti che servirebbero per evitare una conclusione che sembra scritta, ma il dovere è di crederci. Per rispetto di una maglia storica, per rispetto della “R”, per rispetto di un pubblico che comunque c’è e piange per questi colori. A prescindere, a dispetto di ogni logica. Finchè c’è vita c’è speranza. Anche se ridotta al lumicino. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino) Il Cittadella nella partita di andata al Tombolato ha battuto il Pisa per 1-0 grazie a una rete di testa firmata da Salvi. Quel 17 dicembre dell’anno scorso è ricordato però anche per il grave infortunio rimediato da Filippo Lora, al quale per la seconda volta è saltato il crociato del ginocchio destro, dopo essersi rotto anche il sinistro. Il ventiquattrenne ex Primavera del Milan, però, non ne vuole più sentire parlare perchè la sua tenacia e il suo ragionare positivo guardano avanti: «Adesso sono guarito, la riabilitazione e il recupero sono stati fatti bene e con qualità prima a Milano e poi qui a Cittadella. Sto concludendo il programma atletico e già da martedì prossimo conto di iniziare a fare qualcosa con i miei compagni».
Sul posticipo di domani sera all’Arena Garibaldi di fronte a un Pisa sull’orlo della retrocessione, il centrocampista sottolinea: «Nonostante la classifica, sono convinto che la formazione di Rino Gattuso lotterà alla morte seguendo il carattere caparbio del suo tecnico. Inoltre la piazza è calda. Per noi sarà una battaglia da affrontare con grande attenzione e determinazione».
La vittoria di ieri del Frosinone sul Trapani ha portato a dieci punti il divario sulla quarta in classifica (Perugia), come dire che in queste condizioni i play off non si farebbero. «Sarebbe un vero peccato – commenta – mancano però due partite, tre per noi, e dico che bisogna crederci fino in fondo e facendo la nostra parte sento che qualcosa potrebbe girare a favore. È l’unica cosa che possiamo fare». […]
Ore 18.00 – (Mattino di Padova) Vincerle tutte e sperare. È l’unica cosa che resta da fare al Cittadella, a cui il k.o. interno rimediato nello scorso turno con il Cesena rischia di costare carissimo. Già, perché, indipendentemente da quanto capitan Iori e compagni raccoglieranno domani sera nel posticipo all’Arena Garibaldi di Pisa, se le cose finissero così i playoff di Serie B non si disputerebbero proprio. Fra la terza classificata, il Frosinone, che ieri ha piegato per 1-0 il Trapani con il 17º centro stagionale di Dionisi, e la quarta, che al momento è il Perugia, fermato sullo 0-0 nell’anticipo di venerdì sera dallo Spezia, ci sono infatti 10 punti (71 contro 61) e, come noto, gli spareggi-promozione si giocheranno soltanto se la “forbice” non supererà le 9 lunghezze. Un’affermazione a spese degli uomini di Gattuso potrà consentire al Citta di portarsi al massimo a quota 60, al quinto posto, scavalcando Benevento e Carpi, ma rimanendo ad 11 punti dai ciociari. Ecco perché gli uomini di Venturato devono vincerle tutte e scommettere su un futuro passo falso di Frosinone o Verona (ora secondo a 72). […] E così l’unico giocatore granata che può gioire è Luca Vido, tra i convocati di Evani per lo stage della Nazionale Under 20 a Coverciano, ultimo appuntamento prima della Coppa del Mondo in programma dal 21 maggio in Corea del Sud. Il raduno inizierà da oggi, ma Vido raggiungerà i compagni dopo la trasferta di Pisa.
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto) I risultati del sabato pomeriggio sono una doccia gelata sui playoff. Fra Frosinone e Perugia ci sono adesso 10 punti a due giornate dalla fine e, se il campionato finisse oggi, gli spareggi promozione non si disputerebbero. Con tanti saluti alle squadre come il Cittadella che lottano da settimane col coltello fra i denti per giocarsi la chance della promozione in serie A. Non cambierà il quadro neppure un eventuale successo domani all’Arena Garibaldi, ma in ogni caso i granata cercheranno fino all’ultimo di ridurre il gap sulle prime tre, magari confidando in qualche assist della concorrenza. La partita di domani ha un valore sulla carta solo teorico, essendo il Pisa quasi spacciato. Dopo i risultati di ieri, il ritardo in classifica sulla Ternana è di 9 punti. Se dovesse battere il Cittadella il distacco si ridurrebbe a 6 punti con due partite da disputare. Ma Gattuso è praticamente senza via d’uscita: il Pisa dovrebbe fare il pieno e sperare che la Ternana perda entrambe le ultime partite e che il Vicenza, nel contempo, non faccia più di due punti. […]
Ore 17.00 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “Questa vittoria da un buon peso specifico, siamo la migliore quarta della Lega Pro visto il risultato dell’Arezza. Avevamo già un buon vantaggio nel primo turno, sono anche contento perché ritrovare la vittoria male non fa, per l’autostima. Il modulo 4-4-2? Giocare più aperti ci ha permesso di mettere in situazione più agevolata Bopp, per coprire gli spazi in maniera diversa. La cosa migliore è mettere in campo i giocatori che in quel momento ti danno più garanzie e metterli nella situazione migliore. Alfageme? Dispiace per i fischi, i tifosi sono liberi di fare quello che vogliono finché rimangono nella logica delle cose. Lui finora ci ha dato grossi aiuti, fa salire la squadra, mi dispiace che non abbia fatto gol perché lo avrebbe aiutato col morale. Lui è esperto, deve saper accettare anche le critiche. Per il cambio non era arrabbiato, aveva i crampi, c’è rimasto un po’ male per i fischi, ma non è normale. Trovare l’AlbinoLeffe? Sono squadre con caratteristiche diverse, siamo in 28 squadre adesso per i playoff e prenderne una o un altra cambia poco, ma per andare avanti devi vincere, punto. Gli orari dei playoff? Finora in pochi hanno giocato col caldo, non hai le certezze sulle risposte, i ritmi ora non possono essere quelli di due mesi fa, una squadra che gioca su ritmi alti è meglio se gioca di sera. Oggi ho avuto buone indicazioni da quelli che hanno giocato, se ci saranno gare ravvicinate è positivo”.
Ore 16.40 – L’avversario di domenica del Padova ai playoff sarà l’AlbinoLeffe
Ore 16.30 – Finisce la partita: Padova- Lumezzane 2-0!
Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Alla vigilia Valerio Bertotto ha perso Gianluca Laurenti: un attacco influenzale l’ha inchiodato a letto e gli farà saltare il viaggio a Fano. Con lui anche il lungodegente Stevanin (se ne riparla non prima di 15 giorni, qualora proseguisse l’avventura playoff), Zibert che ha già terminato la sua stagione e il portiere Rossi. In compenso sta meglio Bortot che ha smaltito il suo guaio muscolare e torna almeno in panchina. Si rivede infine tra i convocati Mattia Proietti che dopo quasi 3 mesi e mezzo in riparazione (con una toccata e fuga in panca due settimane fa a Forlì prima di un nuovo intoppo) dovrebbe accomodarsi tra i rincalzi ed essere schierato per uno spicchio di gara, visto che la mediana numericamente è in difficoltà. […]
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Prima sfebbrato eppoi guarito dopo aver camminato per due mesi sul ciglio del burrone, Bassano pare maturo per inseguire la quaterna anche a Fano. Anche se nell’arena amaranto si annuncia un pomeriggio più infiammabile per gli adriatici che agognano il bottino per disegnarsi un percorso più agevole sulla strada della salvezza o magari pescare il jolly della permanenza diretta. Il Soccer Team peraltro i playoff ce li ha matematicamente nel taschino e un successo potrebbe riscrivere in meglio le gerarchie e gli accoppiamenti della griglia promozione. In realtà ci sono un mucchio di combinazioni in ballo e vincere non è detto che possa rivelarsi automaticamente un affare. Stasera sapremo, nel frattempo Bertotto tira dritto.«Non voglio calcoli e non faccio calcoli – chiarisce all’istante Valerio – vincere aiuta a vincere e il successo ci consentirebbe di incrementare o consolidare il nostro piazzamento nel tabellone e soprattutto di proseguire il trend lanciato dell’ultimo mese. Perché approdare agli spareggi dopo un ko o con alle spalle un pari striminzito non è la stessa cosa che arrivarci con il bottino tra le mani. Dalla prossima avremo solo la via della vittoria per farci largo nella bagarre playoff. Tanto vale allora abituarsi da subito all’urgenza e al dovere del malloppo». […]
Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ultimi 90′ della stagione regolare. Poi sapremo se i ramarri entreranno subito in gioco nei playoff (nel caso si classifichino al terzo posto), o se avranno un turno di riposo (in caso di sorpasso ai danni del Parma) per preparare meglio l’overseason. Molto dipenderà anche dal risultato del derby al Tardini fra i ducali e la Reggiana. Certo, per avere il diritto alle 16.20 di chiedere cosa avrà fatto il Parma, i neroverdi dovranno vincere al Riviera delle Palme con la Sambenedettese (inizio alle 14.30). Ogni altro risultato lascerà le cose invariate, perché il solo aggancio non servirebbe a nulla, avendo i gialloblù vinto entrambi gli scontri diretti. Al Riviera delle Palme arriverà un ramarro senza Arma (squalificato) e Berrettoni (distorsione al ginocchio). Mancheranno pure Stefano De Agostini (altro squalificato), Gerbaudo e Pellegrini (indisponibili). Qualche dubbio c’è poi su Stefani, che non è al meglio. La conquista del secondo posto sarà prestigiosa, ma Tedino non vorrà certo ottenerla rischiando uomini importanti in vista dei playoff, anche se dichiara che i suoi cercheranno l’argento sino all’ultimo minuto. «Arrivare secondi afferma infatti il mister sarebbe porre il punto esclamativo al termine di un discorso già straordinario. Non sarà però tutto nelle nostre mani. Bisognerà vedere cosa farà il Parma. In ogni caso promette Bruno saremo protagonisti pure nell’overseason. Ci presenteremo a San Benedetto con diverse assenze, ma il gruppo è sano e chi scenderà in campo farà il suo». […]
Ore 13.00 – (Messaggero Veneto) «Sarebbe straordinario vincere a San Benedetto del Tronto e arrivare secondi un’altra volta: daremo tutto per farcela». Si esprime così il tecnico del Pordenone Bruno Tedino prima della partenza per le Marche. «Non sarà facile centrare l’obiettivo – afferma – perché non dipende solo da noi. Ci proveremo sino all’ultimo e solo in quel momento penseremo ai playoff, un nuovo campionato in cui vogliamo confermarci protagonisti». Tedino sposta il focus sulla Samb: «Una formazione molto tosta, con individualità di spicco come il capocannoniere Mancuso (21 reti, ndr) – spiega -. Loro cercheranno la vittoria per arrivare il più in alto possibile nella griglia playoff (possono ancora giocare in casa, ndr): si preannuncia una sfida molto combattuta e tirata. Vincerà chi sbaglierà meno». […]
Ore 12.50 – (Messaggero Veneto) Ultimo atto, si gira. Il Pordenone vuole chiudere il film del suo campionato in un solo modo: agguantare la piazza d’onore per il secondo anno di fila. Ci prova nella 38ª giornata del girone B di Lega Pro a San Benedetto del Tronto, al cospetto della Sambenedettese (il via alle 14.30). Per centrare l’obiettivo è necessario vincere e sperare che il Parma, attualmente alle spalle del Venezia e un punto sopra i ramarri (67 a 66), non vinca al Tardini il derby con la Reggiana. In caso di arrivo in parità saranno gli emiliani a festeggiare, in virtù del miglior rendimento negli scontri diretti (due vittorie in altrettanti incontri). Oltre al prestigio, la seconda piazza è importante perché fa saltare il primo turno dei playoff, in programma già domenica prossima. […] Mancano De Agostini e Arma (squalificati), Berrettoni, Gerbaudo e Pellegrini (infortunati): per provarci Tedino si affida a una formazione inedita. Il tecnico, confermando come modulo il 4-3-1-2, si affida a Zappa sulla fascia sinistra al posto di “Dea” e davanti, al posto della coppia-gol da 28 reti (migliore del girone, per ora), punta su Padovan e Pietribiasi. Quest’ultimo cerca la sua prima rete coi ramarri. In mezzo al campo torna Burrai dopo il turno di squalifica, in difesa – tra i convocati – si rivede Ingegneri. Il centrale di Lugo sta bene e si rivede dopo due mesi di stop. Se la partita è in mano al Pordenone può scendere in campo, acquisire un pizzico di ritmo partita e prepararsi ai playoff. Che la squadra spera di cominciare il 21 maggio.
Ore 12.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Pippo Inzaghi nell’undici anti-Maceratese da un lato rispolvera più di qualche titolare, dall’altro potrebbe far esordire qualche giovane della Berretti: tra i 23 convocati, infatti, il difensore Cigagna (classe ’99) e i centrocampisti Serena (’99) e Strechie (2000). Quattro invece i titolari rimasti a casa per i rispettivi acciacchi, con problema più serio per Malomo (caviglia) mentre Modolo, Falzerano e Marsura non dovrebbero avere problemi a recuperare per la Supercoppa. Nel 4-3-3 di Inzaghi si rivede tra i pali Facchin dopo la ribalta lasciata a Vicario e Sambo nelle ultime uscite; in difesa tornano dall’inizio i terzini titolari Zampano e Garofalo, si rivede anche Domizzi che al centro farà coppia con Cernuto. A centrocampo dopo la chance avuta domenica nell’1-1 con l’AlbinoLeffe in regia si riprende il posto Bentivoglio, affiancato presumibilmente da capitan Soligo e da Fabris, anche se non è del tutto da escludere il lancio dal 1′ di Strechie. In avanti grande abbondanza, Moreo sembra sicuro del posto, Geijo dovrebbe spuntarla su Ferrari mentre per l’ultima maglia è corsa a tre tra Fabiano, Tortori (reduce dal suo primo gol stagionale) e Caccavallo.
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Concludere il campionato senza tifosi (all’Helvia Recina di Macerata si giocherà a porte chiusa per l’assenza degli steward) sarà strano ma a questo Venezia può anche andar bene così. Ultimo impegno prima della Supercoppa per gli arancioneroverdi che oggi pomeriggio (calcio d’inizio alle 14.30) saranno di scena nelle Marche per la partita che farà scendere il sipario sul campionato di LegaPro. Una gara inutile ai fini della classifica per entrambe le squadre: il Venezia infatti è già in serie B mentre la formazione marchigiana ha già raggiunto la salvezza. «Noi però abbiamo dei record da difendere — taglia subito corto Inzaghi — quindi non andremo in campo molli, anche perché vogliamo sfruttare questa partita per rimettere in ritmo la squadra in vista della Supercoppa. E poi vogliamo difendere quei due primati europei (9 gol subiti fuori casa e 13 vittorie esterne, ndr ) che ci hanno portato fin qui». Non mancheranno le sorprese in campo, visto che assieme ai rientri di «titolarissimi» come Domizzi e Facchin, mister Inzaghi darà un’occasione anche ai giovani della Primavera. «Stiamo valutando di dare spazio a questi ragazzi che si sono allenati con noi e che hanno fatto molto bene in questa annata — spiega il tecnico — mi riferisco a Strechie e Serena che potrebbero anche partire dall’inizio. Vediamo come fare, però vogliamo offrire loro questa occasione». […] «Se sono pronto a salire in gondola e a festeggiare? Se non piove direi di sì — scherza Inzaghi — è una bella soddisfazione, speriamo che venga tanta gente. Da lunedì in poi penseremo anche alla Supercoppa, comunque credo che questa sia stata un’annata straordinaria, quindi godiamocela». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Cala il sipario sul campionato del Venezia, che saluta la Lega Pro dopo una stagione dominata e un girone vinto con tre giornate d’anticipo. Un finale però inedito, inatteso, con la partita di Macerata da giocare a porte chiuse su indicazione del prefetto del capoluogo marchigiano. Il Venezia cerca di prolungare la sua imbattibilità in campionato, arrivata a 17 partite, con un 2017 immacolato, provare a ritoccare il numero di vittorie in trasferta (13) e tenere sotto la doppia cifra (9) il numero di reti incassate lontano dal Penzo. Stadio “Helvia Recina” senza tifosi, a causa dell’assenza degli steward per il mancato pagamento degli arretrati da parte della società. Situazione che ha finito per penalizzare anche quei tifosi del Venezia che avevano programmato il viaggio a Macerata. Come per la trasferta di Gubbio, Inzaghi fa rifiatare alcuni dei titolari. Così non sono saliti sul pullman per le Marche i difensori Malomo e Modolo, gli attaccanti Falzerano e Marsura, quindi lista dei convocati rimpinguata da tre giocatori della Berretti di Andrea Turato: il difensore Cigagna e i centrocampista Strechie e Serena. Almeno un paio di loro in predicato anche di giocare. […] «Una partita senza tifosi è una non partita» ha sottolineato il tecnico Federico Giunti che, come Inzaghi, darà spazio a qualche giocatori meno utilizzato, «ci saranno almeno due-tre inserimenti rispetto alla partita di Santarcangelo». Squalificato il difensore centrale Bondioli, espulso una settimana fa in Romagna, tifosi biancorossi in subbuglio, con due striscioni appesi fuori dalla stadio e il gruppo della Curva Just che ha lanciato l’invito a trovarsi ugualmente prima della partita con il Venezia.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Una domenica tutto sommato tranquilla. Almeno per il Campodarsego, che ha il terzo posto in saccoccia e attende solo di conoscere l’avversaria della semifinale degli spareggi. Non si può dire lo stesso del Tamai che, proprio contro i Gabbiani, fra le mura amiche (arbitro Simone d’Angelo di Ascoli), dovrà fare assolutamente risultato per aggiudicarsi la salvezza. […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Andreatta; Sanavia, Beccaro, Gal, Menale; Tanasa, Barison; Nalesso, Seno, Callegaro; Lauria. All. Masitto ABANO. Dopo i festeggiamenti post-Mestre (vittoria in casa) e l’amichevole di lusso con l’Udinese di giovedì scorso, l’Abano ha tanti buoni motivi per sorridere. Il traguardo centrato domenica scorsa, infatti, permetterà agli uomini di mister Luca Tiozzo di affrontare la trasferta di Vigasio (arbitro Alessandro Munerati di Rovigo) con una serenità quasi tibetana, ben sapendo che la possibilità di definire la griglia dei playoff, e dunque la “scelta” dell’avversario della semifinale playoff, è in mano alla Triestina che oggi ospiterà proprio la Virtus Vecomp (che ha gli stessi punti dell’Abano, ben 53) allo stadio “Nereo Rocco”. Formazione Abano (4-2-3-1): Croce; Tescaro, Cuccato, Meneghello, Busetto; Pagan, Demchenko; Fracaro, Rampin, De Vita; Baldrocco. All. Tiozzo. ESTE. Una sorta di rompete le righe sarà invece Este-Union Feltre (arbitro Simone Biffi di Treviglio), entrambe già tranquille e a pari merito (a quota 42 punti). […] Formazione Este (4-4-2): Lorello; Dei Poli, Montin, Busatto, Faggin E.; Faggin M., Tessari, Longato, Maistrello; Marian, Marchetti. All. Florindo. VIGONTINA SAN PAOLO. Potrebbe essere l’ultima partita di Vincenzo Italiano sulla panchina della Vigontina. Di sicuro, sarà l’ultima uscita in Serie D dei bianconeri, retrocessi matematicamente due domeniche fa e dunque già proiettati verso il prossimo campionato di Eccellenza. Dall’altra parte, invece, ci sarà un Mestre che, allo stadio “Baracca” (arbitro Massimiliano Rasia di Bassano del Grappa), festeggerà davanti ai propri tifosi la promozione in Lega Pro, con tanto di diretta tv su Nuvola Tv (canale 61 del digitale terrestre) e cerimonia di consegna della Coppa da parte del Coordinatore del Dipartimento Interregionale della Figc Luigi Barbiero. Formazione Vigontina San Paolo (4-3-3): Guagnetti M.; Busetto, Rigon, Guagnetti A., Topao; Casagrande, Pelizzer, Episcopo; Siega, Minozzi, Antenucci. All. Italiano.
Ore 11.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Favaro; Sbraga, Monteleone, Cappelletti; Boniotti, Mazzocco, Berardocco, Bobb, Tentardini; Alfageme, Cisco.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Spostando l’attenzione sulla sfida di oggi, che significato le attribuisce? «Le do il peso giusto di una gara di campionato. Il risultato è importante a livello mentale perché ci può aiutare, ma dobbiamo fare delle valutazioni molto attente. Non mi sembra il caso di rischiare i diffidati (Russo, Madonna, De Risio, ndr) visto che un’ammonizione può capitare, e qualche giocatore ha bisogno di rifiatare tenendo conto dei dati in nostro possesso. La gara è importante, ma l’obiettivo è arrivare ai play off nelle condizioni ottimali». Motivo per il quale potrebbe rivedere anche qualcosa tatticamente? «Giocare con il 3-5-2 o con il 4-4-2 è solo un discorso di atteggiamento su come va a scalare la linea difensiva, però la cosa principale è mettere nelle condizioni ideali i ragazzi che hanno giocato meno e che devono darci una mano in questa partita. E non è detto che mi serva per avere indicazioni anche per la gara successiva». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) […] L’appuntamento arriva dopo un mini ritiro a Pieve di Soligo, nel quale Altinier e compagni hanno potuto riordinare idee e condizione psicofisica. Come si evince dalla parole di Oscar Brevi, che ha incontrato ieri all’Euganeo i cronisti di ritorno dalla quattro giorni in terra trevigiana: «Abbiamo lavorato bene cercando di curare più che altro l’aspetto della concentrazione e dell’alimentazione per recuperare più energie. Quanto all’impegno, non si può dire nulla ai ragazzi. Purtroppo l’aspetto più negativo è stato il grave infortunio di Cenco. Dispiace soprattutto per il ragazzo, e anche a livello di squadra perdiamo un giocatore in un reparto nel quale abbiamo qualche problema. Ormai siamo abituati a gestire un po’ le emergenze in attacco dato che ci siamo dovuti adeguare a diversi infortuni. Questo comunque non deve dare adito ad alcun tipo di alibi, sono convinto che chi avremo a disposizione darà il massimo». Il ritiro è servito a dare anche una piccola scossa? «Non era tanto un discorso di dare una scossa. Con Venezia, Pordenone e Ancona la gara è stata fatta nel modo giusto, e qualche episodio ha deciso il risultato. Dove i ragazzi non mi sono piaciuti, è nel primo tempo con il Sudtirol: lo sanno e ci abbiamo lavorato. L’atteggiamento mentale è stato interpretato male».
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Mi sembra un po’ irreale venire all’Euganeo da avversario. È stato tutto così veloce che non ho ancora avuto modo di pensare a quello che è successo». Sono passati poco meno di quattro mesi da quando Marco Cunico ha lasciato il Padova per assumere la carica di direttore sportivo del Lumezzane, e dalle sue parole si intuisce che il distacco non è stato ancora metabolizzato. Del resto due anni da protagonista sul campo come capitano, e sei mesi come braccio destro del direttore generale Giorgio Zamuner, non si possono dimenticare facilmente. Così oggi l’emozione sarà inevitabile. […] Tornando a lei, rifarebbe il passo di lasciare il Padova? «Per certi versi no, nel senso che il distacco mi ha dato e continua a darmi fastidio. Per altri sì, perché oggi mi sento più pronto per fare questo mestiere. Sono stati mesi faticosi e ho trovato più difficoltà di quanto immaginassi, però è un’esperienza che mi è servita molto per crescere». Quanto al suo trascorso all’ombra del Santo, sottolinea: «Potevo venire a giocarci molto prima, se fosse stato così ci sarei rimasto dieci anni. Arrivandoci a fine carriera, me la sono gustata. Di sicuro ho ricevuto molto di più di quello che ho dato». Si attende un’accoglienza particolare dai tifosi? «Non mi aspetto niente. Io sono stato solo una goccia nell’oceano, anche se penso di avere lasciato un buon ricordo». Comunque il cordone ombelicale con i vertici del club non si è spezzato. «Li riabbraccio volentieri, fermo restando che il nostro rapporto continua ancora. Sono venuto anche nell’ultima partita casalinga, e ho salutato il presidente Bergamin e il vice Edoardo Bonetto».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Oggi il Padova saprà chi troverà sulla sua strada domenica all’Euganeo nella gara secca valida per il primo turno dei playoff, ma già da ieri conosce il possibile avversario della seconda fase (andata e ritorno). Sarà la vincente della sfida tra Arezzo e Lucchese, giunte rispettivamente quarta e nona nel girone A. La buona notizia, grazie al ko con l’Olbia dei toscani che restano a quota 65, è che il Padova, vincendo contro il Lumezzane, per il maggior bottino di punti (66) avrebbe il vantaggio di passare il turno con due pareggi o con vittoria e sconfitta con uguale scarto.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Ci saranno tanti piccoli tifosi, vincete per loro”) […] Diciamoci la verità, è una partita che avremmo immaginato tutti ben diversa e carica di altri significati quella che il Padova giocherà oggi con il Lumezzane, per una questione di (possibile) migliore posizione di classifica – si chiuderà al quarto posto – e per un più dignitoso congedo dai propri tifosi. Invece, le 5 sconfitte rimediate dai biancoscudati nelle ultime 6 giornate hanno sgonfiato l’attesa, riducendo la gara conclusiva ad un appuntamento, sì, obbligato (per forza di cose), ma privo di appeal, poco attrattivo. Per fortuna, a rendere meno desolante l’aspetto di un Euganeo già brutto di suo ci penseranno i bambini delle varie società coinvolte nel gemellaggio con il club di viale Rocco, invitati per l’occasione e capaci, com’era successo qualche tempo fa, di impregnare l’atmosfera delle loro voci eccitate, perché un incontro dei… grandi esercita sempre una forte attrazione sui giovanissimi. C’è poco, in effetti, da attendersi da oggi, ma un impegno morale, contro i loro piccoli fans, Altinier & C. lo devono sottoscrivere già in partenza: provare a farli divertire, almeno con qualche gol, e tornare a regalare a loro, allo “zoccolo duro” del pubblico e alla società una vittoria che avrebbe un salutare effetto in prospettiva, considerando che il pensiero da domani dovrà correre ai playoff, con il turno preliminare. […] Vedremo se la scelta di tenere lontano il gruppo dall’ambiente cittadino, piuttosto deluso e attraversato da qualche polemica, e (ri)compattarlo avrà dato i primi, salutari frutti, certo è che questo finale di stagione può tranquillamente essere archiviato sotto la voce “occasione fallita”: un conto è finire quarti (in linea, peraltro, con gli obiettivi dichiarati dalla proprietà la scorsa estate), con giustificabili preoccupazioni per il futuro prossimo, e un altro è terminare secondi, con la convinzione di avere molte chance da giocarsi poi al tavolo che conta. E sotto tale aspetto i (seri) dubbi che aleggiano sul capo dei biancoscudati possono essere risolti solo dal campo, il giudice che non sbaglia mai.
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Sbraga, Emerson, Cappelletti; Boniotti, Mazzocco, Berardocco, Dettori, Favalli; Alfageme, Altinier.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Chi andrà in campo in questi ultimi 90’? «Il risultato è importante, una vittoria ci aiuterebbe assai a livello mentale, ma dobbiamo fare valutazioni molto attente. Non mi sembra il caso di rischiare i diffidati (Russo, De Risio e Madonna, ndr), perché l’obiettivo è arrivare nelle migliori condizioni ai playoff». Quindi che significato dà alla gara con il Lumezzane? «Dobbiamo cercare di ottenere il massimo, ma non possiamo certo prenderci dei rischi troppo alti sull’impiego di diffidati o di qualcuno che ha bisogno di rifiatare». Oltre ai tre a rischio squalifica, perciò, qualcun altro potrebbe riposare? «C’è questa possibilità. Qualche giocatore, in base anche ai dati avuti dagli esami del sangue e dalle indicazioni ricevute dallo staff medico, ha bisogno di recuperare le energie e ripristinare qualche carenza, quindi ci pensiamo». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Il bilancio del ritiro a Pieve di Soligo, purtroppo, è stato minato dal grave infortunio a De Cenco. «In settimana abbiamo lavorato bene», le parole di Brevi al ritorno dalla Marca. «Abbiamo cercato di curare l’aspetto della concentrazione e dell’alimentazione, recuperando più energie possibili. Purtroppo l’unica nota stonata è stato il grave infortunio di De Cenco, ma per il resto la squadra non aveva bisogno di chissà cosa, bensì di isolarsi un attimo, recuperare energie mentali. Come impegno, finora, non c’era molto da rimproverare». L’infortunio del brasiliano pone un serio problema in attacco, dove non c’è neanche Neto. «Mi spiace molto per Caio, perdere un giocatore non fa mai piacere, ma, essendo un infortunio abbastanza serio (frattura del perone, ndr), per lo stesso atleta non è facile da affrontare. A livello di squadra, poi, perdiamo un altro elemento in un reparto in cui tante volte abbiamo avuto qualche problema. Ma ormai siamo abituati a gestire un’emergenza simile, è già successo da febbraio in poi diverse volte e ci siamo sempre adeguati senza cercare ulteriori alibi: sono convinto che chi sarà a disposizione darà il massimo».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Venezia in Serie B, Ancona nei dilettanti. Dopo i primi due verdetti, nell’ultima giornata si decidono i posti playoff e playout: Parma e Pordenone si giocano la seconda piazza che consente di saltare il turno preliminare, mentre il Mantova, vincendo sul Sudtirol, sarebbe salvo e condannerebbe ai playout Teramo, Forlì, Fano e Lumezzane. Gli occhi del Padova sono puntati su Fano-Bassano, Albinoleffe-Santarcangelo e FeralpiSalò-Teramo: da queste gare uscirà la nona classificata che affronterà i biancoscudati domenica 14, nel preliminare dei playoff. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La popolarità di Oscar Brevi a Padova e dintorni è crollata ai minimi storici dopo cinque sconfitte incassate nelle ultime sei partite. All’allenatore biancoscudato non resta che battere oggi il Lumezzane nell’ultima giornata della regular season (stadio Euganeo, ore 14.30) per chiudere in modo positivo un periodo nerissimo sotto tutti i punti di vista, tentando di scuotere la squadra in vista della lotteria playoff che comincerà subito dopo l’ultimo atto del campionato. Non cambierà, comunque andranno le cose, la posizione di classifica, visto che il Padova è già certo del quarto posto ma tante piccole sfumature devono ancora decidere la griglia playoff. Oggi non giocheranno i tre diffidati (Russo, De Risio e Madonna), per il resto la formazione è un rebus, con Brevi che ha fatto capire come ci saranno diversi cambiamenti. E, a proposito, neppure se dovesse maturare una sconfitta, da quanto filtra, Brevi rischierebbe. Comunque andrà, avanti con lui, almeno questo pare l’orientamento di massima degli ultimi giorni. […] E sui playoff Brevi ha le idee chiare: «Non guardo troppo in là, dobbiamo pensare a come passare il primo turno. Con Pordenone, Venezia e Ancona abbiamo giocato nel modo giusto ma gli episodi ci hanno penalizzato. I ragazzi non mi sono piaciuti a Salò nel primo tempo, su questo abbiamo lavorato». La parola, ora, al campo. Poi sarà playoff.