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Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) Domenica alla Feralpi mancheranno tre grossi calibri come l’ex Davì, Gerardi e Settembrini, squalificati, ma nemmeno Bassano scherza ad assenze, anzi. Salteranno il duello sul Garda infatti lo squalificato Formiconi, l’infortunato Stevanin e rimarrà ai box salvo recupero in extremis anche il lungodegente Proietti il cui rientro è programmato il sabato di Pasqua col Parma. Mentre Bianchi verrà riattivato solo per la panchina e lo stesso Grandolfo sarà tra i convocati ma ancora a mezzo servizio.
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Se ti va bene, passi per camaleontico che fa sempre molto figo e dà l’idea di grande flessibilità tattica e varietà di soluzioni nel taschino. Se però va male ti danno del pollo, reo di aver cannato la formazione. A dire il vero la pensata di Bertotto di presentarsi a Macerata con un 3-5-2 speculare agli avversari, in teoria era anche giusta per contrastare la densità rivale e non patire la superiorità numerica a centrocampo o sugli esterni. Poi però interpretazione e approccio sono stati pessimi e siccome il calcio non è il Subbuteo, ma contano invece uomini e teste, il tecnico ha speso l’intervallo per dare la sveglia alla ciurma e rivoluzionare il cast riproponendo il vecchio, caro 4-3-3. Dentro Formiconi e Minesso per Trainotti e Bortot, catena di destra ridisegnata in toto. Morale: pareggio istantaneo al rientro in pista, vantaggio sfiorato e quarto d’ora abbondante di gran autorevolezza, salvo poi rinculare di nuovo dinanzi alla rinnovata offensiva marchigiana, perchè certe fragilità emotive rimangono se non vinci una partita da oltre due mesi. Qui Bertotto ha lanciato in mischia Grandolfo per alzare il baricentro, schierarsi con un 4-2-4 formale nell’ultimo quarto di gara (con gli esterni e una delle due punte centrali chiamate a ripiegare spesso e volentieri) e inseguire il gran colpo. Tentativo rimasto lettera morta poiché Macerata ha continuato a spingere e Bassano ha preferito preservare la buccia. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Burrai è tornato sulla partita del Bottecchia, parlando dell’occasione persa dal Pordenone di fronte al proprio pubblico. «Nel primo tempo – ha detto il centrocampista – potevamo andare in vantaggio di due gol. Non ci sarebbe stato molto da dire. Poi nel calcio gli episodi a volte accadono a tuo favore e altre volte ti remano contro. Siamo stati sfortunati e nella ripresa sono stati bravi loro. Se fosse arrivata la vittoria saremmo stati molto più contenti, anche perché avremmo avvicinato gli avversari in vista degli scontri diretti». Il regista sardo vede però il lato positivo del pareggio colto contro il Modena: «Ci teniamo buono il punto, anche perché gli altri non hanno fatto molto meglio di noi». Poi il commento del gran destro dai 30 metri che per molti aveva oltrepassato la linea di porta. «È vero – ha ammesso -, ho sentito dire che alcuni hanno visto la palla entrare. Evidentemente non era destino. Forse non dovevo proprio fare gol, contro il Modena. Però stiamo disputando un grande campionato e non dobbiamo farci condizionare da un pareggio in casa». Infine un neo: qualche attimo di nervosismo per lui a fine gara, con un giallo già sulle spalle. Atteggiamenti da evitare.
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) A Fano domenica il Pordenone avrà fuori trequarti della difesa titolare. Oltre al lungodegente Ingegneri, Tedino (per il tecnico ieri sono arrivati due turni di stop) dovrà rinunciare a Stefani, a sua volta appiedato dal giudice, e probabilmente a Semenzato (dolori alla schiena). Sono i postumi della gara impegnativa e nervosa di mercoledì con il Modena, finita 1-1, risultato che ha consentito ai ramarri (quarti) di tenere a 5 lunghezze la Reggiana. […] Ancora una volta Stefani e compagni sono caduti nella trappola delle provocazioni, del gioco sporco e delle perdite di tempo degli avversari. Ormai succede con una certa regolarità. Evidentemente, presi dall’agonismo, non si rendono conto che farsi coinvolgere in situazioni del genere li danneggia. Vale anche per le proteste inutili contro gli arbitri che, una volta presa la decisione, certo non tornano indietro su suggerimento dei giocatori. A farne le spese è stato Bruno Tedino, invitato da Perotti a lasciare la panca per proteste in occasione del rigore subito per un mani di Marchi. «Ho solo detto all’arbitro ha raccontato Bruno -: non puoi fischiare un rigore così». In effetti, riguardando su video l’azione, la distanza fra Diakitè, autore del cross (nemmeno un tiro), e lo stesso Marchi era davvero minima. Comprensibili, anche se non giustificabili, le proteste. Rigore comunque parato da Marco D’Arsiè. Sono stati altri gli episodi che hanno permesso ai gialloblù di pareggiare e, alla fine, di recriminare. «Se c’era una squadra che doveva vincere ha affermato Eziolino Capuano era il mio Modena». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Non sarà giocare come a Pordenone: no, scendere in campo al Bottecchia avrebbe avuto un sapore diverso. Ma la gara di domenica avrà sempre un gusto particolare per Alberto Filippini, attaccante classe 1987 del Fano ma, soprattutto, ex neroverde. Con il club cittadino ha vissuto la sua migliore stagione, cioè la scorsa: 23 presenze, 8 gol e tre mesi (da novembre 2015 a gennaio 2016) di altissimo livello, fatti di rete e giocate straordinarie. Troppo poco però per il Pordenone, che ha deciso di non dargli nuovamente fiducia nonostante avesse inciso sul campionato, pur per un periodo limitato: Filippini è così dovuto andare a Cosenza prima e a Fano poi, lasciando in città l’amore (la sua fidanzata è pordenonese e vive in città) e molti amici. «Io sarei rimasto – afferma infatti il giocatore dei marchigiani –. Da nessun’altra parte mi sono sentito bene come in neroverde. Ho vissuto una stagione da protagonista e avevo trovato un grande equilibrio. Purtroppo si è deciso di non puntare nuovamente su di me e io ho preso atto: questo è il calcio». […] «È stata un’annata strepitosa e domenica sarà bello incontrare tanti amici: da Stefani a Tomei, con cui mi sento tuttora, passando per tutti gli altri – dice –. Ma ora sono un giocatore del Fano e devo pensare esclusivamente a battere la mia ex squadra. Vogliamo salvarci senza passare per i playout e le ultime cinque gare per noi sono come finali: con i neroverdi sarà durissima ma dopo la sconfitta col Gubbio non abbiamo alternativa al successo». […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Salterà le gare con Fano e Padova Bruno Tedino. Il tecnico del Pordenone è stato squalificato per due partite «per comportamento offensivo verso l’arbitro durante l’incontro (col Modena, ndr)». Per i prossimi 180’ andrà in panchina così il vice Carlo Marchetto, che vanta un bilancio perfetto da capo-coach: tre gare e altrettanti successi. Intanto il Pordenone ha ripreso ieri gli allenamenti in vista del match col Fano, in programma domenica pomeriggio nelle Marche alle 16.30. Per mister Bruno Tedino subito un bel problema, legato all’emergenza difensiva. Nel match valido per la 34esima giornata mancheranno infatti i due centrali titolari, vale a dire Ingegneri (infortunato di lungo corso) e Stefani, squalificato per recidiva in ammonizioni. Il tecnico dei neroverdi sta già pensando a schierare la coppia del tutto inedita formata da Marchi e Parodi, con quest’ultimo al rientro dopo mesi nella sua posizione preferita dopo due gare da terzino. Non ha alternative il tecnico, considerato che non ci sono altri centrali e chi gioca sulle fasce non è adattabile nel cuore del reparto. Sempre per il match di domenica sono da valutare le condizioni di Berrettoni, al momento inutilizzabile: probabile allo stato attuale che il fantasista cominci ancora dalla panchina ed entri così a gara in corso. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Se il tuo portiere è il migliore in campo non è una buona notizia, spesso. Non sempre però: se a risultare tale è quel giocatore che, sino a poco tempo, era solo una semplice riserva, il discorso cambia. Dopo il pareggio col Modena, il personaggio del giorno in casa Pordenone è sicuramente Marco D’Arsiè, dodicesimo di Matteo Tomei sino a poche settimane fa e, ora, numero uno della formazione neroverde. Coi gialloblù ha neutralizzato il rigore – il primo tra i “pro” – e ha tenuto in piedi la squadra nella ripresa, dicendo “no” in alcune circostanze. Alla sua quinta presenza di fila da titolare risulta il migliore in campo e il suo percorso è in crescendo: chi lo toglie più, ora? Nessuno, in primis il suo tecnico, Bruno Tedino. Quest’ultimo dopo la partita ha affermato che «Marco si sta meritando il posto tra gli undici titolari» e che «il posto sarà ripreso da Tomei soltanto se dimostrerà di essere superiore in allenamento, battendo la concorrenza». Parole che valgono molto, queste, che fanno capire come per adesso le gerarchie siano cambiate. Un posto guadagnato sul campo, quello dell’estremo veneziano, che si gode il momento. «Spero che Matteo recuperi – premette – perché è un giocatore forte e che serve alla squadra. Io lavoro per farmi trovare pronto ma è chiaro che, adesso, spero di continuare su questa strada e quindi di proseguire il mio percorso da titolare. La scelta la farà il mister, ma io cerco di scendere in campo il più possibile: alla fine ci alleniamo per questo motivo». […] «Avevo bisogno di giocare – sottolinea –. Ricordo sempre che arrivo da un’inattività di tre anni. Dopo la stagione di Ancona in serie D sono rimasto fermo un campionato per un brutto infortunio, quindi nei due tornei successivi con Venezia e Pordenone non ho mai giocato. Adesso sto acquistando continuità e fiducia nei miei mezzi». […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A quanti punti è posizionata la quota salvezza? E’ questa la domanda che si pongono i tifosi del Vicenza ma, insieme a loro, anche tutti i sostenitori delle squadre impegnate nella corsa alla permanenza in serie B. Negli ultimi campionati la salvezza è arrivata con un minimo di 46 punti nel 2016 fino ad un massimo di 48 nel 2013 e 2014, con la permanenza in serie B a 47 punti nel 2013. Una quota che potrebbe valere in questo campionato, anche in funzione delle penalizzazioni che hanno colpito il Pisa e che potrebbe togliere punti all’Avellino e nuovamente al Latina, che sembra la squadra più in difficoltà al momento. […] «Abbiamo l’obbligo di dare un segnale e far vedere di non essere quelli visti contro il Trapani — spiega capitan Giacomelli — martedì sera abbiamo sbagliato tutto e non riusciamo nemmeno a capire perché, visto che tutti eravamo convinti di fare una grande partita. I primi a sapere che siamo stati inguardabili siamo noi, non ci resta che far parlare i risultati visto che le chiacchiere stanno a zero». Un cammino, quello del Vicenza, con poche vittorie al Menti: un po’ come accaduto la stagione scorsa in cui la squadra biancorossa vinse più in trasferta che davanti ai propri tifosi. «I numeri dicono questo e sono chiari — ammette Giacomelli — purtroppo aver vinto in casa solo tre volte la dice lunga sulle nostre difficoltà. Anche se è corretto sottolineare che in serie B qualche volta, quando si capisce che non si riesce a vincere una partita, è importante non perderla. Rivedo le sconfitte al Menti con Latina, Salernitana e Trapani, penso come sarebbe la classifica se fossimo riusciti a pareggiare e mi mangio le mani dalla rabbia. Così come a Brescia, quando a due minuti dalla fine si vinceva e poi abbiamo addirittura perso. Però ormai è andata così, guardiamo avanti perché il Vicenza ha la possibilità di salvarsi: con due vittorie rialzeremmo la testa. L’importante ora è dare tutto per centrarle, il resto non conta». […] Al Vicenza per restare in serie B servono almeno 13 o 14 punti. Un’impresa sicuramente non facile ma, se la squadra tornerà quella di fine anno, non impossibile.
Ore 17.00 – (Giornale di Vicenza) Allo stadio Francioni di Latina, che domani alle 15 attende i biancorossi per un nuovo scontro diretto ancora più importante dopo il bruttissimo scivolone interno con il Trapani, è legato un ricordo dolceamaro. L’anno scorso, infatti, proprio qui il Vicenza ha festeggiato la salvezza, pur uscendo dal campo sconfitto per 2-1: era la penultima giornata di campionato, e a dare l’aiuto decisivo alla squadra di Lerda era stata la Ternana allenata da Roberto Breda, per coincidenza ex tecnico proprio di Vicenza e Latina, pareggiando in extremis a Lanciano. Un risultato che aveva consentito al Vicenza di salvarsi con 90 minuti d’anticipo nonostante il ko, e al Latina di avvicinare lo stesso traguardo, che i pontini avrebbero poi tagliato matematicamente nell’ultimo turno pareggiando a Pescara. […] In una partita dal valore così elevato, i biancorossi ritroveranno come avversari diversi giocatori che negli scorsi campionati hanno indossato la casacca con la Erre sul petto: dal portiere Carlo Pinsoglio all’esterno Luca Di Matteo, passando per i difensori Pol Garcia Tena e Marco Pinato. Mal di schiena permettendo, vivrà l’emozione del ritorno da ex invece il centrale del Vicenza Andrea Esposito. Per tutti loro, questa, sarà una sfida ancora più particolare. […]
Ore 16.30 – (Gazzettino) […] D’ora in avanti il Cittadella può sognare in grande. Filippo Scaglia era stato facile profeta. Proprio il giorno della partenza per Latina aveva detto che la squadra stava lavorando sodo per ridurre nel girone di ritorno il numero dei gol presi nell’andata. Due partite senza prendere gol non erano mai capitate, adesso sono già tre di fila a reti inviolate. «Sono risultati che danno fiducia -sostiene l’ex torinista – non solo al reparto difensivo, il merito è di tutta la rosa. C’è ancora da migliorare, ma siamo contenti, stiamo dando concretezza a quella continuità tanto auspicata. L’allenatore adesso può scegliere, chiunque giochi sta facendo bene e gli equilibri del nostro gioco non ne risentono. Aver vinto al Tombolato contro lo Spezia e a Latina dopo sei mesi di digiuno in trasferta è importante, anche il pari a Salerno è un ottimo risultato, non so quante squadre usciranno dall’Arechi muovendo la classifica». A Benevento il Cittadella perse una partita che avrebbe meritato ben altro risultato. L’unico errore venne commesso proprio da Scaglia: Ceravolo ne approfittò segnando il gol-partita. «Sarà una bella sfida -riprende il centrale difensivo – fra due squadre che giocano un buon calcio. Il Benevento è molto forte, non a caso sta tre punti davanti a noi, ma lo affronteremo puntando alla vittoria. Non c’è nessuna rivalsa personale per quanto è successo nell’andata. Vogliamo chiudere bene questo campionato, in particolare nelle quattro partite davanti al nostro pubblico, perché abbiamo la grande opportunità di raggiungere qualcosa di straordinario. Ognuno darà il massimo, affrontiamo il Benevento con la testa sgombra restando concentrati sull’obiettivo». […]
Ore 16.00 – (Mattino di Padova) Presidente Andrea Gabrielli, si sente un po’ più… saggio oggi? «Eh, il tempo è poco, ma mi sono messo a disposizione della causa, perché era importante farlo», sorride il patron del Cittadella, capendo subito l’allusione. Il riferimento è all’essere stato individuato dal Consiglio di Lega B, riunitosi mercoledì a Milano, fra i tre “saggi” che dovranno indicare chi succederà ad Andrea Abodi. Il tutto dopo il nulla di fatto dell’assemblea elettiva dello scorso 25 marzo, che, facendo mancare il numero legale, ha bocciato la candidatura di Lotito a presidente, l’unica avanzata pubblicamente sino a questo momento. Assieme a Gabrielli, tra le figure rappresentative individuate dal Consiglio ci sono anche Antonio Gozzi (guida della Virtus Entella) e Oreste Vigorito (Benevento). Presidente, in sostanza quale compito vi attende? «Dovremo sentire e incontrare i vertici delle singole società, arrivando a determinare il profilo di un candidato ideale, su cui possano convergere le preferenze dei vari club. Non sarà facile, perché se esistesse già un identikit “spendibile” per la presidenza, non saremmo arrivati a questo punto. Dovremo raccogliere le opinioni di tutti». […] Nella stessa riunione del Consiglio che vi ha affidato l’incarico sono state decise anche le date dei playoff, con le finali che, se saranno ratificate dalla prossima assemblea, si disputeranno domenica 4 e giovedì 8 giugno. Che effetto le fa sentire dai colleghi che ormai tutti vi considerano una seria candidata agli spareggi-promozione? «Beh, questo non c’entra con il compito assegnatomi! Però è vero, confrontandomi con gli altri presidenti, e non soltanto con loro, avverto questa considerazione ed è un riscontro che non può che far piacere. In questo senso la recente doppia trasferta ravvicinata di Latina e Salerno ci ha offerto risposte importanti. Era giusto attenderle come un test e averle superate indenni, rafforzando la nostra posizione in classifica, vale come una conferma importante di quello che è il livello che vogliamo raggiungere». Avete sempre dichiarato che la salvezza era l’obiettivo da ottenere al più presto. Avendola ormai infilata in cassaforte, e con ampio anticipo, non potete più tirarvi indietro. «Siamo nelle prime posizioni dall’inizio della stagione ed è chiaro che, se dovessimo scivolare fuori dalla zona playoff, sarebbe un duro colpo per tutto l’ambiente. Ma è altrettanto chiaro che davanti ci sono ancora numerose partite difficili, a cominciare da quella di domani con il Benevento, e che non abbiamo ancora fatto nulla. Niente è garantito. Come si usa dire, occorrerà stare “sul pezzo” sino alla fine».
Ore 15.30 – (Mattino di Padova) […] In vista della sfida con il Benevento (domani, ore 15, dirigerà Di Martino di Teramo), gli uomini di Venturato ieri pomeriggio hanno lavorato allo stadio Emanuele Mason di Camposampiero, mentre stamattina svolgeranno la rifinitura al Comunale di Cusinati di Rosà. Schenetti si è ripreso dalla distorsione alla caviglia e si è allenato regolarmente, differenziato per Vido (contrattura al bicipite femorale destro), mentre Martin è stato tenuto a riposo dopo il trauma cranico rimediato martedì allo stadio Arechi nello scontro aereo con Ronaldo.
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Arrivare primi è dal primo giorno l’obiettivo di questa società. Se siamo a buon punto è grazie alla mentalità vincente inculcataci da Inzaghi». A sentire Maurizio Domizzi sta tutto nella testa il segreto di un Venezia che, battendo 1-0 la FeralpiSalò, ha colto la sua 22. vittoria confermando il proprio massimo vantaggio di 8 punti sul Parma. Un ruolino di marcia super quello degli arancioneroverdi, sempre più vicini alla serie B. «Stiamo facendo qualcosa di eccezionale, i 74 punti in 33 giornate lo dimostrano, eppure il mister è davvero bravissimo a far passare tutto per normale. Purtroppo non aver fatto ancora niente, dopo ogni vittoria esultiamo per un attimo ma la testa va subito al prossimo ostacolo. Questo spirito, a prescindere da come finirà, è il vero punto di forza del Venezia». Il 2-1 del Parma a Padova ha spedito a -12 dalla vetta i biancoscudati, cui Domizzi e compagni faranno visita lunedì sera (ore 20.45). «Siamo contenti di come abbiamo battuto la Feralpi, con una prova di squadra davvero molto buona. Così bisogna fare, altrimenti essere primi con un tot di punti di vantaggio non serve a niente. Nel derby cercheremo un’altra soddisfazione, per noi e per i tifosi, ci teniamo tutti molto: dopo Padova mancheranno solo le ultime quattro partite, non c’è granché da aggiungere». […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un’occhiata al calendario e una all’orologio. Il Venezia conta i giorni che lo separano dalla conquista di una serie B sempre più vicina ma non ancora certa. E scopre che, alla fine, potrebbe bastare un doppio successo casalingo con Fano e Albinoleffe e un altro punticino in trasferta per staccare il pass promozione. Mancano cinque giornate alla fine della stagione regolare e nel prossimo turno il Venezia sarà impegnato a Padova, lunedì sera, conoscendo in anticipo il risultato di Parma-Ancona (emiliani partono nettamente favoriti). Nel turno successivo ecco Venezia-Fano, alla portata della capolista, mentre più complicata si annuncia la missione del Parma che sarà di scena a Bassano. Poi Gubbio-Venezia e Parma-SudTirol, un turno in cui entrambe le squadre potrebbero fare il pieno. Penultimo turno con Venezia-Albinoleffe e Teramo-Parma, per poi chiudere il sipario con Maceratese-Venezia e Parma-Reggiana. Con otto punti di vantaggio, il Venezia è largamente favorito per la conquista della promozione diretta e solo il prossimo turno sembra oggettivamente molto favorevole alla seconda della classe. «Non facciamo tabelle — spiega il match winner contro la Feralpisalò, Nicola Ferrari — né guardiamo più di tanto il calendario. E’ vero che vogliamo vincere il campionato il prima possibile, perché dopo tanti mesi in cui si tira la carretta, diciamo così, non vedi l’ora di chiuderlo». Ma Ferrari, che di esperienza ne ha tanta, richiama l’attenzione del gruppo: «Dobbiamo essere una squadra matura anche in questo, non avere la pressione di fare tutto e subito, si rischia di essere precipitosi e non va bene. Bisogna metterci la testa anche in queste cose, arriverà quando arriverà, l’importante è che arrivi. Ora pensiamo solo al derby, con il Padova è sempre una partita particolare e vorremmo regalare un’altra gioia ai nostri tifosi». […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) […] «La partita con la Feralpisalò aveva un peso importante» commenta Giorgio Perinetti, responsabile dell’area tecnica del Venezia, «tre punti pesanti, anche alla luce della vittoria del Parma a Padova. Non avessimo vinto, i ducali sarebbero stati più vicini, invece abbiamo conservato gli otto punti e possiamo andare a Padova più tranquilli». Al Venezia è stato sufficiente il rigore di Ferrari. «Sì, non abbiamo però mai sofferto e se Fabris avesse trasformato in gol quella splendida cavalcata, la gara sarebbe stata chiusa a inizio ripresa». Lotta a due ormai. «Sì, ho visto un Parma deciso, in condizione anche sul piano atletico, poi il gol dopo una manciata di secondi ha agevolato la squadra di D’Aversa, rivoluzionando quella del Padova. Io credo che il Parma finirà per vincere le cinque partite che restano, anche se ogni match nasconde tante insidie, noi dobbiamo mettere assieme i sette punti quanto prima». E lunedì derby all’Euganeo. «Per il Padova sarà la partita della stagione, per il Venezia sarà una partita per la classifica». Campo. Inzaghi ha portato in campo la squadra ieri mattina, seduta defatigante per chi ha giocato contro la Feralpisalò. Per il derby il tecnico recupera Geijo, che era squalificato, e Bentivoglio, mentre Fabiano sarà out anche per Padova.
Ore 13.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 13.10 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 12.50 – Qui Guizza: alternanza tra lavoro atletico e col pallone, tutti presenti gli altri Biancoscudati.
Ore 12.30 – Qui Guizza: allenamento in corso, assente Neto Pereira.
Ore 12.10 – Qui Guizza: terminato da cinque minuti il lungo confronto tra mister Brevi e la squadra.
Ore 11.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento. Colloquio tra mister Brevi e la squadra.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Abbiamo fatto grandi sforzi per rimettere in piedi la classifica e quando abbiamo iniziato ad accarezzare l’idea di un possibile aggancio alla vetta, è sfumata. Ora dobbiamo preparare il derby con il Venezia che è altrettanto importante, e dosare le forze per arrivare ai play off al meglio sul piano fisico e mentale». La sfida con il Venezia è anche molto sentita tra i tifosi. «Dobbiamo disputare la partita perfetta, solo così possiamo portare a casa il risultato. Non poteva esserci gara migliore in questo momento, ti dà gli stimoli giusti. E’ una sfida che si prepara da sola e vogliamo farla nostra per due motivi: non vogliamo vedere festeggiare il Venezia all’Euganeo, e dobbiamo cercare di riprenderci il secondo posto che è al momento l’obiettivo principale».
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Nella serata storta delle prime volte, uno dei pochi biancoscudati a salvarsi è stato Francesco Dettori. Anche all’indomani del passo falso con i ducali, il sentimento prevalente tra i biancoscudati è stato all’insegna dell’amarezza. «Ci siamo sentiti un po’ tutti nella nostra chat su Whatsapp. C’è un po’ di delusione per il risultato. Non abbiamo giocato la gara nel migliore modo possibile, ci dà fastidio quello. Magari potevamo perdere lo stesso, ma abbiamo sbagliato tanto e non te lo puoi permettere con un avversario come il Parma. Abbiamo cercato di tirarci su di morale, e vogliamo voltare pagina dopo questa battuta d’arresto che fa male».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Sembrano essere incoraggianti le notizie con riguardo all’infortunio patito l’altra sera da Neto Pereira (nella foto), sempre al flessore della gamba destra già infortunato nelle ultime settimane. Ieri il capitano si è sottoposto a un’ecografia che non ha evidenziato alcunché di particolare, ma per scrupolo il giocatore si sottoporrà a un’altra ecografia tra un paio di giorni per avere un ulteriore riscontro. Quanto alla dinamica, il brasiliano quando è stato contrastato da un avversario mentre correva ha sentito indurirsi il muscolo, e si è fermato subito. Di sicuro, comunque, Neto Pereira non sarà a disposizione per il derby con il Venezia in programma lunedì sera all’Euganeo, occasione nella quale in attacco mancherà anche Alfageme: ieri il giudice l’ha squalificato per una giornata dato che è stato ammonito con il Parma ed era in diffida.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) La miglior difesa è andata in fumo nel giro di due partite: tra Salò e Parma il Padova ha incassato 4 reti, una in più di quelle subìte in tutte le precedenti 12 gare del girone di ritorno. La compattezza del reparto è scomparsa di colpo, e va ritrovata in fretta. Per non parlare, poi, del problema delle assenze. Di certo più di qualcosa, quest’anno, è stato sbagliato: tra Filipe, De Risio e Neto troppe volte si è affrettato il rientro di alcune pedine importanti, ottenendo solo nuove ricadute. E quando qualcuno manca, le alternative sono poche, visto che a gara in corso i cambi a disposizione del tecnico sono sempre gli stessi: Mazzocco, Berardocco, De Cenco e Alfageme. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) I 3 punti di vantaggio sul Pordenone, perciò, rimangono un capitale da salvaguardare, e nonostante la rocambolesca sconfitta dell’andata i biancoscudati partono avvantaggiati. Tre gare delle prossime cinque, a partire da quella con il Venezia, per arrivare alle sfide con Ancona e Lumezzane, il Padova le giocherà inoltre davanti al pubblico dell’Euganeo, mentre il Pordenone sarà di scena al Bottecchia solo in due occasioni, tra cui ovviamente quella con Altinier & C. Infine, un’altra nota positiva è certamente il clima attorno alla squadra: anche mercoledì sera qualche mugugno c’è stato, ma il grande applauso con cui, nonostante tutto, lo stadio Euganeo ha salutato gli uomini di Brevi a fine gara è il segnale che proprio il sostegno della piazza potrebbe aiutarli a tenere il morale alto. Ci sono, tuttavia, alcuni dati preoccupanti che non possono non essere considerati.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Mancano 5 partite alla conclusione del campionato, e quindi alla definizione della griglia playoff. Per significato pratico, sfumato il secondo posto, terzo e quarto quasi si equivalgono, ma perdere anche la terza posizione potrebbe causare un contraccolpo psicologico ben maggiore: dopo l’inizio stentato, da novembre in poi il Padova ha viaggiato a mille all’ora, e crollare proprio alla vigilia degli spareggi-promozione non sarebbe sicuramente un bel segnale. La squadra, perciò, prima di tutto dovrà aggrapparsi all’esperienza della sua rosa: gli elementi capaci di tenere alta la concentrazione e il morale del gruppo sono tanti, e di indubbia qualità.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Appuntamento stamane alle 11.30, alla Guizza, per la ripresa degli allenamenti del Padova. Si prepara il derby di lunedì sera con il Venezia (ore 20.45) all’Euganeo: oltre a Neto Pereira, per il quale si attende l’esito degli esami strumentali, mancherà in attacco anche lo squalificato Alfageme. Il giudice sportivo ha multato di 500 euro la società per l’accensione di alcuni fumogeni nella gara con il Parma, uno dei quali lanciato nel recinto di gioco, ma senza conseguenze.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il primo posto è andato, il secondo rimane possibile solo sulla carta. Ma la verità è che a Padova, adesso, sono in pochi a credere in un nuovo sorpasso sul Parma dopo il tracollo interno di mercoledì sera contro gli emiliani. Il Padova, dopo i due ko incassati con Feralpisalò e Parma, sembra in evidente difficoltà. Sia sotto il profilo atletico (molti giocatori giocano in condizioni fisiche precarie o infortunati), sia sotto il profilo mentale. Soprattutto in attacco la situazione è molto difficile. Alfageme è stato squalificato dal giudice sportivo per cumulo di ammonizioni, Neto Pereira è fuori per infortunio: ieri si è sottoposto a un’ecografia che non ha evidenziato lesioni particolari, ma il capitano salterà sicuramente il derby di lunedì sera con il Venezia. Altinier è acciaccato e si trascina ormai da settimane fastidi muscolari. L’unico sicuramente a disposizione nel reparto offensivo sarà Caio De Cenco, peraltro molto contestato dai tifosi sui social e sui blog dopo il ko con i Ducali. Una rabbia forse ingenerosa, per un attaccante che ha segnato il gol della vittoria con il Bassano e che ha fatto compiere un salto di qualità rispetto ai tempi di Domenico Germinale. […] Sull’altro fronte, in vista del derby, il Venezia ha ripreso ad allenarsi già ieri: è rientrato parzialmente in gruppo anche l’ex di turno Simone Bentivoglio, il cui impiego all’Euganeo al momento è ancora in dubbio, così come quello di Fabiano, che ieri ha svolto solo lavoro differenziato. […]