Padova-Parma, le voci dalla sala stampa. Brevi: “Perso con onore, continuiamo a crederci!”

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Oscar Brevi (allenatore Padova): “Prendere gol dopo 30 secondi complica la gara, eravamo posizionati anche, ma il settore sinistro del Parma è forte e ci hanno punito. Loro sono bravi a ripartire e a chiudersi, noi abbiamo sbagliato qualche movimento e sono stati bravi a costruirsi le occasioni a fare gol. Cosa non va dietro? Quando vai sotto subito con squadre forti è normale che la foga e la voglia di raddrizzare magari ti porta a sbagliare qualcosa. Andando sotto è normale che qualcosa devi concedere agli altri per recuperare la partita. Noi nelle ultime settimane abbiamo avuto tante problematiche, molti giocatori si stanno allenando poco, ci sono momenti dove soffri e se ci sono turni ravvicinati le cose si complicano. Sono dei momenti ciclici, a noi è capitato in queste due gare. Ora dobbiamo scaricarci, ripartendo a testa alta per raggiungere l’obbiettivo che ci meritiamo. Riacciuffare il secondo posto? La mia preoccupazione principale è quella di avere la squadra al completo e poi giocare di partita in partita per vedere cosa succede. Nello scontro diretto con loro siamo in vantaggio, dobbiamo continuare a crederci. Abbiamo perso con onore, devono alzare la testa e da venerdì iniziare a preparare un altra gara. Neto Pereira? Non so dire ancora cosa si sia fatto, ci saranno degli esami strumentali. Si lavora tutti insieme, compreso lo staff, può capitare. Se dagli esami fatti non c’erano problemi, poteva giocare. Il rischio c’è per tutti”.

Roberto D’Aversa (allenatore Parma): “Viene quasi da rammaricarsi a non andare diretti in B, siamo arrivati tardi, questo campionato non è ancora finito, poi vedremo successivamente cosa succederà. Chiaro che vincere a Padova con questa prestazione ti da tanto sotto l’aspetto mentale e l’autostima, ma per il secondo posto non c’è ancora niente di definitivo. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, poi alla fine tireremo le somme. La prestazione è stata ottima, ma guai a rilassarci e pensare di avere già ottenuto qualcosa. Munari? E’ uscito in forma precauzionale, magari ha caricato male. Segnare dopo 29” è normale che ti faccia sfruttare il resto della partita in maniera oculata, ma dopo la rete abbiamo continuato a giocare, cercando di aumentare il bottino. Avevo chiesto alla squadra di cercare di fare manovra e seguire anche la fase difensiva. Questa la partita più bella della mia gestione? Direi di si, vista anche la consistenza che hanno gli avversari. Il gol alla fine? C’è da rammaricarsi per il risultato finale. Gestire giocatori di serie A? Quelli che hanno avuto la bravura di giocare a livelli superiori sono forti mentalmente, sono loro i primi ad essere da esempio per tutti. Lucarelli? Si è sempre allenato, non ha avuto gravi infortuni, tante dinamiche che lo hanno portato a essere un professionista”.

Roberto Bonetto (ad Padova): “Ci siamo svegliati troppo tardi, ed è un peccato. Abbiamo perso contro una grande squadra, ora dobbiamo ritrovare noi stessi per continuare a lottare per il secondo posto. Difficile continuare ad alti livelli dopo una simile rincorsa, ma tra Salò ed oggi abbiamo pagato un conto a mio avviso anche troppo salato. Bisogna ricompattarsi”.

Daniel Cappelletti (difensore Padova): “Siamo stati colti di sorpresa dal gol iniziale, e contro squadre del genere poi è sempre dura recuperare. Siamo delusi e arrabbiati, abbiamo pagato a caro prezzo alcuni episodi ma questo è il calcio. I nostri tifosi ci hanno dimostrato la loro vicinanza a fine gara, ed è nei momenti di difficoltà che si vede quanto una squadra è unita e compatta”.

Francesco Dettori (centrocampista Padova): “Abbiamo giocato contro la squadra a mio avviso più forte del campionato, e regalare due gol nel primo tempo non è stato certamente il massimo. Forse non siamo nel momento migliore a livello di condizione atletica, ma non dobbiamo farne una dramma anche perché nel finale abbiamo mostrato quel carattere che ci ha spinto ad arrivare fino a qui. E ringrazio i tifosi, che a fine partita ci hanno invocato e sostenuto nonostante la sconfitta”.




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