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Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sarà una domenica da medio-bassa classifica. E’ vero che in campo (16.30) ci sarà il Venezia (capolista con 78 punti) che giocherà a Gubbio (54), ma i leoni di San Marco hanno già festeggiato la matematica promozione in B lo scorso turno al Penzo (1-1 con il Fano). Le tre contendenti ancora in lizza per il secondo posto che garantirà l’accesso diretto al secondo turno dei playoff giocheranno tutte in posticipo domani sera. LUNEDÌ – Il Parma (66) ospiterà il Sudtirol (41) alle 20.45. Sarà interessante vedere se i crociati avranno assorbito la bagarre nata dal flusso anomalo di scommesse che ha fatto seguito al blitz (2-0) dell’Ancona al Tardini di due turni fa e le contestazioni dei tifosi dopo la successiva sconfitta a Bassano (0-1). Un quarto d’ora prima scenderanno sul rettangolo il Pordenone (65) a Bergamo contro l’Albinoleffe (47) e il Padova (62) che ospiterà all’Euganeo proprio l’Ancona (28 fanalino di coda). I biancoscudati cercheranno di interrompere la serie di 4 sconfitte consecutive. […]
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Attenzione! Mancano ancora due mesi al termine della stagione, ma già ora sulle teste dei ramarri volteggiano i predatori della serie cadetta. È l’intero centrocampo neroverde a scatenare le loro bramosie. In primis Gianvito Misuraca, che viene considerato già pronto per una cadetteria ad alto livello, ma anche Salvatore Burrai (giudicato dai tre maggiori quotidiani sportivi nazionali il miglior centrocampista del girone B) e Sergiu Suciu sono al centro dell’attenzione degli osservatori inviati dalle società di B sui rettangoli della terza serie. Ai tre centrocampisti si aggiunge anche Luca Cattaneo. La fantasia e l’estro di Veleno sono merce rara, resa ancora più preziosa dopo la cura Tedino. Bruno ha saputo modificare l’indole dell’artista neroverde, rendendolo prezioso anche in fase di non possesso. Particolarmente attive sui quattro sarebbero società come Spezia, Carpi, Frosinone e Latina. Il richiamo della cadetteria sarebbe davvero forte anche per giocatori che hanno ripetutamente dichiarato di trovarsi estremamente bene a Pordenone. I casi Strizzolo e Pasa sono ancora vivi nella memoria dei supporter neroverdi. L’unico riparo contro le azioni dei rapaci sarebbe garantire ai quattro gioielli di Mauro Lovisa la serie B anche a Pordenone. Rimangono tre gare della stagione regolare (a partire da quella di domani, 20.30, a Bergamo con l’Albinoleffe) e tutta l’avventura dei playoff per innalzare la barriera. Anche dalla Lega Pro però arriva però il canto delle sirene. Particolarmente corteggiato sarebbe Rachid Arma (vicecapocannoniere del girone con 16 centri al suo attivo nonostante una recente fase non proprio prolifica). Al maghrebino sarebbero interessate in particolare Alessandria e Livorno. […]
Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) Un dubbio per Bruno Tedino in vista del match di domani: riguarda Daniel Semenzato. Il terzino, ieri, non si è allenato a causa di una forte influenza. Stamattina si capirà se potrà essere del match. Dipende tutto se riuscirà a recuperare per la rifinitura, fissata per le 10.30. Se sarà in campo, Semenzato manterrà il posto sulla fascia destra; altrimenti non sarà convocato e rimarrà a Pordenone. Al suo posto giocherà Giulio Parodi, ampiamente positivo nelle ultime sue partite (con Reggiana prima e con Fano poi). Per il resto la formazione è fatta e sarà la stessa che ha battuto il Padova. In porta dovrebbe essere confermato Tomei: è sempre stato il titolare e con i biancoscudati ha fatto bene. Si è così ripreso il posto, che aveva “ceduto” a D’Arsiè. Davanti al numero uno giocheranno dunque Stefani e Marchi come centrale, Parodi (o Semenzato) e De Agostini sugli esterni; in mezzo Misuraca, Burrai e Suciu, mentre davanti agiranno Arma e Berrettoni con Cattaneo in trequarti. […]
Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) Il secondo posto è l’obiettivo principale in casa Pordenone. C’è un altro traguardo, sicuramente meno prestigioso ma comunque importante, che la squadra sta inseguendo: quello della coppia-gol più prolifica. A Bergamo, domani sera (alle 20.30), con l’Albinoleffe, Arma (16 centri) e Berrettoni (11) cercano la rete per i tre punti e per staccare gli altri due tandem che seguono nella speciale classifica, attualmente fermi a 26 reti, una in meno dei neroverdi: Mancuso (20) e Sorrentino (6) della Sambenedettese e Calaiò (15)-Nocciolini (11) del Parma. Non sarà facile, perché i lombardi sono tra gli avversari più ostici in questo senso: perché subiscono poco (31 reti, terza miglior difesa) e perché nel match dell’andata il Pordenone faticò molto a livello di produzione offensiva (non a caso finì 0-0). È una partita che sembra facile ma non lo è assolutamente, quella dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. L’Albinoleffe deve ancora blindare la sua posizione playoff (ha un vantaggio di tre punti sulla prima fuori dai giochi, il Santarcangelo) e soprattutto è una formazione che fa giocare male l’avversario, perché ben disposto con un solido 3-5-2 e perché ha tanti giocatori di temperamento che alzano il livello di aggressività della gara. […]
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Cinque giornate al termine del campionato con il Vicenza che scivola al terzultimo posto in classifica, a tre punti dalla permanenza in serie B. Dopo il buon pareggio conquistato venerdì a Benevento, i risultati di ieri delle dirette concorrenti non sono stati favorevoli: la Ternana ha superato per 2-0 il Frosinone e il Trapani nel recupero ha battuto il Pisa salendo a quota 41 e agganciando l’Ascoli, fermato in casa dal Brescia. «Se analizziamo la giornata è evidente che i risultati maturati non sono certo favorevoli al Vicenza — sottolinea il direttore sportivo Antonio Tesoro — è chiaro però che noi dobbiamo guardare in casa nostra e sotto questo punto di vista a Benevento ho visto una squadra che ha giocato, che pur in un campo difficile ha cercato di vincere la partita creando diverse occasioni da rete. La strada deve essere quella: purtroppo contro il Novara non potremo contare su De Luca che sarà squalificato e nelle prossime ore valuteremo anche le condizioni di Pucino ed Esposito, che sono usciti malconci dal match contro il Benevento». Si potrebbe dire che si è alle solite e che anche il cambio di allenatore, il terzo della stagione, non ha portato quel pizzico di buona sorte di cui c’è bisogno in queste situazioni. «Il giallo a De Luca non ci voleva proprio alla vigilia di un match così importante come quello contro il Novara — spiega l’allenatore del Vicenza Vincenzo Torrente — la realtà è però questa e quindi dovremo fare con chi sta bene ed è a disposizione. A Benevento ho avuto le risposte che mi aspettavo, la squadra ha giocato un buon match dal punto di vista dell’approccio, dello spirito e della convinzione. Sono contento anche perché non era facile considerato che si veniva da giorni difficili e da sconfitte pesanti che, vista la situazione, non possono non pesare sul morale del gruppo. Nonostante tutto abbiamo fatto una buona partita a livello di spirito e faccio i complimenti ai ragazzi per la risposta dopo giorni difficili». […]
Ore 18.40 – (Giornale di Vicenza) Nemmeno un punto prezioso e solido raccolto nella tana del Benevento porta un sorriso in dote al Vicenza, che in questo momento sarebbe retrocesso.La classifica, dopo i risultati di ieri pomeriggio, s’è fatta ancora più brutta. Dice, infatti, che il Lane, alle prese con un calendario difficile nelle ultime cinque gare che mancano, è terzultimo a quota 38, scavalcato dalla Ternana che ha battuto 2-0 il Frosinone (!). Questo è sicuramente il risultato più eclatante della giornata, cui si aggiunge il successo sul Pisa di un Trapani sempre più lanciato e deciso a lasciare i bassifondi. Ma anche gli altri finali di gara sorridono poco al Vicenza, che al momento precede soltanto il Latina, ultimo, e il Pisa penultimo. In questo momento, inutile girarci attorno, Giacomelli e compagni sarebbero con entrambi i piedi in Lega Pro. Pure Avellino e Cesena, impattando sull’1-1, vivono meglio, pur non essendo ancora salvi. Ahi…Inutile dire che la sfida di domani sera al Menti, contro il Novara ferito dopo il ko di misura che gli è stato inflitto dal Perugia, è di vitale importanza per i biancorossi di Torrente che ieri pomeriggio sono tornati ad allenarsi al Menti proprio in vista dell’incontro con i piemontesi. Il Vicenza, rientrato ieri mattina da Napoli, non ha lavorato al completo. Esposito, costretto ad uscire dopo mezz’ora a Benevento per un problema al ginocchio, ha svolto terapie, così come Zaccardo. Rizzo ha evidenziato un trauma contusivo al ginocchio sinistro che sarà valutato meglio nelle prossime ore. […]
Ore 18.20 – (Giornale di Vicenza) A Benevento è rientrato dalla squalifica, disputando una buona prestazione in mezzo al campo. Robert Gucher, per qualità ed esperienza, deve rappresentare un punto di riferimento importante in questo finale di campionato ad alta tensione. «Ma la verità è che il singolo in questo momento non conta niente di per sé – sottolinea il regista austriaco -. La cosa fondamentale è che ciascuno si metta al servizio della squadra, e che la squadra si dimostri compatta e pronta a lottare: a Benevento lo abbiamo fatto, tutti insieme. Era fondamentale dopo una serie di brutte prestazioni per le quali ci saremmo quasi dovuti vergognare, visto che c’era ben poco di positivo». […] Non c’è molto da attendere perché già domani sera il Vicenza tornerà in campo al Menti con il Novara: «Il fatto di avere disputato un incontro di grande sostanza sul campo di una squadra di prima fascia, peraltro senza subire gol e anzi creando più volte le premesse per segnare, ci deve dare convinzione in noi stessi. Con determinazione e cattiveria proveremo a invertire la rotta».
Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) Non c’era tempo per le rivoluzioni e rivoluzione non è stata. Con saggia accortezza, Vincenzo Torrente al suo debutto sulla panchina biancorossa, con poco più di 48 ore per decidere il da farsi, ha presentato al Vigorito di Benevento un Vicenza molto “bisoliano”: modulo alternato tra 4-3-3 e 4-2-3-1, come il suo predecessore; scelte quasi sovrapponibili anche a livello di interpreti, con l’ingresso di Bianchi (e non di Bogdan) anche per sopperire all’infortunio del centrale Esposito; conferma di Ebagua come centravanti nonostante i limiti della pubalgia. Non stupisce, allora, che a livello di analisi statistica la prestazione di venerdì sera ricalchi molte delle precedenti: un Vicenza che ha lottato con tenacia contro un avversario più votato al gioco (59% a 41% il possesso palla in favore dei campani, che hanno stazionato nella metà campo d’attacco per oltre 12 minuti contro i 7 abbondanti dei biancorossi), al quale però non ha concesso moltissimo (4 tiri nello specchio della porta su 14 tentativi), senza a sua volta risultare incisivo sottorete (sempre 4 tiri nello specchio sui 18 tentativi totali).La chiave. Cos’è cambiato, allora? Innanzitutto non si sono subiti gol, una volta tanto anche con un pizzico di buona sorte (la traversa di Camporese sulla solita “amnesia da calcio d’angolo”) e un arbitro che ha chiuso un occhio su un paio di episodi più che dubbi nell’area biancorossa. Nel girone di ritorno la porta del Vicenza era rimasta inviolata solo alla prima giornata a Carpi e in occasione della vittoria di Latina: nelle prossime e decisive 5 partite, sarebbe il caso di riuscirci almeno un altro paio di volte. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino) Il Cittadella sfodera il meglio del suo repertorio e annichilisce un Carpi sull’orlo di una crisi di nervi, che ha chiuso la gara in nove (sacrosante le espulsioni di Struna e Gagliolo). Una prestazione super quella dei granata, fisicamente molto brillanti e tatticamente quasi perfetti, tranne che nell’errata lettura difensiva che ha permesso agli ospiti di portarsi in vantaggio dopo appena tre minuti: Pelagatti ha cercato l’anticipo su Mbakogu quando invece avrebbe dovuto indietreggiare, l’attaccante emiliano ne ha subito approfittato per puntare l’area e liberare alla sua destra Concas il cui fendente è stato rimpallato da Varnier. La sfera si è impennata e ha attraversato l’area, pronto lo stesso Mbakogu ad impattarla di testa e a battere Alfonso. Il gol subìto a freddo avrebbe potuto minare le certezze dei granata. Tanto più che i punti in palio valevano doppio in chiave play off e che il Carpi sa essere micidiale quando può agire di rimessa. Invece ancora una volta la truppa di Venturato ha dimostrato di avere importanti valori sul piano tecnico e mentali. Come se nulla fosse, la squadra ha cominciato a macinare il suo gioco. […] Granata sempre quarti in classifica, a cinque punti dal Frosinone e con i play off sempre più a portata di mano. Quasi da non credere per una squadra che aveva come principale obiettivo la salvezza. E martedì la sfida in trasferta con la capolista Spal. Una partita tutta da gustare.
Ore 17.10 – (Gazzettino) «Questo successo è un segnale importante a noi e al campionato» sostiene Roberto Venturato commentando la sonante vittoria del Cittadella. Ma non è finita. «A cinque giornate dalla fine del campionato – sottolinea il tecnico granata- ci sono ancora tanti punti in palio. Martedì affronteremo la capolista Spal e poi ci sono partite contro squadre che lottano per la salvezza. Saranno tutte gare difficili, non possiamo abbassare la guardia». In particolare sulla sfida alla Spal, aggiunge: «Cercheremo di confermare quanto di buono stiamo facendo in questo ultimo mese e mezzo. Sarà un confronto che ci stimola a migliorarci, è la parte più bella e difficile». […] Ed eccolo Luca Valzania, felice per la sua prima rete in serie B a coronamento di un buon periodo sia per lui che per la squadra. «Sapevamo che non potevamo sbagliare questa sfida con il Carpi – sostiene la mezzala granata- perchè farci raggiungere dagli emiliani avrebbe complicato di molto quanto di buono abbiamo fatto finora». L’inizio, però, non è stato facile. «Ci ha sorpreso il gol di Mbakogu, che ha saputo sfruttare un rimpallo nei primi minuti, ma non ci siamo disuniti, anzi abbiamo reagito da vera squadra rimettendo la partita come volevamo farla. La lezione di Verona ci è servita e siamo stati bravi a sfruttare al meglio le difficoltà dell’avversario». Non può mancare una dedica multipla per questa sua attesa rete: «Il primo pensiero è per mia nonna Luciana, mancata tre mesi fa. Aggiungo poi nella dedica anche la mia fidanzata e la mia famiglia». «Una prestazione straordinaria – commenta il presidente Andrea Gabrielli-, mi auguro che sia il preludio per le prossime importanti partite. La squadra ancora una volta ha dimostrato in campo compattezza e capacità di reazione».
Ore 16.50 – (Mattino di Padova) I numeri sono quelli di una “grande” della Serie B: 17 vittorie in 37 partite – alla pari del Frosinone, meglio hanno fatto solo Spal, con 20, e Verona, con 18 – e un attacco esplosivo, che con il poker di ieri ha raggiunto quota 50 gol, terzo miglior reparto offensivo del campionato. Se non fosse per quei due dati negativi relativi alle sconfitte (14, troppe) e alle reti incassate (ben 44, anche queste eccessive), il Cittadella lotterebbe per la promozione diretta in A. Invece… Invece la “matricola” granata è riuscita solo (si fa per dire) a porre una serie ipoteca sui playoff che mettono in palio il terzo pass per il salto di categoria, e che sembravano a rischio dopo il ko nel derby post pasquale di Verona. E tutto questo quando mancano 5 giornate al termine della stagione regolare. Prima di addentrarsi nelle pieghe di una gara iniziata male e finita in apoteosi, bisogna cavarsi il cappello davanti a Iori & C., perché il regalo che stanno confezionando per se stessi e i propri tifosi è qualcosa di eccezionale. Non era facile, soprattutto dopo il successo del Perugia a Novara e il pari del Benevento con il Vicenza venerdì sera, caricarsi sulle spalle il peso di dover centrare il risultato pieno contro il Carpi, una nobile decaduta della massima serie e concorrente diretta nella corsa agli spareggi-promozione, visto che, prima di scendere in campo, gli emiliani erano distanti solo 3 lunghezze. Aver centrato l’obiettivo, dopo l’ennesimo rimescolamento di uomini nella formazione iniziale, suona come grosso merito non solo per chi ha giocato, e convinto alla grande, ma anche per l’allenatore, bravo a motivare chi non era titolare da tempo, e per la società, la cui filosofia per cui “tutti sono necessari, ma nessuno indispensabile” si sta rivelando da anni un imprinting di garanzia assoluta. Il Citta, che ha nel gioco un marchio di fabbrica collaudato, ha fatto… respirare di sollievo anche le concorrenti dirette nella lotta per gli spareggi, visto che con il (rotondo) 4-1 sulla squadra di Castori si è insediato sulla quarta poltrona della classifica in solitaria, superando proprio Perugia e Benevento, e riducendo il distacco dal Frosinone, caduto inaspettatamente a Terni. Adesso siamo a – 5 dai ciociari (in precedenza era – 8), a + 6 sopra lo stesso Carpi (ottavo e ultimo nella griglia attuale dei playoff). […]
Ore 16.30 – (Mattino di Padova) «Abbiamo dato un segnale importante al campionato». Ruggisce mister Roberto Venturato. E ne ha tutti i motivi per farlo. Il suo Cittadella sfodera una delle prove più convincenti della stagione, sfianca una concorrente diretta, tira una spallata alle inseguitrici e riduce il gap con la terza in classifica. Per la gioia non solo dei quasi 3mila del Tombolato, ma anche di tutte le altre squadre in lotta per i playoff, che dopo la giornata di Pasquetta temevano fortemente che gli spareggi-salvezza potessero saltare. E invece con ogni probabilità si faranno, e con ancora più probabilità vedranno il Cittadella ai nastri di partenza. «Calma», sorride il tecnico. «Mancano ancora tanti punti e non saprei nemmeno quantificare la quota playoff. Sembra banale, ma ora dobbiamo solo restare concentrati gara per gara e confermare quanto di buono fatto vedere con il Carpi. Adesso viene il bello e allo stesso tempo il difficile, ma, al di là di tutto, questo gruppo merita un applauso enorme». Contro gli emiliani si è visto quel che l’allenatore cercava: la capacità di alzare l’asticella nel momento più delicato della stagione. E la conferma sta in un dato, snocciolato dallo stesso Venturato: «In questo campionato molto spesso ci eravamo ritrovati sotto di un gol e non eravamo riusciti a recuperare. In questa occasione abbiamo ribaltato la partita contro un avversario molto forte, vincendo uno scontro determinante. Per questo va elogiato l’intero gruppo che, al di là delle qualità tecniche, ha voglia di migliorarsi e raggiungere un traguardo importante. Con questo successo abbiamo dato un segnale a noi stessi, che è possibile coronare un obiettivo meraviglioso a cui stiamo lavorando da mesi». […]
Ore 16.10 – (Mattino di Padova) Fabrizio Castori è scuro in volto quando si presenta ai giornalisti. Il Carpi – gli si fa notare – era partito bene, trovando in meno di 3 minuti, con Mbakogu, il vantaggio. Poi… «Poi», rileva l’allenatore degli emiliani, «non so cosa sia successo, ma devo dedurre che siamo incappati nella classica giornata storta, che capita a tutte le squadre in una stagione, ma che avrei preferito non si verificasse qui». Snocciola una verità inconfutabile: «Tutt’e quattro le azioni che hanno portato il Cittadella a segnare sono nate da altrettanti errori da parte nostra. Siamo stati noi a regalare agli avversari il pallone per ripartire e giungere alla conclusione o comunque ai falli da rigore». […]
Ore 15.50 – (Mattino di Padova) C’è qualcuno che, molto probabilmente, non scorderà mai questo 4-1 rifilato dal Cittadella al Carpi. Questo qualcuno è Luca Valzania, che è riuscito finalmente a segnare il suo primo gol in carriera tra i professionisti. Dopo quasi 50 gare in Serie B (e un paio di apparizioni anche in Serie A), il ventunenne centrocampista di Cesena ha potuto dare sfogo a tutta la sua gioia, coronando con la rete del 3-1 una delle prestazioni più convincenti della stagione. «Aspettavo questo gol e sono felicissimo», il suo commento, condito da un sorriso a 32 denti, in sala-stampa. «La prima dedica che mi viene in mente è rivolta a nonna Luciana, che è mancata da pochi mesi. Poi vorrei dedicare questo gol anche alla mia fidanzata e ai miei genitori». Ma più di tutto Valzania vuol condividere la gioia con i compagni al termine di una vittoria pesantissima in chiave playoff: «Non potevamo sbagliare questa partita, se avessimo perso, il Carpi ci avrebbe raggiunto in classifica. Avremmo complicato terribilmente quanto di buono fatto finora e il gol subìto a freddo ha rischiato di rovinare i nostri piani. Siamo stati bravi a far finta di niente, a continuare a macinare il nostro gioco e a cogliere un successo che ci infonde ancora più entusiasmo». […]
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto) Sognare si può. E osare pure. Il Cittadella sboccia, come un fiore a Primavera, batte 4-1 il Carpi al Tombolato, raggiunge quota 57 e aggancia il quarto posto ad appena cinque punti dal Frosinone, terzo in classifica. Difficile alla vigilia immaginare uno scenario migliore, con il Carpi alle prese con un’autentica crisi di nervi e incapace di gestire il vantaggio maturato dopo appena tre minuti grazie a Mbakogu. […] E dire che la partita era cominciata come peggio non avrebbe potuto per Iori e compagni: dopo appena tre minuti Mbakogu si avventa su un tiro deviato di Concas e deposita in gol superando Alfonso. La reazione degli uomini di Venturato è di quelle veementi e rabbiose. Arriva molto presto il pari, al 21’ quando Arrighini finalmente si sblocca sfruttando un bel cross di Martin e un buco difensivo del Carpi. «Arrighini in tantissime partite ha dato molto — evidenzia Venturato — aveva bisogno di recuperare energie e sono molto soddisfatto per lui. Ci teneva a ritornare al gol, è un giocatore importantissimo per noi e per la nostra squadra». Il sorpasso al 37’: Poli mette giù Arrighini e per l’arbitro è rigore. Dal dischetto va il capitano Manuel Iori, che non fallisce la trasformazione e timbro l’ottavo centro in stagione. Nella ripresa il Cittadella accelera ancora e dilaga. Prima Struna si fa espellere ingenuamente per insulti al direttore di gara e a quel punto arriva anche il tris di Valzania al 22’ su assist di Arrighini, che chiude di fatto la partita. Finale nervosissimo, con il secondo penalty per il Cittadella al 90’ trasformato da Paolucci. C’è tempo ancora per un altro cartellino rosso a Gagliolo, con il Carpi che chiude addirittura in nove contro undici e in campo si rischia più volte la rissa tra giocatori. E adesso? Martedì si va a Ferrara contro la capolista con la possibilità concreta di strappare un altro risultato positivo in un match tutto da vivere. Chi l’avrebbe mai detto?
Ore 15.00 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Neto Pereira, tutti presenti gli altri Biancoscudati.
Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.20 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Ancona: “Visto che è sfumata la promozione diretta dobbiamo passare per i playoff, e la gara di domani è importante perché non veniamo da un periodo positivo. L’Ancona? Arriva da due risultati utili, è disperata perché non ha margine d’errore ma non è affatto morta e quindi ci aspetta una partita dura e complicata. Il discorso del presidente negli spogliatoi? La società ci è stata vicina e sono venuti al campo per supportarci, dobbiamo continuare a crederci. Queste tre gare magari non saranno determinanti per i playoff ma servono per metterci in una condizione mentale migliore ma anche fisica, perché potrei anche far rifiatare qualcuno che è particolarmente stanco e portare in condizione chi in queste ultime settimane per svariate ragioni ha dato meno. Le ultime gare? Col Venezia abbiamo concesso poco, mentre col Pordenone la partita l’abbiamo fatta noi al di là di quel che si vuol dire perché li abbiamo tenuti senza conceder loro ripartenze ed abbiamo avuto tante situazioni per pareggiarla. Anzi, l’avevamo anche pareggiata ma come ci sta l’errore dell’allenatore o del giocatore possiamo dire che al pari dell’andata non siamo stati fortunati a livello di decisioni arbitrali anche se non dev’essere un alibi. Ora però dobbiamo pensare solo alla sfida di domani sera. Li prenderemo alti? Metteremo loro pressione perché l’Ancona è una squadra rapida che riparte velocemente coi suoi avanti dopo essersi abbassata per recuperare il pallone. Non possiamo abbassarci ed aspettarli… Come sta la squadra? Con Feralpi e Parma abbiamo avuto un calo, ma nelle ultime gare si è ripresa e anche fisicamente sta bene. Ora dobbiamo solo cercare di vincere più partite possibili. Neto Pereira? Non credo che tornerà prima della fine del campionato a giudicare dalle previsioni che mi sono state fatte. E poi è diffidato, quindi… Domani qualcuno rifiaterà? E’ prematuro, perché la gara di domani ci può dare delle indicazioni ancora più precise e poi valutare chi è o sarà in diffida. Che poi non è che se domani fermi un giocatore per tre settimane poi hai la cerrtezza che nei playoff sarà al 100%… Dobbiamo fare delle valutazioni per calibrare tre/quattro situazioni, ma non possiamo iniziare a fare questi ragionamenti già da domani… Il 4-4-2? Non è un esperimento, volevo mettere i giocatori nelle condizioni migliori. Che poi Capplletti stia un po’ più aperto da subito o rimanga dentro non è che cambi molto, l’abbiamo anche già fatto a partita in corso. Possiamo giocare con gli stessi uomini ma tenendoli un po’ più aperti in modo da “scivolare” meno, non è un grosso problema”.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il bollettino dell’infermeria stavolta porta con sé buone notizie: come, per esempio, il ritorno fra i convocati dopo mesi di naftalina di Mattia Proietti, già «promesso sposo» col Pescara nella prossima stagione. A tre giornate dalla fine oggi a Forlì (ore 20,30) sarà curioso capire come si comporterà Valerio Bertotto, dopo una lunga assenza di quello che era stato il faro del centrocampo giallorosso. In conferenza stampa ha glissato, limitandosi a confermare che Proietti sarà disponibile. «Questa settimana abbiamo qualche buona notizia dal nostro medico — esordisce Bertotto — rientrano tra i convocati Proietti, Ruci e Trainotti che hanno tutti recuperato dai rispettivi problemi fisici. Oltre a Bortot, Stevanin e Zibert, sarà indisponibile anche Gerli a causa di una contusione al piede». L’ipotesi più probabile è che Proietti vada in panchina, pronto per subentrare a gara in corso. Avrà la concentrazione giusta? Sarà solo il campo a chiarirlo. «Non dobbiamo vanificare la prestazione e il risultato ottenuto con il Parma con una prestazione negativa a Forlì — chiosa l’allenatore giallorosso, che domenica scorsa ha ottenuto la sua prima e sinora unica vittoria in otto giornate da quando ha sostituito Luca D’Angelo — anche perché significherebbe dover ricominciare. La prestazione deve essere se possibile anche superiore in cattiveria, determinazione, volontà e qualità. Affrontiamo una squadra in lotta per la salvezza, stanno caricando molto la gara come è giusto che sia, ma noi dobbiamo essere ancora più affamati di loro. Dobbiamo metterci subito la tuta da lavoro e poi far uscire la qualità dei singoli e l’organizzazione». […]
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Nel Forlì, fuori il tecnico Gadda, squalificato, in panchina ci va il vice Antongiulio Bonacci che è carico a molla. Persino più del titolare. «Oggi non ci sono scuse, dobbiamo solo vincere – avverte bello ruvido – perché l’obiettivo deve essere la salvezza diretta senza passare dagli spareggi. Il Bassano? Si sono ripresi alla grande col Parma, sono rientrati in zona playoff e faranno di tutto per restare nell’élite. Immagino anche loro che scenderanno qui per vincere, del resto è una formazione ricca di buone individualità. Se poi Santarcangelo e Maceratese non faranno risultato nel pomeriggio poi alla sera i giallorossi saranno ancora più motivati per inseguire il successo. Ma ritrovo Bardelloni al centro dell’attacco in coppia con Succi, non escludo di riproporre Tentoni almeno in panca e in spogliatoio scalpitano tutti per centrare una vittoria essenziale». […]
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) […] Bertotto, fatte le debite proporzioni, evoca la magna Juve di Champions e non solo. «Dopo il Camp Nou avranno festeggiato sì e no sette minuti – avvisa lo skipper virtussino – sette minuti a farla grossa. Forse anche meno. Perchè la testa era già al Genoa prossimo avversario in campionato. Ed è così che si ragiona se vuoi diventare grande. Io al termine del match col Parma già in spogliatoio ho detto ai ragazzi che quella vittoria era il passato e che dovevamo badare immediatamente al Forlì. Poi l’ho ripetuto anche a voi in sala stampa. E al martedì alla ripresa del lavoro ho fatto il medesimo discorso ai miei. E stasera in ritiro (ieri per chi legge, ndr) glielo ribadirò un’altra volta. E nella rituale riunione pomeridiana pregara tornerò sull’argomento. E un attimo prima di entrare in campo stasera, stare pur certi che insisterò ancora su questo concetto». Bertotto il martello pneumatico a scanso di fraintendimenti, sottolinea una volta di più il messaggio: «È il momento di indossare la tuta blu e sporcarsi le mani di grasso – chiarisce – poiché solo a parità di intensità agonistica potremo far valere eventualmente le nostre qualità e la nostra organizzazione. Il Forlì sta spingendo forte su questa partita, l’ambiente sarà su di giri e a noi non basterà l’aggressività mostrata col Parma, ve lo dico sin d’ora. Dovremo metterne molta di più sennò sarà un problema fare punti. Il salto di qualità adesso dobbiamo compierlo sotto il profilo dell’atteggiamento, della mentalità rabbiosa». E qui richiama in causa la Juve.«Quando parlo di atteggiamento mi riferisco a una squadra come i bianconeri in cui Mandzukic o Cuadrado fanno i terzini e arretrano in difesa per il bene della causa comune e pur di fare bottino. Dove tutti si sbattono per un obiettivo e alla fine lo raggiungono». La terra promessa del Bassano restano i playoff: «Li abbiamo appena riagganciati e non intendo mollarli. Perché sappiate che da questo momento non ho la minima intenzione di fermarmi». […]
Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La finale di Coppa Italia è dietro l’angolo (mercoledì prossimo al Penzo, ore 17) e Inzaghi ne risparmia sei pensando al Matera. Venezia senza Soligo, Domizzi, Falzerano, Moreo, Cernuto e Pellicanò questo pomeriggio a Gubbio (ore 16.30), nel primo match che gli arancioneroverdi affrontano con la matematica promozione in serie B ormai in tasca. […] In difesa davanti a Facchin i centrali saranno Modolo e Malomo, con Zampano a destra e Garofalo (a meno di una chance per Galli) a sinistra. In mediana ballottaggio Bentivoglio-Stulac con Fabris e Acquadro da mezzali, mentre in avanti con i titolari Geijo-Marsura dovrebbe toccare all’ex di turno Caccavallo (o a Fabiano). […]
Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Siamo il Venezia, dobbiamo e vogliamo provare a vincere sempre, pur avendo già ampiamente dimostrato di essere i più forti». La conquista della serie B e passata da sogno a realtà una settimana fa, per Marco Modolo tuttavia è non è cambiato nulla, tanto da spronare tutti all’atteggiamento bellicoso di sempre questo pomeriggio a Gubbio (ore 16.30) nella terz’ultima giornata di Lega Pro. «Sono tanti i motivi che devono spingerci a continuare a puntare al massimo la grinta del difensore arancioneroverde innanzitutto perché mercoledì prossimo ci sarà la finale di Coppa Italia con il Matera. Giocheremo davanti ai nostri tifosi, c’è uno 0-1 da ribaltare per alzare un trofeo importante, quindi con una grossa prestazione e un bel risultato a Gubbio ci arriveremo con la giusta carica e tanto entusiasmo». Le parole di Modolo confermano che l’appetito del Venezia è tutt’altro che esaurito. «Aver vinto il campionato con tre turni di anticipo è un traguardo grandissimo, basta guardare le avversarie che ci siamo lasciati alle spalle. Da gennaio abbiamo retto un rendimento da schiacciasassi, non abbiamo mai perso e vogliamo fare di tutto perché ciò non accada da qui al 7 maggio. Sarebbe un ulteriore motivo di orgoglio». […]
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sono partiti in 21 per Gubbio, in sei sono rimasti a casa: Cernuto, Domizzi, Pellicanò, Soligo, Falzerano e Moreo. In fondo, però, i pensieri alla vigilia di una partita (ore 16,30) che conta nulla se non per gli almanacchi in vista della finale di ritorno di Coppa Italia col Matera, viaggiano in ben altra direzione. Ed è come se a Venezia un dente facesse male. Un dolorino insistente ma sopportabile, che tuttavia è lì, latente, a battere a cadenze irregolari. Si chiama Filippo Inzaghi, che in tre diverse occasioni ha lanciato il sasso, senza peraltro nascondere la mano. […] Quanto basta per scatenare le prime voci. A Verona, sponda Hellas, Superpippo ci è stato da giocatore, la piazza lo affascina, in A il Bentegodi si riempirebbe ben più di quanto non stia facendo il Penzo, dietro la scrivania c’è un grande amico come Luca Toni e già lo scorso anno avevano bussato alla sua porta. In caso di promozione in serie A, lo rifaranno con una certa decisione. Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo e grande tifoso milanista, gli aveva offerto la panchina dopo l’esperienza rossonera e con Inzaghi ha un rapporto diretto. Dovesse partire Eusebio Di Francesco, Inzaghi sarebbe una possibilità concreta. Ultimo capitolo, venerdì pomeriggio: «Ci siederemo con la società e discuteremo. Io ho un contratto, qui sto molto bene, però è chiaro che i progetti devono essere identici, dobbiamo avere le stesse vedute, per cui, se ci saranno tutte queste cose, che penso ci siano, andremo avanti insieme». In definitiva non dice «me ne vado», ma non dice neppure «resto sicuramente». E i tifosi già cominciano ad annusare qualcosa. Dietro le quinte c’è il piano B: Beppe Iachini, mago delle promozioni con Chievo, Brescia, Samp e Palermo. Una garanzia per la A. Non solo: è uno dei giocatori arancioneroverdi più amati ai tempi di Walter Novellino. Se Inzaghi dovesse davvero dire addio…
Ore 11.50 – (La Nuova Venezia) Un occhio al campionato, uno alla Coppa Italia. Messa in archivio fa la promozione in Serie B con tre giornate d’anticipo, il Venezia scende a Gubbio sereno e tranquillo, senza dover aspettare i risultati altrui. Tre partite con Gubbio, Albinoleffe e Maceratese per allungare la striscia di risultati positivi in campionato inaugurata il 30 dicembre contro il Mantova, ma anche l’idea precisa di aggiungere la Coppa Italia alla promozione. Gara da tripla tra una squadra che ha pareggiato poco (6), il Gubbio, e una uno che ha vinto 13 gare su 17 in trasferta, con una striscia aperta di 7 successi da Reggio Emilia a Padova e 41 punti conquistati. Inzaghi non vuole lasciare nulla di intentato per provare a rovesciare lo 0-1 di Matera, così si può spiegare la decisione del tecnico di lasciare a casa Domizzi, Pellicanò, Cernuto, Soligo, Falzerano e Moreo, magari per evitar loro il lungo viaggio di andata e ritorno in Umbria e averli freschi contro i lucani. Tra i 21 convocati per Gubbio compaiono anche i giovani della Berretti Santinon, Strechie e Serena, mentre ritorna Nicola Ferrari, dopo l’infortunio che lo aveva costretto a disertare le partite con Padova e Fano. In difesa spazio a Malomo al fianco di Modolo e ballottaggio Garofalo-Galli a sinistra, con Fabris e Acquadro pronti ad affiancare Bentivoglio a centrocampo, Geijo punta centrale con Marsura esterno a sinistra, poi Tortori, Fabiano e Caccavallo in corsa per l’ultima maglia. […]
Ore 11.20 – (Gazzettino) […] CAMPODARSEGO. Con una vittoria nella trasferta con il Calvi Noale sarebbe sicura la terza piazza. «È il nostro obiettivo – afferma Cristiano Masitto – e cercheremo di raggiungerlo in questa occasione, anche se ci attende una gara ostica visto che il Calvi Noale deve salvarsi. Saranno decisivi i duelli individuali». […] ABANO. Va sul campo del Belluno per affrontare quello che è uno scontro diretto in chiave play off, con gli aponensi che hanno attualmente sei punti di vantaggio in classifica. Gli stessi peraltro che vantano sull’Arzignano. Ecco allora che in caso di vittoria, e mancato successo dei vicentini, gli spareggi promozioni sarebbero sicuri. «In questa fase i punti pesano di più – afferma Luca Tiozzo – ma vediamo il traguardo alla nostra portata. Comunque affrontiamo una compagine che guardando al girone di ritorno sarebbe terza in classifica e ambisce a centrare i play off per chiudere al meglio un ciclo (il tecnico Vecchiato allenerà quasi certamente il Trento nella prossima stagione, ndr). Noi comunque stiamo bene e l’abbiamo dimostrato anche nelle ultime uscite». ESTE. […] Ecco Michele Florindo: «La vittoria con il Cordenons ci ha permesso di fare un bel passo avanti, e facendo risultato con il Legnago possiamo chiudere un po’ il discorso salvezza. È una partita da interpretare nel modo giusto per farla nostra, serve stare sul pezzo. La squadra è in salute, e si sta comportando al meglio nel girone di ritorno». VIGONTINA SAN PAOLO. La retrocessione sembra ormai scritta, ma ha tutta l’intenzione di chiudere a testa alta la stagione, a cominciare dall’impegno a domicilio con l’Union Feltre. Così Vincenzo Italiano: «Bisogna terminare con dignità il campionato, e nei ragazzi c’è la voglia di mettersi in mostra. Dobbiamo continuare a spingere forte, in casa lo abbiamo quasi sempre fatto». […]
Ore 11.,00 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Il terzo posto è virtualmente al sicuro. Tuttavia, per fugare ogni dubbio (la Virtus Verona, diretta inseguitrice, è attualmente a -8 ) il “Campo” – reduce dalla vittoria nel turno pre pasquale con l’Altovicentino – dovrà affondare la Calvi (arbitro Matteo Dallapiccola di Trento) a Noale, formazione a quota 33 punti e in piena zona playout. […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Brino; Sanavia, Beccaro, Lebran, Gal; Tanasa, Callegaro; Radrezza, Seno, D’Appolonia; Aliù. All. Masitto. ABANO. Con un vantaggio di sei punti sull’ArzignanoChiampo, l’Abano può tranquillamente affidarsi a una sana gestione. Sono 49 i punti dei neroverdi di mister Luca Tiozzo che, in casa del Belluno (quest’ultimo a pari merito con i vicentini), potrà accontentarsi pure di un punto (arbitro Flavio Braghini di Bolzano). […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Cuccato, Berto Boscolo, Busetto; Pagan, Serena; Rampin, Lacerti, Rampin; Personé. All. Tiozzo. ESTE. Arrivato a quota 40 punti l’Este ha bisogno di un ultimo allungo. Ecco perché, oggi pomeriggio (arbitro Matteo Antonio Scordo di Novara), i giallorossi di mister Michele Florindo dovranno sbarazzarsi del Legnago, ora a -3 e con le stesse incombenze. […] Formazione Este (4-3-3): Lorello; Gilli, Dei Poli, Munaretto, Cassandro; Faggin, Longato, Tessari; Ferrara, Marchetti, Vianello. All. Florindo. VIGONTINA. La Vigontina San Paolo è ormai in Eccellenza. Restano tre partite per dare un senso a una stagione in cui i bianconeri, pur vantando una rosa e un gioco non certo da diciottesimo posto, non sono mai riusciti a trovare continuità nei risultati. Con l’Union Feltre, al Comunale di Busa, la Vigontina (arbitro Giuseppe Vingo di Pisa) potrà dare un segnale d’onore e abbandonare l’ultima piazza. VIGONTINA SAN PAOLO (4-3-3): M. Guagnetti M.; Busetto, Rigon, A. Guagnetti, Pregnolato; Casagrande, Pelizzer, Episcopo; Santoni, Minozzi, Siega. All. Italiano.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Sta di fatto che uno dei papabili nuovi imprenditori che potrebbero essere interessati ad entrare nel pacchetto azionario del club biancoscudato è il padovano Alessandro Banzato, titolare di Acciaierie Venete e attuale vice presidente del Petrarca Rugby, ma con una spiccata passione per il calcio. Tra l’altro in occasione del recente derby casalingo con il Venezia era in tribuna insieme a Ivone De Franceschi, con inevitabile rumor che un’eventuale impegno di Banzato nel Padova comporterebbe anche il ritorno nei quadri tecnici dell’ex capitano biancoscudato, già direttore sportivo qualche stagione fa. Banzato sarebbe una pista, ma non sono da escluderne altre. Senza comunque dimenticare che qualora il patron Bergamin stesse trattando realmente la sua quota, o solo una parte, dovrebbe esserne messo al corrente il socio storico Roberto Bonetto, che può esercitare o meno un diritto di prelazione.
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Accennavamo ai play off, con il primo turno in programma domenica 14 maggio. Per quella data, oltre alla vicende sul campo, potrebbe accadere qualcosa anche sul fronte societario. Tanto più che proprio quello è il periodo nel quale di solito si inizia a pianificare la stagione successiva in termini di budget e programmi, tenendo aperta magari la duplice opzione: auspicato salto in serie B attraverso gli spareggi o permanenza in Lega Pro. Insomma, la sensazione è che qualcosa stia bollendo in pentola, con voci e indiscrezioni che si sono rincorse negli ultimi giorni. Nell’attuale assetto societario, chi potrebbe avere magari qualche motivo in più di guardarsi attorno sembra essere il presidente Giuseppe Bergamin, che già sul Gazzettino qualche settimana fa aveva lasciato intuire a un possibile ridimensionamento.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Potrebbe cambiare pelle il Padova domani sera nella sfida con l’Ancona all’Euganeo rispolverando un 4-4-2 che in campionato sarebbe una novità assoluta dal primo minuto. Considerato che il collaudato 3-5-2 nelle ultime uscite ha reso poco in fase di costruzione, complice anche il prolungarsi dell’assenza di Neto Pereira, Brevi potrebbe optare per una strategia tattica alternativa al fine di trovare qualche soluzione diversa anche e soprattutto in vista dei play off. […] «È fondamentale ritrovare la vittoria – sottolinea il direttore generale Giorgio Zamuner – perché aiuterebbe la squadra e tutto l’ambiente a ritrovare un po’ di serenità. Abbiamo analizzato le gare con Venezia e Pordenone: siamo tornati a fare le prestazioni antecedenti alla trasferta di Salò, vale a dire con caparbietà, determinazione e concedendo poco. Purtroppo non è bastato a interrompere la serie di sconfitte, ma siamo fiduciosi. Tornare al successo aiuterebbe a lavorare meglio anche in ottica play off, per cui dobbiamo affrontare al massimo le ultime tre partite e fare più punti possibile». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il 4-4-2 visto due giorni fa in allenamento, tuttavia, sembra più un esperimento che una possibilità concreta: è sul classico 3-5-2 che si dovrebbe lavorare ancora, ma con qualche aggiustamento in più per far salire l’indice di pericolosità offensiva. Innanzitutto ritrovando la verve sulle corsie laterali di Madonna e Favalli, apparsi un po’ sottotono nelle ultime settimane, per arrivare poi ad una maggiore spinta dei centrocampisti a rimorchio delle due punte, troppo spesso isolate nel raccogliere i lanci lunghi dalle retrovie di Emerson. Queste ultime tre gare, in ogni caso, serviranno anche per far tirare un po’ il fiato a qualche elemento che fino ad ora ha tirato la carretta senza un attimo di sosta, ed è per questo che l’attacco dovrebbe essere il primo reparto a registrare una variazione: il probabile avvicendamento in attacco tra Caio De Cenco, sempre presente nelle ultime uscite, e Luis Alfageme, che dovrebbe quindi giocare dal primo minuto al fianco di Altinier. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] La seduta alla Guizza di ieri non ha fatto registrare allarmi: tutti i giocatori, eccetto ovviamente Neto Pereira che nella migliore delle ipotesi potrebbe tornare tra i convocati domenica prossima a Bolzano, o al più all’ultima giornata col Lumezzane, sono a disposizione. Il rientro di Francesco Dettori dopo la squalifica è un toccasana per un centrocampo che, rispetto alle ultime uscite, dovrà fare qualcosa in più in fase di costruzione di gioco: gli impietosi numeri delle ultime uscite inducono a pensare che questa volta, tanto più di fronte all’avversario più in crisi che potesse capitare, il Padova sia costretto a pensare anche ad un’alternativa, pur di ritornare a gonfiare la rete e il petto. Nelle ultime quattro gare, coincise con altrettanti ko, i biancoscudati hanno messo insieme la miseria di due soli gol all’attivo, per di più entrambi inutili: quello di Altinier a Salò e quello di Mandorlini col Parma.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La terz’ultima giornata del girone B di Lega Pro non ha più nulla da dire in termini di promozione: col Venezia già sicuro del primo posto e del passaggio in Serie B, si gioca per i piazzamenti playoff e per la salvezza. Seconda, terza e quarta della classifica sono impegnate nei posticipi di domani, mentre oggi si giocano fondamentali scontri salvezza a Macerata, Fano e Mantova. Il programma. Oggi, alle 14.30 Sambenedettese-Santarcangelo (arbitro De Tullio di Bari); alle 16.30 Feralpi Salò-Reggiana (Raciti di Acireale), Gubbio-Venezia (Meraviglia di Pistoia) e Maceratese-Teramo (Bertani di Pisa); alle 20.30 Fano-Modena (Proietti di Terni), Forlì-Bassano (Zingarelli di Siena) e Mantova-Lumezzane (Maggioni di Lecco). Domani alle 20.30 AlbinoLeffe-Pordenone (Luciano di Lamezia Terme) e Padova-Ancona (Santoro di Messina); alle 20.45 Parma-Südtirol (Annaloro di Collegno, diretta Rai Sport).
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E’ stata, forse, la settimana più difficile da diversi mesi a questa parte a Padova e dintorni. I segni della fatica, delle quattro sconfitte consecutive, dello scoramento dei tifosi, ci sono tutti. E non è facile ripartire. Ieri Oscar Brevi ha programmato una seduta di lavoro a porte chiuse, senza grosse novità da segnalare se non la perdurante assenza di Neto Pereira, che salterà anche la partita di domani sera (20,30) contro l’Ancona. A suonare la carica ci pensa Giorgio Zamuner, che cerca di tenere il timone dritto nonostante gli ultimi risultati negativi. «Ormai dobbiamo arrivare fino in fondo a questo campionato — spiega il dg biancoscudato — tenendo presente che ai playoff si riparte da zero e che per buona parte della stagione abbiamo dimostrato di potercela giocare contro qualsiasi avversario. Abbiamo avuto una flessione, un momento di calo che purtroppo può capitare. Adesso dobbiamo essere bravi a ripartire e a rialzarci». L’occasione offerta dal calendario è di quelle da non fallire, anche se domani sera (fischio d’inizio ore 20.30) contro l’ultima della classe sembra a tutti gli effetti una partita trappola in cui c’è tutto da perdere e poco da guadagnare. «L’obiettivo — evidenzia Zamuner — è quello di fare più punti possibili da qui al termine della stagione. Mancano ancora tre partite, cerchiamo di vincerle tutte e poi tireremo le somme. Ai playoff, poi comincerà un altro campionato». […]