Dici Ascoli e affiorano i ricordi di Manuel Iori. Era il 25 ottobre 2008, il Cittadella giocò la sua prima partita al “Del Duca”, che chiuse con una vittoria per 2-1. Le reti? La seconda di Meggiorini, la prima proprio del capitano, unico rimasto di quella squadra. «E fu anche il mio primo gol in Serie B», sorride il regista che, domenica scorsa, ha compiuto 35 anni. «È passato un bel po’ di tempo, ma rimane un ricordo piacevole. Mi pare di aver calciato a destra, in porta c’era Taibi». Sin qui le rievocazioni “positive”. Fra quelle “negative” c’è la gara d’andata, condizionata dall’arbitraggio sciagurato di Marinelli di Tivoli. «Quella partita è da lasciare in archivio. Nel girone di ritorno è iniziato un altro campionato e sinceramente non mi va di pensare a quello che farà il direttore di gara, sarebbe cercare un alibi e non è il caso. Dico, piuttosto, che dovremo stare molto attenti alle ripartenze: l’Ascoli è attardato in classifica ma conta su ottimi elementi che hanno “gamba”, molto pericolosi quando hanno spazi a disposizione».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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La prima volta del Cittadella in serie B allo stadio Del Duca di Ascoli è targata 25 ottobre 2008 ed è stata la prima vittoria per i granata con il risultato di 2-1, segnarono in quella partita Iori e Meggiorini. Poi seguirono altre due vittorie per 1-0 con gol rispettivamente di Piovaccari e Di Roberto. Completano i confronti con i bianconeri marchigiani un pareggio e una sconfitta. Una tradizione, dunque, favorevole, come conferma Manuel Iori, rimasto l’unico ancora in rosa granata fra i protagonisti di quel primo successo.
[…]La vittoria in trasferta al Cittadella manca da oltre cinque mesi (a Trapani l’1 ottobre), commenta il capitano granata: «Scendiamo in campo sempre per fare la partita e cercare di vincerla. In trasferta non ci riesce da tanto tempo, ma ci riproveremo anche ad Ascoli». Trentacinque candeline festeggiate domenica scorsa: «E’ stata una domenica come tutte le altre trascorsa in famiglia. Mi sento bene e questo è quel che conta. Mentalmente gli anni non mi pesano e quando c’è la condizione fisica non ho nessun tipo di problema. Vado avanti per questa strada». […]
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)