Live 24! FeralpiSalò-Padova, -2: tornano in gruppo Altinier ed Alfageme!

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Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Succede di giovedì, ma intanto Bassano torna a vincere. Appena lo farà anche di domenica sarà magno gaudio per tutti. Vietate le battutine facili e scontate, parliamo di una squadra convalescente per la quale il peggio è alle spalle ma per cui vale sempre l’avvertenza di certi imballaggi: «Fragile, maneggiare con cura».Lo 0-3 di ieri pomeriggio a Pove contro la Junior Valbrenta, solida realtà che occupa i quartieri nobili della Promozione ha valenza effettiva per un paio di aspetti sensibili, dopo aver fatto naturalmente tara e peso netto di quello che rimane lo stesso niente più di un collaudo infrasettimanale con indicazioni da prendere ovviamente col beneficio di inventario. Partenza lanciata virtussina e doppietta rovente in meno di un quarto d’ora di Alessio Ruci, l’interno d’origine albanese che sta prendendo sempre più confidenza col ruolo. Probabilmente perchè sente addosso la fiducia del tecnico e un giovane con quella benzina verde in corpo poi salta i fossi per il lungo. Ruci in questo senso si sta attrezzando e i suoi due gol d’apertura, entrambi di pregevole fattura (pallonetto morbido e inzuccata perentoria), premiano la scelta di Bertotto che nel suo canovaccio chiede anche frequenti inserimenti dei centrocampisti senza delegare l’intera produzione offensiva al tridente d’attacco. […] Il secondo particolare che balza all’occhio è la ricerca ossessiva della combinazione e della giocata corale. Bertotto vuol vedere tradotti in partita tutti i movimenti provati in allenamento. Non c’è nulla di casuale, ogni trama impostata è mandata a memoria, le posizioni vengono rispettate e gli interpreti recitano a soggetto. […] A dire il vero Bertotto si è fatto sentire da subito. Piazzatosi in tribuna per seguire dall’alto e meglio la gara, Valerio ha guidato ogni passaggio dei suoi dispensando consigli e incitamenti per i più giovani, Gashi e Ruci nel primo tempo, Tronco e lo stesso Zibert nella ripresa. […] La buona notizia è che da oggi Formiconi rientrerà in gruppo, ha bruciato le tappe del recupero all’indomani del pit-stop di Padova e salvo intoppi sarà in pista con l’Albinoleffe domenica al Mercante. Stanno meglio anche Proietti, Bianchi e Grandolfo ma mentre per Bianchi se ne riparla con la Feralpi Salò il 9 aprile, per Mattia e Cicciogol si attendono tra oggi e domani gli esiti delle risonanze di controllo. Al massimo ci sarà la panchina per loro dopodomani. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Finisce a reti inviolate l’anticipo della 32. giornata al Mapei Stadium fra Reggiana e Pordenone. È un pareggio che in ottica classifica non soddisfa di certo i padroni di casa che portano a 5 la serie senza vittorie e probabilmente dovranno rinunciare al quarto posto, obiettivo di riserva di una società partita con grandi velleità. E proprio per conservare il quarto posto la ics è un po’ più accettabile per il Pordenone. Non soddisfacente per chi si augurava di vedere i ramarri scalare ancora qualche posizione. È stata una gara equilibrata senza grandissimi colpi di genio. Da due compagini che possono schierare elementi con buon taso tecnico ci si aspettava di più. Invece la crisi granata ha spostato sull’agonismo l’andamento della sfida. Due sole grosse occasioni, una per parte. La prima a favore dei neroverdi all’84’ quando Arma, solo davanti alla porta sguarnita ha spedito di testa sopra la traversa. La seconda a favore dei padroni di casa 2′ dopo, quando Guidone ha liberato il destro a colpo sicuro. Reattivo è stato però D’Arsiè che, mentre il mapei già gridava al gol, ha arpionato la sfera bloccandola sulla linea di porta. Tedino ha proposto il suo solito 4-3 e fantasia con Parodi in difesa al posto dello squalificato Semenzato e con Berrettoni e Cattaneo a sfarfallare alle spalle di Arma. Poche le occasioni di farsi vedere a disposizione dei due fantasisti. Gionata nera per il maghrebino, ex granata, forse a disagio in un ambiente sonoramente ostile. Menichini ha risposto con un 4-3-1-2 che vedeva Sbaffo trequartista alle spalle di Cesarini ed Ettore Marchi. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) «Chi si fa ammonire o squalificare per proteste, o comunque non per falli di gioco, lo porto a lavorare nella mia azienda»: così il presidente Mauro Lovisa aveva ammonito la squadra. Detto, fatto: Daniel Semenzato, che ha saltato per squalifica la gara di Reggio Emilia per un cartellino giallo rimediato con il Lumezzane, ieri mattina ha fatto visita alla Vitis Rauscedo, realtà di rilevanza mondiale nella produzione delle barbatelle con sede a Rauscedo, frazione di San Giorgio della Richinvelda. «La “punizione”, almeno stavolta, si è trasformata chiaramente in una spiegazione dettagliata del ciclo produttivo del vino – ha riferito ieri, poche ore prima del match contro la Reggiana, il presidente Lovisa, la cui famiglia guida la storica azienda –. Alle radici del vino appunto e… del Pordenone Calcio. Daniel ha seguito con attenzione, confermandosi un ragazzo di valori». […] «“Lezione” molto interessante – ha confermato Daniel Semenzato –. Mi hanno colpito l’organizzazione e l’estrema precisione: caratteristiche che ha anche la nostra squadra».

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) «Una bella prova di maturità: un buon punto in trasferta contro una diretta concorrente per i play off». Questo, in sintesi, il resoconto di Bruno Tedino al termine della gara del Mapei Stadium contro la Reggiana. «Lo 0-0 è il risultato più corretto – analizza il mister –, entrambe le squadre hanno cercato di vincere senza mostrare il fianco. Non è stata una gara spettacolare, ma in questo momento nella stagione occorre fare di necessità virtù». […] La giocata alla fine non è arrivata, Tedino è comunque soddisfatto e guarda all’immediato futuro con ottimismo. «Ho visto grande disponibilità e maturità da parte dei ragazzi, da qui alla fine saranno tutte partite da playoff. Dovremo conquistare punti per avere una buona griglia nella post season e abituarci alle partite da dentro o fuori».

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Ha detto bene Mario Somma, ex tecnico dell’Empoli, ora commentatore per Rai Sport: «Entrambe le squadre hanno cercato di vincere senza rischiare di perdere». Né il Pordenone né la Reggiana hanno creduto fino in fondo nell’andare a caccia dei tre punti ed è così maturato lo 0-0 del Giglio nell’anticipo del 32° turno del girone B di Lega Pro. Immutate le distanze in classifica: ramarri quarti con cinque punti di vantaggio sui granata (58 a 53). Non è riuscita dunque l’impresa, come accadde a novembre 2015, quando il Pordenone su questo terreno s’impose 4-1 dando spettacolo. E’ arrivato, invece, un pari che ha stoppato la serie di tre vittorie di fila ma portato a 4 i risultati utili consecutivi. La “Regia”, invece, ha dimostrato di non saper più vincere: quella di ieri è stata la quinta partita senza successi, pur con un passo avanti sotto il profilo della prestazione. Per la sfida del Giglio, il tecnico Bruno Tedino deve rinunciare a Semenzato, squalificato, oltre a Ingegneri e Tomei (pure in panchina), ancora infortunati. Pordenone col 4-3-1-2, con l’ex Arma davanti a fungere da riferimento e ad affiancare Berrettoni, fresco di rinnovo. Alle loro spalle Cattaneo, oggetto del desiderio della Reggiana nello scorso mercato. La Reggiana non dispone di Bovo, Lombardo, Maltese e Rizzi per infortunio: Menichini punta sul 4-3-1-2 senza Trevisan e con l’altro pordenonese Narduzzo in porta. […]

Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.00 – Qui Guizza: ultima serie di cross e tiri in porta.

Ore 15.40 – Qui Guizza: continue spiegazioni di mister Brevi ai Biancoscudati.

Ore 15.20 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2 in corso.

Ore 15.00 – Qui Guizza: rientrano regolarmente in gruppo Alfageme, Altinier e Favalli, mentre Neto Pereira si allena a parte.

Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Non siamo il Dream Team che vince sempre e ovunque, né si può pretendere di passare per 3-0 a Matera – la voce del ds Giorgio Perinetti -. Ogni valutazione va poi contestualizzata e non bisogna avere la memoria corta. Abbiamo affrontato una squadra costruita per salire in quella serie B in cui lo scorso anno il tecnico Auteri ha portato il Benevento. Il Matera, peraltro, ha schierato la sua formazione tipo». Mentre il Venezia ha dato spazio alle seconde linee, risparmiando tutti i titolari escluso Zampano e dando pochi minuti a Garofalo e Moreo. «Giusto dare fiducia a chi ci ha portato in finale. Abbiamo sofferto un po’, incassato un gol evitabile e che un po’ di rammarico lo lascia. Siamo stati poco pericolosi? Il Matera veniva da un periodo difficile avendo perso contatto da Foggia e Lecce, quindi punta molto sulla coppa. Anche noi ci teniamo e non ci fasciamo la testa perché siamo in piena corsa. Quello di mercoledì è stato un buon allenamento, nessuno si è fatto male e i titolari hanno rifiatato». […] «Marsura ci sarà al massimo mercoledì al Penzo con la Feralpi, Bentivoglio puntiamo a riaverlo per Padova – fa il punto Perinetti -. La gara col Sudtirol è delicata? Trovo paradossale che chi rincorre si dica più calmo di noi che siamo in vetta. Io preferisco la presunta ansia del Venezia, davanti a tutti e in tensione da quest’estate puntando alla serie B».

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Pensieri, parole, infortuni, sconfitte, riscatto, polemiche. In rigoroso ordine sparso. Il Venezia rialza la testa dopo il ko di Matera nella finale di andata di Coppa Italia di Lega Pro 2016-2017. L’1-0 maturato mercoledì sera non pregiudica nulla in vista del ritorno al Penzo di mercoledì 26 aprile. Ma la montagna da scalare sarà tutt’altro che semplice, perché il vantaggio è sì minimo, ma quanto basta per obbligare la capolista a rimontare senza subire gol o vincendo con due gol di scarto (3-1, 4-2) in caso di porta violata. Pensieri, quelli di Filippo Inzaghi che fa spallucce e guarda avanti. Parole, sempre quelle di Inzaghi, che analizza il ko senza tensioni: «Non potevo rischiare elementi che dovranno giocare domenica – spiega l’allenatore del Venezia – sono molto contento di quelli che sono andati in campo, perché hanno messo tutto loro stessi. Dispiace sempre perdere, però ci sarà il ritorno. L’1-0 è un risultato che lascia tutto aperto, giocheremo davanti al nostro pubblico, sapendo che dovremo recuperare un gol al passivo. La Coppa Italia se la sono giocata sempre questi giocatori, quindi è giusto che la proseguano loro». […]

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) […] Guglielmo Vicario, portiere di Coppa, ha fatto una buona gara l’altro ieri in Basilicata e resta ottimista. «Abbiamo giocato in un ambiente caldo» parole del portiere «contro avversari che ci tenevano molto. Non credo sia il caso di fare degli allarmismi, abbiamo disputato solo l’andata, c’è il ritorno e la vittoria finale è ancora aperta: ci crediamo, possiamo portare a casa la coppa». […] La difesa è stata messa sotto pressione per gran parte della partita. «Sapevamo che il Matera è molto offensivo» aggiunge Alessandro Malomo «bravo sugli esterni e con degli ottimi attaccanti che corrono molto. All’inizio ci hanno messi un po’ sotto ma abbiamo retto bene cercando di ripartire in contropiede, finalizzando poco quanto creato. Il loro vantaggio è nato da un episodio sfortunato ma al ritorno dovremo fare gol; c’è ancora parecchio tempo da qui al 26 aprile e cercheremo di arrivarci fisicamente nel modo migliore. Complimenti al Matera, ma dovranno venire al Penzo…».

Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Se il fatto di aver schierato il Venezia panchinaro contro un Matera fatto dai titolarissimi viene posto come uno dei possibili motivi della sconfitta nella finale-andata di Coppa Italia, la risposta di Filippo Inzaghi è secca e precisa. Il tecnico ha scelto la strada della coerenza. «Questi sono i giocatori che hanno conquistato la qualificazione alla finale, in Coppa hanno giocato quasi sempre loro, per cui è giusto che abbiano avuto la precedenza sugli altri. E poi per me sono tutti titolari, e tutti alla stessa stregua». Se la prova di Matera non è stata tra quelle da mettere in cornice – e il risultato nemmeno – bisogna dire che il ragionamento del tecnico sul piano puramente professionale non fa una grinza. Inzaghi porta poi un altro tema a rinforzare la sua scelta. «Guardate che il campionato non è finito, anzi sia proprio alle soglie della fase più calda, quella che per un errore può danneggiare l’intera stagione. E allora ricordatevi che domenica scorsa contro il Santarcangelo abbiamo pagato molta energia, e altra dovremo tirar fuori domenica prossima a Bolzano. Per cui non posso far giocare sempre gli stessi, ho la fortuna di avere tanti ragazzi di qualità, e per questo ho cambiato. Se il Matera ha fatto diversamente a me non interessa» è ancora l’Inzaghi-pensiero «del resto mi sembra che il Matera a questo punto della stagione abbia una classifica diversa dalla nostra , e diversi sono anche i suoi obiettivi». […]

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) All’andata il Perugia ha sbancato il Menti con un perentorio 4 a 1, un ricordo che nella testa dei giocatori del Vicenza fa ancora male. «E’ stata una partita in cui dopo mezz’ora ci siamo trovati sotto di due gol e con un uomo in meno per l’espulsione di Rizzo – ricorda Nicola Bellomo – a loro riusciva tutto e noi arrancavamo per cui la loro vittoria è stata netta e meritata. Parlare di quella partita però ormai non conta nulla, domani abbiamo la possibilità di fare punti e quello è importante. La classifica ce lo impone». Una graduatoria che vede il Vicenza fuori dalla zona playout, anche se nella parte destra della classifica tutte sono nella bagarre salvezza. «Sì – conferma il fantasista barese – credo che solo la Salernitana si sia tirata fuori dalla lotta alla salvezza, ma dall’Ascoli in giù rischiano tutte. Mancano dieci partite alla fine, ci aspettano gare importanti perché i punti adesso valgono tanto. Ci siamo detti che dobbiamo cercare di ottenerli su tutti i campi, non possiamo certo star qui a fare calcoli perché non ce lo possiamo permettere». […] «La realtà è che il nostro obiettivo è sempre stato la salvezza, tutti noi sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire ma a maggio contiamo di ottenere quanto ci siamo prefissi. Il mister parla sempre di 22 maggio, anche se io spero che magari ce la si faccia una, due partite prima». Bellomo, il cui contratto scade il 30 giugno, indica la strada per centrare l’obiettivo finale. «Dovremo affrontare e giocare le prossime partite con lo spirito e la grinta che abbiamo messo in campo contro il Verona – sottolinea – anche se quella è una gara tutta particolare, che fa un po’ storia a sé. Non dobbiamo ripetere l’errore di Frosinone, quando abbiamo pensato più all’estetica che alla sostanza. Nel calcio contano i risultati e noi per ottenerli dovremo giocare con il coltello tra i denti». […]

Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) Il Latina riparte con un punto in meno in classifica. Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare presieduto dall’avv. Mario Antonio Scino ieri nel tardo pomeriggio ha inflitto la penalizzazione di 1 punto in classifica alla società laziale, sanzionando con 3 mesi di inibizione l’amministratore e legale rappresentante della società Pasquale Maietta e con l’inibizione di 30 giorni l’amministratore e legale rappresentante della società Antonio Aprile. […] Il Latina ora ha 32 punti, al pari del Trapani. A 33 il Brescia, a 34 Vicenza e Cesena.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) È finita con 10 reti al passivo, ma comunque con la soddisfazione di aver vissuto un’atmosfera diversa dalle altre, l’amichevole che ieri il Campodarsego ha disputato in casa dell’Udinese. Nulla da eccepire sul risultato, un 10-0 abbastanza scontato considerate le tre categorie di differenza: la formazione di Gigi Delneri, seppure ancora priva di tante pedine come Zapata e Adnan, di rientro dagli impegni con le rispettive Nazionali, oltre agli infortunati Karnezis, Felipe, Fofana e Thereau, ha testato l’inusuale orario delle 12.30, che la vedrà impegnata domenica in casa del Torino alla ripresa della Serie A, mostrando tutto il suo valore. Ininfluente il passivo finale, l’unica nota stonata per il Campodarsego è arrivata a metà ripresa, quando Buson ha dovuto abbandonare il campo per un problema muscolare. […] «Un test interessante, molto bello da giocare per i nostri giovani», il commento del tecnico Masitto. «Sapevamo che sarebbe stata un’amichevole impegnativa, a cominciare dal fatto che non ci era mai capitato di giocare alle 12.30, e tantomeno contro una formazione di Serie A. Abbiamo fatto discretamente bene, soprattutto nel secondo tempo, e i dieci gol subìti non sono un problema: abbiamo provato a mettere in campo il nostro gioco senza pensare a chi avevamo davanti. Se avessimo impostato la tattica per difenderci e basta, magari avremmo preso quattro gol in meno, ma la valenza del test non sarebbe stata la stessa. Peccato solo per l’infortunio di Buson, speriamo sia solo una contrattura».

Ore 11.20 – (Gazzettino) Filippo Scaglia torna a disposizione dopo una giornata di squalifica e con lui anche altri centrali difensivi. Il tecnico Roberto Venturato potrà affrontare in condizioni migliori le due trasferte ravvicinate di Latina e Salerno. «Possiamo dire – sostiene Scaglia – che l’emergenza è superata. Anche Pelagatti e Pascali stanno fisicamente molto meglio, mentre Varnier è rientrato dall’Europeo Under 19, bisognerà però vedere quanto è stanco avendo giocato tre partite in otto giorni. C’è bisogno di tutti per il prossimo periodo con sette partite in un mese, l’allenatore potrà fare le sue scelte». Quest’anno due partite di seguito senza prendere gol finora non sono ancora capitate, il portiere Alfonso ha sostenuto che questa non è una priorità, l’importante è fare un gol più dell’avversario. L’ex torinista, invece, risponde così: «Siamo una squadra che esprime un gioco propositivo correndo dei rischi dietro. Non è propriamente un problema della difesa perchè l’intera squadra partecipa alla fase difensiva. Durante la pausa natalizia ne abbiamo parlato e con il responsabile tecnico ci siamo proposti di prendere meno gol nel girone di ritorno. Stiamo lavorando tanto in questa direzione e i risultati si vedono, anche se il calcio piazzato o l’episodio sfavorevole possono capitare. Bisogna limare ancora per finire in crescendo questo campionato». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Filippo Scaglia, cosa le viene in mente se sente la parola Latina? «Che ci sono due precedenti non proprio piacevoli», rammenta il difensore del Cittadella. «Nel 2014 al “Francioni” ho giocato la mia prima partita in coppia con Pellizzer e abbiamo perso 1-0. La seconda volta ero infortunato, ma la ricordo bene, perché è rimasta una ferita aperta per tutti noi: due anni fa abbiamo perso 3-2 a cavallo della Pasqua, e quella fu la sconfitta che probabilmente ci condannò alla retrocessione in Lega Pro. Per un’ora giocammo la nostra miglior gara della stagione e poi, come spesso ci accadeva in quel campionato, ci siamo… sciolti». I tifosi sperano che la gara di domani consenta d’interrompere il digiuno di successi esterno, che si protrae dal 2-0 al Trapani dell’1 ottobre 2016. «È sicuramente una statistica da invertire, ma è una tendenza dell’intera Serie B: non ci sono squadre che fanno sfracelli in trasferta. A stupire, è vero, è il lungo filotto senza vittorie, specie ricordando che l’anno scorso siamo stati l’unica squadra a non aver mai perso fuori casa in Lega Pro». E come ve lo spiegate? «Se lo sapessimo motivare, avremmo già trovato la soluzione! Ciò che ho notato è che questo è il primo anno in cui anche in trasferta troviamo squadre che rimangono molto coperte quando ci affrontano. Avversarie che, nel proprio stadio, riescono a ripartire e a far male e che invece faticano a farlo quando giocano al Tombolato». […]  Il Latina sta attraversando un momento societario difficile, con i giocatori senza compensi da 6 mesi. Che avversario si aspetta di trovare? «Per fortuna non ho mai vissuto una situazione simile. Non ricevere lo stipendio, soprattutto per chi tiene famiglia, è un problema serio, ma questo non significa che davanti avremo una squadra distratta, anzi. Il Latina tiene bene il campo, crede nella salvezza e merita attenzione, anche perché è guidato da un allenatore molto preparato come Vivarini, che già al Teramo ha fatto bene». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Me l’aspettavo perché non avendo fatto niente, mi sembrava strano che potessero sbagliare così tanto. Sul referto c’era scritto che ho esultato con il pugno chiuso urlando nei pressi della panchina del Modena, non credo che questa possa essere definita una colpa. E’ stata presa la decisione giusta, anche perché fossi un giocatore che nella sua carriera è stato sempre litigioso da prendere ogni anno una squalifica, allora si poteva magari mettere in dubbio qualcosa. Ma ho giocato trecento partite e questa è stata la mia prima squalifica, non sono stato mai espulso neppure per una doppia ammonizione. Mi sembrava un’assurdità avere preso tre giornate, anche se l’ho sempre vissuta con la speranza che la giustizia avrebbe fatto il suo corso». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Accolto il ricorso del Padova per Nicola Madonna, tolte due giornate di squalifica. Così si è espressa ieri la Corte d’appello che ha ridotto da tre a una giornata, peraltro già scontata con il Bassano, la squalifica per l’esterno che sarà quindi a disposizione per la trasferta con il Feralpi Salò. Il giocatore era stato sanzionato dal giudice sportivo al termine della gara con il Modena sulla base dei referti del commissario di campo e del rappresentante della procura federale, ma la memoria difensiva presentata dall’avvocato biancoscudato Simone Perazzolo ha smontato l’accusa con riguardo alla parte del provvedimento che è stata impugnata. […] La notizia è stata appresa da Madonna subito dopo l’allenamento, comprensibile la sua soddisfazione.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] Il recupero di Madonna arriva a corredo di una giornata tutto sommato positiva anche sul fronte infortunati. Se è vero che Altinier e Alfageme anche ieri si sono allenati a parte, lo staff tecnico conta di averli a disposizione con il gruppo già da oggi: «Tutt’e due dovrebbero farcela per domenica», conferma il direttore generale Giorgio Zamuner. «Siamo fiduciosi e anche felici per la revoca della squalifica di Madonna. Ha prevalso il buonsenso e per noi è un’ottima notizia, visto che per le prossime partite ravvicinate avremo bisogno di tutti». Ieri assente anche Favalli, ancora influenzato, ma che recupererà per la Feralpi. Continua ad allenarsi a parte pure Neto Pereira che, al contrario, punta a tornare mercoledì prossimo contro il Parma.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Anche perché Madonna, in carriera, può vantare un curriculum praticamente illibato dal punto di vista comportamentale. «In più di 300 partite non sono mai stato espulso, nemmeno per doppia ammonizione. In 13 campionati sarò stato squalificato tre volte per cumulo di “gialli”. Basta questo a far capire che non sono un giocatore litigioso, per cui quanto successo mi sembrava un’assurdità. Ma ora non ci penso, già mi rode aver saltato una gara, sono contento di rientrare». Sarà disponibile per domenica prossima, seppure con una diffida (per le ammonizioni già rimediate in stagione) che ancora pende sulla sua testa. «È una cosa che non mi deve condizionare. La partita principale sarà quella con la Feralpi, anche perché se non la vinciamo perdono un po’ di importanza quelle successive. Adesso ci aspettano quattro scontri diretti decisivi».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La notizia migliore della giornata biancoscudata non arriva dal campo della Guizza, ma da una stanza di giustizia romana. La Corte d’Appello della Figc ha infatti accolto pienamente il reclamo presentato dal Padova contro la squalifica per tre giornate inflitta la settimana scorsa a Nicola Madonna, dopo la partita contro il Modena. La Corte ha ridotto ad un solo turno di stop la sanzione, e il giocatore, essendo già stato fuori domenica scorsa contro il Bassano, potrà tornare disponibile già per la trasferta in casa della FeralpiSalò. Una bella boccata d’ossigeno per Brevi, in vista delle tre partite in otto giorni che attendono la vice-capolista del girone B, e anche una rivincita per l’esterno, rimasto particolarmente turbato dalla vicenda. «Sono molto contento», sorride Madonna a fine allenamento. «Credo sia giusto così, perché non avevo fatto niente. Mi aspettavo di vincere il reclamo, alla fine avevo solo esultato al termine di una gara importante. Posso capire la tensione di giocatori e staff avversari, che venivano da un periodo difficile e stavano uscendo tra i fischi dei loro tifosi, ma questa non può essere colpa mia».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Cresce di giorno in giorno il numero di biglietti staccati per le prossime partite. A ieri sera erano stati venduti 164 tagliandi per il settore ospiti di Padova-FeralpiSalò, in programma domenica alle 16.30. Per le due gare successive all’Euganeo siamo già a 242 biglietti contro il Parma (mercoledì 5 aprile) e 326 con il Venezia (lunedì 10). […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) «Non giocherò condizionato a Salò e neppure se dovessi giocare le successive, adesso per noi la partita più importante è la prossima, per cui dobbiamo solo pensare a come battere la Feralpi, il resto verrà dopo». Madonna ritroverà Michele Serena, suo allenatore ai tempi dello Spezia. Il super Spezia che chiuse la stagione 2011-2012 con un triplete storico mettendo in bacheca la vittoria del campionato di Lega Pro, la Coppa Italia e la Supercoppa di categoria: «A Serena sono legato da bellissimi ricordi – sorride Madonna – e lo saluterò volentieri dopo la partita, magari dopo averlo battuto. Il mister è un uomo leale e un buonissimo allenatore, è difficile che in giro i suoi giocatori ne parlino male perché con lui sai sempre chi hai di fronte. Insomma, non ce ne sono molti come Serena nel mondo del calcio e i rapporti umani li ritengo in tutto e per tutto fondamentali. Perché quelli restano quando finiscono le partite e i campionati». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Una grande vittoria legale dell’avvocato Simone Perazzolo. Due turni in meno di squalifica a Nicola Madonna, con un balzo all’indietro dai tre comminati inizialmente dal giudice sportivo per la bestemmia e l’esultanza ritenuta offensiva a Modena, in occasione del successo per 1-0 al Braglia. Una sola giornata di stop, che l’esterno biancoscudato ha per altro già scontato contro il Bassano. […] Domenica a Salò, in ogni caso, Madonna sarà nuovamente al suo posto: «Voi pensate che io sia contento – sorride – in realtà è vero solo in parte, perché non avevo mai preso un’espulsione in carriera, tantomeno per aver esultato in faccia agli avversari, come hanno tentato di far credere. Io so che non è vero sin dal primo momento e sono ancora arrabbiato prima di tutto perché ho scontato una giornata di squalifica che non meritavo, poi perché sono ancora in diffida, per cui il pericolo di un altro stop è in agguato».




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