«Fatalità abbiamo pagato tutto in queste tre partite, nelle quali non abbiamo avuto la possibilità di avere alcune alternative in campo. Pensare però che sia tutto negativo mi sembra assurdo: abbiamo otto punti in più rispetto alla stagione scorsa, con un percorso che ci ha permesso di essere secondi e terzi per un bel numero di partite. Mentre un anno fa la squadra è arrivata quinta in rincorsa». Se mai ce ne fosse bisogno, il diggì Giorgio Zamuner difende a spada tratta il suo Padova, costretto alla resa nel derby con il Venezia che ha segnato il terzo stop di fila. Un filotto da bollino rosso che è stato come un pugno nello stomaco per quelle che erano le ambizioni nutrite dai biancoscudati fino alla vigilia della trasferta a Salò. «Ci vuole un briciolo di equilibrio, non siamo diventati scarsi perché abbiamo perso tre partite e prima eravamo bravi. Siamo una squadra che ha dei valori e anche qualche difficoltà perché quando mancano dei giocatori siamo numericamente corti. L’altra sera avevamo solo due attaccanti, Neto Pereira era assente anche a Salò ed è naturale che l’allenatore abbia qualche difficoltà nel poter cambiare la partita. C’è comunque da avere fiducia e ripartire da alcuni segnali positivi che ho visto nel derby, a partire dalla difesa che è tornata ad essere determinata. Purtroppo abbiamo pagato un errore che ha compromesso il risultato, giocando però alla pari di una compagine forte ed esperta come il Venezia, che merita di vincere il campionato». Corti numericamente, diceva. A gennaio sono arrivati De Cenco, Berardocco e Bobb che finora hanno giocato poco oppure non hanno reso secondo le aspettative. «Non è una questione di rendere poco o tanto, comunque ho cambiato tre giocatori (Filipe, Germinale e Marcandella, ndr) e ne ho inseriti altrettanti. Fino a qualche partita fa vincevi, ed è anche difficile pensare di cambiare qualcosa. Adesso è il momento nel quale abbiamo bisogno di sfruttare tutte le risorse, nell’auspicio che ci diano una grande mano».
[…]Sabato nella trasferta con il Pordenone c’è in gioco il terzo posto, se non altro una questione di prestigio. «Dobbiamo difendere l’attuale posizione. Affrontiamo una squadra in salute che gioca bene e che ha dei limiti come noi, si tratta di disputare una partita importante, come già ne abbiamo fatte tante, che ti permetterebbe di cancellare una settimana negativa. Non sarà facile avendo sulle spalle il peso degli ultimi risultati, ma abbiamo le armi per mettere il Pordenone in difficoltà. Dobbiamo essere bravi a ripartire anche perché ci attendono i play off, e dobbiamo tornare a essere la squadra difficile da battere che eravamo prima».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)