Live 24! Padova-Ancona, -4: giovedì di riposo per i Biancoscudati

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Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) […] In testa alla graduatoria dei cannonieri virtussini in campionato comanda sempre Mattia Minesso, che con 10 reti guida solitario, un gran bel bottino per un esterno d’attacco, non certo una punta classica. Tuttavia il Mine si è un po’ fermato ultimamente, sarebbe un peccato che non sfondasse la doppia cifra prima della fine della regular season. Dietro di lui Ciccio Grandolfo con 8 centri (ma stoppato da un infortunio che l’ha tolto di mezzo due mesi, altrimenti avrebbe già agguantato Minesso), quindi Fabbro a 5 (+1 rispetto alla scorsa annata), Maistrello e Laurenti a 4, Bianchi a 3 (anche lui ai box per oltre due mesi), 2 bersagli per Pasini, uno a testa per Crialese e Stevanin. […]

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) […] Candido, steso il Parma e riacchiappati i playoff, bel colpo, no? “Per le modalità della vittoria, netta e indiscutibile, di sicuro. Un successo che inseguivamo da un pezzo e che abbiamo ottenuto con autorità e cioè attraverso il gioco, come ai vecchi tempi. È un affermazione che ci voleva, premia il gruppo, alza l’autostima di tutti e rasserena lo spogliatoio”. Ora che Bassano è rientrato in quota spareggi promozione sarebbe un peccato mortale lasciarseli scappare… “Adesso dobbiamo fare di tutto per tenerci stretto il tabellone spareggi. Dietro non abbiamo mai corso rischi ma in ogni caso anche la salvezza è aritmetica e allora proviamo a conservare l’élite della graduatoria. Visto la partenza in campionato, sarebbe un fallimento a mio avviso non approdare alla postseason. Siamo stati dominatori per alcuni mesi, poi c’è stato il crollo”. […] Quattro gol sinora, ha eguagliato il primato della scorsa stagione. “Devo essere sincero? Beh, onestamente mi sarei aspettato di più. Quattro reti non mi accontentano. Vero che si può ancora migliorare, altrettanto vero che ci si può rendere utili in modi differenti, per esempio smazzando assist come col Parma, ma devo essere più incisivo sottoporta”. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Il nuovo exploit del Pordenone e le affermazioni di Lovisa, unitamente alla riconosciuta indaguatezza del Bottecchia per la B, hanno riaperto dunque il dibattito sulla soluzione permanente e ancor di più su quella temporanea in caso di promozione. Interviene sull’argomento Mattia Tirelli, consigliere comunale, capogruppo di Pordenone Cambia, legato alla lista Ciriani, componente della commissione Urbanistica, lavori pubblici, ambiente. Tirelli parla a titolo personale, ma pare che il suo pensiero sia riconducibile alla maggior parte dell’attuale maggioranza. «L’Amministrazione dice Tirelli – si è impegnata a favorire la nascita di una cittadella dello sport, al cui interno sia previsto anche un nuovo stadio del Pordenone. La disponibilità degli assessori De Bortoli e Amirante mai verrà meno. Punto fondamentale, dichiarato dal sindaco sottolinea il capogruppo -, è che non vi sia un impegno di spesa da parte del Comune che gravi sulle tasche dei cittadini. L’investimento deve essere tutto privato, con il Comune nel ruolo di facilitatore nei limiti consentiti dalla legge. In ogni caso rimarca , tutto ciò non avverrebbe in pochi mesi. In caso di promozione bisognerebbe quindi adottare una soluzione temporanea». Tirelli è contro l’emigrazione dalla Destra Tagliamento. «Andare a Udine o in altre sedi fuori dai nostri confini giudica – sarebbe una sconfitta per la società e per la città. Ecco perché ritengo l’Omero Tognon di Fontanafredda la soluzione ad interim ideale per i costi contenuti di adeguamento dell’impianto, i parcheggi già esistenti, l’ottima viabilità e la capienza vicina agli standard di Lega. Non solo: portare il Pordenone al Tognon accrescerebbe l’appeal dei ramarri, che così rappresenterebbero anche il conurbamento e quella provincia che non esiste più a livello giuricoorganizzativo – lamenta il consigliere -, ma che di fatto vive ancora. Chiaro che in questo ipotetico scenario precisa – sarebbe importante, eventualmente, stringere una collaborazione con il Comune di Fontanafredda, le cui elezioni amministrative sono imminenti». […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Con il rigore concesso al cospetto del Padova, il Pordenone è tornato in testa alla classifica dei penalty ricevuti: sono 13, uno in più rispetto alla Sambenedettese, rimasta all’asciutto nella gara prepasquale. Molti sostengono che la squadra neroverde sia aiutata dagli arbitri, dimenticando tuttavia che, a produzione offensiva, nessuno è al livello del gruppo di Tedino, visti i 65 gol fatti: se si frequenta spesso l’area avversaria – al di là della decisione giusta o meno – è più probabile che vengano concessi dei rigori. Sorprende la percentuale di realizzazione, piuttosto bassa (meno del 70 per cento), dovuta ai 4 errori di Arma, che ha portato al cambio di specialista, con Burrai capace di trasformare entrambi i penalty sinora calciati. Straordinaria la bravura della Maceratese, capace del 100 per 100 con 10 rigori su 10 trasformati. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone punta ad arrivare più in alto possibile per giocare ai playoff le gare importanti in casa. Dove si esprime come nessun’altra squadra del girone B di Lega Pro. I ramarri, con il successo al cospetto del Padova, hanno portato a 10 le vittorie di fronte al proprio pubblico, affiancate da 7 pareggi e una sola sconfitta, al cospetto del Parma. Identico il ruolino del Venezia, ma ad avvantaggiare la squadra di Tedino è un’imbattibilità che resiste da più tempo. Il ko con gli emiliani infatti risale al 18 settembre, mentre quello dei veneti al Penzo è datato 27 novembre (con il Padova). La forza del Pordenone in via Stadio va anche oltre. Da gennaio 2016 si registra una sola sconfitta di fronte ai propri tifosi, proprio quella col Parma. Il ko precedente è del dicembre 2015 (col Pavia, 0-2). Da allora solo vittorie e pareggi, una marcia incredibile con affermazioni roboanti (7-2 col Lumezzane, 6-0 al Bassano) e prestigiose (battuto due volte il Padova e una volta il Venezia, oltre che la Casertana la scorsa stagione ai play-off). […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Mauro Lovisa a tutto tondo. […] «Ogni stagione c’è una rivelazione e noi lo siamo, nei giochi di alto livello – spiega –. In massima serie troviamo l’Atalanta, in Lega Pro il Pordenone. Nel nostro piccolo c’è molta serietà». Di fronte ci sono i playoff e Lovisa inizia a pensarci, eccome. «Parma, Padova, Lecce, Matera e una fra Cremonese e Alessandria sono le favorite – afferma –. Le squadre, insomma, costruite per vincere. E non ci metto Padova a caso: è una squadra difficilissima da battere, non ti fa lascia esprimere perché molto attenta e ti impressiona fisicamente. Speriamo di andare avanti e di giocare a Lecce: lì mi piacerebbe vedere la mia squadra. Andare al Via Del Mare regala emozioni e tanto orgoglio». In Salento per qualcosa di importante già da questa stagione: altrimenti la serie B è nel mirino per i prossimi tre anni. «Assolutamente sì – conferma Lovisa – Se ci riusciamo adesso bene, altrimenti ci riproveremo nelle prossime stagioni. Sempre senza fare follie, ma con una programmazione seria. E in caso di cadetteria – continua – stiamo lavorando sullo stadio. Anche questa settimana avremo un incontro. I tifosi possono stare tranquilli: il progetto c’è, la voglia di farlo anche». […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il presente è la trasferta di domenica a Gubbio (ore 16.30), prova generale per la finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo al Penzo contro il Matera (ore 17). Il futuro del Venezia si chiama invece serie B, categoria che dopo 12 anni rivedrà i colori arancioneroverdi protagonisti di un vero e proprio giro d’Italia. Una maratona di 42 giornate esclusi playoff e playout, questo il campionato cadetto che fin d’ora sta sollevando l’entusiasmo e stuzzicando le fantasie dei tifosi. Il che appare inevitabile, considerato anche come tre delle quattro neopromosse della scorsa Lega Pro siano in corsa per salire subito in serie A, a partire dai ferraresi della Spal (primi a sei giornate dal termine), mentre Cittadella e Benevento sono in piena zona playoff; unica eccezione il Pisa, salito in B dai playoff e al momento penultimo vicinissimo alla retrocessione diretta. Oltre ai nerazzurri toscani il Venezia (ad oggi) nel 2017/18 non dovrebbe incrociare sulla sua strada Latina e Ternana, più una tra Vicenza e Brescia che si contenderanno la salvezza ai playout. Le avversarie del team lagunare spazieranno dal Piemonte (Novara e Pro Vercelli più eventualmente Alessandria) e Liguria (Entella Chiavari, Spezia) alla Sicilia (Trapani e quasi sicuramente Palermo, in discesa dalla A con Crotone e Pescara), dall’Emilia Romagna (Carpi, Cesena) a Campania (Salernitana, Avellino, Benevento) e Puglia (Bari e Foggia, visto che i rossoneri dovrebbero salire domenica). […]

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tutti discorsi prematuri, certo. Ma il mercato si fa anche in aprile, soprattutto se gli obiettivi sono stati raggiunti e c’è la certezza della categoria in cui si giocherà nella stagione successiva. […] Il ds Giorgio Perinetti ha già un piano preciso in testa: conferma quasi in blocco della squadra che ha vinto il campionato di Lega Pro con tre giornate di anticipo e una serie di innesti mirati (almeno due per reparto) per irrobustire il gruppo da mettere a disposizione di Filippo Inzaghi. […] Può arrivare un portiere e da alcune settimane sono avviati i dialoghi con gli agenti di Gianluca Pegolo, in scadenza di contratto con il Sassuolo. Pegolo potrebbe essere il nome giusto mentre fra i vari reparti la difesa è quello che offre, almeno fra i titolari, le maggiori garanzie. Arriverà comunque un giovane e la collaborazione avviata con l’Anderlecht e con il suo ds Herman Van Holsbeeck può portare in laguna un paio di elementi. Fra i nomi c’è quello di Wout Faes, capitano classe ‘98 dell’Under 19 belga, ammirato dal vivo in uno degli ultimi viaggi della dirigenza a Bruxelles e in prestito all’Heerenven. Con lui il centravanti Aaron Leya Iseka, classe ‘97, in prestito all’Olympique Marsiglia di Rudi Garcia. In Italia c’è poi un nome che da sempre stuzzica e accende la fantasia dei tifosi: quello di Daniele Cacia, 34 anni, legato da un altro anno di contratto con l’Ascoli (11 gol per lui fino ad ora). […]

Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) […] Continuano intanto i preparativi per la festa che la curva Sud dedicherà a Inzaghi e ai suoi giocatori, in programma domani sera al campo d’allenamento del Taliercio, con appuntamento alle ore 18 e festa a partire dalle 19 con tutti i protagonisti della promozione in Serie B chiamati uno a uno da Paolo Zago, lo storico speaker del “Penzo” che ha passato il… microfono in questa stagione. Alcuni stand venderanno magliette, sciarpe e altro materiale, oltre a bibite e panini. […]

Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) […] Per la trasferta in Umbria ritorna a disposizione anche Gianni Fabiano, uno dei sette giocatori del Venezia (Vicario, Galli, Modolo, Cernuto, Soligo e Acquadro gli altri) che hanno collezionato la doppietta dalla Serie D alla Serie B in meno di due anni. Fabiano, nell’estate del 2015, era sceso addirittura dalla cadetteria di Vercelli per “sposare” il progetto del Venezia. «La presenza di un dirigente di grande esperienza come Giorgio Perinetti mi dava la certezza che il progetto del Venezia aveva solide fondamenta. La speranza di ritornare in Serie B c’era fin dal primo giorno, riuscirci in due anni è stata una bella impresa. Due anni fa ho deciso di rimettermi in gioco a Venezia, ho vinto altri due campionati salendo a quota 5. Non male. E non è ancora finita». Fabiano, in precedenza, ha infatti vinto il campionato di Serie C/2 con il Carpi nel 2011 e due volte quello dell’allora Prima Divisione con la Pro Vercelli nel 2012 e nel 2014. Suo il primo gol in campionato contro il Forlì a fine agosto, poi il doppio infortunio che l’ha tenuto fuori per mesi, ma anche la doppietta realizzata al Padova nella semifinale di ritorno della Coppa Italia. «È stata la stagione più sfortunata e travagliata della mia carriera», ha ammesso il trequartista di Inzaghi, che ha finalmente smaltito il risentimento muscolare che gli ha impedito di essere disponibile sabato con il Fano, «Però questa promozione mi gratifica di tutto e sono ancora in tempo per vincere qualche trofeo essendo direttamente protagonista. Questa è una grande squadra perché si è creato un gruppo eccezionale. Non è un caso se abbiamo centrato la promozione con tre giornate d’anticipo, nonostante la presenza nel nostro girone di tante squadre che ambivano alla promozione diretta in B e che invece dovranno affidarsi ai playoff. Siamo stati i primi a vincere un campionato, e non solo in Lega Pro». […]

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Bisoli chiude la sua esperienza in biancorosso con 32 punti ottenuti in 29 giornate, ad una media di 1,10 punti a gara. Vincenzo Torrente arriva in questo contesto, con solo sei partite da disputare prima della fine del campionato e con tante giocatori non al meglio della condizione fisica. L’ex allenatore di Cremonese e Salernitana ieri ha condotto le prime sedute di allenamento, non ritiene questa una situazione drammatica e crede fermamente alla possibilità di centrare l’obiettivo della salvezza. «Voglio sottolineare che spero di contagiare al più presto i giocatori con il mio entusiasmo e la mia voglia di fare bene — ha spiegato Torrente nel corso della conferenza stampa di presentazione — di quello che è stato non voglio parlare perché adesso l’importante è credere che con 18 punti in palio tutto è possibile». Il primo impatto con il gruppo ha evidenziato un morale basso, ma di questo il nuovo allenatore del Vicenza non si preoccupa. «Credo che sia normale — sottolinea Torrente — quando le cose vanno male nessuno può essere contento, quindi ritengo che il mio primo compito è quello di ridare un pò di serenità ai ragazzi. Tempo per lavorare ce n’è poco perché giochiamo venerdì sera a Benevento e poi di nuovo lunedì, al Menti, con il Novara, e per questo devo valutate bene lo stato di salute dei giocatori per scegliere chi a livello di condizione può dare più garanzie». […] «I gol si possono fare con i centrocampisti e anche con i difensori — sottolinea Torrente — anche se è normale che il principale compito di un attaccante è quello di segnare. Il mio lavoro sarà quello di portare qualche concetto tecnico-tattico nuovo, di ridare fiducia ad un gruppo che adesso ha il morale sotto i tacchi. Io sono convinto che ci sono le potenzialità per farcela e per questo abbiamo l’obbligo di provarci e di crederci».

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Un mese di tempo per provare a salvare il Vicenza. Vincenzo Torrente ha iniziato ieri il suo percorso alla guida della squadra biancorossa. Percorso che si annuncia pieno di ostacoli, peraltro con pochissimo tempo a disposizione per capire come affrontarli. Perché è vero che i 18 punti ancora in palio da qui al 19 maggio sono tanti, ma bisogna sottolineare che un terzo di questi punti, ben 6, il nuovo tecnico biancorosso dovrà giocarseli nel giro di quattro giorni: domani sera la partita a Benevento, lunedì al Menti quella con il Novara. Ci siamo chiesti – e continuiamo a chiederci – come si possa pensare che un allenatore, anche il più bravo al mondo, riesca ad incidere sul gioco di una squadra in un lasso di tempo così limitato, senza avere l’opportunità di conoscere caratteristiche e condizione dei giocatori, senza allenamenti sufficienti per impostare un qualunque canovaccio tattico con un minimo di rodaggio o modificare la preparazione atletica. Non resta allora che sperare nello scatto d’orgoglio di un gruppo di giocatori che voglia dimostrare di valere la serie B, e magari in una sorta di “amore a prima vista” tra la squadra e il nuovo tecnico. […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Il primo allenamento diretto da Vincenzo Torrente è all’insegna delle cose semplici: breve confronto con i giocatori prima di iniziare, esercitazioni-base per ritrovare serenità e fare, forse, un po’ di chiarezza nella testa, levando le insicurezze e i fantasmi delle sconfitte che hanno spinto il Vicenza in una posizione di classifica molto pericolosa. L’esordio di Torrente a Isola è caratterizzato da un piccolo, ma incoraggiante segnale. Il nuovo tecnico potrebbe aver “ritrovato” un giocatore per le ultime sei battaglie: Nicholas Siega. Il centrocampista novarese, che si era infortunato a fine novembre in allenamento (lesione al bicipite femorale) ed è stato costretto ad un lungo periodo di stop dopo l’intervento chirurgico, è pronto a rientrare. Stavolta, forse, per davvero. In gruppo, Siega lavora già da un po’, ma ieri ha dato l’impressione di poter ritornare nella lista dei convocati. Idea avvalorata da un breve colloquio con Torrente al termine dell’allenamento e dalle parole del giocatore, sorridente, all’uscita dal campo: «Sono a disposizione del mister per Benevento» ha detto ai tifosi che gli hanno chiesto come stesse. […] Torrente ha abbozzato uno schieramento con titolari e riserve (alle loro spalle) che andavano a disegnare un 4-5-1, in fase difensiva, e un 4-3-3 in fase di possesso. La retroguardia titolare era formata da Pucino (Bianchi), Adejo (Zaccardo), Bogdan (Barbosa), D’Elia (Zivkov). A centrocampo, da destra a sinistra, Orlando (Vita), Rizzo (Siega), Gucher (Urso), Signori (Perfection), Giacomelli (Bellomo); quindi Ebagua punta. […]

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) «Se ci ritroviamo per presentare il terzo allenatore è chiaro che le cose non stanno andando per il verso giusto». Sono le prime parole del direttore sportivo Antonio Tesoro alla presentazione del nuovo tecnico Vincenzo Torrente. Scontate. Se a sei giornate dalla fine si è con l’acqua alla gola è evidente che si è commesso più di qualche errore a tutti i livelli. Scontati anche i ringraziamenti a mister Pierpaolo Bisoli per il lavoro svolto.L’esonero, ha spiegato il dirigente biancorosso «è figlio dei risultati, nonostante tutte le difficoltà avute fin dal ritiro il bottino nel girone di ritorno è stato misero: 12 punti in 15 partite, non solo si sono persi, in casa, gli ultimi due scontri diretti. Bisognava cercare di invertire la tendenza e si è deciso l’esonero, quindi si è scelto con fiducia mister Torrente». […] Non è un mistero che le correnti di pensiero fossero due: una voleva il ritorno di Lerda, l’altra, appoggiata dal presidente Pastorelli e dal diesse un nuovo allenatore. La spiegazione di Tesoro va letta bene perchè dice esattamente come stanno le cose oggi all’interno del Vicenza.«Il presidente Pastorelli quest’anno si è preso la responsabilità di portare avanti la società rispondendone personalmente sia a livello economico, sia per quanto riguarda la gestione. Si è confrontato, ma poi, come è sempre successo, alla fine decide lui». Ci potranno essere strascichi tra i soci Vi.Fin.? «Non so se ci siano retroscena a tal proposito, ma non mi interessa, perchè queste cose tolgono solo energia».

Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) […] Ma con che spirito si prende il timone di una barca che fa acqua da tutte le parti? “Con entusiasmo e voglia di fare bene, sono consapevole delle difficoltà che ci sono, ma so pure che questa squadra ha dei valori e credo nelle sue potenzialità, poi ha pesato anche il fatto di venire in una piazza importante come Vicenza e per me essere qui è motivo di orgoglio, come si fa a dire di no a questi colori? E poi in tutta sincerità meglio lavorare che stare a casa”. Non ha la sensazione di affrontare una missione quasi impossibile? “No, abbiamo ancora 18 punti a disposizione perchè non dovrei crederci?” Ha visto giocare il Vicenza in qualche occasione e conosce già qualcuno dei biancorossi? […] Avendo solo tre giorni cosa pensa di poter trasmettere alla squadra? “Intanto dare serenità, poi motivare i ragazzi e infine trasmettere pure qualche concetto tecnico-tattico”. Come ha trovato i giocatori e cosa ha detto loro? “Li ho trovati giù di morale ma è normale dopo una sconfitta e l’esonero del tecnico, ora però si deve ripartire con grande entusiasmo. Ai ragazzi ho detto di prepararsi al meglio soprattutto mentalmente e che dovranno andare in campo con coraggio, non è il caso ora di far calcoli visto che mancano solo sei partite. Però facciamo un passo alla volta. Di sicuro i ragazzi hanno voglia di riscattarsi e ne hanno le potenzialità”. […] Con che modulo preferisce giocare? “Di solito le mie formazioni giocano quasi sempre col 4-3-3 però in questo momento devo fare delle valutazioni, di sicuro questa squadra può applicare anche il 4-4-2, ma in pochi giorni non è che posso fare chissà cosa a livello tattico-tecnico. L’importante è che la squadra ritrovi autostima”. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) […] Sabato la squadra di Roberto Venturato è chiamata a reagire dopo la sconfitta al Bentegodi nel giorno di Pasquetta. Simone Pasa, che nel girone di ritorno sta trovando spazio nel centrocampo granata, così inquadra l’attuale momento: «Con il Verona sapevamo che non era una partita facile, loro avevano bisogno della vittoria per puntare alla serie A diretta. Il nostro buon inizio li ha messi in difficoltà, ma non siamo riusciti a trovare la giocata vincente negli ultimi venti metri, sbagliando diversi passaggi. A centrocampo abbiamo faticato a trovare la posizione perchè abbiamo subìto il loro pressing che non ci concedeva spazio. È andata bene invece la fase difensiva, dove ci siamo mossi con buona personalità. Peccato per aver lasciato calciare Bessa nelle due occasioni che hanno determinato il risultato». Quanto alla sfida con il Carpi, l’ex Pordenone sottolinea: «Ha un gioco basato sulle ripartenze e nell’andata ci ha fatto male due volte con la sua arma migliore. Dobbiamo stare corti per non concedere loro spazio». Pasa punta poi l’occhio sulla classifica: «Ci stiamo giocando i play off. Il Carpi ci sta dietro di tre punti e di sicuro cercherà la vittoria per agganciarci. Noi in casa stiamo facendo bene e giocando come sappiamo cercheremo di fare nostra l’intera posta in palio». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] Al Tombolato si parla ancora del derby, un ko che proprio non è andato giù agli uomini di Venturato. «Non era una partita facile, e si sapeva, ma ci saremmo dovuti comportare meglio», afferma Simone Pasa. «Nei primi 20 minuti abbiamo messo il Verona in difficoltà, mentre dopo il gol di Bessa loro hanno preso coraggio, anche se non ci hanno mai sul serio messo sotto». Al di là del possibile rigore su Chiaretti, non assegnato, cosa non è andato, secondo lei? «Ci siamo comportati bene nella fase difensiva, ma negli ultimi 20 metri è mancata un po’ di qualità. Avremmo dovuto gestire meglio certe azioni e il famoso ultimo passaggio: abbiamo sprecato troppi palloni, non riuscendo ad arrivare al tiro. Io stesso nel primo tempo ho avuto l’occasione di mettere Litteri davanti al portiere e non sono stato in grado di servirlo a dovere». […] Ora vi attende un avversario “rognoso” come il Carpi. «All’andata ci ha fatto male con la sua arma principale: il contropiede. Dovremo evitare di incappare nello stesso errore, sbagliando il meno possibile e cercando di rimanere corti in campo. È una partita importante, in cui cercare i tre punti contro una squadra che si sta rimettendo in corsa e vorrà fare altrettanto. Ci conforta il fatto che in casa abbiamo giocato bene, ultimamente». Lo chiediamo anche a lei: la spaventa la “forbice” tra le prime tre e le altre, che, allargandosi, potrebbe far saltare i playoff? «Ne abbiamo parlato anche in spogliatoio, effettivamente sarebbe stato meglio se nello scorso turno il Benevento avesse vinto, anche se ci avrebbe superato in classifica. Per come sta andando la stagione, mi viene da pensare che sia difficile che il divario aumenti. Allo stesso tempo abbiamo davanti a noi squadre di valore, che raramente lasciano punti per strada». Intanto, Benedetti ha rimediato una contrattura al muscolo retto femorale della coscia destra e salterà la sfida di sabato, con la speranza di rientrare martedì a Ferrara. Kouamé e Varnier sono invece sulla strada del recupero: ieri si sono allenati quasi interamente con i compagni.

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) C’è fermento a Cittadella, perché si entra nel vivo della stagione e i playoff, sempre che vengano disputati vista la marcia imperiosa delle prime tre in classifica, sono un obiettivo sempre più concreto. Il doppio impegno fra sabato e martedì 25 aprile contro Carpi e Spal mette di fronte i granata a due avversari di primissimo livello. In particolare la trasferta di Ferrara, per la quale non è stata ancora aperta la prevendita, è un appuntamento che dà lustro e importanza al finale di campionato e che ha visto esaurire in poche ore un pullman organizzato dalla tifoseria granata. In tutto questo si inserisce sempre il possibile matrimonio Marchetti-Chievo, le cui quotazioni negli ultimi giorni sono leggermente in ribasso. Il dg granata, infatti, ritiene fondamentale la presenza di Rolando Maran alla guida del club gialloblù anche nella prossima stagione e questa prospettiva, al momento, pare incerta. Maran ha diverse richieste, si parla sempre molto della Fiorentina ma ci sarebbe pure il Genoa. Tutti discorsi che, inevitabilmente, verranno rimandati a fine stagione, il tutto mentre Roberto Venturato ha sottolineato chiaramente come il ko di Verona contro l’Hellas sia stata una grande occasione sprecata. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Arrivando secondi, terzi o quarti, invece, Neto Pereira e compagni incrocerebbero una formazione del girone A (precisamente la vincente della sfida che vede opposte una tra Arezzo, Livorno e Giana, ora divise da un punto, e una tra Viterbese, Renate e Como, divise da due punti. A partire dai quarti di finale, poi, vengono definitivamente meno i vantaggi legati alla classifica della stagione regolare dal momento che si procederà con sorteggio libero che definirà il tabellone fino alla finale. I quarti verranno disputati con gare di andata e ritorno domenica 28 maggio e domenica 4 giugno, anche in questo caso con possibili supplementari e rigori in caso di parità. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Il Padova giocherebbe questo primo impegno sicuramente in casa, passerebbe il turno in caso di pareggio al novantesimo e la possibile avversaria, classifica alla mano, sarebbe una tra Feralpi, Albinoleffe, Bassano, Santarcangelo e Maceratese, compagini racchiuse nell’arco di cinque punti. Sarebbe invece importante evitare la quinta posizione perché costringerebbe poi i biancoscudati ad affrontare nella seconda fase (gare di andata e ritorno in programma domenica 21 maggio e mercoledì 24, con supplementari e rigori in caso di parità) una formazione del girone meridionale e precisamente la vincente della sfida tra quarta e undicesima visto che il Matera, terza e finalista di Coppa, salterà il primo turno grazie alla promozione del Venezia. […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Finisse oggi la stagione regolare, il Padova affronterebbe nella prima fase dei play off l’Albinoleffe, per poi misurarsi (partite di andata e ritorno) con la vincente della sfida tra Livorno e Como (girone A). Mancano ancora tre giornate che potrebbero cambiare almeno in parte gli scenari legati agli spareggi promozione, ma già ora l’undici biancoscudato può contare sul alcune certezze. Alla truppa di Brevi, in primo luogo, basta un punto per essere matematicamente certo del quinto posto (il Gubbio è dietro di otto lunghezze) e cinque per evitare di essere sorpassati al quarto dalla Reggiana (quattro lunghezze in meno e in saldo passivo, come gli umbri, negli scontri diretti). […]

Ore 10.00 – (Gazzettino) Martedì pomeriggio, alla ripresa della preparazione, squadra a rapporto dal presidente Bergamin negli spogliatoi, ieri il secondo atto in mezzo al campo. Prima ha preso la parola per una ventina di minuti il direttore generale Giorgio Zamuner che poi si è allontanato insieme al team manager Marcelo Mateos, lasciando al tecnico Brevi il compito di esprimere il suo punto di vista per circa dieci minuti dopo i quali la seduta ha preso il via. Il tutto sotto gli occhi del numero uno biancoscudato Bergamin e dell’amministratore delegato Roberto Bonetto. Da entrambi un importante segnale di presenza in un momento piuttosto delicato per il Padova. Lavoro a parte per Neto Pereira, tutti a disposizione gli altri giocatori. Oggi giornata di riposo, la preparazione riprenderà domani pomeriggio. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dei 26 componenti la rosa, perciò, in 15 hanno messo insieme la bellezza di 32.551 minuti, mentre gli altri 11 la… miseria di 2.072. Una riflessione successiva inviterebbe a chiedersi il perché di una simile disparità (scarsa condizione, poca fiducia nei giovani, mercato di riparazione poco efficace), ma non è questo il caso: per ora c’è solo da analizzare la situazione di diversi giocatori che finora hanno tirato la carretta, e che in vista dei playoff meriterebbero un po’ di riposo. […] A centrocampo la situazione è molto simile, con 6 giocatori che si sono divisi le 5 maglie disponibili nella quasi totalità delle occasioni: i 315’ di Berardocco, i 305’ di Boniotti e i 254’ di Tentardini, le tre riserve più impiegate, messi insieme non riescono, per esempio, a raggiungere i 924’ giocati da De Risio, che pure aveva perso più di mezza stagione per infortunio. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Sin dall’inizio dell’annata la squadra di Oscar Brevi è scesa in campo (in campionato) quasi sempre con gli stessi uomini, i cosiddetti “titolarissimi”: 15 giocatori che si sono spartiti, in maniera più o meno equa tra loro, la gran parte delle presenze in Lega Pro. Il totale recita che il 94% del torneo è stato disputato solo dal 57% della rosa a disposizione del tecnico milanese. Una “forbice” enorme: poco più di metà organico ha tirato la carretta per la quasi totalità degli impegni settimanali, ed è normale che ora diversi elementi possano aver rifiatato. L’analisi effettuata tiene conto di un dato molto semplice: da una parte i 15 biancoscudati scesi in campo almeno dieci volte quest’anno (compreso quindi De Cenco, arrivato a gennaio), dall’altra gli 11 giocatori che si sono visti meno, compresi i due (Filipe e Germinale) che al “mercato” invernale hanno preso altre strade.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Al momento, come noto, sono due i soci forti del club di viale Nereo Rocco: Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, che assieme detengono oltre il 70% delle quote del Calcio Padova con leggera prevalenza del titolare della Sunglass. Il progetto sancito di fronte al notaio Francesco Doria nell’estate 2014 aveva una scadenza triennale e, proprio per questo, in estate gli scenari potrebbero anche cambiare. Ma i tifosi possono stare ragionevolmente tranquilli. A differenza del passato i conti sono tutti in ordine, non c’è alcuna zona d’ombra ed eventuali operazioni verranno fatte sempre ed esclusivamente nell’interesse del club. Per questo la squadra e anche l’ambiente hanno recepito positivamente gli ultimi movimenti e cercano di ricaricare le batterie in chiave playoff. Prematuro anche parlare del futuro dei quadri tecnici e del futuro del direttore tecnico Giorgio Zamuner, che comunque sta già lavorando per la prossima stagione ma attende di capire quali sviluppi ci saranno ai vertici del club. La figura di Ivone De Franceschi è strettamente legata a Banzato, ma non è scontato che l’ex direttore sportivo biancoscudato e ora osservatore dell’Inter decida di abbandonare il club nerazzurro. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Non ho nulla da dire o da dichiarare». Con molta gentilezza ma con altrettanta fermezza Alessandro Banzato, amministratore delegato di Acciaierie Venete, commenta al Corriere del Veneto l’indiscrezione di un possibile ingresso nel pacchetto azionario del Calcio Padova in vista della prossima stagione. Difficile dire al momento se l’operazione potrà o meno andare in porto; per adesso sono stati mossi i primi passi con altrettanti incontri con la promessa di riparlarne più avanti. Tutti da definire gli eventuali equilibri in seno al club, ma per il momento filtrano comunque notizie rassicuranti. Nel senso che qualsiasi eventuale modifica del pacchetto azionario è orientata nella direzione della continuità gestionale con gli ultimi campionati. Prematuro, al momento, parlare di percentuali o di altri discorsi futuribili. Anche perché non c’è alcuna certezza che Banzato decida di concretizzare: di certo c’è che è stata intavolata una trattativa per rinforzare la società in vista della stagione 2017-2018 ed è già stata effettuata una due diligence della società.




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