Le sue nove presenze in campionato connotano meglio di ogni altro dato una stagione che, per ampi tratti, è assomigliata ad un calvario. Tutta colpa di una lunga serie di infortuni, che tra diagnosi non perfette, rientri e ricadute, per più della metà delle gare l’ha tenuto lontano dai campi di gioco. Contro Reggiana e Santarcangelo, però, Oscar Brevi ha potuto finalmente ributtarlo nella mischia, schierandolo titolare in entrambe le occasioni e ritrovando, in mezzo al campo, quella fisicità che troppe volte era mancata: il peggio, per Carlo De Risio, sembra ormai passato. «Sì, finalmente sembra proprio così», sorride il centrocampista abruzzese. «Adesso sto abbastanza bene, sto lavorando sodo ma so che c’è ancora tanto da fare perché non sono ancora al cento per cento dal punto di vista atletico. Ma sono contento di come sta procedendo il mio recupero».
[…]A cominciare dalla gara di domenica a Modena. «Una trasferta molto difficile. A Venezia, pochi giorni fa, la squadra di Capuano ha perso solo al 92′ e per questo scenderà in campo molto arrabbiata. Noi però dovremo essere più cattivi di loro, vogliamo conquistare i tre punti e soprattutto non perdere terreno da Parma e Venezia». Le motivazioni da entrambe le parti sono altissime: cosa può fare la differenza? «Credo che l’approccio sia fondamentale. Sia noi che loro avremo bisogno di vincere, e in questa categoria, quando vai sotto di un gol, fai grande fatica a recuperare terreno: non dobbiamo sbagliare l’atteggiamento, dobbiamo essere cattivi ma allo stesso tempo tranquilli, e consapevoli della nostra forza». Che avversario si aspetta? «Non sono sicuro che faranno una gara attendista. Il Modena ha assoluta necessità di fare punti. Ma noi faremo lo stesso, i tre punti servono tantissimo e abbiamo le possibilità di fare la partita contro qualunque avversario. Tra Modena, Bassano e Feralpi ci attendono tre gare da non fallire assolutamente: dopo arriveranno gli scontri diretti, e dobbiamo farci trovare al meglio in classifica e mentalmente».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)