Sin dall’inizio dell’annata la squadra di Oscar Brevi è scesa in campo (in campionato) quasi sempre con gli stessi uomini, i cosiddetti “titolarissimi”: 15 giocatori che si sono spartiti, in maniera più o meno equa tra loro, la gran parte delle presenze in Lega Pro. Il totale recita che il 94% del torneo è stato disputato solo dal 57% della rosa a disposizione del tecnico milanese. Una “forbice” enorme: poco più di metà organico ha tirato la carretta per la quasi totalità degli impegni settimanali, ed è normale che ora diversi elementi possano aver rifiatato. L’analisi effettuata tiene conto di un dato molto semplice: da una parte i 15 biancoscudati scesi in campo almeno dieci volte quest’anno (compreso quindi De Cenco, arrivato a gennaio), dall’altra gli 11 giocatori che si sono visti meno, compresi i due (Filipe e Germinale) che al “mercato” invernale hanno preso altre strade. Dei 26 componenti la rosa, perciò, in 15 hanno messo insieme la bellezza di 32.551 minuti, mentre gli altri 11 la… miseria di 2.072. Una riflessione successiva inviterebbe a chiedersi il perché di una simile disparità (scarsa condizione, poca fiducia nei giovani, mercato di riparazione poco efficace), ma non è questo il caso: per ora c’è solo da analizzare la situazione di diversi giocatori che finora hanno tirato la carretta, e che in vista dei playoff meriterebbero un po’ di riposo.
[…]A centrocampo la situazione è molto simile, con 6 giocatori che si sono divisi le 5 maglie disponibili nella quasi totalità delle occasioni: i 315’ di Berardocco, i 305’ di Boniotti e i 254’ di Tentardini, le tre riserve più impiegate, messi insieme non riescono, per esempio, a raggiungere i 924’ giocati da De Risio, che pure aveva perso più di mezza stagione per infortunio.
[…](Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)