«Il rigore c’era. Appena ho stoppato la palla, Bianchetti mi ha buttato giù, spingendomi da dietro. Non so come sarebbe finita la partita, ma era fallo, anche se l’arbitro ha fatto segno di continuare». Lucas Chiaretti non fa marcia indietro. Aveva protestato in campo e, alla ripresa degli allenamenti al Tombolato, conferma le sue sensazioni dopo il ko per 2-0 incassato dal Cittadella al Bentegodi. «Siamo partiti bene, nei primi venti minuti la gara era in mano nostra e quell’episodio avrebbe potuto cambiare il corso del derby». Venturato ha confessato che credeva addirittura nella Serie A diretta. Ci puntavate sul serio? «Sicuramente è un’occasione persa in tal senso. Ma noi dobbiamo rimanere sereni: arriviamo da un mese e mezzo importante e dobbiamo continuare ad esserlo perché mancano ancora 6 partite e ci sono 18 punti in palio. Sino a poco tempo fa si parlava di salvezza e noi l’abbiamo ottenuta con largo anticipo, poi il sogno playoff ha preso vigore e ora ce li stiamo giocando. Adesso non è che una partita persa abbatte tutte le nostre certezze!». Dove siete mancati lunedì? «Il Verona ci ha concesso molto poco. Aveva qualcosa più di noi sul piano della cattiveria, anche se ribadisco che nei primi 20 minuti ci saremmo potuti trovare sul 2-0 senza che ci potesse essere da ridire. Poi loro hanno giocatori che sanno tirare bene da fuori, come Bessa, e ne hanno approfittato».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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La striscia di quattro risultati utili consecutivi del Cittadella si è fermata al Marcantonio Bentegodi di Verona. Un’occasione persa perché la sconfitta poteva essere evitata. L’episodio che più fa discutere è il netto fallo da rigore, accaduto dopo soli 6 minuti, non rilevato dall’arbitro Pinzani di Empoli. Lucas Chiaretti lo descrive così: «Sono stato buttato giù da dietro, il rigore era sacrosanto, ma il direttore di gara non ha fischiato l’intervento falloso di Bianchetti. Eravamo partiti bene e nei primi venti minuti il vantaggio sarebbe stato meritato. Questo episodio poteva cambiare il corso della partita». Il fantasista brasiliano guarda oltre: «È andata così. Non siamo riusciti a finalizzare le occasioni create con il nostro gioco e abbiamo concesso due tiri a Bessa che hanno determinato il risultato. I nostri limiti li conosciamo, dobbiamo continuare a lavorare per eliminarli». Il suo giudizio sulla stagione in corso resta comunque positivo: «Abbiamo raggiunto la salvezza, che è il nostro primo obiettivo, e siamo a 54 punti in piena corsa per i play off. Ce li stiamo giocando. In questo ultimo mese e mezzo abbiamo fatto cose importanti, dobbiamo guardare con fiducia in avanti perché non deve essere una partita persa a farci perdere le nostre certezze. Restiamo con i piedi per terra, mancano sei partite alla fine del campionato, continuiamo sulla strada che stiamo percorrendo con lo stesso modo di pensare. In questa fase delicata del campionato è fondamentale rimanere sereni».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)