Live 24! Pordenone-Padova, -2: si chiudono le porte all’Appiani

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Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Alberto Zaccheroni, per tutti Zac, ha un angolo speciale nel suo cuore per questa città e per la sua gente. E la promozione in serie B della squadra di Pippo Inzaghi stimola ricordi e momenti che malgrado siano passati 26 anni sono ancora fotografie indelebili. «Vincere non è facile e farlo a Venezia non è come vincere da un’altra parte. Venezia la sento ancora come una delle più belle imprese della mia carriera da allenatore e non solo perché è il primo importante successo da allenatore. […] Fu una vittoria straordinaria, in una città straordinaria in cui c’è grande fame di calcio. Una gioia indimenticabile un orgoglio di cui vado fiero». […] Venezia nel cuore, si diceva. 26 anni dopo è molto cambiata. […] «Si, seguo a distanza ma un occhio lo butto sempre. Ricordo i casini sui millimetri di colore arancione sulla maglia. Le polemiche sui giornali: fui io a scegliere di giocare con la maglia bianca l’anno della promozione dalla C1. Metteva a posto tutti e, sinceramente, mi piaceva. Mi piace questo presidente americano, ha creato un bell’ambiente. A Venezia mi piacerebbe tornarci e rivedere un po’ di amici. Sento ancora qualcuno di quel gruppo che ho allenato, soprattutto Paolo Poggi che ho visto è tornato da dirigente. Ora che non sono più in Giappone magari in via Mestrina dove un tempo c’era la sede e in piazza Ferretto ci vengo a fare un salto. E sicuramente anche allo stadio».

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Lui la chiama call-out, all’americana, che tradotto in lingua italiana non è altro che un appello, un invito ad uscire alla scoperto. Che arriva dal cuore, ma anche oltre. […] «Fino ad ottobre mi vedevo più come un custode di questo club piuttosto che un proprietario ma adesso sono certo che il Venezia sarà un grande club che si autososterrà anche quando non ci sarò più. Abbiamo fatto tutto quello che avevano promesso e anche di più. Sono ossessionato dall’idea di mantenere le promesse fatte». Tacopina a 48 ore dal derby vinto a Padova che ha regalato di fatto la B insiste. «Quando dissi che in due anni avremmo raggiunto la serie B mi davano per pazzo ma ce l’abbiamo fatta. I nostri tifosi, sono tifosi speciali, perché sono stati maltrattati per anni e obiettivamente non era semplice essere tifoso del Venezia negli ultimi anni. Ma adesso abbiamo bisogno che anche i nostri supporter facciano la loro parte. Abbiamo uno zoccolo duro che è sempre presente sia in casa e trasferta: per me questi sono tra i migliori tifosi del mondo. Ma ci sono anche dei tifosi che sembrano tifosi di convenienza, che sono venuti al Penzo quando abbiamo giocato con Padova e Parma però nelle altre partite, come una settimana fa, latitavano. Io spero che in queste partite che mancano si veda un cambiamento, che si riempie lo stadio Penzo». […]

Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) È dall’estate del 2005 che i tifosi del Venezia aspettano questo momento. A 12 anni di distanza, infatti, il club arancioneroverde è a un passo dalla serie B. Per l’occasione sembra che l’appello del presidente Joe Tacopina stia facendo effetto: sono oltre 1.700 i biglietti già staccati, a cui si aggiungono i 1111 abbonati. Il vero obiettivo è quello di avere gran parte dell’impianto colorato di arancioneroverde. In questa stagione solo con Padova e Parma si è sfiorato il tutto esaurito, mentre per il resto dell’anno i dati degli spettatori per le gare interne non sono stati eccezionali: sono 2879, in media, i tifosi accorsi al Penzo in questa stagione, un dato che vale il 15esimo posto nella classifica generale della LegaPro, ma anche il quarto del girone B, dove milita il Venezia. […]

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Tutti al Penzo». È questo l’appello lanciato dal presidente del Venezia, Joe Tacopina, a tutti i tifosi veneziani. A meno di 48 ore dalla sfida contro il Fano che potrebbe portare il club arancioneroverde in serie B, il patron lagunare ha deciso di lanciare un accorato invito a tutto il popolo veneziano. Manca solo l’ultimo passo ai ragazzi di mister Inzaghi per vincere il secondo campionato di fila, e dopo una stagione con soltanto un paio di «sold out», secondo Tacopina è arrivato il momento che anche i veneziani diano il giusto tributo a Domizzi e soci. Presidente Tacopina, ancora poche ore e il Venezia potrebbe essere in serie B. Che cosa si sente di dire ai tifosi? «Abbiamo fatto qualcosa di speciale, era da 57 anni che una squadra non vinceva due campionati di fila, e ci siamo riusciti. Ma quello del Venezia deve essere un progetto condiviso da più soggetti: la proprietà di sicuro, ma anche la città e i tifosi. E proprio ai tifosi voglio lanciare il mio appello». Prego… «Abbiamo uno zoccolo duro di supporter, che sono stati vicini alla squadra in ogni momento della stagione e a questi tifosi non posso che dire “Grazie”, e assicurare loro che sono una parte importante del club. Ma se escludiamo le partite con il Padova e il Parma, ho visto pochi tifosi: parlando con Inzaghi e il ds Perinetti ci siamo chiesti come mai, con un campionato così bello, la gente non sia venuta allo stadio». […] Potrebbe essere tempo di festa… «Ci basta fare un punto e saremo in serie B. Ammetto che ce ne siamo resi conto soltanto martedì, quindi in caso di esito positivo, faremo i festeggiamenti del caso, ma la grande festa per la promozione la faremo con la città a fine stagione. Perché questo progetto del Venezia incarna i valori stessi di Venezia, che è una città unica al mondo».

Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) Carico, come sempre, pronto a festeggiare sabato la promozione in Serie B, con mille progetti in testa per il futuro, stadio in primis ma non solo, e un appello ai tifosi affinché si stringano ancor di più attorno alla squadra di Pippo Inzaghi. «In questi due anni siamo riusciti a realizzare qualcosa di eccezionale, fin dal giorno della mia presentazione ho ribadito il concetto che questa squadra non è solo della proprietà, ma anche della città e dei tifosi. Siamo riusciti a ricreare uno zoccolo duro: chi ci ha seguito in casa e in trasferta è encomiabile, sono stati straordinari e non dimenticherò mai il loro sostegno. Sempre presenti col sole, con la pioggia, con la nebbia, sono i migliori al mondo. Sono una parte del Venezia come lo sono io». Tacopina lancia un appello affinché questo zoccolo duro diventi sempre più grande. «Quello che dico mi viene dal profondo del cuore. Capisco che negli ultimi anni i tifosi del Venezia abbiano patito delusioni su delusioni, ma adesso i tempi sono cambiati. È facile venire allo stadio quando affronti il Parma o il Padova, mi aspettavo più gente anche con Teramo o Santarcangelo». Come dire: troppo facile partecipare solo alla festa. «Se sei un vero tifoso, non puoi fare a meno di venire a vedere il Venezia. […] Capisco che il primo anno c’era ancora scetticismo attorno al nostro progetto e la squadra era in Serie D, ma in questa stagione stiamo realizzando qualcosa di eccezionale. Mi aspetto di vedere lo stadio pieno non solo sabato contro il Fano, ma anche contro l’Albinoleffe e poi con il Matera in Coppa Italia». […]

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Tutti sono consapevoli dell’importanza del match e delle difficoltà, ma la vittoria conquistata a Latina ha ridato fiducia al gruppo biancorosso, che, davanti ai propri tifosi, vuole anche riscattare la brutta sconfitta subita contro il Trapani. «Di quella partita ci dobbiamo ricordare gli errori commessi per non ripeterli in futuro — precisa il terzino del Vicenza Salvatore D’Elia — da questo punto di vista il ritiro di Roma prima della gara contro il Latina ci è servito per parlarci e confrontarci sulle cose che non stavano funzionando. A sette giornate dal termine del campionato abbiamo la possibilità di tirarci fuori da questa brutta situazione in cui ci siamo cacciati, e quindi non ci resta che lavorare uniti e compatti per raggiungere la permanenza in serie B che è sempre stato il nostro obiettivo primario». […] Prima del match contro il Latina, mister Bisoli ha sottolineato come in questo momento non si possa parlare di schemi e di moduli, ma di uomini che devono andare in campo e dimostrare di volere salvare il Vicenza. «Il mister ha ragione — precisa D’Elia — adesso è il momento di dimostrare di che pasta siamo fatti e lo dobbiamo far vedere sul campo. Tutta la squadra è con il mister e insieme anche al nostro pubblico vedrete che ce la faremo».

Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) Dopo il derby con il Cittadella della vigilia di Natale, dopo il lunedì di Pasquetta contro la Pro Vercelli, ecco servito il terzo “regalo festivo” (chissà se gradito o meno… ) ai tifosi del Vicenza: il derby per eccellenza, quello con il Verona in programma al Bentegodi per la 18a giornata di ritorno, si disputerà lunedì primo maggio alle 15, anziché sabato 29 aprile come previsto. Il posticipo in questo caso non è stato disposto dalla Lega di B, ma dal Ministero dell’Interno per ragioni di pubblica sicurezza: decisione che, quantomeno, lascia supporre il via libera per la trasferta ai sostenitori vicentini. […] Pierpaolo Bisoli nel frattempo prosegue al Morosini la preparazione in vista della partita con la Pro Vercelli. Sono parzialmente rientrati in gruppo i lungodegenti Siega e Fabinho, oltre ai terzini Zaccardo e Pucino: per quest’ultimo sembrano esserci discrete possibilità di un recupero utile a consentirgli di giocare lunedì. Resta da definire la situazione di Ebagua, anche ieri in gestione personalizzata. Oggi pomeriggio ultimo allenamento “visibile”, domani e sabato porte chiuse

Ore 16.00 – In corso allo stadio Appiani la rifinitura a porte chiuse dei Biancoscudati.

Ore 15.30 – (Gazzettino) La salvezza del Cittadella, conquistata con nove turni di anticipo, rischia davvero di passare come un atto dovuto per una squadra che dall’inizio dell’anno staziona in zona play off, dopo avere anche guidato il torneo nelle prime giornate. E il presidente Andrea Gabrielli prende atto della nuova situazione. «Vedo che la piazza si posiziona su aspettative più alte delle nostre, anche se il messaggio che ha trasmesso la società è chiaro: il Cittadella ha raggiunto il vero obiettivo che si era posto, quello di restare nella categoria, traguardo tutt’altro che scontato per una neopromossa». Adesso però la squadra è al quarto posto. «Beh, non corriamo troppo!», quasi sorride il numero uno granata. «Ora che abbiamo la mente sgombra, possiamo davvero fare grandi cose, se staremo bene fisicamente sono convinto che regaleremo tante soddisfazioni al nostro pubblico. È chiaro che punteremo a ripetere i play off della stagione 2009-2010». […] Che clima si respira di questi tempi, dalla tifoseria fino ai giocatori? «Comincerei parlando della squadra. Onestamente devo riconoscere che questo è uno dei più bei gruppi mai visti a Cittadella. C’è grande unità di intenti, compattezza nello spogliatoio e spirito vincente. Tutti hanno voglia di fare bene e di migliorare, sempre. La condizione mentale è la migliore che possa esserci per vivere al meglio le rimanenti sette giornate. Il pubblico con il Benevento mi è piaciuto. Tutte le piazze che sono in corsa per grandi obiettivi si stanno attrezzando per non fare mancare il sostegno ai propri beniamini. Ovviamente possono disporre di forze maggiori delle nostre, Cittadella non ha la dimensione di un capoluogo di provincia, ma anche da noi si sta risvegliando un entusiasmo che mi ricorda l’ultimo play off, quando l’intera città ha vissuto lo storico evento. Vorrei vedere un Tombolato sempre più gremito e attaccato alla squadra». […]

Ore 15.00 – (Mattino di Padova) Il “Pazzo” contro il “Litte”. Verona-Cittadella, piatto prelibato del menù di Pasquetta, sarà reso ancora più saporito dal confronto tra i bomber delle due squadre. Dalla loro prestazione, d’altra parte, dipenderà molto dell’esito di un match che le due contendenti attendono da tempo, non fosse altro perché il derby d’andata ha lasciato il segno nel cammino di entrambe: un 5-1, quello del 18 novembre 2016, al Tombolato, che rimarrà indelebile nella mente dei tifosi granata, scandito dalla rete in apertura di Giampaolo Pazzini per i gialloblù e dalla successiva doppietta di Gianluca Litteri per i padroni di casa. […] Pazzini ha segnato di più, essendo già a quota 21, con 5 rigori. Non per niente è in testa alla classifica cannonieri pur avendo infilato meno presenze (28 in questa stagione) rispetto a chi lo segue più da vicino, vale a dire Caputo (17 gol in 35 partite) e Ceravolo (16 in 33). Sua è anche la media migliore, essendo andato a bersaglio ogni 112′. Tra una rete e l’altra di Litteri, sinora a quota 12, trascorrono invece in media 178′, ma c’è da dire che il bomber catanese ha perso quasi due mesi per l’ernia cervicale che l’ha tenuto ai box dall’inizio del 2017. È arrivato sì a mettere assieme 27 presenze, ma anche 223′ in campo in meno del collega (2.135′ contro 2.358′). In più, Gianluca non tira i rigori (ne ha calciato soltanto uno per l’assenza del “titolare” Iori) e si fa apprezzare maggiormente come uomo assist (6 contro 2).

Ore 14.30 – (Mattino di Padova) La Lega B ha ufficializzato date e orari degli anticipi e dei posticipi dalla 39ma alla 41ma giornata della Serie B. Il Cittadella sarà in posticipo a Pisa, lunedì 8 maggio alle 20.30, le altre gare (sabato 29 aprile al Tombolato con il Cesena e sabato 13 maggio, sempre al Tombolato, con il Vicenza) non hanno subito variazioni. L’ultima partita, in casa dell’Entella, era già in programma per tutte le squadre per venerdì 19 maggio alle ore 20.30. A dirigere Hellas Verona-Cittadella, in programma lunedì alle 15 allo stadio “Bentegodi”, è stato chiamato il signor Riccardo Pinzani della sezione di Empoli. Anche il secondo pullman organizzato dal Club “Angelo Gabrielli – Granata per sempre” è stato riempito: 108 i tifosi a bordo. Ma tanti altri si uniranno con mezzi propri. […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto) Un compleanno speciale, quello di Roberto Venturato, che domani pomeriggio compirà 54 anni. Dopo l’allenamento del Venerdì Santo, infatti, è stato programmato un brindisi dal Centro coordinamento club granata in onore dell’allenatore nato a Atherton in Australia il 14 aprile 1963 da genitori trevigiani emigrati negli anni sessanta e rientrati poi nella Marca a Trevignano, dove risiede oggi il padre. È stato programmato il taglio di una speciale torta millefoglie appositamente creata dalla pasticceria Pozzetto per festeggiare così assieme compleanno, Pasqua e salvezza matematica già conquistata sul campo dal Cittadella. Sarà un momento anche per ringraziare il tecnico trevigiano che, dopo la promozione-record dalla Lega Pro, ha guidato la squadra a un piazzamento playoff che ormai appare come molto probabile. Ed è una settimana di festeggiamenti, quella che conduce a Verona-Cittadella, perché il capitano Manuel Iori ha appena celebrato le cinquecento presenze in un campionato professionistico con il gol decisivo al Benevento: «Sono a quota 500 partite tra i professionisti e ho fatto gol — gioisce il capitano — non potevo chiedere di più. Io credo che nel campionato di Serie B ci stiano dei momenti di flessione, ora ne siamo usciti. Ora mancano 7 partite e dobbiamo giocarci tutto con tanta autostima e tanto entusiasmo. Noi dobbiamo pensare di partita in partita, quindi ora diamo tutto con il Verona e poi si vedrà». […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) […] CAMPODARSEGO. Al Gabbiano insegue il terzo successo di fila nella sfida con l’Altovicentino, che in concomitanza di una mancata vittoria della Virtus Vecomp con l’Arzignano garantirebbe matematicamente il terzo posto in classifica. «È il nostro obiettivo più vicino – sottolinea Cristiano Masitto – e consolidarlo vorrebbe dire aver fatto qualcosa d’importante. Il dato che mi piace di più è che domenica non abbiamo preso gol, l’applicazione da parte di tutti nella fase difensiva giova alla squadra anche perché poi davanti abbiamo elementi in grado di inventare la giocata risolutiva. L’Altovicentino? Non sono orientato sull’avversario, ma sulla mia squadra. Mi aspetto una prova di maturità». […] ABANO. Punta al bottino pieno nella sfida allo stadio delle Terme con il Tamai sapendo di avere al momento un tesoretto di tre punti da difendere in chiave play off. Ecco Luca Tiozzo: «Se riproponiamo la stessa prestazione di personalità nelle due fasi messa in mostra con la Triestina, è dura per tutti. Mi aspetto proprio di vedere un Abano che affronta il Tamai come ha fatto con le prime della classe, anche perché è arrivato il momento di alzare una volta per tutte il nostro livello di gioco». ESTE. Affronta la trasferta con il Cordenons che profuma di scontro diretto in ottica salvezza. Giallorossi attualmente con tre lunghezze di vantaggio sulla zona play out. «Chi vince si mette un po’ fuori dalla corsa salvezza – afferma Michele Florindo – per cui entrambe le squadre venderanno cara la pelle. Cercheremo di fare la nostra gara su un campo stretto e non bello. Considero il pareggio di domenica un mezzo passo falso, per cui c’è la voglia di rifarsi subito». […] VIGONTINA SAN PAOLO. Così Vincenzo Italiano: «Siamo ancora aggrappati a qualche speranza. Fondamentale è non perdere questa partita, sapendo al tempo stesso che una vittoria sarebbe di vitale importanza». […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) […] Tre punti per la sicurezza. Al Campo tanto manca per aggiudicarsi il terzo posto, posizione di prestigio che offrirebbe pure un vantaggio ai playoff (la semifinale fra le mura amiche). L’Altovicentino, però, non è un avversario semplice: la formazione rosso-nerazzurra, infatti, si è ritrovata in zona playout pur avendo una rosa di caratura superiore e ha bisogno di vittorie pesanti per risalire dal baratro. […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Brino; Sanavia, Gal, Lebran, Galliot; Tanasa, Callegaro; D’Appolonia, Lauria, Franceschini; Aliù. ABANO. I neroverdi hanno un duplice obbiettivo: difendere la quinta piazza e, perché no, ripigliarsi la quarta. Una deadline niente male, da seguire prima di tutto facendo risultato con il Tamai, dodicesimo in classifica ad appena un punto dai playout. […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Cuccato, Berto Boscolo, Busetto; Serena, Pagan; Rampin, Fracaro, De Vita; Personé. ESTE. Non ha altra scelta, invece, l’Este di mister Michele Florindo. Gli ultimi tre pareggi, anche se positivi sotto il profilo delle prestazioni, non sono bastati per staccare il gruppone di coda. A +3 dai playout non si può stare tranquilli: lo sanno bene capitan Lorello & C., che oggi, in quel di Cordenons (arbitro Marino Rinaldi di Messina), incontreranno una squadra che ha le stesse incombenze e un solo punto in più. […] Formazione Este (4-3-3): Lorello; Gilli, Dei Poli, Munaretto, Ermacora; E. Faggin, Longato, Tessari; Marchetti, Marian, Ferrara. VIGONTINA. Solo la vittoria. Per evitare la retrocessione diretta con tre giornate di anticipo, i bianconeri dovranno battere il Legnago allo stadio “Mario Sandrini” (arbitra Fabiano Simone di Bologna) e sperare che l’Altovicentino non faccia lo stesso a Campodarsego. […] Formazione Vigontina (4-3-3): M. Guagnetti; Busetto, Pregnolato, A.Guagnetti, Topao; Pelizzer, Casagrande, Brugnolo; Minozzi, Santoni, Siega.

Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ad arbitrare il big match di sabato al “Bottecchia” tra Pordenone e Padova, con il terzo posto in palio, sarà Vincenzo Valiante. E’ lo stesso che diresse in serie D la finale tra Pordenone e Lupa Roma ad Arezzo il 31 maggio 2014 che consegnò ai ramarri, allora di Carmine Parlato, lo scudetto dei dilettanti. […] Stefani e compagni stanno preparando con grande cura il big match al De Marchi. Agli infortunati Ingegneri e Pellegrini si è aggiunto Padovan (problemi a un flessore). E’ rimasto precauzionalmente a riposo Martignago. Suciu ha ancora un occhio tumefatto dalla gomitata ricevuta a Fano, ma non dovrebbe avere problemi. […]

Ore 12.10 – (Messaggero Veneto) Almeno tre novità nello schieramento di partenza rispetto alla vittoria di Fano. Tedino nel “derby” con il Padova in programma sabato (alle 18.30) dovrebbe cambiare un tassello in ogni reparto. In difesa è atteso il rientro di capitan Stefani, reduce da una giornata di squalifica. A fargli posto sarà Parodi, sebbene il giovane difensore pugliese sia galvanizzato dal primo gol nei professionisti. In mezzo al campo, dopo essere stato tenuto a riposo nella sfida di Fano, si rivedrà Burrai: con lui in cabina di regia, Suciu tornerà a fare la mezzala, mentre Buratto tornerà in panchina. Misuraca completerà il terzetto. Cattaneo e Bulevardi – quest’ultimo partito titolare nelle Marche – si giocano una maglia da trequartista, con il primo nettamente favorito. Davanti Arma farà coppia con Berrettoni, anche se l’ex laziale ieri si è allenato a parte (per precauzione). Così come Pellegrini, Ingegneri e Martignago. […]

Ore 11.50 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone disputerà i playoff: resta da stabilire con chi inizierà l’avventura il 14 maggio, una settimana dopo la chiusura della stagione regolare. A quella data i ramarri si stanno avvicinando con numerose certezze, in particolare da parte di chi gioca meno. Se c’è un’indicazione che hanno dato le ultime gare è che, i neroverdi impiegati poco durante il campionato, stanno rispondendo alla grande. In difesa. Dietro i ramarri sono ben coperti. D’Arsiè gioca dall’inizio da sei gare e da allora la squadra non ha mai perso. Una coincidenza? Sì, fatto sta che il portiere non ha fatto rimpiangere Tomei. La linea difensiva non è solo quella composta da Semenzato, Stefani, Ingegneri e De Agostini. Marchi gioca dalla gara col Bassano ed è cresciuto al punto di non uscire più dal campo e comandare il quartetto a Fano. Parodi, invece, ha giocato a Reggio Emilia come terzino e nelle Marche come centrale, facendo vedere qualcosa di buono oltre a segnare il suo primo gol nei “pro”. […] Le certezze sono Arma, Berrettoni e Cattaneo, mentre Pietriabisi è diventato ultima scelta: chissà se con un colpo di coda salverà la sua stagione.

Ore 11.30 – (Messaggero Veneto) Febbre da terzo posto. Con vista pure sul secondo, se il Parma commetterà qualche altro passo falso. Così, la sfida tra Pordenone e Padova in programma sabato alle 18.30 diventa uno snodo cruciale per entrambe le formazioni, appaiate sull’ultimo scalino del podio a quota 62. In città l’attesa è alle stelle e lo dimostra il dato della prevendita di biglietti. Staccati oltre 1.300 tagliandi: cifra in costante evoluzione. Tribuna laterale esaurita, ultimi posti in quella centrale (ma già oggi dovrebbero terminare), in esaurimento la tribuna laterale sud-est. La maggior disponibilità è in gradinata. Ma anche in questo settore nelle prossime ore dovrebbe registrarsi un accelerazione. Soprattutto se le avverse condizioni meteo, come pare, sconsiglieranno gite fuori porta. Soglia. La proiezione è di 2.200 spettatori. Sarebbe la terza volta stagionale che il Bottecchia taglia la soglia del doppio migliaio. E questo la dice lunga sull’importanza della gara e sulla risposta del popolo neroverde. Le due precedenti occasioni risalgono al girone d’andata, precisamente al match col Venezia, che ha fatto registrare l’attuale primato di pubblico (2.400 persone), e a quello col Parma (2.200).  A dispetto delle previsioni, sta andando a rilento la vendita dei tagliandi nel settore ospiti. Sinora soltanto 26 quelli acquistati, ma il numero dovrebbe crescere mano a mano che ci si avvicinerà alla partita (sabato la biglietteria ospite rimarrà comunque chiusa), sino ad arrivare a circa 300 unità. La freddezza del tifo biancoscudato è giustificata dall’improvviso blackout che sta attraversando la formazione di Ezio Brevi, incappata in 3 sconfitte di fila. L’ultima delle quali all’Euganeo ha di fatto consegnato la promozione in serie B ai cugini del Venezia. La scorsa stagione i padovani furono oltre 700. Stavolta potrebbero accontentarsi di battere veneziani (259), reggiani (236) e parmensi (194). […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] Tornando a lei, è uno dei titolari ai quali Brevi difficilmente rinuncia: sente magari il bisogno di dovere un po’ rifiatare? «Io vorrei essere utile in tutte le partite, quella di sabato in modo particolare dato che sono un ex e ci tengo a esserci. Poi ci può stare anche un calo, ed è arrivato in queste tre partite ravvicinate. Eravamo in fiducia e stavamo bene, e dobbiamo tornare a essere quelli di prima. Dopo la trasferta a Pordenone torneremo a lavorare con le settimane tipo, anche se sono convinto che a questo punto della stagione conta soprattutto la testa: se funziona al meglio, anche le gambe tornano a girare come prima». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Che lei ha già disputato un anno fa con il Pordenone uscendo nel doppio confronto di semifinale con il Pisa, difeso tra i pali da Bindi. «Di sicuro nella stagione scorsa era molto più difficile entrare nei play off, quest’anno invece li definirei un disastro perchè ci accedono molte più compagini e solo una viene promossa. Arrivarci con il terzo posto sarebbe comunque un traguardo importante, fermo restando che poi bisogna resettare tutto perché inizia un altro campionato. E se abbiamo la rosa al completo, siamo senz’altro tra le formazioni più pericolose. Possiamo dare fastidio a tutti». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Sarà bello tornare a Pordenone e rivedere tanti amici. È una gara fondamentale per noi, meritiamo di stare tra le prime tre». Matteo Mandorlini torna per la prima volta da ex al Bottecchia dove una stagione fa è stato protagonista con 28 gare e tre sigilli di una cavalcata memorabile per i neroverdi (Boniotti, De Cenco e il diggì Zamuner gli altri ex), anche se sabato non c’è spazio per i sentimentalismi in quello che è un autentico scontro diretto per il terzo posto. «Purtroppo abbiamo avuto un calo nelle ultime tre gare e non c’è occasione migliore di questa per riscattarci. Dobbiamo ritrovare quell’equilibrio e quella brillantezza che abbiamo avuto fino a prima della trasferta a Salò, e riprendere a fare risultato per terminare al meglio il campionato e arrivare pronti ai play off».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Si conoscerà oggi l’esito del controllo medico effettuato nel tardo pomeriggio di ieri da Neto Pereira, anche se quasi certamente il brasiliano salterà la trasferta con il Pordenone dato che non si vogliono correre rischi dopo la ricaduta muscolare patita con il Parma. Il resto della squadra ha proseguito la preparazione alla Guizza, e l’unico biancoscudato a lavorare a parte è stato Bindi: niente di preoccupante, solo una seduta in palestra per recuperare un po’ di energie. I giocatori impiegati con il Venezia hanno effettuato un lavoro differenziato, culminato con una partitella su campo ridotto. Gli altri si sono cimentati in un test in famiglia, durato solo un tempo, con la squadra Berretti per mettere benzina nelle gambe. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Parlava di autostima: si ritrova più con i risultati o con la prestazione? «Ora come ora, probabilmente con i risultati. Dopo tre sconfitte ritrovare i tre punti è fondamentale. Dobbiamo stringerci per provare a chiudere poi il campionato in crescita, e arrivare ai playoff nel miglior modo possibile». […] In mezzo al campo come si sopperisce all’assenza di Dettori, squalificato? «Un giocatore molto importante per noi, con caratteristiche uniche. Altre volte, però, ci è successo di dover fare a meno di lui: a Salò è andata male, ma perché l’approccio non è stato buono a livello collettivo e non perché non ci fossero lui e De Risio dal 1’. Questa squadra ha uomini a sufficienza per sopperire alle assenze: arriveranno altri momenti di difficoltà, potrebbe capitare anche ai playoff, ma abbiamo dimostrato di essere un gruppo solido».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «A livello personale sarà di sicuro un’emozione», le parole del centrocampista. «Rivedo tanti amici, compagni e colleghi insieme ai quali abbiamo scritto una grande pagina raggiungendo un traguardo storico per la piazza pordenonese. Però al di là dell’emozione iniziale penserò solo al Padova: per noi è una partita importante, dobbiamo ritrovare l’autostima e la forza che ci hanno contraddistinto fino ad un mese fa. Sarà più importante questo aspetto, rispetto a quello personale». Che accoglienza si aspetta dal pubblico pordenonese? «Spero che apprezzino quello che ho fatto nella passata stagione, a prescindere dal fatto che sia andato via a fine campionato, come altri protagonisti. Molti giocatori sono andati in Serie B o in squadre che stanno lottando per il primo posto, qualcosa di buono l’abbiamo fatto e spero che per questo l’accoglienza sia buona. Poi posso aspettarmi di tutto: nel calcio di riconoscenza ce n’è sempre meno».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Pordenone-Padova non è più solo una partita di cartello. Sabato, alle 18.30, al “Bottecchia” si decide gran parte della corsa al terzo posto: i neroverdi, in vantaggio negli scontri diretti grazie al 4-3 dell’andata sui biancoscudati, proveranno ad allungare sfruttando il momento nero della squadra di Brevi, reduce da tre ko consecutivi. Dalla loro, però, Altinier e compagni hanno gli ex della sfida, quei giocatori che l’anno scorso hanno scritto con la formazione di Tedino una pagina incredibile arrivando secondi dietro al Cittadella, e che tra due giorni torneranno in Friuli ben sapendo cosa si troveranno di fronte. Uno di questi è Matteo Mandorlini, che l’estate scorsa ha detto addio al Pordenone per accasarsi al Padova.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Da oggi il Padova lavora al riparo da occhi indiscreti. Si avvicina la trasferta di Pordenone, la gara di sabato, alle 18.30, che può decidere il piazzamento finale dei biancoscudati nel girone B di Lega Pro: da questo pomeriggio, e così pure domani, sarà lo stadio Appiani il teatro della preparazione della squadra di Brevi in vista della sfida coi neroverdi. Un Appiani “blindato” per permettere ai giocatori di lavorare in tranquillità, di fare quadrato tra di loro: sia la seduta di questo pomeriggio, sia l’ultima rifinitura in programma domani, si svolgeranno infatti a porte chiuse. E non è escluso che il tecnico milanese, senza Neto Pereira (per il quale oggi si dovrebbe conoscere l’entità precisa del problema al flessore) e Dettori, possa cambiare qualcosa nell’undici iniziale, non solo negli interpreti ma pure nel modulo di gioco. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) De Cenco, come valuta il suo rendimento sino a questo momento? «Posso fare meglio di così. Ho segnato qualche gol, sia in campionato che in Coppa, però ho anche commesso errori. Sono il primo a pretendere di più da me stesso». Giocare assieme ad Altinier, come previsto ampiamente, non è semplice. Che ne pensa? «Noi calciatori siamo pagati per giocare e per farlo nella maniera migliore possibile. Sta a noi fare il massimo, mettersi a disposizione dell’allenatore, cercare di adattarsi alle esigenze della squadra. Io sto cercando di fare questo e Cristian lo stesso. Col Bassano ad esempio, lui mi ha servito un bell’assist e io ho segnato. In altri casi non è andata così bene». […] È la prima volta che torna da avversario a Pordenone. Che sensazioni sta vivendo? «È stata una parentesi esaltante, sia dal punto di vista personale, che sotto il profilo dei risultati ottenuti dalla squadra. Al Pordenone e al presidente Lovisa sarò sempre grato per quello che mi hanno dato». Di solito queste sono partite in cui l’ex colpisce. Sente di avere un gol in canna? «Non sono uno che parla troppo fuori dal campo. Cerco di fare il massimo che posso in campo: non mi sento di fare promesse, l’unica cosa che posso promettere è che darò tutto me stesso, onorando la maglia nel miglior modo possibile». […]




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