Live 24! FeralpiSalò-Padova, sconfitta pesante: il Venezia vola a +9 e il Parma torna secondo

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Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mercoledì, quando uscirà dal tunnel che dagli spogliatoi porta al rettangolo di gioco del Bottecchia, poco prima delle 16.30, Mirko Stefani avrà addosso la casacca gialloblu con la Ghirlandina, la torre campanaria del Duomo di Modena, simbolo storico della città, di Daniele Giorico. Il capitano del Modena invece indosserà quella neroverde di Mirko Stefani, capitano del Pordenone. Se le scambieranno a centrocampo, insieme ai gagliardetti delle due società. Si tratterà della nuova iniziativa congiunta di Lega Pro e Associazione Italiana Calciatori, denominata Non c’è partita senza avversario, contro le violenze perpetuate di recente all’interno e all’esterno, degli stadi di terza serie nazionale e non solo. Lo scambio della maglia fra capitani inizierà oggi su tutti gli altri rettangoli di Lega Pro (il Pordenone ha anticipato la trentaduesima giornata giovedì scorso pareggiando, 0-0 a Reggio Emilia) e durerà sino al termine della stagione. «È un atto di responsabilità dal significato profondo ha detto Gabriele Gravina – condiviso con l’Aic, per provare a invertire la tendenza e recuperare il senso del calcio, che è gioco e passione. Un gesto ha invitato il presidente della Lega Pro da accogliere con entusiasmo per ribadire che il nostro calcio in campo e sugli spalti è fair play e confronto». «Solo un gesto simbolico? Può essere ha affermato Damiano Tommasi -. Uno dei tanti che, tutti insieme, vengono fatti da ragazzi che si sentono una squadra sola». Farà seguito alle denunce e al ritardo di 15′ dell’inizio delle gare deciso il mese scorso dopo le violenze di alcuni pseudotifosi a Catanzaro, Matera e Ancona. «Noi ha concluso Tommasi – proviamo ad invertire la tendenza prima che sia troppo tardi!». Se il clima non migliorerà, il prossimo passo potrebbe essere lo stop definitivo dei campionati.

Ore 21.40 – (Messaggero Veneto) Ha ripreso ieri ad allenarsi la squadra dopo la gara di Reggio Emilia. Allenamento mattutino per il gruppo, che anche oggi sosterrà una seduta prima dell’ora di pranzo (alle 10.30). Lo staff ha valutato attentamente le condizioni di Burrai, uscito malconcio dalla sfida del Giglio. Il regista è stato vittima di un trattamento particolare da parte degli avversari granata: le botte prese però non sono tali da fargli saltare la sfida col Modena. Rientreranno a breve in gruppo anche Ingegneri e Tomei, anche se entrambi è quasi impossibile vederli in campo con i gialloblù mercoledì. Ci sarà sicuramente Semenzato, che con la Reggiana era indisponibile per un turno di squalifica. […]

Ore 21.20 – (Messaggero Veneto) Il sogno di Mauro Lovisa è “fare quattro giorni a Firenze”, vale a dire arrivare alle Final four dei playoff, che si disputeranno nel capoluogo toscano (allo stadio “Franchi”), sede della semifinale e dell’atto conclusivo della post-season. Per quel giorno il Pordenone ci sta lavorando e il suo capitano, Mirko Stefani, ha piena fiducia in questo gruppo soprattutto perché, come visto nelle ultime partite, «anche chi ha giocato meno sinora sta rispondendo alla grande: mi riferisco a Padovan, D’Arsiè, Marchi e Parodi». Come dire: i neroverdi d’alta classifica non sono solo gli undici titolari, ma anche chi subentra. Stefani, partiamo dallo 0-0 di Reggio Emilia. Come si interpreta questo pareggio? «Abbiamo giocato da squadra matura. È stato un incontro in cui era difficile trovare gli spazi giusti, perché entrambe le formazioni si sono difese bene. Abbiamo affrontato un avversario forte, per quanto venisse da un momento negativo: doveva riscattarsi e l’abbiamo tenuto a bada. È un buon punto. È una prova di playoff che abbiamo superato». Si pensa già alla post-season? «No, ci sono ancora sei partite da affrontare di cui tre in dieci giorni. Di sicuro però il nostro obiettivo è di essere protagonisti, una volta finita la stagione regolare. Dobbiamo preparaci a ciò che sarà a maggio: adesso vedo che siamo in crescita e possiamo solo migliorare». […]

Ore 20.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Beffa perugina. Il Vicenza cade a due minuti dal termine al Curi, dopo aver disputato una gara senza particolari sbavature difensive e si ritrova catapultata in piena zona play out. I berici perdono di misura contro il Perugia guidato dall’ex Cristian Bucchi, che azzecca il cambio mandando in campo Mustacchio, bravissimo all’88esimo a trovare l’incornata che vale l’1-0 finale. Ora la classifica si fa pericolosa, coi biancorossi risucchiati in zona retrocessione e raggiunti dal Brescia. Con l’infermeria già piena ed Ebagua squalificato, Bisoli deve fare a meno anche di Esposito che si procura un guaio muscolare durante il riscaldamento. Al suo posto sulla fascia destra parte dal primo minuto Bianchi. Davanti tocca a Di Luca provare a sfondare la retroguardia dei grifoni, con Bellomo a spaziare nella trequarti. Dopo che le squadre vengono accolte in campo dai piccoli ospiti del residence Chianelli, pazienti della struttura di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, le premesse per un pomeriggio scoppiettante sembrano esserci tutte. […] Adesso tempo per meditare sulla sconfitta non ce n’è. Martedì la squadra di Bisoli sarà di nuovo in campo contro il Trapani al Menti per il turno infrasettimanale in quello che è un autentico match-point per la salvezza.

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Quattro anni a Vicenza che gli sono rimasti nel cuore, ma la palla che punisce i biancorossi a 2 minuti dal 90′ passa proprio per la sua testa. Poi Mattia Mustacchio si lancia in una corsa a perdifiato e – per la prima volta in carriera – esultando si toglie la maglia, incurante dell’inevitabile giallo. «Non l’avevo mai fatto prima – spiega l’ex vicentino – ma ero troppo felice di aver segnato il gol vittoria all’88’ dopo essere entrato dalla panchina».E pace se la delusione cocente è quella della sua ex squadra. «Quando si scende in campo noi abbiamo i nostri obiettivi, come loro i loro; quando giocheranno contro altre squadre il tifo lo farò sempre».Di quelle stagioni (2011-2014) ricorda tante cose, dalla città alle persone. «Vicenza è bellissima, sono stato bene. Devo tanto a Lopez, che oltre ad essere un grandissimo allenatore è un grande uomo, che mi ha permesso di tornare ai miei livelli e di migliorarmi. Quello del mister, che sento spesso, per me è un ricordo importantissimo e gli faccio “in bocca al lupo” per Lucca, perché merita tanto. Poi avevo un ottimo rapporto con il magazziniere Andrea Rizzotto, che adesso non c’è più e mi dispiace, i massaggiatori e il dottor Gianni Ragazzi, uno dei migliori che ho trovato, che forse mi ha salvato la carriera». […] E sulla salvezza non ha dubbi: «Il Vicenza è una bella squadra, ha le sue qualità, come ha dimostrato in uno stadio difficile, e un allenatore che è un grande motivatore. Ha tutte le carte in regola per salvarsi».

Ore 20.10 – (Giornale di Vicenza) «Il gol è stato colpa mia». Non cerca alibi Davide Bianchi, anzi si prende tutta la responsabilità della rete dell’ex, che ad un soffio dallo scadere ha rimandato a casa il Vicenza con le tasche vuote, scagionando invece Gucher, che era parso quantomeno correo. «Ero lì su Mustacchio e con Gucher ci siamo parlati. L’errore è stato mio, perché lui copriva a zona davanti. È un peccato concedere errori così, mi dispiace per la squadra, perché avremmo meritato un punto».Fino a quel momento, inoltre, il difensore aveva disputato una buona gara, nonostante l’ingresso a sorpresa a causa dell’infortunio, in riscaldamento, di Esposito. «Non mi ha preoccupato più di tanto, perché in settimana abbiamo preparato la partita e in campo ho cercato di fare la mia parte. Signori mi ha dato una grande mano in fase di copertura, come a destra Pucino e Vita hanno fatto il loro».

Ore 19.50 – (Giornale di Vicenza) Agriumbria è a Bastia Umbra, a una manciata di chilometri da qui. Ma il vero pomeriggio da bestie lo vivono i vicentini giunti a Perugia. Sconfitta di misura con gol nel finale, possibile rigore non dato, espulsioni, botte… E ritorno in zona playout. Serve altro?  Ci sono storie che vanno raccontate dalla fine. Perugia-Vicenza è una di queste. Minuto numero 88: calcio d’angolo da sinistra. Sul primo palo, di testa, va Mattia Mustacchio. Sì, lui. Uno degli ex meno pubblicizzati di questa gara. Il generoso tornante, piede un po’ così e cuore grande come il mare, precede Gucher (colpevole per la sua parte) mentre Bianchi, delegato alla marcatura, rimane a guardare. Gol. Gioco partita. Anzi no. Perchè il Vicenza, a cui mancano tante cose ma non il coraggio, ci riprova. Con il suo attaccante – ahinoi – più pericoloso, il sin qui monumentale Adejo. É il 47′ e lo stopper che di secondo lavoro fa il centravanti si trova a tu per tu col portiere avversario, Rosati. I due entrano in contatto e a questo punto cala la notte. In ogni senso. Dottrina rigida vorrebbe il fallo di Adejo, ma l’idea molto più concreta, abbinata ad azioni e reazioni in successione, porta a pensare che Marinelli di Tivoli abbia prima optato per il rigore per il Vicenza, salvo poi farsi condizionare da un assistente e cambiare idea. Male, male, male, anche perchè sarebbe stato tiro dal dischetto più espulsione. A uscire anzitempo è invece Adejo, che protesta (troppo e con eccessiva veemenza) e si becca il secondo cartellino giallo. Pesantissimo, perchè lo costringerà a saltare lo spareggio salvezza di martedì sera con il Trapani. Nel frattempo la partita finisce ma il nervosismo rimane alle stelle. Il dopogara è caratterizzato da momenti di forte tensione, mani alzate e conti da regolare. Barbosa rifila un pugno a un avversario e viene per questo espulso. […]

Ore 19.20 – Emerson (difensore Padova): “È mancato un po’ di equilibrio, nel primo tempo avevamo troppo voglia di fare goal e non siamo stati bravi a concretizzare mentre nel secondo tempo abbiamo tentato di reagire ad una partita non facile anche se bisognava usare la testa per riuscire ad andare avanti già dal primo tempo. Eravamo abituati a non prendere gol, quando succedono queste occasioni bisogna fare i complimenti a loro! Non è successo nulla, non sarà questa partita che ci butterà giù, abbiamo fatto quello che potevamo ma ci voleva un pizzico di cattiveria in più. Ora dobbiamo pensare già al Parma riposandoci e ricaricando le batterie, poi appena finita la partita col Parma penserò al Venezia perché è inutile fare i conti quando non hai i punti in tasca… C’è un secondo posto da mantenere o riconquistare a seconda del risultato del Parma, ed è molto importante per questo campionato”.

Ore 19.15 – Nicola Madonna (centrocampista Padova): “È un peccato, sapevamo che non dovevamo sbagliare per tenerci attaccati fino alla fine ed abbiamo avuto parecchie occasioni per pareggiare ma è stato difficile riuscire a fare goal. Loro sono stati più bravi a concretizzare le loro occasioni e noi non siamo riusciti ad accorciare le distanze subito. Ci siamo staccati tanto dal primo posto, ma vediamo che succede pensando partita per partita…”.

Ore 19.10 – Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Oggi non si può essere felici, siamo partiti determinati ma abbiamo subito goal e non siamo stati bravi a recuperare subito. Ci tenevo che potesse essere un risultato positivo ma non è andata così, può capitare anche avendo fatto una buona partita… Ora dobbiamo fare il nostro senza guardare gli altri e andare più in alto possibile”.

Ore 19.00 – Andrea Bracaletti, attaccante FeralpiSalò: “Nel primo tempo abbiamo fatto benissimo, il Padova è una grandissima squadra e quindi poi abbiamo rischiato. Loro sono una formazione importante, ci hanno lasciato un po’ di spazio e siamo riusciti a sfruttarlo. Abbiamo cercato di dare fastidio a Emerson che è la loro fonte di gioco e siamo riusciti ad arginare il Padova”.

Ore 18.50 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “Perché sono partito con questa formazione? L’unico che non ho impiegato dall’inizio in vista delle prossime è stato Dettori che era diffidato. Al di la della scelte abbiamo avuto un approccio discreto al match, ma abbiamo subito preso gol da una ripartenza. De Risio? Nelle gare che ha giocato ha 70 minuti, dovevamo gestire le partite ravvicinate, perché abbiamo sempre avuto difficoltà nelle partite ravvicinate. Iniziare contratti? Forse sotto l’aspetto mentale le gare si complicano adesso, non è sempre possibile andare a 100 all’ora. Caglioni ha fatto tre miracoli, purtroppo il calcio è anche questo. Abbiamo avuto le palle per riaprire la gara e vincere. Dopo il loro vantaggio abbiamo sbandato a livello di equilibrio, forse anche con la testa abbiamo faticato. Abbiamo provato subito di ribaltare il risultato, ci sono stati anche degli errori abbastanza banali. Nove punti? Oggettivamente sono tanti, adesso pensiamo al Parma mercoledì, cercando di dare il massimo in ogni partita. Contraccolpi psicologici? Tutti preferivamo arrivarci lanciati, ma bisogna anche essere coerenti, andare avanti e rialzare la testa. Neto? Vediamo come sta e se è recuperabile. Nel secondo tempo abbiamo sprecato molte energie, anche pareggiando comunque non sarebbe cambiato molto a livello di classifica. Madonna ha fatto un’ottima gara, ma va accettato anche il risultato del campo”.

Ore 18.45 – Michele Serena, allenatore FeralpiSalò: “Non so se sia la nostra miglior prestazione, oggi abbiamo fatto molto bene, quando loro hanno fatto i cambi, noi abbiamo fatto lo stesso molto bene. Mi aspettavo di soffrire, abbiamo fatto una buonissima gara. Il nostro secondo gol è stata frutto di un’ottima combinazione. Adesso dobbiamo smettere di fare come i gamberi, con un passo avanti e uno indietro. Dovevamo recuperare punti, non so sia un caso che con le big facciamo una grande partita. Certo, è facile prepararsi contro le grandi, a volte si subisce poi con quelle squadre che sulla carta sono le più deboli. Il Padova gioca bene a calcio, Emerson quando impostava non sbagliava di un millimetro, per quello ho alzato un attaccante, perché è la loro fonte di gioco. I tifosi del Padova? Sono quelle partite che non vorrei mai giocare, per le emozioni che ho provato in questa squadra. Io sono legato a questa città, mi terrò sempre loro nel cuore. L’approccio nostro alla gara è stato ottimo, anche al di la dei gol. Mercoledì col Venezia? Affrontiamo la prima della classe, ho chiesto ai ragazzi di dare il massimo anche contro di loro. Dovremmo valutare bene la condizione di chi ha giocato oggi tutta la partita”.

Ore 18.30 – Fischio finale: FeralpiSalò-Padova 2-1.

Ore 16.20 – (Gazzettino) Sei mesi. Tanto si è fatto attendere il Cittadella per tornare nuovamente alla vittoria in trasferta. Dall’ormai lontano 1 ottobre, a Trapani, con lo stesso risultato raccolto a Latina, 2-0. L’occasione era davvero ghiotta per la squadra di Venturato, che affrontava la terz’ultima in classifica, alle prese con problemi societari, e i granata, questa volta, non hanno tradito le attese, con un successo convincente, soprattutto nella seconda parte, una volta sbloccato lo 0-0. Ora il Cittadella ha raggiunto i fatidici 50 punti, quelli che si indicano come quota salvezza, e con la mente sgombra può davvero pensare alla zona promozione, anche alla luce dei risultati del week end che hanno ulteriormente accorciato la classifica. Ci sono un paio di sorprese nell’undici iniziale: in difesa Pelagatti è preferito a Scaglia, mentre in attacco Litteri è costretto a dare forfait per una contrattura muscolare, al suo posto gioca Strizzolo. Anche il Latina deve fare i conti con un’assenza pesante, quella del centravanti Corvia, squalificato. […] Sul 2-0 il Cittadella controlla agevolmente un Latina che evidenzia tutte le lacune della situazione attuale (Alfonso è rimasto inoperoso), Pascali guida bene la difesa e alla fine arriva un altro risultato significativo: per la seconda gara di fila la porta è rimasta inviolata. Non era mai successo in campionato.

Ore 16.10 – (Gazzettino) Anche il tecnico Venturato si scrolla di dosso la tensione. L’attesa è finalmente finita, il Cittadella torna a vincere in trasferta, raggiunge i 50 punti e adesso può pensare in grande. «Avere obiettivi da raggiungere nelle restanti nove gare credo sia davvero bello, e noi li abbiamo. Possiamo dire di aver raggiunto la salvezza con ampio anticipo, ed è un risultato molto, molto importante per noi. Da qui in avanti arriva la parte più difficile, ma se vogliamo anche la più bella da vivere, cercheremo di giocarcela sino alla fine». Il Cittadella a Latina ha faticato soltanto nel primo quarto d’ora. «Effettivamente abbiamo un po’ stentato all’inizio, poi però abbiamo disputato una buona gara. A livello nervoso il Latina ha provato a metterci in difficoltà, poi siamo usciti noi, e ci sono state occasioni per sbloccare la partita nel primo tempo. Mi viene in mente ad esempio quella di Vido. Nella ripresa la squadra ha fatto bene e mi ha convinto». L’1-0 ha sciolto la tensione. «Volevamo passare in vantaggio prima, per poi gestire la partita e incanalarla sui binari più consoni alle nostre caratteristiche, ma in campo ci sono anche gli avversari, che non ci hanno consentito di esprimerci come volevamo fare in avvio di partita. Non riuscivamo ad accorciare e mantenere il possesso della palla, quando ci siamo riusciti siamo arrivati nella loro area di rigore. Ancora una volta abbiamo imparato che nel calcio ogni risultato lo devi conquistare con grande umiltà. Contava molto il risultato di Latina: per noi, per la classifica, per affrontare al meglio l’ultima parte di campionato». […]

Ore 15.50 – (Mattino di Padova) Non è un pesce d’aprile, il Cittadella ha vinto ancora. Quindicesimo successo in 33 partite, toccata quota 50 punti (il famoso tetto per la salvezza), ma soprattutto sfatato il tabù trasferta, perché erano ben sei mesi esatti (1 ottobre, blitz a Trapani con lo stesso punteggio) che la squadra di Venturato non centrava l’en plein lontano dal Tombolato. E se consideriamo che mai, nel corso della stagione, aveva mantenuto inviolata la propria porta per due gare di fila, la soddisfazione per il risultato di ieri acquista ancora più spessore. Ad un mese e mezzo dall’epilogo del campionato, i granata hanno buone chance di approdare agli spareggi-promozione, un traguardo eccellente per una piccola realtà di provincia. Eppure, come vedremo, non è stato facile venire a capo di un avversario devastato da mille problemi ma pieno di orgoglio, e che nel primo tempo ha combattuto pari a pari con loro. Per poi crollare dopo l’intervallo, tra infortuni pagati a caro prezzo e ingenuità. Litteri out e si fa male Kouamé. La sorpresa, alla consegna della lista con le formazioni, è tutta dalla parte del Citta, che non presenta bomber Litteri, il quale giovedì ha accusato un affaticamento muscolare al flessore della gamba destra e, per non rischiarlo, Venturato, d’intesa con il medico, ha preferito preservarlo per la sfida di martedì a Salerno. Il fatto è che tutto questo mistero sulle condizioni dei propri giocatori non si giustifica, bastava dire che l’attaccante era in dubbio invece di tacere. Boh… Dunque, i granata (in maglia bianca per l’occasione) puntano su Strizzolo accanto al giovane Kouamé e ripropongono la coppia centrale di difensori vista contro lo Spezia, Pelagatti-Pascali (Scaglia è in panchina, Pasa in tribuna per squalifica). È una partita da vincere, non solo perché il successo esterno manca da troppo tempo a Iori & C., ma anche e soprattutto per la difficile situazione in cui si trova il Latina, penalizzato in settimana di un punto per inadempienze amministrative, con la prima asta per l’acquisto della società (base di partenza 1 milione 280 mila euro) già fissata per l’11 aprile e con giocatori, staff e dipendenti (quasi 50 persone in tutto) che non prendono lo stipendio da dicembre (quando gli era stata pagata la mensilità di ottobre). […] Il Latina esce fra le contestazioni, i padovani corrono a salutare i soliti nove tifosi che li hanno seguiti in pullmino sin quaggiù. E adesso prepariamoci ad un’altra battaglia, martedì sera, all’Arechi di Salerno. Ma sarà sempre così: da qui alla fine restano 9 sfide. Il Citta può e deve crederci.

Ore 15.40 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, sei mesi sono lunghi, ma alla fine il tabù trasferta è stato finalmente infranto… «E dobbiamo esserne contenti», afferma il tecnico del Cittadella, dopo il 2-0 di Latina. «Abbiamo faticato un po’ all’inizio, ma nel complesso la nostra è stata una buona prestazione. Il Latina ha saputo metterci in difficoltà sul piano nervoso, ma poi siamo entrati in partita. Già nel primo tempo abbiamo avuto qualche occasione e nel secondo siamo andati più spesso al tiro, sfruttando ciò che abbiamo creato: i due gol segnati sono frutto di azioni di squadra, che rendono felice un allenatore. È una vittoria convincente e che dà soddisfazione. Ce la godremo per qualche ora, ma dobbiamo solo pensare a ricaricare le energie in vista della trasferta di martedì sera a Salerno». Dopo il gol di Strizzolo si è visto un Cittadella diverso, quasi come si fosse sciolto dalla tensione che lo attanagliava. «Avremmo voluto sbloccare il risultato prima e prendere subito il possesso della gara, ma in campo ci sono sempre anche gli avversari e le vittorie bisogna conquistarsele, non sono mai scontate. Bisogna anche saper soffrire, perché in Serie B gli avversari sono tutti di buon livello». […] Avete raggiunto la benedetta quota 50, quella che garantisce in linea di massima la permanenza nella categoria. Adesso non parlerete più della salvezza come di un obiettivo da raggiungere. «Avere obiettivi davanti a sé serve, e noi li abbiamo. Averla centrata già adesso è importante, ora inizia la parte più difficile e bella del campionato, in cui proveremo a giocarci i playoff». Ci dice qualcosa di più sulle condizioni di Litteri e Kouamé? «Litteri ha accusato alla vigilia una contrattura alla coscia destra, abbiamo provato sino a stamattina (ieri, ndr) a recuperarlo, ma alla fine d’accordo con il medico abbiamo preferito non rischiarlo per averlo a disposizione martedì. Kouamé ha preso una brutta botta al piede, tutta da verificare». […]

Ore 15.20 – (Corriere del Veneto) La vittoria in trasferta, un cruccio vero. Una ferita che (fino a ieri) sanguinava. Il Cittadella, però, dà un taglio al passato, espugna Latina per 2-0, raggiunge quota 50 e piomba in piena zona playoff. Tutto in un pomeriggio, contro un avversario disastrato e disastroso. Troppi i guai societari, troppi gli infortuni, spuntato l’attacco, confusa la squadra, nebuloso il tema scelto da Vivarini. Dietro le quinte, la situazione sempre più drammatica dei conti non promette nulla di buono, mentre sul campo il Cittadella maramaldeggia, divorando un’occasione dopo l’altra, sfiorando il vantaggio e trovandolo solo dopo un’ora. Senza Litteri, fuori causa per un guaio muscolare (chissà perché) non comunicato alla vigilia neppure in conferenza stampa, l’attacco poggia tutto sulle spalle di Luca Strizzolo, che oltre al gol fa pure un figurone. Il resto lo fa la sorte e la buona volontà di Vido, che entra e spacca la partita dopo diciassette minuti, tanto da meritarsi gli elogi di Roberto Venturato in conferenza stampa: «È stata una vittoria importante — spiega l’allenatore — perché la squadra ha fatto quello che le avevo chiesto. Sono contento, ci voleva questo successo. Il Latina ci ha messo in difficoltà solo nel primo quarto d’ora e ha avuto una grande occasione con Buonaiuto nel finale di primo tempo, poi non ci ha più creato problemi. Noi abbiamo finalmente sfruttato le occasioni che abbiamo avuto e i due gol segnati sono frutto di azioni di squadra che rendono felice un allenatore. Il Latina ha mollato a un certo punto e per noi la partita si è messa bene in in discesa. Per quanto riguarda i singoli, mi è piaciuto molto Vido, che abbiamo preso dal Milan a gennaio. Ha un grande futuro di fronte a sé, tocca a lui sfruttare le qualità che ha». […]

Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Le buone notizie, stavolta, arrivano dall’infermeria: niente da fare per Mattia Proietti (il suo sembra più un malanno diplomatico, considerato che non ha rinnovato il contratto e ha già un accordo firmato con il Pescara), ma rispondono presente all’appello Francesco Grandolfo e Nicolò Bianchi, entrambi recuperati pienamente dopo i lunghi infortuni che li hanno tenuti fuori causa. Due recuperi importanti, che regalano qualche briciolo di fiducia in più a un ambiente sull’orlo di una crisi depressiva. Il Bassano prova a sorridere e oggi al Mercante (fischio d’inizio alle 16.30) contro l’Albinoleffe dovrà vincere. Dopo sette sconfitte consecutive, l’ultima delle quali rimediata a Padova domenica scorsa, la posizione di Valerio Bertotto non è più così tranquilla. E l’allenatore giallorosso, chiamato al capezzale della squadra al posto di Luca D’Angelo dopo lo 0-6 di Pordenone, sinora non è riuscito a ottenere neppure un punto. Tanto che, in caso di nuova sconfitta oggi, la sua posizione diventerebbe pressoché indifendibile e un esonero tutt’altro che da escludere: «Noi dobbiamo focalizzarci sulla gara contro l’Albinoleffe — osserva Bertotto — avendo però già in mente l’obiettivo dell’intera settimana con tre partite importanti, nelle quali possiamo cancellare tutto un periodo di negatività. Siamo concentrati quindi sull’Albinoleffe, ma la progressione deve essere notevole in funzione di questa settimana che diventa importante. Manteniamo un profilo basso, con i piedi ben saldi a terra, ma con lo sguardo rivolto in avanti. I presupposti affinché le cose possano e debbano andare bene, credo sia stati creati nelle scorse settimane, il punteggio purtroppo non ci ha supportato. Ma le case si costruiscono dalle fondamenta e ora abbiamo fondamenta solide, con prestazioni all’altezza di chi vuole determinare l’andamento della partita. Tuttavia questo non è bastato, quindi adesso dobbiamo andarci a prendere i tre punti». […]

Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Abili ma non ancora arruolabili. Dunque, Formiconi recuperato come anticipato, Grandolfo e Bianchi guariti ma il secondo non ancora utilizzabile. Si perchè clinicamente il lungo infortunio del centrocampista è alle spalle ma dopo il primo allenamento in gruppo ha bisogno di riacquisire il ritmo gara e per questo non siederà neanche in panchina. Facile però che nell’ottica del triplice impegno settimanale possa tornare a disposizione tra i convocati già mercoledì a Macerata. In compenso in panca si accomoda Cicciogol, magari per un quarto d’ora da subentrante. Niente da fare per Proietti, il cui stiramento al retto femorale della coscia non si è ancora ripristinato e il lungodegente virtussino lavora per essere in pista il 15 aprile, vigilia di Pasqua nel big match col Parma al Mercante. […]

Ore 14.10 – (Giornale di Vicenza) L’aspetto surreale è che per una (fortunatamente minima) parte della piazza è una vera disdetta che il Bassano con sette sconfitte impilate una dietro l’altra non sia in fondo al gruppo al posto dell’Ancona a scavare la fossa per la serie D. Invece, con un punto oggi si rischia persino di entrare nella griglia playoff qualora il Parma facesse la pelle in serata alla Maceratese. Toh, strano eh?Ma siccome i punti del ritorno valgono quanto quelli dell’andata e nella prima parte di torneo i giallorossi ne hanno raccolti tanti, possono ancora capitare quelle insolite coincidenze del destino per cui con un risultato positivo, non necessariamente una vittoria, il Soccer Team risalga nel tabellone promozione.Poi, se dopo il filotto di 3 gare in una settimana il Bassano lunedì prossimo avrà perso contatto col gruppone che si giocherà la B, legittimo e sacrosanto fare altri discorsi. Così Valerio Bertotto sceglie la metafora edile per inquadrare il momento virtussino: «Mi hanno sempre insegnato che le case si costruiscono dalle fondamenta – argomenta l’ex difensore dell’Udinese – e noi ora le fondamenta le abbiamo costruite solide. Un passaggio che ancora non è stato accompagnato dai risultati come sarebbe stato giusto ma so che questo ulteriore salto non è lontano. Adesso abbiamo la determinazione e la consapevolezza di chi vuole guidare la partita ma siccome non basta ancora, ci vuole la rabbia e la cattiveria di andare a prendersi i punti. Ad esempio in attacco occorre maggiore incisività nel senso proprio di precisione: la porta è larga e si può anche centrare – sorride – in questi casi è la qualità del singolo giocatore che deve sapere dove e come indirizzare la sfera. Poi noi dobbiamo supportarlo aggredendo l’area con forza e con più uomini. Mi riferisco anche ai centrocampisti e agli esterni poiché la fase offensiva deve riguardare tutti». […]

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Marsura recuperato ma non al top, Fabiano (botta) e Caccavallo (affaticamento) a casa. Problemi in attacco per Pippo Inzaghi nel match odierno allo stadio Druso. Per scardinare l’ermetico 3-5-2 del Sudtirol con Geijo e Moreo dovrebbe giocare titolare Tortori, favorito per la riconferma dal 1′ come mercoledì a Matera nella finale di andata di Coppa Italia persa 1-0. A Marsura, invece, Inzaghi potrebbe comunque concedere almeno uno spezzone a gara in corso. Per il resto regìa affidata a Stulac (Bentivoglio è ai box per uno stiramento ma punta a recuperare per lunedì prossimo a Padova) con Falzerano-Soligo interni di centrocampo. In difesa davanti a Facchin consueto quartetto con i centrali Modolo-Domizzi e i terzini Zampano (unico titolare in campo 90′ a Matera) e Garofalo. […]

Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Deve confermarsi inarrestabile anche sul campo del Sudtirol un Venezia che nel 2017 ha sempre vinto lontano dal Penzo. Oggi a Bolzano (ore 16.30) c’è la sesta vittoria esterna consecutiva nel mirino degli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi, determinati a ritrovare subito i tre punti dopo la frenata casalinga (1-1) con il Santarcangelo. «Quella odierna sarà la prima di tre gare in otto giorni che, se non decisive, serviranno a delineare in maniera quasi definitiva le sorti del torneo – inquadra il momento Maurizio Domizzi -. Io metterei la firma per ritrovarmi ancora a +6 in vetta dopo Sudtirol, Feralpi e Padova». L’ex udinese carica a dovere la squadra non escludendo di poter aumentare l’attuale vantaggio arancioneroverde. «Battere il Sudtirol potrebbe essere importantissimo perché mercoledì ci sarà Padova-Parma e si toglieranno punti a vicenda. Rispetto alle nostre inseguitrici abbiamo una fortuna non da poco, che è quella di poter dipendere solo da noi stessi. Se il Venezia vince può pure fare a meno di guardare i risultati altrui. La pressione? Qui non è di casa». […]

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tornare subito a vincere. È questo l’imperativo con cui il Venezia scenderà in campo oggi pomeriggio a Bolzano contro il SudTirol. Gli arancioneroverdi di mister Filippo Inzaghi, dopo il pareggio in campionato con il Santarcangelo e la sconfitta nell’andata della finale di Coppa Italia, vogliono riassaporare immediatamente il gusto della vittoria. Anche perché quella che inizia oggi con la trasferta a Bolzano potrebbe rivelarsi come la settimana decisiva per il campionato: i lagunari infatti scenderanno in campo anche mercoledì al Penzo nel turno infrasettimanale contro la Feralpi salò e poi sono attesi all’Euganeo dal super derby di lunedì 10 aprile.«Noi però dobbiamo pensare una partita alla volta», spiega mister Pippo Inzaghi. «Certo, giocare così spesso per noi è un vantaggio, perché mi permette di dare più minuti nelle gambe a tutta la rosa che mi ha sempre dimostrato di essere molto competitiva». In casa lagunare però non sembra proprio esserci troppa pressione per questo finale di stagione: i 6 punti di vantaggio sul Padova e gli 8 sul Parma sono un bottino più che importante. «Ma perché dovremmo essere sotto pressione? Siamo primi in classifica, davanti a squadre come il Parma o proprio il Padova solo per citare le prime che ci inseguono. La pressione probabilmente ce l’avranno loro, che devono sempre guardare cosa fanno gli altri. Noi siamo tranquilli, dipende solo da noi, ma non c’è pressione per queste partite». […] E senza usare troppi giri di parole il tecnico arancioneroverde spiega come vede la gara di oggi: «Penso il match più importante della stagione, però siamo pronti, sereni, la squadra ha fatto una grandissima partita anche contro il Santarcangelo e tutto questo mi lascia molto tranquillo. Chiaramente, per la nostra classifica sarebbe importante tornare a fare tre punti».

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Ha preso in mano il Sudtirol da una ventina di giorni, all’indomani dell’esonero di William Viali, domenica scorsa ad Ancona ha colto la prima vittoria, oggi Alberto Colombo, ex tecnico di Pro Patria e Reggiana, prova il colpo gobbo contro il Venezia. «Affronteremo una corazzata, che ha distanziato Padova e Parma» spiega il 43enne allenatore di Cesana Brianza, «il Venezia, nonostante sia stato impegnato a metà settimana in Coppa Italia a Matera, ha a disposizione una rosa talmente ampia che si può permettere un ampio turnover». Sudtirol a caccia di punti tranquillità. «Ci aspetta un impegno probante, visto che affrontiamo la capolista, ma nel calcio nulla è scontato. Bisognerà fare molta attenzione, ma non avremo nulla da perdere e magari non partendo con i favori del pronostico, potremo avere la testa più libera». […]

Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Settimana della verità con tre gare in calendario. Per chi sta fuggendo (Venezia) e sogna di aumentare il vantaggio, per chi sta inseguendo (Padova e Parma) e spera di accorciare le distanze. Venezia a Bolzano, Padova a Salò da Michele Serena, Parma al Tardini con la Maceratese. Pressione a chi? Vedremo questa sera. Una partita alla volta, predicano un po’ tutti, e non si può dare torto a Inzaghi o ai suoi giocatori, ma è altrettanto vero che se il Venezia si ritroverà all’indomani del derby dell’Euganeo con lo stesso vantaggio di questa mattina su Padova e Parma, avrà compiuto un bel passo in avanti verso la Serie B con soltanto quattro partite da giocare. È il mese della resa dei conti, con sette partite in 28 giorni, compreso il match di ritorno con il Matera in Coppa Italia. Rifinitura al Taliercio ieri mattina, partenza per l’Alto Adige nel primo pomeriggio. Sul pullman per Bolzano, oltre a Bentivoglio, non sono saliti nemmeno Fabiano, che non ha smaltito la botta rimediata contro il Santarcangelo, e Caccavallo, rimasto fermo ai box a causa di un risentimento muscolare agli adduttori, in compenso si rivede nella lista dei convocati Marsura. Inzaghi potrebbe quindi spostare Falzerano più avanti, a completare il trio d’attacco con Geijo e Moreo, inserendo a centrocampo Fabris, che garantirebbe maggiore spinta, con Stulac in cabina di regia, perdurando l’indisponibilità di Bentivoglio, e il rientrante Soligo, out a Matera per la febbre. […] Così al “Druso” ore 16.30. Sudtirol (3-5-2): 33 Montaperto; 2 Riccardi, 6 Bassoli, 15 Di Nunzio; 21 Tait, 8 Furlan, 4 Obodo, 7 Cia, 17 Lomolino; 9 Gliozzi, 11 Tulli. A disposizione: 12 Fortunato, 5 Baldan, 20 Brugger, 30 Bertoni, 10 Fink, 23 Packer, 29 Broh, 18 Torregrossa, 19 Lupoli, 14 Spagnolli, 24 Rantier. Venezia (4-3-3): 1 Facchin; 27 Zampano, 13 Modolo, 6 Domizzi, 26 Garofalo; 24 Fabris, 15 Stulac, 8 Soligo; 23 Falzerano, 19 Geijo, 18 Moreo. A disposizione: 12 Sambo, 22 Vicario, 3 Galli, 5 Malomo, 14 Pellicanò, 25 Cernuto, 32 Fiore, 16 Strechie, 21 Acquadro, 9 Ferrari, 11 Tortori, 17 Marsura.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Campodarsego e Abano in lotta per i play off, Este alla ricerca di punti salvezza e Vigontina San Paolo per la rincorsa ai play out oggi alle 15. CAMPODARSEGO. Punta a tornare al bottino pieno al Gabbiano nella sfida con l’Union Feltre che nel 2017 ha sempre perso in trasferta. «Dobbiamo ripartire dal secondo tempo con l’Este – sottolinea Cristiano Masitto – Affrontiamo un avversario tosto che ci deve dare lo stimolo per blindare il prima possibile i play off». In settimana c’è stata la sconfitta (10-0) nell’amichevole di lusso con l’Udinese, dopo la quale il tecnico ha scritto nel suo profilo facebook Se non si ha voglia di correre su un campo come questo, meglio cambiare mestiere. Masitto precisa: «Il mio post era rivolto a tutti i ragazzi che ho allenato, perché abbiamo giocato su un bel campo e ci vuole quell’attenzione e umiltà di leggere certe situazioni e metterle in pratica. Anche da queste partite si deve imparare molto». […] ABANO. Vuole ripartire dopo due stop di fila, e non c’è occasione migliore dello scontro diretto play off a domicilio con l’Arzignano. In panchina ci dovrebbe essere Tiozzo che l’altra notte non è stato bene. «Abbiamo parlato con i ragazzi delle ultime due gare – sottolinea il diesse Andrea Maniero – Bisogna ritrovare il mordente di prima perché il bel gioco non basta. Mi aspetto di vedere una squadra determinata». ESTE. Affronta la trasferta con la Virtus Vecomp. Così Michele Florindo: «Dobbiamo continuare a fare punti per raggiungere la salvezza. Affrontiamo un avversario con valori importanti, ma siamo in un buon momento e possiamo andare a giocarcela. Non sarà una partita da fioretto, bisogna lottare mettendoci determinazione». VIGONTINA SAN PAOLO. Sul campo della Careni Pievigina è autentico scontro diretto nella rincorsa ai play out. Dopo aver ritrovato il successo, la parola d’ordine è continuità. «Mi auguro che sia servito per l’autostima dei ragazzi – spiega Vincenzo Italiano – e ora dobbiamo ripeterci anche in trasferta. Questa gara vale più di una finale: chi vince ha ancora molte possibilità di agganciare gli spareggi salvezza».

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Prima domenica di aprile e rush finale per le quattro squadre padovane di Serie D. Oggi pomeriggio (alle 15), Campodarsego, Abano, Este e Vigontina San Paolo affronteranno un turno piuttosto duro. CAMPODARSEGO. Con il pareggio nel derby con l’Este il “Campo” ha, di fatto, salutato le ultime possibilità di raggiungere il secondo posto, oramai troppo lontano, considerato anche (e soprattutto) il ritmo della Triestina. La compagine di mister Cristiano Masitto, da qui alla fine, dovrà semmai difendere la terza piazza da un eventuale attacco di Virtus Vecomp e Abano, staccate di 4 e 5 lunghezze. Il primo appuntamento da non fallire sarà proprio oggi, fra le mura amiche, con l’Union Feltre (arbitro Filippo Prior di Ivrea), squadra che ha disputato finora una stagione abbastanza tranquilla, seppure contraddistinta da scivoloni inaspettati. […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Brino; Sanavia, Gal, Lebran, Galliot; Callegaro, Tanasa; Franceschini, Lauria, D’Appolonia; Aliù. ABANO. Sette gol in due partite sono troppi. E, dalle parti di Monteortone, lo sanno bene. L’Abano, infatti, oggi dovrà invertire il trend dopo le due sconfitte con Este e i Noale che hanno aperto una mini-crisi di risultati (la vittoria manca ormai da un mesetto) dalla quale capitan Busetto e colleghi vogliono assolutamente uscire. Nel match con l’ArzignanoChiampo (arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno), diretta inseguitrice degli aponensi (a -2), la squadra di Luca Tiozzo deve infatti evitare quel sorpasso al quinto posto già riuscito sette giorni fa dalla Virtus Vecomp, balzata al quarto posto. Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Berto Boscolo, Cuccato, Busetto; Serena, Pagan; Angelilli, Fracaro, Turrini; Personé. ESTE. Nel girone di ritorno l’Este ha ribaltato le sorti del suo campionato. La salvezza non è ancora matematica, ma da qualche giornata i giallorossi navigano in acque decisamente più tranquille, spinti da risultati positivi e prestazioni confortanti. La Virtus Vecomp, rivale “storica” in Serie D, al “Gavagnin Nocini” di Verona è solita complicare la vita a tutti (arbitro Luca Baldelli di Reggio Emilia): il successo, tuttavia, lancerebbe gli uomini di Michele Florindo verso il settimo posto. […] Formazione Este (4-4-2): Lorello; Gilli, Munaretto, Montin, Cassandro; E. Faggin, Longato, Cavallini M. Faggin; Ferrara, Marchetti. VIGONTINA SAN PAOLO. C’è grande attesa. Perché la Vigontina di Vicenzo Italiano San Paolo, con il ritorno ai tre punti (2-1 al Belluno), ha dato conferma di non aver rinunciato a credere nei playout, unica – e ultima – possibilità per la permanenza nella categoria. Lo scontro diretto esterno con l’Eclisse Carenipievigina sarà però il classico dentro o fuori: 19 punti a testa e, dunque, stesse possibilità di farcela per provare ad annullare il distacco abissale con l’Altovicentino (+11). Formazione Vigontina (4-3-3): M. Guagnetti; Topao, Niccolini, A. Guagnetti, Scandilori; Pelizzer, Radujko, Casagrande; Santoni, Siega, Antenucci.

Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier, De Cenco.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Venendo allora alla partita, che Feralpi si attende? «È reduce da due partite diverse, nel senso che con la Sambenedettese ha pareggiato e avrebbe meritato di vincere, poi ha perso con la Maceratese. Mi aspetto un avversario organizzato, e anche se ha molti punti in meno di noi non possiamo assolutamente sottovalutarlo perché ha le potenzialità per crearci problemi. Tanto più che ha un obiettivo da raggiungere, come sarà per tutte le squadre fino al termine del campionato». Poi aggiunge: «Nelle ultime due partite Serena ha schierato due attaccanti un po’ larghi tra i due centrali avversari avendo affrontato squadre con il 4-3-3, e poi ha messo un altro giocatore offensivo sul palleggiatore. Non so come questa volta il tecnico del Feralpi Salò pensa di venire ad attaccarci, abbiamo comunque lavorato su due-tre soluzioni a seconda del loro atteggiamento». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Il tecnico potrà contare sui rientri di Emerson e Madonna dalla squalifica, e anche Altinier, Alfageme e Favalli sono a posto. Ai box rimane solo Neto Pereira, sul quale Brevi è eloquente: «Non viene via, non ha ancora fatto un allenamento con la squadra. Sarebbe da pazzi recuperarlo per questa gara, mettendolo a rischio per il resto del campionato». […] Tra oggi e mercoledì potete ipotecare il secondo posto, e poi magari concentrarvi nella rincorsa alla vetta. «In questo momento abbiamo due punti sul Parma, è un margine ridotto visto che non è neanche una partita. Ne mancano sette, per cui non sono ancora punti decisivi». In settimana il Venezia ha perso nella trasferta di Coppa Italia con il Matera: crede che possa risentirne con il Sudtirol? «Parlare del Venezia non mi interessa, abbiamo una gara complicata da affrontare e siamo concentrati su noi stessi».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Un piccolo vantaggio da custodire sul Parma e se possibile incrementarlo, con l’auspicio di rosicchiare ulteriore terreno al Venezia. Il Padova affronta oggi nella trasferta con il Feralpi Salò una tappa fondamentale del proprio cammino, consapevole che deve trarne il massimo per arrivare nelle migliori condizioni possibili al duplice scontro diretto con ducali (mercoledì) e lagunari (lunedì 10). Della serie, otto giorni di fuoco che possono incidere molto in questo rush finale. Testa comunque alla sfida con i bresciani, come sottolinea Oscar Brevi: «Ci attende una gara complicata, come lo saranno tutte da qui alla fine. Dobbiamo concentrarci al massimo per questa partita che può diventare determinante per le successive e per questo metterò in campo i giocatori che mi danno le maggiori garanzie per mettere in difficoltà l’avversario».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Per le ambizioni della società e per il valore della rosa, quest’anno ci si aspettava dal Feralpi Salò un campionato di altro spessore. La squadra, invece, vede addirittura a rischio un posto ai play off per un cammino mai all’insegna della continuità. Ha così pagato dazio il tecnico Asta, con il ritorno a inizio febbraio di Michele Serena che tuttavia in queste settimane ha dovuto fare i conti con una lunga serie di infortuni. Oggi non saranno a disposizione i difensori Gambaretti, squalificato, e Tantardini (recuperano Ruffini e Turano) mentre in avanti mancheranno Guerra, capocannoniere bresciano con nove reti, e Surraco. Serena ritrova invece Gerardi che però dovrebbe partire dalla panchina, con il ruolo di terminale offensivo svolto da Ferretti (arrivato a gennaio dal Trapani dove giocava insieme a De Cenco) che, nel modulo 4-3-2-1, vedrà agire alle sue spalle Bracaletti e Luche. Con il rientro del difensore Aquilanti, infine, Davì dovrebbe tornare nel suo ruolo naturale a centrocampo. […]

Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Sono tanti i giocatori recuperati negli ultimi giorni. È soddisfatto? «Solo Neto sta seguendo il suo programma differenziato, è l’unico che rimane fuori dai convocati. Altinier e Alfageme si sono aggregati alla squadra venerdì, insieme a Favalli che però era fuori solo per una semplice influenza. Dalle squalifiche rientrano poi Emerson e soprattutto Madonna. È un bene averli tutti a disposizione». Mercoledì c’è il turno infrasettimanale col Parma, poi il Venezia. Come gestirà i suoi giocatori? «L’infrasettimanale ad aprile è complicato, ma se recuperiamo anche Neto per mercoledì avremo tutta la rosa a disposizione. Queste due prime gare sono però molto ravvicinate, e valuterò fino all’ultimo chi mandare in campo: schiererò la formazione migliore, ma potrei dover cambiare qualcosa mercoledì perché ci sono giocatori che magari non possono essere ugualmente brillanti. Ma ho fiducia in tutti, qualche variazione possiamo farla con la Feralpi oppure col Parma: ci penserò». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La squadra è quasi al completo, e non è chiaro come Oscar Brevi voglia giocarsi la gara di oggi: sulla carta dovrebbero scendere in campo tutti i “titolarissimi”, ma visto lo scontro con gli emiliani di D’Aversa a così stretto giro di posta non è detto che oggi, sul campo del “Turina”, il Padova non si presenti con qualche sorpresa in formazione. «Per ora c’è solo la partita con la Feralpi», sostiene il tecnico biancoscudato. «Una gara importante e complicata, quindi dobbiamo concentrarci al massimo solo su questa. Io tabelle non ne ho mai fatte, e non ne farò adesso: metterò in campo la formazione che mi può dare le maggiori garanzie per affrontare questo avversario, e tra tre gironi farò le mie valutazioni per il Parma».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Due settimane per decidere tutto. Quattro partite per arrivare nel modo migliore agli scontri diretti, per blindare il secondo posto, per avvicinarsi alla vetta e per lanciare poi la volata finale. Mancano 7 gare alla fine della Lega Pro, e ora scatta il ciclo terribile che può decidere il futuro del Padova. Si comincia oggi, con la delicata trasferta (calcio d’inizio alle 16.30) sul campo della Feralpi Salò allenata dall’ex tecnico biancoscudato Michele Serena. Serve a tutti i costi una vittoria, perché la corsa del Venezia e la rincorsa del Parma non danno tregua, ma soprattutto perché, dopo la trasferta sul Garda, arriveranno i tre scontri diretti attesi da mesi: mercoledì il Parma, lunedì prossimo il Venezia ancora all’Euganeo, poi il Pordenone alla vigilia di Pasqua.

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Lo dice a chiare lettere, Oscar Brevi: «Il futuro è oggi, al resto penseremo dopo». Oggi significa Feralpisalò, oggi significa una trasferta che per mille motivi è determinante. Inutile parlare di turnover, inutile immaginare calcoli in vista del turno infrasettimanale mercoledì all’Euganeo contro il Parma. Il Padova pensa solo a battere l’ex Michele Serena (stadio Turina, ore 16.30), amato a queste latitudini nonostante la retrocessione dell’era Penocchio per l’onestà intellettuale dimostrata in una situazione difficilissima. Il presente lancia il Padova a caccia della promozione in Serie B al secondo posto in classifica e a sei punti dalla capolista Venezia. Giocheranno in contemporanea le due grandi rivali e pure Filippo Inzaghi a Bolzano contro il SudTirol avrà il suo bel daffare a scacciare i fantasmi. Perché il Venezia è stata sinora la squadra migliore, la più continua, la più costante, ma i campionati si vincono fino in fondo, non quando alla fine manca ancora un mezzo e mezzo di scalata. […] Formazione quasi fatta. Davanti dovrebbero partire Altinier e De Cenco, con Alfageme pronto per una staffetta con uno dei due compagni di reparto.




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