Pordenone-Padova, l’analisi de “Il Gazzettino”

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Prosegue il momento nero del Padova. Al Bottecchia rimedia il quarto ko di fila, vedendo allontanarsi a tre lunghezze il terzo posto. A condannare la truppa di Brevi è un rigore di Burrai molto contestato da Emerson e compagni, che possono recriminare nella ripresa per un gol annullato ad Altinier (presunto fallo di confusione a centro area). Di sicuro sfortunati i biancoscudati con l’arbitro, tanto più che già all’andata erano stati penalizzati dalla direzione arbitrale. Questo però non deve essere un alibi, perché la squadra ha dimostrato di attraversare un’involuzione e di essere monocorde nel proporre la sua manovra, affidandosi per lo più a sventagliate poco ficcanti. Una lettura troppo prevedibile per gli avversari che ormai conoscono il gioco del Padova, incapace di sviluppare trame efficaci palla a terra. Gli ultimi due allenamenti a porte chiuse potevano fare presagire a qualche sorpresa nell’undici di partenza, invece Brevi si affida ai soliti interpreti. L’unica novità è Mazzocco che rileva Dettori (squalificato).

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Il problema, come dicevamo, è che quando il Padova ha palla al piede si affida più che altro a cambi di gioco sulle fasce senza produrre frutti. Se aggiungiamo che Altinier e De Cenco non graffiano e danno l’impressione di pestarsi un po’ i piedi, il risultato è che non si vede un tiro in porta. Sul fronte opposto invece a metà frazione si materializza il vantaggio. Russo disinnesca un passaggio di Cattaneo, ma nel prosieguo dell’azione Favalli entra in contatto in area con Semenzato e l’arbitro assegna generosamente il penalty. Inutili le proteste, dal dischetto Burrai spiazza Bindi.

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Entra anche Alfageme (fuori Mazzocco) e si passa al 3-4-1-2. Ormai si gioca quasi a una porta sola, ma l’incapacità di muovere palla con pericolosità fa il gioco dei friulani. De Cenco finisce a terra in piena area, Marchi però prende il pallone. Ci provano De Risio (fuori) e Alfageme (centrale), sul fronte opposto Bindi blocca il destro di Burrai. Si arriva al finale, Tentardini è l’ultimo cambio per Favalli. Ma il Padova non ne ha più, anche perché il lancio sistematico è preda dei difensori. Anzi, Bindi respinge la punizione di Burrai, ma già così è una sconfitta che fa male.

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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