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Ore 23.20 – Caio De Cenco (attaccante Padova): “Una vittoria veramente importante, eravamo in situazione di emergenza e siamo riusciti a portare a casa tre punti d’oro. Se il Venezia continua a fare qualche passo falso, magari riusciamo anche a fare qualcosa per il primo posto. Sono felicissimo per il gol, speriamo di farne altri, la cosa più importante è che arrivino le vittorie che ci servono”
Ore 23.10 – Nicola Bizzotto, difensore Bassano: “Anche due settimane fa a San Benedetto è successa la stessa cosa, oggi non meritavamo di perdere, è difficile trovare le parole per descrivere la gara. Dobbiamo dare qualcosa tutti in più, torniamo a casa senza punti, vuol dire che qualcosa di diverso va fatto. Dopo sette sconfitte peggio non si può fare, solo col lavoro si può uscire da situazioni del genere. Dobbiamo già da domenica portare a casa punti. Piangersi addosso non serve. Adesso ho di nuovo la fascia di capitano, al momento opportuno dirò la mia, adesso pensiamo al campo”.
Ore 23.05 – Filippo Stevanin, difensore Bassano: “Logico che a un certo punto diventa una situazione psicologica. Non è che siamo diventati scarsi da un momento all’altro. La testa diventa determinante, è quella che fa tutto. Le occasioni ci sono state, anche sul finale abbiamo cercato il pareggio. Dobbiamo pensare che appena il vento cambierà si vedrà il vero Bassano. Adesso c’è tanta delusione, anche oggi abbiamo fatto una grande partita, dobbiamo far girare il trend negativo che dura da troppo tempo”.
Ore 22.55 – Valerio Bertotto, allenatore Bassano: “Questo è il film delle ultime tre partite, giocate bene, con voglia e qualità, ricerca delle prerogative per giocare a calcio, ma siamo ancora a rammaricarci di non aver preso neanche il minimo indispensabile. Il Padova ha fatto solo una cosa e ci ha punito, purtroppo sta diventando fastidiosa questa situazione. Non bisogna mai accontentarsi, bisogna fare il 120%, va spostato ancora di più il livello di attenzione. Nessuno di noi mollerà, la squadra ha voglia. Oggi ci è mancato il cinismo, da San Benedetto in poi abbiamo sempre dimostrato di saper stare in campo, ci manca l’ultima cosa che non deve mancare. Stiamo lavorando tantissimo, l’unica soluzione è un lavoro metodico, mirato. Ai ragazzi non posso rimproverare niente, ma gli chiedo qualcosa in più, perché io non sono abituato a perdere così tanto e non lo accetto. La classifica? Per me essere fuori dai playoff è l’ultimo dei problemi, non è quello il focus su cui sto battendo. Appena le piccole cose si sistemeranno, comincerà a cambiare il vento. Io continuo per la mia strada e i ragazzi sono con me. Il Padova? E’ squadra tosta, quadrata, ben costruita che sta facendo un percorso positivo e adesso si trova nei piani alti non per caso. Le chance se ti girano bene le cose le hai, sperando sempre che quella davanti ti crei meno difficoltà possibile. Il rigore nel primo tempo? Non è mio costume parlare degli arbitri, non so e non è quello che mi interessa”.
Ore 22.43 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “Oggi avevamo parecchi problemi, anche Mazzocco non stava bene, ho dovuto fare una scelta forte e mandarlo in campo. Non avendo molti giocatori, non siamo riusciti a limitare i due centrali e far scorrere la palla nel primo tempo, sapevo che avremmo sofferto. Il Bassano è una squadra con buone caratteristiche, poi nel secondo ci siamo aperti e siamo stati bravi a mantenere le linee corte, sfruttando le ripartenze. Voglio fare un elogio alla squadra, perché sono contento di aver vinto soffrendo, che è una caratteristica che serve. Siamo stati bravi a capitalizzare e mantenere senza rischiare troppo. Con Emerson abbiamo più geometrie e oggi ci è mancata questa caratteristica, abbiamo avuto alcune difficoltà, ma chi ha giocato meno ha dimostrato di saper lottare. Il fatto di sapere del Venezia? Magari la squadra ha avuto un po’ più il freno a mano tirato, ma poi nel secondo tempo siamo stati bravi, con un ottimo spirito. Oggi siamo stati cinici e concreti, noi dobbiamo ragionare di domenica in domenica, ogni partita è complicata, la tensione aumenta e ogni partita è storia a se. Adesso cerchiamo di recuperare, ma è ancora lunga la strada e non pensiamo oltre che alla gara col Feralpi”.
Ore 22.30 – Finisce la partita: Padova- Bassano 1-0, decide una rete di De Cenco al 65esimo.
Ore 19.40 – (Messaggero Veneto) La vittoria serviva come l’ossigeno, per agganciare il Parma e soffiare sul collo del Padova in attesa delle gare odierne degli immediati scontri diretti. Partenza da incubo, poi il risveglio da sogno. «Il Lumezzane ha tenuto un ritmo indemoniato nella prima mezz’ora – spiega mister Tedino –, abbiamo subito la loro aggressività. Non giravamo alle nostre velocità abituali». Poi la reazione, il Pordenone non è andato al tappeto. «Ci siamo rialzati da grande gruppo, il 2-2 ha incanalato la partita sui nostri binari. La squadra si è distesa bene, il campo perfetto ci ha permesso di uscire in palleggio e trovare la profondità. Loro hanno avuto un calo notevole, soprattutto psicologico». Un ringraziamento speciale il mister lo dedica al pubblico del Bottecchia. «Sono dell’idea che i giocatori debbano trascinare il pubblico, questo sabato è successo e lo stadio è stato meraviglioso». Dello stesso avviso il presidente Lovisa: «Il Bottecchia si merita gli applausi, i tifosi e un terreno di gioco finalmente all’altezza. Per una squadra come la nostra diventa tutto più facile in queste condizioni». Il pomeriggio però, non era cominciato nel migliore dei modi. «Siamo partiti al piccolo trotto – riconosce Lovisa –, abbiamo subito due gol evitabili. Per fortuna le due sberle sono servite per svegliarci». «Nella ripresa la musica è cambiata – continua –, era da tempo che non disputavamo un secondo tempo su questi livelli. Sette gol sono un segnale di forza importante». […]
Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone c’è, eccome: un grande segnale in chiave playoff e in ottica secondo posto. Neroverdi devastanti nell’anticipo della 31esima giornata. La squadra di Tedino sotterra con 7 gol il Lumezzane (che chiude in dieci uomini) dopo essere stata sotto di due reti: una dimostrazione di forza notevole, che regala la terza vittoria di fila e, almeno per una notte, la terza piazza in compagnia del Parma e a due lunghezze dalla piazza d’onore occupata dal Padova. Un’affermazione storica: mai – nei tempi recenti – la squadra cittadina era riuscita a infilare sette volte il portiere avversario. Eletrizzante. Non c’è Lella, ex di turno e pordenonese, in campo dal 1’: il Lumezzane si presenta col 4-4-1-1 con Bacio Terracino alle spalle di Speziale. La vera sorpresa, però, è nella formazione del Pordenone. Tedino decide di rinunciare a Rachid Arma, sempre titolare dalla gara con la Reggiana del girone d’andata, e punta sulla coppia di trequartisti Berrettoni (al rientro) e Cattaneo alle spalle di Padovan, in grande forma visti i due gol consecutivi. Fa molto caldo al Bottecchia ma le squadre non sembrano risentirne: il ritmo è alto ed entrambe cercano di proporre. […]
Ore 18.50 – (Gazzettino) Tre punti che valgono doppio in chiave play off con la firma del giovane Kouame e i complimenti a Venturato per averlo preferito un po’ a sorpresa ad Arrighini come partner di Litteri. Il Cittadella ha scelto il modo migliore per onorare la memoria di Pier Cesare Tombolato nel giorno del sessantesimo anniversario dalla scomparsa. Bravi i giocatori di casa a sopperire alle assenze con una gara nel segno dell’abnegazione, soprattutto quando nel secondo tempo lo Spezia ha prodotto il suo massimo sforzo per rimettere in equilibrio la gara. I granata hanno approcciato alla partita con una buona intraprendenza. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino) Il Cittadella supera di misura lo Spezia e lo scavalca in classifica, rientrando in zona play off. Seppure costretta a giocare priva di diversi titolari, la squadra granata onora nel migliore dei modi il 60. anniversario di Pier Cesare Tombolato. Nonostante una certa sofferenza nel secondo tempo, il tecnico Roberto Venturato ha più di un motivo per essere soddisfatto. «Sappiamo – afferma- che non ci sono partite facili e ogni punto bisogna conquistarlo con sacrificio. Lo Spezia è una delle squadri più forti del campionato, per cui ci sta soffrire, l’importante è essere riusciti a portare a casa la vittoria».
Poi ribadisce concetti già espressi, però con un fondamentale passo in avanti. «Siamo una squadra con grandi valori che finora non è riuscita a essere concreta, dando continuità ai risultati e finalizzando le occasioni che sa costruire. Questa volta ci siamo riusciti con una gara attenta e restando concentrati fino alla fine». Sulla rosa continua: «Ho sempre detto che tutti i miei giocatori meritano di essere considerati titolari. Chi oggi ha giocato se l’è cavata al meglio, abbiamo concesso poco allo Spezia e nei 95′ abbiamo fatto più di loro. Spesso si è condizionati dalla parte finale della partita, ma il nostro primo tempo è stato grandissimo e avremmo meritato di andare all’intervallo con il doppio vantaggio». […] Ivan Pedrelli sulla vittoria senza prendere gol dopo otto giornate (0-0 a Vercelli il 4 febbraio, ndr), aggiunge: «Ci alleniamo tutte le settimane per limare gli errori che commettiamo. Con lo Spezia siamo riusciti a non prendere gol e ad essere competitivi anche con giocatori che finora hanno avuto meno spazio. Abbiamo preso le misure all’avversario, che non è l’ultimo arrivato, e nella ripresa siamo riusciti a reggere da grande squadra senza correre grossi rischi».
Ore 18.00 – (Mattino di Padova) Era uno spareggio anticipato in ottica playoff e averlo vinto ha avuto una doppia valenza per il Cittadella: sorpasso ai danni di una concorrente diretta nella corsa, appunto, agli spareggi-promozione, e ritorno alla vittoria – la quattordicesima stagionale – che mancava da un mese, risalendo l’ultimo successo al 3-2 sul Trapani del 28 febbraio scorso. A quota 47, sesto posto (in realtà quinto ex aequo con il Perugia), i granata si godono di nuovo un bel panorama e zittiscono i gufi, anche se ovviamente devono attendere i risultati di oggi per poter pesare compiutamente gli effetti dei tre punti colti ieri al Tombolato. Partita, come sempre accade ultimamente, di doppia sostanza quella andata in scena contro i liguri, che si presentavano forti del vantaggio di una lunghezza in più in classifica e con un Granoche in gran spolvero. Non solo: a loro il Citta rendeva ben 5 titolari, come Salvi, Scaglia e Varnier in difesa, Iori e Schenetti a centrocampo, e con Paolucci costretto alla tribuna per problemi al ginocchio. Doppia sostanza perché ad un primo tempo di qualità e di concretezza, con il gol di Kouamé al 25’ a fare la differenza, è seguita una ripresa sofferta, interpretata però da Pascali & C. come copione imponeva, stringendo i denti, serrando gli spazi e ribattendo colpo su colpo alle iniziative degli avversari. Alla fine, lo spirito di sacrificio e la compattezza del gruppo sono stati i valori aggiunti che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte dei granata. […] È stato in quei minuti finali concitati e nervosi che Venturato è stato “beccato” da alcuni tifosi della tribuna, i quali invocavano prima i cambi, constatando che la squadra era in difficoltà. Critiche che non sono piaciute al tecnico, il quale ha mandato beatamente a quel paese i (pochi) contestatori. Un problema che si ripresenta, a distanza di un mese – quella sera furono Iori e il d.g. Marchetti a prendersela con un manipolo di spettatori della Tribuna Est – ma che con un po’ di moderazione, sia su un fronte che sull’altro, si può tranquillamente lasciar scivolare nel dimenticatoio. A Cittadella tutti vogliono i granata nei playoff e soffrono insieme a loro. È normale, hanno fatto la bocca buona ai risultati e questo anche squadra e allenatore devono capirlo. Le possibilità ci sono, sarebbe un peccato mortale mancare l’obiettivo. Adesso restano 10 incontri, con due trasferte di fila a Latina e Salerno. La strada è ancora lunga, ma fuori casa serve un cambio di passo. Chissà che, dopo ieri, sia la volta buona…
Ore 17.40 – (Mattino di Padova) Il Citta sa anche soffrire, se serve. E Roberto Venturato, a fine gara, oltre ai tre punti si gode anche questa qualità. «Credo che le partite si vincano riversando in campo tutto quello che si ha, e sapendo che bisogna conquistarle. Se pensiamo che si possano portare a casa in modo facile, allora siamo sulla strada sbagliata. Questa squadra ha dimostrato di avere valori molto importanti, ma sino ad ora siamo stati poco concreti. Credo che stavolta si sia visto l’atteggiamento giusto, e va sottolineato», le parole del tecnico di Atherton. Però, nella ripresa, pur senza correre grossi rischi avete subìto la pressione ligure. «Il nostro è stato un primo tempo di grandissima intensità, in cui siamo stati alti e aggressivi e in cui avremmo meritato il doppio vantaggio. Non dimenticate che davanti avevamo una delle squadre più forti della Serie B. È chiaro che piacerebbe a tutti tenere il possesso del gioco per l’intero incontro, e nell’ultimo quarto d’ora è vero che non siamo riusciti a farlo. Ma abbiamo concesso poco e se guardiamo a tutti i 96’ trascorsi in campo, abbiamo fatto qualcosa di più dello Spezia». È stata la vittoria del gruppo, visto che vi mancavano almeno 5 titolari. E chi ultimamente ha giocato meno, come Pascali, ha riposto alla grande. «Varnier ha giocato molto perché è un giovane di qualità, mentre Pascali veniva da un grave infortunio. Personalmente, non ho mai messo in dubbio il valore di tutta la rosa. Abbiamo dimostrato che ci siamo. E ora ci aspettiamo molto anche dal pubblico, che inciti questa squadra come merita». […]
Ore 17.20 – (Mattino di Padova) Quella sullo Spezia è stata la vittoria di chi ha giocato meno. E Ivan Pedrelli, fra i migliori, rientra “a pelo” nella categoria, perché ultimamente sta trovando sempre più spazio. Ieri ha dovuto fare i conti con un avversario pericoloso come Fabbrini e l’ha praticamente annullato. «Sapevo di avere di fronte un giocatore di un’altra categoria. Ha giocato in Serie A e in Inghilterra. È il tipico elemento che, se ha spazio, acquista entusiasmo, diventando sempre più difficile da arginare. Nel primo tempo se ne stava molto largo e questo mi ha permesso di “gestirlo” meglio. Nel secondo sia lui che Piccolo si accentravano di più, favorendo gli inserimenti delle due mezzali, e ciò ci ha complicato un po’ la vita. Ma siamo comunque riusciti a prendere loro le misure». Stavolta non ci sono state le sbavature che vi sono costate diversi punti in questa stagione. «Lavoriamo tutta la settimana per limare gli errori. Oggi (ieri, ndr) abbiamo dimostrato che possiamo essere competitivi anche se scende in campo chi ha avuto meno opportunità. Abbiamo fatto vedere che sappiamo farci trovare pronti». […]
Ore 17.00 – (Mattino di Padova) Era il 25 marzo 1957. Dopo tre settimane di agonia in ospedale Pier Cesare Tombolato, promettente portiere dell’Olympia Cittadella, morì, appena 18enne, per i postumi di una fortuita botta all’addome rimediata nel corso della partita con il Padova, valida per le finali del campionato provinciale juniores. Ieri, a 60 anni esatti da quel tragico giorno, il Cittadella ha ricordato il suo giovane campione, a cui è intitolato lo stadio che ospita le gare casalinghe dei granata. A rendergli omaggio in cimitero i presidenti delle due principali società calcistiche della provincia: ad affiancare Andrea Gabrielli c’era infatti Giuseppe Bergamin, numero uno del Padova. Con loro, a pregare sulla tomba del defunto, depositando un omaggio floreale, anche il fratello Italo Tombolato, il vicepresidente del club granata Giancarlo Pavin, l’assessore allo Sport Diego Galli e i referenti del Centro Coordinamento Club Granata, accompagnati da don Giuseppe Campagnaro, suo amico di infanzia. Successivamente i due presidenti hanno fatto visita alla cappella del “presidentissimo” Angelo Gabrielli. […]
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto) Era un bivio e stavolta è stata imboccata la strada giusta. Bene, anzi benissimo, perché a volte in un campionato anche le virgole possono fare la differenza, figuriamoci una partita che arriva nel momento più importante della stagione. Eccola, la sera della svolta, eccolo il timbro dei playoff sulla stagione del Cittadella, che batte 1-0 lo Spezia e mette la freccia in classifica nonostante le molte assenze e pesanti. La difesa ritrova Pascali, che stavolta a differenza di Brescia sfodera una prestazione scintillante e, pur in assoluta emergenza, regge l’urto. Poche sorprese nelle formazioni delle due squadre, con Paolucci che va in tribuna per un guaio al ginocchio e Valzania nell’undici titolare, mentre nello Spezia c’è Vignali al posto di De Col. […] Troppo poco, contro un Cittadella solido e attrezzato, che fa sorridere anche Roberto Venturato: «Sinora non avevamo sfruttato al meglio le nostre potenzialità spiega l’allenatore granata – oggi c’è stato l’atteggiamento giusto, ho visto una squadra sempre molto attenta. Hanno fatto un solo tiro in porta nel secondo tempo. Credo che nel primo tempo meritassimo il doppio vantaggio. Abbiamo battuto un avversario fortissimo e vogliamo restare vicino alle prime fino alla fine del campionato. Ora abbiamo due trasferte difficili contro squadre a cui servono punti, dobbiamo cercare di stupire. Pasa secondo me è un giocatore che ha grandi qualità tecniche e fisiche, è giovane e quel ruolo non è semplice ma ha le capacità per gestire la squadra. Kouamé ha grandissima qualità: deve ancora crescere molto, ma ha velocità e imprevedibilità. Credo sia una grande risorsa per la nostra squadra ».
Ore 16.20 – Lega Pro girone B, fischio finale: Sambenedettese-Reggiana 2-0.
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La vittoria per 2-0 nel derby col Forlì e il conseguente balzo ad un solo punto dalla zona playoff fanno sorridere, al contempo però in casa Santarcangelo non può che preoccupare la spada di Damocle dei 4 punti di penalizzazione. Tanti infatti, nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta Dirty Soccer ne pretende la Procura Federale per il club gialloblù, accompagnati non solo da 60 mila euro di ammenda ma addirittura dalla richiesta di 3 anni e sei mesi di squalifica per il portiere e capitano Michele Nardi. Per quanto riguarda il campo il Santarcangelo viaggia a due velocità, bene tra le mura amiche del Mazzola (29 punti sui 39 totali) e male in trasferta con appena 9 reti all’attivo. Fuori casa i gialloblù hanno vinto una sola volta, alla seconda giornata (3 settembre) per 2-0 a Fano. […]
Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Quart’ultima uscita al Penzo per il Venezia questo pomeriggio contro il Santarcangelo (ore 16.30). Un’altra tappa fondamentale in quella ricorsa alla serie B che in realtà è ormai diventata una fuga da parte degli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi, intenzionati contro i romagnoli a piazzare l’ottava vittoria consecutiva. «Il primato solitario ci appartiene sì da 13 giornate, ma è dall’inizio che siamo sempre attaccati al vertice ricorda Gianni Fabiano quindi di sicuro non siamo davanti a tutti per caso e per episodi. Tuttavia a otto giornate dal termine non è ancora il momento di staccare il piede dall’acceleratore, non vogliamo passi falsi e occorre continuare a spingere dando tutto quello che abbiamo dentro». Lunedì scorso il fantasista milanese è tornato titolare in campionato dopo oltre sei mesi, quindi la sua freschezza sarà senz’altro utile in un rush finale che potrebbe anche far emergere un pizzico di stanchezza. «Quanto a riposo forzato sicuramente ho già dato per colpa degli infortuni, il mio rientro è stato graduale anche perché la squadra aveva trovato una sua ottima quadratura. Pian piano il mister mi ha dato spazio in Coppa Italia, ora ci sono in campionato e va da sé che per i grandi traguardi che inseguiamo ci sarà bisogno di tutti. Da parte mia ho fame arretrata e farò di tutto per tenermi stretto il posto». […]
Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un altro passo per avvicinarsi alla B. Un’altra trappola da evitare. Il Venezia ospita oggi pomeriggio il Santarcangelo in un sfida delicata e fondamentale: i romagnoli sono una delle poche squadre ancora imbattute dai ragazzi di mister Pippo Inzaghi in stagione. Nei due precedenti, in campionato e Coppa Italia, il Venezia è sempre riuscito a strappare pareggi sofferti. Questa volta però, si giocherà al Penzo, e la spinta del pubblico potrebbe essere decisiva per i tre punti: «Mi auguro che ci sia un grande pubblico e tantissima gente allo stadio» dice mister Pippo Inzaghi. «Spero davvero che il pubblico ci possa dare una mano, perché i seicento di Bassano ci hanno fatto fare la differenza e ringraziamo tutti i tifosi che fino ad ora sono venuti, ma ritengo che questa squadra si meriti di più, soprattutto in casa». Gli otto punti di vantaggio fin qui accumulati sul Padova sono un bottino importante, ma non ancora decisivo: «Lo sto ripetendo con insistenza a tutti: non abbiamo fatto ancora nulla. Siamo nella stessa situazione in cui eravamo al 10 luglio, con lo stesso obiettivo. Certo, siamo a buon punto, ma alla bandiera a scacchi manca ancora strada». Contro il Santarcangelo l’unico assente sarà Marsura: l’attaccante non ha recuperato dal problema fisico di questa settimana. Per il resto tutti disponibili e in salute. […]
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Cresce il rapporto di collaborazione tra Venezia e Anderlecht. Il direttore sportivo Giorgio Perinetti e il responsabile del settore giovanile Mattia Collauto sono rientrati stamattina da Bruxelles. Perinetti e Collauto hanno assistito ad un allenamento della prima squadra e conosciuto staff e giocatori, hanno pranzato con il diesse Herman Van Holsbeeck e i suoi collaboratori. Hanno poi visitato sede e centro sportivo, in particolare Collauto ha potuto vedere i campi su cui si allenano le giovanili e parlare con i tecnici. Confermata la disponibilità del club belga a fornire, in prestito, alcuni giovani in caso di promozione in Serie B del Venezia. Ieri i dirigenti del Venezia hanno visto prima Belgio – Italia U19 e poi Belgio – Grecia. […]
Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) Continuare la fuga, senza pensare al risultato di Padova e Parma. Il Venezia cerca contro il Santarcangelo l’ottava vittoria consecutiva per compiere un altro passo verso la Serie B e poi iniziare a concentrarsi sulla finale (andata) di Coppa Italia di Matera. Perinetti e Inzaghi hanno chiamato a raccolta i tifosi per spingere Soligo e compagni come hanno fatto lunedì sera a Bassano. Il traguardo si avvicina, ma come ha ammonito Inzaghi «Nulla è stato ancora fatto, lo striscione è ancora molto lontano», per cui il Venezia deve cercare di sfruttare il trittico prederby dell’Euganeo (Santarcangelo, Sudtirol e Feralpisalò) per tenere quanto meno a distanza il Padova (Bassano, Feralpisalò e Parma). Record. Tanti primati da ritoccare: la serie di vittorie di fila (7), i punti di vantaggio sulla seconda (8), le giornate consecutive da solo in testa alla classifica (14). Pippo Inzaghi ritrova Domizzi a presidiare l’area di rigore, cambiando coppia centrale per la terza gara di fila (Domizzi-Cernuto con il Modena, Cernuto-Modolo a Bassano), mentre Zampano e Garofalo sono confermati a scorrazzare sulle fasce. Le condizioni non ottimali di Marsura, neanche convocato, destinato al rientro mercoledì sera a Matera, dovrebbero spingere Inzaghi a riproporre Fabiano alle spalle di Geijo e Moreo, con Ferrari pronto a subentrare. A centrocampo infine si profila un ballottaggio Acquadro-Soligo: chi non gioca, sarà pronto per la finale di Coppa Italia. in programma mercoledì. […]
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Ripetere la vittoria ottenuta contro il Pisa quindici giorni fa. E’ l’obiettivo che Pierpaolo Bisoli e la sua squadra si sono prefissi oggi contro il Brescia, una diretta concorrente nella lotta alla permanenza in serie B che in classifica ha un punto in meno. In casa biancorossa gli indisponibili sono sempre tanti (Benussi, Siega, Fabinho, Barbosa, D’Elia, Rizzo), ma il tecnico del Vicenza non cerca alibi. «Rispetto a sabato scorso, abbiamo recuperato soltanto Orlando che a Frosinone era squalificato. Questa però è la situazione, gli assenti non hanno mai fatto vincere le partite, e chi scenderà in campo ha la mia massima fiducia. Chiaro che non ho grande possibilità di scegliere, ma qualche dubbio a centrocampo ed in attacco ce l’ho e lo scioglierò solo poco prima del fischio d’inizio». […] Una partita che vedrà Bisoli contro suo figlio Dimitri, in una sfida che si era presentata già all’andata. «Gli ho detto che stavolta tocca a me vincere – spiega l’allenatore del Vicenza – ieri era il suo compleanno e quindi gli ho ovviamente fatto gli auguri. Con Dimitri mi sento sempre, almeno due volte al giorno e di solito parliamo poco di calcio. Questa settimana è stata un po’ diversa, gli ho detto di pensare al suo Brescia perché io farò lo stesso con il mio Vicenza, e gli ho anticipato che se posso stavolta lo schiaccio». Bisoli sorride, la speranza dei tifosi vicentini è che lo possa fare anche stasera. […]
Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Tanti dubbi, più della scorsa settimana, per Gigi Cagni. Sarà stato anche merito del buon pareggio ottenuto contro lo Spezia, che ha ridato fiducia ed entusiasmo alle rondinelle, dopo un periodo davvero cupo. Ci sono ballottaggi in quasi ogni zona del campo. In difesa, ad esempio, si giocano una maglia da titolare Coly e Lancini, in mezzo al campo Martinelli e Sbrissa, con quest’ultimo che potrebbe essere schierato anche da attaccante esterno. Insomma, il Brescia stavolta ha l’imbarazzo della scelta ma non dovrà sbagliare. – Dopo questi passi in avanti fatti cosa vuole ancora dalla sua squadra?«Ogni giorno si scopre qualcosa di diverso e si cerca di far assimilare dei concetti nuovi. I ragazzi sanno benissimo cosa voglio da loro: il gioco deve essere più rapido, più veloce. Ora voglio vedere anche maggiore continuità. Con lo Spezia dissi che volevo 45′ alla morte, col Vicenza almeno un’ora dovremo giocare così. Non fa nulla se sbagliamo, ma voglio vedere il Brescia che voglio io. Per fare questo, però, c’è bisogno di crescere sotto l’aspetto psico-fisico. Quando raggiungeremo il top da questo punto di vista, sono certo che tutto verrà più facile, anche sul fronte tecnico-tattico si sbaglierà di meno».- Il Vicenza è una sua ex: è quasi un derby…«Sarà bello, soprattutto perché sarà uno scontro diretto. Ma sono sincero: da bresciano il derby vero è solo quello contro l’Atalanta». […]
Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) La classifica dice Vicenza 33 punti, Brescia 32. Dopo le penalizzazioni inflitte al Pisa, il terz’ultimo posto che porterebbe di filato in serie C si è allontanato un po’, ma rimane comunque vicinissimo a 30 punti. Peraltro la graduatoria parziale del girone di ritorno vede i biancorossi terz’ultimi con 8 punti, le rondinelle ultime con 5. Bastano queste cifre per inquadrare l’importanza della partita che oggi alle 15 vedrà la squadra di Bisoli affrontare i lombardi, guidati dall’ex Gigi Cagni: uno scontro diretto tra due formazioni in difficoltà, che hanno un bisogno enorme dei 3 punti in palio. Se chiedessimo ai tecnici come disporranno i loro giocatori oggi sul prato del Menti, probabilmente Bisoli parlerebbe di 4-2-3-1, Cagni di 4-3-3: due moduli a trazione anteriore, verrebbe da immaginare. In realtà, in entrambe le squadre gli esterni dovranno supportare molto il centrocampo, evitando di prestare il fianco a pericolose accelerazioni degli avversari: ecco perché, per gli amanti delle lavagnette tattiche, forse sarebbe più corretto indicare lo schema del Vicenza come 4-4-1-1 e quello del Brescia come 4-1-4-1. Numeri opinabili a parte, la realtà è che si affronteranno due squadre che finora hanno faticato molto a centrare la porta: il Vicenza in particolare in casa (appena 11 gol), il Brescia soprattutto in trasferta (solo 12 reti). Ne consegue che se il Lane, come ormai detto più volte, purtroppo registra il peggior rendimento interno del campionato (17 punti), i lombardi sono disastrosi fuori: 7 punti in tutto, un’unica vittoria non solo in questo campionato (il 24 settembre a Cittadella), ma sommando anche la stagione scorsa addirittura nelle ultime 26 trasferte (5 pareggi e 20 sconfitte, compresi i 5 ko consecutivi in altrettanti incontri esterni nel 2017). E questi non sono numeri opinabili, ma dati oggettivi che spiegano perché quella di oggi sarà una gara molto insidiosa su entrambi i fronti. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino) ABANO. Vuole ripartire subito nella trasferta con il Calvi Noale per rafforzare il quarto posto. Ecco Luca Tiozzo: «La sconfitta con l’Este è stata dolorosa a livello personale perché è maturata per colpa di nostri gravi errori. Abbiamo comunque effettuato una positiva settimana di lavoro e nei ragazzi ho visto la voglia di reagire, per cui sono convinto che faremo una buona prestazione. Il Calvi Noale ha fatto più o meno i nostri punti nel ritorno, girone nel quale ha anche l’attacco più prolifico. Bisogna rispettarli, ma ci siamo preparati bene: dobbiamo avere umiltà e pazienza». Pagan è squalificato, Personè, Meneghello e Ceccarello sono acciaccati. VIGONTINA SAN PAOLO. Solo un successo può alimentare le residue speranze di agganciare i play out nella sfida a domicilio con il Belluno. «Dobbiamo pensare di partire già sotto 1-0 e andare in campo senza fare calcoli – spiega Vincenzo Italiano – Sarà importante aggredire la partita con coraggio e scrollarci di dosso qualsiasi paura per conquistare una vittoria che manca da troppi mesi: è frustrante lavorare bene e non ottenere una gratificazione. È una gara da affrontare come se fosse l’ultima: dentro o fuori». In dubbio l’ex biancoscudato Giovannini.
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) […] ESTE-CAMPODARSEGO. Sarà un derby combattutissimo quello fra le compagini allenate da Michele Florindo e Cristiano Masitto (arbitro Dario Madonia di Palermo). In palio, sponda Este, punti salvezza importanti, gli stessi che il Campodarsego vorrebbe cogliere per accorciare le distanze sulla Triestina (ora a +14 e quasi irraggiungibile). Proprio le incombenze di classifica potrebbero dare motivazioni ulteriori ai giallorossi, lanciati dalla vittoria di domenica scorsa con l’Abano: «Il successo nel derby ci ha permesso di preparare la partita con serenità», le parole alla vigilia di Florindo. «Ogni domenica, però, bisogna resettare tutto e noi dobbiamo ancora fare punti pesanti per allontanarci dalla zona playout». L’allenatore dell’Este – che dovrà fare a meno dei difensori Munaretto e Busatto (entrambi squalificati), si aspetta una sfida «spigolosa». «Il Campodarsego è terzo soltanto perché le prime due, la Triestina ma soprattutto il Mestre, stanno disputando un campionato mostruoso. Magari il distacco in classifica può aver tolto qualcosa sotto il profilo psicologico ai giocatori del Campo, ma mi aspetto un avversario molto forte e aggressivo». Dall’altra parte, Cristiano Masitto chiede una prestazione di spessore: «Dobbiamo ritrovare l’entusiasmo, anche perché veniamo da una brutta sconfitta con la Carenipievigina» afferma il trainer dei Gabbian”. «L’Este sta bene, è in palla e sicuramente ci metterà in difficoltà», prosegue. «Noi siamo in un momento particolare e difficile e dovremo essere bravi a compattarci e a venirne fuori tutti insieme. Con l’Este serviranno la spensieratezza e la serenità che ci sono mancate nelle ultime uscite». FORMAZIONE ESTE (4-3-3): Lorello; Gilli, Dei Poli, Montin, Cassandro; Faggin, Longato, Tessari; Marchetti, Vianello, Ferrara. All. Florindo. FORMAZIONE CAMPODARSEGO (4-2-3-1): Brino; Sanavia, Beccaro, Lebran, Buson; Callegaro,Tanasa; Seno, D’ Appolonia, Lauria; Aliù. All. Masitto. […]
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Uno spiraglio di luce nella tempesta. Se non altro per la legge dei grandi numeri, prima o dopo il Bassano dovrà interrompere una serie di sconfitte (6) che spaventa tutti e che mette a rischio persino la conquista dei playoff. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, oggi a Padova contro un’avversaria in piena emergenza (assenti Alfageme, Emerson, Madonna e Neto Pereira) e costretta a inventare una formazione mai utilizzata prima con il doppio centravanti, Valerio Bertotto spera di tenere fede una tradizione favorevole (due vittorie e un pareggio) nelle ultime due stagioni, Coppa Italia esclusa. Segnali a Luca D’Angelo per un possibile clamoroso ritorno non ne sono arrivati, il segnale che il club vuole dare fiducia al neo tecnico, convinto che prima o dopo la strada suicida percorsa nelle ultime sei giornate troverà presto un’inversione ad «u». Il tutto mentre stasera all’Euganeo tornerà Michael Fabbro, con ogni probabilità dal primo minuto e non ci saranno Proietti (già con la testa da tempo a Pescara), Grandolfo e Bianchi, tutti infortunati: «Dopo le prime difficoltà iniziali – analizza Bertotto – c’è stata un’inversione di tendenza che purtroppo non è coincisa con la conquista di punti, nonostante li meritassimo. Ma il processo di crescita e mentalizzazione affinché i punti arrivino è in atto. Abbiamo fatto delle prestazioni di livello assoluto, supportate dall’analisi dei dati della partita, tuttavia non è bastato e per questo dobbiamo alzare ancora i giri del motore, perché i ragazzi hanno testato sulla propria pelle che si può giocare contro la prima in classifica e meritare di vincere. Perciò ora, dobbiamo alzare ancora un po’ l’asticella e migliorare nelle sfumature che possono fare la differenza. Contro il Padova voglio vedere lo stesso atteggiamento avuto contro il Venezia, voglio grande intensità nelle giocate, con la ricerca dei movimenti provati in settimana, maggior concretezza sottoporta e tanta attenzione in fase difensiva». […]
Ore 11.50 – (Giornale di Vicenza) Grazie all’artigliata di Neto Pereira e a quattro interventi strepitosi dell’estremo Bindi, il Padova corsaro a Modena è tornato a casa con tre punti pesanti che, complice il passo falso interno compiuto dal Parma col Fano, hanno regalato agli euganei il secondo posto in classifica: il derby è ora atteso col vento in poppa e il morale a mille. Con la vittoria al Braglia i patavini hanno conquistato l’ottavo risultato utile consecutivo: dall’inizio dell’anno hanno raccolto 20 punti su 27 a disposizione, perdendo solo la prima uscita del 2017, di misura, sul campo di Forlì. […]
Ore 11.30 – (Giornale di Vicenza) Buone notizie dall’infermeria. Non ancora quelle che vorremmo leggere o sentire, probabilmente, ma intanto meglio di prima. Dunque, Proietti e Bianchi stanno molto meglio, hanno cominciato a lavorare in gruppo e l’idea dello staff medico è, salvo intoppi, di rimetterli a disposizione per la sfida del 2 aprile alle 16.30 con l’AlbinoLeffe al Mercante. Entrambi sono reduci da un’importante recidiva muscolare e riaverli con gli orobici anche con un minutaggio a scartamento fatalmente ridotto vorrebbe dire tanto per il centrocampo che ora viaggia con alternative ridotte all’osso. Diverso il discorso per Ciccio Grandolfo, fermo ormai da un mese e mezzo per la lesione alla coscia: il centravanti sta svolgendo lavoro differenziato e, nella migliore delle ipotesi, potrebbe accomodarsi in panchina con l’AlbinoLeffe domenica prossima. […]
Ore 11.10 – (Giornale di Vicenza) […] «La serenità che ho addosso è dettata dalle certezze che questi ragazzi mi trasmettono ogni giorno – garantisce Bertotto – vedo lo spogliatoio carico e l’inversione di tendenza rispetto ai primi giorni c’è già stata nonostante non siano arrivati punti, benchè li meritassimo. Le analisi dei dati di gara confermano che stiamo facendo prestazioni di livello assoluto ma non basta ancora. Allora è necessario ulteriormente alzare i giri del motore limando le residue sbavature in retrovia e graffiando con superiore concretezza sottoporta. Lavoriamo quotidianamente per riuscirci. Ecco perchè col Padova mi aspetto di vedere la medesima intensità e aggressività evidenziata col Venezia ma una differente attenzione nelle due fasi. Ora sono le sfumature a tracciare il solco». L’aspetto tattico (Bertotto medita il modulo ad alberello di Natale, 4-3-2-1) e quello motivazionale, con l’huggle, la squadra radunata a fine gara sul cerchio di centrocampo in un ideale abbraccio. «Ho avuto la fortuna di giocare a un certo livello – spiega – conosco certe dinamiche e volevo subito spazzare via il pensiero della sconfitta e dell’abbattimento elogiando i ragazzi e spronandoli davanti a tutti perchè avevano giocato con la mentalità che avevo chiesto e moralmente erano usciti vincitori». All’Euganeo Bassano potrebbe squadernare l’assetto coi pesi leggeri là davanti, Minesso e Candido a rapinare spazi dietro la prima punta Fabbro, scattista in controtempo. Salvo poi calare il jolly Maistrello soltanto in corso d’opera e qualora servisse l’artiglieria pesante.
Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Sbraga, Russo, Cappelletti; Boniotti, Mandorlini, Berardocco, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Fatto sta che nella rifinitura Berardocco ha trovato spazio supportato da Mandorlini e Dettori, mentre sulla fascia destra per rimpiazzare Madonna in pole sembra esserci Boniotti preferito a Mazzocco. Quanto al reparto avanzato, in coppia con De Cenco è stato schierato Altinier, tornato dopo due giorni di febbre. Anche in questo caso Brevi è schietto: «Altinier debilitato? In questo momento non esiste, bisogna stringere i denti. Se si fa questo lavoro non si possono campare scuse, vale per tutti: devono mettersi a disposizione al cento per cento». Mazzocco ha risolto il problema al piede? «Venerdì avvertiva ancora un po’ di fastidio, ma non dovrebbe avere problemi. Ripeto, in questo lavoro conta anche saper soffrire e avere dentro la rabbia di dare qualcosa in più quando la situazione lo richiede. Poi so che il pubblico ci aiuterà». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) C’è un secondo posto da difendere con le unghie, e l’auspicio di rosicchiare terreno alla capolista. Tanto più che i biancoscudati scenderanno in campo questa sera già sapendo il risultato di Venezia e Parma. L’avversario di turno è il Bassano che non è più quello affrontato all’andata e che nelle ultime sei uscite ha sempre perso, anche se solo all’ultimo respiro lunedì scorso con la capolista. Per avere ragione dei vicentini ci sarà comunque bisogno del miglior Padova, tenendo anche conto delle defezioni di Emerson e Madonna per squalifica, e di Neto e Alfageme per infortunio. Il messaggio lanciato da Brevi ai suoi giocatori è eloquente: «Mi aspetto grande concentrazione e voglia, fermo restando che sotto questo profilo i giocatori hanno fatto sempre bene. Dobbiamo cercare di ottenere il massimo giocando in casa, e vogliamo rifarci della sconfitta subita all’andata. Quando ci sono tante defezioni contemporaneamente, qualche difficoltà in più è prevedibile. Però ho fiducia in tutti i ragazzi, e chi scenderà in campo dovrà dimostrare le sue qualità». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Tante partenze eccellenti, in particolare quella di Falzerano, nel mercato di gennaio e alcune assenze pesanti come quelle di Bianchi e Proietti a centrocampo e di Grandolfo in attacco. Ecco spiegate le cause del momento difficile del Bassano, reduce da sei sconfitte di fila, l’ultima a tempo scaduto lunedì con il Venezia, e alla ricerca di uno squillo per invertire la rotta e non perdere il treno play off. L’avvento in panchina di Bertotto al posto di D’Angelo non ha inciso sul piano dei risultati, ma la squadra si sta gradualmente ritrovando sul fronte del gioco e cercherà di migliorare numeri al momento tutt’altro che esaltanti: due soli gol all’attivo nelle ultime sei partite e peggiore difesa del girone con 45 reti al passivo. Oggi rientra dalla squalifica la punta Fabbro, in ballottaggio con Maistrello, Candido e il talentuoso Minesso per tre posti in avanti in un modulo 4-3-3 o con il trequartista e due attaccanti.
Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Sbraga, Russo, Cappelletti; Mazzocco, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «All’andata noi avevamo ancora qualche difficoltà e il Bassano riuscì a batterci», dice Brevi, «Anche stavolta sarà una partita difficile, complicata non solo da infortuni e squalifiche. Il Bassano viene da sei sconfitte, ma contro il Venezia poteva portare a casa un risultato positivo. Dovremo avere molta attenzione e concentrazione, è una gara importante anche perchè la affronteremo sapendo già i risultati delle altre». Cosa si aspetta dal Padova? «Grande attenzione, concentrazione e voglia di fare. La squadra ha sempre fatto bene sotto questo profilo, dobbiamo cercare di ottenere il massimo e vendicare la sconfitta dell’andata».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Riflettori accesi allo stadio Euganeo: alle 20.30 si gioca il derby tra Padova e Bassano. Oscar Brevi è costretto a reinventare una formazione in totale emergenza: out gli squalificati Emerson e Madonna, fuori per infortunio Neto Pereira e Alfageme, e con Altinier in campo con la febbre, i biancoscudati rincorrono la terza vittoria di fila. Dopo aver agguantano il secondo posto con il successo di Modena, una settimana fa, scenderanno in campo conoscendo già i risultati di Venezia e Parma, impegnati nel pomeriggio. Dalla parte opposta un Bassano in crisi nera di risultati, reduce da sei ko di fila, ma in ripresa tanto da rischiare di portar via punti al Venezia nell’ultimo turno.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Sbraga, Russo, Cappelletti; Mazzocco, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non sarà come l’allarme rosso che suona nelle situazioni di estrema emergenza, ma ci siamo davvero molto vicini. Il Padova fa i conti con una situazione di grande difficoltà che da tempo non si vedeva a queste latitudini e che mette davvero nei guai Oscar Brevi: fuori Neto Pereira (stiramento), Emerson e Madonna (squalifica), Alfageme (problemi muscolari) e recupero in extremis di Altinier e Mazzocco, che per forza di cose non saranno al meglio. Padova-Bassano (stadio Euganeo, ore 20.30) è soprattutto la conta dei disponibili per l’allenatore milanese, tentato pure da un sorprendente 4-3-1-2 al posto del solito 3-5-2. A ieri sera prevaleva la seconda ipotesi, con Mazzocco nel ruolo di vice Madonna come a Venezia e con un ballottaggio serrato a metà campo fra Berardocco e Mandorlini, con il secondo leggermente favorito. Eppure le sorprese non sono da escludere, perché la tentazione è quella di mettersi quasi a specchio rispetto al Bassano, che sbarca all’Euganeo determinato a interrompere una striscia negativa che dura addirittura da sei partite. Che Brevi scelga o meno la sicurezza di un modulo già ampiamente rodato, mai come stavolta l’impegno domenicale sembra molto complicato per il Padova, che deve tentare di non perdere contatto dal Venezia e che giocherà già sapendo i risultati della concorrenza. […] La mancata disponibilità di Alfageme, che non andrà nemmeno in panchina, obbliga Brevi a fare l’attacco panzer con il doppio centravanti: Altinier e De Cenco giocheranno per la prima volta assieme e per forza di cose dovranno adattarsi l’un altro. Insomma, un derby ad alta tensione, con un inseguimento alla vetta sempre più complicato, non certo per demeriti propri.