Queste le dichiarazioni rilasciate da Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Ancona:
“Visto che è sfumata la promozione diretta dobbiamo passare per i playoff, e la gara di domani è importante perché non veniamo da un periodo positivo. L’Ancona? Arriva da due risultati utili, è disperata perché non ha margine d’errore ma non è affatto morta e quindi ci aspetta una partita dura e complicata. Il discorso del presidente negli spogliatoi? La società ci è stata vicina e sono venuti al campo per supportarci, dobbiamo continuare a crederci. Queste tre gare magari non saranno determinanti per i playoff ma servono per metterci in una condizione mentale migliore ma anche fisica, perché potrei anche far rifiatare qualcuno che è particolarmente stanco e portare in condizione chi in queste ultime settimane per svariate ragioni ha dato meno. Le ultime gare? Col Venezia abbiamo concesso poco, mentre col Pordenone la partita l’abbiamo fatta noi al di là di quel che si vuol dire perché li abbiamo tenuti senza conceder loro ripartenze ed abbiamo avuto tante situazioni per pareggiarla. Anzi, l’avevamo anche pareggiata ma come ci sta l’errore dell’allenatore o del giocatore possiamo dire che al pari dell’andata non siamo stati fortunati a livello di decisioni arbitrali anche se non dev’essere un alibi. Ora però dobbiamo pensare solo alla sfida di domani sera. Li prenderemo alti? Metteremo loro pressione perché l’Ancona è una squadra rapida che riparte velocemente coi suoi avanti dopo essersi abbassata per recuperare il pallone. Non possiamo abbassarci ed aspettarli… Come sta la squadra? Con Feralpi e Parma abbiamo avuto un calo, ma nelle ultime gare si è ripresa e anche fisicamente sta bene. Ora dobbiamo solo cercare di vincere più partite possibili. Neto Pereira? Non credo che tornerà prima della fine del campionato a giudicare dalle previsioni che mi sono state fatte. E poi è diffidato, quindi… Domani qualcuno rifiaterà? E’ prematuro, perché la gara di domani ci può dare delle indicazioni ancora più precise e poi valutare chi è o sarà in diffida. Che poi non è che se domani fermi un giocatore per tre settimane poi hai la cerrtezza che nei playoff sarà al 100%… Dobbiamo fare delle valutazioni per calibrare tre/quattro situazioni, ma non possiamo iniziare a fare questi ragionamenti già da domani… Il 4-4-2? Non è un esperimento, volevo mettere i giocatori nelle condizioni migliori. Che poi Capplletti stia un po’ più aperto da subito o rimanga dentro non è che cambi molto, l’abbiamo anche già fatto a partita in corso. Possiamo giocare con gli stessi uomini ma tenendoli un po’ più aperti in modo da “scivolare” meno, non è un grosso problema”.