Padova, i numeri non mentono: ritmo indiavolato, nel ritorno conquistati 23 punti su 30…

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Dieci giornate dopo aver virato la boa di metà stagione sono andate in archivio e Venezia, Parma e Padova hanno staccato tutte, portando a casa, in questa prima metà del ritorno, rispettivamente 25, 24 e 23 punti, su un massimo di 30 disponibili. Numeri che fanno oggettivamente impressione, se si pensa che la quarta classificata di questa speciale graduatoria è il Gubbio, che con i suoi 16 punti conquistati rimane saldamente in zona playoff nella classifica generale, pur perdendone ben sette nel confronto a distanza con i biancoscudati. Per non parlare di quelle avversarie che, dopo un’andata da primissimi posti, nella seconda parte della stagione sono… crollate: il Pordenone, che allora era secondo, nelle ultime dieci gare ha messo insieme soltanto 13 punti. Addirittura due meno della Reggiana e dietro a molte “pericolanti”, che per togliersi dalle sabbie mobili della zona retrocessione hanno innestato una marcia decisamente superiore: Mantova, Maceratese e Forlì su tutte, le quali, andando avanti di questo passo, non dovrebbero avere problemi a salvarsi. Basta un semplice calcolo matematico per provare ad immaginare l’epilogo del campionato tra nove giornate. Sommando i punti ottenuti nel girone d’andata a quelli conquistabili tenendo la media a gara di questo girone di ritorno, esce un’ipotetica classifica finale, che, manco a dirlo, premierebbe di gran lunga il Venezia. La squadra di Inzaghi era prima a dicembre, e lo è anche nel girone di ritorno: naturale che, dovesse andare avanti così, possa conquistare la promozione diretta con un margine ampio sulle due inseguitrici. Tuttavia Parma e Padova sono lì, e con questa proiezione chiuderebbero il campionato a poca distanza l’una dall’altra, fra i 77 e i 78 punti: superiori anche ai 76 del Cittadella dell’anno passato, giusto per rendere l’idea.

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(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Ritmo indiavolato. Ogni settimana che passa, nonostante il ritardo dal primo posto del Venezia sia ancora di otto punti, cresce la consapevolezza del lavoro di Oscar Brevi dalla partita di andata con la Reggiana ad oggi. Periodo in cui la squadra ha ottenuto ben 46 punti, mettendo a segno 36 gol, subendone 15 e tenendo il passo del Venezia, che avrebbe comunque tre punti in più della rivale storica se il campionato fosse iniziato il 17 ottobre. Per la corazzata di Filippo Inzaghi 49 punti, 38 gol segnati e 18 gol subiti. Il ritardo accumulato nelle prime giornate, insomma, per il momento si sta rivelando decisivo, ma è altrettanto innegabile che, dopo un rodaggio più lungo del previsto, Brevi abbia fatto i fuochi d’artificio in campionato, forgiando un gruppo solido e attrezzato e creando una macchina che viaggia senza intoppi, che ha la miglior difesa del girone B con appena 22 gol al passivo e che spinge pure a livello offensivo, con 42 reti realizzato (terzo attacco dietro al Venezia con 47 e al Parma con 46). Insomma, magari non sarà spettacolare ma quanto a solidità e a capacità di gestire il match e di giocarsela alla pari con qualsiasi avversario, ci siamo eccome. Con qualche eccellenza che va cerchiata in rosso all’interno della rosa, costruita con grande intelligenza e risorse decisamente inferiori rispetto alle prime due della classe dal direttore generale Giorgio Zamuner.

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(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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