Senza lo squalificato Emerson, che tornerà domenica contro la FeralpiSalò, il centrocampista sardo si è caricato la squadra sulle spalle, giocando di spada quando c’era da recuperare palloni, e di fioretto nel lasciare sul posto il folto centrocampo giallorosso. «Un po’ per le mie caratteristiche, un po’ per qualche assenza che per il nostro modo di giocare era molto pesante, era necessario prendersi qualche responsabilità in più», spiega Dettori. «Io sono abituato a non tirarmi indietro, ed è andata bene. Questa squadra sa soffrire, sa sudarsi le partite: contro il Bassano è stato difficilissimo, avevamo di fronte una squadra che una settimana fa aveva messo in difficoltà il Venezia, e che domenica ha fatto altrettanto con noi. Ma noi siamo duri a morire e ce la giocheremo sino alla fine».
[…]Le tre settimane decisive della stagione cominciano con il morale altissimo. «Il – 6 dal Venezia cambia poco, non è detto che si riesca ad arrivare primi», sostiene il centrocampista. «Il primo obiettivo dev’essere tenerci stretto questo secondo posto raggiunto con grande fatica. A Salò, domenica, ci aspetta una battaglia contro un’altra ottima squadra, che rischia di uscire dai playoff e farà la partita della vita. Non sarà facile, ma ci arriviamo con l’entusiasmo giusto».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)