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Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) Tomei più no che sì, Padovan non al meglio ma arruolabile, Berrettoni pronto al rientro da titolare. Queste le principali indicazioni in chiave formazione uscite dall’ultimo allenamento a porte aperte (stamani, alle 10.30, la rifinitura si svolgerà al riparo da sguardi indiscreti) prima del match di domani con il Lumezzane. Il portiere si è allenato a parte, così come Ingegneri, Pellegrini e Zappa. È dunque sempre più probabile che sia ancora D’Arsiè a difendere la porta neroverde. Per lui si profila la terza partita consecutiva, in cui si presenterà forte dell’imbattibilità, essendo rimasto inviolato con Alto Adige e Ancona. Davanti all’estremo veneziano, si dovrebbe vedere lo stesso quartetto di domenica scorsa, con Semenzato e De Agostini ai lati e la coppia Stefani-Marchi al centro, vista la perdurante indisponibilità di Ingegneri. Conferme anche in mezzo al campo, con il trio composto da Misuraca, Burrai e Suciu destinato a spartirsi le tre slot del reparto mediano. Ancora qualche incognita, invece, nel tridente offensivo. Berrettoni si dovrebbe riprendere una maglia nell’undici di partenza, dopo essere stato preservato ad Ancona. Chi gli farà spazio? Probabilmente Cattaneo sulla trequarti. Ma non è escluso che qualcosa possa cambiare anche nel duo d’attacco, considerati i problemi a un polpaccio di Padovan. […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Il “Lume” della svolta. In un verso o nell’altro la formazione bresciana, attesa domani (alle 16.30) al Bottecchia, ha sinora sempre segnato le sorti neroverdi in Lega Pro. Sembra una serie di coincidenze incredibili. Eppure è tutto scritto nelle statistiche degli ultimi 3 campionati del Pordenone nei professionisti. […] Cosa succederà domani? Difficile saperlo. Ma la tradizione fa supporre un possibile nuovo bivio per la stagione del Pordenone. A maggior ragione, alla “vigilia” dello scontro diretto in ottica podio con la Reggiana, di cui ieri si è avuta l’ufficialità dell’anticipo: si giocherà giovedì prossimo alle 20.45 al Mapei stadium, con diretta tv su Raisport. Ma prima c’è da pensare a quel “Lume”, da sempre, messaggero di novità.
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) A fine giugno saranno trascorsi 30 anni esatti dalla fusione Venezia-Mestre del 1987. Eppure a tre decenni di distanza la questione cromatica continua ad essere fonte di equivoco. Ultima a cadere nel tranello la Lega Pro, che sul suo sito internet nella pagina dedicata al club lagunare riporta maglia verde con strisce nere, calzoncini neri e calzettoni verdi, oltre ad aver collocato sullo sfondo del logo ufficiale del Venezia Football Club una serie di strisce verticali nero-verdi. In pratica la storica combinazione indossata fino al 1986 e attualmente rispolverata tra i dilettanti da Pro Venezia (militante in Promozione), Città di Venezia (Prima categoria) e Venezia 1907 (Terza categoria).
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «È un Venezia che non muore mai, a Bassano però non avremmo trovato le forze per trovare il 2-1 all’ultimo secondo senza la spinta dei tifosi. Domenica la gara col Santarcangelo dovrà vincerla proprio il Penzo». Otto giornate separano il Venezia dall’agognato ritorno in serie B, obiettivo che il ds Giorgio Perinetti auspica sempre più condiviso con gli appassionati di fede arancioneroverde. D’altra parte quella di dopodomani con il Santarcangelo (ore 16.30) sarà la quart’ultima uscita casalinga del team di Pippo Inzaghi che nelle ultime giornate è riuscito a fare il vuoto alle proprie spalle. «Se parliamo di solco in classifica il Santarcangelo a Sant’Elena e il Sudtirol in trasferta saranno sfide determinanti – prevede il dirigente romano -. Non sono tipo da appelli, credo però che i tifosi veri non possano più mancare al Penzo. Nessun assente sarà giustificato, perché se è vero che abbiamo già compiuto delle imprese è altrettanto evidente come ne servano altre per tornare in B». Adesso la prima inseguitrice del Venezia è il Padova, staccato di 8 lunghezze. «Pur avendo 10 punti e gli scontri diretti favorevoli non possiamo dare certo per morto il Parma, nonostante le chiare recenti difficoltà. Ora invece la pressione è tutta sulle spalle di un Padova che non potrà più nascondersi come ha fatto finora: il calendario dei biancoscudati è probabilmente il più ostico, ma se davvero hanno ambizioni di primato ora dovranno dimostrare la propria forza». […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Qualche esempio in ordine sparso: il gol determinante a Parma di Maurizio Domizzi in Parma-Venezia 1-2 al 91’; la zampata di Balzanzeddu al 90’ in Santarcangelo-Venezia 1-1; il sigillo di Domizzi a Teramo al 7’ del primo tempo; lo stacco imperioso di Modolo in Feralpisalò-Venezia 0-1; il colpo di testa al 91’ di Geijo su punizione di Bentivoglio che atterrò il Modena al «Penzo» sue settimane fa; i due gol a Bassano nel derby vinto 2-1 lunedì sera di Modolo e di Falzerano; il sigillo finale del 3-1 nella semifinale di Coppa Italia con il Padova griffato Fabiano. Cos’hanno in comune queste reti, oltre che aver regalato punti pesantissimi alla capolista Venezia? Oltre ad arrivare spesso nei minuti finali del match, sono tutte segnate su palla inattiva. E cioè su calcio di punizione o d’angolo. Non è solo casualità, dietro tutto questo e la percentuale più alta di realizzazione nei tre gironi di Lega Pro, c’è un lavoro maniacale di Filippo Inzaghi e gli insegnamenti ricevuti da «Superpippo» da parte di un «guru» della tattica: Gianni Vio, nato a Venezia nel 1953, già artefice delle fortune di Walter Zenga a Catania e di Vincenzo Montella a Firenze. Vio ha lavorato a stretto contatto con Inzaghi nel 2014 al Milan. Al momento non collabora col Venezia, eppure non può essere un caso che Inzaghi stia costruendo una parte consistente delle sue fortune nell’attuale campionato seguendo la traccia di Vio, che ha scritto anche un libro sulle palle inattive. «Non ho nessun merito in quello che sta facendo Inzaghi – sorride Vio, ultima esperienza in Inghilterra nel Brentford – Con Pippo ho un ottimo rapporto e ci sentiamo ancora, ma non c’è stata la possibilità di lavorare assieme anche quest’anno. Ora sto seguendo un progetto con un’agenzia inglese. Però il Venezia mi è caro perché da calciatore vestii il neroverde tantissimi anni fa, ma non voglio prendermi meriti che non ho. Certo, le palle inattive e lo sfruttamento dei calci piazzati sono un mio pallino. Con Inzaghi al Milan il legame fu ottimo e proficuo, gli auguro tutto il meglio. L’anno migliore? Fu con Montella a Firenze, segnammo 23 gol da calcio da fermo, la percentuale più alta d’Europa». […]
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Ancora un cambio di orario. La partita di domenica 2 aprile, allo stadio Marco Druso di Bolzano contro il Sudtirol, è stata anticipata su richiesta del club alto atesino alle ore 16.30, e non si giocherà pertanto alle 20.30 come era stato indicato dalla Lega Pro. […] VeneziaUnited, in collaborazione con i club Alta Marea, Calimero, Campalto, Lido Anv, Nostalgici, Pattuglia Anv e Ultrasessantenni, organizza la trasferta di Matera per la finale d’andata di Coppa Italia. Oggi ultimo giorno per iscriversi (fino alle ore 21), si stanno allestendo alcuni minibus con partenza mercoledì mattina. Il programma prevede la partenza nella primissima mattinata di mercoledì, le prenotazioni si accettano solo via telefono e con versamento di caparra. Il costo del viaggio è di 80 euro, pernottamento in camera doppia 30 euro a persona. Per ulteriori informazioni e prenotazioni si può contattare il 348.3387376.
Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Pippo Inzaghi e Giorgio Perinetti lo avevano sempre detto: Gianni Fabiano sarà un acquisto in più a gennaio. Parole profetiche, puntualmente rispettate. Due reti in Coppa Italia al Padova, un palo clamoroso contro il Modena, la prima da titolare a Bassano in campionato a distanza di sei e mesi e mezzo dalla trasferta di Mantova. L’impatto con Bonato, il primo stop di due mesi, poi la frattura del perone alla vigilia del rientro con la Sambenedettese, secondo stop e ancora ai box. Il Venezia ora ha un’arma tattica in più e Inzaghi lo sa: fuori per infortunio Marsura, interprete del 4-3-3 degli ultimi mesi, Fabiano si è sistemato dietro le punte, libero di giostrare alle spalle di Geijo e Moreo. «Avevo già giocato in Coppa Italia dall’inizio», osserva Gianni Fabiano, seconda stagione in arancioneroverde, «mettendo nelle gambe quei minuti che mi servivano dopo qualche mese trascorso a bordo campo. È da un po’ che mi sento bene, ho lavorato bene in questi mesi, il campionato è lungo ed è proprio la rosa ampia che sta facendo la differenza con le avversarie. Dopo aver buttato giù tante amarezze con il doppio infortunio, sono felice di poter gioire insieme ai miei compagni in questa fase della stagione». Fabiano è stato uno tra i protagonisti della splendida cavalcata della passata stagione in Serie D, adesso il Venezia sogna il salto doppio in dodici mesi. «Nelle ultime giornate siamo riusciti a costruire un buon margine di vantaggio, mancano però ancora troppe partite per poterci sentire al sicuro e 24 punti in palio, dovendo anche andare a Padova, sono ancora tanti a disposizione». […]
Ore 15.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.30 – Qui Guizza: ultime serie di cross e tiri in porta.
Ore 15.10 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2, lavora a parte Alfageme.
Ore 14.50 – Qui Guizza: ancora assente il febbricitante Altinier.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Era il 30 maggio dello scorso anno quando «Vi.Fin.» Spa, la società finanziaria composta da soci vicentini ha acquisito la maggioranza del Vicenza calcio dopo quasi dodici anni di gestione di Sergio Cassingena, presidente di «Finalfa Srl». Un’acquisizione difficile considerata la grave situazione debitoria della società berica tanto che Marco Franchetto, presidente di «Vi.Fin.» nei giorni precedenti la firma dal notaio aveva spiegato bene il cammino, prima e dopo il passaggio di proprietà nella primavera scorsa. «Prima di arrivare alla decisione di acquistare il Vicenza siamo stati costretti a percorrere un lungo cammino in cui abbiamo lavorato alla ristrutturazione del debito stimato in circa 18 milioni di euro – chiarisce Franchetto – Abbiamo ottenuto la rateizzazione dei circa 7 milioni di debito Iva a dodici anni e siamo riusciti a centrare la permanenza in Serie B. Così il Vicenza Calcio è un malato che esce dalla Rianimazione e comincia una difficile riabilitazione che, anche noi, non sappiamo quanto potrà durare. La società va risanata, molte situazioni devono essere sistemate e per farlo ci vorrà tempo e lavoro». Dalla fine del maggio scorso sono passati dieci mesi e la situazione dei conti del Vicenza Calcio al 31 dicembre scorso è migliorata, con i debiti scesi di circa il 35% e i ricavi aumentati del 5%. La linea di lavoro della società berica è stata quella, obbligatoria, di diminuire soprattutto i costi visto che aumentare i ricavi per una società di Serie B, che non ha uno stadio di proprietà, è molto complicato. «Il bilancio dei primi sei mesi della gestione Vi.Fin. è positivo – spiega Nicola Pastorelli, figlio del presidente Alfredo Pastorelli che segue la situazione finanziaria della società berica – Siamo in linea col programma stilato a inizio stagione. Oltre a far fronte al piano di ristrutturazione del debito omologato dal Tribunale di Vicenza e alla rateizzazione in dodici anni dell’Iva pregressa, dobbiamo far fronte anche alle rescissioni dei contratti dell’ex allenatore Pasquale Marino e degli ex calciatori Thomas Manfredini, Nicola Pozzi e Lorenzo Laverone. Intese ottenute con la formula dell’incentivo all’esodo che hanno permesso di risparmiare circa il 60% dei contratti firmati dalla precedente gestione, ma che presentano un peso di non poco conto per l’attuale proprietà». […]
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Il margine d’errore, soprattutto al Menti, adesso è ridotto al minimo: nei prossimi scontri diretti in casa, infatti, il Vicenza si giocherà buona parte della salvezza. Dovranno sbagliare il meno possibile i giocatori, ma prima ancora dovrà fare le mosse giuste il tecnico Pierpaolo Bisoli. È comprensibile, allora, che nella settimana che porta all’importantissima sfida con il Brescia di domenica l’allenatore biancorosso sia ancora più riflessivo del solito, attento a valutare tutte le opzioni. Emblematica la “cartolina” che ha chiuso l’allenamento di ieri ad Isola: dopo che i giocatori erano già rientrati negli spogliatoi, Bisoli ha cominciato a passeggiare da solo con il capo chino sul prato, intento a sfogliare idealmente i petali della rosa a sua disposizione. Il primo dubbio del tecnico riguarda il modulo. Pare assodato che non sarà riproposto il 3-5-2 di Frosinone: il punto di partenza sarà una difesa a quattro. Dalla metà campo in su, però, nella partitella in famiglia di ieri Bisoli ha alternato un finora inedito 4-4-2 al più collaudato 4-2-3-1. Nel primo caso si potrebbe affiancare un’altra punta a De Luca, che ha dimostrato di gradire particolarmente la presenza di un compagno ad aprirgli gli spazi; un assetto tattico, però, che quasi certamente comporterebbe la rinuncia a Bellomo, spesso ispiratore dell’attacco in questa stagione. Nel 4-2-3-1, invece, De Luca sarebbe un po’ più isolato davanti oppure dirottato sulla sinistra, ma Bellomo troverebbe la sua posizione naturale di trequartista. Il problema principale rimane la disponibilità parziale di Ebagua, che visibilmente non è in grado di reggere un’intera partita a ritmi elevati, dovendo convivere con la pubalgia. […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) Domani alle 18 allo stadio Tombolato il Cittadella affronterà lo Spezia (arbitro Marco Serra di Torino) con l’obiettivo di superarlo in classifica (i liguri sono ora un solo punto davanti) per rientrare così in zona play off. Ma c’è anche un altro motivo, una sorta di imperativo morale per dedicare in questa giornata la vittoria a Pier Cesare Tombolato, giovane portiere cittadellese a cui lo stadio è intitolato, nel 60° anniversario dalla sua scomparsa. L’impresa non sarà facile perchè il Cittadella sarà privo degli squalificati Iori e Scaglia, degli azzurrini Varnier e Vido (quest’ultimo rientrato ieri in tarda serata dalla Polonia) inoltre Salvi e Pelagatti sono ancora in dubbio dopo un infortunio. Oggi nella rifinitura sarà valutato il loro pieno recupero e l’eventuale convocazione. La difesa si trova pertanto in emergenza non potendo il tecnico Venturato contare sui difensori centrali Scaglia e Varnier. Il recupero di Carlo Pelagatti, che farebbe coppia con Manuel Pascali, consentirebbe l’utilizzo di Simone Pasa a centrocampo al posto di Iori. Diversamente l’ex Pordenone potrebbe essere arretrato a difensore centrale, mentre le redini del centrocampo andrebbero a Andrea Paolucci. […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Pelagatti e Salvi tengono in ansia il Cittadella. Ma a far preoccupare l’ambiente granata è anche il futuro del direttore generale Stefano Marchetti, corteggiato in modo serrato dal Chievo. Ed è il caso di partire da qui. Che il nome del d.g. sia accostato alla società di Campedelli per andare a ricoprire la posizione che, sino allo scorso febbraio, era di Luca Nember, non è una novità. Nelle scorse ore, però, è trapelata la notizia di una cena a Vicenza tra lo stesso Marchetti e il tecnico Rolando Maran, sponsor per un suo approdo in terra scaligera. E fra le indiscrezioni c’è quella che parla di un contratto pronto da firmare, che potrebbe permettergli di legarsi al Chievo sino al 2020. «Ma io con Maran mi trovo spesso, è un amico!», la replica di Marchetti all’indiscrezione. «E non solo ci siamo trovati adesso, ma anche la settimana scorsa. Siamo amici da dieci anni e ceniamo di frequente assieme». Ovviamente, alla conferma segue un’ulteriore domanda: nega che si sia parlato del suo futuro? «Io non nego, né affermo nulla», la risposta del d.g. di Fontaniva. «E comunque, se dovessi parlare di contratti, lo farei con il presidente, no? Adesso sono proiettato solo sul Cittadella e sul delicato momento che stiamo vivendo in difesa, in vista della prossima gara. Nient’altro». E allora, vista l’impossibilità di scucire altro, ecco il bollettino dal campo: Pelagatti e Salvi continuano a lavorare a parte, soltanto oggi si saprà se saranno disponibili contro lo Spezia. In particolare è il primo a tenere in apprensione Venturato, l’indurimento al polpaccio gli dà ancora fastidio. Non dovesse recuperare, vista l’assenza dello squalificato Scaglia e dell’azzurrino Varnier (in Belgio per gli Europei Under 19), al centro del reparto arretrato toccherà giocoforza a Pascali e Pasa. Quest’ultimo, però, sarebbe utile anche in mezzo al campo per rilevare in regìa capitan Iori, pure lui squalificato. Insomma, se non è una vera emergenza, poco ci manca. […]
Ore 11.30 – (Giornale di Vicenza) Dietro il Padova è una specie di bunker antiatomico: 22 reti subite in 30 gare, meno della metà di quelle contate dalla retroguardia del Bassano che a quota 45 è la seconda più perforata dopo il Forlì. Naturalmente la difesa biancoscudata è la migliore del torneo, nella porta dell’ottimo Bindi devono avere installato una lastra di plexiglass perchè non passa più nulla. Del resto dopo la falsa partenza Padova è decollato: l’ultimo vero schiaffone (salvo un pit stop a gennaio a Forlì), il Biancoscudo l’ha rimediato a inizio novembre proprio al Mercante: 2-1 che consolidò il primato virtussino e fece vacillare la panchina di Oscar Brevi che incassò la fiducia a termine della società e avviò una rimontona da sballo, dal centro classifica al secondo posto attuale in solitaria.Qualora domenica pomeriggio il Venezia leader battesse il Santarcangelo (salendo a +11), alla sera all’Euganeo il Padova si giocherebbe l’ultima chance per riagganciare il treno di testa e tenere aperto uno spiraglio di promozione diretta. I patavini vantano anche un attacco da mille e una notte che ha incrementato progressivamente il suo rendimento col rinforzo invernale Caio De Cenco che si è unito a Altinier, Neto Pereira e Alfageme. Ecco, nel pack arretrato mancherà il totem Emerson squalificato, mentre ai lati di centrocampo darà forfait per lo stesso motivo Madonna. […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Con l’assenza per infortunio del suo connazionale Neto Pereira, toccherà quasi certamente a lei affiancare dal primo minuto Altinier. «Queste sono decisioni che competono all’allenatore. Se sarò chiamato in causa sono pronto a dare tutto per contribuire a un risultato positivo della squadra. Fisicamente ormai sono a posto, mi manca solo un po’ il ritmo partita». […] Anche perché dopo avere conquistato il secondo posto in classifica, è sempre vivo l’obiettivo di andare a prendere il Venezia che occupa la vetta con otto lunghezze di vantaggio. «Siamo concentrati e vogliamo dare continuità a quello che stiamo facendo. La matematica ci permette di crederci ancora, è dura ma non vogliamo mollare di un centimetro. Tanto più che abbiamo anche lo scontro diretto all’Euganeo. Ci attende un calendario tosto e un mesetto che ci dirà molto, vogliamo arrivare il più in alto possibile». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) C’è poi appunto anche l’altro precedente più datato. «Avevo segnato con un tap-in dopo un palo colpito da Gasbarroni, poi raddoppiò Vita, mentre per il Bassano segnò Mateos». Già, proprio l’attuale team manager biancoscudato che nell’occasione disputò la sua ultima partita con i giallorossi. Tornando all’attualità, domenica avrà di nuovo davanti i vicentini in una sfida nella quale il Padova punta al bottino pieno per coltivare ancora le speranze di primato. «Bassano è una squadra che mi porta bene, spero di ripetermi anche in questa occasione. Anche se non vengono da un periodo molto positivo con sei sconfitte, non sarà una passeggiata. Hanno cambiato allenatore da poco, hanno comunque un organico valido, e saranno arrabbiati. Dovremo esserlo più di loro e dare ancora qualcosa in più per batterli».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Il Bassano è una delle sue vittime preferite. Tripletta da favola nella passata stagione quando era in forza al Pordenone, e sigillo anche in una semifinale di ritorno dei play off di serie C2 (2 giugno 2013) con la maglia del Monza. Il protagonista in questione è Caio De Cenco, pronto a lasciare il segno anche nel match in programma domenica all’Euganeo. Prima di tutto, però, un po’ di amarcord è d’obbligo. «La tripletta è senz’altro un ricordo piacevole, ho ancora a casa il pallone di quella partita autografato dai compagni. Una bella emozione anche perché è stata la mia prima tripletta in Prima divisione. Tra l’altro il Bassano attraversava un ottimo momento di forma, era stata una partita tosta».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Altinier a casa con qualche linea di febbre, Alfageme ancora alle prese con un lavoro differenziato. Considerato che Neto Pereira è ai box per infortunio, solo De Cenco tra gli attaccanti di ruolo ha preso parte per un tempo ieri all’amichevole in famiglia con la squadra degli allievi nazionali. Sgambata alla quale hanno assistito anche il presidente Giuseppe Bergamin e l’amministratore delegato Roberto Bonetto. Nella prima frazione l’undici più vicino a quello tipo, considerate anche le squalifiche di Emerson e Madonna: in porta Bindi; Russo al centro del pacchetto arretrato con Sbraga e Cappelletti; Boniotti e Favalli esterni e il trio in mezzo al campo De Risio, Berardocco e Bobb; Dettori dietro a De Cenco. Nella ripresa spazio agli altri biancoscudati, tra i quali anche Mazzocco che sembra avere recuperato dal problema al piede ed è stato impiegato sulla corsia destra, ruolo ricoperto in occasione della vittoria all’andata con il Venezia. […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Nicola ha esultato scaricando la tensione della gara, ma non ha minacciato nessuno, né tantomeno provocato qualche avversario. Il Modena ha creato il polverone perché l’ha fatto vicino alla loro panchina, ma si è ritrovato lì per forza, giocando su quella fascia, e di certo non ci è andato di proposito». Oltre ad Emerson e Madonna, mancherà anche Neto: tre assenze che possono pesare psicologicamente? «Non credo ci sia un rischio del genere. Il Padova ha diversi leader all’interno degli undici titolari, giocatori che possono aiutare a portare a casa un risultato positivo. Il loro apporto è fondamentale e di spessore, ma ce ne sono altri. Mi ci metto anch’io, magari per l’esperienza che ho: spero di sostituire Emerson egregiamente». […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Anche in Coppa abbiamo sempre dato una risposta importante quanto alla compattezza in campo del gruppo. L’anno scorso mi è capitato spesso di giocare nel mezzo dei tre difensori, è un ruolo che conosco, sebbene pure Cappelletti e Sbraga abbiano le qualità per poterlo ricoprire. Emerson per noi è un punto di riferimento importante, ma tutti abbiamo qualità per poterlo sostituire». Ultimamente è stato un po’ sacrificato. Ha “rosicato” per quelle panchine? «Non più di tanto, anche se ovviamente preferirei sempre giocare qualche gara in più. Ma domenica abbiamo vinto, anche se ho disputato solo l’ultimo quarto d’ora, e a me va bene così». Dal campo come ha visto il parapiglia finale, costato tre giornate a Madonna? «Quando ho saputo della squalifica, pensavo ad uno scherzo».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Tre delle ultime cinque gare le ha vissute in panchina, un po’ a sorpresa e un po’ in ossequio al turnover nel pieno delle semifinali di Coppa Italia. Ma Michele Russo, il secondo cannoniere del Padova e il difensore più prolifico della Lega Pro con 7 reti, domenica il suo posto se lo riprenderà, eccome. Anzi, contro il Bassano gli verranno richieste responsabilità ancora maggiori: infatti sarà lui, al centro della difesa, a sostituire lo squalificato Emerson, l’unico biancoscudato che, sino a Modena, aveva disputato tutte le 30 gare stagionali andate in scena. «Chiunque è stato chiamato a dire la sua è riuscito sempre dimostrare il proprio valore sinora», le parole del difensore.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A Salò si giocherà di pomeriggio. Lo ha deciso la Lega Pro, su richiesta delle due società: la gara di domenica 2 aprile tra Feralpi e Padova, originariamente programmata per le 20.30, è stata anticipata alle 16.30, un orario che probabilmente permetterà a più tifosi padovani di seguire gli uomini di Oscar Brevi al “Turina” e che consentirà qualche ora in più di riposo ai biancoscudati, che tre giorni dopo riceveranno il Parma. La priorità, però, per ora rimane l’impegno casalingo di domenica sera con il Bassano. La squadra ieri ha disputato alla Guizza un’amichevole contro gli Allievi, nel corso della quale l’allenatore ha provato ad effettuare i primi esperimenti di formazione: nel primo tempo spazio a Dettori trequartista in un 3-5-1-1, con la conferma che sarà Russo a sostituire Emerson al centro della retroguardia; nella ripresa fascia destra affidata a Mazzocco, al posto dello squalificato Madonna, mentre Alfageme ha svolto ancora lavoro differenziato. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) I biglietti per il derby con il Bassano possono essere acquistati nei punti-vendita Ticketone e sul sito www.ticketone.it fino alle ore 18 di domenica. In più 1000 tagliandi al prezzo speciale di 1 euro sono a disposizione sino alle 12 di oggi di tutte le società sportive padovane (non solo calcistiche) affiliate al Coni. Basta scrivere a biglietteria@padovacalcio.it o telefonare al 329/1058424.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) L’emergenza-infortuni continua a falcidiare il Padova in vista del derby di Lega Pro domenica sera, alle 20.30, all’«Euganeo» contro il Bassano. Cattive notizie dall’allenamento di ieri alla Guizza. Assente Cristian Altinier per l’influenza e una violenta febbre. Lo staff tecnico conta di rimetterlo in piedi per domenica, ma sembra difficile il recupero di Alfageme che, anche ieri, ha svolto lavoro differenziato. L’unico attaccante disponibile, considerato l’infortunio di Neto Pereira, è De Cenco, schierato da titolare nella partitella. Brevi ha provato Bindi fra i pali, Cappelletti, Russo e Sbraga in difesa, Boniotti, De Risio, Berardocco, Bobb e Favalli a centrocampo, Dettori in appoggio a De Cenco unica punta. Al momento le assenze certe sono quelle di Emerson e Madonna (entrambi squalificati), di Neto Pereira (stirato), mentre la speranza è di recuperare almeno uno dei due attaccanti. Sulla fascia destra resta viva l’ipotesi di vedere Mazzocco, anche se negli ultimi giorni Boniotti ha dato segnali di risveglio e ieri Brevi lo ha provato fra i titolari. Anche il Bassano avrà diverse assenze. Out per infortunio Proietti, Grandolfo e Bianchi, mentre rientrerà dalla squalifica Fabbro, possibile titolare. […]