Live 24! Padova-Venezia, -2: prove tecniche di 3-5-2, ma occhio alle sorprese…

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Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Poco da fare. Per uno che rientra almeno in panchina dopo quasi due mesi e mezzo (Bianchi) e un altro appena riattivato dopo due mesi seppur a mezzo servizio (Grandolfo), si ferma Filippo Stevanin. Il terzino di Angarano, tornato dopo il lungo stop per l’infortunio al crociato del ginocchio, ha giocato un paio di mesi brillanti, poi si è bloccato domenica scorsa con l’Albinoleffe a cambi fatti lasciando la squadra in dieci negli ultimi 22 minuti della partita. Ebbene, gli esiti degli esami strumentali hanno evidenziato una lesione di secondo grado al retto femorale della coscia. Da ieri ha cominciato le terapie del caso e questo significa che per uno stiramento di questa portata il fluidificante giallorosso salterà come minimo domenica a Salò e il sabato seguente col Parma al Mercante. Nella migliore delle ipotesi tornerà col Forlì il 23 aprile o, più facile ancora il 30 aprile col Gubbio al velodromo. […]

Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Era il fiore all’occhiello del mercato di gennaio, strappato in volata al Lecce, l’uomo che avrebbe potuto e dovuto spostare gli equilibri. Invece per una rocambolesca favola al contrario è diventato il reprobo, il capro espiatorio del tracollo virtussino: 2 cartellini rossi in meno di un mese, lui che non aveva collezionato nessuno in 8 anni da professionista. L’emblema dell’inverno declinante virtussino, lo sloveno Urban Zibert, l’eroe mancato, dimostra tuttavia una dignità e una sensibilità non comuni nel mondo del pallone. Conquistandosi il diritto di parola se non proprio di replica. Urbano di nome e di fatto anche nei modi. Zibert da dove cominciamo? “Dal fatto che mi sento in debito con tutti. Con la società, coi compagni, coi tifosi. Nello spogliatoio ho chiesto scusa e altrettanto ho fatto col direttore Seeber. E per l’esonero di D’Angelo mi sono sentito in colpa. Perchè non è questo il vero Zibert, sono lontano dal giocatore che si era fatto valere con la Juve Stabia e l’Akragas mettendosi in luce”. Quali i motivi? “Indubbiamente cambiare in corsa a gennaio non mi ha agevolato ma la vera causa sono state le due espulsioni ravvicinate. Una novità assoluta per me, mi hanno scaricato mentalmente, mi sono ritrovato a terra. Dopo è normale che la gente ti fischi. Non rendi come devi, funziona così, magari al loro posto l’avrei fatto anch’io, li capisco. Ma so che il mio livello è differente e faccio ancora in tempo per raddrizzare la mia stagione e soprattutto quella della squadra. Ci tengo da morire”. […] Lei è in prestito dalla Juve Stabia, rimarrebbe qui? “E me lo chiede anche? Bassano è una città d’oro, è favolosa, l’ambiente, la serenità, ora è il momento di far ricredere tutti sul mio conto, ora dobbiamo inseguire la vittoria che manca da troppo tempo. Oppure stare a contatto fino a 3 giornate dalla fine e svoltare in volata”.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bruno Tedino in tribuna sia domani alle 16.30 a Fano che sabato 15 aprile in casa con il Padova. Potrebbe non essere un danno. Anzi. Nelle tre precedenti occasioni (due con Marchetto, una con Toffolo) in cui il tecnico ha dovuto lasciare il posto ai margini del campo, i suoi assistenti hanno fatto il pieno. Scherzi a parte, l’intesa fra i tre è perfetta. Pensano (in materia di calcio e di gestione della rosa neroverde) allo stesso modo. Inoltre il sistema di comunicazione fra tribuna e panca è collaudato. Lo si è visto (o intuito) anche mercoledì, quando Bruno, espulso da Perotti al quarto d’ora della ripresa del match con il Modena, ha raggiunto il gabbiotto in cima alla tribuna. […] Non sarà a Fano nemmeno Mirko Stefani, pure lui squalificato, creando un’autentica emergenza nella difesa neroverde, già orfana di Ingegneri e Pellegrini e con Semenzato alle prese con i dolori alla schiena. Se non dovesse farcela nemmeno il terzino di Montebelluna, lo staff neroverde potrebbe varare una linea difensiva composta da Filinsky, Parodi, Marchi e De Agostini. A centrocampo è in diffida Burrai. Difficilmente si rischierà di perderlo in vista del match con il Padova. Al suo posto fra Misuraca e Suciu potrebbe quindi giocare Bulevardi. Davanti infine Berrettoni potrebbe rientrare al posto di un Cattaneo apparso comprensibilmente affaticato.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Difesa inedita da una parte, tridente ben assortito dall’altra. In vista di Fano, le preoccupazioni in casa Pordenone sono concentrate sul pacchetto arretrato. La squalifica di capitan Stefani, la perdurante indisponibilità di Ingegneri e le non perfette condizioni fisiche di Semenzato costringeranno Bruno Tedino a rivoluzionare la retroguardia proprio al cospetto di un trio niente male, quello composto dall’ex neroverde Alberto Filippini, l’ex patavino Domenico Germinale e Giordano Fioretti, già ariete della Sambenedettese. L’ipotesi più “semplice” prevede l’inserimento di Parodi al centro della difesa, al fianco di Marchi, con Semenzato e De Agostini ai lati. Qualora, però, anche l’ex Bassano non ce la facesse (sembra comunque destinato a giocare, stringendo i denti), Tedino sarebbe costretto a inventarsi una soluzione ancora più sperimentale, con De Agostini al centro, Parodi nelle vesti già ricoperte di vice Semenzato a destra, e probabilmente lo juventino Zappa dell’altra parte. Ipotesi che comporterebbe una coppia di centrali (De Agostini e Marchi) entrambi mancini: non proprio quello che prescrive il manuale del calcio. […]

Ore 17.00 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 16.40 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2, novità in vista a centrocampo?

Ore 16.20 – Qui Guizza: lavoro atletico, assente Neto Pereira che però assiste in tuta alla seduta.

Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, breve colloquio con Roberto Bonetto.

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ricorda il 3-1 subìto al Penzo nel derby di andata come una buona gara decisa da episodi. E proprio alla luce di quello che rimane l’unico ko casalingo del suo Venezia, Pippo Inzaghi gonfia il petto a 48 ore dalla sfida di lunedì all’Euganeo (ore 20.45) che sta facendo salire la febbre ai tifosi arancioneroverdi (a ieri sera circa 800). «Aver perso a fine novembre e nonostante questo essere davanti ai biancoscudati di 12 punti qualcosa dice sul livello del nostro cammino – il complimento del tecnico lagunare ai suoi ragazzi -. Venezia e Padova credo si equivalgano molto, in questo torneo solo il Parma è fuori categoria tant’è che già oggi potrebbe vincere la serie B. Davanti però ci siamo noi e, pur non avendo ancora vinto niente, non è vero che per gli applausi c’è tempo perché questa squadra li merita già da un bel po’».
L’obiettivo a sentire Inzaghi non sarà quindi vendicare il derby di andata. «A noi interessa solo il traguardo finale, ci mancano 7 punti per salire in serie B e 5 finalissime per conquistarli. Sappiamo sia che non sarà facile, sia che il Parma farà 15 punti a partire da domani con l’Ancona. Contro un Padova chiamato alla partita della vita dovremo essere bravi a dare qualcosa in più per provare a vincere. Un pareggio? No, alla vigilia non lo firmerei prima di giocarcela». […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Cresce la febbre da derby. È iniziato il conto alla rovescia per la sfida che vale per il Venezia un bel pezzo di serie B: lunedì sera, all’Euganeo contro il Padova, i ragazzi di Pippo Inzaghi proveranno a mettere una prima ipoteca sul salto di categoria. Con 5 gare ancora da giocare e 8 punti di vantaggio, la sfida con i cugini padovani (terzi a 12 punti di distacco) può diventare davvero decisiva. «Non possiamo permetterci però di fare calcoli — taglia corto l’attaccante Alex Gejio, che dopo la squalifica tornerà a disposizione di Inzaghi — abbiamo un buon vantaggio, è vero, ma per esperienza so che non è mai il caso di fare tabelle di marcia perché questo campionato è difficile e strano. Penso che in un’altra situazione, con tutte queste vittorie staremmo già festeggiando, invece non è ancora deciso nulla. Noi dobbiamo pensare soltanto a fare più punti possibili: ce ne servono 7 e quindi prima li facciamo, meglio è per tutti, a iniziare già dalla gara con il Padova». In vista del derby lo staff tecnico potrà avere quasi tutta la rosa a disposizione: l’unico in dubbio rimane Fabiano, mentre Bentivoglio sarà sicuramente della partita a guidare il centrocampo lagunare. E in attacco, appunto, tornerà titolare proprio Gejio, pronto a timbrare altri gol importanti per portare il Venezia in alto. «Quando giochi una gara tanto importante è sempre bello, figurarsi se si tratta di un derby», conclude il bomber spagnolo. […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Superato l’ostacolo Feralpisalò, il Venezia indirizza il radar verso lo stadio Euganeo dove lunedì sera affronterà il Padova nel posticipo televisivo. Conoscendo già il risultato del Parma, dove però arriverà l’Ancona che sta sprofondando verso la Serie D. Geijo in rampa di lancio dopo la squalifica, Bentivoglio di nuovo in campo, Fabiano ancora in forse per il derby. «Ci mancano 7 punti, in questo momento, le prossime saranno 5 finali, a cominciare dal derby», ha sottolineato Filippo Inzaghi, «questa squadra ha fin qui disputato una stagione eccezionale, arrivando anche alla finale di Coppa Italia, adesso dobbiamo completare l’opera. Da quando è ripreso il campionato, il Venezia ha tenuto un ritmo impressionante, in qualunque altra situazione, il campionato sarebbe già chiuso, ma il Parma e il Padova lo stanno tenendo aperto. Quindi ci sarà da lottare ancora perché è facile che il Parma vinca sempre da domani alla fine del campionato». Padova e Venezia si ritrovano lunedì sera per la quarta volta nel corso della stagione: in campionato, al Penzo, ha gioito la squadra di Oscar Brevi, in Coppa Italia il Venezia ha eliminato in semifinale i biancoscudati. «Nonostante la sconfitta di Sant’Elena, arriviamo al derby con 12 punti di vantaggio. Credo sia qualcosa di straordinario. Ci conosciamo bene, inoltre sarà un derby. Per il Padova sarà la partita più importante della stagione, noi ne avremo altre di importanti anche dopo Padova. Ho sempre sostenuto che quella guidata da Brevi è un’ottima squadra, sui livelli del Venezia, noi andiamo all’Euganeo consapevoli della nostra forza». […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Otto giornate al termine del campionato con 24 punti a disposizione per cercare di risalire la classifica che adesso vede il Vicenza al quart’ultimo posto che vale lo spareggio playout. Pierpaolo Bisoli sta preparando la sfida di Latina dal ritiro di Roma al quale non hanno partecipato gli squalificati Bellomo e Zaccardo, gli infortunati Costa, Benussi, Siega e Fabinho oltre a Doumbia e Perfection per scelta tecnica. Un gruppo, quello biancorosso, che ha avuto modo di stare insieme e di confrontarsi sui problemi. «Ci siamo parlati a lungo e il confronto è stato molto positivo — sottolinea Bisoli — adesso però è chiaro che la nostra volontà di uscire da una situazione complicata la dovremo dimostrare sul campo. A livello fisico stiamo abbastanza bene, solo Ebagua e Urso non hanno recuperato al meglio ma per quanto riguarda Giulio dico che giocherà dal primo minuto e darà il massimo, spero almeno per un’ora. Poi magari lo sostituirò ma dobbiamo partire con lui perché in attacco è un punto di riferimento fondamentale». La sconfitta subita con il Trapani martedì sera può aver lasciato delle scorie a livello mentale, ma il tecnico del Vicenza scaccia questa ipotesi. «A livello di morale siamo a posto, siamo pronti per queste otto battaglie finali — precisa Bisoli — non possiamo permetterci di star lì a pensare quello che è stato anche perché non serve a niente. In ritiro ci siamo guardati negli occhi, ci siamo confrontati e siamo giunti alla conclusione che in questa situazione ci siamo messi con le nostre mani e ora noi dobbiamo trovare il modo di venirne fuori». […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Sullo stemma del Latina domina il leone alato di San Marco, simbolo veneto per eccellenza. Chissà che sia un’immagine di buon auspicio. Oggi alle 15, nello stadio del capoluogo pontino, gli undici giocatori con la maglia biancorossa giunti dal Veneto passando per un miniritiro romano non avranno alternative: dovranno battersi in campo con la caparbietà degli undici leoni spesso invocati dai cori della curva, determinati a dominare e – quel che più conta – a battere la squadra di casa.Tre punti pesantissimi. Questo scontro diretto, a sole otto partite dal termine del campionato, ha infatti una rilevanza fondamentale; non sarà possibile giocare al risparmio. Il Vicenza quartultimo affronta il Latina che al momento chiude la classifica, ma ha solo tre punti di ritardo dalla squadra di Bisoli: oggi i nerazzurri si giocheranno la possibilità unica di colmare questo distacco per tornare a credere nella salvezza. Peraltro, in un eventuale arrivo finale a pari punti, i pontini avrebbero il vantaggio del successo centrato al Menti all’andata: ecco perché a maggior ragione i biancorossi non possono affrontare questa partita accontentandosi del punticino. Forse anche per dare subito un segnale forte in questo senso Bisoli ha deciso che Ebagua giocherà dal primo minuto, anche se certamente non potrà reggere più di un’ora dopo essere rimasto in campo per l’intera gara con il Trapani. Il tecnico biancorosso ritiene fondamentale l’approccio a questa partita, quindi ha scelto di schierare dall’inizio la coppia Ebagua-De Luca, presentando un Vicenza che proponga subito il massimo del proprio potenziale offensivo attuale. Contro il Trapani, per la verità, la mossa non ha pagato: Ebagua infatti è risultato meno incisivo e utile alla squadra affrontando gli avversari dal primo minuto, rispetto a quanto era riuscito a fare negli incontri precedenti entrando nel finale contro difensori più affaticati e concentrando il proprio sforzo in una mezz’ora di gioco. Speriamo che oggi il campo premi la scommessa di Bisoli. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) Anticipo di campionato oggi alle 15 per l’Abano impegnato nella trasferta con la Triestina allenata da Andreucci che spera ancora nell’aggancio al Mestre, avendo anche lo scontro diretto giovedì prossimo. Reduci da due pareggi nelle ultime quattro gare, gli aponensi sono chiamati a difendere con le unghie il quinto posto in classifica che vale i play off avendo al momento due lunghezze di vantaggio sull’Arzignano. «Sono molto carico – esordisce Luca Tiozzo – e spero che lo sia anche la squadra che al di là degli ultimi risultati sta facendo il massimo. C’è la volontà di andare a disputare una grandissima prestazione, consapevoli però che affronteremo una corazzata che dovrà vincere per forza per alimentare le speranze di primo posto, per cui sarà necessario sbagliare il meno possibile per ottenere un risultato positivo. Comunque vada, mi piacerebbe che i miei ragazzi uscissero dal campo ricevendo i complimenti del pubblico. I play off? Mancano cinque gare e serve un ultimo sforzo. Non sarà facile dato che dovremo affrontare anche il Mestre, ma mi piacerebbe davvero regalare questo traguardo all’Abano». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Un match da onorare in uno stadio “vero”. Sarà infatti il “Nereo Rocco” di Trieste ad ospitare l’anticipo di oggi pomeriggio (calcio d’inizio alle 15, arbitro Federico Longo di Paola) fra Triestina ed Abano, entrambe nella top 5 del girone C di Serie D. […] Gli aponensi devono difendere l’ultima scranna dei playoff dall’attacco dell’ArziChiampo, ora a -2. «I ragazzi dovranno soltanto godersi una partita vera in uno stadio bellissimo, davanti a 4-5 mila persone», afferma il tecnico dell’Abano Luca Tiozzo. «Non abbiamo mai fatto e non faremo neanche stavolta calcoli in chiave playoff, perché abbiamo sempre dato il massimo, a prescindere dalla posizione di classifica». Poi aggiunge: «Affronteremo una squadra forte, organizzata, con un grande allenatore e con giocatori di esperienza. Loro vorranno i tre punti per arrivare nelle migliori condizioni allo scontro di Mestre, ma faremo la nostra partita. I tanti giovani della mia squadra devono capire se sono pronti per giocare negli stadi più importanti: avranno un’occasione unica». […] In anticipo si giocano oggi anche Belluno-Mestre e Calvi Noale-Virtus Verona. Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Cuccato, Boscolo Berto, Busetto; Serena, Pagan; Rampin, Fracaro, Angelilli; Personé. All. Tiozzo.

Ore 12.00 – (Gazzettino) Adesso che la salvezza è un dato di fatto, il Cittadella può davvero sognare, proprio come ha affermato il diggì Marchetti l’altro ieri al nostro giornale. Finora i numeri depongono a favore della squadra di Venturato, che dall’inizio della stagione si trova stabilmente nelle primissime posizioni di classifica, ma adesso l’asticella si è ulteriormente alzata. L’obiettivo è quello di emulare l’impresa dell’annata 2009-2010, con la semifinale play off persa con il Brescia, il punto più alto raggiunto dalla società granata. Da qui alla fine della stagione regolare saranno perciò tutte autentiche finali. Si comincia oggi con il Benevento, che all’andata ha beffato il Cittadella in una delle sue migliori prestazioni in trasferta. Per questo Venturato è molto cauto: «Mi dispiace avere perso quella partita. I campani ci hanno colpito facendo leva sulle loro caratteristiche migliori. Sanno difendersi bene, coprire tutti gli spazi e poi ripartire. Al Tombolato andrà in scena una gara importante, contro un’avversaria che ha dimostrato grande continuità nell’arco della stagione». L’attenzione del tecnico è focalizzata sui granata, reduci da sette punti nelle ultime tre gare disputate, con la ritrovata vittoria fuori casa. «Nella doppia trasferta c’è stato un bel segnale ma non possiamo adagiarci, perché ci attendono tutte partite altrettanto importanti. Dobbiamo confermarci e saper crescere ancora, perché se vogliamo superare il Benevento servirà il miglior Cittadella. È fondamentale continuare a lavorare sui nostri limiti durante i novanta minuti. L’allenamento continuo ha portato a evidenti miglioramenti, bisogna confermarli e questa è la cosa più difficile». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Da uno “spareggio” all’altro. Dallo scontro diretto di martedì scorso a Salerno, a quello con il Benevento di questo pomeriggio. Il Cittadella ritrova i propri tifosi dopo due trasferte consecutive e ha l’occasione di vendicare il beffardo 1-0 incassato all’andata allo stadio “Vigorito” e, soprattutto, di andare ad agguantare la formazione campana, al momento quarta in classifica a quota 54 punti, tre in più rispetto ai granata. Proverà a farlo senza Martin, tenuto a riposo dopo il trauma cranico di Salerno, e Salvi, fermato per un turno dal giudice (al suo posto giocherà Pedrelli, che proprio oggi compie 31 anni: auguri). Venturato, che ieri mattina ha diretto l’allenamento di rifinitura a Cusinati di Rosà (per dare un ulteriore giorno di requie al manto del “Tombolato”, appena riseminato), con ogni probabilità dovrà rinunciare anche a Kouamé, convocato ma ancora dolorante al piede dopo il pestone di Latina. Iunco ha abbandonato anzitempo la seduta per una botta, ma sarà ugualmente presente, così come Vido e Schenetti, che si sono allenati regolarmente, avendo superato gli acciacchi dei giorni scorsi. Mister, la doppia trasferta ravvicinata di Latina e Salerno ha lasciato l’impressione di una raggiunta maturità da parte dei suoi uomini. Lo crede anche lei? «In queste due gare abbiamo sicuramente dato un bel segnale, prima di tutto a noi stessi. È chiaro che nelle otto partite che rimangono vogliamo migliorarci ancora. E stavolta dovremo farlo affrontando il Benevento: una squadra forte, che ha una sua precisa identità, che sa ripartire ma anche tener palla». Tre giornate consecutive senza subire gol sono una “notizia”, in questo campionato. Il tutto nonostante l’ampio turnover operato fra le sfide con Spezia, Latina e Salernitana. «Abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva in questi mesi proprio perché serviva farlo. Il limite rimane, dobbiamo esserne consapevoli e continuare su questa strada, tenendo a mente che confermarsi è la cosa più difficile da fare nello sport». […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Indovinare la formazione del Cittadella ultimamente è diventata un’operazione complessa. Roberto Venturato tiene tutti sulla corda, evita di far sentire sicuro del posto un giocatore e gioca molto sul concetto di gruppo nel suo complesso. Ecco perché alla vigilia di Cittadella-Benevento (ore 15) di certezze non ce ne sono. Dietro, ad esempio, le ultime danno la coppia Scaglia-Varnier favorita sul duo Pelagatti-Pascali, ma le sensazioni di lunedì erano opposte a quelle che sono state poi le scelte dell’allenatore a Salerno. Con il Benevento c’è aria di playoff e la prevendita sta regalando qualche spunto in più del solito, tanto che oggi il Tombolato dovrebbe regalare un discreto colpo d’occhio. «Affrontiamo una squadra forte che sa ripartire — sottolinea l’allenatore granata — ma allo stesso tempo sa giocare bene a calcio. Sarà fondamentale mantenere sempre la concentrazione, inizia la parte più difficile in assoluto del campionato. All’andata abbiamo perso per un episodio ma questo è un nostro limite, dobbiamo sempre migliorarci e avere sempre rispetto e umiltà». L’obiettivo playoff è diventato sempre più concreto e la continuità creata dal pari di Salerno va proprio in questa direzione: «L’obiettivo è sempre stato restare tra le prime — ammette Venturato — e direi che ci siamo, ora siamo nella fase finale in cui le partite conteranno il doppio. Sono tutti punti pesanti, che dovremo incamerare il prima possibile, proprio per dimostrare che il percorso fatto sinora ha un finale che vogliamo tutti sia quello i tifosi sperano». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Della serie, l’attaccante salterà il derby con il Venezia, nel quale all’andata aveva chiuso la pratica firmando il terzo sigillo biancoscudato dopo essere entrato nella ripresa. «Mi dispiace perché il derby è una sfida che tutti vorrebbero giocare. Non sarò in campo, ma verrò allo stadio a fare il tifo per i miei compagni. Ci teniamo a vincere per i nostri tifosi che tengono tanto a questa partita, e anche per il secondo posto. Una vittoria ci darebbe morale per ripartire dopo due sconfitte e riprendere così il nostro cammino». Anche se la matematica lascia aperta qualche piccola speranza in ottica primo posto, il vero obiettivo è appunto la piazza d’onore che permette di saltare il primo turno degli spareggi promozione. «Sappiamo che il primo posto è irraggiungibile, e che dobbiamo affrontare i play off. È fondamentale arrivarci carichi e nelle migliori condizioni possibile perché sarà a tutti gli effetti un altro campionato». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Un’ora di seduta terapica al mattino, con replica al pomeriggio. Neto Pereira si sta sottoponendo a un ciclo di cure intensive per bruciare i tempi di recupero dopo l’inconveniente muscolare al flessore della gamba destra patito con il Parma. Una vera e propria ricaduta, dal momento che l’acciacco è saltato fuori nello stesso punto accusato nella sfida di Modena, tanto che mercoledì sera il brasiliano era al rientro dopo essere rimasto ai box con Bassano e Feralpi Salò. «Non è stato un rischio giocare – sottolinea Neto Pereira – L’allenatore mi ha chiesto come stavo, e gli ho risposto che mi sentivo bene. Tra l’altro non ho accusato alcun problema fino a quando sono rimasto in campo, poi purtroppo è capitato l’inconveniente. Ho preso palla cercando di allungarmela, nel contrasto l’avversario mi ha fatto fare una frenata e ho sentito un indurimento. Mi è dispiaciuto molto dover uscire, non solo per l’infortunio, ma anche perchè stavamo perdendo e la squadra aveva bisogno di me». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Faccia a faccia di 33 minuti tra Brevi e la squadra prima di riprendere la preparazione in vista del derby con il Venezia. Poi via libera al lavoro sul campo tra esercizi atletici e pallone. Eccetto Neto Pereira, tutti i biancoscudati hanno effettuato regolarmente la seduta, che sarà replicata oggi alle 16. Nel derby sulle maglie del Padova sarà applicata una patch speciale per commemorare il quinto anniversario della scomparsa di Piermario Morosini, dopodiché saranno donate a un’associazione benefica monzese che le metterà all’asta insieme alle casacche di altre ex squadre di Morosini per raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori e per altri progetti benefici con l’Assocalciatori. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Allude quindi ad un problema caratteriale? «Credo sia una questione mentale. Abbiamo corso e speso tanto negli ultimi mesi, e ci può anche stare, ma in questo momento dobbiamo stare tranquilli, capire i nostri errori e migliorare, ma senza dimenticarci di essere una grande squadra». Crede ancora al secondo posto? «Certamente, ci sono cinque partite. Gli scontri diretti col Parma sono comunque a nostro favore, e finché ne avremo la possibilità dobbiamo crederci. E ai playoff inizia tutto un altro campionato».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) In attesa di capire quale sia il suo problema, ha capito quale sia stato quello del Padova nelle ultime due gare? «Purtroppo a Salò nel primo tempo abbiamo giocato veramente male, non siamo riusciti a esprimerci come sappiamo, e prendere gol col Parma dopo un minuto ha compromesso l’intera gara, perché poi non siamo riusciti a recuperare. Queste due gare ci serviranno di lezione: non possiamo permetterci di entrare in campo in quella maniera, regalare i primi tempi per poi dover rincorrere è sempre faticoso».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Non c’è pace per Neto Pereira, che lunedì prossimo sicuramente contro il Venezia non ci sarà e che non sa ancora quanto dovrà attendere per poter tornare a giocare. «Non ho ancora idea della diagnosi», spiega il capitano biancoscudato, «Nei prossimi giorni faremo esami approfonditi perché i primi, molto a ridosso della partita, non potevano essere indicativi. Preferisco non affidarmi alle mie sensazioni, ho sentito un crampo ma non so quale sia l’entità del problema. Mi auguro solo che non sia nulla di grave». Pensa che siano stati affrettati troppo i tempi del suo rientro? «Non credo, le mie sensazioni erano positive e la settimana precedente mi sentivo bene, gli esami avevano detto che ero a posto. Lo avevo detto anche a mister Brevi, me la sentivo di giocare e non avrei immaginato che sarebbe andata così. È solo sfortuna».

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Dal Canto la impiegò anche da regista, un po’ come Inzaghi ultimamente… «Vero. Ho giocato anche in quel ruolo, da regista mi trovavo bene come adesso. Anzi, penso che sia il ruolo che calza a pennello per me». A distanza di anni: perché quel Padova si squagliò come neve al sole? «Forse anche perché c’erano tanti giocatori che non erano tranquilli per tutte le vicende che giravano attorno alla squadra. Almeno a me è pesato sentirmi accostato a chi aveva realmente venduto e comprato le partite». […] Mai pensato di smettere? «Brutti pensieri sono passati per la mente. Credo che non sia facile per nessuno». Adesso, però, sta conquistando la serie B con il Venezia. Mica poco… «Mancano sette punti e dobbiamo farli. Ho e abbiamo grande rispetto per il Padova, l’unica squadra che ci ha battuto al Penzo. Sarà un bel derby e se mi fischieranno pazienza…».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Bentivoglio, innanzitutto: lunedì ci sarà? «Sto bene, mi sono allenato con il gruppo. Dipenderà dalle scelte del mister, ma io sono a disposizione». […] Sarà la prima volta da avversario a Padova. Che accoglienza si aspetta? «Sono passati cinque anni. So che i tifosi non saranno teneri nei miei confronti ma chi ha letto bene le carte alla fine si è reso conto che i fatti erano ben diversi da come erano stati dipinti. Non ho mai venduto partite, credo sia emerso con chiarezza. Per la giustizia sportiva, però, sei colpevole fino a prova contraria e io non potevo difendermi». Come valuta l’esperienza in biancoscudato? «Vorrei far capire alla gente che io, dovunque sia andato, ho sempre dato il massimo. Anche a Padova è stato così, il dispiacere è di non essere andati almeno ai playoff: quel Padova era da serie A».




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