Il leone è tornato a ruggire.
[…]Gianluca Litteri è tornato al gol. Se poi si aggiunge che, con lo 0-0 nel derby piemontese con la Pro Vercelli di ieri, il Novara è andato ad affiancare gli uomini di Venturato, mancando però il sorpasso in classifica, le note liete sono due. «Ma c’è tanta amarezza, al di là della gioia per la rete», commenta il centravanti catanese, all’undicesimo centro stagionale, suo record in Serie B. «Abbiamo dominato la partita e, quando giochi così, devi vincere, senza discussioni. Se vuoi rimanere lassù devi sfruttare le occasioni che crei. Mandiamo giù questo boccone pensando alla prossima giornata». Che, peraltro, sarà in casa dell’Ascoli, avversario che riporta alla mente un incontro, quello d’andata, a sua volta pesantemente condizionato dall’arbitraggio. Anche lei, come Venturato, ha scelto, però, di non scagliarsi contro il signor Rapuano di Rimini, che ha regalato al Perugia un rigore molto discutibile e non ne ha assegnato uno per il fallo di Fazzi su Pelagatti in area umbra. «Gli arbitri possono sbagliare. Sinceramente, in questo momento credo che sia più utile fare un altro tipo di ragionamento, questo: se avessimo chiuso la partita segnando il secondo gol, come era nelle nostre possibilità, ora non saremmo qui a parlare di quei due episodi». Ma c’erano i due rigori? «Io sottolineo solo una cosa: nell’interpretare le due azioni non è stato usato lo stesso metro di giudizio. Fosse toccato a me decidere non avrei assegnato né il rigore al Perugia, né quello in area umbra. Però, nel momento in cui è stato fischiato il primo, allora doveva esserci pure il secondo».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)