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Ore 22.35 – Lega Pro girone B, fischio finale: Reggiana-Pordenone 0-0.
Ore 21.30 – Lega Pro girone B, fine primo tempo: Reggiana-Pordenone 0-0.
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Per fortuna che c’è Cloe. Cloe è la sua bimba, il tesoro di 3 anni e 4 mesi che ha accompagnato l’avventura quadriennale di Gianmaria Rossi a Bassano, scandendone le stagioni e i momenti. […] “Questi sono i giorni in cui c’è da parlare poco e fare molto. Dinanzi a fasi del genere non conosco ricette diverse dal lavoro quotidiano sul campo. Abbiamo il conforto delle prestazioni, solide e di livello, ma non ancora quello dei risultati. Riconosco che bisognerebbe andare al sodo e pensare solo ai punti, ma resto sempre dell’idea che sia più facile arrivarci attraverso la qualità espressa nelle partite. Può andarti male una volta, due, al limite tre, ma se continui a produrre prove robuste poi inverti la tendenza. E noi sono almeno tre uscite, da San Benedetto, che guidiamo gli incontri. Ora dobbiamo essere bravi a portare dalla nostra parte gli episodi, quelli che determinano le gare”. Come si spiega questa flessione brusca e repentina? “Se ne conoscessi i motivi probabilmente l’avremmo già risolta. Forse per quasi quattro anni di fila abbiamo marciato a ritmi superiori ad ogni più rosea aspettativa e può capitare di incorrere anche in periodi balordi come questo. Che non significa rassegnarsi alla piega che sta prendendo il campionato, bensì reagire per raddrizzare la china e toglierci le soddisfazioni che volevamo conquistare la scorsa estate. Siamo ancora in tempo, a patto che si evitino i ragionamenti a lunga gittata. Il nostro futuro è domenica l’Albinoleffe, concentriamoci su questa sfida e le somme tiriamole solo alla fine”. […]
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) […] Alle 10 i virtussini sono già in pista a sudare, il riscaldamento già effettuato, agli ordini del preparatore atletico, professor Alessandro Dal Monte. Al suo fianco Valerio Bertotto. Dal Monte impartisce ordini secchi e precisi, chiama una serie di ripetute brevi, scatti continui sui 20 e 30 metri al massimo. Incita il gruppo continuamente e altrettanto fa Bertotto con incoraggiamenti individuali. Non ci sono pause, le cadenze sono intensissime, lavoro senza sosta, la qualità a scapito della quantità per ottimizzare tempi e resa. […] A bordo campo svolge lavoro differenziato Mattia Proietti, corsa lenta e prolungata per uno dei lungodegenti della truppa. Gli altri, Bianchi e Grandolfo, sono già in gruppo. E quando a Cicciogol facciamo notare che da quando si è infortunato lui (al 35′ del primo tempo di Santarcangelo-Bassano, ancora sullo 0-0 in quel momento) la Virtus le ha perse tutte, lui resta incredulo. «Dite che sono un talismano? – sorride venendoci incontro -. Comunque adesso sto bene e sono guarito, torno a fare il calciatore». Dall’infermeria giunge notizia che per Formiconi, uscito anzitempo a Padova, potrebbe trattarsi di un semplice affaticamento muscolare che ridurrebbe di parecchio i margini di recupero. Intanto la ciurma continua a faticare, il programma atletico non concede tregua. Rossi e Bastianoni si mettono tra i pali e vengono bombardati dai tiri a raffica di Grendene e Zuccher, tutti all’incrocio, coi due che volano da un angolo all’altro della porta come Nembo Kid. Alle 11.10, dopo 70 minuti sotto pressione, la comitiva rientra in spogliatoio. I portieri no. Per loro altri 20 minuti di esercizi supplementari, presi a pallonate dai due preparatori. Poi pranzo comunitario ai Trenti di Pove e alle 14 di nuovo a sgobbare per una sessione sia atletica che tecnica, con movimenti e schemi da provare. «Utilizziamo il gps – chiosa Dal Monte – e i dati che ci fornisce indicano che siamo in salute fisica e non solo. I colleghi di Venezia e Padova mi hanno telefonato dicendo che possiamo stare tranquilli, che corriamo alla grande e che stiamo benone». Ora basta solo tornare e vincere. Oppure smettere di perdere. Che poi è l’anticamera per ricominciare a sorridere. Anche se a dir la verità qui nessuno ha mai smesso di farlo.
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Al Mapei Stadium di Reggio Emilia sarà una guerra, vinta da chi riuscirà a palleggiare meglio. Pordenone e Reggiana, infatti, si assomigliano. Leonardo Menichini e Bruno Tedino, i due tecnici che si sfideranno stasera in diretta Rai, fanno del calcio ragionato la loro filosofia di vita e incroceranno i rispettivi destini sullo stesso piano. La Reggiana non è una squadra tutta muscoli e ripartenze. Anche quando ha giocato con il 3-5-2 è riuscita a fare del possesso palla e della ricerca degli spazi le sue armi vincenti. Ora però l’undici di Menichini è passato al 4-3-1-2, scegliendo la formula che prevede l’utilizzo del trequartista. Un ruolo interpretato da Cesarini, uomo che può cambiare gli equilibri in campo, o da Sbaffo. Davanti giganteggia Marchi, con al fianco proprio uno tra Cesarini e Sbaffo, ossia chi non sarà scelto per il ruolo da 10. Il vero motore del gioco reggiano, però, si accende già dalla difesa, un po’ come nel Pordenone di Tedino. La palla inizia a muoversi dal reparto arretrato e i lanci lunghi sono una rarità. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Tre vittorie consecutive sono alle spalle dei ramarri, compreso il roboante 7-2 rifilato al Lumezzane sabato; 2 soli i punti per la Reggiana in 4 turni. «Non ingannino blocca subito Tedino gli ultimi risultati dei granata. Un momento di flessione dopo un periodo molto positivo ci può stare. L’abbiamo subito anche noi ricorda l’allenatore , prima del recente filotto. Mister Menichini è tecnico navigato e avrà trovato il modo di ricaricare i suoi, tutta gente esperta e di qualità, come il regista Genevier e gli attaccanti Cesarini e Marchi. In campo, da una parte e dall’altra, ci saranno valori molto alti. La differenza è convinto Bruno sarà fatta dalle motivazioni. Fortissime le loro, che vorranno uscire dal momento negativo battendo un avversario ostico come noi. Altrettanto forti le nostre, che faremo di tutto per tenere a distanza una rivale nella lotta per il quarto posto». Vero, ma tutto parla pordenonese, anche il ricordo del 4-1 rifilato alla Regia l’ultima volta al Mapei, uno stadio di serie A. «Partita indimenticabile ammette Tedino -, che però fa parte della storia. Quella di oggi va scritta in un altro capitolo». Tedino dovrà rinunciare, oltre agli infortunati Ingegneri e Pellegrini, anche allo squalificato Semenzato. Sono così Filinsky e Parodi a contendersi il posto lasciato libero sulla fascia destra da quest’ultimo. Stefani e Marchi saranno i centrali difensivi, con De Agostini esterno di sinistra. A centrocampo i collaudati Misuraca, Burrai e Suciu. Davanti Arma, supportato dall’estro e dalla classe di Berrettoni e Cattaneo. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) L’impresa del novembre 2015 è ancora nella sua mente, come in quella di tanti tifosi neroverdi. «Sarà un’altra partita, ma speriamo di ripeterci». Bruno Tedino riannoda i fili del passato e ricorda volentieri anche lui quel giorno in cui al Giglio il Pordenone firmò forse la più bella impresa in trasferta, vincendo per 4-1 al cospetto della Reggiana e cogliendo il primo, prestigioso blitz della sua storia in Lega Pro unica. «Fu una bella giornata, ma ora dobbiamo pensare a questa partita – afferma il tecnico del Pordenone –, in cui troveremo un avversario molto forte, affamato e desideroso di uscire da un momento molto difficile. So che arrivano da due punti nelle ultime quattro gare, non sono a conoscenza del fatto se hanno problemi societari o meno: penso che la squadra sia di grande valore, con giocatori come Genevier, Cesarini, Marchi che possono metterci sempre in difficoltà». Il team neroverde, sbancando il Giglio (ora Mapei Stadium), metterebbe una bella ipoteca sul quarto posto, oltre a occupare momentaneamente il terzo posto assieme al Parma. «Onestamente non guardo alla classifica e alle possibilità che possono nascere in seguito al successo – analizza Tedino –. So che porteremmo a otto i punti di vantaggio sulla Reggiana, ma non mi interessa: dobbiamo pensare ad affrontare il campionato partita dopo partita e alla fine tireremo le somme. Sono contento di come stiamo facendo, ma dobbiamo pensare di continuare e non sarà così scontato, visto che a Reggio ci presentiamo senza tre dei cinque componenti titolari della difesa». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Nel segno del quattro: per fare poker di vittorie consecutive e per blindare la quarta piazza. Pordenone d’assalto, stasera, al Mapei Stadium. Obiettivo della sfida delle 20.45 (diretta Rai Sport, gara in onda anche al De Marchi) è superare la Reggiana, per dare un colpo d’acceleratore deciso in questo finale di stagione: nell’anticipo della 32ª giornata del girone B di Lega Pro, la squadra di Tedino punta a superare i granata (dopo Alto Adige, Ancona e Lumezzane) per portare così a otto punti il vantaggio proprio sui rivali odierni, quinti in classifica. La cabala è a favore dei ramarri (tre vittorie nelle ultime tre sfide) e anche il momento del club rivale porta a essere fiduciosi nel colpaccio. In difficoltà. […] Per questo il trainer punterà sulla solita formazione offensiva: rispolvererà l’“1+2” magico, quello che ha portato alle cinque vittorie consecutive dell’andata, vale a dire Cattaneo alle spalle di Berrettoni (fresco di rinnovo) e Arma. In mezzo i sultani del reparto, ovvero Misuraca, Burrai e Suciu, mentre in difesa al posto di Semenzato, squalificato, agirà Parodi, esterno destro di un comparto che vedrà Stefani e Marchi al centro e De Agostini sulla sinistra. In porta D’Arsiè, un’altra volta: Tomei partirà nuovamente dalla panchina.
Ore 17.30 – Importantissima notizia in arrivo in questi minuti dalla Corte sportiva d’Appello. Sono state, infatti, ridotte da tre ad una le giornate di squalifica inflitte in un primo momento a Nicola Madonna, dopo Modena-Padova. Questo lo stringatissimo comunicato della Figc: “Reclamo avverso la sanzione della squalifica per 3 giornate effettive di gara inflitta al calc. Madonna Nicola seguito gara Modena/Padova del 19.3.2017 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Italiana Calcio Professionistico – Com. Uff. n. 160/DIV del 21.3.2017). ACCOLTO e, per l’effetto, riduce la sanzione della squalifica a 1 giornata effettiva di gara”.
Ore 17.00 – Qui Guizza: terminano partitella ed allenamento.
Ore 16.30 – Qui Guizza: inizia a correre a parte anche Neto Pereira.
Ore 16.20 – Qui Guizza: inizia la ripresa, questo l’undici Biancoscudato nuovamente schierato col 3-5-2: Favaro; Sbraga, Scevola, Monteleone; Boniotti, Mazzocco, Gaiola, Salata, Madonna; Cisco, Poncia.
Ore 16.00 – Qui Guizza: corsa a parte per Alfageme ed Altinier, assente Neto Pereira.
Ore 15.40 – Qui Guizza: inizia la partitella, provato il 3-5-2. Questo l’undici schierato da mister Brevi: Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Bobb, De Risio, Berardocco, Dettori, Tentardini; De Cenco, Dettori.
Ore 15.20 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, prevista una partitella con gli Allievi Nazionali.
Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Negro punisce il Venezia. Una rete in chiusura di primo tempo decide la finale di andata di Coppa Italia di Lega Pro. Il Matera, poi, non soffre neppure l’uomo in meno e andrà in laguna forte del vantaggio conquistato in casa. Auteri si presenta con la migliore formazione possibile. Rilancia Ingrosso in difesa, Armellino a centrocampo e Carretta in attacco. Per il resto, la formazione ricalca quella che ha surclassato il Messina. Anche per Inzaghi non ci sono colpi di scena. Stulac in regia e Ferrari nel cuore del tridente offensivo, assieme a Tortorì e Caccavallo. Partono meglio i padroni di casa, immediatamente incisivi con una pressione altissima e rapide verticalizzazioni sui tanti palloni recuperati. Faticano Stulac e i suoi compagni a creare gioco. Le uniche palle oltre la metà campo sono rilanci lunghi per Ferrari. Ma, anche per la punta lagunare non è semplice uscire indenne dall’ottima organizzazione difensiva del Matera. […] Esplode l’intero Franco Salerno al gol di Negro, servito da un Carretta che non si arrende su una palla lunga, supera il suo avversario sull’out di destra e confeziona un perfetto assist. Negli spogliatoi la squadra di Auteri rientra tra gli applausi dei propri tifosi. […] Matera in dieci e Inzaghi prova il tutto per tutto inserendo anche Moreo in attacco ma la pressione finale non produce nulla di buono per il Venezia. Adesso tutto è rimandato alla gara di ritorno del 26 aprile che si giocherà al Penzo.
Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tutto rinviato al 26 aprile al Penzo, con un gol da recuperare e uno svantaggio minimo ma pesante. A Venezia tutti gli occhi sono puntati sul campionato. E la Coppa Italia, che pure rimane un trofeo stuzzicante da mettere in bacheca, è comunque una seconda scelta rispetto alla promozione in serie B. Logica che non fa una piega, considerata l’importanza fondamentale di fare un altro passo verso il calcio che conta all’interno del progetto tracciato due estati fa dal patron Joe Tacopina. La sensazione è che, vedendo quanto accaduto ieri sera nel match di andata, per portare a casa il trofeo mercoledì 26 aprile ci voglia qualcosa di diverso. Magari l’inserimento di qualche titolare in più, perché il Matera è un osso durissimo (e lo si sapeva), lo spessore tecnico dell’avversario è di quelli importanti (e lo si sapeva) e perché — se ovviamente nel frattempo la classifica in campionato lo permetterà — alzare al cielo la Coppa avrà un valore altamente simbolico. Nei primi 20 minuti il tema tattico è definito: Matera in pieno controllo della partita, Venezia schiacciato nella propria metà campo e incapace di creare occasioni da gol. […] Inzaghi si gioca la carta Garofalo, ma l’occasione migliore è ancora del Matera, che con Carretta spreca in modo davvero grossolano un’azione velocissima e brillante conclusa con un passaggio impreciso a centro area per Negro. Poco dopo Ingrosso si fa espellere: già ammonito, il giocatore lucano tenta di segnare di mano, tocca il pallone che poi finisce in rete dopo una carambola. L’arbitro se ne accorge e sventola il rosso. Inzaghi toglie Zampano, uno dei pochi «titolari» inseriti dal primo minuto e si gioca la carta Moreo. Ma l’unico risultato tangibile ottenuto è un tiro in bella coordinazione di Stulac su cui Tozzo è attento, per il resto solo tanta intensità a centrocampo e poco altro. Almeno ieri non è bastato, nel ritorno al Penzo si vedrà.
Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Se ne parla a fine aprile. Se la Coppa Italia andrà sui sassi o sull’acqua della laguna. Il primo round si chiude con un vantaggio minimo del Matera, un 1-0 che magari sta anche stretto ai lucani, per quanto si è visto, ma che tiene aperto ogni verdetto. Una sofferenza, per il Venezia, durata 90’ più il recupero, un fischio finale che ha fatto tirare un respiro di sollievo anche ad Inzaghi, applauditissimo prima della partita dai tifosi di casa. Partita da dimenticare, il resto no, lo splendore di una città tanto bella quanto maldestramente dimenticata dai circuiti turistici. […] L’unica spiegazione è che il Venezia ha un campionato ancora in ballo, da vincere e con un vantaggio da amministrare bene, mentre il Matera ha già messo in soffitta l’idea di una promozione senza playoff, visto che Foggia e Lecce sono troppo lontani. E così, mentre Inzaghi schiera il Venezia panchinaro, il suo dirimpettaio Auteri mette in campo la formazione migliore, reduce dal sonante 5-1 inflitto al Messina. Malomo e Cernuto centrali in difesa, linea mediana con Fabris, Stulac e Acquadro, con Caccavallo e Tortori dietro a Ferrari, unica punta a completare l’albero di Natale. Calvario. La partenza del Matera è impressionante. Ritmo altissimo (durerà fino alla fine? viene da chiedersi), folate sull’out destro ma anche percussioni centrali, il Venezia all’inizio sembra quasi sorpreso dalla furia materana e non riesce a trovare le contromisure. Diciamocela tutta, il primo tempo è un autentico calvario, il Matera domina e il Venezia fa fatica a passare la metà campo. […] Bisogna resistere almeno all’intervallo, ma la resistenza quasi passiva del Venezia crolla proprio al 44’: Strambelli porta via il pallone a Pellicanò, assist per Negro e diagonale a pelo d’erba che si infila sull’angolo, imparabile per Vicario. […] L’avvio della ripresa non promette niente di buono. Nessun cambio, Matera all’assalto, Venezia che cerca di fare buona guardia, almeno. […] Raddoppio del Matera in mischia al 38’, Ingrosso si fa beccare con il fallo di mano, gol annullato e secondo cartellino, Matera in dieci e il fortino veneziano resiste senza altre perdite.
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nella memoria dei tifosi biancorossi Paolo Mazzeni è uno dei pilastri, con Giuseppe Mascheroni, della difesa del Vicenza guidato da Bruno Giorgi che riuscì a centrare la doppia promozione dall’allora serie C alla serie A. La conquista della massima serie sfumò a causa di un presunto illecito sportivo della stagione precedente e così la squadra biancorossa restò in serie B e nel torneo successivo scivolò in serie C. […] Della stagione del Vicenza, di come è nata e delle difficoltà che si sono presentate in questo campionato Mazzeni è perfettamente al corrente tanto che non serve nemmeno fargli delle domande. «Ritengo che la rosa costruita in estate abbia alcune lacune ma i mezzi per centrare la permanenza in serie B ci sono — spiega Mazzeni — di sicuro i tanti infortuni e la mancanza di un attaccante da dieci-dodici gol si fa sentire. Ma questo Vicenza ha fatto vedere anche cose buone e soprattutto, a parte qualche partita, non molla mai e più volte riuscito a raddrizzare partite che sembravano perse». Mazzeni ha visto il Vicenza giocare dal vivo di recente a Carpi, nel momento in cui la squadra ha offerto il massimo sforzo per uscire dalla zona pericolosa della graduatoria. «Tra novembre e dicembre la forza del Vicenza è stata rappresentata dalla impenetrabilità difensiva che ha permesso a Benussi e a Vigorito di rimanere imbattuti per quasi 500 minuti. A segnare si è sempre fatto fatica perché manca un bomber di razza per la categoria, ma se sei bravo a non subire gol mal che vada fai 0-o e un punto lo porti a casa… Ecco perchè sostengo che nelle ultime dieci partite il problema più evidente del Vicenza è stato quello di subire sempre almeno un gol a partita, cosa che nel periodo migliore della squadra non succedeva». […] Mazzeni vive il rush finale del campionato con un misto di fiducia e preoccupazione, pronto a venire al Menti a sostenere i colori biancorossi. «Alla fine del torneo manca poco più di un mese e mezzo, un periodo decisivo del campionato in cui saranno importanti la condizione fisica e quella mentale. Ma permettetemi di aggiungere che al Menti il Vicenza avrà un alleato straordinario come il pubblico biancorosso che sa essere il dodicesimo uomo in campo. È tempo di compattarsi per centrare l’obiettivo, restare in serie B è fondamentale per il futuro del Vicenza».
Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) […] Per questa sfida da ex così importante, dal suo repertorio tattico in costante mutamento Bisoli (ieri mattina in visita a palazzo Trissino e al teatro Olimpico con il sindaco Variati) pare avere deciso di estrarre il 4-3-3, modulo provato dall’inizio di questa settimana e confermato in entrambi i tempi della partitella in famiglia di ieri al Morosini. Per quanto riguarda gli interpreti, un solo reparto non sembra presentare alcun dubbio: salvo acciacchi dell’ultimo momento, sarà confermato lo schieramento con Amelia in porta, Adejo ed Esposito centrali, Zaccardo e Pucino terzini. Ancora niente da fare per D’Elia, che anche ieri si è limitato ad inanellare giri di campo al pari di Siega e Rizzo. Non ci sarà quindi un ritorno a Perugia da ex per il centrocampista messinese, così come per Fabinho, che se non altro da un paio di giorni ha ripreso a corricchiare al Morosini. Se il rientro dell’attaccante brasiliano pare lontano, per Rizzo è lecito sperare in un ritorno in gruppo già per i prossimi incontri. Dalla metà campo in su le alternative non sono moltissime, ma ci sono. Per il ruolo di regista il favorito resta Gucher, con Urso come possibile alter ego. Ieri nella posizione di mezzala sinistra si sono alternati Signori e Bellomo, mentre sul centrodestra è rimasto in pianta stabile Vita: la scelta di Bisoli pare assodata, con il jolly romano quindi che in questa partita dovrebbe accentrare ed arretrare un po’ il suo raggio d’azione più consueto. […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) Marco Varnier è rientrato ieri pomeriggio dalla sua prima avventura azzurra: in Belgio ha partecipato alla fase Elite dell’Europeo under 19. «Sono arrivato a Milano in aereo – racconta il centrale difensivo – poi in treno a casa. Sono molto soddisfatto di questa esperienza nonostante abbiamo rimediato due sconfitte (con Irlanda e Svezia, ndr) e un pari con il Belgio. Anche nell’ultima partita, pur sapendo di essere già eliminati, abbiamo dato il massimo per onorare la maglia. Questo attaccamento mi ha preso dentro». Il confronto con la serie B è ovvio. «Il livello del gioco – riprende – non è tanto diverso. In B c’è più malizia, sto imparando alcuni accorgimenti in questo senso». Dove la giovane promessa punta a migliorarsi è presto detto: «Devo diventare più veloce nei primi passi, mi sto applicando, ma non è facile. Anche nella fase aerea devo crescere e impormi di più». Sulla vittoria dei granata sullo Spezia, continua: «Ho visto solo il primo tempo. I miei compagni hanno dimostrato carattere, vincendo con merito. Mi ha fatto piacere l’intervista di Pascali che ha speso parole di elogio nei miei confronti. Siamo un bel gruppo, la salvezza è vicina, poi ci potremo divertire». Da oggi Varnier sarà a disposizione di Venturato. «Abbiamo due trasferte: a Latina contro una squadra che ha assoluto bisogno di punti-salvezza, poi a Salerno sarà una bolgia». Non solo calcio, però. «Domani (oggi per chi legge, ndr) tornerò a scuola dopo alcune settimane. Anche questa è una cosa seria, quest’anno mi voglio diplomare». […]
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Messo piede in campo, non ne è più uscito. Peccato che, stavolta, l’avventura si sia chiusa prima del previsto, con l’eliminazione della Nazionale nella fase a gironi dell’Europeo di categoria disputato in Belgio. E così Marco Varnier, 19 anni da compiere il prossimo giugno e una storia tutta da scrivere nel calcio che conta, questa pagina l’ha voltata velocemente. Tre partite in campo, lo 0-2 con la Repubblica d’Irlanda all’esordio, l’1-1 con i padroni di casa nella seconda gara e lo 0-1 con la Svezia nella terza, giocata martedì, ed è rientrato a casa assieme agli azzurrini di Roberto Baronio. Già ieri ha fatto ritorno alla sua abitazione di Noventa Padovana, usufruendo di un giorno di riposo, prima di riaggregarsi ai compagni del Cittadella, che ritroverà nell’allenamento al Tombolato di oggi pomeriggio. […] Ha tenuto i contatti con i compagni di maglia granata in questi giorni? «Sì, mi hanno scritto in parecchi, tenendosi informati. E ho letto la vostra intervista a Pascali, che mi hanno girato. Le sue dichiarazioni mi hanno fatto molto piacere, come dice lui cerco sempre di ascoltare i consigli di chi è più esperto. E poi l’augurio di arrivare a marcare a breve Ibrahimovic me l’ha fatto sul serio… Chissà che accada!». Dove ritiene di dover ancora migliorare? «Sui primi passi: la rapidità non è esattamente una cosa che si può apprendere, ma ci sto lavorando, perché è molto importante. E poi un po’ in tutto, a partire dalla precisione nei lanci e dal colpo di testa. Devo imparare a sfruttare di più il fisico ma, come diceva Manuel, probabilmente lo si riesce a fare accumulando esperienza». Ha avuto modo di seguire la vittoria sullo Spezia? «Ho visto in tivù il primo tempo, non il secondo perché eravamo a cena con la squadra. Ho visto un Cittadella cazzuto, se mi passate il termine, capace di riversare in campo quel carattere che serve per la salvezza da raggiungere al più presto e per la corsa ai playoff». […] Lei si è conquistato sempre più spazio e le attenzioni di parecchi club di Serie A. I rumors, confermati dal suo agente Luca Urbani, parlano di un interessamento da parte dell’Inter, ma anche di Sassuolo, Bologna e Chievo. Cosa prova a sapere che la seguono club così importanti? «Sinceramente non ne so molto, lascio che sia il mio procuratore ad occuparsene e non me ne interesso. Fa piacere leggere di certe “voci”, ma io sto benissimo al Cittadella e, se me lo chiedete, il mio futuro è qui, in maglia granata».
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Allenamento congiunto con i ragazzi della Primavera di Giacomin, ieri pomeriggio, per il Cittadella, sul campo principale del Tombolato, con tre mini-partite da mezz’ora l’una in cui è stato dato spazio a tutti gli effettivi. Gli unici a non partecipare sono stati Varnier e gli acciaccati Schenetti e Paolucci, il primo alle prese con la distorsione alla caviglia sinistra rimediata alla vigilia del match con lo Spezia, il secondo con un’infiammazione al ginocchio sinistro. Entrambi i giocatori si sono detti, tuttavia, ottimisti circa un loro recupero per la doppia trasferta di Latina e Salerno. […]
Ore 11.20 – (Gazzettino) Amichevole di lusso oggi alle 12.30 per il Campodarsego che sarà impegnato in trasferta con l’Udinese al centro sportivo Dino Bruseschi, attiguo alla Dacia Arena che non è disponibile per interventi di manutenzione. L’orario del calcio d’inizio non è casuale: i friulani, infatti, saranno impegnati domenica proprio nel lunch match con il Torino. La truppa di Masitto, che nel prossimo turno di campionato affronteranno al Gabbiano l’Union Feltre, andrà a Udine con un pullman messo a disposizione dalla società presieduta da Pozzo, e al termine della partita pranzerà insieme ai bianconeri nel ristorante del centro sportivo. L’amichevole è stata organizzata in virtù dei rapporti di amicizia tra il direttore generale biancorosso Attilio Gementi e il direttore sportivo bianconero Nereo Bonato, che la settimana scorsa hanno partecipato insieme ad altri colleghi a una trasferta in Brasile per visionare alcuni giocatori. […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Test infrasettimanale di assoluto prestigio per il Campodarsego, che oggi, alle 12.30, scenderà in campo a Udine contro l’Udinese di Gigi Del Neri, impegnata domenica proprio all’ora di pranzo in casa del Torino. Non certo una novità per i bianconeri, che ogni settimana disputano test amichevoli contro formazioni provenienti da campionati diversi, ma un’assoluta primizia per Maurizio Bedin (“ex” di turno, avendo giocato in Friuli, in Serie A, dal 2001 al 2003) e compagni, che dalla Serie D passeranno per un giorno a vivere un’atmosfera da Serie A. La partita non si giocherà alla Dacia Arena, il modernissimo impianto costruito dalla famiglia Pozzo sopra al vecchio “Friuli”, occupato in questi giorni da alcuni interventi di manutenzione, ma nell’attiguo centro sportivo Bruseschi. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Dietro questi numeri si nasconde dunque, oltre a un attacco capace di pungere quando serve, una difesa di ferro, che in 17 partite su 31 ha mantenuto la propria porta inviolata. È la migliore in assoluto nel girone B (22 gol al passivo) ed è senza concorrenti nella seconda parte del campionato, con tre sole reti al passivo (di cui una su un rigore inesistente con la Reggiana) contro le nove subite dalla Maceratese, le dieci dal Venezia e le undici da Parma e Reggiana. Restando in tema di classifiche parziali, quella del girone di ritorno ha visto domenica l’undici di Brevi agganciare il Venezia in vetta a quota 29 punti, inseguito dal Parma a due lunghezze. Fuori gioco le inseguitrici: Pordenone e Maceratese 19, Samb 17, Reggiana 16. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Si usa dire che i campionati si vincono attraverso i successi per 1-0 e le tre prime della classe di Lega Pro sembrano esserne decisamente convinte. Venezia, Padova e Parma, infatti, hanno finora conquistato i tre punti con questo punteggio per ben otto volte ciascuna e comandano la classifica anche su questo fronte, con gli emiliani avanti a livello di percentuale, avendo collezionato complessivamente diciassette vittorie, contro le diciotto dei biancoscudati e le venti dei lagunari. Puntando l’attenzione sul Padova, questa tendenza si è manifestata soprattutto nel girone di ritorno, con sei affermazioni per 1-0 (a spese di Samb, Maceratese, Mantova, Teramo, Modena e Bassano) su nove totali. E tutte le vittorie di Altinier e colleghi conquistate dopo il giro di boa sono arrivate in partite in cui la squadra non ha subìto reti, mentre all’andata in quattro incontri vinti su nove Bindi è stato battuto per una volta. In tali situazioni, nei tre impegni di fila contro Feralpi, Parma e Venezia i tre punti sono arrivati di rimonta.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] «Mister Brevi ha dimostrato che fino ad oggi c’è stato spazio per tutti. Forse Monteleone è l’unico che non ha esordito in campionato quest’anno, ma tutti gli altri hanno avuto le loro chance per dimostrare di essere importanti: il campo, alla fine, sancisce sempre chi è più forte degli altri, ma all’interno del gruppo tutti sono alla pari, perché lottano per uno stesso obiettivo e nessuno gioca per se stesso». Peccato che davanti ci sia il Venezia, che finora ha fatto ancora meglio. «Ogni anno ci sono squadre che tengono ritmi altissimi. Non sappiamo se vinceremo il campionato, ma la mentalità vincente ce l’abbiamo: con il Bassano siamo stati brutti e abbiamo sofferto, e a Salò potrebbe essere una gara simile. L’importante è non perdere mai il giusto approccio».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Quanto è difficile, adesso, andare a Salò senza pensare che nei dieci giorni successivi all’Euganeo arriveranno Parma e Venezia? «In questo momento è importante vincere per mantenere continuità di risultati e lavorare tranquilli. Poi la classifica è lì, e chi sostiene di non guardarla è un bugiardo: tutti lo facciamo, ma l’importante è pesarne sempre il lato positivo, magari concentrandosi meno sui 6 punti che ci separano dal Venezia, ma apprezzando ed essendo orgogliosi di essere secondi in un campionato difficile. La testa, oggi, deve essere concentrata solo sulla Feralpi: è sbagliato pensare che la gara a Salò sia complicata, e che quella successiva con il Parma (mercoledì 5 aprile, ore 20.30 all’Euganeo, ndr) sia ancora più difficile. Le partite più complicate sono spesso quelle che sembrano più agevoli». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Domenica prossima a Salò, scontato il turno di squalifica, in mezzo alla difesa tornerà Emerson Ramos Borges. Una sola partita saltata in campionato per il brasiliano può bastare. «La mia mancanza si è sentita poco, c’è stato comunque il giusto equilibrio», le parole del difensore. «Soprattutto nel secondo tempo, con l’ingresso di Berardocco, la qualità del gioco è salita e la manovra ne ha giovato. Nel primo tempo un po’ abbiamo sofferto, ma le assenze si sono sentite fino ad un certo punto: qui ogni giocatore ha caratteristiche proprie, ma la squadra è stata brava a sopperire a diverse assenze». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Ieri pomeriggio allenamento diviso tra palestra e campo: dopo una prima fase di lavoro fisico, la squadra si è spostata sul terreno di gioco per le prime sedute tattiche in vista del prossimo impegno in campionato. Favalli ha accusato qualche linea di febbre, ma non sembra niente di preoccupante, mentre ancora differenziato per Alfageme e Neto Pereira: entro un paio di giorni si capirà se almeno l’argentino potrà essere in panchina domenica.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) La posizione di Zamuner, in particolare, merita un approfondimento. Da dirigente sta facendo un lavoro eccellente a Padova, visto che da quando è arrivato la squadra è via via migliorata salendo fino al secondo posto a -6 dal Venezia, attuale capolista del girone B di Lega Pro. Sinora gli obiettivi sono stati tutti centrati, rispetto alla volontà dichiarata l’estate scorsa da parte di Giuseppe Bergamin e di Roberto Bonetto di crescere rispetto al quinto posto dello scorso anno. E la crescita, dopo un avvio non certo facile, c’è stato eccome, visto che ora come ora i biancoscudati sono il principale competitor del Venezia per la promozione in serie B. Marchetti stima molto il «dirimpettaio», ma dire al momento se Zamuner possa lasciare Padova per andare a Cittadella è quantomeno prematuro. Il dg biancoscudato a Padova sta benissimo e vorrebbe proseguire il percorso iniziato anche il prossimo anno, cercando di far approdare la squadra in serie B. La sua volontà, nel caso di una chiamata da Cittadella, conterebbe moltissimo e in tal senso molte pedine sullo scacchiere vanno mosse nelle prossime settimane. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Magari per qualcuno potrà essere presto per fare certi discorsi. Ma sulle poltrone di direttore sportivo, per la prossima stagione, ci potrebbe essere un giro di valzer tra le società padovane. Il risiko dei dirigenti tocca infatti, contemporaneamente, tanto il Padova quanto il Cittadella. Tutto parte da Verona, nel senso che il patron del Chievo, Luca Campedelli, ha già fatto la sua scelta per il dopo-Nember. Ed è Stefano Marchetti il successore designato dall’imprenditore veronese, che ha già incontrato nelle scorse settimane l’attuale direttore generale del Cittadella. […] Ma in questo contesto si inserisce pure la successione di Marchetti. Il quale, in accordo con il presidente, dovrebbe indicare una rosa di successori per il suo posto. Tra i nomi più caldi — e molto stimati da Marchetti — quelli di Ivone De Franceschi (attuale membro dello staff di osservatori dell’Inter), Giorgio Zamuner (attuale dg del Padova), Alberto Briaschi (attualmente all’AltoVicentino) e Moreno Zocchi (al momento nello staff del settore giovanile della Juventus).