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Ore 21.30 – Oscar Brevi (allenatore Padova): “Non siamo in un buon momento, è una sconfitta che brucia anche perché secondo me abbiamo perso immeritatamente. Qualche situazione per fare gol l’abbiamo creata, e sul gol annullato ad Altinier ho qualche dubbio… Abbiamo speso tante energie per cercare di rincorrere, soprattutto a livello mentale, e quindi adesso abbiamo tre gare per riprenderci ed approcciarci nel migliore dei modi ai playoff. Adesso è subentrata un po’ di paura, e senza dubbio non ci sta aiutando. Abbiamo bisogno di una vittoria per ritrovare quelle certezze che la squadra ha momentaneamente smarrito”.
Ore 21.00 – Mauro Lovisa (presidente Pordenone): “Mi hanno fatto un bel regalo di Pasqua, l’avevo chiesto alla squadra e sono molto contento perché volevo un grandissimo regalo personale! Io sono una persona di un certo tipo ed arrivo da una famiglia di un certo tipo, e sono dell’idea che nella vita torna tutto e che le strette di mano contino… Il Padova non ha mai tirato in porta e credo non abbia mai fatto tre passaggi di fila, a differenza loro abbiamo un grande clima anche a livello societario perché abbiamo un grande feeling. Il nostro obiettivo? Arrivare a Firenze”.
Ore 20.30 – Lega Pro girone B, fischio finale: Pordenone-Padova 1-0.
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nel match in programma lunedì al Menti contro la Pro Vercelli, Giulio Ebagua sarà senza dubbio l’ex più atteso della partita. L’attaccante nigeriano nel mercato di gennaio ha lasciato la società piemontese per tornare a vestire la maglia biancorossa, dopo aver trascorso sei mesi in Piemonte senza aver mai trovato il modo giusto per mettere in mostra le sue qualità. «A livello ambientale non ci sono stati grandi problemi — precisa Ebagua — quello che ho sofferto è stato il campo sintetico con cui non sono riuscito a trovarmi a mio agio. Quando a gennaio ho saputo di poter tornare a Vicenza non ci ho pensato due volte, anche perché volevo rimanere già in estate ma con la società non siamo riusciti a trovare un’intesa. Adesso sono qui, darò il massimo per centrare la permanenza in serie B con il Vicenza». […] «Abbiamo l’obbligo di giocare una grande partita, di fare una grande prestazione e fare di tutto per prenderci i tre punti — sottolinea l’attaccante del Vicenza — siamo consapevoli che contro la Pro Vercelli giochiamo una partita importante ma, allo stesso tempo, non dobbiamo caricarla di troppi significati perché non è fondamentale per il nostro futuro anche se è chiaro che vincendo molte cose comincerebbero ad andare nella giusta direzione. La cosa importante è che a sette giornate dalla fine abbiamo il destino nelle nostre mani e per questo possiamo tirarci fuori da una situazione che è brutta ma non certo disperata». […]
Ore 17.00 – (Gazzettino) Il big-match al Bentegodi con il Verona nel lunedì di Pasquetta è prossimo e sta catalizzando l’interesse dei tifosi granata che hanno riempito in tempo record i due pullman organizzati dal club Angelo Gabrielli granata per sempre, per cui molti andranno con altri mezzi. La squadra di Pecchia era data come la favorita in questo campionato, ma ha incassato qualche battuta d’arresto imprevista. Il suo leader Giampaolo Pazzini però non ha deluso, tanto che in diverse circostanze il Verona è apparso Pazzini-dipendente. L’ex azzurro lunedì ci sarà e fermare il temibile e sgusciante bomber sarebbe tanta roba. Per caratteristiche di reattività e velocità nel breve, Carlo Pelagatti potrebbe essere il marcatore più idoneo. «Deciderà l’allenatore – precisa l’interessato- io cercherò di farmi trovare pronto in caso di chiamata. Confrontarsi con Pazzini è stimolante e tutti vorrebbero avere questa opportunità. È un giocatore che potrebbe fare bene anche con qualsiasi squadra in serie A». L’ex Catania guarda però oltre: «Il Verona non è solo Pazzini. Noi stiamo preparando la partita studiando il modo di giocare della squadra, in particolare i movimenti con e senza palla, ovviamente Pazzini è un osservato speciale. Sono cose che facciamo prima di ogni partita. Questa volta abbiamo avuto più tempo a disposizione. Lavorare con il sorriso è decisamente meglio». Quattro partite senza subìre gol, a Verona sarebbe molto importante allungare la striscia positiva. «Firmerei subito – riprende Pelagatti – ma non per lo 0-0. Non accetterei mai il pari prima della partita, noi vogliamo giocarcela contro tutti, non si può mai sapere come andranno a finire le partite. Siamo coscienti che loro giocheranno per vincere, puntano alla serie A e hanno un potenziale di primissimo piano. Sarà una sfida per noi difficilissima, ma ce la giocheremo». Il 5-1 dell’andata non conta. «Per noi deve essere come non ci fosse mai stato. Adesso le situazioni e i tempi sono diversi, si parte dallo 0-0 e si decide tutto in campo». […]
Ore 16.40 – (Mattino di Padova) Carlo Pelagatti, se le diciamo il nome di Giampaolo Pazzini, cosa le viene in mente? «Che uno come lui farebbe comodo a diverse formazioni in Serie A», risponde il difensore del Cittadella, capace, in questa fase del campionato, di ritagliarsi un posto importante al centro del reparto arretrato granata, compagno ideale per Scaglia o Pascali, più forti fisicamente ma meno rapidi di lui. «È un attaccante di un’altra categoria, e comunque il Verona è fortissimo in tutti i ruoli ed è stato costruito per tornare subito nella massima serie, al di là del periodo non esaltante che sta passando». Il “Pazzo”, 21 gol in questa stagione, alla media esorbitante di uno ogni 112’, ha tra le sue caratteristiche il guizzo dentro l’area. E proprio lei potrebbe avere l’ingrato compito di doverlo controllare. «Sarà il mister a deciderlo. In realtà penso che tutti vogliano giocare contro avversari come lui e in uno stadio importante come il Bentegodi. Io mi alleno come sempre, con lo stesso impegno che riversavo in campo anche quando giocavo meno di adesso, consapevole che l’importante è farsi trovare pronti quando si è chiamati in causa». Lo avete studiato in modo particolare? «Abbiamo analizzato i video del Verona sia giovedì che oggi (ieri, ndr). Non studiamo il singolo, ma i movimenti di tutta la squadra. Non ci sono attenzioni particolari rispetto a quelle che dedichiamo alle altre rivali, però, giocando lunedì, abbiamo a disposizione un paio di giorni in più di quelli soliti. E poi arriviamo a questo derby di ritorno dopo un periodo esaltante, e lavorare in queste condizioni è più bello». Non incassate reti da quattro partite. Firmerebbe per uno 0-0? «Non prendere gol? Firmerei anche con il sangue! Ma non per un pareggio, noi vogliamo comunque giocarcela». […]
Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Se non è un’ultima spiaggia poco davvero ci manca. Bassano-Parma sembra la chance decisiva per Valerio Bertotto per dimostrare che il cambio in panchina voluto dalla società dopo lo 0-6 di Pordenone ha avuto un senso e che si può rientrare nella zona playoff. Sinora il bilancio è misero: zero vittorie, due pareggi e cinque sconfitte in sette partite. Peggio, in tutta onestà, era difficile immaginare, ma Bertotto non molla e punta sulle difficoltà del Parma, travolto in settimana da una bufera senza precedenti con accuse arrivate dal quotidiano Il Mattino di Napoli per una presunta combine della partita persa in casa con l’Ancona. «Le polemiche della settimana hanno creato sicuramente del disturbo — ammette l’allenatore giallorosso — ma penso più che altro le motivazioni maggiori le abbiano per la sconfitta subita. Noi abbiamo tantissime motivazioni, se non al pari del Parma, forse addirittura superiori. Purtroppo a Salò abbiamo palesato dei limiti nella concretezza, abbiamo fatto 720 passaggi utili nella loro metà campo, con una percentuale superiore all’85% nell’esecuzione, la squadra fa e determina. Rossi non ha compiuto interventi ma abbiamo subìto tre reti, ci sono situazioni individuali sulle quali dobbiamo migliorare, perché queste cose condizionano le partite». […]
Ore 15.50 – (Giornale di Vicenza) In infermeria i lettini non bastano più. A fine maggio sapremo del Bassano Stadium, intanto l’ambulatorio virtussino è roba da General Hospital. A Zibert (ginocchio ko, stagione, finita), Stevanin (stiramento del retto fermorale, 40 giorni di stop, rientra solo in caso di accesso ai playoff) si sono aggiunti: Trainotti (contrattura al polpaccio), Bortot (risentimento ai flessori accusato a metà settimana) e Ruci (postumi di un attacco di appendicite). Fuori causa anche il lungodegente Proietti per il quale è opportuno fare una precisazione: Mattia è clinicamente guarito dal triplo stiramento a una coscia che negli ultimi 4 mesi gli ha consentito di disputare 2 sole gare a gennaio), ma è ancora lontano dal ritmo gara. A dispetto del chiacchiericcio che rimbalza in città non c’è alcuna volontà del ragazzo di risparmiarsi in vista del Pescara (tantopiù che è garantito da un robusto triennale), ma si cerca di evitare inutili e pericolose ricadute. […]
Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Reiteratamente crocifisso ben prima del venerdì di Passione, Bassano agogna la sua, di resurrezione, troppe volte rinviata a data da destinarsi. Peccato però che, al netto delle oggettive colpe virtussine, questa sia un’annata nella quale se anche il team decidesse di andare in pellegrinaggio, troverebbe il santuario chiuso per turno. Non solo perché Bertotto perde i pezzi come fossero in offerta speciale, ma soprattutto perché i suoi incrociano il Parma nel periodo più delicato della stagione. E cioè coi ducali appena sbertucciati a domicilio dal fanalino Ancona e avvelenati per il presunto polverone che li ha coinvolti legato alle puntate anomale della sfida persa coi marchigiani. Una situazione che ha incendiato i crociati, attesi in campo al Mercante stasera alle 18.30. Tuttavia Bertotto non indietreggia. «Sicuramente un caso del genere li avrà disturbati, ma state pur certi che a motivazioni ne abbiamo a vagonate di più noi – avverte -. Prima abbiamo fabbricato una serie di prestazioni positive senza raccogliere niente, poi altre meno brillanti, dove però non siamo stati concreti, come a Salò, dove Rossi di fatto ha incassato 3 gol senza sporcarsi i guantoni. Col Feralpi le statistiche indicano che il Bassano ha effettuato 720 passaggi utili nella metà campo avversaria con una percentuale superiore all’85 per cento, eppure siamo ancora carenti in fase di finalizzazione». […]
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Le sconfitte di misura a Gubbio e col Pordenone hanno interrotto il magic moment di un Fano ridisceso al penultimo posto, a +4 sul solo Ancona. Tuttavia la distanza dalla salvezza diretta evitando i playout dista soli 4 punti, gap da cercare di colmare riprendendo il passo che aveva consentito di risalire dall’ultima posizione (occupata dalla 20. alla 28. giornata). Prima dei due ko i granata di Agatino Cuttone (subentrato il 23 gennaio a Giovanni Cusatis) erano reduci da 15 punti in 8 gare, contro i 16 delle precedenti 24. Il Fano sale al Penzo con parecchie assenze, per squalifica la punta Fioretti (con Germinale dovrebbe esserci Melandri), per infortunio Carotti, Schiavini e l’ex lagunare Gualdi (ginocchio malconcio). […]
Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia, serve solo l’ultimo sforzo per tornare in serie B e far esplodere la festa. Primo match point promozione questo pomeriggio contro il Fano ore 16.30 in uno stadio al Penzo pieno di tifosi per spingere gli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi. Classifica alla mano un pareggio sarebbe sufficiente per chiuderla qui, senza nemmeno guardare al Parma (secondo a -11) che alle 18.30 fa visita al Bassano. «Basterà fare il nostro dovere per evitare la seccatura di aspettare per due ore il risultato del Parma sprona il gruppo Stefano Moreo . Dobbiamo essere bravi a non crearci insidie da soli dando qualcosa per scontato. Il Fano vorrà metterci i bastoni tra le ruote perché ha bisogno di punti per inseguire la salvezza. Per salire in serie B giocheremo al solito per vincere». Lunedì il 23enne attaccante milanese l’ha combinata grossa regalando l’1-0 del Venezia in casa del Padova. «Non sapevo e mi ha reso felice, soprattutto per i tifosi, aver firmato una vittoria esterna nel derby mancava da una vita. Aver giocato all’Euganeo sapendo che il Parma era scivolato al Tardini con l’Ancona ci aveva dato una carica enorme. Penso che a Padova, una volta di più, si siano viste le capacità e la fame di questo Venezia. Per il mio gol ringrazio Falzerano, è stato stratosferico, come ciascuno di noi». […]
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sarà un Penzo interamente a tinte arancioneroverdi quello che oggi pomeriggio sarà pronto a spingere i ragazzi di mister Pippo Inzaghi verso il ritorno in serie B. La prevendita si è conclusa ieri sera con 4400 biglietti venduti, a cui si devono aggiungere i 1100 abbonati: tutta la Curva Sud e il settore distinti saranno esauriti, mentre restano ancora pochi posti in tribuna. Insomma, anche sugli spalti è atteso un grandissimo spettacolo ma soprattutto una grande festa: ieri, per altro, era il compleanno del presidente Joe Tacopina, che spera di regalarsi la serie B per festeggiare nel modo migliore. Da dodici anni i tifosi veneziani attendono questo momento e, complice anche il clima primaverile, c’è da credere che al Penzo non mancherà davvero nessuno. […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un giorno atteso da dodici, lunghissimi anni. Un pomeriggio che sembra già destinato a restare nella storia del calcio arancioneroverde. Basterà un pareggio al Venezia per completare una stagione meravigliosa e conquistare la promozione in serie B con tre giornate di anticipo. Il capolavoro, preparato in estate dal patron Joe Tacopina e dal ds Giorgio Perinetti con mister Pippo Inzaghi, e pennellato domenica dopo domenica dalla maestria di Domizzi e compagni, ha bisogno soltanto del timbro ufficiale. L’ultimo ostacolo prima del traguardo è il Fano, penultima forza del girone B: avversario migliore non poteva certo capitare, anche se in questo campionato non esistono partite facili e scontate. Chiedere e Parma e Padova, che proprio con le cosiddette «piccole» hanno visto sfumare le speranze di restare attaccati a un Venezia che invece non ha sbagliato praticamente nulla in questo girone di ritorno. Insomma, oggi pomeriggio al Penzo ci sono tutti i presupposti per vivere una giornata di grande calcio, ma soprattutto una grande festa. La squadra è in ritiro già da ieri, per preparare al meglio questo appuntamento, che nessuno vuole sbagliare. «È una partita importantissima che abbiamo preparato nel migliore dei modi — spiega mister Pippo Inzaghi — è chiaro che ci piacerebbe festeggiare davanti alla nostra gente, questa squadra ha fatto un campionato straordinario e meriterebbe di poter far festa con i tanti tifosi che mi attendo al Penzo. Però, lo dico subito, non sarà certo una passeggiata». […] Oggi il Venezia ha il suo appuntamento con la storia e nessuno, proprio nessuno lo vuole mancare.
Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Curva Sud e tribune esaurite, oltre 4.000 biglietti venduti finora in prevendita, ai quali si devono aggiungere i 1.111 abbonati: a ieri sera erano circa 5.500 i posti già occupati al Penzo.Restano ancora pochi tagliandi nel settore distinti Solesin, aperto nei sette spicchi in cui è suddiviso ed esaurito nella parte centrale. Prevendita fino all’inizio della partita, mentre ai botteghini del Penzo resterà un centinaio di tagliandi. Tenendo conto che la curva nord-settore ospiti conta 1.356 posti (sono 73 i tagliandi venduti a Fano), il Penzo si avvicinerà quasi all’esaurito per i posti a disposizione dei tifosi del Venezia. Non sarà avvicinato il tetto dei 6.844 spettatori raggiunto nel derby contro il Padova, ma si ritoccherà il secondo posto, con il Parma (5.654). […] La curva Sud VeneziaMestre sarà al gran completo in ogni ordine di posti e sta predisponendo una coreografia da derby per celebrare il ritorno del Venezia in Serie B. Già annunciata sui social la vendita delle nuove sciarpe in raso (10 euro), ma si potranno vedere e prenotare anche le nuove polo (20 euro) blu o bianche. E chissà che alla fine, a promozione acquisita, non salti fuori anche qualche t-shirt celebrativa.
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Promozioni quasi sempre in trasferta nell’ultimo trentennio, solo in due casi i tifosi hanno fatto festa a Sant’Elena in otto promozioni. A cominciare dal salto in Serie A nella stagione 1997-1998, come oggi bastava un punto (7 giugno 1998) contro la Fidelis Andria, finì in pareggio (1-1) con il rigore di Cossato e il gol di Biagioni nel primo tempo. Quattordici anni dopo (29 aprile 2012) arrivò la promozione in Seconda Divisione surclassando il Gradisca (5-2) con il pokerissimo di reti infilato nel primo tempo da Essoussi (3’), Lauria (12’ e 22’), Oliveira (39’) e Silvestri (44’). Al Penzo si sarebbe dovuta giocare anche la finale per salire in Prima Divisione con il Monza, ma le torri-faro fuori uso costrinsero il Venezia a emigrare a Portogruaro (16 giugno 2013): Monza avanti con Finotto al 27’ del primo tempo, ripreso da Bocalon in apertura di ripresa (51’), poi la magia di Gasbarroni (56’) e il pirotecnico finale con il pari (87’) ancora di Bocalon e il gol-vittoria (93’) di D’Appolonia, quando tutti erano rassegnati ai supplementari. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) L’uomo dei gol pesanti, con l’ultimo, lunedì scorso all’Euganeo contro il Padova, che resterà scolpito per sempre nella memoria dei tifosi del Venezia. «Mi era già capitato quando ero all’Entella» ricorda Stefano Moreo, «di segnare i gol decisivi contro il Savona. Un derby anche in quell’occasione, ma assai meno sentito di quanto non sia Venezia-Padova». Era il 13 aprile 2013, terz’ultima giornata e Moreo andò a segno a un minuto dalla fine, siglando il definitivo 2-2 a Savona, dopo aver aperto le marcature nel primo tempo. Suo il gol che impattò la sfida del Tardini contro il Parma allo scadere, poi risolta da Domizzi in pieno recupero, suo il gol che riaprì la gara del Penzo contro i ducali sullo 0-2. «Sì, sono molto contento di questa stagione, e oggi andiamo in campo per completare l’opera. I risultati che abbiamo ottenuto finora sono straordinari. Forse nemmeno noi ci aspettavamo di arrivare a un passo dalla Serie B così in anticipo». Domenica sera la svolta. «Quando mi hanno detto che l’Ancona aveva segnato a Parma, ho iniziato a seguire l’andamento della partita. Quel risultato ci ha caricato, ci siamo resi conto che vincendo nel derby la Serie B sarebbe stata a un passo». […]
Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Primo match-ball per il Venezia. Un punto per salire in Serie B dopo 12 anni, dare un calcio a stagioni di delusioni, amarezze e illusioni e fare un bel regalo di compleanno al presidente Tacopina, passato al Taliercio a salutare staff e giocatori, che ieri ha compiuto 51 anni. Basta un punto contro il Fano, ma Pippo Inzaghi vuole festeggiare al Penzo con una vittoria, pensando solo alla propria partita. […] «È la partita della vita» l’ha etichettata Inzaghi, a un passo dal trionfo. Non dovrebbero esserci sorprese nella formazione iniziale con il ritorno al tridente Moreo-Geijo-Marsura e l’arretramento di Falzerano sulla linea dei centrocampisti con Bentivoglio e Soligo. In difesa ballottaggio tra Fabris e Zampano per completare il pacchetto arretrato con Domizzi, Modolo e Garofalo. «Vorrei far giocare tutti» aggiunge Inzaghi, «se lo meriterebbero». Al Venezia basta un punto, al Penzo è passato solo il Padova in questa stagione, Fano però da non sottovalutare visto che ha sbancato il Tardini di Parma. […]
Ore 12.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) E’ il Bottecchia oggi il campo principale del girone B. Alle 18.30 va in scena lo spareggio per il terzo posto fra Pordenone e Padova. L’inerzia è a favore dei ramarri, reduci da 2 pareggi e 4 vittorie. Non basterà questa comunque a battere i biancoscudati, avvelenati da 3 sconfitte di fila. Per aver ragione degli uomini di Brevi servirà il miglior Pordenone della stagione, spinto dal pubblico più caldo visto al Bottecchia. «Farò il tifoso anch’io in tribuna esordisce Tedino, che sconterà la seconda giornata di squalifica – in mezzo agli altri tifosi che sosterranno la squadra e che in settimana mi hanno trasmesso il loro affetto per le mie 150 panche neroverdi. Pordenone e Padova continua Bruno giocheranno una grande partita in mezzo a una splendida cornice di pubblico». In panchina andrà Carlo Marchetto affiancato da Andrea Toffolo. Nelle quattro occasioni precedenti in cui hanno sostituito Tedino hanno fatto il pieno. «Ho piena fiducia in loro ha confermato Bruno e in tutto lo staff. Così come nei giocatori, anche se arriviamo da una settimana in cui, causa infortuni vari, la squadra non si è allenata al massimo. Il Padova è muscolare, si difende bene, ha molta organizzazione e tanta qualità in alcuni dei suoi elementi. La qualità non manca però nemmeno a noi e la metteremo tutta in campo». […] Col pullman del Padova arriveranno tanti amici: Mateos, Zamuner, De Cenco, Mandorlini, Boniotti. «Mi farà piacere incontrarli prima o dopo la partita ammette Tedino – Insieme abbiamo vissuto momenti esaltanti. Ma durante la gara saranno avversari e io non amo perdere nemmeno con mio figlio».
Ore 11.50 – (Messaggero Veneto) Bruno Tedino dovrà seguire la partita dalla tribuna, un’altra volta dopo Fano: è squalificato anche per questo match. Peserà molto al tecnico del Pordenone non essere in campo, ma la sua carica e il suo credo li ha trasmessi sino a ieri alla squadra. «È una partita importante, di cartello: il Padova è forte – dice –, ma noi non snatureremo il nostro spirito e il nostro gioco: servirà un Pordenone che sappia ben mixare qualità di gioco, idee, determinazione e voglia di fare risultato». […] Un avversario che arriva al Bottecchia dopo tre ko di fila: Tedino però non si fida del momento no del rivale. «È ferito solo dai risultati, non dalle prestazioni – spiega – . È sempre all’altezza delle super-avversarie affrontate, Parma e Venezia. Il Padova è molto muscolare, si difende benissimo, ha una grande organizzazione. Servirà un grande match». Alla gara il Pordenone ci arriva privo di due giocatori (Ingegneri e Pellegrini) e con qualche elemento non al top. «In settimana – riferisce – ci sono stati diversi acciacchi e abbiamo avuto qualche problema ad allenarci con la solita intensità. Berrettoni, Padovan e Martignago si sono allenati in maniera differenziata, ma sono recuperati».
Ore 11.30 – (Messaggero Veneto) È arrivato il grande momento. La vigilia di Pasqua significa – sportivamente parlando – Pordenone-Padova, il match più atteso della stagione in casa neroverde. Lo aspetta dalla scorsa estate il presidente Lovisa, da quando l’ex consulente di mercato Giorgio Zamuner e il dirigente Marcelo Mateos presero la strada per la città del Santo. Non è un mistero ciò che vuole: arrivare davanti ai biancoscudati. Ecco la possibilità: entrambe le squadre sono a quota 62 al terzo posto. Chi vince prende il largo per occupare in solitudine l’ultimo gradino del podio. Favoriti Stefani e soci, per la tradizione (mai perso in questa Lega Pro in 4 gare, coppa Italia compresa), per lo stato di forma (6 risultati utili di fila), per il fatto di giocare in casa (1 ko da gennaio 2016). Ma occhio al Padova che, pur senza i due assi, Dettori e Neto, farà di tutto per evitare il quarto ko di fila (che potrebbe significare contestazione). […] Tedino farà ruotare la formazione attorno a Berrettoni: pur non al top, essendosi allenato a parte sino a mercoledì, il giocatore romano sarà in campo perché è fondamentale. Lo si è visto a Fano, con una doppietta memorabile, lo si è ammirato nel match d’andata, dove stupì con due reti e giocate d’alta scuola. Assieme a lui, davanti, Arma. Alle loro spalle Cattaneo. Dietro fiducia a D’Arsiè; torna Stefani in mezzo alla difesa e Burrai in cabina di regia. Modulo solito: 4-3-1-2. Il Padova pensa a un 3-4-1-2 visto l’assenza di Dettori, alter ego di Burrai. Saranno l’ex Mandorlini e De Risio in mezzo, con Mazzocco trequarti pronto anche ad abbassarsi sulla seconda linea. Davanti, Altinier e De Cenco, il grande ex, il bomber brasiliano esploso in neroverde a suon di rovesciata. Esulterà in caso di gol – ha detto. È tutto pronto per il match dell’anno: chi sarà la terza forza del campionato?
Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Bobb, Favalli; De Cenco, Altinier.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Intanto, oggi nella trasferta con il Pordenone c’è in palio il terzo posto, con la consapevolezza che un risultato positivo restituirebbe certezze per terminare al meglio la regular season e proiettarsi ai play off. «Non siamo in un ottimo momento a livello mentale, quando vieni da tre ko il morale non può essere alto. Fa però parte del calcio e i ragazzi ce la stanno mettendo tutta, per cui dobbiamo cercare di risollevarci e fare risultato perché dobbiamo difendere in ogni modo il terzo posto. Non c’è un vantaggio nell’arrivare terzi o quarti in ottica play off, però dobbiamo pensare positivo e ottenere il massimo». Quindi il tecnico puntualizza: «Non è neanche giusto creare un’atmosfera di disfattismo perché finora abbiamo disputato un ottimo campionato. Potevamo senz’altro fare di più, purtroppo non ci siamo riusciti. Ma non si può parlare sempre del passato, bisogna guardare al futuro in maniera serena e ottimistica, altrimenti è inutile fare questo lavoro».
Ore 10.40 – (Gazzettino) «È stata fatta una polemica incredibile che credo sia un po’ esagerata. Siamo l’unica squadra in Italia ad avere sette giorni su sette i giornalisti a bordo campo, non abbiamo mai la possibilità di isolarci un attimo e fare delle verifiche. Tutte le squadre professionistiche si allenano a porte chiuse per non dare vantaggi all’avversario, e dato che siamo in un momento di difficoltà abbiamo preferito isolarci e compattarci». Le tre sconfitte consecutive hanno lasciato un segno nell’ambiente biancoscudato, e dalla dichiarazione di Brevi trapela un pizzico di nervosismo. Parole pronunciate ai cronisti nella chiacchierata post rifinitura all’Appiani effettuata per il secondo giorno di fila lontano da occhi indiscreti. La replica è stata automatica: scusi Brevi, a cosa si riferisce visto che sui media nessuno ha usato toni polemici sulla scelta di allenarsi a porte chiuse? «Qualcuno di voi l’ha messa come se le porte chiuse fossero un togliere qualcosa ai tifosi, ma non è questo il senso della decisione e volevo chiarirlo». Poi corregge parzialmente il tiro: «Forse leggendo ho interpretato male, ma tante volte tra le righe leggo cose che mi fanno pensare».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Oltre che sull’ottimo momento di forma che vede la squadra imbattuta sei giornate quattro vittorie e due pareggi il Pordenone si affida pure alla cabala, a partire dai precedenti, con due vittorie e un pari ottenuti nelle ultime tre sfide, il tutto senza dimenticare due portafortuna. Quando in panchina c’è il vice Marchetto, che anche oggi sostituirà la squalificato Tedino, la squadra ha infatti sempre vinto e a lui si aggiunge nel ruolo di amuleto il portiere D’Arsiè, tra i pali al posto di Tomei proprio negli ultimi sei turni senza ko. Oggi si affrontano la seconda difesa del girone (quella biancoscudata) e lo stellare attacco neroverde, capace di segnare 64 reti in 34 gare, con la migliore coppia di cannonieri (27 gol per Arma e Berrettoni e il trequartista Cattaneo a quota 8). Dietro mancherà ancora Ingegneri (al suo posto Marchi), ma rientra capitan Stefani; in mediana il terzetto titolare formato da Misuraca, Burrai e Suciu. Qualche dubbio in avanti per le non perfette condizioni di Berrettoni, Padovan e Martignago. […]
Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Mazzocco, Favalli; De Cenco, Altinier.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Solo due assenti, ma decisamente pesanti: Neto Pereira, infortunato, e Dettori, squalificato. Il Padova gli ultimi due giorni si è allenato a porte chiuse, e per questo della formazione che scenderà in campo oggi si sa poco o nulla: possibile la conferma del 3-5-2 “classico”, con Mazzocco al posto di Dettori e uno tra De Risio e Berardocco a completare il terzetto con Mandorlini, ma Brevi potrebbe anche scegliere di piazzare un trequartista per legare i reparti e ostacolare allo stesso tempo Burrai, il regista avversario. In questo caso lo stesso Mazzocco oppure Bobb. «Abbiamo recuperato tutti, a parte Neto e Dettori», le parole di Brevi. «Abbiamo giocato lunedì sera, ma la rosa è al meglio». Mistero sulla possibilità di un cambio di modulo: «Non ho nulla da dire», la secca replica. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Però i ragazzi ce la stanno mettendo tutta: mancano quattro gare e poi ci saranno i playoff, non è giusto creare eccessivi disfattismi perché finora abbiamo comunque disputato un ottimo campionato. Potevamo fare qualcosa in più, ma non ce l’abbiamo fatta e non possiamo fare altro che guardare al futuro con serenità e ottimismo». Sfuggito, forse definitivamente, il secondo posto, la terza piazza potrebbe comunque essere uno stimolo importante per affrontare i playoff con il morale alto. «Arrivare terzi o quarti non fa molta differenza in termini di abbinamento, ma dobbiamo ambire al meglio e cercare comunque il terzo gradino del podio».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] In casa biancoscudata il clima si è fatto un po’ teso negli ultimi giorni, e anche dalle parole di Oscar Brevi si avverte un certo nervosismo. La speranza, dopo gli allenamenti nella tranquillità delle porte chiuse dell’Appiani, è che Altinier & C. abbiano ritrovato lo smalto dei giorni migliori, perché servirà eccome. Ultima chance. «Non siamo in un ottimo momento a livello mentale, ma fa parte anche questo del calcio e dobbiamo venirne fuori», spiega l’allenatore milanese. «Dobbiamo cercare di fare risultato, dobbiamo tenerci il terzo posto e le ultime tre sconfitte di fila non ci hanno certo aiutato ad arrivarci con il morale alto».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Senza il suo condottiero, ma con un “vice” che è quasi un talismano. […] Nella formazione neroverde, assenti gli acciaccati Ingegneri e Pellegrini, rientra Stefani dopo il turno di squalifica, e anche Burrai dopo la giornata di riposo concessagli domenica scorsa. In dubbio Suciu, per una gomitata rimediata a Fano. Qui tifosi. Gli ultimi risultati hanno intorpidito l’entusiasmo e la partecipazione attorno al Padova, che comunque stasera al “Bottecchia” sarà seguita da un discreto numero di supporter. Le previsioni indicano in 250 i tifosi al seguito: tutti sistemati nel settore ospiti, i cui biglietti oggi non saranno disponibili all’esterno dello stadio friulano.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non siamo ai livelli dello sfogo pre-Reggiana, ma Oscar Brevi alla vigilia di Pordenone-Padova di sicuro non è dell’umore migliore. La conferenza stampa pre-match viaggia quasi a monosillabi, con qualche momento di tensione. Come quando l’allenatore accusa l’ambiente di aver polemizzato inutilmente sui due allenamenti a porte chiuse di giovedì e venerdì. Non succedeva da tempo e come giustamente fa notare l’allenatore «è una cosa che succede ovunque», poi però Brevi va oltre e dice che «siamo l’unica squadra in Italia che non ha mai avuto le porte chiuse quest’anno e in questo momento di difficoltà abbiamo voluto compattarci e isolarci. Qualcuno ha scritto che le porte chiuse sarebbero un modo per allontanare i tifosi, ma non è assolutamente il senso della mia scelta e questo vorrei chiarirlo». L’argomento si chiude rapidamente ma l’allenatore biancoscudato è teso e vorrebbe un risultato importante a Pordenone per scacciare i fantasmi. […] «Non siamo in un ottimo momento a livello mentale — evidenzia Brevi — ma nel calcio ci sta e dobbiamo difendere la terza posizione. Quando incassi tre sconfitte il morale non può essere alto, ce la stiamo mettendo tutta e non è giusto creare un’aria di disfattismo. Potevamo fare sempre di più ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Se non cerchiamo di essere un po’ ottimisti è inutile che facciamo questo lavoro. Fisicamente stiamo bene, ci mancano solo Dettori e Neto Pereira. Dobbiamo rimanere sereni e concentrati, al primo errore subiamo gol e in questo momento veniamo puniti spessissimo alla prima occasione».