Oltre alla delusione, tra i tifosi prevale la perplessità. Un dubbio giustificato dalla modalità con cui è maturato il risultato di 3-1: con quel “4-5-1” iniziale, votato alla difesa dello 0-0 per provare a piazzare la stoccata nell’ultima mezzora, forse ci si è presi un rischio troppo grande. Tanto che il gol di Fabiano, dopo due minuti, ha abbattuto l’intero castello. «Ci tenevamo a passare il turno, non l’abbiamo di certo snobbata», le parole del d.g. Giorgio Zamuner. «Ad entrambe le sfide di semifinale, purtroppo, siamo giunti senza la rosa al completo, e questo ci ha penalizzato sia all’andata che al ritorno. Brevi aveva ben altre idee per la gara di mercoledì sera, ma la defezione di Altinier all’ultimo minuto ha complicato tutto». Il centravanti avrebbe giocato titolare, quindi? «Sì. La previsione era di schierarlo insieme a De Cenco, in un 3-5-2 o in un 4-4-2, e di inserire Neto in corso d’opera. Martedì notte, però, Cristian è stato male, mercoledì mattina non stava in piedi e ci siamo ritrovati ancora una volta con l’attacco dimezzato». Non si poteva osare qualcosa in più, con un modulo meno abbottonato? «L’idea era di tenere la partita in piedi e di giocarci le carte Neto e De Risio nell’ultima mezzora, per provare a portare a casa la qualificazione. Capisco anche che da fuori possa essere sembrato che il Padova non se la sia voluta giocare sino in fondo, con tutti gli effettivi, ma in realtà ci abbiamo ragionato molto, e ci è dispiaciuto tanto uscire così. Anche perché senza il terzo gol, sul 2-1, probabilmente sarebbe uscita fuori proprio un’ultima mezzora come l’avevamo immaginata».
[…]E allora perché non rischiare Dettori da subito, o proporre una difesa più esperta? «Perché domenica c’è un’altra partita difficile, in primis. E in secondo luogo perché la nostra idea era proprio quella di inserire qualcosa di più in attacco, facendo giocare Altinier: è la carenza di attaccanti che abbiamo pagato di più».
[…]Com’è la situazione della squadra? «Bindi ha ancora un po’ di malessere, ma domenica ci sarà. Altinier si è allenato, e anche se non è ovviamente al 100% sta già meglio. Alfageme, invece, ha lavorato in palestra e ha ripreso a correre: oltre all’affaticamento al flessore, nell’ultima settimana ha sofferto anche di un leggero mal di schiena».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)