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Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) Eravamo rimasti a gennaio col Pescara in vantaggio sull’Alessandria nella corsa a Mattia Proietti, il centrocampista giallorosso, in scadenza a giugno e che aveva scelto di declinare l’offerta di rinnovo col Bassano. Ebbene, il centrocampista piemontese, da 6 anni al Soccer Team, dallo scorso primo febbraio era libero di accordarsi con qualunque club in vista della stagione ventura: il ragazzo assieme al suo procuratore ha valutato le varie proposte e alla fine ha deciso di abbracciare quella del Pescara che lo monitorava dalla scorsa estate e che ha bruciato tutti sul tempo. Con gli abruzzesi Mattia, 25 anni anni da compiere, ha sottoscritto un precontratto la scorsa settimana e questa intesa su base pluriennale nelle prossime ore sarà depositata in Lega per la formalizzazione. Il Pescara quindi ha battuto sul tempo l’Alessandria (del suo amico Iocolano che sino all’ultimo ha sponsorizzato e caldeggiato il suo ingaggio coi grigi) e anche le formazioni che si erano affacciate al suo cospetto nell’ultimo mese, ovvero il Cittadella, il Perugia e persino il Chievo che aveva domandato informazioni. […]
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Svellato e divelto sistematicamente negli ultimi cinque assalti, Bassano, stordito da tanti sberloni a sorpresa si trova nell’insolita situazione dell’imbucato a casa sua. Sì, perchè molti, quasi tutti accorreranno al Mercante lunedì sera per osannare, omaggiare e inseguire un incontro ravvicinato con l’icona Pippo Inzaghi, star incontrastata della serata e i meno si fileranno i virtussini, nella parte di Calimero, piccolo, brutto e sfigato. E’ proprio da questo copione da attore non protagonista, di gregario da spalla che il Soccer Team deve riattivare il desiderio di destabilizzare lo spartito, rovesciare il canovaccio già scritto regalandosi una notte di gloria fuori ordinanza. Bertotto, tattico e motivatore nato, è fatto apposta per accarezzare le corde fini e sottili degli stati d’animo, accendere il fuoco sacro per ribaltare il pronistico annunciato e firmare il golpe fuori programma. Nonostante il forfait di Fabbro squalificato lo privi di fatto dell’attacco titolare (out anche Grandolfo) dopo aver abdicato anche al centrocampo tipo (Proietti e Bianchi ai box). Così è facile che confermi il suo fedele 4-3-3 con interpreti differenti e Candido e Minesso a scortare il pennellone Maistrello sottoporta confidando che Candido recuperi le misure da giocoliere ammirate tra dicembre e gennaio. Venezia delle stelle comete e filanti è un treno in corsa. Tocca a Bassano provare a farlo deragliare vagheggiando una notte magica. […] Venezia per la sfida di lunedì perderà il suo leader difensivo Maurizio Domizzi, fermato per un turno dal giudice sportivo. In compenso recupererà Modolo. Domizzi, sceso quest’anno dall’Udinese in serie A, dopo 8 anni filati coi bianconeri in massima serie (prima era stato al Napoli), è anche uno specialista dei calci piazzati. Un trascinatore che trasmette carica e carisma anche a distanza. “E’ un momento che abbiamo uno strapotere fisico e tecnico sugli avversari – riconosce – per dire, sulle palle inattive riusciamo ad avere sempre la meglio, gli avversari non la prendono quasi mai e talvolta sui palloni sporchi che seguono punizioni e calci d’angolo sappiamo essere letali. Dovremo esserlo anche a Bassano, perchè qui c’è una voglia matta di arrivare primi”. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un presidente che nelle pagine ufficiali che descrivono il club figura ancora come carica vacante, un azionariato popolare (il gruppo Sosteniamo l’Ancona) sempre più in crisi e in rottura rispetto al core societario, una crisi tecnica senza fine e l’ultimo posto in classifica. Ecco come uno dei grandi nomi del girone B di Lega Pro è finito nel baratro, con una salvezza che oggi sembra più un sogno che una solida realtà. E c’è anche un fatto oggettivo che ha fatto il giro della stampa nazionale. Dopo la sconfitta rimediata due giornate fa contro il Fano, alcuni giocatori del prossimo avversario del Pordenone sono stati aggrediti da sedicenti tifosi marchigiani. Secondo l’Assocalciatori, dopo giorni di tensione, alcuni tifosi si sono introdotti nel campo d’allenamento, aggredendo fisicamente e verbalmente l’allenatore, ma anche alcuni giocatori. Quindi? È il momento di dire basta – proseguiva la nota dell’Aic – a simili intimidazioni nei confronti di calciatori, la cui unica colpa è quella di non avere ottenuto buoni risultati sul campo. Questo ancor più nel caso di Ancona, dove la squadra è stata lasciata in ostaggio alle frange violente del tifo. La totale assenza della società e l’incertezza sul pagamento degli stipendi sta costringendo la squadra ad autotassarsi. Ecco, quindi, lo status dei marchigiani che al Conero affronteranno domenica il Pordenone di Bruno Tedino: una proprietà fumosa, una situazione finanziaria più che mai incerta e i giocatori primi protagonisti del tentativo di salvare il salvabile. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Non siamo quelli che saremo fra un mese». È la frase più importante pronunciata da Bruno Tedino dopo il successo (1-0) dei ramarri sul Sudtirol. Segno che lo staff tecnico neroverde sta programmando l’avvicinamento ai playoff. Il primo posto è fuori portata. Probabilmente non solo per il Pordenone (quarto con 51 punti insieme alla Reggiana), distante 13 lunghezze dalla capolista Venezia (64), ma anche per il Parma (57) e il Padova (56). Arrivare secondi consentirebbe di passare direttamente agli ottavi dei playoff. Un vantaggio sicuramente. Non paragonabile però a quello che si avrebbe presentandosi all’overseason con gli effettivi al top della condizione. Vanno viste anche sotto questa ottica le recenti giornate di riposo concesse prudenzialmente ad alcuni top player. «Con tutti gli effettivi al meglio – ha assicurato Tedino -, questo Pordenone avrà ancora qualche bel colpo da sparare». Berrettoni e Tomei potrebbero già essere recuperati in settimana, per poi valutare la loro utilizzazione ad Ancona. Per Ingegneri e Pellegrini bisognerà invece attendere una quindicina di giorni. Non si tratta però solo di rimettere in piedi gli acciaccati, ma anche di riportare al vertice della condizione tutto il gruppo che nelle ultime due gare, a parte qualcuno (Cattaneo in primis), non è apparso brillantissimo. Bisogna quindi scegliere fra la classica gallina (programmazione) domani e l’uovo (risultati immediati per evitare mugugni) oggi. […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) La notizia, anticipata ieri, ha ora i crismi dell’ufficialità. E’ Alberto Colombo il nuovo tecnico dell’Alto Adige. Il professionista, ex Reggiana, sostituisce così William Viali, esonerato dopo la gara persa 1-0 col Pordenone (anche lui “cacciato” come D’Angelo del Bassano dopo il rovescio al Bottecchia). Il trainer, ex capitano del Como in campo, ha diretto ieri il primo allenamento a Maso Ronco, centro sportivo del club di Bolzano. Ha firmato un contratto sino al 30 giugno 2017, quindi sino al termine della stagione corrente. In base al risultato finale sarà discusso un eventuale rinnovo. Colombo debutta domenica in casa al cospetto dell’Albinoleffe: a lui il compito di frenare la striscia di due ko di fila e portare la squadra lontana dai play-out, ora distanti tre punti. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) L’infermeria rimane affollata, ma una buona notizia sembra esserci per Bruno Tedino. Oggi, salvo sorprese dell’ultim’ora, Emanuele Berrettoni tornerà in gruppo. Il fantasista, infatti, sembra avere messo alle spalle l’infortunio al piede destro e quindi può allenarsi regolarmente con il resto della squadra. Non sarà ancora al meglio, la condizione andrà definendosi verso il fine settimana, ma intanto è un passo importante il fatto che “Berre” riprenda la regolarità dei lavori. Che sia un giocatore fondamentale dal punto di vista tecnico non lo si scopre certo oggi: è però una presenza “pesante” la sua anche sotto il profilo della personalità, visto che è il più esperto (classe ’81) e uno dei più carismatici. Assieme a lui dovrebbe rientrare in gruppo anche Giulio Parodi, assente nelle ultime settimane per colpa di un infortunio. Rimangono ancora a parte invece Eros Pellegrini, Andrea Ingegneri e Matteo Tomei, questi ultimi due titolari e importanti nel disegno di squadra. Il difensore e il portiere non si sono ancora ripresi dai rispettivi malanni. Nel weekend si proverà a recuperarli e a tentare il tutto per tutto: più probabile che recuperi “Inge” che il numero uno. Se Tomei non dovesse farcela è pronto D’Arsiè, che domenica scorsa ha rispolverato i guanti alla grande, effettuando una parata decisiva per mantenere il risultato fermo sull’1-0. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) La decisione non è ancora stata presa, a quanto pare. Tuttavia le idee sembrano abbastanza chiare. Il Pordenone va verso il cambio di rigorista. Dopo l’errore di domenica scorsa, il terzo in stagione (quarto se si considera anche quello di Parma, finito poi in rete), Rachid Arma starebbe per lasciare il ruolo di specialista dei tiri dal dischetto. I candidati principali a sostituire il bomber marocchino sono due: Salvatore Burrai, il favorito, e Mirko Stefani, capitano e già rigorista a Reggio Emilia e in parte della scorsa stagione. Una scelta che pare necessaria, visto che il centravanti marocchino non è più infallibile dagli undici metri. […] Si è pensato così a Burrai prima e a Stefani poi. Il regista ha il piede di velluto, il capitano è stato più volte in carriera lo specialista: si deciderà poco prima della trasferta di Ancona, anche se ieri il tecnico Bruno Tedino ha parlato dell’argomento con Arma. Ottima annata. Da buon professionista, il centravanti marocchino sarebbe disposto ancora ad andare sul dischetto, se ce ne fosse bisogno. Avrebbe anche voglia di ripresentarsi già domenica per riscattarsi. Al momento però è aperto a ogni soluzione. Il bomber può e deve stare sereno. Non sono questi errori a rendere parzialmente negativa la sua stagione. Sinora ha segnato ben 14 gol, è vicecapocannoniere e, soprattutto, ha dimostrato una generosità in campo senza eguali: domenica scorsa è stato visto per un’altra volta al 93’ intervenire su un pallone al limite della propria area. Ce ne fossero di giocatori così. Ma il pubblico del Bottecchia ultimamente è critico nei suoi confronti: Arma, da professionista intelligente, se ne fa una ragione.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) All’orizzonte il ritorno in serie B dopo dodici anni, tanto basta in casa Venezia ad affrontare per tempo il tema-Penzo. Lo stadio di Sant’Elena, come già ammesso al Gazzettino dal presidente Joe Tacopina («Stiamo già lavorando per adeguarlo per essere pronti in caso di promozione») potrà ospitare gli arancioneroverdi anche nella cadetteria ma un restyling sarà inevitabile. «Ci attende un intervento rilevante, invasivo e molto costoso – anticipa il dg Dante Scibilia – perché dovremo dotare di tornelli l’ingresso di tutti i settori, oltre alla fibra ottica per il relativo software di gestione. Il prefiltraggio sarà sempre all’esterno, mentre i tornelli a tutta altezza saranno doppi all’accesso di curve e distinti, singoli in tribuna». […] «L’impianto di illuminazione è a norma – prosegue Scibilia – mentre la capienza non è un problema. Il Penzo può ospitare 7426 spettatori contro i 5500 minimi richiesti. Dal 2018/19 saranno necessari i seggiolini con lo schienale ma ci penseremo a suo tempo». […]
Ore 17.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Falzerano, come giudica la classifica del Venezia? «Direi che questi punti di vantaggio sono stati ampiamente meritati. Punti che ci danno maggiore serenità per poter lavorare, ma questo non vuol dire che abbiamo già vinto il campionato. Anzi: sappiamo che dobbiamo vincerle tutte da qui fino alla fine per centrare l’obiettivo a cui tutti noi, qui a Venezia, teniamo in modo particolare». […] All’orizzonte c’è il derby di lunedì con il Bassano… «Per me è una gara speciale, ritroverò tantissimi ex compagni con cui ho condiviso momenti molto belli. Mi fa piacere tornare a Bassano, dove sono stato un anno e mezzo e mi sono trovato bene, sarò felice di riabbracciare tante persone che ho conosciuto in questa esperienza». Come vive l’attesa? «Sicuramente sarà una sensazione particolare, ma appena l’arbitro fischierà l’inizio della partita mi concentrerò solo sull’obiettivo più importante, conquistare la vittoria e portare a casa altri tre punti. Al momento è questa la mia unica priorità». Ragionando col senno di poi, mai scelta fu più giusta questo inverno… «Nell’ultima sessione di mercato ho voluto a tutti i costi venire a Venezia, penso che i recenti risultati diano ragione alla mia scelta. Sono molto felice di essere qui e di poter far parte di questo gruppo, Il mio obiettivo è dare un contributo per conquistare questo importante traguardo». […]
Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) Il Venezia vince, convince, scappa e… corre. Fino al fischio finale, tanto che i gol di Geijo con Parma e Modena e di Marsura con l’Ancona quasi allo scadere non sono casuali. Squadra che impone tecnica individuale e schemi di squadra, ma anche sorretta da una condizione fisica e atletica invidiabile. «Il segreto del Venezia? La grande disponibilità del gruppo, fin dal primo giorno» osserva Luca Alimonta, preparatore atletico del Venezia, «lavorano sodo tutti i giorni, non si tirano mai indietro con una grande disponibilità. È un piacere lavorare con questi giocatori. Come avere a disposizione tutta la rosa da quando abbiamo ripreso la preparazione a gennaio, vuol dire tanto avere allenamenti di alta qualità tutti i giorni. Da quando è rientrato Gianni Fabiano non abbiamo più avuto infortuni seri. Diciamolo a bassa voce, mancano ancora almeno due mesi alla fine del campionato». […] Poi ci sono anche le partite di Coppa Italia. «Per il Venezia andare avanti in questa competizione è stato fondamentale. Avendo un gruppo molto ampio, ci ha consentito di far giocare tutti, aumentando il minutaggio anche di chi gioca meno in campionato. E si vede nelle partitelle, sono tutti sullo stesso livello ed è aumentata la competitività». Pronti per il rush finale? «Sì, ci aspettano settimane molto impegnative con nove partite di campionato e due di Coppa Italia in meno di due mesi. Oltre alle due gare con il Matera, ci sarà l’ultimo turno infrasettimanale».
Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Guizza: problema alla tibia destra per Altinier dopo un contrasto di gioco con Cappelletti. L’attaccante Biancoscudato lascia il campo zoppicando vistosamente.
Ore 15.40 – Qui Guizza: lavoro a parte per Alfageme.
Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro col pallone dopo quello atletico mattutino.
Ore 15.00 – Qui Guizza: inizia l’allenamento.
Ore 14.40 – Qui Guizza: foto di gruppo per i Biancoscudati con gli sponsor.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quattro vittorie e tre pareggi. E’ questo il bottino di punti che dovrebbe mancare al Vicenza per centrare la permanenza in serie B. Alla trentesima giornata i biancorossi di Pierpaolo Bisoli hanno o33 punti, due in più rispetto allo stesso turno del campionato scorso. E, dopo l’importante vittoria centrata contro il Pisa, si stanno preparando alla difficile trasferta di Frosinone, un match delicato per il valore tecnico degli avversari ma anche per i tribolati trasferimenti degli ex, il tecnico Marino e Brighenti da una parte e Gucher tra i biancorossi, che hanno un po’ deteriorato i rapporti tra le due società. Sabato a Frosinone la squadra guidata da Bisoli si troverà ad affrontare un ambiente caldo, una squadra che vorrà a tutti i costi ripartire dopo la sconfitta subita a Bari. Una trasferta tutta in salita, ma che non sarà certo l’unica nel calendario che il Vicenza dovrà affrontare fino al termine della stagione, un cammino che è caratterizzato da confronti con formazioni che stanno lottando per la promozione diretta e per i play off lontano dal Menti, con gare contro le dirette rivali che si giocheranno davanti al pubblico amico. «Quella contro il Pisa sarà la prima di cinque finali che giocheremo in casa» aveva precisato Bisoli alla vigilia del match contro i toscani, e l’aver iniziato con il piede giusto è stato molto importante perché al Menti scenderanno in rapida successione Brescia, Trapani, Pro Vercelli, Novara, Ternana e all’ultima giornata lo Spezia. «Di queste sei partite interne dovremo cercare di vincerne almeno quattro» ha sottolineato il tecnico dei berici, che probabilmente è consapevoli che le trasferte che attendono il Vicenza sono in alcuni casi a pronostico quasi chiuso. I biancorossi infatti, dopo il Frosinone, in trasferta saranno di scena a Perugia, a Latina, a Benevento, a Verona e a Cittadella. […]
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Quando si tratta di affrontare una battaglia, e Frosinone lo sarà, è sempre meglio avere un Andrea Esposito al proprio fianco. Soprattutto quando di fronte ci si troverà due come Soddimo e Daniel Ciofani, 20 gol assieme. Per dire, tutto il Vicenza ne ha segnati 25. Si corre il rischio di ridurre il Frosinone a questi due, dimenticandosi di qualcun altro? “Sappiamo che il Frosinone è una squadra costruita per la Serie A e per stravincere il campionato. Sulla carta, loro e il Verona sono le squadre più forti. Ma noi abbiamo dimostrato di poter fare risultato con chiunque se giochiamo con la mentalità giusta che ci chiede il mister. Senz’altro la loro fase offensiva è importante, e ci aggiungerei anche Dionisi: giocatori che sono di un’altra categoria. Ma troveremo il modo di limitarli il più possibile”. Di cosa invece dovrà preoccuparsi il Frosinone? “Il nostro spirito di gruppo sarà quello che dovrà fare la differenza. Noi abbiamo tanta voglia di far bene, perché dobbiamo uscire al più presto da questa situazione. Cercheremo di fare il massimo consapevoli che andiamo ad affrontare la squadra più forte del campionato”. Cosa ha significato rimontare in quel modo la gara con il Pisa? “Ha un significato importantissimo, perché era una partita importante. Finalmente, con qualche uomo recuperato dagli infortuni, il mister ha avuto modo di schierare una formazione migliore, avendo anche delle alternative a partita in corso”. Può essere la gara della svolta? “Sotto il punto di vista delle prestazioni, eravamo andati sotto spesso senza subire però chissà che cosa. Era un periodo che girava male. Per quanto riguarda la svolta, sicuramente la gara con il Pisa può rappresentarlo. Ma servirà anche una continuità di risultati, altrimenti sarà dura uscirne fuori”. […]
Ore 13.10 – (Gazzettino) È fisiologico che la condizione fisica subisca nell’arco della stagione un rendimento altalenante. In questo periodo giocatori come Alessandro Salvi e Paolo Bartolomei stanno attraversando un momento ottimale di forma. Il ventottenne terzino destro ha addirittura giocato sabato contro il Perugia nonostante un piccolo acciacco che non gli ha impedito di confermare una prestazione di alto livello risultando uno dei migliori in campo. Sua, fra le tante positività esternate, l’azione travolgente che ha consegnato la palla a Chiaretti per l’assist al gol di Litteri. Suo il salvataggio sulla linea poco dopo la mezz’ora a seguito di una contrastata uscita aerea di Alfonso su Di Carmine. […] Sulla sua ottima prestazione: «Sono contento di aver dato il mio contributo alla squadra. Mi dispiace solo per il risultato perchè potevamo chiudere la partita e garantirci i tre punti. Le occasioni le abbiamo avute, ma, come era già accaduto altre volte, non le abbiamo sfruttate. Al di là delle decisioni arbitrali noi abbiamo avuto comunque la possibilità di portare a casa la vittoria». […] Sabato la trasferta allo stadio Del Duca di Ascoli ricorda un altro brutto arbitraggio nella partita all’andata. La squadra di Aglietti adesso sta attraversando un buon momento, confermato l’altra sera al Bentegodi dove ha imposto lo 0-0 al Verona. Il difensore granata cerca di dribblare quanto è accaduto al Tombolato: «Andremo ad Ascoli per giocarci i tre punti che sono fondamentali per il nostro obiettivo. Personalmente non mi soffermo su ciò che è successo all’andata, ma guardo avanti». E sull’obiettivo del Cittadella conclude: «È sempre quello della salvezza, che non è poca cosa per una neopromossa. Cercheremo di raggiungerlo quanto prima, poi potremmo toglierci altre soddisfazioni».
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Di sicuro, se aveva problemi, nessuno l’ha notato. Alessandro Salvi è stato senza dubbio il migliore in campo sabato, nella gara tra Cittadella e Perugia. Eppure da un paio di giorni si sta allenando a parte, e lunedì si è addirittura sottoposto a un’ecografia di controllo, che ha scongiurato lesioni. «Da qualche giorno accuso fastidio, tra il gluteo e l’anca, ma ce l’avevo già prima della partita con gli umbri» spiega il 28enne terzino bergamasco. «È una botta da smaltire, ma non ricordo nemmeno quando l’ho presa. In ogni caso, devo dire grazie allo staff medico che mi ha permesso di recuperare». A vederla galoppare palla al piede per una cinquantina di metri e poi smarcare Chiaretti nell’azione dell’1-0, non si sarebbe detto. «Ho fatto la mia parte, ma resta un certo rammarico per come è andata a finire. Al di là degli episodi che hanno coinvolto l’arbitro, dispiace perché non siamo stati in grado di chiudere la gara, e le occasioni per farlo le abbiamo avute». Lei era vicinissimo a Pelagatti e Terrani quando il direttore di gara ha fischiato il penalty contro di voi: il fallo c’era? «Posso assicurare che Pelagatti ha anticipato Terrani. Ho letto che il giocatore del Perugia a fine partita ha dichiarato che il rigore c’era, ma in gara, come ha affermato lo stesso Pelagatti, Terrani stesso ha ammesso che era convinto di aver commesso fallo, e non di averlo subito». I suoi gol stagionali rimangono due, ma verrebbe voglia di aggiungere al conto quello che ha evitato di un soffio, dopo lo scontro fra Di Carmine e Alfonso. «Pensavo che venisse fischiato fallo su Alfonso, perché di solito in quelle situazioni il portiere è abbastanza tutelato. Capito che il gioco sarebbe proseguito mi sono diretto verso la palla e confermo che l’ho respinta pochissimi centimetri prima della linea. Non ero vicinissimo alla porta, ma sono riuscito a rubare quel mezzo metro in partenza all’avversario». […]
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella prepara la partita di sabato al Del Duca di Ascoli con grande determinazione. Da segnalare la nuova convocazione di Marco Varnier, chiamato ancora una volta dall’Under 19, mentre in difesa Salvi ha avuto qualche piccolo problema fisico ma sembra recuperabile per sabato. Chi non ha digerito le decisioni arbitrali di sabato, con il Perugia, è Carlo Pelagatti: «Mi è stato fischiato rigore contro e non me ne è stato assegnato uno ancora più grande. Sinceramente dispiace — dice — anche perché gli episodi possono indirizzare in un senso o nell’altro una partita e noi, contro il Perugia, avremmo meritato di vincere».
Ore 11.40 – (Gazzetta di Modena) Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio allo Zelocchi per il Modena: Popescu e Laner hanno svolto lavoro differenziato per recuperare al meglio dalle ultime fatiche, mentre Diakite ha proseguito nel suo lavoro di recupero che potrebbe già riconsegnarlo a Capuano nei prossimi allenamenti. Qualche problema per Milesi, che dopo una botta all’anca ha preferito non continuare la seduta. Contro il Padova sarà squalificato Giorico ed il candidato numero uno per sostituirlo in cabina di regia sembra essere Laner. Modena-Padova sarà diretta da Francesco Fourneau di Roma 1, proprio l’arbitro con il quale al Braglia arrivò il primo successo di Ezio Capuano sulla panchina gialloblù nell’ultima giornata di andata con il Gubbio. […]
Ore 11.20 – (Gazzetta di Modena) […] Sarà un Padova voglioso di non fermare la propria corsa quello che domenica, alle 16,30, si presenterà al Braglia per provare a dare un nuovo dispiacere ad un Modena che, dal canto suo, si trova obbligato a rimettersi in marcia dopo essere ripiombato in zona playout. Lo spauracchio dei canarini sarà senza dubbio rappresentato dal parco attaccanti biancoscudato, giocatori anche di categoria superiore come Altinier, Neto Pereira, De Cenco e Alfageme. I numeri, però, dicono che la miglior arma d’attacco del Padova è la… difesa: sono infatti 22 le reti incassate in 29 gare, appena 3 nelle 10 del girone di ritorno. C’è di più: sono difensori il re degli assist, il brasiliano Emerson, e il vicecapocannoniere della squadra, quel Russo che ha messo a segno 7 reti grazie soprattutto al suo ruolo di rigorista. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) […] Mancano nove gare di questo lunghissimo rush finale: cosa può fare la differenza? «Sono convinto che tra poco entrerà in gioco il fattore della condizione fisica, nel senso che con i primi caldi qualche squadra può andare in difficoltà sul piano della corsa e dell’intensità». Si sente tranquillo sotto questo punto di vista? «Tranquilli non lo si è mai perché la situazione va valutata giorno dopo giorno e c’è anche una componente di fortuna legata a infortuni e squalifiche. Diciamo che sotto l’aspetto della corsa sono fiducioso perché le mie squadre hanno sempre tenuto un trend costante nel corso della stagione».
Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Proiettandoci di nuovo all’attualità, sono diffidati Dettori, Neto Pereira, Alfageme, Madonna, Emerson e Madonna. Questo potrebbe indurla a fare qualche calcolo in vista dei prossimi impegni? «Sinceramente no, perché non siamo nella situazione di potere tenere fuori qualcuno pensando alla partita successiva. Sappiamo quanto è importante ciascuna gara per tenere viva la fiammella che abbiamo, e non possiamo fare una programmazione diversa se non affrontare un passo alla volta. Semmai è il Venezia che può gestire la situazione avendo un certo vantaggio». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Oscar Brevi, il Padova viaggia come un siluro, rosicchia terreno al Parma e si stacca dalla Reggiana. Eppure non basta perché il Venezia non perde un colpo. «Effettivamente è così. Abbiamo una media punti che guardando alle stagioni passate e anche agli altri gironi di quest’anno, ti permetterebbe di essere in vetta o comunque molto vicino, però anche questo fa parte del calcio. In serie A la Juve vince sempre con un distacco importante, eppure Roma e Napoli disputano ottimi campionati. È quello che si sta verificando anche nel nostro caso». Non è la prima volta che il Venezia la spunta al fotofinish: è successo anche nell’ultimo turno con il Modena che sarà il vostro prossimo avversario. «Affronteremo una formazione che ha cambiato marcia rispetto all’andata. È diventata più quadrata e difficile da affrontare, anche per le caratteristiche del suo allenatore. Ha corsa e qualità avendo trattenuto qualche giocatore dopo la retrocessione dalla serie B, per cui sarà un’altra gara complicata che dobbiamo andare ad affrontare facendo una settimana piena di lavoro con grande attenzione e partecipazione». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il Padova ha subito solo 3 gol in tutto il girone di ritorno: cosa vi ha fatto svoltare, dal punto di vista difensivo, pur variando di più gli interpreti rispetto all’andata? «Eravamo una squadra composta da tanti giocatori nuovi, e col lavoro settimanale siamo migliorati moltissimo sotto tutti i punti di vista. Siamo sempre stati solidi e rocciosi, ma col lavoro quotidiano stiamo migliorando sempre di più». Ha sei diffidati in rosa, e tra poco arrivano gli scontri diretti. Farete qualche calcolo? «No, non siamo nella situazione da poterci permettere simili accorgimenti. Ogni gara per noi è decisiva, ormai, finché è viva la fiammella del primo posto non possiamo programmare il futuro senza ragionare gara dopo gara pensando solo a vincere». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Noi stiamo tenendo una media punti che negli ultimi anni, e forse pure negli altri gironi di questa stagione, sarebbe valso la vetta della classifica. Anche questo fa parte del calcio: in Serie A è da anni che la Juventus vince sempre, e che Napoli e Roma sono costrette a inseguire pur facendo sempre ottimi campionati. Noi siamo un po’ come loro». In un girone che si sta confermando il più difficile. «Sì, le premesse di inizio anno erano proprio queste. Quando sono stati composti i raggruppamenti tutti hanno indicato il nostro come quello più difficile, e il tempo ha dimostrato che era proprio così». Ad oggi, è questa la sua miglior stagione da allenatore? «A Cremona entrammo nei playoff partendo da -9, facendo anche in quel caso moltissimi punti. A Catanzaro, poi, siamo arrivati quarti con una delle migliori difese. Quest’anno siamo una squadra quadrata, costruita bene, e stiamo tenendo un ottimo passo. Ma è presto per fare bilanci».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Da ieri sono in vendita i tagliandi per assistere alla partita di domenica (ore 16.30) in casa del Modena: i tifosi biancoscudati potranno acquistarli solo con Fidelity Card per il settore ospiti (costo 11,50 euro) o tribuna coperta (costo 31,50 euro) entro le 19 di sabato sera. La vendita è aperta sul sito internet www.listicket.it oppure nei punti vendita di Padova (via Facciolati 4, via Conselvana Guizza 230 o via Buonarroti 89) e Cittadella (via Indipendenza 44, via Borgo Vicenza 163 o via Borgo Bassano 111). […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Incubo Eziolino Capuano in avvicinamento. Lo dicono quasi sottovoce ad Oscar Brevi, in attesa di incrociare la sua «bestia nera» domenica prossima a Modena. E lui strabuzza gli occhi. Lo scorso anno fu proprio l’Arezzo a spingere giù dal precipizio l’allenatore del Padova nella sua sfortunata avventura a Rimini. E proprio il diretto interessato, mentre sembra richiamare alla mente un ricordo rimosso, affianca a quell’episodio un’altra amarezza che ha segnato negativamente la sua carriera. «Non mi ricordavo che a Rimini fosse stata l’ultima mia partita in panchina proprio contro di lui — sospira alzando gli occhi al cielo — ma quella di Rimini non è stata una buona stagione, non c’erano le premesse per costruire qualcosa di buono. Mi ricordo, però, che quando ero a Como non riuscimmo a vincere con la Paganese allenata da lui e proprio Capuano fu decisivo per impedirci il salto in avanti, a scapito del Verona allenato da Andrea Mandorlini. E da lì andarono su proprio loro, che vinsero alla fine i playoff con la Salernitana. Capuano, peraltro, ho avuto occasione di conoscerlo ed è una persona preparata e un bravo allenatore. Mi sta pure simpatico e devo dire che, da quando c’è lui, le cose al Modena sono cambiate completamente. Adesso è più squadra e può metterci molto in difficoltà, dovremo fare davvero una gran prestazione per portarci a casa i tre punti». […]