Manuel Iori esce dagli spogliatoi del Tombolato con in mano il telefonino. Il video che riprende i pochi secondi “incriminati” è già pronto per trasmettere quella che il capitano del Cittadella definisce come «qualcosa che non mi era mai capitato in 15 anni di carriera fra i professionisti». Difficile non tornare con la testa all’espulsione di Ascoli. Ci racconta la sua versione dei fatti? «C’era stato il fallo su Bartolomei. Io sono andato a prendere il pallone per battere velocemente la punizione. Cassata l’ha buttato via e io sono finito con il piede in mezzo alle sue gambe. Lui, inciampando, ha fatto un po’ di sceneggiata e l’arbitro ha estratto il rosso». Ha parlato con il direttore di gara, Aureliano? «Gli ho chiesto: perché mi espelli, e la sua spiegazione è stata: potevi rompergli la rotula. Onestamente, non volevo far male a nessuno. È stata una valutazione completamente sbagliata e non so nemmeno spiegarmi come sia arrivato a maturarla, perché la mia gamba non era alta e non c’era slancio. Se proprio voleva ammonirmi, poteva farlo, ma credo che il giallo toccasse a Cassata, che a gioco fermo ha allontanato il pallone». Ripensando a quei momenti, ha comunque qualcosa da rimproverarsi? «Il mio errore, forse, è stato quello di aver dato all’arbitro l’opportunità di sbagliare. Ma se pensi anche a questo, allora in campo non ti muovi più. Sono convinto di non aver fatto niente. Poi si può anche dire che sono stato ingenuo, ma io volevo solo riprendere il gioco velocemente, come capita mille volte a partita».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)