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Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Il Gubbio è una bella squadra — ammette Carlo Crialese — e l’ha dimostrato nella gara di andata. Noi vogliamo rifarci di quella brutta sconfitta, loro vorranno raggiungere la Reggiana al quinto posto, quindi verranno qui per conquistare i tre punti». […] «Le prestazioni del singolo vanno di pari passo a quelle della squadra. Personalmente come prestazioni speravo di poter fare di più — ammette il terzino sinistro giallorosso — ma non è ancora finita la stagione, speriamo di chiudere nel migliore dei modi. E speriamo di continuare così anche nelle prossime due gare perchè dobbiamo raggiungere l’obiettivo dei playoff, a cui puntiamo: sono sicuro che poi ce la giocheremmo con tutti».
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Da 3 anni al Cesena senza mai vedere il campo. E altri due di contratto garantito. Carletto Crialese è un bianconero invisibile, nel senso che ogni estate presenzia puntualmente ai raduni romagnoli eppoi ad agosto lo spediscono stabilmente a giocare altrove. Ma dalle parti del Manuzzi credevano fortemente in lui visto che nel 2014, gli hanno fatto sottoscrivere un quinquennale. Sicchè a giugno sarà ancora il Cesena e non il Bassano a decidere il futuro di Carlo che tiene aperta anche l’ipotesi di rinnovo del prestito e intanto pensa soprattutto a chiudere in crescendo. «Perchè qui mi sono trovato benissimo, non bene soltanto – ammette – e ci teniamo un mucchio a entrare nel tabellone playoff». […] Va dritto agli spareggi. «In spogliatoio c’è la convinzione di acchiapparli. Perchè noi qualche limite ce l’abbiamo di sicuro, ma il Bassano resta una formazione che sulla gara secca di un playoff può battere chiunque e sono convinto che non ci sarebbe nessuno felice di incontrarci alla postseason».
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Alla penultima di campionato senza il faro del centrocampo. Il Pordenone infatti per la sesta volta deve fare a meno di Salvatore Burrai, il regista di Sassari che in neroverde sta vivendo la miglior stagione della sua carriera. Il sardo salterà la gara contro la Feralpisalò per squalifica e lascerà il posto probabilmente a Sergiu Suciu, per una domenica arretrato nel ruolo di regista. Al Pordenone mancherà una guida, ma nel corso della stagione la squadra di Bruno Tedino ha imparato anche a fare a meno di un giocatore apparentemente imprescindibile. Per trovare la prima assenza di Salvatore Burrai è necessario tornare alla prima giornata di campionato, quando il centrocampista aveva già messo in mostra il vizietto, facendosi espellere nella gara d’esordio contro il Gubbio per doppia ammonizione. Il Pordenone dovette fare a meno di lui nella successiva trasferta di Forlì, ma chi giocò al suo posto non lo fece rimpiangere e i neroverdi riuscirono comunque a vincere 2-0 ottenendo il primo successo stagionale in Legapro. Quello però era un altro Burrai: ancora imballato a causa della preparazione estiva impostata da Bruno Tedino e decisamente indietro di condizione. Qualcuno addirittura lo criticò, poi ricredendosi. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «C’è bisogno di tutte le risorse, noi e il pubblico insieme. Per l’ultima partita in casa mi auguro che lo stadio sia pieno, come e più del solito. L’importante è essere al completo, con il pubblico che quest’anno non ha mai fatto mancare il sostegno». È l’appello lanciato da Mirko Stefani, il capitano del Pordenone, alla vigila dell’impegno conclusivo per quanto riguarda il campionato allo stadio Bottecchia. Domani fischio d’inizio 17.30. «Noi siamo fiduciosi, abbiamo lavorato bene e stiamo bene prosegue Stefani – Ci siamo tutti, a parte Burrai squalificato. Il Pordenone arriva bene al confronto con la Feralpi, siamo verso la fine della stagione regolamentare. Abbiamo ancora un obiettivo importante, quello di raggiungere il secondo posto in solitaria. Il nostro compito sarà tentare in tutti i modi di raccogliere il massimo in queste due partite. A cominciare da domani contro una squadra che dovrà guadagnarsi il suo posto nei play off». Può essere un’anticipazione dei futuri spareggi? «Nelle ultime domeniche abbiamo affrontato squadre che già sono antipasto di playoff. Penso che sia la Feralpi come poi la Sambenedettese saranno avversari che li affronteranno. Saranno partite tirate, in cui l’episodio farà la differenza. Dobbiamo essere bravi a incanalarle nella direzione giusta». […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Buratto o Bulevardi per il ruolo di mezzala sinistra? È questo, a quanto pare, l’unico ballottaggio a un giorno dal match con la Feralpi in casa neroverde. Visto lo spostamento di Suciu in regia al posto di Burrai squalificato, rimane libero il quello del romeno: in corsa il centrocampista veneziano e quello siciliano. Entrambi godono di buona condizione, ma il favorito è il primo, se non altro perché Tedino sembra volergli dare continuità dopo la gara di Bergamo. Buratto, classe 1994, al Pordenone dal 2013 (il neroverde da più tempo in rosa), andrà così a giocare la sua 97ª gara di campionato con la maglia dei ramarri. Per il resto la squadra dovrebbe essere la solita, con Tomei nuovamente tra i pali; difesa a 4 con Semenzato, Stefani, Marchi e De Agostini, Suciu e Misuraca in mezzo e Cattaneo in trequarti dietro ad Arma e Berrettoni. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Da un lato il duo più prolifico del campionato supportato da un trequartista col vizio del gol; dall’altro un terzetto che sinora ha segnato 26 gol, dal talento (e dalla carriera) notevole. Pordenone-FeralpiSalò, in programma domani alle 17.30 al Bottecchia, è la sfida dei grandi attacchi. La penultima giornata del girone B di Lega Pro mette di fronte Arma (17 reti), Berrettoni (11) e Cattaneo (8) a Guerra (13), il pordenonese Gerardi (8) e Bracaletti (5), senza contare Ferretti, che sinora ha una rete all’attivo ma è autore di 32 centri nei due anni precedenti a Pavia. Il trio del Pordenone è quello più accreditato a scendere in campo dal 1’. Un reparto, quello avanzato neroverde, che gioca assieme soltanto da questa stagione, ma che è straordinariamente affiatato. Cattaneo, sistemato sulla trequarti, non dà punti di riferimento, è bravo a creare superiorità numerica in alcune circostanze e riesce a sganciarsi al gol, forte di un sinistro invidiabile: 8 timbri, alcuni bellissimi. Arma è il riferimento centrale, devastante in area di rigore e – almeno a inizio campionato – infallibile rigorista. Nei prossimi due match giocherà per battere il suo record di 18 gol, stabilito alla Spal in C1 nel 2012. Berrettoni rappresenta l’uomo di maggior classe a disposizione di Tedino, con un contributo che va al di là degli 11 centri. Non è un caso se lo staff sta cercando di portarlo con una condizione al top per il via dei playoff. La sua presenza è fondamentale per le sorti dei neroverdi. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Sarà l’ultima gara casalinga di un campionato straordinario, per la prima volta non avremo nessun assillo, vogliamo godercela festeggiando e divertendoci con i nostri tifosi». Così mister Pippo Inzaghi alla vigilia del match di domani al Penzo con l’AlbinoLeffe (ore 17.30), passerella che Soligo e compagni, dopo il giovedì di riposo seguito alla conquista della Coppa Italia, hanno iniziato a preparare ieri pomeriggio. «Veniamo da 16 risultati utili consecutivi, allungare la serie è un obiettivo al quale teniamo tutti molto. Il mio sogno era vincere campionato e Coppa Italia, i miei ragazzi l’hanno realizzato e dopo le ultime due gare di campionato penseremo alla Supercoppa e al triplete». […]
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Aver vinto pure la Coppa Italia è un motivo di grande orgoglio, perché si vista una volta di più la grande mentalità inculcata da Pippo Inzaghi – il plauso del ds lagunare -. Non era affatto scontato restare sul pezzo dopo aver tagliato il traguardo per noi basilare della serie B, invece questo gruppo ha compiuto un’altra impresa rimontando un Matera davvero molto forte». Inevitabile parlare con Perinetti anche dell’arbitro Fourneau, contestato dal Venezia a fine novembre nel derby perso 3-1 con il Padova e finito, a dir poco, nel mirino del Matera per più di qualche decisione. «Gli episodi nel calcio ci stanno, a volte danno e altre tolgono. Io non dico che il Matera non sia stato penalizzato, ricordo però che all’andata ci era stato negato un rigore netto su Tortori e noi non avevamo aperto bocca. Lì la nostra seconda squadra aveva giocato contro i loro titolari perdendo 1-0 e restando in partita. Nel ritorno il Matera ha giocato bene, il Venezia ha battagliato alla grande e ha costruito sicuramente più occasioni. La conquista della coppa è meritata nei 180’». […] «Mi hanno accostato al Bari? Succede spesso quando le cose lì vanno male – ci scherza su Perinetti -. Ho un altro anno di contratto col Venezia ma a prescindere da questo è mia abitudine, sempre, confrontarmi con il presidente e rilanciare la programmazione pluriennale del progetto. Mi vedrò con Tacopina, poi con Inzaghi, ma non carichiamo questi incontri di un peso eccessivo. La volontà di continuare c’è, – stuzzica – certamente. Tuttavia il Venezia Fc è una società giovanissima ed è necessario puntualizzare tutti quegli aspetti extra-campo che possono portarci al salto di qualità. Credo proprio che smusseremo tutti gli angoli e una volta parlato chiaro non ci saranno problemi né remore».
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Stavolta niente domande sul futuro. E, del resto, ci si sentirebbe ripetere sempre la stessa risposta, ossia che sarà necessario incontrarsi e definire i programmi per il prossimo campionato. Filippo Inzaghi, però, pensa già alla Supercoppa e al Triplete, cercando di abbassare un po’ le aspettative in vista di quanto accadrà nell’ultimo vero atto che conta della stagione. «Sembrerebbe che si possa giocare il 14, il 17 e il 21 maggio — spiega Superpippo — ma c’è anche l’ipotesi, per non sfavorire nessuno, del 14, 21 e 28 maggio. Decideranno a breve». E poi, ancora, sull’ultimo trofeo rimasto in palio: «Devo essere sincero — sottolinea — a me faceva molto gola fare il double, la Supercoppa la giocheremo col sorriso. È chiaro che fare il triplete sarebbe qualcosa in più, ma abbiamo già fatto una stagione da dieci e lode per cui godiamocela senza l’assillo, questa volta per davvero, di dover vincere a tutti i costi. Cercheremo di divertirci, di fare un bel gioco, affronteremo due squadroni, cioè il Foggia ed una tra Alessandria e Cremonese, si tratta di un anticipo di B per il prossimo anno». […] Poi ci sarebbe pure il mercato, con tanti nomi accostati al Venezia, chissà quanto veritieri. Uno di quelli che sembra avere un minimo di fondamento è quello di Francesco Fedato, in forza al Carpi, anche se il ds Giorgio Perinetti, come suo solito soprattutto in queste fasi, smentisce qualsiasi trattativa con chiunque. […]
Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) Messe in saccoccia promozione e Coppa Italia, il Venezia si rituffa nel campionato chiudendo la stagione regolare al Penzo contro l’Albinoleffe, una delle sorprese del campionato ancora in corsa per strappare un posto nei playoff. «Domani deve essere soprattutto una giornata di festa» avverte Pippo Inzaghi aprendo la conferenza stampa del venerdì, «anche se non lasceremo nulla di intentato nemmeno contro l’Albinoleffe. Abbiamo staccato la spina per un giorno dopo la vittoria in Coppa Italia, ma vogliamo chiudere bene di fronte al nostro pubblico che potrà ammirare i due trofeo finora vinti. E puntiamo ad allungare la nostra imbattibilità». Alla terza partita in sette giorni, sono scontati alcuni avvicendamenti rispetto alla gara di Coppa Italia contro il Matera. «Non farò rivoluzioni, ma qualche cambio ci sarà. Vi anticipo che in porta giocherà Sambo, il nostro terzo portiere che si è trovato davanti due colleghi fantastici come Facchin in campionato e Vicario in Coppa Italia. Ha tenuto un comportamento esemplare dal primo giorno di ritiro, si merita di giocare davanti ai suoi tifosi». E sarà una gioia doppia per Nicola Sambo, unico veneziano del centro storico della rosa di Pippo Inzaghi. «Altri cambi? Beh, giocheranno di sicuro Stulac e Cernuto, anche Geijo e Marsura. Poi vedrò come ha recuperato chi è sceso in campo con il Matera». […]
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) L’attesa da derby, contro l’Hellas Verona, sale di ora in ora con i tifosi del Vicenza presenti allo stadio Bentegodi in almeno 1500. […] Torrente ritrova Giuseppe De Luca che ha scontato il turno di squalifica dopo il cartellino giallo a Benevento, un recupero importante per un attacco che finora è stato tra i più anemici della serie B. […] Dopo l’arrivo di Torrente il Vicenza ha disputato due buone partite dando l’idea di essere in chiara crescita di rendimento. «La mia idea è che noi abbiamo sempre giocato, a volte bene, altre meno ma la partita l’abbiamo sempre fatta anche quando c’era mister Bisoli. Dispiace, nel calcio quando le cose vanno male paga l’allenatore, ma a Bisoli io devo dire solo grazie per quello che mi ha dato e per l’uomo che è. Adesso con Torrente il nostro impegno è tutto rivolto a conquistare la salvezza, il gruppo è unito e compatto e questo è fondamentale in un momento così delicato della stagione. Come contro il Novara tutti noi speriamo di far parlare il campo perché, come si dice in questi casi, le chiacchiere stanno a zero». De Luca attende di giocare il derby con il Verona perché nella sua carriera non gli è mai capitato prima. «E’ il mio primo derby in assoluto perché quando ero a Varese il Como non era nella nostra categoria, e pure quando giocavo nell’Atalanta il Brescia non l’abbiamo incrociato. Questo di Verona sarà quindi il mio primo vero derby e mi sto preparando al meglio, carico e determinato. Tutti noi sappiamo che è una sfida molto sentita per i tifosi ma soprattutto per noi stessi, perché ci stiamo giocando l’anno. Vogliamo portare a casa i punti che ci servono per salvarsi, per riuscirci dovremo dare il massimo perché loro sono una squadra che è stata costruita per vincere la serie B. Ma noi ci crediamo, siamo carichi e vogliamo tornare a Vicenza con un risultato positivo».
Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Ha vestito la maglia del Vicenza dal 91 al 94, poi quella del Verona fino al 96 ed oggi il figlio Mattia è centrocampista della squadra gialloblù. Chi più di Aladino Valoti può parlare del derby del primo maggio tra Verona e Vicenza? I colori biancorossi gli sono rimasti nel cuore tanto che appena ci sente dice: «E’ un onore sapere che vi ricordate di me, così come mi fa felice parlare del Vicenza». Al Bentegodi ci sarà. Quali ricordi avranno il sopravvento? PERIODO BIANCOROSSO. «Tre campionati stupendi, ma la promozione in serie B nel 92-93 fu un capolavoro: squadra costruita benissimo, un tecnico bravissimo come Ulivieri e quello che per tutti era, ed è, il Presidente: Pieraldo Dalle Carbonare». Valoti racconta il big-bang di quella stagione:«Venne a parlarci il d.g. Sergio Gasparin e ci disse che c’erano molte difficoltà, che la promozione doveva essere centrata a tutti i costi, il capitano Lopez a nome del gruppo disse: ce la faremo!». A centrocampo la sigla Vi.Va. andava per la maggiore. «Con Viviani ci si capiva al volo, la sigla divenne il distintivo della squadra». […] IL FIGLIO MATTIA. «E’ nato a Vicenza, il primo a ricordarlo è lui, ma adesso è giocatore del Verona e farà di tutto per vincere». Valoti, oggi diesse del Cosenza, del figlio calciatore spiega:«E’ molto diverso da me, anche fisicamente, ha buona qualità ed è intelligente, è nato come trequartista, ma adesso viene schierato come interno a centrocampo, credo sia il ruolo adatto a lui». IL DERBY. «Ricordo bene quanto era sentito dai tifosi di entrambe le squadre, noi giocatori avvertivamo la tensione crescere, ma è bello viverli perchè la carica emotiva supera qualsiasi strategia, certo stavolta la posta in palio è alta per entrambe: il Verona si gioca la promozione in A, il Vicenza la salvezza».E il divario in classifica non conterà perchè spiega l’ex biancorosso « la differenza la faranno la brillantezza e l’organizzazione in campo». […] IL VICENZA SI SALVERA’. Il pensiero finale di Aladino Valoti è per il Vicenza e per la sua lotta per la sopravvivenza: «Dietro c’è tanta bagarre, il Latina ha fatto un colpo che potrebbe rimischiare le carte. La vittoria sul Novara è stata importante, per me se azzecca altri due colpi il Vicenza può ancora puntare alla salvezza diretta. Faccio il tifo per questo!».
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Riservatezza e concentrazione in vista del derby. A differenza di quanto era stato comunicato ad inizio settimana, Vincenzo Torrente ha deciso di disputare anche l’allenamento di ieri pomeriggio allo stadio Menti a porte chiuse, anziché al Morosini di Isola; lo stesso sarà, come già previsto, anche per la seduta di oggi pomeriggio e la rifinitura di domani mattina. Una scelta opposta, dunque, rispetto a quella che Bisoli aveva fatto prima della gara d’andata in dicembre, con i tifosi che allora si erano assiepati in centinaia dietro le recinzioni del Morosini in occasione dell’ultimo allenamento per caricare i giocatori biancorossi. Come si ricorderà, quella sfida si chiuse con l’esultanza nella nebbia di tutto il Menti per il gol-vittoria di Galano; l’auspicio è che anche questi allenamenti “in clausura” possano portare ad un festeggiamento biancorosso collettivo al Bentegodi lunedì sera.Per quanto riguarda le notizie dal campo, il bollettino medico riporta qualche apprensione in particolare per la fascia destra: quasi scontato un nuovo forfait per il terzino Zaccardo (dovrebbe recuperare per lo scontro diretto con la Ternana), sono alle prese con problemi muscolari anche gli esterni d’attacco Orlando e Vita. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino) Roberto Venturato raggiunge le trecento panchine tra i professionisti: la prima assoluta porta la data del 20 agosto 2003, in Montichiari-Pizzighettone (0-0) di Coppa Italia di Lega Pro. Il bilancio è favorevole al tecnico granata, che vanta 124 vittorie, 87 pareggi, 88 sconfitte. E con il Cesena l’intenzione è quella di allungare la striscia di successi. Lo si intuisce dalle parole pronunciate dallo stesso allenatore alla vigilia della gara con il Cesena: «È una partita importantissima per il nostro finale di stagione, perché abbiamo la possibilità di giocarci la serie A attraverso i play off. Non possiamo più sbagliare, ogni punto diventa determinante». C’è infatti da fare i conti anche con il rischio che gli spareggi non si svolgano nel caso la differenza tra terza e quarta in classifica sia superiore alle nove lunghezze. Attualmente il Frosinone è a quota 65, mentre le sue più immediate inseguiti, Cittadella e Perugia, sono a 57. […] Per arrivare fino in fondo, quindi, occorrerà il migliore Cittadella nelle rimanenti quattro partite. «Serve la tensione giusta per vivere al meglio queste ultime giornate di campionato, sappiamo che saranno tutte molto difficili, per un motivo o per un altro. Ogni sfida sarà un’autentica finale. Dico sempre che dobbiamo migliorare e crescere ancora: adesso bisogna farlo in campo, durante i novanta minuti perché non basta dirlo a parole». […] Dal primo minuto tornerà la coppia Litteri-Arrighini, quest’ultimo è pienamente recuperato, alle loro spalle Chiaretti. In mediana ci sarà Valzania a fianco di Iori, Bartolomei è in vantaggio su Pasa e Paolucci, in difesa spazio al giovane Martin.
Ore 13.40 – (Gazzettino) A dispetto della classifica tutt’altro che brillante, il Cesena è sicuramente una delle formazioni più attrezzate della categoria, con un organico che faceva pensare a un campionato di ben altro spessore. All’andata il Cittadella lo ha potuto constatare direttamente, perdendo per 3-0. […] Tranne il portiere Agazzi, tutta la rosa è a disposizione. Probabile il ritorno dal primo minuto di Renzetti come esterno alto di sinistra nel 3-5-2 al posto di Falasco. Insieme a Renzetti, il Cittadella troverà sulla sua strada altri due ex biancoscudati: il portiere Agliardi e l’attaccante Camillo Ciano, già autore di 12 gol, quasi tutti realizzati nel secondo tempo. Farà coppia in avanti con l’ex Vicenza Cocco; in mediana Crimi, Laribi e Garritano.
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Cooperative e cifre tonde. Le cooperative (del gol) sono Cittadella e Cesena, avversarie oggi al Tombolato e capaci, in questa stagione, di mandare in rete rispettivamente 15 e 16 giocatori, ponendosi in testa a questa speciale classifica. La cifra tonda è 300: tante saranno le panchine da professionista di Roberto Venturato con la gara di oggi. Le ha sommate alla guida di Pizzighettone, Cremonese e Citta, con un bilancio di 124 vittorie, 87 pareggi ed 88 sconfitte (debuttò il 20 agosto 2003 in un Montichiari-Pizzighettone 0-0 valido per la Coppa Italia di Lega Pro). Per la verità c’è anche una terza parola chiave, dietro a questa sfida, ma è sin troppo scontato sottolinearla: playoff. È l’obiettivo da centrare per capitan Iori e compagni nelle quattro giornate che mancano. E, a proposito, ieri la Lega B ha ufficializzato che l’ultima sarà anticipata per tutti a giovedì 18 maggio, con i granata di scena a Chiavari alle 20.30; e ha pure comunicato le date di playoff e playout, che cominceranno con il turno preliminare in gara unica lunedì 22 o martedì 23 maggio, proseguiranno con le semifinali di andata e ritorno (26/27, 29/30 maggio) e si concluderanno con le finali di andata e ritorno previste per il 4 e l’8 giugno. Già, mister, ora non resta che arrivarci, con lo spettro della “forbice” di 8 punti fra le prime tre e le altre che, se si allargherà a 10, renderà tutte queste considerazioni inutili, cancellando i playoff. Cos’ha detto ai suoi uomini dopo una partita come quella di Ferrara, persa nonostante sia stata trascorsa a lungo nella metà campo della capolista? «C’era molto rammarico in spogliatoio, tutto il gruppo era arrabbiato perché la prestazione c’è stata ma è mancata la capacità di essere solidi nella fase difensiva e concreti in quella offensiva», risponde Venturato, «È da tempo che ci trasciniamo questi difetti, anche se nel girone di ritorno siamo comunque migliorati da questo punto di vista. Chiaro che la voglia di tutti è di conquistare i playoff, un obiettivo bello e importante. Siamo consapevoli che il nostro è stato un grande campionato, ma ora serve fare qualcosa in più. Questo ho detto alla squadra». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto) Lo dice così, senza peli sulla lingua, Roberto Venturato: «Per me il Cesena è una delle squadre più forti di questo campionato, non so perché non siano riusciti a fare un campionato di vertice. Con loro sarà veramente dura, ancora più dura del solito: sarà una partita molto difficile. Hanno una rosa davvero molto importante e riescono a giocare un buonissimo calcio. Oggi ci giochiamo tre punti fondamentali per la possibilità di giocarci la serie A». Ore, 15, stadio Tombolato. I playoff del campionato di serie B sono ancora appesi a un filo. Otto punti fra la terza (Frosinone, 65 punti) e le quarte classificate (Perugia e Cittadella, 57) potrebbero facilmente diventare 10 e a quel punto tanti saluti agli spareggi promozione, con buona pace di altre sei squadre (fra cui probabilmente i granata), che a quel punto inizierebbero le vacanze con largo anticipo. Il regolemento, infatti, prevede la disputa dei playoff solo se tra la terza e la quarta classificata ci saranno meno di 10 punti di distacco. Intanto la Lega di serie B ha diranato le date degli eventuali spareggi per il terzo posto in serie A: 22 e 23 maggio i preliminari, 26 e 27 maggio semifinali di andata, 29 e 30 quelle di ritorno. Il 4 e 8 giugno la finale per la promozione. «Credo che tutti i componenti della squadra — sottolinea l’allenatore del Cittadella — abbiano manifestato un rammarico e una grande arrabbiatura nei confronti di se stessi per via della poca concretezza nella partita di martedì a Ferrara. Ci rimane fra le mani una grandissima prestazione senza risultato e questa è una cosa che ci portiamo dietro da troppo tempo. In questo girone di ritorno le cose sono andate meglio sotto questo punto di vista, ma ancora non basta se vogliamo i playoff e la serie A». […]
Ore 12.30 – Queste le dichiarazioni di Oscar Brevi alla vigilia di SudTirol-Padova: “Se dovessimo vincere sarebbe davvero un ottimo risultato, anche perché loro vengono da due risultati utili consecutivi. All’inizio dell’anno era una squadra attrezzata anche in prospettiva. Il modulo? Non abbiamo pareggiato con l’Ancona per il modulo, se ci fosse un modulo vincente lo userebbero tutti. Invece purtroppo non è così. Secondo me la squadra sta bene, però soprattutto nelle ultime due gare ha corso molto, ma abbiamo corso male. Abbiamo avuto tre occasioni per vincere la partita, non siamo contenti del risultato , ma non si può nemmeno buttate troppo a mare. Neto Pereira è un giocatore importante che purtroppo ci è mancato per tanto tempo, speriamo di riaverlo in forma per i playoff. Giovedì prossimo dopo 3-4 giorni di lavoro sul campo verrà valutato, la cosa importante è che quando ce lo ridanno sia pronto a entrare in campo e a darci una mano. Le valutazioni che stiamo facendo sono tante, bisogna valutare gli avversari, i diffidati, gli acciaccati e magari qualcuno a cui può convenire giocare l’ultima piuttosto che la prossima. A maggio ci sono squadre che crollano sotto tanti aspetti, sotto l’aspetto fisico i dati che abbiamo non sono quelli di marzo, ma nessuna squadra può averli. E comunque non stiamo affatto male, guardando i parametri. Il SudTirol sarà più scarico e libero mentalmente, hanno ancora un minimo di speranza di agganciare i playoff e sarà un’ulteriore motivazione per loro. Evitare qualcuno ai playoff? E’ ancora troppo complicato da dire”.
Ore 12.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 12.00 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.
Ore 11.40 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.
Ore 11.20 – Qui Guizza: tutti in gruppo, eccezion fatta per Neto Pereira.
Ore 11.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Tornando all’involuzione accusata dal Padova nelle ultime uscite, qualche tifoso ha puntato l’indice su Brevi. Non è dello stesso avviso il vice presidente: «Nel calcio come nella vita ci vuole equilibrio. Brevi è lo stesso allenatore di inizio stagione quando abbiamo zoppicato un po’, ma c’era anche quando dopo la vittoria con la Reggiana abbiamo iniziato a correre tenendo la stessa media punti del Venezia e vantando la migliore difesa. Di sicuro la figura del tecnico è fondamentale, anche se non credo possa incidere così tanto nei risultati. A volte magari sono i giocatori che devono sentirsi più responsabili». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Il black out accusato nelle ultime cinque gare è figlio della gara con il Feralpi Salò: siamo andati in campo con un po’ troppa presunzione, pensando già agli scontri diretti con Parma e Venezia che non vedevamo l’ora di giocare. Invece quella sconfitta ci ha tolto la consapevolezza di potercela fare, abbiamo visto svanire il sogno e l’abbiamo accusato nelle gare successive». […] Intanto, dall’Indonesia dove si trova per motivi di lavoro, l’amministratore delegato Roberto Bonetto si è sfogato qualche giorno fa sulla propria pagina Facebook sottolineando che non è questo il clima che deve esserci attorno a una squadra che andrà a giocarsi l’eventuale accesso alla serie B, invitando a mettere da parte le critiche e a stare vicini ai biancoscudati. «Mio padre è una persona che soffre tantissimo per l’andamento dei risultati, e a volte nel leggere qualche critica ci resta male. Personalmente preferisco tenermi tutto dentro».
Ore 10.00 – (Gazzettino) «I play off dovranno essere per i giocatori una sorta di Ramadan nel quale devono pensare solo al campo. In questo modo sono fiducioso che possiamo farcela». Il paragone può sembrare azzardato, ma rende chiara l’idea: concentrazione a mille per ritrovare il Padova dei giorni migliori negli spareggi che possono valere il salto in serie B. A indicare la rotta è il vice presidente Edoardo Bonetto, che fotografa così il momento della squadra: «Facendo una riflessione da inizio stagione fino a oggi, il campionato del Padova è buono. Anche se purtroppo con troppi alti e bassi, nel senso che a volte abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, ma anche di non avere tutto il necessario per lottare fino alla fine. Non è una questione di qualità dei giocatori, ma di avere quella voglia di vincere che ha dimostrato il Venezia».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il Gubbio, quinto, è ormai lontano, ma tutto può ancora succedere perché alle spalle di Sambenedettese, Feralpi, Albinoleffe e Bassano, che al momento detengono gli ultimi posti utili per l’accesso agli spareggi promozione, c’è il Santarcangelo ad una sola lunghezza di distanza dai vicentini, che dunque può ancora legittimamente nutrire più di qualche speranza di sorpasso. Attualmente il Padova, quarto, affronterebbe la nona della classe, ovvero l’Albinoleffe: non è un dettaglio da poco conoscere l’avversario di turno, visto che la prima giornata dei playoff si giocherà in gara secca, con i biancoscudati che comunque potranno sfruttare il fattore campo e due risultati su tre, passando il turno anche con il pareggio. Ciò non significa, però, che non vi sia la speranza di evitare gli incroci più pericolosi: il Bassano, per esempio, che può rappresentare l’autentica mina vagante, o la Feralpi, che un mese fa ha dato il via al crollo dei biancoscudati. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Centottanta minuti per decidere le prime sfide dei playoff. Mentre il Padova cerca di ritrovare se stesso, e per farlo si affida ad ogni mezzo possibile, dall’allenamento a porte chiuse alle più minuziose analisi sul fisico dei suoi giocatori, da domani anche dai risultati degli altri campi si potrà capire il destino dei biancoscudati. Con due sole partite rimaste da giocare e la possibilità più che concreta, a questo punto, che la squadra di Brevi chiuda il campionato al quarto posto, è tempo di primi calcoli anche in funzione di quanto saranno capaci di ottenere le avversarie. Al turno preliminare dei playoff mancano ormai poco più di due settimane, la lotta tra il settimo e il decimo posto del girone B è ancora apertissima. Ci sono quattro squadre racchiuse in due soli punti, in questo momento, a occupare settima, ottava, nona e decima posizione del girone.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Allenamento a porte chiuse pure ieri. Anche se SudTirol-Padova in programma domani alle 17.30 a Bolzano conterà poco o nulla. Oscar Brevi tira dritto e guarda alle ultime due partite della regular season che definiranno la griglia playoff. Il secondo posto sarebbe ancora possibile, considerato che il Parma sta faticando molto e neppure il Pordenone scoppia di salute. Gioca, sì, ma non incanta e la Reggiana, quinta, sembra aver staccato la spina in attesa degli spareggi. Centottanta minuti che, però, avranno un’importanza che va al di là dei semplici risultati, perché il Padova deve ritrovare fiducia in attesa di giocare alla lotteria. Di futuro è presto per parlare. La prossima settimana, però, potrebbero arrivare novità, in un senso o nell’altro da Alessandro Banzato, ad di Acciaierie Venete che ha incontrato nelle scorse settimane Giuseppe Bergamin per un possibile (ma tutt’altro che certo) ingresso nel pacchetto azionario di viale Rocco. […]