Live 24! Modena-Padova, -3: in gruppo Altinier ed Alfageme, ma si ferma Mazzocco

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Ore 21.30 – (Il Piccolo) La Triestina prosegue la preparazione in vista della sfida di domenica al Rocco contro il Tamai (inizio ore 14.30): i vari acciaccati sono tutti in via di recupero (a parte Cecchi, ovviamente), ma chi desta ancora un po’ di preoccupazione è Banegas, che al momento è l’unico davvero in forse per il match di domenica. Aquaro e Marchiori hanno recuperato, e anche capitan Leonarduzzi sta decisamente meglio, anche se è ancora presto per dire che potrà partire fin dal primo minuto. Intanto si aggiungono altri piccoli acciacchi: ieri non si sono allenati Turea, che accusava dolori a un ginocchio, e Di Dionisio per un fastidio alla schiena. Quest’ultimo comunque è squalificato e quindi salterà certamente il Tamai.

Ore 21.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un derby per ricominciare. E per dire che il Bassano non è finito. Mattia Minesso prova a rialzarsi e punta il Venezia per cercare di dare un calcio alla crisi. Lunedì sera al Mercante, di fronte alle telecamere di Raisport, il Bassano proverà a fermare la capolista dopo cinque sconfitte consecutive e una crisi che pare senza fine. «Dopo la partita contro la Sambenedettese — spiega Minesso — l’umore era decisamente diverso rispetto a quello delle ultime gare. Si è rivista la squadra che gioca a calcio, con idee di gioco ben precise e questo ci fa ben sperare per le prossime nove gare. Siamo fiduciosi, vogliamo cercare di ottenere almeno un piazzamento ai playoff. Il sesto posto forse era il risultato migliore, ma comunque le altre posizioni ti danno il maggior sprono di dover giocare per vincere, non cercando il pareggio». In questo contesto ecco il derby di lunedì sera e una capolista che viaggia a mille. «Dobbiamo pensare di riprendere a conquistare punti — taglia corto Minesso — e quella contro il Venezia potrebbe essere la partita giusta per cominciare la risalita. Siamo in un momento di risultati agli antipodi, ma noi abbiamo tanto da dimostrare. Il mister sta lavorando tanto, vuole fare bene e sta cercando di farci ritrovare la fiducia». […]

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Prosegue a buon ritmo la prevendita in vista del big match di lunedì sera col Venezia al Mercante. Funziona l’incentivo lanciato da Veneto Gas&Power, partner privilegiato del Bassano che ha varato l’idea “Porta il papà allo stadio”. In occasione della festa, infatti, tutti i papà che acquisteranno un biglietto per sé e per il proprio figlio in tribuna scoperta, pagheranno un solo euro. Dai 6 ai 20 anni non compiuti in tribuna scoperta si paga un euro, dai 20 ai 25 anni non compiuti la tariffa è di 5 euro, mentre, dai 25 anni in su c’è il tagliando a prezzo pieno a 9 euro. […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) L’ora dell’ex di giornata. Le condizioni di Matteo Tomei, che molto probabilmemnte sarà costretto al secondo forfait consecutivo (non era mai accaduto in due anni) dopo l’assenza contro il Sudtirol, aprirà la porta alla presenza da titolare di Marco D’Arsiè. Il portiere di riserva tornerà molto probabilmente a vestire i panni del titolare nell’undici che Bruno Tedino schiererà al Conero di Ancona. E lo farà per la seconda volta in pochi giorni in campionato, cosa che sino a oggi non era mai accaduta. Un ruolo che tra i ramarri dava certezze granitiche, infatti, era proprio quello del numero uno. L’anno scorso Matteo Tomei fu lo stakanovista del gruppo, disputando praticamente tutte le partite e lasciando agli altri solamente le briciole. Quest’anno invece le sfide di campionato saltate dall’ex Real Vicenza rischiano di diventare almeno tre. All’andata, dopo l’infortunio subito nel 3-3 casalingo contro il Santarcangelo (D’Arsiè subentrò a gara in corso), Tomei saltò la gara in trasferta con l’Alto Adige, esattamente come è accaduto al ritorno. Nel mezzo ci fu il forfait di Coppa Italia, sempre contro gli altoatesini. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Stiamo ripartendo». Mauro Lovisa è convinto che il peggio sia passato e che il suo Pordenone, dopo il successo (1-0) sul Sudtirol, sia tornato sulla retta via. La vittoria di domenica, anche se sofferta, figlia di un ramarro ancora lontano dalle sue prestazioni migliori, è comunque servita ad agganciare la Reggiana al quarto posto. «Posizione già importante – ha detto re Mauro, intervenuto a Tpn – perché se fosse mantenuta sino al termine della stagione regolare ci permetterebbe di giocare la prima gara dei playoff in casa e la seconda contro un’avversaria del nostro girone che già conosciamo. Sicuramente un vantaggio». Già, ma nel girone d’andata si parlava di promozione diretta. Ora invece, a 9 giornate dal termine, si parla di conservare una posizione di partenza favorevole nell’overseason. «Allora la squadra stava facendo molto bene. Ci eravamo un po’ illusi. Poi episodi negativi e infortuni hanno condizionato il nostro percorso. La scorsa settimana ci siamo ricompattati, tutti insieme, davanti a una pizza e siamo ripartiti». Mancano anche i gol di Arma, che avevano spinto il Pordenone sino al secondo posto, a una sola lunghezza dal Venezia capolista a fine andata. Poi il maghrebino si è inceppato e (non solo per questo, ma anche per questo) il Pordenone è scivolato al quinto posto (ora quarto), a 13 lunghezze dai lagunari. Oltretutto, Rachid non segna più nemmeno dal dischetto. Anche con il Sudtirol ha mancato la trasformazione del penalty assegnato per un fallo su Padovan, che poi ha pensato da solo a determinare il successo neroverde. «Anch’io – ha ricordato re Mauro – sbagliavo dal dischetto. Quando ero al Tamai ne fallii due nel primo tempo. Nella ripresa però – ha sorriso – segnai 3 gol. Rachid sta facendo un grande lavoro per la squadra e di questo risente sicuramente. Ora ha vicino Padovan, con il quale dividere il lavoro sporco. Ne trarrà beneficio. E poi deve fare gol. Appena si sbloccherà, tornerà quello di prima». […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) È ancora difficile prevedere che Pordenone scenderà in campo domenica ad Ancona. Anche ieri Tedino non ha avuto l’intera rosa a disposizione. Oltre a Pellegrini e Tomei, pure Ingegneri non si è allenato col gruppo, mentre Berrettoni ha lavorato in parte con la squadra e in parte da solo e Burrai ha sostenuto un lavoro differenziato in entrambe le sedute. La sensazione: il recupero di “Inge” è lontano, mentre l’attaccante e il regista, in qualche modo, dovrebbero riuscire a fare parte dell’undici titolare. E se non dovessero essere in campo sarà per precauzione. Se Berrettoni rimane out, l’attacco sarà lo stesso di domenica scorsa, con Cattaneo alle spalle di Arma e Padovan. In caso di forfait di Burrai, invece, tornerà il centrocampo visto col Bassano, ovvero con Suciu in posizione di regista e Bulverdi-Misuraca mezzali. […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Domenica, a quanto pare, dovrebbe toccare nuovamente a Marco D’Arsiè. Il 24 enne portiere del Pordenone è il candidato numero uno a difendere i pali allo stadio del Conero, in cui torna per la prima volta da avversario e che conosce molto bene: nel 2012-2013, con la maglia dell’Ancona, giocò 33 gare. Forse anche per questo, perché è di casa, Tedino vuole puntare nuovamente sul numero uno veneto. L’altro motivo va cercato nelle precarie condizioni di Matteo Tomei, che per vari problemi non si sta allenando da diversi giorni con la squadra e sembra destinato nuovamente ad andare in panchina (o in tribuna, visto che a quanto pare non è al top). Per D’Arsiè torna così l’opportunità di giocare due partite di fila dall’inizio, opportunità che non gli capitava in prima squadra proprio dalla stagione con il club dorico di serie D. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Se il Pordenone ha perso contatto dalle posizioni di vetta nel 2017 il motivo è il rendimento in trasferta: nel nuovo anno ha perso tutte e quattro le gare lontano dal Bottecchia. Se si aggiunge quella incassata a Gubbio a dicembre scorso, sono 5 le partite di fila in cui è uscita sconfitta in esterna. Chiaro quindi l’obiettivo della partita in programma domenica sul campo del fanalino di coda Ancona: invertire il trend, vincere per evitare la strada presa nello sciagurato torneo di Lega Pro 2014-2015, quando la squadra neroverde perse 9 incontri consecutivi in trasferta. […] Il campionato di due anni fa è lontano anni luce – nel ruolino di marcia generale – rispetto a quello scorso e a quello attuale, in cui il Pordenone è passato da squadra materasso a realtà ammirata ovunque. Tuttavia il raffronto è utile per far capire come la squadra guidata da Tedino debba cambiare marcia in trasferta se vuole conservare il proprio posto nelle prime posizioni della griglia playoff e al contempo puntare a superare la Reggiana per avere la quarta piazza in solitaria. Bisogna iniziare da Ancona, dunque, perché poi, dopo la partita casalinga con il Lumezzane del 26 marzo, venerdì 31 i ramarri vanno a giocare proprio al Giglio (ora Mapei Stadium) lo scontro diretto con gli emiliani. La miglior medicina è ripartire allo stadio del Conero e poi dare il colpo decisivo con i granata, proprio nello stadio in cui la leggenda neroverde è partita: 22 novembre 2015, 1-4 alla “Regia”. E l’Italia si accorse del Pordenone.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La sua preghiera recapitata nell’area avversaria al 92′ è stata ascoltata ed esaudita dalla testa di Geijo. Se l’attaccante spagnolo ha mandato ko il Modena e fatto impazzire il Penzo, grande merito va a Simone Bentivoglio per la sua pennellata che ha mandato in fuga il Venezia. «Sento ancora l’esplosione di gioia dei nostri tifosi e di tutti noi in campo, una botta di adrenalina che non appaga ma semmai fa aumentare la nostra voglia di vincere – assicura Bentivoglio -. Era forse l’ultima occasione utile, Geijo ha fatto davvero un gran gol che ha ripagato la squadra per la sua capacità di soffrire e stringere i denti». Volare a +7 sul Parma è stato complicato. «Sapendo che loro avevano pareggiato a Mantova diventava fondamentale avvantaggiarsi ancor di più. Ora il margine è buono e fa ben sperare, ma solo mantenere lo stesso atteggiamento e mentalità ci servirà per arrivare in fondo davanti a tutti». Prossima fermata a Bassano lunedì alle 20.45 (finora 110 i biglietti acquistati dai tifosi lagunari) contro un avversario tanto attardato quanto insidioso. «Stupisce vedere il Bassano 24 punti sotto, pensando che all’andata eravamo in testa assieme ammette il faro del centrocampo . Loro restano un’ottima squadra, inseguono i playoff e non vorranno perdere terreno avendo 4 punti di margine sul Santarcangelo. Noi stiamo bene sotto tutti i punti di vista, perché i risultati arrivano a volte giocando bene, altre con il cuore e il carattere come col Modena». […]

Ore 17.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Esplode la rabbia di Eziolino Capuano a tre giorni da Venezia-Modena. L’allenatore emiliano non ha digerito il rigore non assegnato per un fallo su Diop e ha sparato a zero su arbitri e sulla piattaforma televisiva Sportube, «rea» secondo il tecnico di non aver riproposto negli higlights le immagini del contatto. «Non è giusto che solo chi fa casino riesca a smuovere qualcosa — tuona Capuano — il Modena è stato bistrattato, una piazza blasonata come questa non lo merita. Ritengo la classe arbitrale italiana la migliore in assoluto, ma adesso qualche dubbio mi sorge. Pretendo il rispetto che viene dato ad altre squadre, il rigore di domenica non può non essere visto, l’arbitro era a quattro metri dal punto di impatto. Se dobbiamo retrocedere deve essere per colpa nostra, non a causa degli errori arbitrali e Sportube dovrebbe garantire l’onestà di quello che accade in campo. Domenica non ha fatto rivedere il netto rigore su Diop. Nascondere un episodio del genere non è serio per il calcio italiano». Pacata la replica del direttore sportivo lagunare Giorgio Perinetti: «Ci sono stati momenti di concitazione nel finale — spiega — e ho detto ai ragazzi che non devono permettersi di rivolgersi con certi toni a un allenatore avversario. D’accordo la concitazione, ma penso che su questo punto il discorso fosse già stato chiarito. Per quanto riguarda il rigore su Diop, penso che ci potesse stare ma Capuano dimentica che ce n’era uno altrettanto evidente su Domizzi. A proposito del quale non abbiamo detto nulla, purtroppo nel calcio ognuno tende a non valutare correttamente anche gli episodi a favore, ma solo quelli contro». […]

Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) «Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, ci penso, ma non più di tanto». La sfida di lunedì sera a Bassano non sarà una partita come le altre per Marcello Falzerano, il numero 23 del Venezia che a gennaio volle a tutti costi il trasferimento in arancioneroverde, attirandosi anche gli strali del presidente giallorosso Stefano Rosso all’indomani della chiusura del mercato invernale. «A Bassano ho trascorso un anno e mezzo molto bello, ricco di soddisfazioni, ho ancora tanti amici ed è una piazza dove mi sono trovato bene», ha spiegato il trequartista di Pippo Inzaghi, «ma l’occasione di poter giocare per la promozione in Serie B era troppo allettante per non prenderla in considerazione. E i fatti mi stanno dando ragione. Ho perso una finale promozione in B contro il Verona quando ero a Salerno, il mio unico pensiero è rivolto ad arrivare all’obiettivo che tutti stiamo inseguendo. Come mi accoglieranno? Non so proprio, ma nemmeno ci penso». Nel match d’andata Falzerano, 51 presenze e 4 reti con i giallorossi vicentini, giocò con il Bassano al Penzo (finì 1-1) e le due squadre erano appaiate in testa alla classifica, adesso i giallorossi viaggiano a 24 punti di distacco dalla capolista arancioneroverde. «Mi dispiace molto per i miei ex compagni, non è la posizione che meritano e sicuramente ritroveranno il passo dei mesi migliori, mi auguro da dopo la partita con il Venezia. Io ho l’obiettivo di andare in Serie B con il Venezia, il Bassano di entrare nei playoff e, nonostante le sconfitte, ha ancora una dote di 4 punti da salvaguardare sull’undicesimo posto». Venezia che ha messo 7 lunghezze tra sé e il Parma. «Buon vantaggio, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo giocare le prossime 9 partite senza pensare al distacco che abbiamo accumulato, tenendo la stessa concentrazione e la stessa determinazione degli ultimi mesi. Se lo faremo, sarà molto complicato per chiunque venirci a prendere. In questi due mesi scarsi tutte le squadre giocheranno con un obiettivo, nessuna partita, e non solo per il Venezia, è già scritta in partenza». […]

Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Frosinone 53 punti, Vicenza 33; venti punti di differenza in una sfida che, dati alla mano, sembra «chiusa» nel pronostico. Ma il match che andrà in scena al Matusa sabato pomeriggio sarà ricco di spunti importanti, ad iniziare dal ritorno di Robert Gucher in una piazza in cui ha contribuito a promozioni storiche, obiettivi conquistati con la fascia da capitano al braccio e con la stima incondizionata dei tifosi. Ma sarà anche la partita in cui Pasquale Marino ritroverà il Vicenza dopo aver sfiorato alla prima stagione la serie A, per poi essere esonerato tra non poche polemiche con una squadra che stava scivolando verso la Lega Pro. Mancherà invece Nicolò Brighenti, capitano del Vicenza, che in estate è stato ceduto al Frosinone dopo una vicenda in cui tra il giocatore e i vertici societari del club berico si erano creati contrasti apparsi fin da subito insanabili. Brighenti è stato operato alla spalla sinistra poco più di un mese fa e tornerà a calcare i campi di gioco solo nella prossima stagione. Un mix di situazioni che andranno a mescolarsi con la necessità di entrambe le squadre di fare punti: il Frosinone cerca la promozione diretta in serie A e il Vicenza la permanenza in serie B. «Una gara importante per entrambe le squadre ma che ad undici giornate dalla fine del campionato non può essere decisiva qualsiasi sarà il risultato», dice l’ex biancorosso Alessandro Sgrigna che quasi sette anni fa segnò il gol per l’ultima vittoria del Vicenza a Frosinone. […]

Ore 15.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 15.40 – Qui Guizza: ultimi minuti di partitella.

Ore 15.20 – Qui Guizza: problema fisico per Mazzocco, che esce dal campo e si reca negli spogliatoi.

Ore 15.00 – Qui Guizza: partitella in famiglia a tutto campo, regolarmente presenti anche Altinier ed Alfageme.

Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.20 – (Gazzettino) […] Il diggì Stefano Marchetti torna sull’ultima uscita del Cittadella: «Abbiamo perso due punti, ma non ho rimproverato niente ai giocatori, che in campo hanno fatto tutto quello che potevano e dovevamo per vincere». Tra l’altro i granata provengono da due sfide con un alto quoziente di difficoltà. «Esatto, sono stati due pareggi importanti. A Frosinone giocavamo contro la capolista, poi abbiamo ospitato il Perugia, formaziione altrettanto forte e forse la più in forma del momento, reduce da un roboante 5-0 sull’Avellino». Il Cittadella è in piena corsa per i play off, i punti da qui alla fine saranno tutti pesanti: come si vivono le partite che ancora mancano? «Con grande tensione positiva. C’è tanta voglia di far bene, di stupire, di provarci sino alla fine». È impossibile non fare un plauso alla squadra per quello che è riuscita a portare avanti finora, eppure Marchetti ha un rammarico: «Abbiamo dovuto fare i conti con troppi infortuni. Credo che se il Cittadella avesse sempre avuto la rosa al completo qualche punto in più l’avrebbe portato a casa. E saremmo a ridosso delle prime della classe». […] Ma Marchetti sta già iniziando a fare calcoli guardando la classifica? «No, mancano ancora troppe partite. Non guardo la graduatoria anche perché rischio di arrabbiarmi se penso che potevamo avere qualche punto in più. Penso solo all’Ascoli, dobbiamo mettere tutte le energie in ogni singola gara. I ragionamenti saranno fatti più avanti». L’obiettivo è diventata la zona play off? «Con molta umiltà pensiamo di raggiungere la salvezza, un risultato importante per una neopromossa. Ragioniamo per gradi, poi vedremo se e quanto spazio ci sarà per affrontare altri discorsi». Sarà aprile il mese decisivo. «E prego Dio perché il Cittadella ci arrivi in forma, al completo, con Venturato che possa equilibrare le forze anche ricorrendo al turnover, obbligatorio in gare ravvicinate».

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Largo ai giovani? Anche no. Vien voglia di parafrasare il famoso «Speremo de no» con cui il paròn Rocco replicava a chi gli diceva «che vinca il migliore», leggendo la “carta d’identità” della categoria cadetta. Almeno se si è tifosi del Cittadella. Già, perché la rosa granata è la seconda più vecchia dell’intera Serie B, con un’età media di 27,1 anni, considerando i giocatori che, in questa stagione, hanno accumulato almeno 5 presenze in campo. È quanto emerge nello studio proposto dall’ultimo numero di “B Magazine”, la rivista ufficiale della Lega che, appunto, ha messo a confronto tutte e 22 le partecipanti. Risultato? La squadra più “anziana” è il Bari, con 27,2 anni di media, seguita a ruota dal Citta, con la capolista Spal a completare il podio con 27,0. Ma come, vien voglia di dire, stiamo parlando della stessa compagine che schiera Varnier al centro della difesa, quello che, assieme allo spezzino Maggiore, è l’unico ’98 titolare in Serie B? Del Citta che ha lanciato il diciannovenne Kouamé e che nel match dello scorso sabato con il Perugia schierava dal primo minuto il ventenne Vido, sino a poche settimane fa impiegato nella Primavera del Milan? Sì, e tuttavia occorre considerare come in organico figurino anche i “saggi” Pascali e Iori (35 anni), e Iunco (32), ad alzare di molto il conto. […] DAL CAMPO. Ancora assente Varnier, in raduno a Coverciano con la Nazionale Under 19, l’unico che sta svolgendo un lavoro differenziato è Salvi, ieri in gruppo soltanto per una parte dell’allenamento. In casa Ascoli, rispetto allo 0-0 dello scorso turno con il Verona, sono certi i rientri di Addae e Augustyn, che hanno scontato un turno di squalifica, mentre appare probabile quello dell’acciaccato Giorgi.

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto) […] Prosegue la preparazione a Cittadella, dove sotto la lente è finito Strizzolo, che tuttavia dovrebbe recuperare in tempo per la partita in programma sabato pomeriggio ad Ascoli. Assente nella giornata di ieri il giovane Varnier, impegnato con la Nazionale Under 19, mentre non sembra aver superato del tutto i propri problemi Salvi. Ieri l’esterno granata ha svolto ancora un lavoro differenziato, unendosi poi per una parte della seduta al resto del gruppo di Venturato. Al momento la sua presenza al Del Duca è fortemente in dubbio, tutto dipenderà dall’allenamento di oggi, che si annuncia come quello decisivo per sciogliere le riserve, in un senso oppure nell’altro. Se dovesse alzare bandiera bianca al suo posto si candida Pedrelli, ma potrebbe anche essere impiegato Pelagatti, con Scaglia nuovamente titolare nel ruolo di centrale.

Ore 13.10 – (Gazzetta di Modena) Il fischio d’inizio di Modena-Padova, così come quello di tutte le altre gare della 30ª giornata di Lega Pro, sarà posticipato di 15 minuti. La sfida di domenica al Braglia avrà dunque inizio alle 16,45. A deciderlo sono state Associazione Italiana Calciatori e Lega Pro, in segno di protesta per gli episodi di violenza ai danni di calciatori verificatisi nelle ultime settimane ad Ancona e a Melfi, in quest’ultimo caso nei confronti di due tesserati del Catanzaro. «L’Aic – si legge nella nota ufficiale – sta valutando insieme alla Lega Pro altre azioni per arginare questo increscioso fenomeno».

Ore 12.50 – (Gazzetta di Modena) […] «Quando Fabiano ha colpito il palo all’84’ da due passi – ha raccontato ieri Fautario, ripercorrendo quanto accaduto domenica scorsa al Penzo – ho pensato che fosse un segnale positivo, invece è arrivata la beffa al 92′.La classifica ci impone di non piangerci addosso, provando a guardare il bicchiere mezzo pieno: questo, dal mio punto di vista, è l’aver ritrovato lo spirito battagliero che avevamo smarrito a Bolzano e con il Lumezzane. Sappiamo di aver buttato via una grossa occasione, visto che con la vittoria in trasferta a Bassano avevamo portato a quattro punti il nostro vantaggio sulla zona playout, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Ora dobbiamo solo ricordarci le due prestazioni fatte prima di Venezia per far sì di non ripeterle più, tanto sono state sbagliate a livello mentale. Questo deve essere il nostro punto di partenza, con la consapevolezza che da qui alla fine del campionato dobbiamo perdere il meno possibile e cercare di fare punti contro qualsiasi avversario: quando lotti per la salvezza non conta giocare bene, ma essere pragmatici. La forza di questo gruppo è stata, è e dovrà essere il fatto di riuscire ad andare oltre ogni difficoltà sia in campo che fuori, anche quando mancano giocatori importanti come Giorico e si affronta quella che, dal mio punto di vista, come organico è la squadra più forte del campionato».

Ore 12.30 – (Gazzetta di Modena) […] «In tre mesi – ha spiegato Capuano – ho parlato solo prima e dopo le partite, adesso penso sia arrivato il momento di difendere la squadra, la città e il mio lavoro. Non trovo giusto che solo chi fa “casino” riesca a smuovere qualcosa. Il Modena è stato bistrattato, una piazza blasonata come questa non se lo merita. Continuo a ritenere la classe arbitrale italiana la migliore in assoluto, ma permettetemi di dire che in questi mesi qualche dubbio mi è sorto. Pretendo il rispetto che viene dato ad altre squadre, anche quando vengono preparate le sintesi delle partite dalla tv ufficiale della Lega Pro, Sportube: non è possibile accorgermi, mentre analizzo con la squadra aspetti positivi e negativi della partita di Venezia, che è stato omesso il fallo da rigore netto subìto da Diop sullo 0-0. Spero che non sia stato fatto in malafede, perché quel rigore non può non essere stato visto, a maggior ragione da un arbitro che era a pochi metri. Non voglio fare vittimismi, ma ho l’obbligo di difendere questa città e gli investimenti della società. Otto o nove episodi a sfavore, come quelli che ho visto da quando sono a Modena, possono distruggere tutto il lavoro quotidiano».

Ore 12.10 – (Gazzetta di Modena) Attimi di grande spavento nelle battute conclusive dell’allenamento effettuato ieri mattina dal Modena, il primo dei due in programma nel corso della giornata. Circa a mezzogiorno, proprio in una delle ultime esercitazioni sul campo dopo il consueto lavoro atletico al quale è dedicata la seduta mattutina nel giorno della “doppia”, le urla di dolore di Simon Laner hanno gelato l’atmosfera allo Zelocchi. Un silenzio surreale tra chi gli stava intorno e i pochi tifosi presenti in tribuna ha anticipato minuti di grande ed ovvia concitazione: il 33enne altoatesino è stato immediatamente soccorso dai compagni, tutti estremamente preoccupati dopo averlo visto franare al suolo a causa di un violentissimo scontro di gioco con Costantino. Il vice di Manfredini lo aveva appena colpito involontariamente in un’uscita aerea, nello slancio veemente che ogni portiere compie per liberare la propria area di rigore. Scongiurato il primo pericolo, cioè che il colpo subito fosse alla testa ed avesse provocato la perdita dei sensi, la preoccupazione non è affatto diminuita, costringendo il Modena a chiamare il 118: Laner era infatti stato toccato duramente al costato ed accusava problemi respiratori, oltre ad un dolore tale da impedirgli di rialzarsi autonomamente. È così dovuta intervenire un’ambulanza a sirene spiegate, seguita dall’automedica, per prestare immediato soccorso e trasportare il centrocampista canarino al Policlinico. Che l’infortunio fosse serio lo si era già ben intuito, l’esito degli accertamenti effettuati hanno confermato le sensazioni negative: Laner ha riportato una duplice frattura costale con prognosi di circa 50 giorni, dunque ha già chiuso la sua stagione agonistica. Ciò che più importa in tali circostanze è che, fortunatamente, per il giocatore non ci siano problemi più seri a livello organico. Per il Modena, però, la perdita è grave, a maggior ragione in vista di una sfida nella quale Laner sarebbe stato designato a fare le veci dello squalificato Giorico, prendendone il posto in cabina di regia ed indossando per la seconda volta in stagione la fascia di capitano al braccio. […]

Ore 11.40 – (Gazzettino) E dei suoi cinque assist, due li ha confezionati nell’ultima sfida con il Santarcangelo. «Una novità. È una bella soddisfazione quando servi un compagno e vedi che lui la butta dentro. Nel primo caso è stato bravo Dettori a mettermi una bella palla in fascia, nel secondo è andato bene il contrasto e poi ho visto che De Cenco era libero dall’altra parte». […] E per quest’anno Nicola Madonna non si è ancora arreso in chiave primo posto. «Pochi calcoli esordisce dobbiamo solo vincere e sono convinto che se faremo nostre tutte le gare possiamo arrivare ancora più in alto». Poi si passa sul personale. «Sono contento, ma aspetterei a trarre le conclusioni e spero che gli ultimi due mesi portino quest’anno a livello dei miei migliori, come quello con l’Albinoleffe in cui ho realizzato sei gol in B, campionato poi vinto con l’Atalanta». […]

Ore 11.30 – (Gazzettino) I due giocatori e il presidente del Padova, accompagnato dalla moglie Giovanna, sono stati gli ospiti d’onore alla festa del club Maserà Biancoscudata presieduto da Emanuele Bianco. Insieme a loro, al ristorante 6 per sempre, il sindaco Nicola De Paoli, il direttivo dell’Aicb e una settantina di tifosi in un clima sereno e gioviale. «Dette dal presidente – ha replicato Favalli – queste parole fanno molto piacere. A livello personale questo è sicuramente il mio anno migliore. Dove sono cresciuto? Non saprei, diciamo che mi mancavano i gol, nella passata stagione ho realizzato la mia prima rete in assoluto e ora sono a quota quattro, una cosa incredibile».

Ore 11.20 – (Gazzettino) Due ali per raggiungere le vette più alte. A fare volare il Padova ci stanno pensando anche Alessandro Favalli e Nicola Madonna, gli esterni alti al servizio di Brevi nell’ormai consolidato 3-5-2. Da entrambi un costante contributo, fatto non solo di chilometri macinati di corsa su e giù per la fascia, di chiusure e traversoni per le punte, ma supportato anche da numeri importanti in virtù del ruolo da loro ricoperto: quattro gol e cinque assist per il primo, due reti e tre passaggi decisivi per l’ex Atalanta. E così, a sottolineare il loro ruolo fondamentale nello scacchiere biancoscudato, sono arrivate le parole di Giuseppe Bergamin che li ha definiti «gli esterni più forti della categoria».

Ore 11.10 – (Gazzettino) E il Padova? Per i biancoscudati cinque partite decise poco prima del triplice fischio: in due occasioni è andata bene (vittorie per 1-0 a Gubbio con gol di Cappelletti al 41′ e Mantova con gol di Alfageme al 46′), ma altre tre volte, con altrettanti successi sfuggiti nel finale, ha masticato amaro: con la Maceratese è stato raggiunto al 49′, ad Ancona al 40′ e in casa con il Gubbio al 47′. All’appello, in pratica, mancherebbero due punti. Se poi si va a restringere l’analisi, analizzando i risultati maturati al 90′ senza considerare solo i minuti di recupero della ripresa, questa sarebbe la classifica virtuale: Venezia 60 (-4 rispetto all’attuale), Padova 58 (+2), Parma 56 (-1).

Ore 11.00 – (Gazzettino) Padova e Parma 58 punti, Venezia 55. Se le partite durassero cinque minuti in meno, i biancoscudati sarebbero in testa alla classifica insieme alla corazzata emiliana. Ecco il dato clamoroso che emerge dall’analisi dei tabellini delle partite finora disputate dalle tre prime della classe. Una graduatoria che verrebbe letteralmente rivoluzionata e che invece, nella sua veste reale, premia la determinazione del Venezia e la sua capacità di interpretare con il giusto atteggiamento ogni partita nella sua interezza. In pratica l’undici lagunare, che dal 40′ della ripresa in poi ha già realizzato 7 reti subendone solo una, fermando le lancette dell’orologio con cinque minuti d’anticipo avrebbe nove punti in meno. […] Quanto al Parma, danneggiato nel doppio confronto con i lagunari e raggiunto a tempo quasi scaduto lunedì scorso dal Forlì, chiudendo i conti al 40′ avrebbe solo un punto in più alla luce delle vittorie in zona Cesarini a spese di Fano e Pordenone (reti al 43′ e 47′ e risultato ribaltato) e del pari con il Bassano (43′).

Ore 10.50 – (Gazzettino) Paura ieri pomeriggio per Cristian Altinier che ha interrotto anzitempo la seduta per un problema nella zona tra la tibia e la caviglia della gamba destra a seguito di un contrasto di gioco, durante un’esercitazione a campo ridotto imperniata sul pressing. Rimasto a terra dolorante, gli è stato immediatamente applicato un bendaggio rigido. Poi l’attaccante è uscito zoppicante con il ghiaccio per portarsi in infermeria. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Giornata dedicata agli sponsor ieri per il Padova. Trenta inserzionisti hanno pranzato con la squadra e la dirigenza alla club house del Geremia per poi seguire l’allenamento. In mezzo un breve tour tra le strutture, con il portiere Bindi a fare da Cicerone, e lo scatto in campo della nuova foto ufficiale della squadra. «Ci fa piacere – commenta il vicepresidente Edoardo Bonetto – che in tanti abbiamo risposto al nostro invito e credo che per molti di loro sia stato un pomeriggio diverso e gratificante. Abbiamo sempre sostenuto di potere dare agli sponsor molta visibilità e creare assieme a loro un network virtuoso per incontrarsi, conoscere altre aziende e crescere insieme». […]

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) «Fa piacere che la società si sia fatta avanti, che creda in me e voglia prolungare il mio contratto», le parole di Alessandro Favalli. «In questi giorni c’è stato un primo contatto per il rinnovo e la mia intenzione è assolutamente quella di accettare. È il mio secondo anno qui a Padova, sto bene, ci sono una società solida e un progetto importante: abbiamo iniziato un percorso e sarei felice di farne ancora parte». Favalli, Emerson e Neto Pereira: sono questi gli unici tre giocatori della rosa in scadenza. Per tutti gli altri, gli accordi prevedono almeno un’intesa fino all’anno prossimo, il che significa che se anche la corsa alla Serie B dovesse andare male stavolta, l’anno prossimo ci si riproverà. «Molti miei compagni hanno un altro anno di contratto, quindi indipendentemente dalla categoria in cui saremo qui c’è una base solida da cui ripartire». […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Il Padova aveva fissato già da tempo questa come una tra le principali scadenze di questi mesi solo apparentemente interlocutori, per ciò che riguarda il mercato: è stata quindi solo una casualità che l’incontro sia avvenuto a poche ore di distanza da una delle migliori prestazioni stagionali di Favalli, autore dei due assist decisivi domenica contro il Santarcangelo. Sta di fatto che Zamuner ha proposto all’entourage del giocatore il rinnovo per altre due stagioni, con scadenza quindi nel giugno del 2019, incassando la volontà di massima di andare avanti nel rapporto: non appena si troverà l’intesa economica, il matrimonio tra il Padova e il suo numero 3 potrà proseguire.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Quattro gol, cinque assist e una crescita costante che, nell’ultimo anno e mezzo, l’ha portato ad essere uno degli esterni più apprezzati della categoria. […] Alessandro Favalli si è ritagliato un ruolo da assoluto protagonista e, come abitualmente fa sulla fascia di sinistra, adesso corre spedito… verso il rinnovo contrattuale. L’esterno nativo di Cremona è uno dei pochi elementi in rosa che sta giocando ed è in scadenza di contratto: l’accordo biennale firmato all’inizio dello scorso campionato a giugno di quest’anno andrebbe a naturale conclusione, ma le sue prestazioni gli sono già valse la proposta per il prolungamento. L’offerta è lì, sul tavolo del direttore generale Giorgio Zamuner, e attende solo la risposta del giocatore. Un primo faccia a faccia tra il procuratore di Favalli e il dg biancoscudato, fissato appositamente per parlare di rinnovo, si è tenuto due giorni fa ed ha già fornito indicazioni positive verso un buon esito della trattativa.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Doppia seduta di allenamento ieri per la squadra biancoscudata, che ha lavorato come di consueto alla Guizza agli ordini del tecnico Oscar Brevi. Lavoro atletico alla mattina, mentre nel pomeriggio la squadra si è dedicata ad attività tattica: oggi pomeriggio altro allenamento alle 14.30, per cominciare a testare la formazione che domenica andrà ad affrontare il Modena. Nessun problema, comunque, per il tecnico biancoscudato, che ha l’intera rosa a disposizione: solo Altinier, ieri, ha lasciato il campo per colpa di una botta alla tibia rimediata a seguito di uno scontro di gioco con Cappelletti, ma non dovrebbe essere nulla di grave. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Si è tenuto ieri, nella club house della Guizza, il pranzo che ha riunito il Padova e i suoi “amici”. La prima squadra, insieme allo staff tecnico e a tutta la dirigenza, presidente Bergamin e ad Bonetto in testa, hanno pranzato insieme ad inserzionisti, partner e sponsor. Un modo per ringraziare tutte le aziende che sostengono il club di viale Rocco e per permettere alle singole ditte di creare un network tra loro. Dopo il torneo di calcetto dello scorso anno, un’altra bella occasione di convivialità.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si è tenuta martedì sera la cena sociale del club Maserà Biancoscudata, presso la pizzeria “6 per sempre”. Presenti i giocatori Favalli e Madonna, insieme al presidente Giuseppe Bergamin che ha fatto una promessa ai circa 70 tifosi del convivio: «Siamo contentissimi del campionato che stiamo facendo», le sue parole alla platea, «Ma se non dovessimo riuscire a vincere quest’anno, ci proveremo l’anno prossimo». Un primo, importante segnale di continuità, mai arrivato finora.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Emerson, che sta studiando da allenatore e che in futuro vorrebbe allenare le giovanili, ha anche un sogno: quello di una clamorosa rimonta finale a scavalcare il Venezia. Ma nel mirino prima di tutto ha messo il Parma: «Siamo a un punto dal Parma — evidenzia — abbiamo il dovere di provare prima di tutto a superarli. La società e il mister fanno bene a dire di credere al primo posto, perché ci credo anch’io e sono convinto che abbiamo tutte le chance per potercela fare. Di certo serve un passo falso del Venezia, che sta viaggiando a ottimo ritmo. La speranza è che magari possa accadere già lunedì sera contro il Bassano, anche perché noi giocheremo prima di loro e, se vincessimo in casa del Modena, potremmo mettere un po’ di pressione alla nostra rivale». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non vuole la moviola in campo «perché tutti hanno il diritto di sbagliare e non mi piace l’idea che tutto venga scannerizzato», ma rivendica un comportamento diverso dagli arbitri: «Purtroppo le polemiche ci saranno sempre, ma chi dirige una partita dovrebbe essere più umile e confrontarsi anche con i giocatori. E magari capire che l’errore non è solo quello di un giocatore. A volte è difficile avere un confronto sereno». Parola di Emerson Ramos Borges, leone in campo con un rendimento sempre più positivo e leader anche fuori dal campo, con una presenza nei momenti chiave della stagione che ha fatto la differenza in tutti i sensi. Domenica contro il Santarcangelo ha sfoderato una prestazione super, forse la migliore stagionale. «È un momento positivo della squadra — ammette — e anche io mi sento bene fisicamente e mentalmente. A inizio stagione ho fatto un po’ di fatica, ma sapevo che non sarebbe stato facile: mi mancava solo riprendere ritmo di gioco».




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