Chiamatelo capitan Pascali. Ci sono volute le contemporanee assenze di Iori, Paolucci e Scaglia, ma alla fine la fascia è toccata a lui. E l’ha onorata, guidando la difesa del Cittadella nella vittoria contro lo Spezia, in quello che era quasi uno spareggio playoff. «L’avevo già indossata l’anno scorso contro la Feralpi, ma non aveva portato granché bene. In Serie B, invece, era la prima volta. E l’emozione nell’infilarsela al braccio c’è sempre, perché se non ci fosse, significherebbe che è venuto il momento di lasciare il calcio», confessa Manuel Pascali. «È stata una di quelle partite che mi piacciono. Altri miei compagni preferiscono vincere giocando calcio champagne, io invece mi esalto in questo tipo di sfide». Anche grazie al suo apporto si è vista quella personalità che in altre occasioni era mancata. «Io cerco di mettere in campo quello che ho, temperamento e, forse, un po’ di malizia, ma anche nei compagni ho visto queste doti più che in altre gare. La ripresa, in particolare, secondo me è stata fantastica, perché siamo riusciti a non dare ritmo alla partita, proprio come una squadra esperta. Si è giocato poco e questo ha innervosito lo Spezia, che doveva recuperare e non riusciva e rientrare in gioco. Dobbiamo ricordarci di questa prova».
[…]Non vincete in trasferta da ottobre, a Trapani. E tornare a farlo è importantissimo, con una classifica così corta. «Il segreto per vincere fuori casa è replicare la prestazione di sabato scorso, giocando ogni palla come se fosse decisiva. Il Latina ha problemi societari e lotta per non retrocedere, la Salernitana può ancora rientrare in zona playoff: non sarà facile superarle, ma noi dobbiamo riuscirci proprio perché in questo campionato abbiamo l’occasione di cambiare la nostra carriera».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Manuel Pascali ha fatto le cose in grande stile. Tornato titolare in mezzo alla difesa contro lo Spezia, si è preso i gradi di capitano (Iori era squalificato), è risultato uno dei migliori in campo, ha sfiorato il gol per una questione di centimetri (i suo colpo di testa è finito sul palo) e soprattutto ha aiutato il Cittadella a tornare alla vittoria, rientrando nella zona play off. Senza contare che il suo ritorno tra i titolari ha restituito anche una buona dose di esperienza e mestiere al reparto arretrato, spesso e volentieri oggetto di sottolineature nelle recenti uscite.
[…]Il Cittadella nella volata finale ha bisogno anche dell’esperienza di giocatori come Pascali: Granoche, mica uno qualunque, sabato non ha mai visto il pallone. E quando c’è da stringere i denti, la determinazione e il carattere pesano. «Sono le partite come quella contro lo Spezia che mi piacciono da morire: tirate sino alla fine, si soffre pure, ma la soddisfazione nel vincerle è grande».
[…]Perché Pascali vuole lasciare il segno in questo campionato. «Siamo una neopromossa che si sta giocando qualcosa di importante, che era impensabile ad inizio stagione. Ma come dice il nostro allenatore, ci dobbiamo credere, fino alla fine».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)